VALORIZZAZIONE DELL'AZIENDA MILLEROSE AI FINI DELLA FRUIZIONE DIDATTICO-SCIENTIFICA NEL CONTESTO DEL PARCO NATURALE DELLA COLLINA DI SUPERGA ...
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Parco fluviale del Po tratto torinese VALORIZZAZIONE DELL’AZIENDA MILLEROSE AI FINI DELLA FRUIZIONE DIDATTICO-SCIENTIFICA NEL CONTESTO DEL PARCO NATURALE DELLA COLLINA DI SUPERGA Revisione ed Integrazione Dicembre 2009
Proposta progettuale curata da: - IPLA, Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente - Ente Parco Collina Torinese - Ente Parco fluviale del Po Torinese Con la collaborazione scientifica di: Dipartimento di Scienze Zootecniche, Università degli studi di Torino Associazione “Razze Autoctone a Rischio di Estinzione” Testo predisposto da: − Paolo Ferraris, responsabile Unità Gestione Operativa agro-silvo-pastorale – IPLA − Luca Rossi, responsabile Area Energia e Gestioni – IPLA − Fabrizio Bertolino e Elisa Malenotti, Parco Naturale della Collina Torinese − Stefano Camanni e Chiara Ciminelli - Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese − Ippolito Ostellino, Ente Parco fluviale del Po Torinese − Riccardo Fortina, Università degli studi di Torino, coord. Piano Naz. Biodiversità in Agricoltura, sett. Animali 3
Nota introduttiva Il presente progetto s’inserisce nel quadro delle iniziative di valorizzazione fruitiva e scientifico- applicativa del territorio del Parco della Collina torinese. L’Azienda Millerose di proprietà regionale e gestita da IPLA costituisce per la sua particolare collocazione il collegamento fisico tra il Parco fluviale del Po torinese e l’Area protetta di grande valenza paesaggistica ed architettonica di Superga. Il progetto può rientrare quindi anche nell’iniziativa di valorizzazione del territorio denominata “Po dei Re” coordinata dall’Ente Parco fluviale del Po e condivisa nella sua progettualità dalla Città di Torino e dai Comuni limitrofi che vedono in essa un valido strumento per la valorizzazione turistica del fiume Po e delle sue rive. Dopo esser stato presentato nei suoi tratti salienti all’Assessore De Ruggero (06/04/2009), discusso e perfezionato sulla base delle indicazioni ricevute e rivisto con il coinvolgimento dei due Enti Parco, il progetto è stato presentato (19/10/2009) al gruppo afferente l’iniziativa “Po dei Re”. Quindi sulla base degli indirizzi emersi nel successivo incontro presso il Settore Parchi (28/10/2009) esso è stato unito al progetto riguardante nuove attività zootecniche presso IPLA, ed ha quindi assunto la presente veste definitiva. L’articolazione delle diverse attività indispensabile alla sua realizzazione rende necessario il sostegno finanziario congiunto di più Direzioni Regionali, secondo le indicazioni presentate nel Piano di finanziamento al termine del documento. Il presente dossier progettuale è costituito dai due sottoprogetti presentati separatamente per obiettivi e finalità: 1. Valorizzazione ai fini divulgativi e didattici dell’Azienda Millerose 2. Predisposizione ed allestimento di un centro di allevamento di razze ovine e caprine piemontesi a rischio d’estinzione Completa la documentazione un quadro complessivo degli oneri economici ed il Piano di finanziamento. 5
Il contesto Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente (I.P.L.A. S.p.A.) L'Istituto per le Piante da Legno e l'Ambiente (I.P.L.A. S.p.A.) ha sede in Torino, nella splendida tenuta regionale "Millerose" che, ai confini con San Mauro, costituisce la propaggine inferiore del Parco Naturale della Collina di Superga degradante sul Po. L'Istituto è oggi una Società in house della Regione Piemonte, fondatore e azionista di maggioranza (Legge istitutiva n. 12 del 3 marzo 1979), che vede partecipi la Regione Valle d'Aosta e il Comune di Torino. Già residenza storica e sede di istituzioni ufficiali, la proprietà occupa una posizione di rilievo da cui è possibile ammirare un suggestivo panorama della città e dell'arco alpino che la contorna. La sede comprende un’azienda agro-forestale di 30 ettari, il cui corpo centrale, costituito da un parco di notevole valore ambientale e architettonico, ospita le palazzine destinate a uffici e laboratori. La parte restante della tenuta è occupata da praterie, arboreti e da boschi di latifoglie gestiti secondo i canoni della selvicoltura naturalistica. L’Istituto fu fondato dalle cartiere Burgo nel 1954 col nome di Istituto Nazionale per le Piante da Legno "G. Piccarolo" (INPL) per studiare e promuovere l’arboricoltura da legno con specie di conifere adatte alla produzione cartaria. L’ipotesi di produrre, in Italia, materia prima per l’industria della carta è tuttavia progressivamente mutata al seguito del contesto socio-economico, essendo questa divenuta disponibile a prezzi convenienti sul mercato europeo e mondiale. Di quel tentativo di rendere parzialmente autosufficiente l’Italia resta oggi ben poco, essendosi anche spostati all’estero, sui luoghi di maggior disponibilità di materia prima, gli impianti di lavorazione della cellulosa. Restano tuttavia nella tenuta Millerose di Torino le collezioni di conifere che a tal fine erano state sperimentate. L’IPLA dispone quindi oggi anche di un patrimonio di collezioni arboree, piantate su terreno di proprietà della Regione Piemonte, costituite da alberi di sviluppo variabile e d’età compresa tra i 25 e i 50 anni, quindi già di notevole interesse paesaggistico, fruitivo, oltre che scientifico, a cui si aggiungono esemplari secolari che contornano le due ville storiche facenti parte del complesso. Al momento attuale la gestione di questo patrimonio è orientata prevalentemente alla salvaguardia con interventi di manutenzione ordinaria secondo criteri forestali; lo stesso patrimonio potrebbe essere invece suscettibile di un miglioramento finalizzato a nuovi obiettivi di grande interesse pubblico quali quelli didattici e di fruizione scientifica. 6
