Vico Equense: il Social World Film Festival premia alla

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Vico Equense: il Social World Film Festival premia alla
Vico Equense: il Social
World Film Festival premia
Silvio    Orlando     alla
carriera

               Silvio Orlando

L’evento si terrà fino    al 18 luglio a Vico Equense.
L’attore incontrerà pubblico e giurie giovani venerdì 16
luglio.
Il concorso cinematografico, diretto del regista Giuseppe
Alessio Nuzzo, si articolerà in 20.000 minuti tra
proiezioni in presenza e ondemand, 90 eventi tra incontri,
dibattiti, masterclass. Tutte le attività sono gratuite in
linea con la mission del festival che è avvicinare il
pubblico al cinema.
Nelle 19 sezioni, competitive e non, sono state
selezionate 600 opere tra lungometraggi, documentari,
cortometraggi e opere audiovisive, con 32 in
anteprima assoluta o europea, provenienti da 52 paesi dei 5
continenti. Torna per il 2021 la sezione dedicata al
Covid per le opere a tema e girate durante il lockdown e le
selezioni verticale e VR.
Cerimonia di apertura al complesso monumentale SS. Trinità
Vico Equense: il Social World Film Festival premia alla
e Paradiso il 12 luglio con le attrici Pina Turco, madrina
di questa edizione, Marina Confalone, Nunzia Schiano e
Antonella Morea. Tra gli ospiti Guglielmo Poggi e Ludovica
Nasti (13 luglio), Massimo Boldi, Gino Rivieccio e Gianni
Parisi (14 luglio), Gianfranco Gallo, Paolo Ruffini e Gigi
Savoia (15 luglio). Ogni serata sarà introdotta da un
omaggio a Raffaella Carrà tra clip dei suoi film, delle sue
interviste, dei suoi indimenticabili balli.
Preapertura ieri alle ore 19 con l’inaugurazione della
mostra fotografica “I 100 volti di Marcello Mastroianni”,
al Museo del Cinema del territorio e della Penisola
Sorrentina (Corso Filangieri, 98).
Tutte le sere il pubblico avrà la possibilità di scegliere
tra due schermi. Film di apertura “The Father” di Florian
Zeller con Anthony Hopkins, film vincitore di 2 Premi Oscar
(ore 21 del 12 luglio) nell’Arena Fellini, allestita nel
complesso SS. Trinità e Paradiso, mentre
la programmazione della Sala Troisi del teatro Mio è
dedicata agli incontri d’autore. Il primo sarà con le
attrici Pina Turco e Marina Confalone che introdurranno la
proiezione del film “Il vizio della speranza” di Edoardo De
Angelis. Cerimonia di premiazione il 17 luglio con red
carpet.
Ogni giorno collegamenti con il Festival di Cannes, dirette
quotidiane con approfondimenti e interviste agli ospiti sui
social network, e un portale web dove saranno disponibili i
film selezionati per consentire di fruire delle opere anche
da casa gratuitamente.
Opportunità per i talenti emergenti con il Mercato europeo
del cinema giovane, e 5 workshop, in collaborazione con
l’Università del Cinema.
Il Social World Film Festival è organizzato dal Comune di
Vico Equense con il contributo della Direzione Generale
Cinema del Ministero della Cultura e della Regione
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Campania, con il patrocinio di Camera dei Deputati,
Università Suor Orola Benincasa, Università degli Studi
della Campania Luigi Vanvitelli, Università di Salerno,
Università L’Orientale.
L’evento è realizzato in collaborazione con Italian Film
Factory, Centro Sperimentale di Cinematografia, Rai Teche,
Rai Cinema Channel, Luce-Cinecittà, Medusa Film, Accademia
di Belle Arti di Napoli, Piazza a Metro, T&D Angeloni –
trasporti cinematografici, Università del Cinema, Paradise
Pictures, PM5 Talent, Cooperativa Sirio, Home Medicine
Italia, Consorzio Luna.
Sponsor: Formaperta, E-comunica, HM make up.
Media partner: Radio Marte, Canale 21, CinecittàNews, La
rivista del Cinematografo.
Cultural partner: La Gazzetta dello Spettacolo, Pragma
Magazine, MyDreams, Radio Selfie.
Il Social World Film Festival è socio dell’Afic –
Associazione Festival Italiani di Cinema, fondatore e
membro attivo del Coordinamento Festival Cinematografici
della Regione Campania e partecipa ai lavori del Clarcc –
Coordinamento Lavoratori Regione Campania Cinema e
Audiovisivi.
Il Social World Film Festival è realizzato con l’adesione
della Film Commission Regione Campania.

