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Parlamenti e governi
Politica di coalizione. Stabilità. Ricambio
Forme di governo come tipi di democrazie

Parlamentare                              Presidenziale
• il governo viene nominato (talvolta     • il capo dell’esecutivo è selezionato
  eletto) dal parlamento                    attraverso un’elezione popolare
• il capo dell’esecutivo è il Primo       • capo dell’esecutivo e assemblea hanno
  ministro                                  mandati fissi, non dipendono dalla
                                            reciproca fiducia
• per restare in carica il governo deve
  godere della fiducia del parlamento,    • il presidente eletto nomina i
  che può sfiduciarlo                       componenti del governo e ne dirige
                                            l’azione
• il capo dello stato svolge funzioni
  protocollari e di garanzia              • il presidente ha alcuni poteri legislativi
  costituzionale                            costituzionalmente garantiti
                                                                                    Fonte: Vassallo (2016)
TIPO                                                   PAESI          (in neretto i casi trattati in Vassallo 2016)

    Parlamentarea                                          [a] Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Giamaica, Giappone, Nuova
    il capo del governo può essere                         Zelanda, Norvegia, Regno Unito, Spagna, Svezia
    sostituito in qualsiasi momento dalla                  [b] Estonia, Grecia, Germania, India, Italia, Israele, Lettonia, Mauritius,
    maggioranza parlamentare                               Olanda, Repubblica Ceca, Trinidad e Tobago, Ungheria
                                                           [c] Austria, Bulgaria, Finlandia, Irlanda, Lituania, Mongolia, Polonia,
                                                           Portogallo, Slovacchia, Slovenia
                                                           [d] Botswana, Sudafrica

    Semi-presidenziale                                     Francia, Romania

    Direttoriale                                           Svizzera

    Presidenzialeb                                          [a] Argentina, Benin, Bolivia, Brasile, Chile, Cipro, Costa Rica,
    il capo del governo è eletto per un                     Repubblica Domenicana, El Salvador, Panama, Stati Uniti, Uruguay
    mandato di durata fissa                                 [b] Corea del Sud, Taiwan

aIl capo dello stato: [a] è un monarca per diritto ereditario o un suo delegato; [b] è eletto dal parlamento o da uno speciale collegio; [c] è eletto direttamente
dai cittadini; [d] non esiste come figura distinta in quanto le relative funzioni sono svolte, insieme a quelle di capo del governo, da una sola persona.
b Il presidente: [a] esercita personalmente le funzioni di capo dell’esecutivo; [b] esercita alcune delle funzioni esecutive per il tramite di un primo ministro da
lui nominato e revocato.                                                                                                                               Fonte: Vassallo (2016)
I sistemi parlamentari: varianti                        (Sartori 1995)

             dal                        sistemi di premiership
             controllo del premier       primus sopra ineguali, ad es. UK, da: plurality, bi-
             sui partiti                  partitismo, disciplina partitica
                                         primus tra ineguali, ad es. Kanzlerdemokratie, da:
                                          illegalità partiti anti-sistema, soglia elettorale,
                                          sfiducia costruttiva

             al                         primus inter pares
             controllo dei partiti      (ad es. Francia III / IV Rep.,
             sul premier                Italia “partitocrazia” I Repubblica)