Il Parco Naturale della Collina Torinese La Collina di Torino è un singolare rilievo che si erge nella pianura disegnando, con la corona delle Alpi, uno degli elementi caratterizzanti il paesaggio dell’area torinese. Nel versante a sud, le pendici assolate delle esposizioni calde ospitano ancora coltivi, prati e vigne; il fianco settentrionale della collina, che si erge a fianco del Po come confine naturale dell’area urbana, risulta invece ripido, profondamente inciso da corsi d’acqua e fittamente ricoperto dal manto forestale. Una realtà unica, esempio di “natura antropizzata” che nessun'altra grande area metropolitana europea può vantare. Sulla sommità il paesaggio è dominato dal complesso monumentale della Basilica di Superga, capolavoro dell’architettura barocca di F. Juvarra. Fin dall’ormai lontano 1978, la Regione Piemonte ritenne la Collina Torinese meritevole di tutela ambientale istituendo, nel territorio del comune di Castagneto Po, la Riserva Naturale del Bosco del Vaj (poco più di 70 ettari). Successivamente, nel 1991 venne istituito anche il Parco Naturale della Collina di Superga, esteso per circa 750 ettari su un’area compresa tra i Comuni di Baldissero To.se, Pino To.se, San Mauro To.se e la Circoscrizione VII del Comune di Torino. Entrambe le Aree sono gestite dall’Ente di Gestione delle Aree Protette della Collina Torinese. Nonostante l’estensione limitata delle Aree Protette rispetto all’intero territorio collinare, la loro presenza risponde alla necessità di tutelare e valorizzare questo territorio di notevole interesse naturalistico, architettonico e paesaggistico. Il Centro Visite del Parco: accoglienza, informazione, educazione L’accesso più suggestivo al Parco di Superga è sicuramente rappresentato dalla salita con la storica tranvia a dentiera del Gruppo Torinese Trasporti, che con un viaggio di soli tre chilometri immersi nel verde, si inerpica sulla Collina Torinese, offrendo indimenticabili scorci della città e regalando un viaggio d’altri tempi, ricco di emozioni e suggestioni. Nella stazione di arrivo si trova il Centro Visite del Parco Naturale della Collina Torinese. Si tratta della struttura in cui si progettano e si propongono i percorsi educativi per le scolaresche, in cui si svolge attività di aggregazione sociale e di promozione della cultura locale. Il percorso di visita è studiato per coinvolgere il pubblico, grazie all’uso di particolari tecniche scenografiche, nonché per favorire la scoperta graduale delle caratteristiche del territorio collinare. Una “vetrina del Parco”, dunque, per entrare in contatto con l’Area Protetta e la Collina, ma non solo: parallelamente, il Centro Visite ha diversificato e specializzato negli anni la sua offerta per le scuole e per la cittadinanza e tuttora ha come principale ambito di impegno quello dell’educazione ambientale. 7
L’attenzione alla fruizione turistica è un altro obiettivo importante nell’agenda del Centro Visite. Mensilmente viene proposto un ricco calendario di iniziative, cercando di intercettare gli interessi di famiglie, giovani, singoli, proponendo loro il Parco e la Collina come un luogo piacevole per trascorrere il proprio tempo libero, vivendo esperienze originali e ricche di significati. Inoltre il Centro visite è diventato un punto di esposizione per mostre temporanee e fisse che si distinguono per originalità e varietà. 8
Il Parco del Po torinese e la Corona Verde. La proprietà regionale nella quale sorge la sede dell'IPLA rappresenta anche un elemento importante di raccordo fra l'area collinare, con il Parco naturale di Superga, e il Po, con l'area protetta che la Regione ha qui istituito nel 1990. Il parco fluviale del Po ha attivato da tempo un progetto di valorizzazione integrata delle risorse presenti lungo la fascia, raccordandosi anche con la realtà delle pendici collinari torinesi. Questo progetto ha preso forma nel programma di promozione della marca turistica Po Confluenze Nord Ovest che il parco ha attivato con l'ATL Turismo Torino e Provincia, proponendo il territorio del fiume articolato in tre ambiti: il Po dei Laghi, il Po dei Re e il Po delle Colline da Carignano attraverso Torino fino a Verrua Savoia passando per Chivasso. Questa importante connessione è stata l’occasione per l’IPLA di proporre una collaborazione con il programma di fruizione, in particolare del Po dei Re: l'idea promossa dal parco fluviale è infatti quella di costruire contesti di valorizzazione sufficientemente vasti e ricchi di risorse, dotati di una adeguata attrattività e soprattutto differenziazione di proposte e risorse capaci di poter essere proposte a scala locale, nazionale e internazionale, come occasione di visita e fruizione da parte di tanti tipi di pubblico. E' un programma che al proprio interno prevede il collegamento delle diverse occasioni e risorse presenti fra Torino e San Mauro, dove il Po confluisce nella Stura di Lanzo e dove oltre alla partenza della Dentera di Superga e della tenuta gestita dall'IPLA sono state realizzate le aree attrezzate e i percorsi del Parco del Meisino, una delle più importanti realtà del progetto di recupero delle fasce fluviali del Comune di Torino nato