10 Paper: Un anno di guerra - Tra mercati volatili e forniture incerte
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Autori Felice Adinol Riccardo Fargione Yari Vecchio Dario Vivani Illustrazioni Matilde Masi Contatti info@divulgastudi.it 2 fi
Il lavoro è disponibile all’indirizzo https://divulgastudi.it 3
In questi 12 mesi il con itto ha generato un clima di instabilità dei mercati, evidenziando la vulnerabilità di alcune aree del Pianeta, come quella europea, particolarmente dipendenti dalle forniture energetiche e dei mezzi di produzione. Le ripercussioni non si sono fatte attendere con la spinta al rialzo dei prezzi e l’incertezza nelle forniture. Siamo ormai giunti ad un anno di guerra. Ma quali sono i ri essi s u l l ’e c o n o m i a mondiale? 4 fl fl
Abstract • Il Paper aggiorna ed approfondisce le analisi e le considerazioni contenute in due precedenti lavori realizzati dal Centro Studi Divulga (Guerra e cibo e L’escalation della fame) con cui abbiamo avviato il monitoraggio degli impatti associati a questo con itto. • Ad ormai un anno dallo scoppio della guerra in Ucraina, gli impatti sull’economia mondiale risultano estremamente signi cativi e toccano in particolare quelle aree, come l’Europa, più esposte di altre al rialzo dei prezzi del gas. Quest’ultimi nei mesi successivi l’invasione, e dunque a marzo 2022, hanno segnato un balzo del +313% rispetto all’anno precedente. • Le operazioni di guerra hanno incrinato gli approvvigionamenti energetici dalla Russia ma anche i sistemi agroalimentari vivono una pressione inedita, considerata la rilevante posizione ricoperta da Russia e Ucraina nelle forniture mondiali di cereali (34% delle esportazioni mondiali), mais (17%) e olio di semi di girasole (oltre il 75% del mercato mondiale). Parliamo di circa il 12% delle calorie esportate nel mondo. • La guerra ha inasprito, inoltre, la tendenza alla volatilità dei mercati già avviata con l’iniezione di liquidità per sostenere la ripresa post pandemia, ulteriormente accelerata dalle tensioni commerciali e dal blocco dei porti del Mar Nero. Solo a partire dall’estate del 2022, e in particolare con lo sblocco di questi porti, le quotazioni hanno ripreso un lento calo verso i livelli pre-guerra. • Il lavoro approfondisce gli effetti generati da 1 anno di guerra, dall’incremento dei costi alla rimodulazione degli approvvigionamenti energetici e di materie prime. Senza tralasciare l’impatto generato sulle aree più vulnerabili del Pianeta, in particolare quelle dell’area Mena, che hanno (ri)vissuto in questi mesi il serio rischio di nuove primavere arabe. 5 fl fi
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Indice 1. Un anno di con itto - pag. 9 2. L’altalena dei prezzi - pag. 13 3. L’impatto sui costi - pag. 17 3.1 Gas ed energia - pag. 17 Box 1: Approvvigionamenti energetici, cosa cambia - pag. 19 3.2 Fertilizzanti - pag. 21 3.3 Gasolio agricolo - pag. 22 4. Nuove geogra e per l’acquisto di fertilizzanti - pag. 25 5. La Black Sea Grain Initiative, una boccata d’ossigeno da 20 milioni di tonnellate di cibo - pag. 29 6. La crisi alimentare in Medio Oriente e Nord Africa (Mena) - pag. 33 Box 2: Gli effetti del con itto sull’import italiano - pag. 36 7. L’export agroalimentare Made in Italy, quali ripercussioni - pag. 39 Bibliogra a - pag. 45 7 fi fi fl fl
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1. Un anno di con itto Siamo ormai giunti ad un anno dallo paesi interessati dal con itto hanno scoppio del con itto in Ucraina e i nel sistema globale degli primi dodici mesi di questa guerra approvvigionamenti alimentari. Russia hanno avuto impatti estremamente e Ucraina prima dello scoppio del signi cativi sull’economia mondiale e con itto rappresentavano, infatti, in particolare su quella europea, che è importanti bacini di apparsa più esposta di altre al rialzo approvvigionamento: circa il 34% dei prezzi del gas. Ma le operazioni di delle esportazioni mondiali di cereali, guerra non hanno coinvolto solo gli il 17% di quelle di mais e oltre il 75% approvvigionamenti energetici dalla del mercato mondiale dell’olio di semi Russia ed anche i sistemi di girasole. Parliamo di circa il 12% agroalimentari vivono una pressione delle calorie esportate nel mondo. inedita, conseguenza del ruolo che i 9 fl fi fl fl fl
