Venezia, un'altra giornata di paura. L'acqua arriva a oltre un metro e mezzo. Si ferma tutto

Pagina creata da Giulio Pellegrini
 
CONTINUA A LEGGERE
Venezia, un'altra giornata di paura. L'acqua arriva a oltre un metro e mezzo. Si ferma tutto
Venezia, un’altra giornata di
paura. L’acqua arriva a oltre
un metro e mezzo. Si ferma
tutto
Venezia si appresta a vivere un’altra giornata di paura per la
nuova super acqua alta prevista in mattinata.

La marea ha raggiunto alle 11.26 una punta massima di 154 alla
Punta della Salute e ora, rileva l’Ufficio Meteo del Comune di
Venezia, sta scendendo lentamente. Alto il valore anche a
Burano dove la marea ha raggiunto i 149 centimetri e a
Chioggia con 146.

L’area centrale della città è semideserta, allagata per il
70%.
Venezia, un'altra giornata di paura. L'acqua arriva a oltre un metro e mezzo. Si ferma tutto
Il Palazzo Ducale di Venezia è chiuso a causa dell’acqua alta
eccezionale che sta nuovamente interessando la città. Lo rende
noto la Fondazione Civici musei. Per lo stesso motivo il
Patriarcato ha chiuso anche la Basilica di San Marco.

Con l’alta marea è stata sospesa la circolazione dei vaporetti
in tutta Venezia. Il sindaco Brugnaro e il governatore Luca
Zaia stanno effettuando un sopralluogo nelle zone più
allagate, quelle attorno a piazza S. Marco. Ma tutta la città
è di fatto allagata, con i turisti chiusi negli alberghi e i
negozianti che tentano di limitare i danni.

“Il sindaco Luigi Brugnaro è stato nominato commissario per
l’emergenza e con lui ho fatto un sopralluogo a Venezia. La
situazione è complessa ma lo Stato c’è e il Governo è pronto a
fare tutto ciò che è necessario per proteggere questa
preziosa”. Così in un tweet il ministro per i Rapporti con il
Parlamento Federico D’Incà.
Venezia, un'altra giornata di paura. L'acqua arriva a oltre un metro e mezzo. Si ferma tutto
Ilva, entro                     gennaio             stop
altiforni
Il Ministero dello Sviluppo Economico convoca azienda e
sindacati (come da procedura ex 47) nel tentativo di aprire un
canale di confronto istituzionale con un’azienda che finora
sembra evitare il Governo in campo aperto. Per tutta risposta
ArcelorMittal canta il de profundis dell’Ilva comunicando ai
sindacati le date di spegnimento degli altiforni, il 13
dicembre si spegne l’Afo2, a fine dicembre l’Afo 4 e il 15
gennaio l’Afo 1, il più grande altoforno d’Europa. L’azienda è
tecnicamente tenuta a partecipare all’incontro al Mise dove ci
saranno anche i leader di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini,
Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo; per ArcelorMittal
dovrebbe esserci l’amministratrice delegata Lucia Morselli.
L’annuncio dello spegnimento degli altiforni non e’ una
novità: era già stato comunicato il 5 novembre nella lettera
Venezia, un'altra giornata di paura. L'acqua arriva a oltre un metro e mezzo. Si ferma tutto
ai sindacati che ha aperto la procedura di recessione
all’Amministrazione Straordinaria (cioè allo Stato) di asset e
lavoratori dell’ex Ilva. Ma in questi 10 giorni tutta
l’attenzione era (e lo è ancora) rivolta allo scudo penale che
in molti – sindacati compresi – chiedono di ripristinare. Il
Governo continua a ripetere che ArcelorMittal non ha il
diritto di spegnere gli Altiforni e minaccia risarcimenti
miliardari. Lo dicono i sindacati per voce di Rocco
Palombella: “ArcelorMittal non può fermare gli impianti perché
sono di proprietà dello Stato” (in realtà fanno ancora capo
all’Amministrazione Straordinaria cioè ai creditori dell’ex
Ilva). Il governatore della Puglia Michele Emiliano ha buona
voce nel mandare a dire ai Mittal che “spegnere gli altoforni
equivale distruggerli” che questo gli costerà “risarcimenti di
dimensioni devastanti” e che per lui le mosse di Morselli sono
“tutto un bluff”.

