10 Paper: Un anno di guerra - Tra mercati volatili e forniture incerte

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10 Paper: Un anno di guerra - Tra mercati volatili e forniture incerte
Paper: Un anno di guerra
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Tra mercati volatili e forniture incerte
Autori
Felice Adinol
Riccardo Fargione
Yari Vecchio
Dario Vivani

Illustrazioni
Matilde Masi

Contatti
info@divulgastudi.it

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Il lavoro è disponibile all’indirizzo
                 https://divulgastudi.it

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In questi 12 mesi il con itto ha
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                                     dei mercati, evidenziando la
                                     vulnerabilità di alcune aree del
                                     Pianeta, come quella europea,
                                     particolarmente dipendenti
                                     dalle forniture energetiche e dei
                                     mezzi di produzione. Le
                                     ripercussioni non si sono fatte
                                     attendere con la spinta al rialzo
                                     dei prezzi e l’incertezza nelle
                                     forniture.

          Siamo ormai giunti
          ad un anno di
          guerra. Ma quali
          sono i ri essi
          s u l l ’e c o n o m i a
          mondiale?

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Abstract

• Il Paper aggiorna ed approfondisce le analisi e le considerazioni contenute in due
  precedenti lavori realizzati dal Centro Studi Divulga (Guerra e cibo e L’escalation
  della fame) con cui abbiamo avviato il monitoraggio degli impatti associati a
  questo con itto.

• Ad ormai un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, gli impatti sull’economia
  mondiale risultano estremamente signi cativi e toccano in particolare quelle aree,
  come l’Europa, più esposte di altre al rialzo dei prezzi del gas. Quest’ultimi nei
  mesi successivi l’invasione, e dunque a marzo 2022, hanno segnato un balzo del
  +313% rispetto all’anno precedente.

• Le operazioni di guerra hanno incrinato gli approvvigionamenti energetici dalla
  Russia ma anche i sistemi agroalimentari vivono una pressione inedita, considerata
  la rilevante posizione ricoperta da Russia e Ucraina nelle forniture mondiali di
  cereali (34% delle esportazioni mondiali), mais (17%) e olio di semi di girasole
  (oltre il 75% del mercato mondiale). Parliamo di circa il 12% delle calorie esportate
  nel mondo.

• La guerra ha inasprito, inoltre, la tendenza alla volatilità dei mercati già avviata con
  l’iniezione di liquidità per sostenere la ripresa post pandemia, ulteriormente
  accelerata dalle tensioni commerciali e dal blocco dei porti del Mar Nero. Solo a
  partire dall’estate del 2022, e in particolare con lo sblocco di questi porti, le
  quotazioni hanno ripreso un lento calo verso i livelli pre-guerra.

• Il lavoro approfondisce gli effetti generati da 1 anno di guerra, dall’incremento dei
  costi alla rimodulazione degli approvvigionamenti energetici e di materie prime.
  Senza tralasciare l’impatto generato sulle aree più vulnerabili del Pianeta, in
  particolare quelle dell’area Mena, che hanno (ri)vissuto in questi mesi il serio
  rischio di nuove primavere arabe.

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Indice
     1. Un anno di con itto - pag. 9

     2. L’altalena dei prezzi - pag. 13

     3. L’impatto sui costi - pag. 17

        3.1 Gas ed energia - pag. 17

        Box 1: Approvvigionamenti
        energetici, cosa cambia - pag. 19

        3.2 Fertilizzanti - pag. 21

        3.3 Gasolio agricolo - pag. 22

     4. Nuove geogra e per l’acquisto di
        fertilizzanti - pag. 25

     5. La Black Sea Grain Initiative, una
        boccata d’ossigeno da 20 milioni
        di tonnellate di cibo - pag. 29

     6. La crisi alimentare in Medio
        Oriente e Nord Africa (Mena) -
        pag. 33

        Box 2: Gli effetti del con itto
        sull’import italiano - pag. 36

     7. L’export agroalimentare Made in
        Italy, quali ripercussioni - pag. 39

        Bibliogra a - pag. 45

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1.