Graf. 1.1: Il contributo di Russia e Ucraina alla food security mondiale. Quota Export mondiale (2021) Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Un Fao (Amis Market monitor) Va inoltre ricordato il rilievo di questi rilevante di nutrienti per la terra, con paesi nella produzione di fertilizzanti. circa la metà della produzione In Russia e Bielorussia, paese che a mondiale di nitrato di ammonio, il tutti gli effetti è parte del con itto, 38% del potassio, il 23% di infatti, viene prodotta una quota ammoniaca ed il 12% di Urea. 10 fl
Graf. 1.2: Quota produzione ed export di fertilizzanti Russia, Ucraina, Bielorussia e Ue Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Fao Questo lavoro aggiorna le analisi e le considerazioni contenute in due precedenti lavori realizzati dal Centro Studi Divulga, con cui abbiamo avviato il monitoraggio degli impatti associati a questo con itto [1], [2]. 11 fl
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2. L’altalena dei prezzi La guerra ha inasprito la tendenza alla volatilità dei mercati. L’iniezione di liquidità utilizzata per sostenere la ripresa post pandemia aveva già favorito una certa corsa dei prezzi, che inevitabilmente è stata accelerata con l’invasione della Russia. Il blocco dei porti del Mar Nero e le reazioni commerciali che le parti hanno inevitabilmente posto in essere come arma di pressione, hanno sostenuto la rapida crescita delle quotazioni. Solo nei primi mesi del con itto l’indice dei prezzi alimentari è cresciuto del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (159,7 a marzo 2022 rispetto a 119,2 di marzo 2021). 13 fl
Graf. 2.1: Indice dei prezzi prodotti alimentari, carne e cereali 190,0 170,0 150,0 130,0 110,0 90,0 70,0 50,0 mag-15 mag-16 mag-17 mag-18 mag-19 mag-20 mag-21 mag-22 gen-15 set-15 gen-16 set-16 gen-17 set-17 gen-18 set-18 gen-19 set-19 gen-20 set-20 gen-21 set-21 gen-22 set-22 gen-23 Prodotti alimentari Carne Cereali Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Fao A partire dall’estate del 2022, e in particolare con l’Accordo sullo sblocco dei porti del Mar Nero, le quotazioni hanno ripreso un lento calo con l’indice dei prezzi Fao che nel mese di gennaio 2023 si attestava su un valore pari a 131,2 rispetto a 135,6 di gennaio 2022 e dunque a livelli pre- guerra. 14
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3. L’impatto sui costi 3.1 Gas ed energia Non è solo una questione di accessibilità ai bacini di produzione, ma anche di costi, che hanno visto l ’a g r i c o l t u r a v i v e r e u n a n n o particolarmente pesante. L’incremento ha riguardato, come detto il gas, cresciuto del 313% dopo i primi mesi del con itto (marzo 2022 sullo stesso mese dell’anno precedente) e poi, solo nell’ultimo periodo, tornata ai livelli del pre-con itto di gennaio 2022). Nel mese di gennaio 2023, infatti, i prezzi di gas ed energia fanno segnare rispettivamente -24% e -2% rispetto a gennaio 2022. 17 fl fl
Graf. 3.1: Indice prezzi energia, gas naturale e fertilizzanti 500,00 450,00 400,00 350,00 300,00 250,00 200,00 150,00 100,00 50,00 0,00 gen-10 gen-11 gen-12 gen-13 gen-14 gen-15 gen-16 gen-17 gen-18 gen-19 gen-20 gen-21 gen-22 gen-23 lug-10 lug-11 lug-12 lug-13 lug-14 lug-15 lug-16 lug-17 lug-18 lug-19 lug-20 lug-21 lug-22 Energia Gas naturale Fertilizzanti Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati World Bank (Anno base 2010) 18
