VERBALE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA CAMERA PENALE VENEZIANA "ANTONIO POGNICI" DEL 10 MARZO 2020 - AWS

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VERBALE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO DIRETTIVO DELLA CAMERA
PENALE VENEZIANA “ANTONIO POGNICI” DEL 10 MARZO 2020

Oggi, 10 marzo 2020 alle ore 17,30 presso vari studi in collegamento Skype attesa l’emergenza sanitaria
da COVID 19 e le conseguenti limitazioni normative d’urgenza, si è riunito il Consiglio Direttivo della
Camera Penale Veneziana “Antonio Pognici”, alla presenza degli Avv.ti Renzo Fogliata, Simone Zancani,
Federica Bertocco, Claudia De Martin, Augusto Palese, Massimiliano Cristofoli Prat, Ilenia Rosteghin,
Luca Mandro e dei Coordinatori di Zona Fabio Schiavariello, Nicoletta Masier e Dario Altafini.

Ordine del giorno:
   1) sostegno agli avvocati e ai magistrati polacchi;
   2) questione Signora Marisa Volpin alla luce delle disposizioni normative d’urgenza;
   3) questioni poste dalla Commissione della Giurisprudenza del Foro veneziano;
   4) posizione del socio XY;
   5) aggiornamenti sull’attività delle Commissioni e dei gruppi di lavoro;
   6) questione emergenza sanitaria;
   7) monitoraggio sullo stato delle carceri del Veneto;
   8) gestione del sito e dei profili Facebook e Twitter nelle more delle proposte dell’apposito gruppo
       di lavoro;
   9) vicenda segnalata sul profilo Facebook rispetto a una udienza;
   10) varie ed eventuali.

   1) Luca Mandro illustra quanto sta avvenendo in Polonia a seguito delle riforme costituzionali
      accusate di aver determinato una lesione dello Stato di diritto e di aver inciso sulla divisione dei
      poteri.
      Già l’anno scorso la Camera Penale Veneziana si era fatta promotrice delle istanze dei giuristi
      polacchi attraverso la proiezione di un video del Presidente del Consiglio dell’Ordine degli
      Avvocati di Varsavia volto a illustrare la situazione polacca.
      Da allora i contatti con associazioni di Avvocati e Magistrati polacchi sono mediati dalla
      Commissione Diritti Fondamentali.
      Renzo Fogliata chiede maggiori approfondimenti sulla situazione per poter ponderare meglio il
      nostro supporto.
      Fabio Schiavariello approfondirà assieme a Isabella Da Re per poi riferirne al Direttivo.

   2) Attesa la situazione di emergenza sanitaria, Luca Mandro e Claudia De Martin hanno appontato
      quanto necessario al fine di lasciare a casa Marisa Volpin per tutelarla.
      Il Consiglio Direttivo ratifica tale scelta.
      Claudia De Martin ha audito il consulente del lavoro Loero il quale suggerisce di farle fruire di
      ferie e permessi; ciò che è stato accettato dalla Signor Marisa Volpin.
      La Segreteria rimarrà comunque aperta a disposizione dei soci che potranno accedere alle
      fotocopiatrici; verranno inoltre predisposte delle tessere precaricate che Claudia De Martin
      custodirà per i casi di necessità.

   3) Fabiana Danesin ha riportato a Claudia De Martin alcuni quesiti per conto della Commissione
      della giurisprudenza del Foro Veneziano.
Il primo riguarda la nuova denominazione dacché le chiose contenute nella rivista concernono la
   giurisprudenza non solo veneziana; inoltre, ritengono tale indicazione limitativa rispetto ai soci
   anche non veneziani.
   Peraltro, esprimono il loro desiderio di continuare a lavorare secondo gli schemi consueti.
   Luca Mandro richiama l’intento sottostante al mutamento di nome, volto ad ampliare il contenuto
   della rivista alla diffusione dei dati giudiziari e al contributo di altre Commissioni.
   Si richiama all’uopo il verbale del Consiglio Direttivo del 9 gennaio 2020 secondo cui: “Si delinea
   un confronto sulla funzione e sul contenuto del Bollettino; da un lato viene segnalata la difficoltà del reperimento
   delle pronunce veneziane e venete da chiosare, dall’altro si delinea la possibilità di integrare tale rivista tramite
   relazioni su argomenti di attualità o di interesse da parte delle varie Commissioni nonché tramite la epifania dei
   dati giudiziari concernenti le Autorità giudiziarie veneziane”.
   Massimiliano Cristofoli Prat rammenta che il mutamento di nome indicava la volontà di innovare
   e riconsiderare, con i tempi necessari, la struttura e il contenuto.
   Renzo Fogliata segnala che il cambio di nome non vuol essere irriguardoso verso la Commissione;
   l’obiettivo è quello di riportare il Foro veneziano al suo prestigio nazionale conferendo un pari
   rilievo alla relativa giurisprudenza (a esempio la “Temi veneta” era giunta ad avere rilievo nazionale
   a prescindere dalla caratterizzazione territoriale del nome).
   Si segnala l’opportunità di una sinergia fra le varie Commissioni.