Ad oggi l’azienda conferma di essere determinata a spegnere
Taranto mentre i Commissari del Governo, dopo dieci giorni
dall’atto di citazione, non hanno ancora depositato il ricorso
cautelare d’urgenza (ex art. 700) contro la richiesta di
recesso di ArcelorMittal. Ricorso che potrebbe permettere al
Giudice di bloccare lo spegnimento. Ieri la causa avviata da
ArcelorMittal in via ordinaria – leggi: tempi lunghi – è stata
assegnata al giudice competente e, come da tempistica
italiana, vedrà la sua prima udienza solo a maggio. Ma questo
non significa che ArcelorMittal debba restare a Taranto fino a
dopo Pasqua, chi si illudeva è stato smentito dall’azienda. E
anzi la Morselli ha comunicato che l’acciaieria di Taranto
sarà spenta a gennaio. Se sia o meno un “bluff” sarebbe il
caso di scoprirlo alla svelta. Certo farlo alla vigilia di un
vertice al Mise non depone per le buone intenzioni della
multinazionale franco-indiana con sede legale a Lussemburgo e
quotata su diverse Borse del mondo (non a Piazza Affari).
Intanto le aziende dell’indotto che oggi hanno incontrato al
Mise il ministro Stefano Patuanelli sono allarmatissime:
Venezia, un'altra giornata di paura. L'acqua arriva a oltre un metro e mezzo. Si ferma tutto
“ArcelorMittal Italia sta lasciando lo stabilimento di Taranto
senza aver pagato le aziende dell’indotto” denuncia
Confindustria Taranto. La conclusione – aggiungono gli
imprenditori – è che “non siamo nelle condizioni di garantire
il pagamento degli stipendi dei nostri dipendenti”. Dalla
città pugliese arrivano, via sindacati, parole rassicuranti:
“Morselli ha chiarito che l’azienda rispetterà tutti gli
impegni, a partire dal pagamento delle spettanze previste dal
contratto di appalto” riferiscono le Rsu. Al momento, secondo
indiscrezioni, ArcelorMittal sarebbe in ritardo con i
pagamenti dell’ultima rata di affitto inoltre, fanno sapere i
sindacati, per “motivi tecnici” ha pagato ai lavoratori della
controlla Servizi Marittimi Ilva solo il 90% dello stipendio
di ottobre promettendo di saldare a fine novembre.
Venezia, un'altra giornata di paura. L'acqua arriva a oltre un metro e mezzo. Si ferma tutto
Trento, la città del Natale:
tutto   pronto   per   luci,
addobbi e il tradizionale
mercatino
TRENTO – La Città di Trento si trasforma nella Città del
Natale e, tra luci e addobbi e con il tradizionale mercatino
che quest’anno spegne 25 candeline, farà vivere ai numerosi
visitatori un’autentica atmosfera natalizia degna delle
migliori tradizioni.

Dal prossimo 23 novembre 2019 fino al 6 gennaio del
nuovo anno Piazza Battisti, Piazza Fiera e, da quest’anno
anche Piazza Santa
Maria Maggiore, faranno da cornice alle 92 bancarelle del
Mercatino di
Natale di Trento.

CLICCARE SULLA FOTO PER GUARDARE IL VIDEO SERVIZIO
Venezia, un'altra giornata di paura. L'acqua arriva a oltre un metro e mezzo. Si ferma tutto
Il video servizio trasmesso a Officina Stampa del 14/11/2019

Un’esperienza indimenticabile, resa possibile grazie
all’impegno di tutta la città e degli espositori che di anno
in anno sono
sempre più numerosi.