Box 1: Approvvigionamenti energetici, cosa cambia Lo scoppio del con itto in Ucraina ha messo a nudo la vulnerabilità dell’Italia sul fronte degli approvvigionamenti energetici, evidenziando la forte dipendenza dal gas russo. Prima dello scoppio del con itto, infatti, gli approvvigionamenti dal governo di Mosca rappresentavano circa il 40% del complessivo, seguiti da Algeria (31% delle importazioni nel 2021), Azerbaigian (10 %), Qatar (9%), Libia (4%) e Norvegia (4%) [3]. Graf. 3.2: I principali bacini di approvvigionamento di gas per l’Italia (2021) Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Mise 19 fl fl
Graf. 3.3: Evoluzione dei principali bacini di approvvigionamento gas 3500 Algeria Libia Russia Nord Europa 3000 2500 2000 1703 1500 1410 1000 1252 500 199 0 gen-21 feb-21 ma r-21 apr-21 ma g-21 giu-21 lug-21 ago-21 set-21 ott-21 nov-21 dic-21 gen-22 feb-22 ma r-22 apr-22 ma g-22 giu-22 lug-22 Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Mise Negli ultimi mesi, grazie anche ad una serie di accordi siglati dal governo italiano con altri paesi fornitori, in particolare con l’Algeria, la dipendenza dal governo di Mosca si è più che dimezzata, mentre la quota di gas importato a livello mondiale è rimasta stabile. Il forte calo dei volumi provenienti dalla Russia è stato accompagnato da un vertiginoso incremento dei prezzi che emerge in modo chiaro dal valore delle importazioni, cresciute del 76% mentre i volumi si riducono di oltre la metà. Graf. 3.4: I principali bacini di approvvigionamento di gas per l’Italia (2022, provvisorio) Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Mise 20
3.2 Fertilizzanti Per quanto riguarda un’altra delle mese di febbraio 2023 registra infatti principali voci di costo dell’agricoltura, una riduzione del 37% rispetto a i fertilizzanti, va sottolineato come febbraio 2022 e del 41% se anche per questi prodotti, il 2022 è confrontate a prima dello scoppio del stato segnato da fortissimi rialzi. Le con itto, e dunque a gennaio 2022. l o ro q u o t a z i o n i s o n o i n p a r t e Stesso discorso anche per il nitrato agganciate a quelle degli energetici e, ammonico con quotazioni che a come questi ultimi, solo le ultime febbraio 2023 calano del 14%, settimane hanno visto l’avvio della rispetto al mese di febbraio 2022. discesa. Il prezzo dell’Urea agricola nel Graf. 3.5: Var.% prezzo mese di febbraio 2023 su febbraio 2022 e su gennaio 2022 -14% -18% Var.% Feb.2023/2022 Var. % Feb. 2023 su Gen. 2022 -37% -41% Urea agricola Nitrato ammonico Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Cciaa Torino Solo per citare alcuni numeri in valore anche per il nitrato di ammonio assoluto, il prezzo dell’Urea è passato diminuito da 650 euro/tonnellata nel dagli 871 euro/tonnellata nel mese di mese di febbraio 2022 a 560 euro/ febbraio 2022 ai 550 euro/tonnellata tonnellata di febbraio 2023. di febbraio 2023. Stesso discorso 21 fl
3.3 Gasolio agricolo I l p re z z o d e l g a s o l i o a g r i c o l o conferma la sua crescita tendenziale avviata negli ultimi anni segnando nel mese di febbraio 2023 un +20% rispetto allo stesso periodo del 2022, mentre del +63% se confrontato con febbraio 2021, anno prima dello scoppio del con itto. Un incremento considerevole con le quotazioni che sono arrivate a superare 1,3 euro/litro rispetto a 1,09 euro/litro del 2022 e lo 0,80 euro/litro del 2021. Graf. 3.6: Prezzo all’ingrosso del gasolio destinato all’agricoltura (€/litro) 1,30 1,24 1,09 1,01 0,80 0,75 gennaio febbraio 2021 2022 2023 Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Cciaa di Milano Monza Brianza Lodi 22 fl
Graf. 3.7: Andamento prezzo all’ingrosso del gasolio destinato all’agricoltura (€/litro) 1,6 1,521 1,5 1,4 1,3 1,302 1,2 1,1 1 1,011 0,9 2 2 2 22 2 23 22 2 22 23 2 22 22 22 t-2 r-2 -2 t-2 2 -2 b- b- n- o- n- u- g- v- c- ar ag ot se ap di no ge ge gi ag fe fe lu m m Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Cciaa di Milano Monza Brianza Lodi 23
