VARIANTI "CICLOVIA DELL'AMICIZIA"
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VARIANTI “CICLOVIA DELL’AMICIZIA” Da Monaco di Baviera a Venezia Vivete il territorio in tutte le sue sfumature … … Prendetevi il tempo per essere felici. DOLOMITI L’ ESPERIENZA DOLOMITI a piedi e sulle due ruote. Il percorso della Ciclovia dell’Amicizia attraversa luoghi unici al mondo: le Dolomiti, Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO. Sono un territorio di straordinaria bellezza, di paesaggi disegnati da boschi e contornati da montagne mozzafiato. Lungo l’itinerario, arrivando nel territorio di Cortina d'Ampezzo, si propongono due varianti al tragitto principale, che permetteranno ai turisti di immergersi a 360 gradi nell’ambiente circostante, con la possibilità di sostare alcuni giorni, per ripartire poi più arricchiti di prima e pronti alla scoperta delle altre meraviglie della provincia di Belluno, riprendendo il percorso della ciclovia in direzione Venezia. Cortina d’Ampezzo oltre alle meraviglie delle vette dolomitiche famose in tutto il mondo, custodisce uno dei parchi veneti più preziosi, il Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo. All'interno di questa oasi naturale il panorama è unico nel suo genere, con vette alte oltre i 3200 metri, verdi pascoli, sentieri attrezzati, reperti storici, luoghi della Grande Guerra, una flora ed una fauna ricchissima e numerosi rifugi in grado di offrire ristoro ed accoglienza ai turisti. In questo ambiente, dove natura, cultura, tradizione si incontrano e si fondono alla perfezione si può respirare l'atmosfera autentica della montagna, accompagnando lo sport anche alla buona tavola grazie agli accoglienti rifugi sparsi nel territorio. Dolomiti quindi come sinonimo di natura, vita all’aria aperta e buona tavola, ma non solo. Arte e cultura, vacanza in famiglia o semplicemente il relax di una passeggiata per le vie del centro. I nostri consigli: VARIANTE TREKKING DOLOMITI: Postazione Cima Gallina - Itinerario Grande Guerra Escursione ideale per famiglie con bambini. Nella parte ovest di Cortina, partendo dal Rifugio Col Gallina (lungo la strada che porta al Passo Falzarego), si sale lungo i pascoli del Passo Falzarego. Ci si muove prima in direzione del passo e poi si prosegue mantenendo la sinistra e continuando a salire in direzione dell'arrivo dello skilift di Col Gallina. Una volta arrivati qui si raggiunge la cima dove vi era una postazione di artiglieria italiana. Si può vedere la ricostruzione del comando, di un dormitorio e la galleria del cannone. Il sito è normalmente chiuso, ma visitabile con rievocatore storico, previa prenotazione. Link al video della gita con rievocatore storico: http://www.cortinachannel.tv/index.php/video/187/sulle-orme-della-grande-storia-a-cima-gallina- fra-le-testimonianze-della-prima-guerra-mondiale Scheda dettagliata con altimetrie, foto, file gpx. http://www.3dolomiti.it/schede/_percorsi.htm?id=11362&obj_type=82 Nota: La prenotazione della gita con rievocatore storico (sia per la stagione invernale che estiva) si può effettuare contattando le Guide Alpine di Cortina. (www.guidecortina.com)