all'inizio degli anni '90 e chiamato Torino Città d'Acque. A fianco di questa porzione di parchi pubblici è poi presente anche l'importate zona dell'Isolone Bertolla che ospita numerose comunità di uccelli ed habitat in corso di evoluzione naturale. Quindi un insieme di risorse e di opportunità importanti in particolare sotto il profilo dell'educazione e della didattica, che nelle proposte fornite dall'IPLA e dalle altre realtà possono costituire una occasione unica per il territorio locale e per quello a scala metropolitana. Si tratta però di un sistema di connessioni che non guarda solo alla zona della confluenza prima ricordata ma che intende connettersi, nell'ambito del settore del Po dei Re, con i parchi storici, come il Valentino, con quelli contemporanei, come Italia 61, sino alle Vallere, il Parco pubblico diventato area protetta ed acquisito a patrimonio anch'esso dalla Regione con la creazione dell'area attrezzata delle Vallere. Un tale sistema di realtà connesse fra di loro richiede una visione di progetto che possa rendere gestibili e sostenibili nel tempo le modalità di offerta e di gestione di questo insieme di servizi; gli 9
stessi, invece, gestiti e visti separatamente uno dall'altro e senza collegarli in un unica progettualità rischiano di non poter essere collocati in un adeguato ed efficace sistema complessivo. Infine l'Ente Parco fluviale del Po, inserito nella cabina di regia del programma Corona Verde che Regione Piemonte ha varato d'intesa con le altre amministrazioni, ritiene che il progetto sull’area IPLA sia opportunamente collocabile anche nel contesto della ancor più ampia area metropolitana, oggetto appunto di detto programma. Questo prefigura la creazione di un sistema di connessioni tra i 17 ambiti di aggregazione progettuale; inoltre individua gli ambiti 1 e 2 come aree di integrazione delle progettualità, comprendendo così l'insieme della realtà ambientale della Collina torinese. Una visione che mira ad individuare gli assi e le connessioni privilegiate lungo le quali innervare un progetto di valorizzazione e tutela del paesaggio, ma anche una modalità di organizzare e guidare i progetti di recupero di un territorio spesso segnato da una gestione poco attenta ai valori ed alle potenzialità delle risorse territoriali naturali presenti. 1
In particolare la tenuta dell'IPLA si colloca in un sistema, quello dell'ambito 1, nel quale tale superficie può contribuire a definire e consolidare una delle costole verdi che collegano trasversalmente il Po al crinale della Collina. Nelle schede di ambito di seguito riportate sono indicate, a titolo esemplificativo, le progettualità di valorizzazione e le fasi di progettazione condivisa che partiranno nel corso del 2010 nell'ambito del programma Corona Verde; esse potranno vedere nello specifico una più chiara e condivisa messa in rete in particolare delle aree verdi e dei sistemi boschivi che permettano di realizzare una connettività fruitiva ed ambientale, oltre che paesaggistica, fra fiume e collina lungo l'asse del crinale collinare. 1
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SOTTOPROGETTO 1: VALORIZZAZIONE AI FINI DIVULGATIVI E DIDATTICI DELL’AZIENDA MILLEROSE Obiettivi del progetto Le peculiarità del territorio e la disponibilità di numerosi elementi capaci di focalizzare l’interesse dei visitatori permettono di fare della tenuta Millerose un settore del Parco della Collina Torinese destinato ad un forte incremento della frequentazione a fini divulgativi, scientifici e didattici. A ciò deve aggiungersi la possibilità di approfondire specifici temi, quali quello delle energie rinnovabili e della gestione forestale, su percorsi guidati ed in laboratori attrezzati per le osservazioni. Non si tratta quindi di utilizzare esclusivamente la tenuta per escursioni naturalistiche in un ambiente ricco di emergenze e di qualità, ma di valorizzare (attraverso la formulazione di innovative proposte didattiche) in tale contesto la presenza di un Istituto regionale dotato di varie competenze in campo ecologico per costruire un polo dove divulgazione e didattica tecnico scientifica su conoscenza e protezione della natura siano positivamente coniugate e presentate con realizzazioni concrete. 1
Itinerari tematici L'Azienda Millerose si colloca in una posizione strategica nell'ambito del territorio del Parco Naturale della Collina Torinese, cerniera e confine allo stesso tempo tra tre differenti realtà ambientali e paesaggistiche, ovvero la collina da una parte e il fiume e la città dall'altra. L'Azienda può essere inoltre individuata dal punto di vista didattico e divulgativo quale “nuovo ambiente” che caratterizza l'area collinare e che si differenzia profondamente da quello preponderante del bosco, ovvero quello della collina coltivata con tutte le sue peculiarità. Nell'individuare quindi i possibili percorsi tematici principali caratterizzanti tutte le attività didattiche da svolgere nell'Azienda ci si può orientare lungo due direzioni principali: la sostenibilità e l'ambiente coltivato. Sostenibilità: presso l'Azienda sono in corso alcune azioni sperimentali nel campo della sostenibilità, con produzioni di energia da fonti rinnovabili, coltivazioni sperimentali, ingegneria naturalistica, ecc. E' possibile quindi prevedere dei percorsi didattici su questa tematica, che si calino nello specifico nel contesto analizzato, legandosi anche al trasporto pubblico in città e sulla collina, tenendo conto dei principi base dell'educazione alla sostenibilità, quali ad esempio