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4. Nuove geogra e per l’acquisto di fertilizzanti Prima dello scoppio del con itto la delle importazioni dall’Algeria (+ Federazione Russa rappresentava il 60%), con il paese nordafricano che primo esportatore mondiale di guadagna il terzo posto per forniture fertilizzanti azotati, il secondo fornitore di fertilizzanti all’Ue, preceduto di fertilizzanti potassici (dopo il dall’Egitto, che segna un +22% in Canada) e il terzo di fertilizzanti a base seconda posizione. Degna di nota di fosforo (dopo Cina e Marocco) [5]. anche la crescita del Canada (+41%), Le tensioni commerciali di questi mesi che guadagna il quarto posto nel hanno spinto verso un ranking degli approvvigionamenti Ue riposizionamento degli di fertilizzanti. approvvigionamenti europei di La Russia continua, comunque, a fertilizzanti. Nei primi 10 mesi del rappresentare il principale bacino di 2022 le importazioni dalla Bielorussia approvvigionamento, con oltre 3,5 sono crollate dell’80%, mentre Russia milioni di tonnellate giunte nell’Ue nei e Ucraina hanno segnato un calo primi 10 mesi del 2022 (-575mila rispettivamente del 15% e del 55%. La tonnellate rispetto allo stesso periodo riduzione degli acquisti in questi paesi dell’anno precedente). è stata accompagnata da un aumento 25 fi fl
Graf. 4.1: Importazioni Ue 2022 (primi 10 mesi) e Var. % 2022/2021 Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Eurostat Discorso analogo per l’Italia, con le importazioni di fertilizzanti dall’Ucraina e dalla Bielorussia che si riducono rispettivamente dell’81% e del 70%, mentre restano stabili gli acquisti dalla Russia con 159mila tonnellate di fertilizzanti importati nei primi 10 mesi del 2022. Crescono invece del 160% le importazioni dall’Algeria, secondo bacino di approvvigionamento, con quasi 200mila tonnellate di fertilizzanti importati nei primi 10 mesi dell’anno. In aumento anche gli arrivi dal Canada (+10%), dal Turkmenistan (+170%) e dalla Cina (+86%). 26
Graf. 4.2: Importazioni Italia 2022 (primi 10 mesi) e Var. % 2022/2021 Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Eurostat 27
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5. La Black Sea Grain Initiative, una boccata d’ossigeno da 20 milioni di tonnellate di cibo Come noto, lo scoppio del con itto ha scoppio del con itto. L’Accordo è portato al blocco dei porti ucraini. stato successivamente rinnovato nel Dopo un periodo di stallo e di forti mese di novembre 2022 per ulteriori preoccupazioni per i possibili impatti 120 giorni. nelle aree più povere del mondo, il 22 Dalla sua entrata in vigore ad oggi, luglio 2022 Russia e Ucraina hanno questa tregua ha garantito circa 20 rmato a Istanbul la Black Sea Grain milioni di tonnellate di prodotti Initiative sotto l’egida di Onu e Turchia. agricoli e alimentari sui mercati L’intesa ha istituito un corridoio sicuro mondiali. Di questi, oltre 9 milioni nel Mar Nero per l’esportazione di (46%) è mais, seguito da 5,7 milioni di prodotti alimentari sancendo lo tonnellate di frumento (29%) e da oltre sblocco dei 3 porti ucraini di Yuzhny, 1 milione di tonnellate di olio di Chornomorsk e Odessa, fermi dallo girasole (6%). 29 fi fl fl
Graf. 5.1: Principali prodotti esportati a livello mondiale negli ultimi 6 mesi dai porti del Mar Nero 9.203.511 5.704.311 1.101.291 1.067.051 978.759 859.540 504.294 207.345 Mais Frumento Olio di Farina di Semi di colza Orzo Semi di soia Semi di girasole girasole girasole Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Hde (Humanitarian Data Exchange) Tra i principali bene ciari di questa intesa, la Cina che da sola ha importato circa un quinto del totale, 4 milioni di tonnellate di prodotti, di cui il 70% mais (2,73 milioni di tonnellate). Al secondo posto la Spagna con 3,51 milioni di tonnellate, di cui prevalentemente mais (1,55 milioni di ton) e frumento (1,41 milioni di ton). Subito dietro la Turchia con 2,20 milioni di tonnellate di alimenti di cui prevalentemente frumento (960mila ton), mais (662mila ton) e olio di girasole (185mila ton). A seguire l’Italia che occupa la quarta posizione con 1,58 milioni di tonnellate di prodotti, di cui il 62% mais (987mila ton) cruciale per gli allevamenti zootecnici nazionali, il 23% frumento (365mila ton) ed il 7% di semi di soia (112mila ton). 30 fi