VARIANTE TREKKING DOLOMITI: Trincee 5 Torri - Itinerario Grande Guerra Escursione ideale per famiglie con bambini. Partenza consigliata dal Rifugio Scoiattoli ( ai piedi delle 5 Torri) e arrivo presso la partenza della seggiovia Bai de Dones (situata lungo la strada per il Passo Falzarego). Il Rifugio Scoiattoli si può raggiungere con la seggiovia oppure a piedi. Indicativamente da aprile a novembre (nel periodo di alta stagione – luglio/agosto - solo in alcuni orari), è possibile arrivare in auto fino al Rifugio 5 Torri e da lì iniziare il tragitto a piedi. Nei mesi di luglio e agosto è attivo un servizio navetta a pagamento che dalla strada per il Passo Falzarego, in loc. Cianzopè porta fino al Rifugio 5 Torri. Lungo l'itinerario sono presenti trincee, grotte e baraccamenti italiani. Nella prima parte dell'itinerario i manufatti sono stati ricostruiti mentre nella seconda parte sono originali. Nei baraccamenti durante la stagione estiva è possibile vedere la riproduzione di soldati ed armi. Il percorso storico si conclude raggiunta la strada asfaltata che collega la statale al rifugio 5 Torri. Da qui si può proseguire come indicato verso il parcheggio di Bai de Dones (girando verso sinistra) oppure rientrare al Rifugio Scoiattoli, tenendo la destra, passando per il rifugio 5 Torri. Scheda dettagliata con altimetrie, foto, file gpx. http://www.3dolomiti.it/schede/_percorsi.htm?id=11364&obj_type=82 ITINERARIO GUIDATO: Su richiesta disponibilità di escursione/visita guidata contattando le GUIDE ALPINE DI CORTINA (www.guidecortina.com) VARIANTE MOUNTAIN BIKE DOLOMITI: in sella alla mountain bike per un’avventura lungo i meravigliosi sentieri dolomitici, nel BIKE PARK di Cortina d’Ampezzo (2 opzioni). Escursione facile adatta a tutti. Effettuabile sia in mountain bike che a piedi. Percorso MTB - Pian de Ra Spines - Itinerario n. 2 Bike Park Cortina E’ questo uno dei percorsi più classici del territorio di Cortina: si snoda ad anello attorno alla piana di Fiames (zona nord di Cortina), risultando particolarmente apprezzato per la sua facilità, immerso in un contesto naturale mozzafiato. La partenza è fissata presso l’Hotel Fiames, 5 km circa a nord del centro abitato di Cortina, (ma si può partire tranquillamente dal centro del paese percorrendo la pista ciclabile). Dietro l’Hotel Fiames si imbocca la strada sterrata, chiusa da una sbarra. Il primo tratto è perfettamente pianeggiante e corre in un fitto bosco fino a trovare la riva del torrente Boite dopo un chilometro. Dopo 1,6km si giunge nei pressi di Lido CapoVerde, una piccola spiaggia in riva al fiume. Una breve salita porta all’ingresso del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, dove sorge il centro visitatori: si supera un’altra sbarra, pedalando fino ad un ponticello sul Rio Felizon; superatolo, l’indicazione da seguire è sulla sinistra, lungo il sentiero 417. In facile discesa si arriva al “Ponte de ra Piencia”, che scavalca il torrente. Si pedala ora sulla destra orografica del torrente Boite, immersi in un bosco fitto e ombroso ai piedi del Col Rosà. Tutto il tratto che segue corre in sostanziale piano, con terreno sempre compatto e facilmente pedalabile: dopo 3 km circa si trova l’indicazione Pian de ra Spines, a quota 1310 metri. L’unica asperità del percorso è un tratto in salita di 400 metri (pendenza attorno al 6%), che si trova dopo 4,5km. Scollinati, una divertente discesa porta verso il Camping Olympia. Poco oltre si giunge ad un bivio: sulla destra si sale verso il lago Ghedina (la salita è piuttosto impegnativa), dritti si va verso l’abitato di Cadin, mentre sulla sinistra si trova il torrente Boite, che si supera sul “Ponte de ra Sia”. Scavalcato il Boite, si prosegue verso Fiames lungo un sentiero che si trova ancora sulla sinistra, oltre il ponte; si giunge nei pressi dell’aviosuperfice, si aggira il parcheggio pedalando per l’ultimo tratto nel bosco, a ridosso della strada statale arrivando presso l’Hotel Fiames dopo 6,6 km totali. (Per chi desiderasse invece dirigersi verso il centro paese, superato il “Ponte de ra Sia” si prosegue dritto fino ad incrociare la statale. Attraversata la strada, si percorre una breve salita al termine della quale mantenendo la destra ci si ricongiunge al percorso della ciclabile che riporta in centro paese). Scheda dettagliata con altimetrie, foto, file gpx. http://www.3dolomiti.it/schede/_percorsi.htm?id=4498&obj_type=151