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1. Un anno di con itto

          Siamo ormai giunti ad un anno dallo           paesi interessati dal con itto hanno
          scoppio del con itto in Ucraina e i           nel sistema globale degli
          primi dodici mesi di questa guerra            approvvigionamenti alimentari. Russia
          hanno avuto impatti estremamente              e Ucraina prima dello scoppio del
          signi cativi sull’economia mondiale e         con itto rappresentavano, infatti,
          in particolare su quella europea, che è       importanti            bacini         di
          apparsa più esposta di altre al rialzo        approvvigionamento: circa il 34%
          dei prezzi del gas. Ma le operazioni di       delle esportazioni mondiali di cereali,
          guerra non hanno coinvolto solo gli           il 17% di quelle di mais e oltre il 75%
          approvvigionamenti energetici dalla           del mercato mondiale dell’olio di semi
          Russia ed anche i sistemi                     di girasole. Parliamo di circa il 12%
          agroalimentari vivono una pressione           delle calorie esportate nel mondo.
          inedita, conseguenza del ruolo che i

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Graf. 1.1: Il contributo di Russia e Ucraina alla food security mondiale.
                               Quota Export mondiale (2021)

             Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Un Fao (Amis Market monitor)

Va inoltre ricordato il rilievo di questi        rilevante di nutrienti per la terra, con
paesi nella produzione di fertilizzanti.         circa la metà della produzione
In Russia e Bielorussia, paese che a             mondiale di nitrato di ammonio, il
tutti gli effetti è parte del con itto,          38% del potassio, il 23% di
infatti, viene prodotta una quota                ammoniaca ed il 12% di Urea.

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Graf. 1.2: Quota produzione ed export di fertilizzanti Russia, Ucraina,
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                  Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Fao

Questo lavoro aggiorna le analisi e le
considerazioni contenute in due
precedenti lavori realizzati dal Centro
Studi Divulga, con cui abbiamo
avviato il monitoraggio degli impatti
associati a questo con itto [1], [2].

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2.

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2. L’altalena dei prezzi
La guerra ha inasprito la tendenza alla
volatilità dei mercati. L’iniezione di
liquidità utilizzata per sostenere la
ripresa post pandemia aveva già
favorito una certa corsa dei prezzi, che
inevitabilmente è stata accelerata con
l’invasione della Russia. Il blocco dei
porti del Mar Nero e le reazioni
commerciali che le parti hanno
inevitabilmente posto in essere come
arma di pressione, hanno sostenuto la
rapida crescita delle quotazioni. Solo
nei primi mesi del con itto l’indice dei
prezzi alimentari è cresciuto del 34%
rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente (159,7 a marzo 2022
rispetto a 119,2 di marzo 2021).

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Graf. 2.1: Indice dei prezzi prodotti alimentari, carne e cereali

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                                                                                                                                                                                                        gen-22

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                                                                      Prodotti alimentari                                       Carne                       Cereali

                                               Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Fao

A partire dall’estate del 2022, e in
particolare con l’Accordo sullo
sblocco dei porti del Mar Nero, le
quotazioni hanno ripreso un lento calo
con l’indice dei prezzi Fao che nel
mese di gennaio 2023 si attestava su
un valore pari a 131,2 rispetto a 135,6
di gennaio 2022 e dunque a livelli pre-
guerra.

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3.

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3. L’impatto sui costi

     3.1 Gas ed energia

     Non è solo una questione di
     accessibilità ai bacini di produzione,
     ma anche di costi, che hanno visto
     l ’a g r i c o l t u r a v i v e r e u n a n n o
     particolarmente pesante. L’incremento
     ha riguardato, come detto il gas,
     cresciuto del 313% dopo i primi mesi
     del con itto (marzo 2022 sullo stesso
     mese dell’anno precedente) e poi,
     solo nell’ultimo periodo, tornata ai
     livelli del pre-con itto di gennaio
     2022).
     Nel mese di gennaio 2023, infatti, i
     prezzi di gas ed energia fanno
     segnare rispettivamente -24% e -2%
     rispetto a gennaio 2022.

