VI Indagine di settore La filiera italiana degli integratori alimentari Centro Studi FederSalus - Giugno 2021
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
VI Indagine di settore La filiera italiana degli integratori alimentari Centro Studi FederSalus Giugno 2021 1
FederSalus rappresenta 240 aziende nazionali e multinazionali della filiera degli integratori alimentari Le aziende associate esprimono circa il 60% del fatturato di filiera dell’intero settore ▪ Aziende a Marchio (marchi propri sul mercato di consumo) ▪ CDMO (Produzione Conto Terzi) e sviluppo ▪ Materie Prime Federsalus aderisce ad EHPM (European Federation of Associations of Health Product Manufacturers) che rappresenta +1.600 aziende UE 2
Gli integratori alimentari • Sono prodotti alimentari destinati ad integrare la comune dieta e che costituiscono una fonte concentrata di sostanze nutritive, quali vitamine e minerali, o di altre sostanze aventi un effetto nutritivo o fisiologico(1) • Hanno un ruolo funzionale nel mantenimento della salute e benessere e nel ridurre fattori di rischio di malattia (1) Direttiva 2002/46/CE 3
In Italia gli integratori sono soggetti a specifica regolamentazione -1- In Italia la norma di riferimento in tema di integratori alimentari è il Decreto Legislativo n. 169 del 21 maggio 2004 che attua la Direttiva Europea n. 46 del 2002 relativa agli integratori alimentari. Notifica e Registro Nazionale Integratori L’immissione in commercio degli integratori alimentari è subordinata alla procedura di notifica elettronica dell’etichetta al Ministero della Salute che può richiedere di apportare modifiche a tutela della salute e sicurezza del consumatore o nei casi più estremi può richiedere il ritiro dal commercio del prodotto. Se questa procedura si conclude positivamente, i prodotti vengono inseriti, con uno specifico codice, i cui estremi possono essere riportati in etichetta, nel Registro degli Integratori Alimentari periodicamente aggiornato e pubblicato sul sito del Ministero della Salute. Norme di Buona Fabbricazione Novembre 2018 - Pubblicazione delle Norme di buona fabbricazione degli integratori alimentari messa a punto dal Ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità. Lo scopo del documento è quello di fornire delle indicazioni tecniche che rispondano alle esigenze specifiche delle industrie che producono integratori alimentari in merito alla corretta applicazione delle buone pratiche di fabbricazione (GMP). Il 24 giugno 2021 è entrata in vigore la prassi di riferimento UNI/PdR 112:2021: “Requisiti per buone pratiche di fabbricazione nella produzione di integratori alimentari”. FederSalus ha partecipato attivamente allo sviluppo del documento. Linee Guida Studi di efficacia e sicurezza Revisione novembre 2018 - Linee di indirizzo sugli studi condotti per valutare la sicurezza e le proprietà di prodotti alimentari. Il documento è uno strumento di orientamento generale per lo svolgimento di studi relativi agli alimenti Le sperimentazioni devono basarsi su un razionale scientifico correttamente formulato, che tenga conto della tipologia di alimento da testare, ed essere condotte ispirandosi ai principi generali della buona pratica clinica (Good Clinical Practice, GCP) e di laboratorio (Good Laboratory Practice, GLP). 4
In Italia gli integratori sono soggetti a specifica regolamentazione -2- Sono inoltre disponibili linee guida ministeriali (LGM) che contengono disposizioni applicabili agli integratori alimentari per aspetti non armonizzati a livello europeo, come previsto dall’articolo 5 del decreto legislativo 169/2004: “Apporto di vitamine, minerali e altre sostanze”, e sono strutturate nelle seguenti sezioni: ✓ Vitamine e minerali, dove sono riportati i livelli massimi di apporto consentiti ✓ Probiotici e prebiotici, dove sono riportate specifiche disposizioni per tali sostanze ad effetto “fisiologico” ✓ Altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico, dove sono riportate varie disposizioni per altri nutrienti e altre sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico, diverse