Quattro cene a quattro mani
a   Villa    Cimbrone    in
Vico Equense: il Social World Film Festival premia alla
Ravello: il mio racconto
della serata con Lorenzo
Montoro e Peppe Guida

A volte, basta un piccolo segnale e ti convinci di essere
sulla strada giusta. Scrivo e penso all’invito ricevuto per
la partecipazione al secondo appuntamento di “Quattro cene
a quattro mani” organizzato dalla famiglia Vuilleumier
titolare dell’Hotel Villa Cimbrone in Ravello in
collaborazione con la famiglia Allegrini dell’omonima
azienda vinicola e con la famiglia Capaldo, patron dei
“Feudi di San Gregorio”.
Qui, l’anno scorso, anche grazie al mio amico chef, Lorenzo
Montoro, è tornata a splendere la stella Michelin per il
ristorante “Il flauto di Pan”. Un riconoscimento frutto
della sinergia tra questo ragazzo, cresciuto alla sorgente
del fiume Sarno dove c’erano gli orti di famiglia, e la
proprietà. Infatti, Giorgio e Paola sono continuamente
impegnati nella promozione e nella tutela di questo luogo
magnifico. Con loro c’è anche Jasmine, la figlia di
Giorgio, che rappresenta la quinta generazione alberghiera.
Vico Equense: il Social World Film Festival premia alla
Così, venerdì scorso, ho partecipato alla cena a quattro
mani tra lo chef residente e Peppe Guida, chef una stella
Michelin dell’Osteria Nonna Rosa di Vico Equense. Unico
appuntamento dell’iniziativa che si è svolto nell’orto di
Villa Cimbrone. Una cena tra appassionati di cibo e vino
che amano raccontare questi due mondi affascinanti e
delicati, preludio all’evento del giorno dopo riservato a
chi ha prenotato il proprio posto per emozionarsi.

Ed eccomi lì, io, semplice giornalista, strappata dagli
archivi e catapultata nel mondo dell’enogastronomia grazie
al coraggio di un editore, Francesco Ciociano delle
Edizioni dell’Ippogrifo, “infiltrata” tra personalità
eccezionali. Ho condiviso il tavolo con Marisa Allegrini,
Antonio ed Elia Capaldo, Chiara Giannotti, Filippo La
Mantia, Chiara Maci, Caterina Mastella, Danda Santini,
Rocco Tolfa, Giorgio e Paola Vuilleumier. Sembrava la
ricostituzione della setta dei poeti estinti rimasta
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nell’immaginario di tutti per il film “L’attimo fuggente”
con uno straordinario Robin Williams nella parte del
professor John Keating. D’altronde, senza poesia non si può
parlare, comunicare, vivere, con cibo e vino. Si correrebbe
il rischio di essere sterili e asettici. Una condanna per
chef e produttori che, attraverso i loro manufatti, cercano
di emozionare gli animi.