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Graf. 3.1: Indice prezzi energia, gas naturale e fertilizzanti

500,00

450,00

400,00

350,00

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250,00

200,00

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 50,00

  0,00
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                                                                                                   gen-15

                                                                                                                     gen-16

                                                                                                                                       gen-17

                                                                                                                                                         gen-18

                                                                                                                                                                           gen-19

                                                                                                                                                                                             gen-20

                                                                                                                                                                                                               gen-21

                                                                                                                                                                                                                                 gen-22

                                                                                                                                                                                                                                                   gen-23
                  lug-10

                                    lug-11

                                                      lug-12

                                                                        lug-13

                                                                                          lug-14

                                                                                                            lug-15

                                                                                                                              lug-16

                                                                                                                                                lug-17

                                                                                                                                                                  lug-18

                                                                                                                                                                                    lug-19

                                                                                                                                                                                                      lug-20

                                                                                                                                                                                                                        lug-21

                                                                                                                                                                                                                                          lug-22
                                                                        Energia                             Gas naturale                                   Fertilizzanti

  Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati World Bank (Anno base 2010)

                                                                                                                     18
Box 1: Approvvigionamenti energetici, cosa cambia

Lo scoppio del con itto in Ucraina ha messo a nudo la vulnerabilità dell’Italia
sul fronte degli approvvigionamenti energetici, evidenziando la forte
dipendenza dal gas russo. Prima dello scoppio del con itto, infatti, gli
approvvigionamenti dal governo di Mosca rappresentavano circa il 40% del
complessivo, seguiti da Algeria (31% delle importazioni nel 2021),
Azerbaigian (10 %), Qatar (9%), Libia (4%) e Norvegia (4%) [3].

 Graf. 3.2: I principali bacini di approvvigionamento di gas per l’Italia (2021)

                Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Mise

                                         19
       fl
                                                      fl
Graf. 3.3: Evoluzione dei principali bacini di approvvigionamento gas

 3500
                                                                                       Algeria               Libia            Russia             Nord Europa
 3000

 2500

 2000                                                                                                                                                       1703

 1500                                                                                                                                                          1410

 1000                                                                                                                                                          1252

  500
                                                                                                                                                                199
    0
        gen-21 feb-21   ma r-21 apr-21 ma g-21 giu-21   lug-21   ago-21   set-21   ott-21   nov-21   dic-21 gen-22 feb-22   ma r-22 apr-22 ma g-22 giu-22   lug-22

                              Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Mise

Negli ultimi mesi, grazie anche ad una serie di accordi siglati dal governo
italiano con altri paesi fornitori, in particolare con l’Algeria, la dipendenza dal
governo di Mosca si è più che dimezzata, mentre la quota di gas importato a
livello mondiale è rimasta stabile. Il forte calo dei volumi provenienti dalla Russia
è stato accompagnato da un vertiginoso incremento dei prezzi che emerge in
modo chiaro dal valore delle importazioni, cresciute del 76% mentre i volumi si
riducono di oltre la metà.

        Graf. 3.4: I principali bacini di approvvigionamento di gas per l’Italia
                                    (2022, provvisorio)

                              Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Mise

                                                                               20
3.2 Fertilizzanti

     Per quanto riguarda un’altra delle                      mese di febbraio 2023 registra infatti
     principali voci di costo dell’agricoltura,              una riduzione del 37% rispetto a
     i fertilizzanti, va sottolineato come                   febbraio 2022 e del 41% se
     anche per questi prodotti, il 2022 è                    confrontate a prima dello scoppio del
     stato segnato da fortissimi rialzi. Le                  con itto, e dunque a gennaio 2022.
     l o ro q u o t a z i o n i s o n o i n p a r t e        Stesso discorso anche per il nitrato
     agganciate a quelle degli energetici e,                 ammonico con quotazioni che a
     come questi ultimi, solo le ultime                      febbraio 2023 calano del 14%,
     settimane hanno visto l’avvio della                     rispetto al mese di febbraio 2022.
     discesa. Il prezzo dell’Urea agricola nel

     Graf. 3.5: Var.% prezzo mese di febbraio 2023 su febbraio 2022 e su gennaio 2022

                                                                          -14%
                                                                                   -18%

                                                   Var.% Feb.2023/2022       Var. % Feb. 2023 su Gen. 2022

                         -37%
                                   -41%

                          Urea agricola                                  Nitrato ammonico

                       Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Cciaa Torino

     Solo per citare alcuni numeri in valore                 anche per il nitrato di ammonio
     assoluto, il prezzo dell’Urea è passato                 diminuito da 650 euro/tonnellata nel
     dagli 871 euro/tonnellata nel mese di                   mese di febbraio 2022 a 560 euro/
     febbraio 2022 ai 550 euro/tonnellata                    tonnellata di febbraio 2023.
     di febbraio 2023. Stesso discorso

