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Vico Equense: il Social World Film Festival premia Silvio Orlando alla carriera Silvio Orlando L’evento si terrà fino al 18 luglio a Vico Equense. L’attore incontrerà pubblico e giurie giovani venerdì 16 luglio. Il concorso cinematografico, diretto del regista Giuseppe Alessio Nuzzo, si articolerà in 20.000 minuti tra proiezioni in presenza e ondemand, 90 eventi tra incontri, dibattiti, masterclass. Tutte le attività sono gratuite in linea con la mission del festival che è avvicinare il pubblico al cinema. Nelle 19 sezioni, competitive e non, sono state selezionate 600 opere tra lungometraggi, documentari, cortometraggi e opere audiovisive, con 32 in anteprima assoluta o europea, provenienti da 52 paesi dei 5 continenti. Torna per il 2021 la sezione dedicata al Covid per le opere a tema e girate durante il lockdown e le selezioni verticale e VR. Cerimonia di apertura al complesso monumentale SS. Trinità
e Paradiso il 12 luglio con le attrici Pina Turco, madrina di questa edizione, Marina Confalone, Nunzia Schiano e Antonella Morea. Tra gli ospiti Guglielmo Poggi e Ludovica Nasti (13 luglio), Massimo Boldi, Gino Rivieccio e Gianni Parisi (14 luglio), Gianfranco Gallo, Paolo Ruffini e Gigi Savoia (15 luglio). Ogni serata sarà introdotta da un omaggio a Raffaella Carrà tra clip dei suoi film, delle sue interviste, dei suoi indimenticabili balli. Preapertura ieri alle ore 19 con l’inaugurazione della mostra fotografica “I 100 volti di Marcello Mastroianni”, al Museo del Cinema del territorio e della Penisola Sorrentina (Corso Filangieri, 98). Tutte le sere il pubblico avrà la possibilità di scegliere tra due schermi. Film di apertura “The Father” di Florian Zeller con Anthony Hopkins, film vincitore di 2 Premi Oscar (ore 21 del 12 luglio) nell’Arena Fellini, allestita nel complesso SS. Trinità e Paradiso, mentre la programmazione della Sala Troisi del teatro Mio è dedicata agli incontri d’autore. Il primo sarà con le attrici Pina Turco e Marina Confalone che introdurranno la proiezione del film “Il vizio della speranza” di Edoardo De Angelis. Cerimonia di premiazione il 17 luglio con red carpet. Ogni giorno collegamenti con il Festival di Cannes, dirette quotidiane con approfondimenti e interviste agli ospiti sui social network, e un portale web dove saranno disponibili i film selezionati per consentire di fruire delle opere anche da casa gratuitamente. Opportunità per i talenti emergenti con il Mercato europeo del cinema giovane, e 5 workshop, in collaborazione con l’Università del Cinema. Il Social World Film Festival è organizzato dal Comune di Vico Equense con il contributo della Direzione Generale Cinema del Ministero della Cultura e della Regione
Campania, con il patrocinio di Camera dei Deputati, Università Suor Orola Benincasa, Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, Università di Salerno, Università L’Orientale. L’evento è realizzato in collaborazione con Italian Film Factory, Centro Sperimentale di Cinematografia, Rai Teche, Rai Cinema Channel, Luce-Cinecittà, Medusa Film, Accademia di Belle Arti di Napoli, Piazza a Metro, T&D Angeloni – trasporti cinematografici, Università del Cinema, Paradise Pictures, PM5 Talent, Cooperativa Sirio, Home Medicine Italia, Consorzio Luna. Sponsor: Formaperta, E-comunica, HM make up. Media partner: Radio Marte, Canale 21, CinecittàNews, La rivista del Cinematografo. Cultural partner: La Gazzetta dello Spettacolo, Pragma Magazine, MyDreams, Radio Selfie. Il Social World Film Festival è socio dell’Afic – Associazione Festival Italiani di Cinema, fondatore e membro attivo del Coordinamento Festival Cinematografici della Regione Campania e partecipa ai lavori del Clarcc – Coordinamento Lavoratori Regione Campania Cinema e Audiovisivi. Il Social World Film Festival è realizzato con l’adesione della Film Commission Regione Campania. Quattro cene a quattro mani a Villa Cimbrone in
Ravello: il mio racconto della serata con Lorenzo Montoro e Peppe Guida A volte, basta un piccolo segnale e ti convinci di essere sulla strada giusta. Scrivo e penso all’invito ricevuto per la partecipazione al secondo appuntamento di “Quattro cene a quattro mani” organizzato dalla famiglia Vuilleumier titolare dell’Hotel Villa Cimbrone in Ravello in collaborazione con la famiglia Allegrini dell’omonima azienda vinicola e con la famiglia Capaldo, patron dei “Feudi di San Gregorio”. Qui, l’anno scorso, anche grazie al mio amico chef, Lorenzo Montoro, è tornata a splendere la stella Michelin per il ristorante “Il flauto di Pan”. Un riconoscimento frutto della sinergia tra questo ragazzo, cresciuto alla sorgente del fiume Sarno dove c’erano gli orti di famiglia, e la proprietà. Infatti, Giorgio e Paola sono continuamente impegnati nella promozione e nella tutela di questo luogo magnifico. Con loro c’è anche Jasmine, la figlia di Giorgio, che rappresenta la quinta generazione alberghiera.