4) Si ripercorre la vicenda giudiziaria dell’Avv. XY, attuale socio della CPV, alla luce della sentenza
   del CNF. Il Direttivo intende attivare il Collegio dei Probiviri.

5) Si opera un resoconto dell’attività delle varie Commissioni e dei Gruppi di Lavoro.

   La Commissione Carcere ha organizzato il corso di esecuzione distrettuale assieme all’UCP
   Veneto e alle Camere Penali di Padova, di Vicenza e Rodigina; purtroppo, l’attuale emergenza
   sanitaria comporterà il differimento quantomeno della prima lezione e probabilmente anche della
   seconda.

   La Commissioni Giovani ha svolto il primo incontro. In vista dell’Open Day a Rimini del 12 e 13
   giugno l’Osservatorio UCPI ha chiesto di raccogliere materiale sulla storia delle singole Camere
   Penali; per parte sua, la Commissione Giovani sta organizzando un ciclo di incontri di taglio
   pratico di poche ore tenuti di volta in volta da singoli partecipanti della stessa Commissione.
   Vorrebbero organizzare anche un convegno formativo sull’oratoria di taglio pratico rivolto ai
   Colleghi più giovani. UCPI ha rivolto loro l’istanza di individuare un under 35 da far partecipare
   a una sfida dialettica che raggruppi le varie CP secondo le direttrici nord/sud.
   Hanno cercato di capire come far partecipare a processi importanti i giovani colleghi, affrontando
   soprattutto la questione del segreto professionale e del rispetto della privacy rispetto alla previa
   analisi del fascicolo.
   Renzo Fogliata propone di far svolgere una breve sintesi del procedimento all’Avvocato titolare
   del procedimento.

   La Commissione Europa sta predisponendo due sessioni estive di incontri con colleghi inglesi; è
   stata sondata anche Isabella Da Re affinché individui un avvocato francese cui proporre la
   medesima collaborazione.
   Simone Zancani è intenzionato a saldare ancor più i rapporti con l’EIUC/Global campus of
   Human Rights.

   Quanto alla Commissione sull’aggiornamento professionale, Ilenia Rosteghin rimarca la necessità
   di una migliore e più puntuale definizione dell’alveo di attività rispetto alla Commissione Cultura.
   Anche nei confronti di altre Commissioni sarà viepiù necessario un coordinamento puntuale.
Evidenzia, inoltre, la opportunità di creare sinergie con le singole commissioni laddove queste
intendano organizzare eventi di carattere formativo su tematiche di interesse specifico di queste
ultime, manifestando la più ampia disponibilità in tal senso della neonata Commissione.
Sarah Franchini si allinea a tale pensiero chiedendo che le varie Commissioni stilino dei
programmi.
Luca Mandro richiama la discussione sulla programmazione dell’attività delle Commissioni (si
veda il verbale del Consiglio Direttivo del 28 gennaio 2020, punto 8), evidenziando altresì che
nell’ambito di ciascun Consiglio Direttivo un punto sarà dedicato al resoconto dell’attività delle
Commissioni; ciò giustappunto al fine di consentire un confronto fra le varie iniziative
garantendone la sinergia.

La Commissione Vita sociale continua a lavorare per risolvere la questione del wi-fi e le altre
questioni pratiche a favore dei soci; inoltre, raccoglie le segnalazioni di questi ultimi.
Tutto ciò nonostante la situazione di emergenza e compatibilmente con la stessa. La Commissione
si presta ad assumere un ruolo trasversale di supporto rispetto alle altre Commissioni.

Quanto alla Commissione Cultura Federica Bertocco si è confrontata con la Responsabile
Carmela Parziale; costei propone di svolgere un corso sul diritto alla prova nonché uno su
comunicazione e linguaggio. Quanto ai convegni, pensano di implementare la formula delle tavole
rotonde. La Commissione Cultura si occuperà anche della presentazione di libri.

La Commissione diritti fondamentali ha posto in essere un convegno sul diritto penale e la tutela
degli animali; il premio Lora Biga – inizialmente previsto per il 13 marzo – è stato differito al 5
maggio. Inoltre, la Commissione ha iniziato a confrontarsi su un evento sui danni derivanti ai
minori in relazione alla violenza di cui sono stati spettatori.

Il Gruppo di lavoro comunicazione social è riuscito finora a dare nuova linfa al canale Youtube
della CPV e al profilo Facebook; stanno inoltre predisponendo un piano comunicativo a 360
gradi da sottoporre al Direttivo.

Quanto al Gruppo di studio per la riforma dello statuto, si segnala che è emerso il problema di
approntare modifiche volte a consentire alla CPV nel futuro di attingere ad altre risorse. Luca
Mandro propone di ponderare il passaggio a associazione di promozione sociale, ciò che
dovrebbe consentire di usufruire del 5 per mille, di benefici fiscali per le donazioni ricevute e di
fornire i servizi anche ai terzi.
Simone Zancani propone di chiedere un parere a Giovanni Diaz.
Claudia De Martin sonderà al riguardo il nostro commercialista.