Per i più atletici e per chi volesse invece pedalare un po’ di più e godere di una vista di Cortina dall’alto si propone una possibile modifica, in senso opposto, all’itinerario precedente: Escursione impegnativa adatta a biker esperti.Effettuabile sia in mountain bike che a piedi Percorso MTB - Cianderou-Posporcora 7 – Itinerario n. 7 Bike Park Cortina Dal centro del paese si imbocca la Ciclabile in direzione nord Fiames – Cimabanche. Poco prima del Campo Sportivo A. De Rigo, sulla sinistra si prende il sentiero in discesa che porta ad incrociare la statale, in direzione del Camping Olympia. Oltrepassato il torrente Boite grazie al “Ponte de ra Sia”, si sale su strada asfaltata e, poco prima di giungere al lago Ghedina, superata una sbarra, si svolta a destra su strada sterrata. Dopo circa 2 km si raggiunge località “Sote i Crepe de Cianderou”. Si svolta nuovamente a destra continuando a salire fino a raggiungere Cianderou a quota 1780 metri con una splendida panoramica su tutta la valle. La strada prosegue lungo un meraviglioso saliscendi fino a Forcella Posporcora. Inizia poi una impegnativa discesa che porterà fino in località Pian de Loa, immergendosi nel Parco Naturale delle Dolomiti d'Ampezzo, per ritornare in località Fiames e, attraversata la statale grazie al sottopasso (che si incontra sulla sinistra circa 1 km prima dell’Hotel Fiames) rientrare a Cortina attraverso la ciclabile. Scheda dettagliata con altimetrie, foto, file gpx. http://www.3dolomiti.it/schede/_percorsi.htm?id=6113&obj_type=151 Nota: l’itinerario è difficilmente percorribile nel senso opposto. VARIANTE CENTRO CITTA’: a Cortina d’Ampezzo, per chi desidera la tranquillità ed il relax di una passeggiata in centro, musei, shopping, attività per bambini e molto altro ancora sono a portata di mano. FAMIGLIE CON BAMBINI: durante la stagione estiva, le Guide Alpine, organizzano di fronte alla loro sede, nei pressi della Ciasà de Ra Regoles nel centro di Cortina d’Ampezzo, una piccola palestra di roccia, che permette ai ragazzi di familiarizzare con questo sport, in sicurezza, divertendosi. Un modo diverso di trascorrere del tempo nel centro del paese. PER TUTTI: L’arte e la cultura sono un aspetto importantissimo anche in montagna e non solo nelle grandi città. Tre sono le realtà museali delle Regole d'Ampezzo: il Museo Paleontologico Rinaldo Zardini, dedicato ai fossili delle Dolomiti, il Museo d'Arte Moderna Mario Rimoldi con una delle più importanti collezioni del Novecento Italiano e il Museo Etnografico Regole d'Ampezzo, che illustra, attraverso oggetti e immagini, la tradizione silvo-pastorale della comunità regoliera. Quest’ultimo permette davvero di immergersi nel territorio ed è un museo molto apprezzato anche dai più piccoli. (www.musei.regole.it) AMANTI DELLO SHOPPING: Le vie del centro non deluderanno gli amanti dello shopping. Passeggiando nel cuore del paese numerosi sono i negozi che attireranno l’attenzione, dai fornitissimi negozi sportivi, alle boutique, a quelli di artigianato tipico, alle grandi marche e molto altro ancora. Le caffetterie, adatte per una sosta durante il pomeriggio o per gustare ottimi dolci e gelati. E quando arriva la sera, dopo un po’ di shopping, il modo migliore per concludere la giornata è un aperitivo in uno dei tanti locali, all’ombra del Campanile.