quelli riportati nel documento di proclamazione da parte dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite del “Decennio dell'educazione allo sviluppo sostenibile” e qui di seguito sintetizzati: • Interdisciplinarietà: lo sviluppo sostenibile deve inserirsi nell’intero programma didattico – non costituisce materia di insegnamento a sé; • Acquisizione di valori: più che trasmettere passivamente nozioni, è importante in via prioritaria puntare a far comprendere i valori che sono alla base dello sviluppo sostenibile; • Sviluppo del pensiero critico e ricerca della risoluzione dei problemi: lo scopo dell’educazione è portare l’individuo a credere in se stesso di fronte ai problemi e alle sfide sempre nuove poste dallo sviluppo sostenibile, e in questo modo fornirgli gli strumenti per ricercare risposte concrete da applicare nella vita quotidiana; • Molteplicità di metodologie: è necessario utilizzare metodologie didattiche stimolanti e innovative, e soprattutto interattive, quali le esperienze pratiche, le attività all’aria aperta, i giochi, e far uso di materiali multi-mediali, artistici…; • Decisioni condivise e “partecipate”: i discenti devono essere invitati a partecipare attivamente non solo nella pratica, ma anche nella programmazione dell’apprendimento; 1
Possibili itinerari specifici Il territorio dell’azienda Millerose è un bell'esempio di area coltivata collinare, cerniera tra area urbana e naturale, e si presta ad affrontare percorsi didattici specifici di approfondimento sui particolari aspetti ambientali, paesaggistici, di gestione e cura del territorio. I bambini e i ragazzi oggi vivono prevalentemente in una realtà cittadina, spesso virtuale, lontanissima non solo dal contesto naturale ma anche da quello agricolo. Per molti di loro anche solo un prato è qualcosa di lontano e “sconosciuto”. Un'esperienza concreta di avvicinamento al contesto rurale, anche solo per un giorno, può portare bambini e ragazzi a contatto con un mondo per loro del tutto nuovo e stimolare valori e sensibilità altrimenti nascosti. 1. Itinerario dell’energia. Itinerario specialistico rivolto alle scuole superiori Permette di prendere visione delle modalità con cui può essere prodotta e/o utilizzata energia rinnovabile a partire dal legno (impianti di riscaldamento a cippato e a tronchetti), dal sole (impianto fotovoltaico) dai reflui zootecnici e biomasse di origine agricola (digestore anaerobico) e come, attraverso l’autoapprovvigionamento e il risparmio energetico ottenuto da particolari tipologie edilizie si possano attuare strategie di non dipendenza dai combustibili fossili (fabbricato passivo). Sono osservabili anche centraline per il monitoraggio del suolo e del clima tramite le quali viene fatto il bilancio del carbonio. 2. Itinererario della geologia, della geomorfologia e della gestione del territorio. Itinerario specialistico rivolto alle scuole superiori Consente di analizzare alcuni aspetti geomorfologici che caratterizzano la collina di Torino, i dissesti e le tecniche per contrastarli facendo ricorso all’Ingegneria Naturalistica. Le stesse sistemazioni delle pendici adottate negli anni ’50 costituiscono, con i problemi derivati, elemento di notevole interesse divulgativo. 3. Itinerario dell’albero e della botanica Adatto a tutte le fasce di età Con questo itinerario, che si svolge sui tracciati interni dell’azienda ed eventualmente con passaggio in aula, dove oltre a video si potranno osservare collezioni di pigne e xiloteca, sarà possibile riconoscere le principali specie arboree, conifere e latifoglie, commentare la loro struttura, i prodotti ottenibili, le tecniche di gestione forestale e gli interventi necessari ai singoli alberi. Sarà possibile toccare con mano i vari tipi di legno e conoscere i principali prodotti che derivano dalla loro 1
lavorazione. Potranno poi essere commentati alcuni fogli di erbario e osservate le principali specie foraggere, la flora di accompagnamento del bosco, le principali specie alloctone invasive. Occorre tenere presente le possibili sinergie che potranno esserci con il Parco botanico di Pian Gambino, collocato non lontano dall'Azienda Millerose. 4. Itinerario zootecnico Adatto a tutte le fasce di età Permette ai fruitori di conoscere il patrimonio zootecnico dell’azienda, oggi costituito da una mandria di bovini Aberdeen Angus, razza scozzese che si osserva pascolare nei prati della tenuta. Si prevede inoltre l’avvio dell’allevamento di razze ovicaprine a rischio di estinzione, tipiche del territorio regionale. 5. Itinerario faunistico Adatto a tutte le fasce di età Il parco ospita varie specie di animali di cui non si sospetterebbe la presenza sul territorio cittadino ed offre suggestivi punti di osservazione sul fiume Po. Accanto al volo di rapaci, si potranno osservare le tracce dei cinghiali, le tane del tasso, i siti di nidificazione del gufo e del nibbio e, al di là del fiume, di aironi cinerini. 6. Itinerario di micologia e patologia forestale Itinerario specialistico rivolto alle scuole superiori La visita si articolerà in un momento introduttivo in aula e un conseguente percorso tematico con osservazione di alcune patologie biotiche e abiotiche quali il cancro del castagno, le carie fungine del legno, i danni da ozono, gli attacchi di insetti lignivori e defogliatori, ecc..). Si osserveranno anche le attività in corso relative alla valorizzazione della tartuficoltura e, più in generale, all’azione della micorrizazione fungina sullo sviluppo delle piante arboree (vedi sottoprogetto 2). 7. Itinerario delle conifere Itinerario specialistico rivolto alle scuole superiori L’azienda Millerose ospita un patrimonio di collezioni arboree, piantate sulla proprietà regionale, comprendenti numerose specie resinose in gruppi e singoli esemplari di sviluppo variabile (5-25 m) e d’età compresa tra i 25 e i 50 anni, già di notevole interesse paesaggistico, oltre che scientifico. Su alcune di queste conifere erano stati impostati, dopo adeguate sperimentazioni, i piani di coltura a rapida crescita per la produzione di legno da industria, di cui si potrebbe ripercorrere alcune tappe di storia. 1