               Lorenzo Montoro

Peppe Guida e Lorenzo Montoro sono stati straordinari nella
loro semplicità. Entrambi hanno eletto protagonisti della
propria cucina i prodotti dell’orto che rielaborano per
parlare attraverso di essi della rispettiva identità
territoriale. Chiari e lineari, com’è nel loro stile!
I piatti sono stati valorizzati ulteriormente dalla
selezione di vini Allegrini e Feudi di San Gregorio.
Marilisa Allegrini e Antonio Capaldo si distinguono per la
propria evocazione narrativa. Quando raccontano delle
vigne, dei loro territori, dei vini e dei sogni aziendali
perseguiti si illumina lo sguardo e il racconto si fa
avvincente e coinvolgente, come lo scenario in cui ci si
trova.
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Peppe Guida

Villa Cimbrone da qualsiasi angolo la osservi, incanta e
rapisce lo sguardo. L’aperitivo in giardino, la terrazza
sull’infinito, la passeggiata per raggiungere l’orto si
sono iscritti nella mente di ognuno.

Peppe e Lorenzo si presentano bene già con il benvenuto
accompagnato da Dubl Esse Rosato, Metodo Classico, Dosaggio
Zero, Poggio al Tesoro, Cassiopea, Bolgheri Rosato Doc
2019.
Arrivati nell’orto e ricevuto il saluto degli chef, si
parte con la sfilata dei capolavori gastronomici
intervallata dai confronti cordiali e motivati tra gli
ospiti.
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Photocredit
                   joannedunnphoto

Allo chef ospite il compito di aprire la degustazione con
la melanzana con erbe, aceto, battuto di pomodoro di
Sorrento e fior di latte accompagnata da Poggio al Tesoro,
SoloSole Pagus Camilla, Bolgheri Vermentino Doc 2016.

               Peppe Guida, la melanzana
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Photocredit joanneduunphoto

Contadini e pescatori (essenza dell’orto, frisella di
Agerola e scorfano marinato al finocchietto selvatico) per
l’antipasto dello chef residente abbinato a FeudiStudi
Morandi, Fiano di Avellino Docg 2017.

               Lorenzo,     contadini     e
               pescatori
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Photocredit
                   joannedunnphoto

Si passa ai primi con un classico di Peppe Guida: lo
spaghettino all’acqua di limone, olio e provolone del
monaco. Per il vino la scelta ricade su Campanaro, Irpinia
Bianco Doc 2018 di Feudi di San Gregorio.

               Peppe Guida, spaghettino
               all’acqua di limone, olio e
               provolone del monaco

Il primo di Lorenzo Montoro è, invece, la pasta, patate e
mare
Photocredit joannedunnphoto

con la “mescafrancesca” di Gerardo di Nola, patate di
Montoro, alghe, crudo di mare e ostriche che si coniuga con
San Polo, Podernovi, Brunello di Montalcino Docg 2015.

               Lorenzo Montoro,     pasta,
               patate e mare

Palamita con verdure di agosto, agrumi e camomilla è il
secondo dello chef ospite valorizzato dal Campanaro,
Irpinia Bianco Doc 2010 dei Feudi di San Gregorio.

               Peppe Guida, palamita con
verdure d’agosto

Dulcis in fundo, la rivisitazione del pane, fichi e noci
ovvero composta di fichi e olio extravergine di oliva

               Lorenzo    Montoro,    pane,
               fichi e noci

e la piccola pasticceria a opera di Lorenzo Montoro

               Lorenzo Montoro,      piccola
               pasticceria

accompagnate dal Recioto della Volpicella Docg di Giovanni
Allegrini.
A sx Carmine Sedino
                   e  a   dx  Lorenzo
                   Montoro

Non posso aggiungere altro, ma devo ringraziare la famiglia
Vuilleumier per l’ospitalità.
Per la conclusione del ciclo di eventi mancano due
appuntamenti, suddivisi in due date diverse rispettivamente
per la stampa e per il pubblico. Il 6 e 7 settembre
prossimi cena con Vito Mollica, chef una stella Michelin
del ristorante “Il Palagio” del “Four Seasons” di Firenze.
Si conclude il 18 e 19 settembre con Pino Lavarra,due
stelle Michelin “The Luxury Collection”, Doha).
C’è ancora tempo per un’esperienza unica.
Hotel Villa Cimbrone, via Santa Chiara 26 – Ravello (Sa)
Tel. 089857459
www.hotelvillacimbrone.it
Scarselli-Sakai: il patron
e la chef che hanno reso
“Il Bikini” il ristorante
con la migliore proposta
gastronomica   dell’estate
2018 a Vico Equense