dai botanicals Impiego di estratti e preparati vegetali negli integratori alimentari L’impiego di estratti e preparati vegetali (botanicals) negli integratori alimentari è attualmente disciplinato dal decreto ministeriale 10 agosto 2018. L’allegato 1 di tale DM, recante l’elenco delle piante ammesse e relative parti, corredate ove del caso da disposizioni supplementari per l’impiego, è stato modificato con decreto dirigenziale 9 gennaio 2019 e contiene anche le piante della lista BELFRIT, messa a punto con le Autorità competenti di Belgio e Francia, che non erano comprese nell’allegato 1 del DM 9 luglio 2012. L’elenco è affiancato dalle indicazioni di riferimento per gli effetti fisiologici delle linee guida ministeriali in materia, che non fanno parte del DM 10 agosto 2018 e successive modifiche. 5
Principali evidenze delle VI Indagine di settore ✓ Le aziende del settore degli integratori alimentari presentano una dinamica prevalentemente positiva del fatturato, dell’occupazione e degli investimenti nel 2020 anche se nel confronto con gli anni precedenti si osserva una riduzione del numero di aziende che dichiara un aumento di tali indicatori ✓ Si evidenzia l’impegno delle aziende del settore a perseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, in particolare attraverso azioni di responsabilità sociale e di riduzione dell’impatto ambientale ✓ La pandemia ha avuto ripercussioni sull’attività verso i mercati esteri che nonostante ciò si conferma un’importante leva di crescita per le aziende del settore con margini di sviluppo ✓ Tecnologie digitali, sviluppo delle competenze digitali, sostenibilità e formazione del personale sono indicate come priorità di investimento nel prossimo futuro da oltre il 65% delle aziende ✓ Le attese della maggior parte delle aziende sono positive con riferimento all’andamento dell’attività di produzione e distribuzione degli integratori alimentari sia per il mercato domestico che per quello estero entro la fine del 2021 6
Agenda Panoramica del mercato italiano degli integratori alimentari Obiettivi dell’indagine e caratteristiche del campione L’attività industriale e le dinamiche dei principali indicatori della filiera Export Impatti della pandemia di Covid – 19 Prospettive future 7
Maggiore consapevolezza nella gestione e nel mantenimento del proprio stato di benessere e salute, sono valori che si confermano prioritari per i consumatori Salute come benessere fisico e mentale Salute e benessere come fonte di felicità Voglio sentirmi più in forma 87% +4 vs Sento il bisogno di 2019 prendermi più cura del mio fisico 84% Sento il bisogno di prendermi più cura del mio benessere mentale 75% Fonte: Ipsos Base: Adults aged 16-74 in 33 markets (n=22114) 8
L’evoluzione del mercato italiano degli integratori Il mercato italiano degli integratori alimentari si è sviluppato secondo una crescita costante negli ultimi anni, conquistando il primato in Europa. L’87% del valore del mercato si sviluppa nelle farmacie e parafarmacie del territorio, l’8% nella grande distribuzione organizzata. Il restante 5% deriva dalle farmacie e parafarmacie online. Mercato Italiano e -commerce di farmacie e parafarmacie Mercato Europeo Valore delle vendite al pubblico GDO Valore totale nel 2020: (in milioni di €) Parafarmacie 13,2 miliardi di euro 000 3.789 Farmacie 3.684 500 Crescita 3.475 3.277 5% media annua: 8,2% 8% Italia 000 29% 2.760 8% 2.567 Altri Paesi 500 2.358 37% 000 Germania 19% 500 79% Spagna 000 6% Francia 9% 500 Fonte: elaborazione dati IQVIATM Consumer Health Global Insights MAT dicembre 2020 0 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Canali Fonte: elaborazione FederSalus su varie fonti e IQVIA (2017 -2020) 9
