La centralità dell'infermiere case manager nell'assisten- za alla persona portatrice di stomia
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La centralità dell’infermiere case manager nell’assisten- za alla persona portatrice di stomia: indagine conoscitiva condotta presso l’A.S.L. di Lecce e l’Azienda Ospedaliera “Card. G. Panico” di Tricase (Le) di Marcello Antonazzo si percepisce quale sia il ruolo dell’infermiere case Infermiere Dipartimento di Prevenzione SISP A.S.L. manager e della D.O.P. Maglie (LE) La totalità degli infermieri infine, ritiene utile l’aper- di Daniela Passaseo tura di un Centro Stomizzati. Infermiera PAROLE CHIAVE RIASSUNTO D.O.P., D.P.O., Centro Stomizzati, case manager, sto- L’attuale piano di riordino stabilito dal progetto ma care. “Nardino” prevede la chiusura di diversi ospedali nella Regione Puglia, dando sempre più importanza ABSTRACT alla rete di servizi presenti sul territorio. The current plan of reorganization established by "Nar- L’infermiere quindi in tale contesto deve operare dino" project provides for the closure of several hospi- in modo autonomo, in conformità con quanto de- tals in Puglia region, givingmore importance to the finito da quelle che sono le competenze dell’infer- network of services in the area. miere case manager, applicando la D.O.P. (Dimissio- The nurse then in this context must operate autono- ne Ospedaliera Protetta) e la D.P.O. (Direzione Per mously, in accordance with what is defined by those Obiettivi). who have the skills of the nurse case manager, using Lo studio è stato condotto presso i Presidi Ospe- the H.P.D. (Hospital Protected Discharge) and M.b.O. dalieri dell’A.S.L. di Lecce e precisamente presso il (Management by Objectives). Presidio “S.Cuore di Gesù” di Gallipoli, “I. Veris” di The study was conducted at the Hospitals of the ASL Scorrano e “F. Ferrari” di Casarano e l’Azienda Ospe- of Lecce and precisely at the Hospital "Sacred Heart of daliera “Card. G. Panico” di Tricase, sottoponendo il Jesus" of Gallipoli, "I.Veris "of Scorrano and" F. Ferrari personale infermieristico ad un questionario, le cui of "Casarano and at the Hospital"Card G. Panico" of domande divergevano su differenti punti quali: ruo- Tricase, subjecting the nursing staff to a questionnai- lo dell’infermiere case manager, D.P.O., D.O.P. e Cen- re, whose questions differed on different points such tro Stomizzati. as: the role of the nurse case manager, the M.b.O., the La metodologia e gli strumenti utilizzati sono: la H.P.D. and the Ostomy Centre. revisione della letteratura; la consultazione di riviste The methodology and tools used are: the literature infermieristiche e fonti multimediali; la rilevazione review,the consultation of nursing journalsand multi- di dati relativi alla conoscenza dell’infermiere con media sources; thecollection of data related to know- questionario. ledge of the nurse with the questionnaire. Lo scopo si prefigge di conoscere il grado di cono- The goal aims to know the degree of knowledge and scenza e le opinioni circa la D.P.O., la D.O.P., il Centro the opinionsabout the M.b.O., the H.P.D., the Ostomy- Stomizzati e l’infermiere case manager. Centre and the nurse case manager. Attraverso i risultati di tale studio, si è valutato Through the results of this study, it was estimated that che complessivamente il grado di conoscenza della in all the level of knowledge of the M.b.O. and its po- D.P.O. e delle sue potenzialità nella gestione del pa- tential in themanagement of patients with stoma is ziente con stomia è adeguato, ma anche che non appropriate, but also that we don’t perceive what is the 38 . N.4/2011-1/2012 - IO INFERMIERE