Il momento attuale di emergenza sanitaria sta drenando le risorse del Direttivo.
Ciò nondimeno, è indispensabile riuscire a tendere lo sguardo al futuro ponendo obiettivi sui quali
far convogliare le riflessioni delle varie Commissioni fin d’ora.
Tali obiettivi saranno:
un evento sulla disciplina delle intercettazioni, curato dall’apposito gruppo di lavoro
temporaneo e dalla Commissione sull’aggiornamento professionale;
un evento sulla riforma Bonafede e sul relativo parere positivo della Commissione
europea, affidato alla Commissione Europa e alla Commissione Aggiornamento professionale;
un evento sulle strette autoritarie nel cuore dell’Europa in una prospettiva penalistica, da
attribuire alla Commissione Europa e alla Commissione Diritti Fondamentali;
un corso di retorica da affidare alla Commissione Cultura.
6) Emergenza sanitaria: Luca Mandro pone il problema del Tavolo bilaterale con il Consiglio
   dell’Ordine che finora ha operato in maniera raffazzonata.
   Renzo Fogliata svolge un compendio delle vicende degli ultimi giorni a partire dalla presa di
   posizione di giovedì 5 marzo rispetto all’astensione proclamata da O.C.F. per poi soffermarsi
   sulla convocazione avvenuta venerdì 6 marzo della CPV da parte del Dott. Marini in vista di un
   incontro previsto per lunedì scorso circa le modalità di gestione dell’astensione.
   Invero, solamente al momento in cui si sono presentati presso l’ufficio di costui Federica
   Bertocco e Massimiliano Cristofoli Prat hanno scoperto che si era al cospetto di un incontro fra
   i vertici del Tribunale – ivi compreso il medesimo Presidente Laganà – il cui oggetto sarebbe stato
   piuttosto l’applicazione del d.l. 11 del 2020.
   I Magistrati hanno chiesto alla CPV la disponibilità a garantire la presenza di un avvocato alle
   udienze per raccogliere i rinvii.
   Dopo un confronto interno al Direttivo e varie interlocuzioni con il Consiglio dell’Ordine si è
   aderito alla posizione di quest’ultimo volta a non fornire sostituti d’udienza.
   All’esito Renzo Fogliata ha chiesto al Presidente del Coa Giuseppe Sacco di rivedersi per definire
   meglio i rapporti.
   Federica Bertocco integra il resoconto dispiegando l’incontro con il Dott. Marini e le possibilità
   che si erano dischiuse – id est, il deposito telematico di atti e istanze – a fronte di una eventuale
   disponibilità da parte nostra nel senso auspicato dalle Autorità.
   Massimiliano Cristofoli Prat evidenzia che quest’oggi vari Soci ci hanno segnalato che le pec
   destinate al GIP/GUP sono state cestinate dalla cancelleria.
   Si svolge una approfondita discussione sulle scelte fatte e sul rapporto con il Coa e sul tavolo di
   lavoro istituito con quest’ultimo.
   Il problema, peraltro, si riproporrà a breve attese le direttive della Presidente della Corte d’appello
   sull’art. 2 del decreto legge di qui al 31 maggio.
   Si chiederanno lumi all’Ufficio GIP circa le pec cestinate (icastica al riguardo la vicenda dell’Avv.
   Giovanni Pastega che ci ha denunciato in una email di non aver potuto depositare un atto in
   cancelleria e che gli è stata rifiutato anche il successivo deposito mediante pec).
   Si scriverà al Consiglio dell’Ordine al fine di evidenziare che ci siamo allineati, seppure vi fossero
   motivi solidi per accogliere la proposta dei Magistrati; si evidenzierà che tale scelta si è riverberata
   sul rifiuto odierno delle PEC.
   Si chiederà per il futuro che le soluzioni siano previamente discusse e concordate.
   Inoltre, si segnalerà la necessità sia di un resoconto sui rapporti in corso con la Magistratura
   penalista sia di un nostro coinvolgimento in tale ambito.

    Simone Zancani e Sarah Franchini chiudono il collegamento skype.

7) La questione carcere sta esplodendo in tutta la sua gravità; ciò appare determinato dal
   sovraffollamento, dalla sospensione dei benefici e dei colloqui e dalla mancanza di
   comunicazione. La situazione va monitorata con cura. La Commissione Carcere se ne sta
   occupando e cercherà di elaborare un comunicato.

8) Si decide di rinviare questo punto attesa l’ora tarda.

9) Un Avvocato della Camera Penale di Genova ci ha segnalato una gestione a suo dire piuttosto
   peculiare di una udienza in relazione a istanze motivate dall’emergenza sanitaria. Claudia De
   Martin era presente; la questione è stata sollevata fuori udienza e non emerge dal verbale. Il
   Consiglio Direttivo chiederà riscontri al Collega genovese.
10) Varie ed eventuali: Fabio Schiavariello chiede che la chat whatsapp “Direttivo” sia allargata ai
        Coordinatori di Zona.

Il presente verbale viene chiuso alle ore 21,18.
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