L’utilizzo degli integratori alimentari risponde a bisogni articolati degli italiani Nell’ultimo anno l’attenzione del consumatore si è particolarmente incentrata su alcune specifiche aree di benessere quali ad esempio il rafforzamento del sistema immunitario e la gestione di specifiche esigenze come il benessere del sonno e il rilassamento. Principali aree di mercato nel 2020 Crescita media annua nel periodo [circa il 90% del valore di mercato] 2018 - 2020 Valori in milioni di € Nel 47% dei casi l’utilizzo degli integratori alimentari è supportato dal consiglio di un professionista (almeno uno tra medico generico, specialista, o farmacista) Fonte: Rapporto Censis “Il valore sociale degli integratori alimentari” - 2019 Fonte: IQVIA Multichannel View - MAT dicembre 2020. Classificazione a scopo analitico del mercato: le indicazioni sulla salute sono soggette al Reg (CE) 1924/06 10
In Farmacia gli integratori rappresentano la seconda categoria dopo il farmaco soggetto a prescrizione medica Ripartizione % del valore generato dalla Farmacia Anno 2020 Var. vs Contributo Valore in € miliardi 2020 ap al trend Totale 23.6 - 1,9% - 1,9% Farmaco Rx 13.6 - 3% -1,7% Integratori alimentari 3,0 +1,5% 0,2% Farmaco Autocura 2,1 -6,3% -0,6% Cosmetici e prodotti 1,9 -3.3% -0,3% per igiene Patient Care** 1,8 +9,6% 0,7% Altri prodotti 0,9 - 3,8% -0,2% parafarmaceutici Nutrizionali 0,3 +0,8% 0,0% **Prodotti e device cone test per glucosio, cerotti, mascherine ecc… Fonte: elaborazione dati IQVIA, Farmacia MAT dicembre 2020 11
Il ruolo del farmacista durante la pandemia Il 50% dei farmacisti dichiara che è aumentata la richiesta di consiglio sugli integratori alimentari durante la pandemia. Rispetto a prima della pandemia, la richiesta da parte dei suoi clienti di consigli sugli integratori è: Aumentata Rimasta uguale Diminuita 50% 31% 19% Fonte: Survey IQVIA Farmacisti Retail - Post Pandemic emerging needs – Febbraio 2021 12
Gli integratori alimentari nella pratica clinica La prescrizione medica di integratori è diffusa ma ha subito una riduzione nell’ultimo anno. Prescrizioni mediche di integratori alimentari (milioni) % per specialità +5,7% 22,1 20,9 MEDICO GENERICO 23% 17,4 PEDIATRA 18% -21,3% GINECOLOGO 16% ORTOPEDICO 11% OCULISTA 6% NEUROLOGO 5% UROLOGO 5% GASTROENTEROLOGO 5% Altri 11% 2018 2019 2020 Fonte: IQVIA, Diagnosis Insight 2020 13
Il ruolo dell’innovazione Il contributo dell’ innovazione è stato fondamentale al risultato positivo del +2,8% in valore riportato dal mercato in un anno complesso come quello appena trascorso Valore in milioni di € Fonte: IQVIA Multichannel View – MAT dicembre 2020 14
Andamento del mercato nel primo quadrimestre 2021 L’andamento del mercato su base mensile nel primo quadrimestre 2021 è altalenante e può essere spiegato da diversi fattori, tra cui il confronto con il periodo del primo lockdown caratterizzato da una iniziale tendenza a fare acquisti di scorta(3) a cui è seguito un calo delle vendite. Trend del valore del mercato totale su base mensile: confronto 2021 vs 2020 Gennaio Febbraio Marzo Aprile 23,6% 7,4% -7,1% -7,9% (3) Effetto che culmina a metà marzo 2020 Fonte: elaborazione dati IQVIA Multichannel View – MAT aprile 2021 15
Obiettivi dell’indagine Sono state effettuate 122 interviste online (51% degli associati) nel periodo 14 maggio – 4 giugno 2021 ad aziende associate rappresentative della filiera industriale italiana degli integratori alimentari con la finalità di proseguire la rilevazione della dinamica dei principali indicatori economici dedicando in questa edizione un particolare approfondimento agli impatti della pandemia di COVID-19 sul settore . Anche attraverso collaborazioni esterne: • Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo • ELITE Borsa Italiana • IQVIA Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 16
Caratteristiche del campione Distribuzione geografica delle aziende del campione Settore di attività Numero di % sul totale aziende campione Aziende a marchio 68 56% 2% 2% CDMO e sviluppo 30 24% 43% 10% 7% Materie prime 24 20% 6% Totale 122 100% 3% 7% 2% Il 73% delle aziende lombarde ha la sede Dimensione riferita al legale nella provincia di 5% numero di addetti Numero di % sul totale Milano 4% impiegati nel settore degli aziende campione 3% integratori alimentari Micro e piccola (< 50 dip) 93 76% Media (50-249 dip) + 4% di 24 20% 3% aziende la cui Grande (> 249 dip) sede legale è 5 4% all’estero Totale 122 100% Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 17