                   Giorgio Scarselli –
                   “Ritratti        di
                   Territorio      Food
                   Award    2017”    Ph
                   Gaetano Del Mauro

Ho conosciuto Giorgio Scarselli, l’anno scorso. Avevo
deciso di premiarlo al “Ritratti di Territorio Food Award
2017” per “l’attenzione, la cura dei particolari, la
sensibilità che quotidianamente utilizza per la cura e la
gestione del suo luogo del cuore in cui si fondono panorama
meraviglioso e buon cibo”.
Giorgio è il patron del famosissimo “Il Bikini” di Vico
Equense, un posto dove l’incantevole suggestione del mare e
della costiera sorrentina si sposano con una concezione di
cucina ricercata, raffinata e territoriale.
Dopo il 13 settembre 2017, giorno dell’evento, è nato un
rapporto di stima reciproca. Facile. Giorgio non è una
persona come tante. È un “signore”, come quelli di una
volta. Intelligente, cortese, dalla profonda educazione.
Quando lo incontri, lascia il segno e diventa un punto di
riferimento.

Così, non esiti a sentirlo di tanto in tanto per sapere
come va e cosa sta facendo. Anche perché è un cultore del
bello e del buono ed è sempre lì a inseguire nuovi
progetti. Nella primavera scorsa, infatti, al “Bikini” è
arrivata la nuova chef. Fumiko Sakai, giapponese, ma
italiana di adozione, da più di venti anni in Campania.
Fumiko ha portato una ventata di allegria, di novità e di
dedizione in questo luogo incantevole, quotidianamente
impegnata per dare il suo volto al menu nel rispetto della
tradizione di “casa Scarselli”. L’estro e la
professionalità della chef sono stati notati da tutti,
appena ha incominciato a Vico. E il 18 settembre scorso al
“Bagatto” in Pagani, è stata insignita del “Ritratti di
Territorio Food Award 2018” sezione chef emergente.

                  Fumiko        Sakai,
                  Ritratti           di
                  Territorio      Food
                  Award 2017
                  Ph Gaetano Del Mauro
“Entusiasta come una ragazzina alle prime esperienze, ha
però un bagaglio di cultura gastronomica ultraventennale.
Solare, instancabile, professionale, la sua filosofia
culinaria è la sintesi ideale tra le tradizioni campane e
la cucina nipponica”: così recita la motivazione.
È il messaggio che è arrivato dai suoi piatti quando dopo
più un anno dall’invito sono finalmente riuscita ad andare
a cena.
Era il 31 agosto scorso. Avevo già conosciuto Fumiko, il 27
agosto, per il servizio fotografico #versoritratti18
all’Auditorium Sant’Alfonso Maria De Liguori di Pagani.
Incomincia la cena con il mare come sottofondo, la costa a
destra e il Vesuvio di fronte. Come abitudine, adoro
affidarmi alla creatività di chi regna in cucina. Il
servizio di sala merita un elogio a parte perché si
contraddistingue per la professionalità, la preparazione e
la cortesi sia nella presentazione delle pietanze sia nella
descrizione e nell’abbinamento dei vini.
Così si parte con il benvenuto: l’involtino thai a mo’ di
cesar salad; gamberi in pasta kataifi su salsa greca; alici
al profumo di limone su letto di cappon magro; rocher di
caprino in crosta di mandorle;

               Aperitivo

panzarotto ripieno di ricotta mantecata;
Il Bikini, Panzarotto

finta cozza alla marinara; cannolo ripieno di baccalà
mantecato.