                                                        21
fl
3.3 Gasolio agricolo

I l p re z z o d e l g a s o l i o a g r i c o l o
conferma la sua crescita tendenziale
avviata negli ultimi anni segnando nel
mese di febbraio 2023 un +20%
rispetto allo stesso periodo del 2022,
mentre del +63% se confrontato con
febbraio 2021, anno prima dello
scoppio del con itto. Un incremento
considerevole con le quotazioni che
sono arrivate a superare 1,3 euro/litro
rispetto a 1,09 euro/litro del 2022 e lo
0,80 euro/litro del 2021.

      Graf. 3.6: Prezzo all’ingrosso del gasolio destinato all’agricoltura (€/litro)

                                                                                     1,30
                                     1,24
                                                                           1,09
                            1,01

                                                                   0,80
                    0,75

                           gennaio                                        febbraio

                                            2021     2022   2023

      Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Cciaa di Milano Monza Brianza Lodi

                                                     22
         fl
Graf. 3.7: Andamento prezzo all’ingrosso del gasolio destinato all’agricoltura (€/litro)

      1,6
                                                            1,521
      1,5

      1,4

      1,3                                                                                                                          1,302

      1,2

      1,1

       1          1,011

      0,9
                                                                                                              2
                                                                                   2
                                              2
                      22

                                      2

                                                                                                                                  23
             22

                               2

                                                                         22

                                                                                                                         23
                                                                                            2
                                                       22

                                                                  22

                                                                                                      22
                                                                                t-2
                                   r-2
                             -2

                                                                                         t-2

                                                                                                                2
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                                                                                                                                b-
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                                                                         o-

                                                                                                                      n-
                                                    u-

                                                               g-

                                                                                                   v-

                                                                                                             c-
                           ar

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                                                                                       ot
                                                                              se
                                   ap

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                                          m

      Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Cciaa di Milano Monza Brianza Lodi

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4.

24
4. Nuove geogra e per
l’acquisto di fertilizzanti

Prima dello scoppio del con itto la                delle importazioni dall’Algeria (+
Federazione Russa rappresentava il                 60%), con il paese nordafricano che
primo esportatore mondiale di                      guadagna il terzo posto per forniture
fertilizzanti azotati, il secondo fornitore        di fertilizzanti all’Ue, preceduto
di fertilizzanti potassici (dopo il                dall’Egitto, che segna un +22% in
Canada) e il terzo di fertilizzanti a base         seconda posizione. Degna di nota
di fosforo (dopo Cina e Marocco) [5].              anche la crescita del Canada (+41%),
Le tensioni commerciali di questi mesi             che guadagna il quarto posto nel
hanno spinto verso un                              ranking degli approvvigionamenti Ue
riposizionamento                   degli           di fertilizzanti.
approvvigionamenti europei di                      La Russia continua, comunque, a
fertilizzanti. Nei primi 10 mesi del               rappresentare il principale bacino di
2022 le importazioni dalla Bielorussia             approvvigionamento, con oltre 3,5
sono crollate dell’80%, mentre Russia              milioni di tonnellate giunte nell’Ue nei
e Ucraina hanno segnato un calo                    primi 10 mesi del 2022 (-575mila
rispettivamente del 15% e del 55%. La              tonnellate rispetto allo stesso periodo
riduzione degli acquisti in questi paesi           dell’anno precedente).
è stata accompagnata da un aumento

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                    fi
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Graf. 4.1: Importazioni Ue 2022 (primi 10 mesi) e Var. % 2022/2021

                 Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Eurostat

Discorso analogo per l’Italia, con le
importazioni di fertilizzanti dall’Ucraina
e dalla Bielorussia che si riducono
rispettivamente dell’81% e del 70%,
mentre restano stabili gli acquisti dalla
Russia con 159mila tonnellate di
fertilizzanti importati nei primi 10 mesi
del 2022.
Crescono invece del 160% le
importazioni dall’Algeria, secondo
bacino di approvvigionamento, con
quasi 200mila tonnellate di fertilizzanti
importati nei primi 10 mesi dell’anno.
In aumento anche gli arrivi dal Canada
(+10%), dal Turkmenistan (+170%) e
dalla Cina (+86%).