Tra le tante novità previste per questa edizione 2019      il
coinvolgimento di una nuova piazza, Piazza
Santa Maria Maggiore dedicata ai bambini, alle famiglie e
alla produzione agricola del territorio: nelle casette di
legno gli
operatori associati a Coldiretti esporranno i loro prodotti
affiancando i
numerosi laboratori didattici e ricreativi che si svolgeranno
in una struttura
dedicata e riscaldata.

E per chi utilizza i treni storici per raggiungere Trento,
troverà
Venezia, un'altra giornata di paura. L'acqua arriva a oltre un metro e mezzo. Si ferma tutto
all’arrivo in Piazza Dante una grande ruota panoramica dalla
quale
ammirare la città da una particolare angolatura e il presepe
in legno.

Il Mercatino di Natale di Trento regala dunque un’esperienza
indimenticabile, non solo esposizione e vendita di prodotti,
ma un viaggio nel
territorio alla scoperta delle eccellenze trentine con
degustazioni e
dimostrazioni dal vivo.

Le 92 casette sistemate nelle tre piazze di Trento sono pronte
ad
accogliere i visitatori in un turbinio di colori, sapori e
musiche tradizionali
e vecchie armonie di bande cittadine e gruppi itineranti.

Ma il mercatino è anche il regno dei bambini, Babbo Natale,
infatti li aspetterà nella sua casa per regalare loro una
piccolo dono, li
aiuterà a scrivere la letterina o a fare un piccolo lavoretto.
Non mancheranno laboratori
e attività educative nei musei cittadini o in Piazza S. Maria
Maggiore. Infine
in piazza Duomo il maestoso albero di Natale illuminerà tutta
la piazza
e il tradizionale Trenino di Natale aspetterà i più piccoli
per un
divertente giro nel centro storico alla scoperta di splendidi
palazzi.
Venezia, un'altra giornata di paura. L'acqua arriva a oltre un metro e mezzo. Si ferma tutto
Atletico      Montecompatri
(calcio, II cat.), Capri
convinto: “Questa squadra
vale molto di più”
Monte Compatri (Rm) – Non è stato un buon inizio di stagione
per l’Atletico Montecompatri. La squadra di mister Daniele
Nardi ha collezionato un solo punto nelle prime cinque
giornate (più una di riposo) del campionato di Seconda
categoria. Nell’ultima sfida i castellani hanno perso 4-0
nell’anticipo sul campo del Città di Fiuggi, ma la partita non
è stata del tutto negativa come spiega il centrocampista
classe 1995 Simone Capri: “In realtà nella prima mezzora
abbiamo dominato a lungo l’avversario, sbagliando anche un
Venezia, un'altra giornata di paura. L'acqua arriva a oltre un metro e mezzo. Si ferma tutto
calcio di rigore (una “maledizione” che questa squadra si
porta dietro dalla scorsa stagione, ndr) con Ricci. Poi, alla
prima azione offensiva dei padroni di casa, abbiamo commesso
un’ingenuità evidente e poco dopo abbiamo subito il raddoppio:
un doppio episodio che ci ha completamente “stesi” a livello
morale. Nella ripresa il mister ha provato ad effettuare dei
cambi, ma la situazione non è cambiata”. Tra i subentrati,
anche lo stesso Capri: “Purtroppo alcuni problemi lavorativi
mi hanno impedito di allenarmi con continuità nell’ultimo
periodo e questo mi spiace perché mi piacerebbe vivere di più
lo spogliatoio e provare a dare un contributo diverso alla
squadra. Domenica, per motivi familiari, non potrò giocare il
match interno (da disputare ancora al “Francesca Gianni” di
San Basilio, ndr) contro il Città di Cave, un avversario tosto
come dimostra la classifica che lo vede al sesto posto”. Il
centrocampista è quasi stupito dall’inizio di stagione della
formazione monticiana: “A livello tecnico questa squadra vale
decisamente di più, anzi personalmente pensavo si potesse
giocare un campionato da metà classifica in su. Ora è chiaro
che la percezione è cambiata: dobbiamo pensare a salvarci il
prima possibile, ma serve mettere in campo quella voglia e
quella determinazione che hanno squadre meno forti della
nostra e in generale una maggiore incisività sotto porta. E
poi servirebbe una vittoria per ridare fiducia a questo gruppo
che è sicuramente valido e non può navigare nelle zone di
retrovia della classifica” conclude Capri.
Rocca Priora (calcio, Under
