2019 PD L'ARTE DI AMMINISTRARE - Asti - 9 novembre 2019

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PD L’ARTE DI AMMINISTRARE
              2019
    Asti – 9 novembre 2019
•   cambio della “ governance” ogni cinque anni
•   difficile conoscere il vero stato di salute dell'ente che si va a governare
    (bilancio di fine e inizio mandato)
•   leggi “incompiute” - mancanza di decreti attuativi e pessima qualità della
    legislazione nazionale e regionale
•   incertezza sul mantenimento e sull’ acquisizione delle risorse (umane,
    finanziarie, patrimoniali)
•   continue modifiche di norme e regole da parte di enti pubblici
    sovraordinati (Città metropolitana, Regione, Stato)
•   maggiore complessità degli adempimenti formali, inutili duplicazioni
    (Ministero, CdC)
•   amministratori eletti e non eletti non sempre preparati e all'altezza della
    situazione
•    funzionari e dirigenti privati della necessaria formazione, spesso
    impreparati ad affrontare le nuove complessità
Inoltre....nell'esercizio delle loro funzioni gli
                       amministratori
• hanno responsabilità civile e penale, rispondono di eventuali danni erariali
   causati dagli atti e dalle decisioni assunti   nell'esercizio delle loro funzioni con il loro
   patrimonio personale

• sono i principali mediatori di conflitti :
      * all'interno e all'esterno dell'ente
      * tra maggioranza consiliare e organo esecutivo
      * tra maggioranza e minoranza consiliare

• hanno obblighi di trasparenza (pubblicazione sito web della loro consistenza
   patrimoniale e della loro denuncia dei redditi)

Negli ultimi anni la categoria dei pubblici amministratori non ha goduto di
grande prestigio, per effetto di episodi di malcostume la cui gravità è stata
spesso amplificata dai media
Questo è lo scenario in cui gli amministratori
                      devono:
• programmare le politiche pubbliche nei tempi e con le
  modalità dettate dalle leggi nazionali (in stretto
  coordinamento con Regione di appartenenza e Stato)

• rispettare i limiti di spesa previsti, a prescindere dalla effettiva
  situazione in cui si trovano ad operare

• amministrare con la cura e l'attenzione del buon padre di
  famiglia indirizzando e controllando le attività e le politiche,
  ma la cui gestione compete alla tecnostruttura.
Amministratori                      Tecnostruttura

Poteri di indirizzo e controllo            Poteri gestionali
(attraverso Deliberazioni di          (attraverso Determinazioni
   Consiglio e di Giunta )                      dirigenziali

  L’esercizio del controllo sull’operato della tecnostruttura richiede
  l’acquisizione di conoscenze tecniche e di competenze anche
  complesse, in ragione della continua evoluzione normativa e delle
  regole a cui sono sottoposti gli enti locali
Il processo di decisione e di programmazione delle
                 politiche di entrata e di spesa
 Gli Organi Politici ottengono consenso in base ad un
• Programma Elettorale che viene tradotto in
• Linee programmatiche (art. 46 TUEL 267/2000) e in un
• Documento Unico di Programmazione ( DUP) da cui
discendono TUTTI i documenti di programmazione annuale e pluriennale,
anche di carattere operativo, per la cui attuazione sono nominati
• Responsabili posti a capo di strutture organizzative preposte alla
realizzazione di
•Attività , con le quali si conseguono
•Obiettivi che, tradotti in
•Risultati devono essere misurati con
•Indicatori di
           Efficienza ed Economicità - Efficacia e Qualità
Nel processo descritto il

   considerato non solo come documento
   contabile, ma come strumento di forte
valenza politica, rappresenta una delle tappe
      fondamentali e la sua esistenza è
 presupposto indispensabile per il governo
                  della Città
Il bilancio: da “                  ”a                          del governo della
                                         Città
  Da “freno” come:
      Documento poco accessibile e tecnicamente complesso affidato al ragioniere
      Percezione negativa da parte degli amministratori - vincolo e limite alle scelte
      politiche)
      La preoccupazione prevalente degli amministratori è quella di
           Iscrivere spese che assumono maggiore rilievo politico e consenso
           Acquisire la copertura del ragioniere capo
           Non ricadere nelle sanzioni che derivano dalla mancata approvazione del
              bilancio
           (scioglimento del consiglio)
  A “motore” come:
      Strumento per attuare le politiche programmate
      Insieme di decisioni che impegnano gli organi politici
      Riflesso delle decisioni sull’andamento della gestione, anche di lungo periodo