               Il Bikini, Aperitivo

Un’esperienza sensoriale inimitabile il carpaccio di
merluzzo con insalata estiva di rinforzo.

               Il Bikini, Il carpaccio di
               merluzzo   con   insalata
               estiva di rinforzo
Un’escalation che continua con la triglia in carpione allo
zenzero, barbabietola e gelée di siero di mozzarella

               Il   Bikini,   Triglia    in
               carpione allo     zenzero,
               barbabietola e    gelée di
               siero di mozzarella

e l’uovo alla Nerano.

               Il Bikini, Uovo alla Nerano

Assolutamente da provare il ramen freddo, cozze, pecorino e
rucola di scoglio: il piatto che sancisce l’integrazione
tra le due cucine.
Il Bikini, Ramen

Le eliche al ragù di pesce confermano la bravura di Fumiko
nella preparazione dei piatti tipici.

               Il Bikini, Eliche al ragù
               di pesce

Delicata e sublime la cernia locale con emulsione di
lattuga di mare al profumo di limone e verdure di stagione.

               Il Bikini, Cernia locale
               con emulsione di lattuga di
mare al profumo di limone e
               verdure di stagione

L’entusiasmo continua con i dolci che si distinguono per
gusto, equilibrio ed estetica. Da podio la confettura di
albicocche e rosmarino, crumble di mandorle e mousse
all’olio evo

               Il Bikini, Confettura di
               albicocche e rosmarino,
               crumble di mandorle          e
               mousse all’olio evo

e come una foresta nera con gelato al pistacchio

               Il Bikini, Come una foresta
               nera…

senza dimenticare la piccola pasticceria.
Il    Bikini,       Piccola
               pasticceria

Un affascinante viaggio scandito dalla perfezione di ogni
tappa. Certo, adesso “il Bikini” ha terminato la sua
stagione e riaprirà in primavera.
Intanto dopo il “Ritratti di Territorio Food Award” a
Giorgio (2017) e Fumiko (2018), ieri sono arrivati i 2
cappelli della guida “l’Espresso” con una menzione speciale
alla chef nella sezione femminile.
Il conto alla rovescia è cominciato. Si pensa già
all’estate 2019.

Ecco   il   racconto   del
cooking show di domenica
scorsa: Maurizio Di Ruocco
si è esibito a Marina
d’Aequa presso Murrano Mare

               La brigata di Villa Zaira

Non smetterò mai di ringraziare Maurizio di Ruocco. Ha il
merito di avermi fatto conoscere un luogo incantevole:
Murrano Mare. Domenica sera nell’incantevole scenario di
Marina d’Aequa, il mio amico giovane chef, si è esibito in
questa serata sul mare nella struttura gestita da Vinicio
Macrì e Andrea Mario.

Come sottofondo la musica di Gino ItaliAnima che ha
coinvolto gli ospiti in qualche ora di sano divertimento.
È vero che adoro la penisola sorrentina. È vero che sono
un’appassionata degli eventi sul mare. È vero che per i
miei amici farei qualsiasi cosa.

E il 19 agosto scorso ha segnato un tappa importante per
Maurizio. È stata la prova generale della sua brigata che,
dal prossimo ottobre, data dell’apertura, sarà attiva a
“Villa Zaira” in Castellammare di Stabia.

               Villa Zaira, Il gambero
Il pesce e le sue declinazioni sono stati i protagonisti
delle portate ideate per l’occasione. L’ex alunno
dell’Ipsseoa “R. Viviani” di Agerola, in questi anni, è
stato sempre impegnato a migliorare la sua arte
gastronomica. I progressi si contano, ormai, di ora in ora.