Graf. 5.2: Principali sbocchi dei prodotti esportati dai porti del Mar Nero Cina 3.902.523 Spagna 3.509.336 Turchia 2.205.643 Italia 1.582.537 Paesi Bassi 1.104.687 Egitto 709.431 Israele 628.877 Bangladesh 490.092 Tunisia 480.818 Belgio 456.578 Libia 410.381 India 393.110 Germania 354.177 Indonesia 340.907 Corea 325.720 Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Hde (Humanitarian Data Exchange) 31
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6. La crisi alimentare in Medio Oriente e Nord Africa (Mena) Gli effetti di questa tempesta perfetta porti ucraini ed il relativo aumento dei stanno toccando in modo particolare prezzi hanno fatto tornare di nuovo quei paesi fortemente dipendenti attuali i fatti che avevano caratterizzato dalle importazioni di cibo e la stagione delle primavere arabe. Gli fertilizzanti. In particolare, l’attenzione ingredienti erano gli stessi: in azione degli analisti è stata rivolta all’area del alle stelle e rischio di sommosse. Lo Medio Oriente e del Nord Africa sblocco dei porti del Mar Nero ha (Mena). Prima dello scoppio del permesso a questi paesi di respirare e, con itto la loro dipendenza dalle grazie all’Accordo siglato a Istanbul, importazioni russe e ucraine toccava il sono state garantite oltre 9 milioni di 44% per i cereali, il 50% per l’olio di tonnellate di prodotti ai Paesi in via di girasole, il 21% per il mais e il 45% per sviluppo, tra cui quasi tutti i Paesi l’orzo. La crisi alimentare innescata dal dell’area Mena. blocco delle esportazioni di cereali dai 33 fl fl
Graf. 6.1: Principali sbocchi dei prodotti dell’Accordo per area Asia-Pacifico 8.672.355 Ovest Europa 8.490.250 Africa 2.350.276 Est Europa 333.932 Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Hde (Humanitarian Data Exchange) 34
Graf. 6.2: Principali paesi area Mena a bene ciare dell’Accordo Fonte: Elaborazione Centro Studi Divulga su dati Hde (Humanitarian Data Exchange) In particolare, sono 2,5 milioni le Una boccata d’ossigeno, come detto, tonnellate di prodotti agricoli e per l’Egitto che importa il 70% dei alimentari giunte nei paesi Mena con cereali dai porti del Mar Nero, il l’Egitto che rappresenta il principale Libano che ne dipende per il 75% e lo bene ciario (710mila tonnellate), Yemen con poco meno del 50%. La seguito da Tunisia (481mila tonnellate) situazione non è molto diversa in e Libia (410mila tonnellate). Libia, Tunisia e Giordania (6). 35 fi fi
Box 2: Gli effetti del con itto sull’import italiano Nei primi 11 mesi del 2022 sono state importate in Italia 1,5 milioni di tonnellate di cereali da Ucraina e Russia. La quasi totalità (94%) proviene dall’Ucraina con 1,4 milioni di prodotti importati (+83% rispetto al 2021). Il restante 6% (90mila tonnellate) giungono invece dalla Russia con un calo del 60% sul 2021. In particolare, sono arrivate dall’Ucraina oltre 1 milione di tonnellate di mais, cruciali per gli allevamenti zootecnici (+80%), 250mila tonnellate di frumento (+103%) e 4mila tonnellate di orzo (-31%). Le importazioni di cereali dalla Russia hanno riguardato prevalentemente frumento (71mila tonnellate, in calo del 42%) e 15mila tonnellate di sorgo. In crescita anche l’import di olio di girasole dall’Ucraina con 237mila tonnellate nei primi 11 mesi del 2022 (+11% rispetto allo stesso periodo 2021) che si aggiungono a 85mila tonnellate di panelli e farine di girasole (-33%). Dalla Russia, invece 12mila tonnellate di olio di girasole nei primi 11 mesi del 2022, oltre a 133mila tonnellate di panelli e farine di girasole (-23%). 36 fl