14     prov.),     Loggello:
“Obiettivo? Arrivare il più
in alto possibile”
Rocca Priora (Rm) – Seconda vittoria stagionale (in quattro
partite) per l’Under 14 provinciale del Rocca Priora. I
ragazzi di mister Roberto Loggello e Maurizio Corvese hanno
battuto a domicilio il De Rossi per 2-1 grazie ad una
doppietta di Armin Hajdari. “I ragazzi hanno dominato
nettamente il primo tempo, chiudendo sul doppio vantaggio –
commenta Loggello – Poi nella ripresa abbiamo fatto qualche
cambio e le cose sono andate un po’ meno bene, anche se il
risultato non è mai stato in discussione”. L’allenatore parla
dell’avvio di stagione dei suoi ragazzi: “Abbiamo fatto un
ottimo pre-campionato e pensavo si potesse partire in maniera
migliore anche nel momento delle partite ufficiali. Ma abbiamo
avuto alcuni infortuni, come quello grave capitato a Baldi
(rottura del legamento, ndr), che ci hanno un po’
condizionato. Stiamo ricorrendo ad alcuni ragazzi del 2006 che
ringrazio per l’impegno e la tenacia con cui giocano sotto
età, ma al momento non vogliamo fissare obiettivi per la
stagione: le cose principali che ci interessano sono quelle di
tenere unito e compatto questo gruppo e di arrivare il più in
alto possibile in classifica. D’altronde questo è un gruppo
che sale dalla Scuola calcio e qualche limite ce l’ha: sia noi
tecnici che i ragazzi siamo consci di dover lavorare tanto”.
Loggello parla anche del rapporto con l’altro allenatore
Corvese: “Siamo stati compagni di squadra proprio qui a Rocca
Priora e abbiamo un ottimo rapporto. Per entrambi è la prima
esperienza da tecnici nel settore agonistico e c’è tanta
voglia di poter dare il nostro contributo e ripagare la
fiducia che ci ha dimostrato la società”. Nel prossimo turno
l’Under 14 provinciale giocherà sul campo della Virtus
Albalonga che ha due punti in meno dei roccaprioresi:
“Cercheremo di fare una buona partita e dare continuità al
risultato dell’ultimo turno” conclude Loggello.
Tc New Country Frascati,
Molinari    scommette sul
pickleball: “E’ già molto
apprezzato”
Frascati (Rm) – Da circa un mese, presso il Tc New Country
Frascati, è nato uno dei primissimi campi di pickleball in
Italia. La disciplina, negli Stati Uniti (dove ha oltre tre
milioni di praticanti), ha lo stesso seguito che il padel ha
saputo creare in Europa e il direttore sportivo del circolo
tuscolano Marcello Molinari è convinto che presto “esploderà”
anche nel nostro Paese: “Già i primi appuntamenti organizzati
presso il nostro circolo hanno suscitato grande interesse.
Abbiamo provato a spiegare i principi cardine di questo gioco
che definirei un “incrocio” tra il tennis e il ping pong con
una pallina leggera e “bucata” come quella del badminton. C’è
la specificità di una zona di “non volèe” che crea delle
situazioni tattiche particolari, esattamente come la regola
dell’attacco dopo il terzo colpo che di fatto “concede” la
possibilità della prima offensiva a chi risponde. E’ un
peccato che la pioggia dell’ultimo periodo ci abbia un po’
condizionato, altrimenti avremmo organizzato altri eventi per
far conoscere meglio il pickleball, ma presto recupereremo il
terreno perduto”. In ogni caso sia i soci del Tc New Country
Frascati che anche i semplici “curiosi” di questa disciplina
possono fruire del campo nato all’interno del circolo
tuscolano tramite una semplice prenotazione presso la
segreteria di via dell’Acquacetosa. “Il materiale per giocare,
visto che non è ancora disponibile in commercio in Italia, lo
mettiamo a disposizione noi” sottolinea Molinari che poi
pronostica: “Nel 2020 sono convinto che nasceranno nuovi campi
dedicati al pickleball in Italia e la disciplina prenderà
rapidamente piede perché tra l’altro è facilmente fruibile da
giocatori di tutte le fasce d’età, anche dai più piccoli. I
nostri mini-atleti, ad esempio, hanno dimostrato di avere una
naturale familiarità con la racchetta e i tempi di gioco”.
Cinema a Natale, nelle sale
cinematografiche arriva il
capolavoro   di   Guillaume
Maidatchevsky:        AILO-
Un’Avventura tra i Ghiacci