             all’                       atomizzazione
             assemblearismo             no disciplina partito (probabile in America Latina, se
             (parlamentarismo ‘puro’)   fosse adottato il parlamentarismo)
18 April 2017
I governi parlamentari: come si formano e come cadono
            Due percorsi ipotetici e antitetici
1. Le elezioni decidono chi ha la      1. Altrimenti, il capo dello stato
   maggioranza ed esprime il              deve verificare quali maggioranze
   premier (si va direttamente al         sono possibili
   4).
2. Il negoziato tra i partiti riguarda 2. Riguarda anche un programma di
   soprattutto la distribuzione           governo dettagliato e vincolante.
   degli incarichi.
3. Emerge un accordo e il capo         3. Se il negoziato fallisce, il Capo
   dello stato nomina primo               dello Stato può giocare un ruolo
   ministro il leader indicato dai        più attivo nella formazione del
   partiti.                               governo.
4. La fiducia è implicita, il       4. Altrimenti, il governo deve
   governo entra in carica e vi        ottenere un esplicito voto di
   rimane fino a quando non            fiducia del Parlamento.
   viene sfiduciato; il premier
   nomina e revoca i ministri (si
   saltano 5 e 7).
5. La fiducia è rivolta solo al     5. La fiducia è rivolta all’intero
   premier, che nomina e revoca        governo, il formatore deve
   i ministri.                         indicare subito i ministri e non
                                       ha il potere di revocarli.
6. I ministri non possono essere    6. I ministri possono o devono
   anche parlamentari                  essere anche parlamentari
7. Per ottenere la fiducia, al
   governo è sufficiente il voto    7. È necessaria la maggioranza
   della maggioranza semplice dei      assoluta.
   parlamentari.
8. Al governo è riconosciuta una
   chiara preminenza nella          8. L’agenda parlamentare è decisa
   programmazione dei lavori           con l’accordo di tutti i gruppi. Le
   parlamentari e ha strumenti         proposte del governo non hanno
   procedurali a difesa delle sue      corsie preferenziali o procedure
   proposte di legge.                  che limitino l’ostruzionismo.
9. Se il parlamento sfiducia il    9. Se il parlamento sfiducia il
   governo deve anche votare la       governo si riavvia il processo di
   fiducia ad un nuovo esecutivo      formazione di una nuova
   in tempi brevi, altrimenti si      maggioranza e di un nuovo
   tengono elezioni anticipate.       esecutivo.

10. Il premier può proporre o      10. La decisione di convocare
    decidere lo scioglimento           elezioni anticipate spetta
    anticipato del parlamento.         esclusivamente al capo dello
                                       stato.
Tipi di governo (base parlamentare)

                                      Fonte: Vassallo (2016)
Percentuale di tempo nel quale sono stati in carica governi del
tipo specificato, nel periodo indicato
Governi: frammentazione, stabilità, forza dei leader e alternanze
Meglio il presidenzialismo o il parlamentarismo?

Possibili vantaggi del presidenzialismo (svantaggi del parlamentarismo):
               stabilità dell’esecutivo
               maggior democraticità
               ‘governo limitato’ (checks and balances)

Possibili svantaggi del presidenzialismo (vantaggi del parlamentarismo):
               stallo (deadlock) tra esecutivo-legislativo
               rigidità temporale
               meno inclusivo
Presidenzialismo e stabilità democratica

L’instabilità dei regimi democratici e il frequente crollo di sistemi presidenziali
(soprattutto in America Latina fino 1970s):

    a) i regimi presidenziali sono intrinsecamente meno stabili di quelli parlamentari?

             Comparazione (Lijphart 1999:52):
              dal 1945 meno del 25% dei regimi presidenziali sono sopravvissuti 25 anni
               versus oltre 50% dei regimi parlamentari

              delle 36 democrazie stabili nel 1996, solo 5 erano presidenziali

    b) variabili esplicative alternative: contestuali o interne
La critica del presidenzialismo                 (Linz 1990/1994)

 doppia legittimità democratica
 rigidità dei mandati
↓
potenziali conflitti e impasse «irrisolvibili» (no meccanismi di risoluzione)
        In particolare:
            i. contrapposte pretese di legittimità tra esecutivo e legislativo
            ii. assenza di flessibilità per mandati predeterminati
            iii. esito intrinsecamente maggioritario (winner-take-all)
            iv. intolleranza nei confronti delle opposizioni per stile del confronto politico
            v. candidati populisti incoraggiati

   problemi aggravati dal multipartitismo
Potere diviso e struttura predisposta allo stallo (Sartori 1995):
   a) il modello americano funziona ‘nonostante’ la (e non ‘grazie alla’)
      costituzione.
      Esso è sbloccato dalla prassi di costruire di volta in volta maggioranze
      congressuali ad hoc, resa possibile da:
           assenza di forti divisioni ideologiche (ancora oggi??)
           partiti poco disciplinati
           politica di concessioni localistiche

   a) la democrazia presidenziale ha fallito in America Latina a causa di:
           (fattori socio-economici e culturali)
           multipartitismo
           presidenti troppo deboli (non troppo forti!) per potere diviso
La difesa del presidenzialismo                 (Shugart–Carey 1992)

I regimi con presidente eletto non sono tutti uguali, ma variano in quanto a
poteri del presidente e del Congresso.