               Villa Zaira, Il salmone

Grande successo ha riscosso il menu. Ad aprire la sfilata
degli affreschi gustosi il gambero di Mazara del Vallo su
foglia di pandano, mousse di ricotta e caviale, gel di
passion fruit. A seguire il salmone selvaggio su yogurt e
lime con caviale di pesce volante e alga francese e il
tonno rosso di Sicilia ai profumi della penisola
sorrentina.

               Villa Zaira, Il tonno rosso

Originale e apprezzati gli gnocchi al nero di seppia con
cozze di Gaeta, foglie di shiso e masago.
Villa Zaira, Gli gnocchi al
               nero di seppia

Un piatto non scontato e coraggioso. A conclusione del tour
il baccalà alla napoletana, sempre secondo Maurizio Di
Ruocco.

               Villa Zaira, Il baccalà

Un’avventura eccellente in cui si sono uniti armonicamente
lo scenario incantevole, l’intrattenimento adeguato e la
cucina d’autore.

Festa            a      Vico             2018:          i
produttori vera soSTAnza
del cibo italiano

               Gennaro Esposito

È la grande novità di Festa a Vico 2018, ma neppure Gennaro
Esposito, chef due stelle Michelin della Torre del Saracino
di Seiano ed organizzatore della kermesse, si sarebbe
aspettato così tanta “soSTAnza” da lunedì 4 giugno al Moon
Valley.
LA QUALITÀ
Saranno presenti più di 50 produttori provenienti da tutto
lo Stivale, ma non è certamente soltanto il numero degli
artigiani che sono stati selezionati dai migliori chef del
nostro panorama e neppure la loro variegata provenienza a
far sorridere orgoglioso Gennaro Esposito. Bensì, sono le
materie prime che comporranno appunto “soSTAnza” perché al
centro dovevano esserci, e ci saranno, i prodotti,
esattamente come immaginato: “Ci sarà un distillato della
migliore qualità della tradizione culinaria italiana, una
cernita – effettuata da tanti miei illustri colleghi – di
quei prodotti che rappresentano l’autenticità e l’unicità
del nostro territorio. Racconteremo la cucina attraverso
appunto la terra e grazie a chi la lavora – ha spiegato
Gennaro -. Ogni chef mi ha “raccomandato” un artigiano del
quale non può fare a meno per rendere speciali i suoi
piatti. Dunque, “soSTAnza” sarà l’occasione per mettere in
contatto cuochi e artigiani facendo scoprire ai primi
alcune incredibili opportunità per le loro creazioni che in
realtà sono “nascoste” in giro per l’Italia”.