L’attività industriale e le dinamiche dei principali indicatori della filiera Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 18
Caratteristiche dell’attività aziendale Per circa i 2/3 delle aziende intervistate gli integratori alimentari rappresentano oltre il 50% del fatturato industriale. Le altre categorie di prodotto trattate sono dispositivi medici, cosmetici, alimenti per gruppi specifici di consumatori e farmaci. Categorie trattate oltre agli integratori alimentari Incidenza del fatturato integratori sul totale (% di aziende, possibili più risposte) Maggiore del 50% Dal 31% al 50% Dispositivi medici 50% Dal 10% al 30% Minore del 10% Cosmetici 45% 11,5% Alimenti per gruppi specifici 19% 11,5% Farmaci 19% 11,5% 65,5% Alimenti per sportivi 13% Alimenti senza glutine 8% Alimenti arricchiti 7% Base: 122 aziende Altro 6% Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 19
Fatturato Industriale Oltre la metà delle aziende ha generato un fatturato relativo al settore degli integratori alimentari superiore ai 5 milioni di euro nell’ultimo anno. Può indicarci il fatturato della Sua azienda relativo al settore degli integratori alimentari nel 2020? Fatturato industriale (% di aziende rispondenti) Fino a Euro 2.000.000 34% Da Euro 2.000.000 a Euro 5.000.000 22% Da Euro 5.000.001 a Euro 15.000.000 24% Da Euro 15.000.001 a Euro 50.000.000 13% Oltre Euro 50.000.000 7% Base: 122 aziende Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 20
Dinamica del fatturato industriale Il 59% delle aziende dichiara un aumento del fatturato industriale relativo agli integratori alimentari nel 2020, tale quota è pari al 75% con riferimento all’andamento del fatturato dichiarato nel 2019 rispetto al 2018. Si evidenzia una riduzione della quota di aziende che dichiara una dinamica positiva rispetto a quanto rilevato negli anni precedenti. Contestualmente aumenta la quota di aziende che dichiara una diminuzione del fatturato nell’ultimo anno (23)% e la quota che dichiara un andamento costante (18%). Aumentato Costante Diminuito 10% 23% % di aziende che hanno dichiarato un trend 15% in aumento del fatturato 18% 74% 75% 75% 75% 67% 68% 59% 62% 59% 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Andamento 2019 vs Andamento 2020 vs 2018 2019 Base: 122 aziende Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 21
Caratteristiche dell’occupazione Oltre la metà delle aziende impiega fino a 20 addetti nel settore degli integratori alimentari. Le donne rappresentano il 55% degli addetti totali impiegati nel settore. Donne Fascia di addetti relativamente agli integratori Uomini alimentari Da 1 a 9 34% 45% Da 10 a 19 21% 55% Da 20 a 49 21% Da 50 a 99 10% Da 100 a 249 10% Da 250 e oltre 4% Base: 122 aziende Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 22
Dinamica dell’occupazione Il 52% delle aziende dichiara un aumento dell’occupazione nel 2020, tale quota è pari al 62% con riferimento alla dinamica dell’occupazione nel 2019 rispetto al 2018. Contestualmente aumenta la quota di chi dichiara un’occupazione costante o in diminuzione. In base alle precedenti rilevazioni del Centro Studi FederSalus nel 2020 il 28% delle aziende ha fatto ricorso agli ammortizzatori sociali (cassa integrazione, trattamento di integrazione salariale ecc.) per far fronte alle difficoltà generate dalla pandemia(1). Aumentato Costante Diminuito 5% 8% % di aziende che hanno dichiarato 33% occupazione in aumento o costante 40% 100% 98% 99% 97% 95% 93% 92% 62% 52% 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Andamento 2019 vs Andamento 2020 vs Base: 122 aziende 2018 2019 (1) Emergenza Covid -19 – Terza rilevazione del Centro Studi FederSalus, novembre 2020. Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 23