role of the nurse case manager andthe H.P.D. do, con un italiano su sette ultra-ottantenne, appare The totality of the nurses finally, considers it useful to evidente che l’intero nostro sistema socio-sanitario open an Ostomy Centre. dovrebbe preparare la società a fronteggiare l’emer- genza e a sostenere il cambiamento portato dall’au- KEYWORDS mento delle patologie tumorali e croniche, associa- H.P.D., M.b.O., Ostomy Centre, case manager, stoma te all’incremento della longevità. care. Per questo motivo si rende necessario preparare delle strutture che siano effettivamente in grado di INTRODUZIONE accogliere in modo adeguato questa fetta di popo- La parola “stoma” deriva dal greco e significa “aper- lazione in un’ottica di assistenza olistica e di “presa tura, bocca”. Essa è il risultato di un intervento con in carico” assistenziale. Appare sempre più evidente il quale si crea un'apertura sulla parete addominale che non può più essere l’ospedale il luogo di cura per poter mettere in comunicazione l’apparato in- per eccellenza, in particolare per gli anziani e per le testinale o urinario con l'esterno. persone affette da patologie cronico-degenerative. Il confezionamento di una stomia rappresenta, in Esigenze sia etiche che economiche fanno sì che ci molti casi, l’unico modo per sopravvivere ad una sia la necessità di cercare e cogliere scelte alterna- malattia. Ciò compromette da un lato le funzioni tive al ricovero in ospedale, che facilitino il rientro fisiologiche ma permette dall'altro l'allontanamen- e il mantenimento al domicilio, e al tempo stesso to immediato ed efficace dei problemi che grava- rendano la persona più autonoma e sicura di sé e no sullo stato di salute del paziente. Il portatore di dell’assistenza ricevuta. stomia possiede, quindi, una situazione anatomica diversa, ma comunque gestibile, che non gli im- MATERIALI E METODI pedisce di condurre una normale vita sociale. Sul SETTING SPAZIALE E TEMPORALE sito www.tumori.net vengono riportati i dati relativi Ai fini dello studio ci si è servito, previa informativa all’entità del problema tumori del colon-retto in Pu- inviata presso le direzioni sanitarie per l’autorizza- glia relativo all’anno 2010. In essa è calcolato come zione all’accesso, di un questionario, somministra- negli uomini il numero dei casi sia 1379, con un tas- to nel periodo Luglio-Agosto 2011 agli infermieri so grezzo del 69% ed un tasso standardizzato pari a dell’UU.OO. (Unità Operative) di Chirurgia Generale 51%, mentre per le donne il numero dei casi è 881, il delle Aziende Sanitarie della Provincia di Lecce (LE) tasso grezzo è del 43% ed il tasso standardizzato del e precisamente nei Presidi Ospedalieri, “S.Cuore di 26%. Il carcinoma del colon-retto rappresenta una Gesù” di Gallipoli (LE), “I. Veris” di Scorrano (LE), alle delle principali cause di morbilità e mortalità nei U.O. di Chirurgia Generale e Urologia del Presidio Paesi occidentali. Nell’uomo è la seconda neoplasia Ospedaliero “F. Ferrari” di Casarano (LE) e alle U.O. di per incidenza dopo il cancro del polmone, mentre Chirurgia Generale e Urologia dell’Azienda Ospeda- nella donna segue il cancro al seno. liera “Card. G. Panico” di Tricase (LE). In Italia si ammalano ogni anno di tumore del colon- Inoltre per la ricerca del materiale utile alla disserta- retto