Così, venerdì scorso, ho partecipato alla cena a quattro mani tra lo chef residente e Peppe Guida, chef una stella Michelin dell’Osteria Nonna Rosa di Vico Equense. Unico appuntamento dell’iniziativa che si è svolto nell’orto di Villa Cimbrone. Una cena tra appassionati di cibo e vino che amano raccontare questi due mondi affascinanti e delicati, preludio all’evento del giorno dopo riservato a chi ha prenotato il proprio posto per emozionarsi. Ed eccomi lì, io, semplice giornalista, strappata dagli archivi e catapultata nel mondo dell’enogastronomia grazie al coraggio di un editore, Francesco Ciociano delle Edizioni dell’Ippogrifo, “infiltrata” tra personalità eccezionali. Ho condiviso il tavolo con Marisa Allegrini, Antonio ed Elia Capaldo, Chiara Giannotti, Filippo La Mantia, Chiara Maci, Caterina Mastella, Danda Santini, Rocco Tolfa, Giorgio e Paola Vuilleumier. Sembrava la ricostituzione della setta dei poeti estinti rimasta
nell’immaginario di tutti per il film “L’attimo fuggente” con uno straordinario Robin Williams nella parte del professor John Keating. D’altronde, senza poesia non si può parlare, comunicare, vivere, con cibo e vino. Si correrebbe il rischio di essere sterili e asettici. Una condanna per chef e produttori che, attraverso i loro manufatti, cercano di emozionare gli animi. Lorenzo Montoro Peppe Guida e Lorenzo Montoro sono stati straordinari nella loro semplicità. Entrambi hanno eletto protagonisti della propria cucina i prodotti dell’orto che rielaborano per parlare attraverso di essi della rispettiva identità territoriale. Chiari e lineari, com’è nel loro stile! I piatti sono stati valorizzati ulteriormente dalla selezione di vini Allegrini e Feudi di San Gregorio. Marilisa Allegrini e Antonio Capaldo si distinguono per la propria evocazione narrativa. Quando raccontano delle vigne, dei loro territori, dei vini e dei sogni aziendali perseguiti si illumina lo sguardo e il racconto si fa avvincente e coinvolgente, come lo scenario in cui ci si trova.
Peppe Guida Villa Cimbrone da qualsiasi angolo la osservi, incanta e rapisce lo sguardo. L’aperitivo in giardino, la terrazza sull’infinito, la passeggiata per raggiungere l’orto si sono iscritti nella mente di ognuno. Peppe e Lorenzo si presentano bene già con il benvenuto accompagnato da Dubl Esse Rosato, Metodo Classico, Dosaggio Zero, Poggio al Tesoro, Cassiopea, Bolgheri Rosato Doc 2019. Arrivati nell’orto e ricevuto il saluto degli chef, si parte con la sfilata dei capolavori gastronomici intervallata dai confronti cordiali e motivati tra gli ospiti.