LAGHI MAGIE D’ACQUA… Oasi naturali a portata di “BICI” Non solo montagna nella provincia di Belluno I laghi, suggestivi specchi d'acqua incastonati tra boschi, pascoli, rocce dolomitiche e piccoli borghi montani, sono un valore aggiunto al paesaggio bellunese. Nelle Dolomiti Bellunesi ce ne sono oltre un centinaio, a diverse altitudini, di differenti dimensioni e origini. Molti possono essere raggiunti solo a piedi mentre altri si raggiungono facilmente in pochi minuti, anche in bicicletta. Miracoli naturali dell'ultima glaciazione ma non solo, a nord i laghi del Cadore, sono luoghi tranquilli e rilassanti in cui si specchiano i profili delle imponenti cime che li dominano. I più famosi sono il lago di Misurina - situato ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo - il maggiore bacino naturale dell'area, il lago del Centro Cadore, il lago di Auronzo, mentre a sud est della provincia, troviamo il lago di Santa Croce. Lungo l'itinerario della Ciclovia dell'Amicizia da Monaco di Baviera a Venezia, a poche pedalate dalla ciclabile, si ha la possibilità di modificare l’ itinerario scoprendo il territorio in tutte le sue varianti, immergendosi in paesaggi unici dove la trasparenza delle acque, il microclima, la quiete ed i sapori autentici del territorio, danno la possibilità di rilassarsi e ricaricare le batterie per proseguire poi in direzione Venezia. I nostri consigli: PER I PIU’ ALLENATI Da nord la prima variante proposta è quella per Misurina – Auronzo di Cadore. Una digressione per i più allenati, con la possibilità di deviare dal percorso principale in località Carbonin per andare a scoprire tre laghi magnifici. Si percorre quindi la SS 48bis per circa 8 km in salita fino a raggiungere Misurina. Prima di arrivare al famoso Lago di Misurina, si suggerisce una breve ma impegnativa variante per raggiungere il lago Antorno proprio alla base delle Tre Cime di Lavaredo. Giunti nei pressi dell’Hotel Dolomiti Des Alpes svoltare a sinistra e proseguire poi dritti per circa 400 metri tenendo alla propria destra il piccolo campeggio. Da qui una breve ma impegnativa salita porta al Rifugio Lago Antorno posto proprio di fronte al bellissimo e caratteristico laghetto. Uno specchio d’acqua immerso in un ambiente strepitoso. Ritornando poi indietro si arriva in poche pedalate sulle rive del famosissimo e leggendario lago di Misurina. Qui le opzioni sono molte… una sosta rigenerante mangiando e bevendo qualcosa nei numerosi ristoranti, malghe e bar oppure godersi un po’ di relax attraversando il lago in pedalò. Chi invece preferisce restare in sella alla propria due ruote può fare il giro del lago, un percorso interessante anche per una tranquilla passeggiata. Una leggenda rende ancora più attraente questo lago. La storia dell’anziano Re Sorapiss e della sua unica figlia Misurina. Il re Sorapiss per esaudire il desiderio della figlia di possedere lo specchio magico di una fata decise di farsi trasformare in una montagna. Quando poi Misurina si accorse di trovarsi sull’apice della montagna, che un tempo era stato suo padre, colta dalle vertigini per l’altezza, precipitò nel vuoto. Il re Sorapiss dovette assistere alla morte della figlia senza poter intervenire e le sue lacrime formarono due ruscelli che diedero vita a quello che è, oggi, il lago di Misurina. Da Misurina percorrendo la SS 48bis inizia la discesa che in pochi chilometri porta ad un bivio. Sulla destra la strada ricomincia a salire in direzione Passo Tre Croci e poi Cortina, mentre proseguendo dritti in discesa si continua verso Auronzo dove dopo circa 25 km si arriva nei pressi del lago di Santa Caterina (altrimenti noto come lago di Auronzo). Un bacino artificiale famoso per il suo meraviglioso colore e per le numerose competizioni di canoa e motonautica che ogni anno si