dalle 20.000 alle 30.000 persone e circa la metà zione sono state usate fonti di riferimento bibliogra- è destinata a morire a causa della malattia. fiche, sitografiche e riferimenti normativi. L’incidenza varia da 26 a 53 nuovi casi/anno ogni DISEGNO DELLO STUDIO 100.000 abitanti: i tassi più alti si registrano nell’Italia La raccolta dati si è avuta con la distribuzione di un centro-settentrionale mentre in Puglia si riscontrano questionario strutturato in 24 domande, articolate in ogni anno circa 2500 casi di tumore del colon-retto aperte e chiuse, con in più l’aggiunta di uno spazio con un tasso di mortalità mediamente del 30%. riservato ad ulteriori suggerimenti e/o chiarimenti. Se poi a questo si aggiunge il fatto che, come si In particolare le domande vertono su: le prime 7 apprende dal sito dell’IPASVI (Infermieri Professio- sulla parte anagrafica, ulteriori 2 sulla D.P.O., 4 atti- nali Assistenti Sanitari Vigilatrici d’Infanzia), nel 2050 nenti l’aspetto burocratico, di cui una riguardante l'Italia diventerà il quarto Paese più vecchio al mon- la presenza o meno sul territorio di strutture atte ad IO INFERMIERE - N.4/2011-1/2012 . 39
accogliere i pazienti stomizzati dimessi dall’U.O. D.P.O., hanno affermato che questa potrebbe real- Altre 4 domande sono state riservate al ruolo dell’in- mente diminuire il disagio psico-sociale della perso- fermiere case manager sia come figura a sé stante, na portatrice di stomia e di questi il 75% ha aggiun- sia visto nel contesto del Centro Stomizzati e ulte- to che con essa si potrebbe diminuire e facilitare la riori 3 attinenti la D.O.P. come strumento di garanzia burocrazia che si avvia alla dimissione del paziente per un’assistenza infermieristica olistica, per venire stomizzato. Inoltre il 73% degli infermieri dichiara a conoscenza del modo in cui viene applicata nel che vi è la presenza di una struttura alla quale i pa- contesto dell’U.O. di degenza. Infine gli ultimi 5 que- zienti possano rivolgersi una volta dimessi dall’U.O. siti sono stati rivolti agli infermieri per valutare la ne- e gli stessi hanno specificato come illustrato nel cessità dell’istituzione del Centro Stomizzati e le sue grafico n° 2, ossia il 77% afferma che vi è un ambu- attività, i motivi e l’impatto sociale che può avere. CAMPIONAMENTO GRAFICO N.1 Il suddetto questionario è stato somministrato in Conoscenza della D.P.O numero di 120 copie, di cui ne sono state restituite 100, per una percentuale dell’83,3% rispetto al cam- 0% pione individuato. 23% 77% I criteri di inclusione sono stati: infermieri operanti nelle UU.OO di urologia e chirurgia generale. LIMITI DELLO STUDIO Lo studio presenta alcuni limiti: campione di con- venienza, quindi non causale ed ha una numerosità modesta degli intervistati, pertanto limita la genera- lizzazione dei risultati. ANALISI DEI DATI Per sviluppare i dati raccolti, essi sono stati inseriti in SI NO un foglio elettronico Excel e si sono costruite delle tabelle e dei grafici inerenti le domande del que- stionario somministrato. Dallo studio è scaturito che GRAFICO N.2 su un campione di 100 infermieri, divisi in 43 maschi e 57 femmine, la cui fascia d’età va dai 20 a oltre i 50 Strutture per accogliere i pazienti dimessi dall'U.O. anni, 0 hanno dai 20 ai 25 anni, 6 dai 26 ai 30 anni, 13 dai 31 ai 40 anni, 50 dai 41 ai 50 anni e 31 hanno 18% 77% un’età superiore ai 50 anni. Il titolo di studio conse- guito è per 36 la licenza media, 53 hanno il diploma di maturità, 11 la laurea di primo livello e 0 la laurea di secondo livello. Inoltre 76 infermieri sono in pos- sesso del diploma di scuola regionale, 13 del diplo- ma universitario e 11 della laurea di primo livello. 