                                             26
Graf. 4.2: Importazioni Italia 2022 (primi 10 mesi) e Var. % 2022/2021

        Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Eurostat

                                    27
5.

28
5. La Black Sea Grain
     Initiative, una boccata
     d’ossigeno da 20
     milioni di tonnellate di
     cibo

     Come noto, lo scoppio del con itto ha             scoppio del con itto. L’Accordo è
     portato al blocco dei porti ucraini.              stato successivamente rinnovato nel
     Dopo un periodo di stallo e di forti              mese di novembre 2022 per ulteriori
     preoccupazioni per i possibili impatti            120 giorni.
     nelle aree più povere del mondo, il 22            Dalla sua entrata in vigore ad oggi,
     luglio 2022 Russia e Ucraina hanno                questa tregua ha garantito circa 20
       rmato a Istanbul la Black Sea Grain             milioni di tonnellate di prodotti
     Initiative sotto l’egida di Onu e Turchia.        agricoli e alimentari sui mercati
     L’intesa ha istituito un corridoio sicuro         mondiali. Di questi, oltre 9 milioni
     nel Mar Nero per l’esportazione di                (46%) è mais, seguito da 5,7 milioni di
     prodotti alimentari sancendo lo                   tonnellate di frumento (29%) e da oltre
     sblocco dei 3 porti ucraini di Yuzhny,            1 milione di tonnellate di olio di
     Chornomorsk e Odessa, fermi dallo                 girasole (6%).

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Graf. 5.1: Principali prodotti esportati a livello mondiale negli ultimi 6
                               mesi dai porti del Mar Nero

      9.203.511

                    5.704.311

                                1.101.291   1.067.051      978.759       859.540
                                                                                    504.294       207.345

        Mais        Frumento    Olio di     Farina di    Semi di colza    Orzo     Semi di soia   Semi di
                                girasole    girasole                                              girasole

      Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Hde (Humanitarian Data Exchange)

Tra i principali bene ciari di questa
intesa, la Cina che da sola ha
importato circa un quinto del totale, 4
milioni di tonnellate di prodotti, di cui
il 70% mais (2,73 milioni di tonnellate).
Al secondo posto la Spagna con 3,51
milioni di tonnellate, di cui
prevalentemente mais (1,55 milioni di
ton) e frumento (1,41 milioni di ton).
Subito dietro la Turchia con 2,20
milioni di tonnellate di alimenti di cui
prevalentemente frumento (960mila
ton), mais (662mila ton) e olio di
girasole (185mila ton). A seguire l’Italia
che occupa la quarta posizione con
1,58 milioni di tonnellate di prodotti,
di cui il 62% mais (987mila ton)
cruciale per gli allevamenti zootecnici
nazionali, il 23% frumento (365mila
ton) ed il 7% di semi di soia (112mila
ton).

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Graf. 5.2: Principali sbocchi dei prodotti esportati dai porti del Mar Nero

         Cina                                                         3.902.523
      Spagna                                                    3.509.336
      Turchia                                       2.205.643
         Italia                         1.582.537
   Paesi Bassi                  1.104.687
        Egitto          709.431
       Israele        628.877
   Bangladesh       490.092
       Tunisia      480.818
       Belgio       456.578
         Libia     410.381
         India     393.110
    Germania      354.177
    Indonesia     340.907
       Corea      325.720

     Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Hde (Humanitarian Data Exchange)

                                               31
6.

