Vincenzo Ghidelli, Antonio Andolfi - ISIS A.CASANOVA di Napoli - Sez. Odonto Scuola e relatori: AIOP

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Vincenzo Ghidelli, Antonio Andolfi - ISIS A.CASANOVA di Napoli - Sez. Odonto Scuola e relatori: AIOP
Scuola e relatori:
ISIS A.CASANOVA di Napoli – Sez. Odonto
      Vincenzo Ghidelli, Antonio Andolfi
Vincenzo Ghidelli, Antonio Andolfi - ISIS A.CASANOVA di Napoli - Sez. Odonto Scuola e relatori: AIOP
Descrizione del progetto protesico
Protocollo di lavoro per la realizzazione di protesi
totale removibile, seguendo la metodica del
montaggio multilocalmente e indipedentemente
stabile del Prof. A.Gerber.

Tecnica che ha il fine di ottenere una protesi
                                                       1907-1990
                      Stabile
                     Estetica
                    Funzionale
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Fasi di lavorazione
Fase 1:
Sviluppo impronte.

Rilevate dal clinico le 1°impronte,
queste vengono sviluppate per
ricavare i modelli preliminari.

Foto fonte odt Paolo Gramuglia premio Polkan 2016
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Fase 2:
 Studio e analisi dei modelli preliminari.

Tale studio prende in considerazione le zone di
 interesse anatomico ai fini della realizzazione
                  dei porta impronta individuali

  In particolare si effettua la linea del bordo del
portaimpronta, esteso quanto il bordo protesico
  della futura protesi, lasciando liberi i frenuli di
  entrambe le creste, tenendo conto della linea
          miloioidea situata nel modello inferiore

               Foto fonte odt Paolo Gramuglia premio Polkan 2016
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Fase 3:
Realizzazione dei porta impronta individuali

Sui modelli preliminari si realizzano i due porta impronta
individuali i quali hanno lo scopo di:
• simulare le future strutture protesiche
• rilevare le impronte definitive per lo sviluppo dei modelli
    Master (gesso tipo V)

Questi porta impronte hanno una conformazione diversa
rispetto a quelli tradizionalmente usati.
Sono sprovvisti di manico, presentando al suo posto uno
scudo labiale, che simula i denti. Per la dimensione di
quest’ultimo ci avvarremo dei dati presi dal clinico con il
papillometro (ovvero della distanza papilla Inter incisiva-linea
bassa del labbro superiore (linea del sorriso).

Foto fonte odt Paolo Gramuglia premio Polkan 2016
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Fase 4:
           Realizzazione valli di
                  registrazione
      Sui modelli master vengono
  realizzati le placche-base con
valli di registrazioni cliniche, con
           l’ausilio della spatola di
                 livellamento R.I.M
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Fase 5:
Fissaggio dei modelli in articolatore.

Registrati dal clinico tutti i dati sui valli,
una volta in laboratorio, si procede alla
messa in articolatore (Condylator),
gessando per prima il modello inferiore
(posizionato correttamente mediante
l’ausilio dell’arco facciale dinamico), e
successivamente il modello superiore
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Fase 6:
   Mappatura dei modelli in articolatore.

   Con l’utilizzo del compasso profilatore e
l’ausilio di una riga metallica si delimitano:
      • Il punto di massima profondità della
                   cresta e il suo andamento
           • La linea di delimitazione distale
     dell’ultimo dente dell’ arcata in grado di
              sostenere il carico masticatorio.
Tali punti vengono riportati sugli zoccoli dei
                              rispettivi modelli.
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Fase 7:
Scelta delle unità masticanti.

Preliminare al montaggio è la scelta
dell’adeguate file dei denti anteriori e
latero-posteriori.
Con l’Alameter Candulor viene misurato il
punto più largo della base nasale
ricavando, cosi la forma dentale Candulor
appropriata.
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Fase 8:
           Montaggio sestine anteriori.

      Scelti i denti adeguati si procede al
        montaggio delle sestine anteriori.
    Rispettando i criteri del centro cresta
  vengono, posizionati rispettivamente in
  ordine : i due centrali, i due canini (con
fuga disto incisale che indica in direzione
    del centro cresta alveolare ) e infine i
                                    laterali.
Fase 9:
Montaggio dei denti posteriori.

Il montaggio dei denti latero-posteriori viene iniziato e
portato a termine, rispettando la teoria mortaio-pestello
(filosofia di gerber). Seguendo i movimenti dell’articolatore
settato sulla media dei tragitti condilari del paziente e con
l’ausilio dello Statik Laser Candulor , si posiziona il primo
premolare superiore con riferimento alla lunghezza ed alla
posizione del canino.
Si posiziona il primo premolare inferiore in modo tale che la
cuspide vestibolare sia posizionata nella fossa occlusale
mesiale dell’antagonista.
da ciò si passa al montaggio in ordine del primo molare
inferiore, montato nel punto declive della cresta alveolare,
(precedentemente segnato) e al secondo premolare
inferiore.
Fase 10:
             Messa in muffola.
        Ultimato il montaggio e
    approvato dal clinico con la
     prova fatta sul paziente, si
passa alla messa in muffola dei
          due manufatti ultimati
Fase 11:
Rifinitura e lucidatura
Grazie per
l’attenzione
 Lavoro svolto da:
       Antonio Andolfi,
      Vincenzo Ghidelli,
       Laura Niespolo,
       Simona Galasso,
      Pasquale Falanga,
     Angela Kucereanu.
    Prof. Paolo Parrinello
   Prof. Vincenzo Esposito
 Tutor odt vittorio Capezzuto
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