E' possibile poi prevedere per il pubblico più generico della cittadinanza degli incontri tecnico- divulgativi nei quali la tenuta Millerose si apre al pubblico su temi specifici. Inizialmente si può pensare all'organizzazione anche solo di 2 appuntamenti durante il corso dell'anno, ad esempio in occasione di particolari avvenimenti quali la Settimana della Cultura Scientifica, la Giornata Mondiale dell'Ambiente e la Giornata dei Parchi. 1
Fruizione e servizi per i visitatori L'Azienda Millerose può rivestire un ruolo peculiare al punto di vista della fruizione didattica e turistica, in quanto è un'area coltivata e gestita attorno alla quale troviamo l'ambiente cittadino, i boschi della collina torinese e la fascia fluviale del Po. Grazie a questi elementi le attività turistiche e didattiche potranno presentare molteplici aspetti interessanti e innovativi, oltreché aderire ai canoni del turismo sostenibile. Infatti l'Ipla è facilmente raggiungibile mediante i mezzi di trasporto pubblico, a piedi e in bicicletta; in particolare le possibilità sono: la linea bus 61, scendendo alla fermata prossima all'ingresso principale di corso Casale; la linea bus 79 o la cremagliera “Sassi-Superga”, scendendo alla fermata in corrispondenza dell'ingresso da strada Superga. a piedi percorrendo il sentiero numero 29, un percorso di media difficoltà che congiunge Superga al fiume Po sino a raggiungere l’ingresso principale di C. Casale; in bicicletta percorrendo la pista ciclabile lungo il Po (Riserva Naturale speciale Meisino e Isolone di Bertolla) fino nei pressi dell’ingresso principale di C. Casale. All'interno dell'Ipla, i visitatori, organizzati in gruppi guidati, dopo un momento di presentazione sulle principali tematiche osservabili nella tenuta, verranno accompagnati su uno o più percorsi pedonali e/o itinerari didattici. In alternativa ai percorsi sentieristici su sterrato si potrà optare per quello stradale asfaltato che permetterà di raggiungere diversi punti di osservazione; questo garantirà la visita anche ad anziani e persone con difficoltà di deambulazione. Per le visite didattiche o focalizzate su obiettivi specifici, saranno predisposti itinerari che, a seconda delle comitive, si svilupperanno secondo diversi gradi di impegno e diverse tematiche. Riconoscendo l’importanza del contesto locale, particolare attenzione va riservata alle problematiche del territorio; anche le questioni globali verranno trattate utilizzando il linguaggio più familiare al discente. Ai visitatori verrà fornito un pieghevole illustrativo degli itinerari nel quale saranno fornite anche informazioni relative alla storia dell'Istituto, alla flora e alla fauna presenti e al paesaggio nel quale si contestualizza. L’apertura ai visitatori sarà ammessa secondo un orario e un calendario da definire previa prenotazione. Punto di accoglienza Punto di riferimento per la fruizione sarà la cappella sconsacrata, raggiunta dagli itinerari di escursione ed anche da quello stradale. Il progetto per l’adeguamento degli interni è già stato 1
presentato alla Direzione Patrimonio e Tecnico di Regione Piemonte ad inizio 2009 ed il suo avvio è stato ritenuto prioritario nel quadro degli adeguamenti dei fabbricati proposti da IPLA. In questa struttura, opportunamente separata dai fabbricati destinati ad uffici e laboratori, saranno disponibili circa 30 posti a sedere, utili alla sosta dei visitatori, alla proiezione di audiovisivi, a punto di incontro, di discussione e documentazione. In funzione della dimensione dei gruppi di visitatori può essere previsto l’affiancamento di una tensostruttura o di un più semplice gazebo per permettere un momento di ricreazione. Interventi sul terreno e interventi per la fruizione La realizzazione dei percorsi sul terreno, oggi non esistenti richiede la definizione dei tracciati sul terreno, la sistemazione con piccole opere per la formazione o l’adeguamento del sedime di transito. La vegetazione dovrà essere gestita liberando i tracciati dai rovi e della vitalba, contenendo lo sviluppo di sambuco e nocciolo, mettendo in sicurezza alberi morti o pericolanti, intervenendo con potature di rimonda sui grandi alberi circostanti. Alcuni alberi monumentali poi richiedono annualmente potature per il contenimento delle chiome, trattamenti contro i parassiti, consolidamenti strutturali. A seconda dei contesti attraversati saranno necessari interventi nel bosco circostante per permetterne il pieno apprezzamento. L’insieme di queste opere permetterà di percorrere in sicurezza i percorsi, mentre per avvicinare gli animali d’allevamento occorrerà rivedere il sistema di recinzioni che ne delimita gli spazi. Gli esemplari arborei più significativi per specie e visibilità saranno dotati di cartellino di classificazione. Sul posto verranno installati servizi igienici mobili ed effettuato il collegamento per rendere disponibile acqua potabile. Si dovranno inoltre predisporre bacheche e pannelli con funzioni didattica, che verranno progettati e realizzati a presentazione dei diversi percorsi didattici. I supporti didattici comprenderanno brevi proiezioni di presentazione e pieghevoli illustrativi di guida agli itinerari della tenuta. È attivo all’interno dell’azienda il servizio raccolta rifiuti. La recinzione di buona parte della tenuta ed il presidio degli accessi permetteranno di evitare un’impropria frequentazione del luogo. 1