Photocredit joannedunnphoto Allo chef ospite il compito di aprire la degustazione con la melanzana con erbe, aceto, battuto di pomodoro di Sorrento e fior di latte accompagnata da Poggio al Tesoro, SoloSole Pagus Camilla, Bolgheri Vermentino Doc 2016. Peppe Guida, la melanzana
Photocredit joanneduunphoto Contadini e pescatori (essenza dell’orto, frisella di Agerola e scorfano marinato al finocchietto selvatico) per l’antipasto dello chef residente abbinato a FeudiStudi Morandi, Fiano di Avellino Docg 2017. Lorenzo, contadini e pescatori
Photocredit joannedunnphoto Si passa ai primi con un classico di Peppe Guida: lo spaghettino all’acqua di limone, olio e provolone del monaco. Per il vino la scelta ricade su Campanaro, Irpinia Bianco Doc 2018 di Feudi di San Gregorio. Peppe Guida, spaghettino all’acqua di limone, olio e provolone del monaco Il primo di Lorenzo Montoro è, invece, la pasta, patate e mare
Photocredit joannedunnphoto con la “mescafrancesca” di Gerardo di Nola, patate di Montoro, alghe, crudo di mare e ostriche che si coniuga con San Polo, Podernovi, Brunello di Montalcino Docg 2015. Lorenzo Montoro, pasta, patate e mare Palamita con verdure di agosto, agrumi e camomilla è il secondo dello chef ospite valorizzato dal Campanaro, Irpinia Bianco Doc 2010 dei Feudi di San Gregorio. Peppe Guida, palamita con
verdure d’agosto Dulcis in fundo, la rivisitazione del pane, fichi e noci ovvero composta di fichi e olio extravergine di oliva Lorenzo Montoro, pane, fichi e noci e la piccola pasticceria a opera di Lorenzo Montoro Lorenzo Montoro, piccola pasticceria accompagnate dal Recioto della Volpicella Docg di Giovanni Allegrini.
A sx Carmine Sedino e a dx Lorenzo Montoro Non posso aggiungere altro, ma devo ringraziare la famiglia Vuilleumier per l’ospitalità. Per la conclusione del ciclo di eventi mancano due appuntamenti, suddivisi in due date diverse rispettivamente per la stampa e per il pubblico. Il 6 e 7 settembre prossimi cena con Vito Mollica, chef una stella Michelin del ristorante “Il Palagio” del “Four Seasons” di Firenze. Si conclude il 18 e 19 settembre con Pino Lavarra,due stelle Michelin “The Luxury Collection”, Doha). C’è ancora tempo per un’esperienza unica. Hotel Villa Cimbrone, via Santa Chiara 26 – Ravello (Sa) Tel. 089857459 www.hotelvillacimbrone.it
Scarselli-Sakai: il patron e la chef che hanno reso “Il Bikini” il ristorante con la migliore proposta gastronomica dell’estate 2018 a Vico Equense Giorgio Scarselli – “Ritratti di Territorio Food Award 2017” Ph Gaetano Del Mauro Ho conosciuto Giorgio Scarselli, l’anno scorso. Avevo deciso di premiarlo al “Ritratti di Territorio Food Award 2017” per “l’attenzione, la cura dei particolari, la sensibilità che quotidianamente utilizza per la cura e la gestione del suo luogo del cuore in cui si fondono panorama meraviglioso e buon cibo”. Giorgio è il patron del famosissimo “Il Bikini” di Vico
Equense, un posto dove l’incantevole suggestione del mare e della costiera sorrentina si sposano con una concezione di cucina ricercata, raffinata e territoriale. Dopo il 13 settembre 2017, giorno dell’evento, è nato un rapporto di stima reciproca. Facile. Giorgio non è una persona come tante. È un “signore”, come quelli di una volta. Intelligente, cortese, dalla profonda educazione. Quando lo incontri, lascia il segno e diventa un punto di riferimento. Così, non esiti a sentirlo di tanto in tanto per sapere come va e cosa sta facendo. Anche perché è un cultore del bello e del buono ed è sempre lì a inseguire nuovi progetti. Nella primavera scorsa, infatti, al “Bikini” è arrivata la nuova chef. Fumiko Sakai, giapponese, ma italiana di adozione, da più di venti anni in Campania.