Ailo, il viaggio di un piccolo cucciolo
di renna tra le meraviglie della Lapponia

Fabio Volo, con il suo inconfondibile timbro vocale è il
narratore di “AILO – Un’Avventura tra i Ghiacci“, primo
lungometraggio firmato da un grande autore di documentari
sugli animali: il francese Guillaume Maidatchevsky, arrivato
nelle sale il 14 novembre.

Immagini meravigliose di una natura incontaminata e ricca di
fascino, fanno da sfondo alla storia di Ailo, un film
emozionante e coinvolgente..

“Ho deciso di raccontare la storia di Ailo perche è un bel
film, perché
sono genitore e voglio che i miei figli vedano film
emozionanti ed educativi
come questo. Ailo non è solo la
storia di una splendida avventura, è un film che ci fa capire
anche come la natura
e il pianeta debbano diventare temi centrali ora, siamo già in
ritardo.” Scrittore, attore, sceneggiatore, conduttore
radiofonico e televisivo l’artista, fervido sostenitore della
salvaguardia del
pianeta, torna al doppiaggio dopo 3 anni dall’esperienza di
Kung Fu Panda 3, con un ruolo tutto
nuovo: il narratore di un viaggio fantastico tra le nevi della
Lapponia
finlandese, la magica terra di Babbo Natale, di un piccolo
cucciolo di renna e
della sua mamma.

“Ho diretto moltissimi
documentari sugli animali. Ma un giorno i miei figli mi hanno
detto: “Non hai
mai fatto un film sulle renne di Babbo Natale!” Così è nato
AILO, un’opera di
finzione basata sulla realtà della natura.” Guillaume spiega
la sua scelta di
questa forma narrativa dopo     una   lunga   esperienza   come
documentarista e biologo,
esperto conoscitore delle caratteristiche fondamentali del
comportamento degli
animali, assoluti protagonisti di Ailo. Il film è stato
presentato in anteprima
durante la recente Festa del Cinema di Roma, nella sezione
Alice nella Città,
con la presenza del regista e di Volo.

Dice il regista, che abbiamo incontrato durante
l’anteprima: “Abbiamo girato 600 ore di giornalieri. Non le ho
riviste tutte… ma
quasi! In fase di montaggio si comincia un terzo tipo di
scrittura. È lì che
cerchiamo le espressioni e la mimica degli animali. Abbiamo
davanti una sorta
di grande puzzle con tutte le interazioni che si sono
verificate durante le
riprese. Non si tratta di un documentario o di un bestiario.
Non mostro dieci
scene con un animale, e poi altre dieci con un altro. No,
l’imperativo è la
storia, la storia, la storia… Il mio obiettivo è quello di
creare un legame
con lo spettatore”.