Tempi di realizzazione Entro 4 mesi dall’assegnazione dei fondi può essere predisposto e messo in sicurezza il primo tracciato, progettato il primo percorso didattico. Per la seconda stagione di visita può essere predisposto e messo in sicurezza il secondo tracciato ed attivata la sala d’incontro. 2
SOTTOPROGETTO 2: PREDISPOSIZIONE DI UN CENTRO DI ALLEVAMENTO DI RAZZE OVINE E CAPRINE PIEMONTESI A RISCHIO D’ESTINZIONE PRESSO LA TENUTA MILLEROSE SEDE DELL’IPLA Premessa La “Conferenza Tecnica Internazionale sulle Risorse Genetiche Animali”, svoltasi a Interlaken, Svizzera, nel settembre 2007, ha ribadito l’importanza di una gestione sostenibile delle risorse genetiche animali a livello mondiale per lo sviluppo dell’agricoltura, la produzione di cibo, lo sviluppo rurale e la conservazione dell’ambiente. La Conferenza ha ribadito il significato scientifico della salvaguardia del germoplasma animale, nonché il ruolo economico, ambientale e sociale che le risorse genetiche animali svolgeranno in uno scenario futuro, in cui l’offerta di prodotti di origine animale dovrà soddisfare una domanda sempre più crescente, sia in termini quantitativi che qualitativi, e nel quale la conservazione dell’ambiente (anche a seguito dei futuri cambiamenti climatici) costituirà un obiettivo prioritario. Nel caso del Piemonte non mancano alcuni esempi di quanto l’utilizzo o il recupero di razze autoctone, abbinato a un adeguato incentivo finanziario e/o a politiche di marketing dei prodotti derivati, possano avere effetti positivi sulle economie locali e sull’ambiente. D’altre parte, non mancano alcuni esempi di insuccessi o di iniziative che stentano a decollare. E’ da sottolineare che un originale lavoro di ricerca sulle razze autoctone svolto in Piemonte dall’Università di Torino (Dipartimento di Scienze Zootecniche) ha contribuito a salvaguardare e, nello stesso tempo, a valorizzare numerose razze e prodotti di origine animale. Ad esempio, la ricerca sulla pecora Frabosana ha consentito un recupero di questa razza da latte considerata a rischio negli anni ’80 anche attraverso una adeguata azione di marketing dei prodotti derivati. Altra razza ovina che ha consolidato la sua presenza in questi anni e che garantisce una buona fonte di reddito per le popolazioni locali è la pecora Sambucana, per il cui rilancio ha contribuito in modo sostanziale la ricerca scientifica, la creazione di un centro arieti e una forte azione di marketing del prodotto, svolta sia a livello locale che da Enti e Associazioni nazionali. Sempre in Piemonte è nata la prima associazione nazionale privata di tutela delle razze autoctone italiane (R.A.R.E. – Associazione Razze Autoctone a Rischio di Estinzione) che da anni collabora, sul territorio regionale, con l’Università di Torino e l’Assessorato Agricoltura della Regione Piemonte con attività finalizzate alla conoscenza e divulgazione del ruolo scientifico, economico e ambientale delle razze locali. 2
Da questa breve premessa si evince che il Piemonte si colloca tra le Regioni che, a fronte di un notevole numero di razze autoctone minacciate di estinzione, ha visto sviluppare attività coordinate di ricerca, salvaguardia e valorizzazione di tali razze con il contributo di Enti pubblici e privati. Il presente progetto si pone l’obiettivo di estendere tali collaborazioni attraverso la creazione di un nucleo di animali appartenenti alle razze piemontesi maggiormente minacciate di estinzione che, grazie alla facile fruibilità del luogo, saranno da una parte oggetto di studi e ricerche da parte dell’Università di Torino e, dall’altra, di attività di divulgazione presso gli operatori del settore ed il grande pubblico con la collaborazione di R.A.R.E.. Obiettivi del progetto: La scelta di ospitare presso le strutture dell’I.P.L.A. un nucleo di razze ovi-caprine a rischio di estinzione è motivata da: 1. disponibilità di spazi e strutture sufficienti a garantire l’allevamento in purezza di nuclei di razze autoctone; 2. garanzie offerte dall’Istituto scrivente per una corretta gestione della riproduzione e dell’alimentazione degli animali con il supporto scientifico dell’Università di Torino; 3. pregresse e continuative collaborazioni scientifiche con il mondo universitario, che verrebbero ulteriormente rafforzate con nuovi studi e ricerche, favoriti dalla facilità di accesso alla sede I.P.L.A. e di conseguenza a questi neonati nuclei di animali, normalmente allevati in aree lontane dalle sedi universitarie e talvolta difficilmente raggiungibili in alcuni periodo dell’anno; 4. possibilità di offrire, in collaborazione con l’Ente di gestione delle aree protette del Po, del Sangone e della Collina torinese, comune di Torino e l’associazione R.A.R.E., attività didattica ed informativa ad un ampio bacino di utenti (scolastici e non) data l’ubicazione facilmente raggiungibile della struttura I.P.L.A.; 5. importanza di fornire un esempio di gestione delle aree verdi collinari, ormai completamente o quasi sprovviste di piccoli ruminanti. Gli obiettivi del progetto sono sinteticamente elencati di seguito: a) Realizzazione di nuclei in purezza di razze autoctone b) Messa a disposizione di gruppi di animali per la ricerca scientifica condotta dall’Università di Torino, Dipartimento di Scienze Zootecniche; 2