32
6. La crisi alimentare in
     Medio Oriente e Nord
     Africa (Mena)
     Gli effetti di questa tempesta perfetta            porti ucraini ed il relativo aumento dei
     stanno toccando in modo particolare                prezzi hanno fatto tornare di nuovo
     quei paesi fortemente dipendenti                   attuali i fatti che avevano caratterizzato
     dalle importazioni di cibo e                       la stagione delle primavere arabe. Gli
     fertilizzanti. In particolare, l’attenzione        ingredienti erano gli stessi: in azione
     degli analisti è stata rivolta all’area del        alle stelle e rischio di sommosse. Lo
     Medio Oriente e del Nord Africa                    sblocco dei porti del Mar Nero ha
     (Mena). Prima dello scoppio del                    permesso a questi paesi di respirare e,
     con itto la loro dipendenza dalle                  grazie all’Accordo siglato a Istanbul,
     importazioni russe e ucraine toccava il            sono state garantite oltre 9 milioni di
     44% per i cereali, il 50% per l’olio di            tonnellate di prodotti ai Paesi in via di
     girasole, il 21% per il mais e il 45% per          sviluppo, tra cui quasi tutti i Paesi
     l’orzo. La crisi alimentare innescata dal          dell’area Mena.
     blocco delle esportazioni di cereali dai

                                                   33
fl
                            fl
Graf. 6.1: Principali sbocchi dei prodotti dell’Accordo per area

Asia-Pacifico                                                             8.672.355

Ovest Europa                                                            8.490.250

       Africa                2.350.276

  Est Europa    333.932

 Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Hde (Humanitarian Data Exchange)

                                         34
Graf. 6.2: Principali paesi area Mena a bene ciare dell’Accordo

          Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Hde (Humanitarian Data Exchange)

     In particolare, sono 2,5 milioni le             Una boccata d’ossigeno, come detto,
     tonnellate di prodotti agricoli e               per l’Egitto che importa il 70% dei
     alimentari giunte nei paesi Mena con            cereali dai porti del Mar Nero, il
     l’Egitto che rappresenta il principale          Libano che ne dipende per il 75% e lo
     bene ciario (710mila tonnellate),               Yemen con poco meno del 50%. La
     seguito da Tunisia (481mila tonnellate)         situazione non è molto diversa in
     e Libia (410mila tonnellate).                   Libia, Tunisia e Giordania (6).

                                                35
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Box 2: Gli effetti del con itto sull’import italiano

Nei primi 11 mesi del 2022 sono state importate in Italia 1,5 milioni di
tonnellate di cereali da Ucraina e Russia. La quasi totalità (94%) proviene
dall’Ucraina con 1,4 milioni di prodotti importati (+83% rispetto al 2021). Il
restante 6% (90mila tonnellate) giungono invece dalla Russia con un calo del
60% sul 2021.

In particolare, sono arrivate dall’Ucraina oltre 1 milione di tonnellate di mais,
cruciali per gli allevamenti zootecnici (+80%), 250mila tonnellate di frumento
(+103%) e 4mila tonnellate di orzo (-31%). Le importazioni di cereali dalla
Russia hanno riguardato prevalentemente frumento (71mila tonnellate, in calo
del 42%) e 15mila tonnellate di sorgo.

In crescita anche l’import di olio di girasole dall’Ucraina con 237mila tonnellate
nei primi 11 mesi del 2022 (+11% rispetto allo stesso periodo 2021) che si
aggiungono a 85mila tonnellate di panelli e farine di girasole (-33%). Dalla
Russia, invece 12mila tonnellate di olio di girasole nei primi 11 mesi del 2022,
oltre a 133mila tonnellate di panelli e farine di girasole (-23%).

                                      36
                  fl
37
7.

38
7.L’export
     agroalimentare Made
     in Italy, quali
     ripercussioni

     Non sono mancate inoltre le
     ripercussioni sul fronte delle
     esportazioni di prodotti agroalimentari
     Made in Italy con la Russia che da
     anni, nonostante le misure restrittive
     dovute all’embargo avviato nel 2014,
     si conferma un importante sbocco
     commerciale per diversi prodotti
     italiani come il vino, la pasta e l’olio.
     Nei primi 10 mesi del 2022 le
     esportazioni di prodotti agroalimentari
     italiani verso Russia e Ucraina sono
     i n e v i t a b i l m e n t e c a l at e , c o n u n
     arretramento che ha visto diminuire le
     vendite di circa 100 milioni di euro. In
     termini relativi, in Ucraina la perdita è
     del 20%, mentre in Russia intorno
     all’8%. Diverso è il peso assoluto dei
     due bacini, con l’export verso la Russia
     che nei primi 10 mesi del 2022 ha
     s orato i 500 milioni di euro, mentre
     l’Ucraina si attesta sui 220 milioni di
     euro.