10 infermieri hanno da 1 a 5 anni di anzianità di ser- 5% vizio, 10 dai 6 ai 10 anni, 16 dagli 11 ai 20 e 64 oltre i 20 anni. Infine nel campione in esame 6 infermieri hanno il titolo A.F.D. (Abilitante a Funzioni Direttive), AMBULATORIO 10 hanno frequentato un master, di cui 1 in case management. Gli infermieri che conoscono la D.P.O. CENTRI STOMIZZATI sono il 77%, come illustrato nel grafico n°1. ALTRO (STRUTTURA PRIVATA) Tutti coloro che hanno risposto di conoscere la 40 . N.4/2011-1/2012 - IO INFERMIERE
latorio, il 18% un centro GRAFICO N.3 stomizzati ed il 5% una struttura privata. Applicazione della D.O.P al paziente stomizzato dimesso dall'U.O. L’83% degli infermieri conosce l’intera bu- rocrazia che si avvia NON VIENE APPLICATA 58% alla dimissione di un paziente con stomia. Inoltre il 60% degli in- ATTRAVERSO ESAMI STRUMENTALI E 28% CONSULENZA POST-OPERATORIA fermieri non è a cono- scenza del ruolo dell’in- RIMANENDO A DISPOSIZIONE NELL'AMBITO DELL'U.O., fermiere case manager PER QUALSIASI DISAGIO RIGUARDANTE LA GESTIONE 7% QUOTIDIANA DELLA STOMIA e in particolare il 40% di coloro che affermano 7% VIENE SEGUITO AMBULATORIAMENTE di conoscerlo, dicono che sia quello di: • “seguire il paziente dalla dimissione ospedaliera veicolandolo verso le altro 33% ha aggiunto, nello spazio dedicato, che strutture del territorio in modo da ridurre i disagi viene gestito da familiari istruiti e seguiti dagli infer- post-ospedalieri” (10%) mieri dell’ospedale e infine l’1% dichiara che si cerca • “studiare il case e pianificare l’assistenza” (13%) di educare il paziente e i familiari più vicini, alla ge- • “occuparsi in toto del paziente stomizzato” (10%) stione della stomia durante l’ospedalizzazione del • “contribuire a soddisfare i bisogni dall’assistito fa- paziente, in modo tale da renderli già autonomi alla cendo anche da tramite tra presidio ospedaliero e dimissione. Nel complesso il 100% degli infermieri territorio” (18%) ritiene utile l’apertura di un Centro Stomizzati, ap- • “organizzare e coordinare l’assistenza infermieristi- portando come motivazioni che “il paziente deve ca per obiettivi”(10%) avere un centro di riferimento adeguato, con per- • “gestire il paziente a domicilio”(15%) sonale infermieristico e medico specializzato, per • “organizzare l’assistenza infermieristica” (24%). la sua nuova vita quotidiana” (44%), “per la difficoltà Tra l’altro sempre fra gli stessi infermieri ben il 37% di gestione di alcune stomie anche per quanto ri- dice che l’infermiere case manager non sia una figu- guarda i presidi”(24%), che “il Centro Stomizzati tor- ra consolidata nel nostro contesto provinciale. nerebbe utile per la prevenzione delle infezioni, per Il 64% degli infermieri non conosce la D.O.P. e coloro il controllo e la gestione del paziente portatore di che la conoscono, alla domanda “in che modo vie- stomia”(12%), che “sarebbe utile per ottimizzare l’as- ne applicata nella gestione del paziente stomizzato sistenza ai pazienti che presentano problematiche dimesso dalla vostra U.O.?”, il 58% ha risposto che simili e per alleggerire il carico di lavoro degli ambu- essa “non viene applicata”, il 28% che è applicata “at- latori ospedalieri”(10%), che “il paziente stomizzato traverso esami strumentali e consulenza post-ope- vive una nuova