                                         A.Paschero                                      8
a livello di programmazione di mandato:
•    Le Linee Programmatiche
•    il Documento Unico di Programmazione (DUP) da
     approvare dal Consiglio entro il 31 luglio (deve
     contenere lo stato di attuazione del programma art.
     147 ter TUEL) e da aggiornare entro il 15 novembre
     di ogni anno in concomitanza con la presentazione
     dello schema di bilancio di previsione per l’anno
     seguente
Fonti normative:
Testo Unico Enti Locali D.lgs 267/2000 - L. 196/2009.
D.Lgs 118/2011 (entrato in vigore il 12 settembre 2014) Armonizzazione dei sistemi
   contabili –Principio contabile applicato concernente la programmazione di bilancio
   allegato 4/1 Dlgs 118/2011
.
   a livello di previsione:

    • Il bilancio finanziario di previsione        a valenza triennale da
       approvare dal Consiglio Comunale entro il 31 dicembre di ogni
       anno , fatte salve eventuali proroghe di legge

    • Il Piano Esecutivo di Gestione (PEG) e delle performances
      da approvare dalla Giunta Comunale entro 20 giorni
      dall’approvazione del Bilancio da parte del Consiglio

    • Il Piano degli indicatori di bilancio
Fonti normative:
Testo Unico Enti Locali Dlgs 267/2000
D.Lgs 118/2011 (entrato in vigore il 12 settembre 2014) Armonizzazione dei
   sistemi contabili - Principio contabile applicato concernente la programmazione di
   bilancio All. 4/1 Dlgs 118/2011
a livello di gestione                .
  L' assestamento del bilancio, comprendente
  il controllo della salvaguardia degli equilibri di bilancio, da
  approvare dal Consiglio Comunale entro il 31 luglio di ogni anno;

   Le variazioni al bilancio, che devono essere approvate entro il
   30 novembre di ogni anno da parte del Consiglio Comunale

   Un sistema di contabilità economico patrimoniale che
   affianca la tradizionale contabilità finanziaria

Fonti normative:Testo Unico Enti Locali Dlgs 267/2000 - L. 196/2009
D.Lgs 118/2011 (entrato in vigore il 12 settembre 2014) Armonizzazione dei
   sistemi contabili –Principio contabile applicato concernente la contabilità
   finanziaria All. 4/2 e la contabilità economico patrimoniale.
a livello di rendicontazione.:

      il rendiconto sulla gestione, da approvare dal
      Consiglio Comunale entro il 30 aprile dell'anno
      successivo all'esercizio di riferimento composto
          dal rendiconto finanziario
          dal rendiconto economico patrimoniale

Fonti normative:Testo Unico Enti Locali Dlgs 267/2000
D.Lgs 118/2011 (entrato in vigore il 12 settembre 2014)
  Armonizzazione dei sistemi contabili . Principio applicato della
  contabilità finanziaria -
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Coordinamento e coerenza           tra
  strumenti di programmazione e di
  bilancio con gli altri documenti della
  programmazione
(Programma triennale dei LL.PP.        – Programmazione triennale del
   fabbisogno di personale) – piano di acquisizione di beni e servizi)
Il DUP costituisce, nel rispetto del principio        del
   coordinamento e coerenza dei documenti di bilancio,
   il presupposto necessario di tutti gli altri documenti
   di programmazione.
Regioni ed enti locali definiscono gli strumenti di
programmazione dei propri organismi ed enti strumentali in
coerenza con il principio della programmazione e con le
disposizioni del Dlgs 118/2011
Gli enti locali definiscono gli indirizzi strategici ed operativi
dei loro organismi strumentali nel DUP e possono prevedere
che i loro organismi strumentali non predispongano un
apposito documento di programmazione
Il documento che riassume le risultanze economiche del
Comune con quelle dei suoi organismi ed enti strumentali è il
BILANCIO CONSOLIDATO
• La riclassificazione delle spese nelle Linee Programmatiche
  e negli obiettivi strategici
• Il collegamento del contenuto delle Linee Programmatiche
  e degli Obiettivi Strategici con le Missioni e i Programmi di
  Bilancio
• Le linee programmatiche e gli Obiettivi Strategici nel DUP
• (ESEMPIO COMUNE DI CHIERI)
Linea programmatica                       Obiettivo strategico                              Missione