Dinamica degli investimenti Il 53% delle aziende segnala investimenti nel settore che si collocano tra il 5 e il 10% del fatturato relativo agli integratori. Il valore degli investimenti è in aumento per il 56% delle aziende del campione nell’ultimo anno. Anche per gli investimenti si evidenzia una dinamica in diminuzione. Con riferimento al 2019 la quota di aziende che dichiara un trend in aumento degli investimenti rispetto al 2018 è infatti pari al 67%. Incidenza degli investimenti Andamento degli investimenti destinati agli integratori sul relativo (% di aziende) fatturato Aumentati Costanti Diminuiti 2% 20% Oltre il 10% 10% 31% Dal 5% al 10% 34% 53% Fino al 5% del fatturato integratori 67% 56% 27% Andamento 2019 vs Andamento 2020 vs Base: 122 aziende 2018 2019 Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 24
Utilizzo degli incentivi Il credito d’imposta per attività di ricerca, sviluppo e innovazione si conferma l’incentivo più utilizzato dalle aziende intervistate. Tipologia di incentivi utilizzati nell’ultimo anno (% di aziende, possibili più risposte) Credito d'imposta per attività di ricerca, sviluppo e innovazione 78% Superammortamento 33% Credito d’imposta formazione 4.0 33% Patent Box 33% Iper-ammortamento 31% Nuova Sabatini 19% Voucher per consulenza in innovazione (Innovation Manager) 5% Base: 64 aziende che hanno utilizzato almeno un incentivo nell’ultimo anno Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 25
Fonti di finanziamento L’autofinanziamento si conferma la fonte principale di finanziamento a cui ricorre il 57% delle aziende. Seguono il credito bancario e gli utili non distribuiti. Fonti di finanziamento (% di aziende, possibili più risposte) Auto finanziamento 57% Credito bancario 52% Utili non distribuiti 34% Finanziamenti agevolati 31% Fondi europei 7% Strumenti di finanza alternativa 1% Società di private equity 1% Società di venture capital 1% Base: 91 aziende Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 26
Export Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 27
Rilevanza dell’export e delle altre attività estere Nel 2020 le esportazioni complessive italiane si sono ridotte del - 9,7%(4), in questo contesto l’export degli integratori ha registrato un trend a valore negativo del - 4,2%. La diffusione della pandemia ha avuto un impatto negativo sull’export per il 43% delle aziende. Nonostante ciò, l’attività verso i mercati esteri si conferma una leva di crescita fondamentale con ampi margini di sviluppo: per il 54% delle aziende l’incidenza dell’export sul fatturato totale è inferiore al 25%. Nel 2014 il 43% delle aziende dichiarava di non generare fatturato da export e altre attività estere, con riferimento al 2020 lo dichiara solo il 25% delle aziende. Cresce la quota di aziende con incidenza del fatturato estero sul totale maggiore del 25%. Quota del fatturato rappresentata dalle attività estere Esportazioni verso Mondo (% di aziende) Variazione 2020/2019 Codice doganale: 210690 di riferimento per gli integratori Minore del 25% Dal 25% al 50% Italia -4,2% Maggiore del 50% Nessun fatturato estero Che impatto ha avuto la diffusione della pandemia sull’ export? 2020 54% 11% 10% 25% Positivo Negativo Nullo 34% 23% 2014 42% 9% 6% 43% 43% Base: rispondenti totali Base: 92 aziende con attività estere (4) Rapporto Istat sulla competitività dei settori Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 produttivi – Edizione 2021 28
Principali mercati esteri di riferimento Le aziende presidiano i mercati europei ed extra - UE. Si conferma l’orientamento per il futuro verso i mercati extra-europei e in particolare: Stati Uniti, Cina, Emirati Arabi e Russia. Tra le mete europee cresce l’attenzione verso la Germania, primo partner commerciale dell’Italia. In quali Paesi esteri la sua azienda opera direttamente o indirettamente? E in prospettiva ? (% di aziende, possibili più risposte) Attuali Prossimo futuro Spagna 46% Stati Uniti 27% Romania 36% Cina 21% Francia 35% Germania 21% Grecia 34% Emirati Arabi Uniti 20% Svizzera 33% Russia 17% Germania 29% Spagna 17% Portogallo 27% Polonia 16% Albania 26% Arabia Saudita 15% Polonia 26% Canada 15% Repubblica Ceca 25% Stati Uniti 25% Francia 14% Belgio 24% Svizzera 13% Emirati Arabi Uniti 24% Paesi Bassi 11% Paesi Bassi 24% Regno Unito 11% Cina 23% Turchia 11% Austria 22% Brasile 10% Regno Unito 22% Croazia 10% Slovenia 22% Grecia 10% Turchia 20% Portogallo 10% Vietnam 20% Albania 10% Arabia Saudita 19% Vietnam 9% Croazia 19% Giappone 8% Corea del Sud 17% Slovenia 8% Libano 17% Svezia 8% Russia 17% Argentina 7% Base: 92 aziende con attività estere Belgio 7% Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 29