svolgono durante l’estate. Anche qui un breve tratto di ciclabile costeggia il lago e sono possibili piacevoli passeggiate. Proseguendo per circa 18 km in direzione sud lungo la SR48 si ritorna a Calalzo di Cadore. PER I PIU’ ALLENATI, MA NON SOLO Escursioni di varie difficoltà, alcune percorribili a piedi, altre in mountain bike. Alcune località sono raggiungibili anche in auto, quindi adatte a tutti. Riprendendo il percorso della ciclabile ed arrivando a Cortina d’Ampezzo, per chi desidera sostare qui alcuni giorni molti sono i laghi alpini meritevoli di una visita. Se ne citano alcuni: lago Ghedina, lago Pianozes sono i più facilmente raggiungibili, oppure, con una breve escursione, da soli o in compagnia delle guide, si possono raggiungere Croda da Lago con il suo particolare e profondo lago, i laghetti di Fosses nel Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo o ancora il meraviglioso lago del Sorapiss dal colore azzurro intenso che una volta visto non si potrà più dimenticare, un luogo veramente magico. Continuando invece a pedalare in direzione sud, nei pressi di San Vito di Cadore si incontra il bacino artificiale del Lago di Mosigo, un dolce specchio d'acqua che ricorda i paesaggi canadesi, con un incantevole sentiero che lo circonda ed un punto ristoro a disposizione oltre alle aree pic- nic. Per raggiungerlo, una volta giunti all’ingresso di San Vito, nei pressi della Ferramenta della Cooperativa, basta abbandonare la ciclabile svoltando in discesa a destra, attraversare la SS51 e scendere per poche centinaia di metri fino ad incontrare sulla sinistra prima un campo da calcio e poi il lago. Proseguendo lungo la ciclabile, circa 30 km più a sud ecco apparire l'importante Lago del Centro Cadore, circondato dalle località turistiche di Pieve di Cadore (città natale di Tiziano Vecellio), Calalzo di Cadore (punto di arrivo della ferrovia delle Dolomiti), Lozzo e Lorenzago di Cadore. Attorno a questo lago sono stati creati itinerari che si snodano tra prati e boschi, alla scoperta di una natura incontaminata. Tappa d'obbligo è la visita al laghetto delle Tose ed al sito archeologico di Lagole, importante dal punto di vista naturalistico grazie alle sue sorgenti termali ed ai reperti di epoca paleo veneta oggi conservati al Museo Archeologico Cadorino che si trova al secondo piano del Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore a Pieve di Cadore Anche questo lago è avvolto dal fascino di una leggenda, infatti Lagole era la dimora delle Anguane, antiche creature femminili delle acque, bellissime donne dai capelli lunghi e vestite di verde, rosso o bianco. Le Anguane sono un po' il simbolo del potere seducente della natura. A Lagole dunque archeologia e mitologia, acqua e natura, storia e folklore si intrecciano creando un connubio di straordinario fascino e interesse. In questo luogo sono stati creati inoltre alcuni itinerari didattici. Da non perdere infine una sosta a Pieve di Cadore dove è possibile visitare il Palazzo della Magnifica Comunità di Cadore con il suo museo, la casa natale di Tiziano Vecellio ed il prestigioso Museo dell’Occhiale. Dal lago del Centro Cadore è facile poi innestarsi nuovamente nel percorso della Ciclovia e proseguire in direzione sud alla volta di Venezia. Prima di abbandonare la provincia di Belluno si costeggerà infine il Lago di Santa Croce. Specchio d'acqua naturale che riflette i monti dell'Alpago e il Nevegal, questo lago è il secondo bacino per ampiezza del Veneto. Un'oasi naturale ricca non solo di peculiarità ambientali, ma anche di strutture ricettive capaci di soddisfare le più svariate motivazioni di vacanza. Meta ideale degli amanti del windsurf, kite surf e dei pescatori. Pedalare sulle sue rive è davvero un'esperienza unica. Una sosta rigenerante in una delle sue spiaggette, un drink in riva al lago, una lezione di windsurf… e poi di nuovo in sella alla volta di Venezia. Per ammirare il lago dall’alto si consiglia un’escursione nella Foresta del Cansiglio. Qui si può godere di una natura incontaminata. Un altopiano circondato da foreste di faggi e abeti. Il Cansiglio è il luogo ideale anche per gli amanti della storia e delle tradizioni ed offre inoltre la possibilità di praticare vari sport dal trekking alla mountain bike, dall’equitazione al golf e di gustare i prodotti della tradizione nelle malghe locali.