Fumiko ha portato una ventata di allegria, di novità e di dedizione in questo luogo incantevole, quotidianamente impegnata per dare il suo volto al menu nel rispetto della tradizione di “casa Scarselli”. L’estro e la professionalità della chef sono stati notati da tutti, appena ha incominciato a Vico. E il 18 settembre scorso al “Bagatto” in Pagani, è stata insignita del “Ritratti di Territorio Food Award 2018” sezione chef emergente. Fumiko Sakai, Ritratti di Territorio Food Award 2017 Ph Gaetano Del Mauro
“Entusiasta come una ragazzina alle prime esperienze, ha però un bagaglio di cultura gastronomica ultraventennale. Solare, instancabile, professionale, la sua filosofia culinaria è la sintesi ideale tra le tradizioni campane e la cucina nipponica”: così recita la motivazione. È il messaggio che è arrivato dai suoi piatti quando dopo più un anno dall’invito sono finalmente riuscita ad andare a cena. Era il 31 agosto scorso. Avevo già conosciuto Fumiko, il 27 agosto, per il servizio fotografico #versoritratti18 all’Auditorium Sant’Alfonso Maria De Liguori di Pagani. Incomincia la cena con il mare come sottofondo, la costa a destra e il Vesuvio di fronte. Come abitudine, adoro affidarmi alla creatività di chi regna in cucina. Il servizio di sala merita un elogio a parte perché si contraddistingue per la professionalità, la preparazione e la cortesi sia nella presentazione delle pietanze sia nella descrizione e nell’abbinamento dei vini. Così si parte con il benvenuto: l’involtino thai a mo’ di cesar salad; gamberi in pasta kataifi su salsa greca; alici al profumo di limone su letto di cappon magro; rocher di caprino in crosta di mandorle; Aperitivo panzarotto ripieno di ricotta mantecata;
Il Bikini, Panzarotto finta cozza alla marinara; cannolo ripieno di baccalà mantecato. Il Bikini, Aperitivo Un’esperienza sensoriale inimitabile il carpaccio di merluzzo con insalata estiva di rinforzo. Il Bikini, Il carpaccio di merluzzo con insalata estiva di rinforzo
Un’escalation che continua con la triglia in carpione allo zenzero, barbabietola e gelée di siero di mozzarella Il Bikini, Triglia in carpione allo zenzero, barbabietola e gelée di siero di mozzarella e l’uovo alla Nerano. Il Bikini, Uovo alla Nerano Assolutamente da provare il ramen freddo, cozze, pecorino e rucola di scoglio: il piatto che sancisce l’integrazione tra le due cucine.
Il Bikini, Ramen Le eliche al ragù di pesce confermano la bravura di Fumiko nella preparazione dei piatti tipici. Il Bikini, Eliche al ragù di pesce Delicata e sublime la cernia locale con emulsione di lattuga di mare al profumo di limone e verdure di stagione. Il Bikini, Cernia locale con emulsione di lattuga di
mare al profumo di limone e verdure di stagione L’entusiasmo continua con i dolci che si distinguono per gusto, equilibrio ed estetica. Da podio la confettura di albicocche e rosmarino, crumble di mandorle e mousse all’olio evo Il Bikini, Confettura di albicocche e rosmarino, crumble di mandorle e mousse all’olio evo e come una foresta nera con gelato al pistacchio Il Bikini, Come una foresta nera… senza dimenticare la piccola pasticceria.
Il Bikini, Piccola pasticceria Un affascinante viaggio scandito dalla perfezione di ogni tappa. Certo, adesso “il Bikini” ha terminato la sua stagione e riaprirà in primavera. Intanto dopo il “Ritratti di Territorio Food Award” a Giorgio (2017) e Fumiko (2018), ieri sono arrivati i 2 cappelli della guida “l’Espresso” con una menzione speciale alla chef nella sezione femminile. Il conto alla rovescia è cominciato. Si pensa già all’estate 2019. Ecco il racconto del cooking show di domenica scorsa: Maurizio Di Ruocco si è esibito a Marina
d’Aequa presso Murrano Mare La brigata di Villa Zaira Non smetterò mai di ringraziare Maurizio di Ruocco. Ha il merito di avermi fatto conoscere un luogo incantevole: Murrano Mare. Domenica sera nell’incantevole scenario di Marina d’Aequa, il mio amico giovane chef, si è esibito in questa serata sul mare nella struttura gestita da Vinicio Macrì e Andrea Mario. Come sottofondo la musica di Gino ItaliAnima che ha coinvolto gli ospiti in qualche ora di sano divertimento.