c) Realizzazione di un percorso didattico con cartellonistica e pieghevoli; d) Gestione anche a fini didattici delle superfici a prato-pascolo della tenuta Millerose, sede dell’I.P.L.A.; e) Inserimento dell’I.P.L.A. nella rete europea Arca-Net di Save Foundation. L’andamento del progetto verrà monitorato tramite riunioni, convocate a cadenza predefinita. Il progetto si integra con le attività di ricerca dell’Università di Torino sulle razze autoctone piemontesi, e con le attività di R.A.R.E. svolte nell’ambito del Progetto europeo Arca-Net coordinato da SAVE Foundation, che prevede la realizzazione di una rete di aziende di razze autoctone a rischio, nonché la creazione di nuclei di animali in purezza. Interventi strutturali necessari per il ricovero degli animali Al fine di rendere pienamente operativa la tenuta Millerose sede dell’I.P.L.A., rendendola idonea alle esigenze dei piccoli ruminanti dal punto di vista sia del benessere animale sia della sicurezza e della facilità di gestione, si rendono necessari alcuni lavori di ripristino e sistemazione di siti destinati al futuro ricovero degli animali: • Sistemazione a ricovero ex vasca irrigazione • Opere di ingegneria naturalistica per consolidamento scarpate a ridosso della ex vasca di irrigazione di cui al punto precedente • Impianto illuminazione • Sistemazione ex pollai per ricovero maschi • Approvvigionamento idrico ai ricoveri • Recinzione fissa recinto femmine • Recinzioni mobili per pastore elettrico Costituzione iniziale dei nuclei di piccoli ruminanti Gli interventi di cui al punto precedente permetteranno l’allevamento iniziale di 5 razze ovine e 2 caprine autoctone piemontesi di cui all’elenco seguente: Razze ovine 1. Frabosana 2. Garessina 2
3. Savoiarda 4. Delle Langhe 5. Sambucana Razze caprine 1. Vallesana 2. Sempione Con l’acquisto di un numero congruo di riproduttori, effettuato anche sulla base delle disponibilità degli animali da parte degli allevatori, verranno costituite, nel primo anno di attività, almeno 4 greggi ovine e una caprina, composte inizialmente da 3 - 5 femmine e 1 maschio. I capi della razza ovina Garessina e della caprina Sempione, estremamente rari e di difficile reperibilità, saranno acquistati da I.P.L.A. in tempi successivi ed entro il secondo anno di attività. Al termine del secondo anno, saranno quindi presenti 5 greggi ovine e 2 greggi caprine, per un totale di circa 28 femmine e 7 maschi. Da un punto di vista gestionale saranno presi tutti gli accorgimenti atti a prevenire fecondazioni incrociate e a mantenere i nuclei in purezza. I capi eccedenti la rimonta saranno posti in vendita come animali vivi con priorità alla rete di allevatori affiliati a R.A.R.E., ovvero macellati. I nominativi degli allevatori presso i quali saranno reperiti i riproduttori saranno forniti da R.A.R.E. e del Dipartimento di Scienze Zootecniche dell’Università di Torino; le due Istituzioni saranno garanti della purezza genetica degli animali acquistati inizialmente e forniranno ove prevista la consulenza necessaria per i piani di riproduzione e gestione dei pascoli. 2
ANALISI DEI COSTI (SOTTOPROGETTI 1 E 2) I costi relativi ad entrambi i sottoprogetti sono stati suddivisi per ogni anno in spese d’investimento e costi d’esercizio. I differenti colori relativi alle voci di spesa indicano il possibile contributo di differenti cofinanziatori secondo la seguente suddivisione; fra queste compreso l’IPLA stesso a dimostrazione del diretto interesse per il progetto. Direzione Regionale Parchi Direzione Regionale Patrimonio Comune di Torino Direzione Regionale Economia montana e foreste (squadre forestali) Direzione Regionale Agricoltura IPLA, Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente Gli interventi di manutenzione del patrimonio arboreo, sulla sentieristica e il contributo specialistico per le visite guidate saranno svolti nei limiti della dotazione finanziaria. I costi del personale adottati nella valutazione economica sono quelli approvati per l’anno 2009 e pertanto sono suscettibili di aggiornamento per gli anni seguenti. La riproposizione del progetto alla sua scadenza verrà valutata sulla base del successo e del gradimento dell’iniziativa. Occorre comunque considerare che la rigogliosa vegetazione di questa parte della collina richiede annualmente interventi per garantire sicurezza nella fruizione ed una adeguata gestione del contesto boscato circostante (piccole opere sul sedime dei tracciati, potature, abbattimenti, cura del bosco, taglio dei rovi e della vitalba), opere indispensabili particolarmente quando sarà avviata una significativa domanda di fruizione. 2