CITTA’ D’ARTE NATURA, ARTE, CULTURA, TRADIZIONI E GUSTO…. Un connubio perfetto in una provincia capace di regalarvi MILLE MODI PER ESSERE FELICI. Da Pieve di Cadore si prosegue in direzione sud. Il percorso, grazie a due importanti interventi di miglioria in località Ponte Cadore ed in località Castellavazzo, porta in tutta sicurezza a Longarone. Continuando si giunge in pochi chilometri a Ponte nelle Alpi. Da qui l'itinerario della Ciclovia dell’Amicizia – da Monaco di Baviera a Venezia - prosegue sulla sinistra orografica del Piave in direzione del Lago di Santa Croce e di Vittorio Veneto. Da Ponte nelle Alpi proseguendo invece sulla destra orografica del Piave si segue l’itinerario della Lunga Via delle Dolomiti che porta a scoprire Belluno (capoluogo di provincia) e più a sud Feltre. Lungo questa splendida terrazza sulla Valbelluna si ha la possibilità di ammirare la Certosa di Vedana, vicino a Sospirolo, e per gli appassionati, di fare una tappa a Cesiomaggiore per la visita al Museo Etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi oltre al Museo Storico della Bicicletta (che fa parte del Club Italia Musei Ciclismo ed è uno dei migliori e più completi a livello internazionale). Giunti a Feltre, proseguendo lungo un percorso ad anello si ritorna a Ponte nelle Alpi passando anche per Mel e Limana caratteristici borghi della sinistra Piave. E’ importante ricordare in queste località l’intersezione con la Via Claudia Augusta Altinate, l’antica strada romana che dall’Adriatico portava fino al Danubio. Non mancheranno inoltre i sapori del territorio, che potranno essere degustati nei ristoranti, trattorie, malghe, agriturismi della zona. Si scopriranno borghi unici pieni di atmosfera e storia, che unitamente ai prodotti tipici bellunesi, sapranno regalare qualcosa in più a questa esperienza su due ruote. I nostri consigli: PER GLI AMANTI DELL’ARTE, DEI MUSEI, DELLA STORIA E CULTURA LOCALE Pieve di Cadore: meta d'obbligo per una sosta di interesse artistico. Oltre alla casa natale di Tiziano Vecellio, il paese conserva un considerevole numero di edifici di interesse storico, il sito archeologico di piazza Municipio scoperto nel 1951, durante l’esecuzione dei lavori del Palazzo Municipale, la Chiesa arcidiaconale di Santa Maria Nascente (XIX secolo), con varie tele di Cesare Vecellio e la Madonna, un santo Vescovo, Sant'Andrea e Tiziano del grande Tiziano Vecellio ed anche due importanti musei: il Museo Archeologico Cadorino che espone i reperti archeologici provenienti da Lagole di Calalzo, Domegge e Valle di Cadore, ed il Museo dell’Occhiale, che è nel suo genere, uno dei più completi al mondo. Ospitato nel palazzo COS.MO, raccoglie oltre 4.000 pezzi, spesso unici, che raccontano la storia di questo prezioso accessorio dall’antichità ai giorni nostri. Un prodotto che ha avuto in passato ed ha ancora tutt’oggi grande importanza per l’economia della valle. (www.magnificacomunitadicadore.it) (www.museodellocchiale.it) Scheda dettagliata con altimetrie, foto, file gpx. http://www.3dolomiti.it/schede/_percorsi.htm?id=10182&obj_type=151&lng=it Longarone: paese tristemente famoso per la tragedia del Vajont. Si può ammirare in lontananza la Diga del Vajont ed effettuare poi una visita al Museo “Attimi di Storia” in centro paese. Da non perdere anche la chiesa monumentale santa Maria Immacolata di Giovanni Michelucci, costruita dopo la tragedia, sui resti di quella precedente. Numerosissimi, anche nelle immediate vicinanze, i luoghi della memoria. (www.prolocolongarone.it) Scheda dettagliata con altimetrie, foto, file gpx. http://www.3dolomiti.it/schede/_percorsi.htm?id=10184&obj_type=151&lng=it