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7.L’export agroalimentare Made in Italy, quali ripercussioni Non sono mancate inoltre le ripercussioni sul fronte delle esportazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy con la Russia che da anni, nonostante le misure restrittive dovute all’embargo avviato nel 2014, si conferma un importante sbocco commerciale per diversi prodotti italiani come il vino, la pasta e l’olio. Nei primi 10 mesi del 2022 le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani verso Russia e Ucraina sono i n e v i t a b i l m e n t e c a l at e , c o n u n arretramento che ha visto diminuire le vendite di circa 100 milioni di euro. In termini relativi, in Ucraina la perdita è del 20%, mentre in Russia intorno all’8%. Diverso è il peso assoluto dei due bacini, con l’export verso la Russia che nei primi 10 mesi del 2022 ha s orato i 500 milioni di euro, mentre l’Ucraina si attesta sui 220 milioni di euro. 39 fi
Graf. 7.1: Export agroalimentare Made in Italy in Russia e Ucraina (primi 10 mesi 22/21, ‘000 euro) 539.096 -8% 497.608 -21% 276.285 219.557 2021 2022 2021 2022 RUSSIA UCRAINA Fonte: Elaborazioni Centro Studi Divulga su dati Istat In Russia arretrano in particolare la pasta (-31%), il caffè (-29%), le bevande alcoliche (-43%), il orovivaismo (-25%) e l’olio di oliva (-13%). A tenere solo l’export di vini con 120 milioni di euro esportati nei primi 10 mesi del 2022 (+ 5%) ed i prodotti dolciari con 42 milioni di euro (+ 4%). 40 fl
Graf. 7.2: Export agroalimentare Made in Italy in Russia (primi 10 mesi 22) e Var. 2022/2021 Fonte: Elaborazioni Centro Studi Divulga su dati Ismea In calo anche le esportazioni in Ucraina. A soffrire in particolare, il tabacco (-24%), vini e spumanti (-41%), latte e derivati (-35%), bevande alcoliche (-52%) e prodotti dolciari (-47%). Crescono invece le esportazioni di caffè (+4%), pasta (+10%) e ortaggi (+70%). 41
Graf. 7.3: Export agroalimentare Made in Italy in Ucraina (primi 10 mesi 22) e Var. 2022/2021 EURO (gen. - ott. 2022) - Migliaia [Asse SX] Var. % 2022/2021 [Asse dX] 75.000 75% Migliaia 65.000 56.865 65% 55.000 70,2% 55% 45.000 45% 35.000 24.374 35% 23.000 21.916 25.000 18,8% 25% 13.902 10,0% 7.954 7.478 15.000 5.354 4.925 15% 3,7% 5.000 5% -5.000 -5% -15.000 -15% -25.000 -25% -35.000 -23,8% -35% -45.000 -34,4% -45% -40,7% -52,2% -55.000 -46,6% -55% Tabacchi Vino e Caffè Paste Ortag gi Latte e prodotti non Bevand e prodotti lavorati Spumanti alimentari freschi e derivati alimentari alcoliche dolciari trasformati Fonte: Elaborazioni Centro Studi Divulga su dati Ismea 42
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Bibliogra a [1] Centro Studi Divulga (2022). Paper 02: Guerra e cibo. Ripensare la sicurezza degli approvvigionamenti alimentari al tempo della guerra. https://www.divulgastudi.it/prodotti/ paper-guerra-e-cibo/ [2] Centro Studi Divulga (2022). Paper 03: L’escalation della fame. L’onda d’urto della prosecuzione del con itto in Ucraina. https://www.divulgastudi.it/ prodotti/lescalation-della-fame/ [3], [4] Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica (Mise). https:// dgsaie.mise.gov.it/importazioni-gas- naturale [5] Fao (2022). The importance of Ukraine and the Russian federation for global agricultural markets and the risks associated with the war in Ukraine. https://www.fao.org/markets- and-trade/publications/detail/en/c/ 1476807/ [6] Centro Studi Divulga (2022). Paper 03: L’escalation della fame. L’onda d’urto della prosecuzione del con itto in Ucraina. https://www.divulgastudi.it/ prodotti/lescalation-della-fame/ 45 fi fl fl
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ISBN 979-12-81249-04-2 9 791281 249042 47
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