Instabilità di regime in genere nei sistemi con:
      forti poteri presidenziali legislativi
      debole separazione: poteri sul cabinet divisi tra assemblea e presidente

Soluzioni:
      alta separazione, deboli poteri legislativi del presidente
                          → modello presidenziale ‘puro’

      bassa separazione, deboli poteri presidenziali sulla formazione dell’esecutivo
                        → modello semipresidenziale
La difesa del presidenzialismo (II)                     (Cheibub 2007)

I presidenti in AL non minoritari ma spesso sostenuti da maggioranze (coalizioni
parlamentari)

E’ vero che i presidenzialismi crollano più frequentemente dei parlamentarismi,
ma non per caratteristiche intrinseche di questi regimi.

Principalmente crollano perché sono stati adottati più spesso
a) in paesi grandi e poveri, entrambe caratteristiche poco favorevoli al
    consolidamento democratico (dimensione e sviluppo economico)
b) come regimi post-militari in paesi in cui i militari sono più interventisti
    (cultura politica)
Dibattito presidenzialismo vs. parlamentarismo
Radici (XIX secolo): sia Bagehot che Wilson pro-parlamentarismo
Tre fasi nel dibattito contemporaneo
• tipo di regime spiega il consolidamento democratico (una variabile indipendente, una
  dipendente: sostanziale consenso su effetti del parlamentarismo sul consolidamento
  democratico
• non solo il tipo di regime, ma altre variabili istituzionali (poteri del presidente, sistema
  partitico, sistema elettorale) o contestuali (socio-economiche/culturali) spiegano
  consolidamento democratico e più ampia good governance
    • pericoli del presidenzialismo legati a specifiche formule/combinazioni istituzionali o aspetti società
    • variabile dipendente è sempre più la capacità di governo/di policy-making più che consolidamento
      democratico                                                                           ’

• teorie generali della politica spiegano possibili somiglianze o differenze tra sistemi
  parliamentari e presidenziali (minor interesse per quale sistema funzioni meglio), e.g. veto
  players di Tsebelis
Iniziare o inibire le proposte di decisione:
i vincoli politici del decision making

Agenda setter
   Chi definisce l’agenda e elabora le proposte/le decisioni che modificano
   lo status quo (sulle tematiche più rilevanti)

Veto players («attori con potere di veto»)
   Chi può impedire di approvare una proposta/prendere una decisione che
   modifica lo status quo: gli attori il cui consenso è necessario
                Quanto più sono numerosi gli attori con poteri di veto
                e quanto più sono distanti le loro posizioni
                tanto minori saranno i margini per modificare lo status quo [Tsebelis]
Sistemi di governo e veto players
                                                                           (Tsebelis 1995/2002, adattato da Pasquino 2004:56)

   Sistema di governo                                           Numero veto players          Esito decisionale
                           Governo unificato                    3: presidente, Camera,       Rapido, vicino a preferenze
                                                                Senato                       presidenziali
   Presidenzialismo (US)
                           Governo diviso                       4: presidente, Camera,       Lento, a metà tra preferenze
                                                                Senato, partito opposto      presidente e opposizione
                           Coincidenza maggioranze              1: presidente                Rapido, riflette preferenze
   Semi-presidenzialismo                                                                     presidente
   (Francia)               Coabitazione maggioranze             2: presidente e primo        Vicinissimo a preferenze
                                                                ministro                     governative
                           Governo di un solo partito           1: cabinet                   Programma di governo

                           Governo monopartitico di minoranza   2: governo e parlamento      Molto vicino a programma di
                                                                                             governo

   Parlamentarismi         Coalizione multipartitica minima     N: tutti i partiti nella     Negoziato e rinegoziato
                           vincente                             coalizione
                           Coalizione multipartitica            N: tutti i partiti nella     Negoziato e rinegoziato
                           sovradimensionata                    coalizione meno i
                                                                superflui
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