Cesiomaggiore: Il Museo Etnografico della Provincia di Belluno e del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi permette di immergersi totalmente nel passato grazie alle numerose sale, ai filmati, ed agli oggetti legati al territorio, il tutto in una location di eccezionale bellezza. (www.museoetnograficodolomiti.it) Altra tappa d’obbligo, soprattutto per gli appassionati delle due ruote è il Museo Storico della Bicicletta (uno dei migliori a livello internazionale). Un museo nato nel 2007 che racconta la storia e il significato della bicicletta. Un museo straordinario, con esemplari che vanno dai bicicli dalle enormi ruote anteriori fino al gioiello utilizzato da Marco Pantani al Tour de France 1997. (www.museostoricodellabicicletta.it ) PER GLI AMANTI DELLA TRADIZIONE, DELL’ARTE, DELLO SHOPPING Belluno centro storico: Arrivando da nord, dopo Ponte nelle Alpi e costeggiando in parte la ferrovia, si raggiunge la frazione di Cusighe. Nei pressi della rotatoria, imboccando Via Cusighe, si prosegue in direzione del centro storico, passando per il Ponte degli Alpini e raggiungendo poi finalmente Piazza dei Martiri. La sensazione di camminare lungo un balcone panoramico sul Piave, grazie ad inaspettati scorci che si aprono anche nelle strette vie del centro, accompagna durante la visita del cuore del capoluogo della provincia dolomitica, ricco di angoli di storia ed arte. I raffinati palazzi, le piazze, i portici, le fontane… ogni angolo sa regalare particolari di eccezionale bellezza. Piazza Duomo, dove si affacciano i palazzi dell’antico potere cittadino: Palazzo dei Rettori, Palazzo Rosso, Palazzo dei Vescovi con l’antica Torre Civica, il Duomo con l’imponente Campanile di Filippo Juvarra, uno dei più alti d’Italia, la Chiesa di Santo Stefano ed il Museo civico di Belluno. Da non perdere una passeggiata in via Mezzaterra e le due porte principali della città antica, Porta Rugo a sud e Porta Dojona a nord, dietro cui si apre Piazza dei Martiri con la sua tradizionale passeggiata, il “liston”. Numerosi i negozi per gli amanti dello shopping ed inoltre non mancano le osterie tipiche ed i ristoranti della tradizione dove assaporare i prodotti del territorio. Scheda dettagliata con altimetrie, foto, file gpx. http://www.3dolomiti.it/schede/_percorsi.htm?id=10185&obj_type=151&lng=it Feltre centro storico: Arrivando da nord attraversata la frazione di Foen si scende a sinistra fino ad imboccare sulla destra via Calzamatta percorsa la quale si giunge ad una piccola rotatoria. Imboccata la strada a sinistra si prosegue costeggiando lo Stadio ed attraversata la successiva rotatoria si prosegue in direzione del centro storico. Feltre, una delle città murate più suggestive del Veneto, incanta per la sua bellezza. Le strette vie del centro storico si snodano tra i palazzi con bifore e poggioli dalla foggia rinascimentale, gioielli architettonici che raccontano lo splendore della dominazione veneziana, che valsero alla città l’epiteto di “urbs picta”, città dipinta. Piazza Maggiore rappresenta il cuore antico della città, qui si affaccia il Palazzo della Ragione che ospita l’antico Teatro de la Sena, “Piccola Fenice” in cui mosse i primi passi artistici il famoso commediografo veneziano Carlo Goldoni. Sull’altro lato della piazza, spicca la torre del Castello di Alboino. Durante l’anno numerosi sono gli eventi ospitati da questo meraviglioso borgo. I più caratteristici sono, la tradizionale Mostra dell’Artigianato e l’emozionante Palio, rievocazione storica che ricorda l'atto di spontanea sottomissione della cittadina alla Repubblica di Venezia, oltre a numerose competizioni sportive, quali ad esempio la Belluno Feltre Run e la Granfondo Sportful. Degno di nota, inoltre, sullo sperone del Monte Miesna a quota 344 metri, il complesso architettonico del Santuario e Convento dei Santi Martiri Vittore e Corona, protettori dell’antica Città e della Diocesi di Feltre. Da qui si gode di una meravigliosa vista a 360° su tutta la valle feltrina. Scheda dettagliata con altimetrie, foto, file gpx. http://www.3dolomiti.it/schede/_percorsi.htm?id=10188&obj_type=151&lng=it
Da Feltre la variante proposta attraversa il corso del fiume Piave per risalire sulla sinistra orografica del fiume stesso, attraversando altri borghi caratteristici. Prima si incontra Mel, piccolo borgo a 352 metri s.l.m. che fu insediamento d'origine paleo veneta. Qui sono molti gli edifici storici, i musei, le piazze ed i palazzi meritevoli di visita e con grande valore storico culturale. Citiamo tra i tanti la storica Piazza Luciani e il Palazzo delle Contesse ora centro culturale e sede del Museo Civico Archeologico. Da menzionare la storica Locanda al Cappello risalente alla fine del XVII secolo, che insieme alla sua storia propone piatti della tradizione e alloggi caratteristici. La bandiera arancione del Touring Club è un valore aggiunto per questo piccolo borgo che oltre alle peculiarità