                                                            39
fi
Graf. 7.1: Export agroalimentare Made in Italy in Russia e Ucraina (primi 10 mesi
                                     22/21, ‘000 euro)

               539.096
                          -8%
                                     497.608

                                                                       -21%
                                                           276.285
                                                                                  219.557

                2021                  2022                   2021                  2022

                          RUSSIA                                      UCRAINA

                         Fonte: Elaborazioni Centro Studi Divulga su dati Istat

     In Russia arretrano in particolare la
     pasta (-31%), il caffè (-29%), le
     bevande alcoliche (-43%), il
       orovivaismo (-25%) e l’olio di oliva
     (-13%). A tenere solo l’export di vini
     con 120 milioni di euro esportati nei
     primi 10 mesi del 2022 (+ 5%) ed i
     prodotti dolciari con 42 milioni di euro
     (+ 4%).

                                                  40
fl
Graf. 7.2: Export agroalimentare Made in Italy in Russia (primi 10 mesi 22) e
                                 Var. 2022/2021

                Fonte: Elaborazioni Centro Studi Divulga su dati Ismea

In calo anche le esportazioni in
Ucraina. A soffrire in particolare, il
tabacco (-24%), vini e spumanti (-41%),
latte e derivati (-35%), bevande
alcoliche (-52%) e prodotti dolciari
(-47%). Crescono invece le
esportazioni di caffè (+4%), pasta
(+10%) e ortaggi (+70%).

                                           41
Graf. 7.3: Export agroalimentare Made in Italy in Ucraina (primi 10 mesi 22) e
                                           Var. 2022/2021

                                                            EURO (gen. - ott. 2022) - Migliaia [Asse SX]                Var. % 2022/2021 [Asse dX]
       75.000                                                                                                                                          75%
Migliaia

       65.000 56.865                                                                                                                                   65%
       55.000                                                                           70,2%                                                          55%
       45.000                                                                                                                                          45%
       35.000
                               24.374                                                                                                                  35%
                                            23.000           21.916
       25.000                                                                                                   18,8%                                  25%
                                                                              13.902
                                                                      10,0%                   7.954         7.478
       15.000                                                                                                              5.354         4.925         15%
                                                     3,7%
           5.000                                                                                                                                       5%
       -5.000                                                                                                                                          -5%
      -15.000                                                                                                                                          -15%
      -25.000                                                                                                                                          -25%
      -35.000       -23,8%                                                                                                                             -35%
      -45.000                                                                                    -34,4%                                                -45%
                                   -40,7%                                                                                     -52,2%
      -55.000                                                                                                                               -46,6%     -55%
                   Tabacchi       Vino e        Caffè             Paste            Ortag gi      Latte e    prodotti non     Bevand e       prodotti
                    lavorati     Spumanti                      alimentari         freschi e      derivati    alimentari      alcoliche      dolciari
                                                                                trasformati

                                        Fonte: Elaborazioni Centro Studi Divulga su dati Ismea

                                                                                  42
43
b.

44
Bibliogra a

[1] Centro Studi Divulga (2022). Paper
02: Guerra e cibo. Ripensare la
sicurezza degli approvvigionamenti
alimentari al tempo della guerra.
https://www.divulgastudi.it/prodotti/
paper-guerra-e-cibo/

[2] Centro Studi Divulga (2022). Paper
03: L’escalation della fame. L’onda
d’urto della prosecuzione del con itto
in Ucraina. https://www.divulgastudi.it/
prodotti/lescalation-della-fame/

[3], [4] Ministero dell’Ambiente e della
sicurezza energetica (Mise). https://
dgsaie.mise.gov.it/importazioni-gas-
naturale

[5] Fao (2022). The importance of
Ukraine and the Russian federation for
global agricultural markets and the
risks associated with the war in
Ukraine. https://www.fao.org/markets-
and-trade/publications/detail/en/c/
1476807/

[6] Centro Studi Divulga (2022). Paper
03: L’escalation della fame. L’onda
d’urto della prosecuzione del con itto
in Ucraina. https://www.divulgastudi.it/
prodotti/lescalation-della-fame/

                                           45
     fi
                         fl
                         fl
46
ISBN 979-12-81249-04-2

9 791281 249042

        47
48
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