GLI OSPITI
Per questo motivo lunedì e martedì al Moon Valley (dalle
9.30alle 13 e dalle 14.30 alle 18) ci saranno tanti
autorevoli ospiti, tra i quali gli chef Bottura,
Cannavacciuolo, Cerea, Cracco e molti altri, sia per
presentare gli artigiani che hanno segnalato sia per
conoscere gli altri produttor presenti. Senza dubbio
“soSTAnza” è la vera, grande, novità di Festa a Vico 2018
ed un appuntamento imperdibile da segnare in agenda per gli
addetti ai lavori. L’elenco dei produttori è in coda al
comunicato (e si va completando in queste ore).
ARTIGIANI SOSTANZA
PIEMONTE
Azienda Michelis Egidio – Paste di meliga del Monregalese –
 Monregalese
LOMBARDIA
Agricultura      Biologica   srl   –   Bio    paste   da   farine
alternative – Bergamo
Bettola maiale tranquillo – carni e salumi – Gabbioneta
Binanuova
VENETO
Azienda Agricola Lucia – Radicchio – Gorizia
Azienda Pollo Ruspante – animali da cortile bio – Verona
EMILIA ROMAGNA
Malandrone 1477 – Parmigiano Reggiano stagionato – Pavullo
nel Frignano
TOSCANA
Azienda Agricola Laura Peri –          Polli, faraone, anatre,
piccioni- Montevarchi
LAZIO
Azienda Agricola Emilio D’Ascenzo – formaggi ovini – Rieti
Azienda agricola Serpepe – ceci della Tuscia, Fagiolo
tondino della tuscia, salumi di maiali e pecorinidi pecore
sarde- Serpepe
Azienda Procarni – abbacchio romano e maiale nero dei
montiprenestini – Genazzano
Azienda Agricola Cose di Macchia – tartufi della Tuscia –
Bassano Romano
Caseificio Agricolo Radichino – formaggi di capra – Farnese
ABRUZZO
Azienda Agricola Letizia Cucchiella –        Zafferano – L’Aquila
Az. Agricola biologica di Rotolo Gregorio & C.
Formaggi, carni e salumi – Azienda Agricola Rossi Rita –
Scanno
UMBRIA
Formaggi della Val Nerina – Cascia
Azienda    Agricola    Di     Piero   Luca        –   nocciole   e
derivati – Civita Castellana
PUGLIA
Masseria storica Pilapalucci – Mandorla di Toritto –
 Toritto
La Viola – Carote di Polignano – Poligano a mare
Peperonzini – Coltivazione       di   erbe,       spezie,   piante
aromatiche – Toritto
Donna Francesca – Mandorle salate e naturali, cotto di
fichi -Mariotto
Azienda Agricola de Carlo – Olive termite di Bitritto, rape
in olio evo – Bitritto
Azienda Agricola Piano – Farine tutto corpo gran tenero e
duro, olive da mensa – Apricena, Foggia
Società Agricola Racano Proscia ss – Cece nero e il cece
rosso di Cassano Murge – Cassano Murge
CAMPANIA
Azienda Agricola di Vincenzo Egizio – Vecchie varietà di
albicocche del Vesuvio/ Pisello cento giorni Brusciano
Azienda Agricola Verticelli – Lupino gigante di Vairano -
Vairano Patenora
Terra                    d’orti                                  –
Broccolo aprilatico di Paternopoli – Paternopoli
Azienda Agricola Bruno Sodano – Fagiolo dente di Morto
di Acerra/ Pappacella Napoletana –Pomigliano d’Arco
Nettuno – Colatura d’alici – Cetara
Azienda Agricola Enzo           Merolla       –       Cipollotto
nocerino – Poggiomarino
Azienda    Agricola   Rosso    Vesuvio    –   Pomodorini      del
Vesuvio – Ercolano
Eurofish Napoli – Anguille, cozze del Fusaro –   Volla
Cooperativa Primavera – Produzione formaggi – Pimonte
Bifulco Selezioni Carni – Carni – San Giuseppe Vesuviano
Azienda Santa Rita – Produzione di conserve e semiconserve,
produzione di sughi e condimenti – Napoli
Azienda Agricola Gerarda Giannetta – Ricotta Bovina e
manteche gialle da allevamento welfare – Bisaccia
Presidio slow food – Pomodoro verneteca sannita – Valle
Telesina
Azienda Agricola Santopaolo Giuseppe – suino di razza
casertana – Rocca d’Evandro
Azienda Agricola De Rosa Raffaele – mele annurche Igp –
Caianiello
Gerardo Balestrieri – funghi e tartufi – Gragnano
CALABRIA
Masseria   Fornara   azienda        agricola        –    Riso
di Sibari – Cassano allo Ionio
Mulinun Stefano Caccavari – Farine macinate a pietra – San
Floro
Azienda Agricola Biosmurra – Succo di clementina – Rossano
Azienda               agricola                   biologica
 De Tursi    – Pomodoro – Strongoli
Caseificio Stella dicecca – Pirottino di capra, scamorza e
provola gialla, burrata, delizia – Altamura
BASILICATA
Azienda Agricola Biologica Agrimar – Suini neri lucani,
salsiccia di cancellara, guanciale monumentale – Genzano di
Lucania
SARDEGNA
Azienda Agricola F.lli Pinna – Tonno di Sant’Antioco e
verdure sott’olio – Sassari
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