storico-artistico-culturali è immerso in un contesto ambientale di notevole pregio. Poco distante sorge il meraviglioso Castello di Zumelle. A pochi chilometri da Belluno si trova Limana, conosciuto come il paese del miele e di San Valentino, il patrono degli innamorati. Sopra la frazione di Giaon si trova il santuario di Madonna Parè, risalente, si dice, al VI secolo, raggiungibile attraverso una suggestiva Via Crucis, che si arrampica attraverso il bosco. Questa chiesa fu uno dei luoghi di ispirazione dello scrittore, giornalista e pittore bellunese Dino Buzzati. A questo link i dettagli di un percorso tematico su Dino Buzzati, nella zona di Limana: http://www.3dolomiti.it/schede/_percorsi.htm?id=11369&obj_type=82 Altri punti di interesse di questo paesino sono i resti di un antico villaggio fortificato di epoca altomedioevale che si trovano appena sopra il santuario di Madonna di Parè e alcune Ville Venete costruite dal 1500 in poi da nobili famiglie che sceglievano la tranquillità di questa zona per le loro villeggiature. Da Limana, si prosegue lungo la sinistra Piave per circa 15 km e si ritorna nella zona di Ponte nelle Alpi per ricongiungersi all'itinerario principale della Ciclovia dell'Amicizia da Monaco di Baviera a Venezia. Questo anello che da Ponte nelle Alpi porta alla scoperta di Belluno, Feltre, Mel e Limana è lungo circa 80 km ed è caratterizzato da un percorso prevalentemente su strade secondarie panoramiche a basso traffico, tratti ciclabili e strade statali. Numerosi sono i posti di ristoro e gli alloggi lungo l’itinerario. PER GLI AMANTI DEL GUSTO La Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi: Una Strada nata con lo scopo di valorizzare le produzioni lattiero casearie del bellunese unitamente alle altre produzioni agro- alimentari del territorio. La sinergia con la ristorazione da la possibilità al consumatore di apprezzare la particolarità dei formaggi e degli altri prodotti locali anche grazie la proposta di piatti della tradizione contadina. Malghe, latterie, ristoranti, agriturismi, rifugi, sono tutti tappe d’obbligo per scoprire le caratteristiche ed i pregi di questi prodotti unici. In tutta la Valbelluna, ma non solo, seguendo uno dei tanti itinerari consigliati si potrà quindi scoprire le bellezze del territorio, a piedi, in auto, in bici, da soli o in compagnia, rimanendo poi felicemente stupiti dalla bontà dei prodotti che assaggerete. A questo link i dettagli sulla Strada dei Formaggi e dei Sapori delle Dolomiti Bellunesi, i prodotti, le malghe, i ristoranti e gli itinerari consigliati: http://www.formaggisaporidolomiti.it La Birra: Un altro prodotto unico, che gli amanti del gusto non potranno mancare di assaggiare è la Birra Pedavena. La fabbrica si trova a Pedavena, sotto le vette feltrine. Una vasta selezione di birre, una su tutte, la Birra Dolomiti. Unica nel suo genere, è una birra a chilometro zero, prodotta nel rispetto dell’ambiente circostante e con l’utilizzo di materie prime locali, come l’orzo. Oltre alla fabbrica di Pedavena numerose sono le realtà dei micro birrifici sparsi nel territorio, soprattutto nella zona feltrina, piccole produzioni di birre artigianali locali.
Il Miele: Il “Miele delle Dolomiti Bellunesi” a denominazione di origine protetta viene prodotto nell’intero territorio della provincia di Belluno, nel cuore delle Dolomiti patrimonio dell’Umanità. Numerose sono le tipologie di “Miele delle Dolomiti Bellunesi”: Millefiori, di Acacia, di Tiglio, di Castagno, di Rododendro e di Tarassaco. (www.mieledelledolomitibellunesi.it) Il Gelato: In provincia di Belluno, patria del gelato, molte sono le realtà caratterizzate dalla produzione artigianale di questa golosità. Longarone, Zoldo, il Cadore sono i centri principali. Moltissime gelaterie sparse nelle città della Germania hanno alle spalle un gelataio originario delle Dolomiti. Infatti è da metà Ottocento che i gelatai originari delle Dolomiti cominciano a portare questo prodotto in giro prima per l’Europa e poi per tutto il mondo. Un alimento genuino, prodotto con i metodi artigianali. Importante evento dedicato al gelato è la MIG Mostra internazionale del gelato artigianale, che si svolge tutti gli anni a Longarone a fine novembre – inizio dicembre.
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