Progetti di e-commerce per i mercati esteri Nell’ultimo anno il 23% delle aziende con attività estere ha avviato progetti di e-commerce dedicati ai mercati esteri. Nell’ultimo anno ha avviato progetti di e-commerce per i mercati esteri? (% di aziende, risposta singola) Si, attraverso market place B2B/B2C di terzi 15% Si, attraverso e-commerce sul sito web 8% aziendale/piattaforma aziendale dedicata No 77% Base: 92 aziende con attività estere Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 30
Utilizzo di finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione Il 25% delle aziende con attività estere ha richiesto/intende richiedere, finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione messi a disposizione da Sace SIMEST nell’ultimo anno e che sono recentemente ripartiti. Tipologia di finanziamento richiesto/che si intende richiedere (% di aziende, possibili più risposte) Finanziamento per la partecipazione a fiere, 61% missioni di sistema ed eventi promozionali Finanziamento per lo sviluppo di soluzioni di e- commerce verso Paesi esteri (market place forniti 35% da terzi o piattaforma sviluppata in proprio) Finanziamento per la partecipazione ad eventi 13% virtuali Finanziamento per uno studio di fattibilità di un investimento commerciale o produttivo in Paesi 13% esteri Finanziamento per l’inserimento in azienda del 9% Temporary Export Manger (TEM)/Digital TEM Base: 23 aziende con attività estere che hanno fatto ricorso ai finanziamenti agevolati per l’internazionalizzazione 31
Impatti della pandemia di Covid – 19 Prospettive future Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 32
Principali problematiche riscontrate Quasi il 60% delle aziende ha riscontrato problematiche connesse all’approvvigionamento delle materie prime dovute alla situazione pandemica. Con percentuali analoghe, altre problematiche hanno riguardato la programmazione della produzione, la riduzioni degli ordini/commesse per il mercato domestico e il rallentamento della domanda interna. Può indicarci le principali problematiche dovute alla situazione pandemica? (% di aziende, possibili più risposte) Approvvigionamento delle materie prime 59% Programmazione delle produzione 38% Rallentamento della domanda interna 38% Riduzioni degli ordini/commesse per il mercato domestico 37% Gestione della sicurezza dei luoghi di lavoro 34% Adozione dello smart working 34% Gestione della rete di vendita 30% Gestione della rete di informazione medica 27% Riprogettazione degli spazi di lavoro 25% Riduzioni degli ordini/commesse per il mercato estero 19% Rallentamento della domanda estera 18% Digitalizzazione dei processi interni 11% Liquidità 11% Altre problematiche 4% Base: 122 aziende Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 33
L’impatto del Covid-19 sulla digitalizzazione delle aziende La situazione pandemica ha accelerato i piani di digitalizzazione aziendale: il 73% delle aziende ha digitalizzato i processi lavorativi e il 52% ha incrementato le opportunità di lavoro da remoto. Il Covid-19 ha avuto/sta avendo un impatto sui piani di digitalizzazione/automazione della Sua azienda? (% di aziende, possibili più risposte) Si, accelerando la digitalizzazione dei processi lavorativi (es. uso 73% di strumenti digitali, video conferenze ecc…) Si, con più opportunità di lavoro da remoto 52% Si, accelerando trasformazioni organizzative in atto 20% Si, accelerando l’automazione di alcune mansioni 12% Si, accelerando l’implementazione di programmi per la 9% riqualificazione delle competenze Si, con un aumento del personale aziendale 6% Si, con una riduzione del personale aziendale 2% No, non ha avuto impatto sui piani aziendali di 18% digitalizzazione/automazione Base: 122 aziende Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 34