È vero che adoro la penisola sorrentina. È vero che sono un’appassionata degli eventi sul mare. È vero che per i miei amici farei qualsiasi cosa. E il 19 agosto scorso ha segnato un tappa importante per Maurizio. È stata la prova generale della sua brigata che, dal prossimo ottobre, data dell’apertura, sarà attiva a “Villa Zaira” in Castellammare di Stabia. Villa Zaira, Il gambero
Il pesce e le sue declinazioni sono stati i protagonisti delle portate ideate per l’occasione. L’ex alunno dell’Ipsseoa “R. Viviani” di Agerola, in questi anni, è stato sempre impegnato a migliorare la sua arte gastronomica. I progressi si contano, ormai, di ora in ora. Villa Zaira, Il salmone Grande successo ha riscosso il menu. Ad aprire la sfilata degli affreschi gustosi il gambero di Mazara del Vallo su foglia di pandano, mousse di ricotta e caviale, gel di passion fruit. A seguire il salmone selvaggio su yogurt e lime con caviale di pesce volante e alga francese e il tonno rosso di Sicilia ai profumi della penisola sorrentina. Villa Zaira, Il tonno rosso Originale e apprezzati gli gnocchi al nero di seppia con cozze di Gaeta, foglie di shiso e masago.
Villa Zaira, Gli gnocchi al nero di seppia Un piatto non scontato e coraggioso. A conclusione del tour il baccalà alla napoletana, sempre secondo Maurizio Di Ruocco. Villa Zaira, Il baccalà Un’avventura eccellente in cui si sono uniti armonicamente lo scenario incantevole, l’intrattenimento adeguato e la cucina d’autore. Festa a Vico 2018: i
produttori vera soSTAnza del cibo italiano Gennaro Esposito È la grande novità di Festa a Vico 2018, ma neppure Gennaro Esposito, chef due stelle Michelin della Torre del Saracino di Seiano ed organizzatore della kermesse, si sarebbe aspettato così tanta “soSTAnza” da lunedì 4 giugno al Moon Valley. LA QUALITÀ Saranno presenti più di 50 produttori provenienti da tutto lo Stivale, ma non è certamente soltanto il numero degli artigiani che sono stati selezionati dai migliori chef del nostro panorama e neppure la loro variegata provenienza a far sorridere orgoglioso Gennaro Esposito. Bensì, sono le materie prime che comporranno appunto “soSTAnza” perché al centro dovevano esserci, e ci saranno, i prodotti, esattamente come immaginato: “Ci sarà un distillato della migliore qualità della tradizione culinaria italiana, una cernita – effettuata da tanti miei illustri colleghi – di quei prodotti che rappresentano l’autenticità e l’unicità del nostro territorio. Racconteremo la cucina attraverso
appunto la terra e grazie a chi la lavora – ha spiegato Gennaro -. Ogni chef mi ha “raccomandato” un artigiano del quale non può fare a meno per rendere speciali i suoi piatti. Dunque, “soSTAnza” sarà l’occasione per mettere in contatto cuochi e artigiani facendo scoprire ai primi alcune incredibili opportunità per le loro creazioni che in realtà sono “nascoste” in giro per l’Italia”. GLI OSPITI Per questo motivo lunedì e martedì al Moon Valley (dalle 9.30alle 13 e dalle 14.30 alle 18) ci saranno tanti autorevoli ospiti, tra i quali gli chef Bottura, Cannavacciuolo, Cerea, Cracco e molti altri, sia per presentare gli artigiani che hanno segnalato sia per conoscere gli altri produttor presenti. Senza dubbio “soSTAnza” è la vera, grande, novità di Festa a Vico 2018 ed un appuntamento imperdibile da segnare in agenda per gli addetti ai lavori. L’elenco dei produttori è in coda al comunicato (e si va completando in queste ore). ARTIGIANI SOSTANZA PIEMONTE Azienda Michelis Egidio – Paste di meliga del Monregalese – Monregalese