                                          Gestione dei beni comuni e
1 Chieri per i beni comuni          01.01 realizzazione di un evento a rilievo
                                          internazionale
                                          Rappresentanza del territorio
2 Chieri capofila del chierese      02.01 chierese nella nuova città
                                          metropolitana
                                    10.01 Diritti di cittadinanza
10 Chieri giusta                                                                           Servizi Istituzionali,
                                    10.03 Un fisco equo e giusto                      1
                                                                                          generali e di gestione
                                          Un'Amministrazione trasparente e
11 Chieri innovativa                11.01
                                          che comunica
                                    13.01 Risorse umane
                                    13.02 Risorse tecnologiche
13 Chieri e le sue risorse
                                    13.03 Risorse finanziarie e patrimoniali
                                    13.05 Organi istituzionali

                                            Il ruolo educativo della polizia
10 Chieri giusta                    10.02                                             3    Ordine pubblico e sicurezza
                                            municipale

                                            Diritto alla studio e piano dei servizi
                                    09.01
9 Chieri Città educativa                    scolastici                                4   Istruzione e diritto allo studio
                                    09.03 Progettualità educativa
12.01 Promozione culturale della città                Tutela e valorizzazione dei beni e
12 Chieri sistema cultura                                                     5
                            12.02 Biblioteca e archivio storico                         delle attività culturali

                                                                                  Politiche giovanili, sport e tempo
6 Chieri per lo sport       06.01 Promozione dello sport                      6
                                                                                                libero
                                                                                               Giovani

7 Chieri che lavora         07.02 Incentivazione del turismo                  7               Turismo

                                  Riordino degli strumenti di
                            04.01 pianificazione urbanistica-territoriale e
                                  loro applicazione                               Assetto del territorio ed edilizia
4 Chieri vivibile                                                             8
                                  Rivitalizzazione del centro storico e                      abitativa
                            04.02 miglioramento della qualità urbana e
                                  dei collegamenti con i borghi

                                  Valorizzazione e salvaguardia degli
                            03.01 spazi verdi, del paesaggio e delle              Sviluppo sostenibile e tutela del
3 Chieri Ecologica                                                            9
                                  risorse naturali                                    territorio e dell'ambiente
                            03.03 Sistema rifiuti: gestione e sviluppo
                                                                                      servizio idrico integrato
05.01 Muoversi in modo sano e compatibile
5 Chieri in movimento                                                        10     Trasporti e diritto alla mobilità
                              05.02 Promozione del trasporto pubblico

4 Chieri vivibile             04.03 Protezione civile e difesa del suolo     11              Soccorso civile

                              08.01 Politiche sociali e della salute
                                    Anziani
8 Chieri Città sana ed equa         esclusione sociale                              Diritti sociali, politiche sociali e
                                                                             12
                                    cooperazione                                                 famiglia
                              08.02 Politiche della casa
9 Chieri Città educativa      09.02 Servizi all'infanzia

                                      Igiene ambientale e tutela degli
3 Chieri Ecologica            03.04                                          13            Tutela della salute
                                      animali da affezione

                                      Valorizzazione delle attività                      Sviluppo economico e
7 Chieri che lavora           07.01                                          14
                                      produttive del territorio                               competitività

                                                                                  Politiche per il lavoro e formazione
7 Chieri che lavora           07.03 Attuazione politiche attive del lavoro   15
                                                                                             professionale

                                                                                   Energia e diversificazione delle
3 Chieri Ecologica            03.02 Risparmio di risorse energetiche         17
                                                                                         risorse energetiche

13 Chieri e le sue risorse                                                   20        Fondi e accantonamenti

13 Chieri e le sue risorse    13.04 Debito comunale                          50             Debito pubblico

13 Chieri e le sue risorse                                                   60        Anticipazioni finanziarie

13 Chieri e le sue risorse                                                   99         Servizi per conto terzi
• Inammissibilità e improcedibilità delle deliberazioni
  non coerenti con il D.U.P.
   (da disciplinare con il regolamento di contabilità)