I fattori che hanno consentito di affrontare positivamente la situazione pandemica Gli investimenti in tecnologie digitali (47%), una cultura digitale diffusa (36%) e l’adozione del lavoro agile/smart working (32%) avviati prima della pandemia sono i primi tre fattori che hanno consentito alle aziende di affrontare la situazione di emergenza sanitaria con risultati positivi. Quali sono stati i fattori che hanno consentito alla Sua azienda di affrontare la situazione pandemica con risultati positivi? (% di aziende, possibili più risposte) Investimenti in tecnologie digitali avviati prima della pandemia di Covid-19 47% Cultura digitale diffusa all’interno dell’azienda 36% Lavoro agile/smart working già adottato prima della pandemia di Covid-19 32% Marketing digitale 31% Investimenti nella sicurezza e salute dei dipendenti avviati prima della pandemia di Covid-19 25% E-commerce 17% Iniziative di welfare aziendale adottate prima della pandemia di Covid-19 14% Investimenti nella sostenibilità del processo produttivo/materie prime/packaging avviati prima della pandemia di Covid – 19 14% I risultati sono stati negativi 10% Altri fattori 6% Base: 122 aziende Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 35
Obiettivi di Sviluppo Sostenibile: responsabilità sociale, riduzione dell’impatto ambientale e innovazione di prodotto Ha realizzato, o sono in fase di Quali azioni sono state intraprese/o sono in fase di sviluppo per il raggiungimento degli Obiettivi realizzazione, iniziative volte al di Sviluppo Sostenibile? raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo (% di aziende, possibili più risposte) Sostenibile? Azioni di responsabilità sociale e riduzione (% di aziende, risposta singola) 84% dell’impatto ambientale Innovazione del prodotto 66% Si 46% Sviluppo professionale del personale 59% Lavoro agile/smart working 52% Innovazioni del processo produttivo 46% No 14% Acquisizione di risorse umane con un alto 39% tasso di nuove competenze e formazione Pari opportunità del personale 30% Non so 40% Iniziative di interesse collettivo 21% Misure per la genitorialità 13% Introduzione di una figura per la 11% Base: 122 aziende responsabilità sociale Base: 56 aziende hanno avviato iniziative/azioni per raggiungere obiettivi di sviluppo sostenibile Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 36
Priorità di investimento per oltre il 65% delle aziende: tecnologie digitali, sviluppo delle competenze digitali, sostenibilità e formazione del personale Quali sono le priorità di investimento nel prossimo futuro? (% di aziende, possibili più risposte) Bassa priorità Media priorità Alta priorità 0% 20% 40% 60% 80% 100% Tecnologie digitali 3% 23% 74% Sviluppo delle competenze digitali 4% 25% 71% Sostenibilità dei processi produttivi e dei prodotti 3% 31% 66% Formazione del personale 2% 33% 65% Modelli di produzione e di business circolari 11% 51% 38% Welfare aziendale 13% 54% 33% Fusioni e acquisizioni aziendali 37% 35% 28% Metodologie di lavoro (Agile/smart working, Lean) 22% 53% 25% Base: 122 aziende Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 37
In prospettiva… L’andamento dell’attività di produzione e/o distribuzione degli integratori alimentari per il mercato domestico è atteso come positivo per oltre i 2/3 delle aziende. Con riferimento al mercato estero l’aspettativa positiva riguarda il 58% delle aziende. Da qui a fine 2021, come prevede sarà, per la Sua azienda, l’andamento dell’attività di produzione e/o distribuzione degli integratori alimentari? Positivo Stabile Negativo 11% 9% 21% 33% 68% 58% Per il mercato domestico Per il mercato estero Base: 122 aziende Centro Studi FederSalus, VI rilevazione – Giugno 2021 38
Rapporto curato da: Stella Poce (s.poce@federsalus.it) in collaborazione con Riccardo Ambrosini (r.ambrosini@federsalus.it) Centro Studi FederSalus Via Brenta 2/A 00198 – Roma Tel. +39 06 54221967 www.federsalus.it 39
Puoi anche leggere