identità patologica, i disagi fisici e ratoria”, il 7% che avviene “rimanendo a disposizione psicologici vanno gestiti da operatori professional- nell’ambito dell’U.O. per qualsiasi disagio riguardan- mente preparati”(6%) e che sono “patologie sempre te la gestione quotidiana della stomia” e un altro 7% più frequenti”(4%), in base a quanto riportato nel ha affermato che il paziente “viene seguito ambula- grafico n° 4. Infine i professionisti hanno risposto torialmente”, come specificato nel grafico n°3. nella misura del 96% che il Centro Stomizzati pos- Per ciò che riguarda la gestione dopo la dimissio- sa svolgere attività di prevenzione e informazione ne dei pazienti stomizzati non autosufficienti il 10% sociale attraverso strutture del territorio provinciale, ha asserito che è gestita da infermieri dell’ospedale, il 93% pensa che esso possa avere un forte impatto il 46% da infermieri del territorio e il 10% altro; un sociale ed il 56% ritiene che l’infermiere case mana- IO INFERMIERE - N.4/2011-1/2012 . 41
GRAFICO N.4 Perché l'apertura di un Centro Stomizzati? PERCHÉ IL PAZIENTE STOMIZZATO DEVE AVERE UN CENTRO DI 44% RIFERIMENTO ADEGUATO , CON PERSONALE INFIERMERISTICO E MEDICO SPECIALIZZATO, PER LA SUA NUOVA VITA QUOTIDINA PER LA DIFFICOLTÀ DI GESTIONE DI ALCUNE STOMIE ANCHE PER QUANTO RIGUARDA I PRESIDI 24% IL CENTRO STOMIZZATI TORNEREBBE UTILE PER PREVENZIONE DELLE INFEZIONI, PER IL CONTROLLO E LA 12% GESTIONE DEL PAZIENTE PORTATORE DI STOMIA SAREBBE UTILE PER OTTIMIZZARE L'ASSISTENZA AI PAZIENTI CHE PRESENTANO PROBLEMATICHE SIMILI E ALLEGGERIRE IL 10% CARICO DI LAVORO DEGLI AMBULATORI OSPEDALIERI IL PAZIENTE STOMIZZATO VIVE UNA NUOVA IDENTITÀ PATOLOGICA, I DISAGI FISICI E PSICOLOGICI VANNO GESTITI 6% DA OPERATORI PROFESSIONALMENTE PREPARATI PATOLOGIE SEMPRE PIÙ FREQUENTI 4% ger sia la migliore opzione per poter gestire e coor- esame ritiene che ci sia la presenza nel territorio del- dinare il Centro Stomizzati. In aggiunta a tutto, vi è la provincia di Lecce di un Centro Stomizzati vero e stato un infermiere che tra i suggerimenti e/o chia- proprio, anche se dagli studi eseguiti manca del tut- rimenti ha segnalato che nell’U.O. in cui lavora gli to la suddetta struttura e che la maggior parte dei operatori professionali presenti sono molto prepa- pazienti non autosufficienti è gestita da infermieri rati nella gestione della stomia, ma che tutto però è del territorio, unitamente ai familiari adeguatamen- derivato dall’interesse del singolo in quanto l’Azien- te educati. Importanti inoltre sono le lacune rileva- da rimane sempre fuori dall’organizzare eventi mi- te nella conoscenza del ruolo dell’infermiere case rati a questo tipo di assistenza che per gli infermieri, manager, tant’è vero che si è ammesso il fatto che visto i pazienti che trattano, è importantissima. questa non è una figura consolidata nel nostro con- testo provinciale. Molti infermieri non conoscono la DISCUSSIONE E ANALISI DEI RISULTATI D.O.P. e la maggior parte di coloro che la conoscono Dai risultati ottenuti si evince che la conoscenza dicono che questa non è applicata nella gestione dell’iter burocratico che segue il paziente alla dimis- del paziente stomizzato dimesso dall’U.O. sione e della D.P.O. è adeguata e che gli infermieri Particolare rilevanza va data circa l’argomento del sono consapevoli della sua potenzialità nel diminu- Centro Stomizzati; rilevante infatti è come la to- ire sia la burocrazia al momento della dimissione sia talità dei professionisti a cui è stato sottoposto il il disagio psico-sociale della persona portatrice di questionario, abbia reputato utile, tenendo conto stomia. È stato verificato come ci sia la presenza di dell’aumento delle patologie tumorali intestina- strutture preparate ad accogliere gli assistiti, ma an- li ed urinarie, l’istituzione di un Centro Stomizzati che che una piccola parte dei professionisti presa in che svolga attività di prevenzione e informazione 42 . N.4/2011-1/2012 - IO INFERMIERE