• Il controllo della coerenza dei documenti di programmazione
  (dal D.U.P. al bilancio, comprese le loro variazioni in corso di
  esercizio, compete al Collegio Sindacale.
• il PEG collega gli obiettivi strategici – declinati in
  obiettivi operativi/esecutivi – alla struttura
  organizzativa dell’Ente)
• Assegna alla tecnostruttura le risorse (finanziarie e
  umane) sufficienti al raggiugimento degli obiettivi,
  quali risultati attesi
•   individua degli indicatori di risultato
    • IL PIANO ESECUTIVO DI GESTIONE E'
    L'ANELLO TERMINALE DEL PROCESSO DI
              PROGRAMMAZIONE
Regole e struttura sono state profondamente
 cambiate dal 2016 con il DLgs 118/2011 –
nato con la Legge 42/2009 sul Federalismo
                    Fiscale
   LA GESTIONE DI RISORSE PUBBLICHE, A DIFFERENZA DI QUELLA
    PRIVATA, RICHIEDE DI ESSERE SOTTOPOSTA A STRINGENTI VINCOLI E
    CONTROLLI
   IL COORDINAMENTO DELLA FINANZA PUBBLICA E' OGGI MATERIA DI
    COMPETENZA ESCLUSIVA DELLO STATO (PRIMA ERA MATERIA
    CONCORRENTE STATO REGIONI) CHE NE DISCIPLINA LE REGOLE
    ATTRAVERSO LA LEGGE
   I VINCOLI DISCENDONO DAGLI IMPEGNI CHE L'ITALIA SI E' ASSUNTA A
    LIVELLO EUROPEO CON IL PATTO DI STABILITA' E DI CRESCITA E CON
    DUE TRATTATI INTERGOVERNATIVI (QUELLO ISTITUTIVO DEL
    MECCANISMO EUROPEO DI STABILITA' E QUELLO C.D. DEL FISCAL
    COMPACT , ENTRAMBI DEL 2012)
   QUESTI VINCOLI SONO STATI FORMALIZZATI CON LA MODIFICA DEL
    TITOLO 5^ DELLA COSTITUZIONE LA LEGGE 1/ 2012 “PAREGGIO DI
    BILANCIO” E CON L'APPROVAZIONE DI UNA LEGGE DI RANGO
    COSTITUZIONALE CHE, SEMPRE NELLO STESSO ANNO, NE HA DATO
    ATTUAZIONE , LA L. 243/2012
   QUESTI VINCOLI CONDIZIONANO, ALLA BASE LE POLITICHE DI BILANCIO
    DEGLI EE.LL., SULLE QUALI INTERVIENE ANNUALMENTE LA LEGGE DI
    BILANCIO NAZIONALE.
I CONTROLLI SONO QUELLI CHE IL CONSIGLIO COMUNALE DEVE
   ESERCITARE SUL BUON USO DELLE RISORSE E SULL'ATTUAZIONE
   DEL PROGRAMMA POLITICO AMMINISTRATIVO.
   IL CONTROLLO DEVE POTER ESSERE ESERCITATO ANCHE DAI
    CITTADINI ATTRAVERSO MODALITA' MESSE IN ATTO PER FAR
    LORO COMPRENDERE LE SCELTE CHE VENGONO FATTE CON
    L'ALLOCAZIONE DELLE RISORSE NEL BILANCIO E IL LORO GRADO
    DI ATTUAZIONE .
   IL CONTROLLO “TECNICO” SUI BILANCI VIENE EFFETTUATO
    DALL'ORGANO DI REVISIONE CHE RISPONDE DELLE MODALITA'
    CON LE QUALI LO ESERCITA DIRETTAMENTE ALLA CORTE DEI
    CONTI E, SUCCESSIVAMENE, DALLA STESSA CORTE DEI CONTI
   IL MINISTERO ECONOMIA E FINANZE, ATTRAVERSO LA
    RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO, E IL MINISTERO
    DELL'INTERNO ESERCITANO ULTERIORI CONTROLLI SUI BILANCI
    DEGLI ENTI LOCALI
   IL 2016 E’ STATO IL PRIMO ESERCIZIO IN CUI E’ ENTRATO A PIENO
    REGIME IL SISTEMA UNICO DI CONTABILITA' PUBBLICA PREVISTO DAL
    D.LGS 118/2011 E S.M.I