LOMBARDIA Agricultura Biologica srl – Bio paste da farine alternative – Bergamo Bettola maiale tranquillo – carni e salumi – Gabbioneta Binanuova VENETO Azienda Agricola Lucia – Radicchio – Gorizia Azienda Pollo Ruspante – animali da cortile bio – Verona EMILIA ROMAGNA Malandrone 1477 – Parmigiano Reggiano stagionato – Pavullo nel Frignano TOSCANA Azienda Agricola Laura Peri – Polli, faraone, anatre, piccioni- Montevarchi LAZIO Azienda Agricola Emilio D’Ascenzo – formaggi ovini – Rieti Azienda agricola Serpepe – ceci della Tuscia, Fagiolo tondino della tuscia, salumi di maiali e pecorinidi pecore sarde- Serpepe Azienda Procarni – abbacchio romano e maiale nero dei montiprenestini – Genazzano Azienda Agricola Cose di Macchia – tartufi della Tuscia – Bassano Romano Caseificio Agricolo Radichino – formaggi di capra – Farnese ABRUZZO Azienda Agricola Letizia Cucchiella – Zafferano – L’Aquila Az. Agricola biologica di Rotolo Gregorio & C. Formaggi, carni e salumi – Azienda Agricola Rossi Rita – Scanno UMBRIA
Formaggi della Val Nerina – Cascia Azienda Agricola Di Piero Luca – nocciole e derivati – Civita Castellana PUGLIA Masseria storica Pilapalucci – Mandorla di Toritto – Toritto La Viola – Carote di Polignano – Poligano a mare Peperonzini – Coltivazione di erbe, spezie, piante aromatiche – Toritto Donna Francesca – Mandorle salate e naturali, cotto di fichi -Mariotto Azienda Agricola de Carlo – Olive termite di Bitritto, rape in olio evo – Bitritto Azienda Agricola Piano – Farine tutto corpo gran tenero e duro, olive da mensa – Apricena, Foggia Società Agricola Racano Proscia ss – Cece nero e il cece rosso di Cassano Murge – Cassano Murge CAMPANIA Azienda Agricola di Vincenzo Egizio – Vecchie varietà di albicocche del Vesuvio/ Pisello cento giorni Brusciano Azienda Agricola Verticelli – Lupino gigante di Vairano - Vairano Patenora Terra d’orti – Broccolo aprilatico di Paternopoli – Paternopoli Azienda Agricola Bruno Sodano – Fagiolo dente di Morto di Acerra/ Pappacella Napoletana –Pomigliano d’Arco Nettuno – Colatura d’alici – Cetara Azienda Agricola Enzo Merolla – Cipollotto nocerino – Poggiomarino Azienda Agricola Rosso Vesuvio – Pomodorini del
Vesuvio – Ercolano Eurofish Napoli – Anguille, cozze del Fusaro – Volla Cooperativa Primavera – Produzione formaggi – Pimonte Bifulco Selezioni Carni – Carni – San Giuseppe Vesuviano Azienda Santa Rita – Produzione di conserve e semiconserve, produzione di sughi e condimenti – Napoli Azienda Agricola Gerarda Giannetta – Ricotta Bovina e manteche gialle da allevamento welfare – Bisaccia Presidio slow food – Pomodoro verneteca sannita – Valle Telesina Azienda Agricola Santopaolo Giuseppe – suino di razza casertana – Rocca d’Evandro Azienda Agricola De Rosa Raffaele – mele annurche Igp – Caianiello Gerardo Balestrieri – funghi e tartufi – Gragnano CALABRIA Masseria Fornara azienda agricola – Riso di Sibari – Cassano allo Ionio Mulinun Stefano Caccavari – Farine macinate a pietra – San Floro Azienda Agricola Biosmurra – Succo di clementina – Rossano Azienda agricola biologica De Tursi – Pomodoro – Strongoli Caseificio Stella dicecca – Pirottino di capra, scamorza e provola gialla, burrata, delizia – Altamura BASILICATA Azienda Agricola Biologica Agrimar – Suini neri lucani, salsiccia di cancellara, guanciale monumentale – Genzano di Lucania SARDEGNA
Azienda Agricola F.lli Pinna – Tonno di Sant’Antioco e verdure sott’olio – Sassari
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