GRAFICO N.5 Il Centro Stomizzati e la sua gestione da parte dell'infermiere case manager NO SI IL CENTRO STOMIZZATI POTREBBE SVOLGERE ATTIVITÀ DI 4% PREVENZIONE E INFORMAZIONE SOCIALE ATTRAVERSO STRUTTURE DEL TERRITORIO PROVINCIALE? 96% PENSA CHE L'INFERMIERE CASE MANAGER SIA 44% LA MIGLIORE OPZIONE PER POTER GESTIRE E COORDINARE IL CENTRO STOMIZZATI? 56% PENSA CHE L'APERTURA DI UN CENTRO STOMIZZATI 7% POSSA AVERE UN FORTE IMPATTO SOCIALE? 93% attraverso strutture di supporto su tutto il territorio sia la società stessa. provinciale e che sia gestito e coordinato dall’infer- Nella provincia di Lecce con la chiusura dei Presidi miere case manager, soprattutto per il motivo che Ospedalieri aumenterà la domanda assistenziale agli questa tipologia di pazienti ha bisogno di un cen- ospedali che rimarranno aperti, creando forti disagi tro di riferimento adeguato, con personale medi- sia alla struttura sanitaria stessa, che sarà penalizzata co e infermieristico specializzato, per la sua nuova nella qualità dei servizi offerti, sia all’assistito. vita quotidiana. La maggior parte degli infermieri Quindi si rende necessario l’apertura di un Centro infine afferma che l’apertura di un Centro Stomiz- Stomizzati che funga da fulcro come attività ambu- zati possa avere un forte impatto sociale. Si ipotizza latoriale per i pazienti autonomi, mentre per i pa- quindi l’importanza di un’adeguata formazione del zienti non autosufficienti si potrà gestire ed organiz- personale nella conoscenza dell’infermiere case zare l’assistenza a livello domiciliare. manager, dato che i punti cardine della professione Questo progetto si ritiene che oltre ad incrementare infermieristica sono “conoscere, sapere e saper fare”, l’efficacia dell’A.S.L. potrà garantire una corretta allo- ma anche della D.O.P. e delle attività svolte dal Cen- cazione delle risorse anche a livello territoriale. tro Stomizzati, in modo tale da saper distinguere Di contro bisogna che gli infermieri siano adegua- quest’ultimo dalle strutture ambulatoriali presenti tamente preparati, attraverso master, al fine di ren- effettivamente sul territorio. In ultima analisi, data dere il più specialistico possibile questo servizio; l’importanza che gli infermieri attribuiscono al Cen- ecco perché l’attività del Centro Stomizzati non sarà tro Stomizzati, si auspica la sua nascita per venire esclusivamente di tipo terapeutico-riabilitativa ma incontro sia alle esigenze del paziente, sia a quelle avrà anche funzioni di prevenzione, formazione e economiche della Regione. aggiornamento del personale che vi lavora. “Una vita senza ricerca non è degna di essere vissu- CONCLUSIONI ta.” (Socrate) L’infermiere oggigiorno non comprende al massimo le potenzialità che la professione infermieristica gli La bibliografia è presente sul sito internet conferisce nell’influenzare sia le politiche sanitarie www.ipasvimi.it nella sezione “IO INFERMIERE”. IO INFERMIERE - N.4/2011-1/2012 . 43
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