   IL SISTEMA RIGUARDA TUTTA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
    (STATO, ENTI TERRITORIALI E TUTTI I LORO ORGANISMI ED ENTI
    STRUMENTALI,    SANITA', UNIVERSITA') E TUTTI I COMUNI A
    PRESCINDERE DALLA LORO DIMENSIONE DEMOGRAFICA

   SI BASA SU UNA CONTABILITA' FINANZIARIA DI COMPETENZA
    “POTENZIATA” ACCANTO ALLA QUALE SI SVILUPPA, PER SOLI FINI
    CONOSCITIVI, UNA CONTABILITA' ECONOMICO PATRIMONIALE .

    PREVEDE    L'ADOZIONE      DI     UN BILANCIO FINANZIARIO
    “AUTORIZZATORIO” TRIENNALE DI COMPETENZA E, SOLO PER IL
    PRIMO DEI TRE ESERCIZI, DI CASSA .
IL BILANCIO DI PREVISIONE FINANZIARIO ANNUALE E
                   PLURIENNALE

Nel rispetto del principio dell'annualità del bilancio, l'ordinamento prevede
  l'impiego del metodo scorrevole nella redazione del bilancio di
  previsione finanziario
●   Ogni anno il bilancio di previsione viene aggiornato:
     –   con l'inserimento delle previsioni di un ulteriore esercizio
     –    adeguando le previsioni relative a tutti gli esercizi presi in
         considerazione:
          ●   delle indicazioni del documento di programmazione aggiornato
          ●   dei risultati presunti dell'esercizio precedente
          ●   all'evoluzione normativa
          ●   con l'indicazione per tutti i programmi di spesa in ciascuno degli
              esercizi in cui il bilancio è articolato, degli impegni già assunti alla
              data di elaborazione del documento.
La contabilità economico patrimoniale affianca la
    contabilità finanziaria (che costituisce il sistema
    contabile principale e fondamentale per fini
    autorizzatori e di rendicontazione della gestione)
    per rilevare costi/oneri e ricavi/proventi
    derivanti dalle transazioni poste in essere dalla
    P.A.
     Gli enti locali redigono un bilancio consolidato che deve rappresentare
    in modo veritiero e corretto la situazione finanziaria e patrimoniale e il
    risultato economico della complessiva attività svolta dall'ente attraverso
    le proprie articolazioni organizzative, i suoi enti strumentali e le sue
    società controllate e partecipate.
   Sopperisce alle carenze informative e valutative dei bilanci degli enti che
    perseguono le proprie funzioni anche attraverso enti strumentali e
    detengono rilevanti partecipazioni in società dando una rappresentazione
    anche contabile delle scelte di indirizzo, pianificazione e controllo.
   Fornisce all'Ente uno strumento per programmare, gestire e controllare
    con efficacia il proprio gruppo di enti e società
   Consente di ottenere una visione completa della consistenza patrimoniale
    e finanziaria del gruppo di enti e società che fa capo ad una PA
2019

•   Gli enti si considerano «in equilibrio in presenza di un risultato di competenza non
    negativo» così come viene determinato dal Dlgs 118/2011.
•   Esiste tuttavia una clausola di salvaguardia (Art. 17 c.13 della L. 196/2009/ che
    demanda al Ministro dell’Economia l’adozione di iniziative legislative finalizzate ad
    assicurare il rispetto dell’art. 81 della Costituzione qualora, nel corso dell’esercizio,
    risultino andamenti di spesa degli enti non coerenti con gli impegni finanziari
    assunti con l’Unione Europea.
•   La nuova regola, disposta con la Legge di Bilancio 2019 Art. 1 commi da 819 a
    826) autorizza per la determinazione degli equilibri, l’utilizzo degli avanzi di
    amministrazione disponibili e del Fondo Pluriennale Vincolato – anche derivante
    da indebitamento – nonché l’assunzione del debito nei soli limiti stabiliti dall’art.
    204 del TUEL 267/2000.
•   Le spese di investimento potranno quindi usufruire di maggiori risorse, così come
    le spese correnti non a carattere permanente potranno (Art. 187 TUEL 267/2000)
    trovare copertura anche con l’utilizzo di quote dell’avanzo di amminstrazione
    disponibile che costituirà una sorta di entrata «una tantum».
…