Maidatchevsky ha evitato di cadere in un pedagogismo
ambientalista ormai alquanto invasivo e spesso fuori tono.
Conferma infatti che
“ il discorso ambientalista a forza di
sentirlo tutti i giorni diventa sterile, perde forza. Bisogna
trovare un altro
modo per sensibilizzare la gente, anziché dire ‘Non è bello
quello che gli
esseri umani fanno al pianeta e agli animali’. Da questo punto
di vista,
appartengo alla scuola di      Miyazaki:   meravigliando   lo
spettatore lo si stimola a
proteggere l’ambiente. La presa di coscienza avrà luogo perché
i bambini si
affezioneranno ad Ailo, all’ermellino e al ghiottone, e
penseranno: ‘sarebbe
davvero un gran peccato se tutto questo sparisse’. Del resto,
funziona così anche con gli adulti”.
L’educazione alla vita, alle sue gioie e dolori, alle sue
conquiste e pericoli,
è. in fondo, un percorso comune a tutti gli esseri viventi, e
l’itinerario di
Ailo costituisce la metafora di un’avventura che coinvolge ed
impegna tutte le
creature di questo pianeta.
Sinossi

Ailo – Un’avventura tra i ghiacci racconta con la voce unica
di
Fabio Volo, l’incredibile viaggio di un piccolo cucciolo di
renna tra le
meraviglie della Lapponia. Un percorso alla scoperta di
strepitosi paesaggi immersi in una natura incontaminata e
primitiva in cui
vivono animali stupendi. Una storia narrata da immagini uniche
– raccolte in
sedici mesi durante le quattro stagioni – che mostrano la
crescita di
Ailo, la piccola renna che imparerà ad affrontare con coraggio
i pericoli della
natura e a superare straordinarie sfide alla scoperta di un
mondo bellissimo.

La renna

Ailo è una piccola renna, un animale originario della
Lapponia. Se ne trovano a decine di migliaia in questa
regione, più numerose
degli stessi abitanti Le renne hanno delle corna che si
rinnovano ogni anno. Le
loro particolari caratteristiche permettono loro di
sopravvivere in un ambiente glaciale, la loro
pelliccia, infatti, le rende capaci di sopportare delle
temperature prossime ai
-40 gradi centigradi. Diversamente dagli altri erbivori, le
renne riescono a
spostarsi facilmente sulla neve grazie ai loro grandi zoccoli.
Si nutrono di erba e di muschio, ma il loro nutrimento
preferito sono senza alcun dubbio i licheni.

Ailo – Un’avventura tra i ghiacci è un’esclusiva per
l’Italia di Lucisano Media Group e Adler Entertainment,
distribuito da Adler
Entertainment , ed
è stato realizzato grazie ad un cast tecnico d’eccezione che
ha trascorso su un
set difficile per le condizioni climatiche quattro stagioni,
da maggio del 2017
a giugno del 2018.

Un film diretto da Guillaume Maidatchevsky, raccontato da
Fasbio Volo, nei cinema dal 14 novembre 2019
Cast tecnico

Regia: Guillaume Maidatchevsky

Voce narrante: Fabio Volo

Prodotto da: Laurent Baudens,       Laurent Flahault,     Gaël
Nouaille

Co-prodotto da: Marko Röhr

In coproduzione con Borsalino Productions, Gaumont MRP,
Matila Röhr Production
Produttori associati: Stephan Giger, Ralph Dietrich,
Karin Dietrich Kjetil Jensberg, Svein Andersen

Direttore della fotografia: Daniel Meyer

Direttore della fotografia in Finlandia: Teemu Liakka

Musiche originali: Julien Jaouen

Musiche originali aggiuntive: Panu Aaltio

1° Ass.te alla regia: Mélanie Caudron

Montaggio: Laurence Buchmann

Coordinatrice animali: Tuire Kaimio

Tecnico del suono: Juha Hakanen

Direttore di produzione: Eric Salemi

Direttrice di produzione in Finlandia: Hanna Järvinen

Canzone: “Ailo: une
odyssée en Laponie”, composta e interpretata da Aldebert.
Puoi anche leggere