•   Il venir meno dei precedenti vincoli di finanza pubblica, più stringenti,
    comportano anche rilevanti elementi di semplificazione amministrativa
    perché cessano di avere effetto la predisposizione del prospetto
    dimostrativo del rispetto del saldo di competenza, il monitoraggio, la
    certificazione, le sanzioni e le premialita’.
•   Decadono anche le norme riguardanti l’acquisizione di spazi finanziari .
•   Dalla nuova disciplina sono escluse le Regioni a Statuto Ordinario che
    ne beneficieranno solo a partire dal 2021.
•   Sono parimenti abolite le norme speciali a favore degli enti territoriali
    colpiti dal sisma 2016.
E permesso, ferme restando le condizioni generali poste dall’Art. 119 della Costituzione,
nei limiti previsti dalle seguenti norme:

TUEL 267/2000 Articoli 202/204

Dlgs 118/2011 e s.m.i. – All. 4/2 – principi in materia di contabilità finanziaria

L. 243/2012 – art. 10 c. 1 e 2

DM 28/12/2018 – che definisce i nuovi parametri di deficitarietà per gli EE LL a partire
dal 2019

Le attuali disposizioni fanno anche seguito alle modifiche intervenute con la Legge di
Bilancio 2019 n. 145 del 30 dicembre 2018
Ammesso solo per il finanziamento degli investimenti e dei debiti fuori bilancio.
Subordinato alla contestuale definizione di piani di ammortamento e a condizione che per
il complesso degli enti di ciascuna Regione sia rispettato l'equilibrio di bilancio. La durata dei
piani di ammortamento non può essere superiore alla vita utile dell'investimento.
Nei piani di ammortamento è evidenziata l'incidenza delle obbligazioni assunte sui singoli
esercizi finanziari futuri nonche' le modalita' di copertura degli oneri corrispondenti.
La Legge 350/2003, (Art. 3 c. 17 e seguenti) individua le operazioni che costituiscono
indebitamento e quelle che rappresentano investimento.
Subordinato all’avvenuta approvazione del rendiconto dell’esercizio del penultimo anno
precedente quello in cui si intende deliberare il ricorso a indebitamento, nonché
dell’avvenuta deliberazione del bilancio di previsione nel quale sono iscritti i relativi
stanziamenti.
L’importo annuale degli interessi, sommato a quello dei mutui precedentemente contratti, a
quello dei prestiti obbligazionari precedentemente emessi, a quello delle aperture di credito
stipulate e a quello derivante da garanzie prestate, al netto dei contributi statali e regionali in
conto interessi, non deve superare il 10%, a decorrere dal 2015, delle entrate relative ai primi
3 Titoli delle entrate del rendiconto del penultimo anno precedente quello in cui viene
prevista l’assunzione di mutui.
Non concorrono al limite di indebitamento le garanzie prestate
per le quali l’Ente ha accantonato l’intero importo del debito garantito ”.
–

Il pareggio di bilancio si considera realizzato qualora il saldo strutturale (definito come saldo
corretto per il ciclo e al netto delle misure una tantum) delle Amministrazioni Pubbliche sia pari
all' obiettivo di medio termine specifico per il Paese come definito nel Patto di Stabilità e di
Crescita (rivisto il 24/12/2012), con un limite inferiore di disavanzo strutturale dello 0,5 per
cento del PIL. Sono consentite deviazioni temporanee solo in caso di gravi crisi
economico finanziarie.

Nel caso Italia deficit Legge Bilancio 2020 previsto al 2,2%

Il debito non deve superare il 60% del PIL. In caso di mancato raggiungimento di tale soglia, è
necessaria una diminuzione dell'eccedenza di debito al ritmo di 1/20 all'anno in media
negli ultimi tre anni.

Nel caso Italia debito = oltre 135% / PIL (dati 2019)
Lo stock del debito a novembre 2019 è pari a 2.463 miliardi di
Euro.
Anna Paschero - pascheroa@gmail.com

Tel. 0039 3357940035
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