ANALISI DEI COSTI 1° ANNO - ATTIVITA' 1 VOCI DI SPESA SPESE D'INVESTIMENTO COSTI D'ESERCIZIO Definizione e tracciamento del primo percorso pedonale 10.000,00 € Interventi di manutenzione e messa in sicurezza del patrimonio 15.000,00 € arboreo Costo del Contenimento del sottobosco erbaceo e arbustivo 5.000,00 € personale Installazione di elementi di arredo per esterni 2.000,00 € Ripristino recinti per il bestiame 5.000,00 € Definizione del progetto e direzione lavori 8.000,00 € Classificazione e cartellinatura degli alberi presenti 5.000,00 € Predisposizione pannelli didattico-illustrativi 6.000,00 € Interventi per la didattica Riordino e realizzazione di due collezioni didattiche 5.000,00 € Attività tecnico divulgativa e affiancamento in visite g Realizzazione di dispense didattiche e materiale promozionale 6.000,00 € Progettazione percorsi di formazione e didattici 2.000,00 € Organizzazione e gestione della Attività di promozione, segreteria e organizzazione vis fruizione Avvio attività didattica (attività di sperimentaz. con 40 Attività tecnico-divulgative (2 eventi) Costi di ripristino Adattamento sala d'incontro 100.000,00 € delle strutture Acquisto computer e video proiettore 4.000,00 € Acquisto n°6 bacheche 3.600,00 € Acquisto Acquisto tavole e panche pieghevoli 1.000,00 € materiali di Acquisto tensostruttura 500,00 € consumo e attrezzature Servizi igienici 2.000,00 € Materiale di consumo 2.000,00 € Fornitura di elementi floreali d'arredo Quote d'uso mezi Uso mezzi e attrezzature 2.500,00 € e attrezzature TOTALE ATTIVITA' 1 184.600,00 € TOTALE 1° ANNO - ATTIVITA' 2 VOCI DI SPESA SPESE D'INVESTIMENTO COSTI D'ESERCIZIO Spese attivazione Acquisto nucleo animali anno I 6.250,00 € progetto Oneri di trasporto per acquisto animali 6.000,00 € Demolizione vecchia vasca irrigazione 5.000,00 € Sistemazione a ricovero ex vasca irrigazione 20.000,00 € Opere di Ingegneria Naturalistica per consolidamento 9.600,00 € versante Impianto di illuminazione 7.000,00 € 2
progettazione licenze edilizie 3.000,00 € Sistemazione ex pollai per ricovero maschi 3.500,00 € Progetto per licenza edilizia 1.000,00 € Approvvigionamento idrico ai ricoveri 1.600,00 € Recinzione fissa recinto femmine e pascoli 4.000,00 € Recinzioni mobili per pastore elettrico 2.000,00 € Trasformatore pastore elettrico 200,00 € Tosatrice elettrica 550,00 € Fieno e paglia per mantenimento invernale Operaio per servizio stalla quotidiano Cartellonistica per percorso informativo 4.500,00 € Spese veterinarie annue Contributi Ass. ARE- (ass. tecnica, red. Testi, network allevatori) 4.000,00 € Contributi ass. tecnica Dip. Scienze Zootecniche UniTO 3.000,00 € TOTALE ATTIVITA' 2 81.200,00 € TOTALE SPESE D'INVESTIMENTO 265.800,00 € COSTI D TOTALE 1° ANNO DI ATTIVITA' TOTALE IVA INCLUSA TOTALE IVA 318.960,00 € Finanziatori: Patrimonio Regione Piemonte, Parchi Regione Piemonte, Agricoltura Regione Piemonte, Comune di Torino, IPLA Cofinanziamento, squadre forestali ANALISI DEI COSTI 2° ANNO - ATTIVITA' 1 VOCI DI SPESA SPESE D'INVESTIMENTO COSTI D'ESERCIZIO Definizione e tracciamento del secondo percorso pedonale 12.000,00 € Interventi di manutenzione e messa in sicurezza del patrimonio 9.500,00 € arboreo Contenimento del sottobosco erbaceo e arbustivo nella Costo del 10.000,00 € seconda area personale Installazione di elementi di arredo per esterni 1.500,00 € gestione e pulizia della sala d'incontro, dei servizi e dei c Definizione del progetto e direzione lavori 4.000,00 € Classificazione e cartellinatura degli alberi più significativi su tracciato 2.500,00 € Interventi per la Predisposizione pannelli didattico-illustrativi 5.000,00 € didattica Riordino e realizzazione di due collezioni didattiche 5.000,00 € Attività tecnico divulgativa e affiancamento in visite guid Realizzazione di dispense didattiche e materiale promozionale 4.000,00 € Organizzazione Progettazione percorsi di formazione e didattici 2.000,00 € e gestione della Attività di promozione, segreteria e organizzazione visite fruizione Avvio attività didattica (attività di sperimentazione con 4 Attività tecnico-divulgative (2 eventi) Acquisto Acquisto n°3 bacheche 1.800,00 € 2
materiali di Materiale di consumo consumo e 2.000,00 € attrezzature Fornitura di elementi floreali d'arredo Quote d'uso mezi e Uso mezzi e attrezzature 2.500,00 € attrezzature TOTALE ATTIVITA' 1 61.800,00 € TOTALE 2° ANNO - ATTIVITA' 2 VOCI DI SPESA SPESE D'INVESTIMENTO COSTI D'ESERCIZIO Spese attivazione Acquisto nucleo animali anno II 2.500,00 € progetto Fieno e paglia per mantenimento invernale Spese Operaio per servizio stalla quotidiano mantenimento Spese veterinarie annue TOTALE ATTIVITA' 2 2.500,00 € TOTALE SPESE D'INVESTIMENTO 64.300,00 € COSTI D TOTALE 2° ANNO DI ATTIVITA' TOTALE IVA INCLUSA TOTALE IV 77.160,00 € Finanziatori: Patrimonio Regione Piemonte, Parchi Regione Piemonte, Agricoltura Regione Piemonte, Comune di Torino, IPLA Cofinanziamento, squadre forestali 2
ANALISI DEI COSTI 3° ANNO - ATTIVITA' 1 BENEFICIARIO / VOCI DI SPESA SPESE D'INVESTIMENTO COSTI D'ESERCIZIO ATTUATORE manutenzione ordinaria dei percorsi 15.000,00 € IPLA Costo del pulizia delle sale e dei servizi 4.500,00 € IPLA personale direzione lavori 2.000,00 € IPLA Interventi per la Attività tecnico divulgativa e affiancamento in visite guidate 8.000,00 € IPLA didattica Allestimento materiale didattico 1.000,00 € IPLA Attività di promozione, segreteria e organizzazione visite 2.500,00 € ENTI PARCO Organizzazione e gestione della fruizione Avvio attività didattica (attività di sperimentaz. con 40 classi) 4.800,00 € ENTI PARCO Attività tecnico-divulgative (2 eventi) 2.000,00 € ENTI PARCO Costi di ripristino Ripristino della stalla per il bestiame bovino 20.000,00 € PATRIMONIO delle strutture Acquisto materiali di Materiale di consumo 2.000,00 € IPLA consumo e attrezzature Quote d'uso mezi Uso mezzi e attrezzature 2.500,00 € IPLA e attrezzature TOTALE ATTIVITA' 2 25.500,00 € TOTALE ATTIVITA' 2 38.800,00 € 3° ANNO - ATTIVITA' 2 Fieno e paglia per mantenimento invernale 770,00 € IPLA Spese Operaio per servizio stalla quotidiano 24.000,00 € IPLA mantenimento Spese veterinarie annue 1.500,00 € IPLA TOTALE ATTIVITA' 2 0,00 € TOTALE ATTIVITA' 2 26.270,00 € SPESE D'INVESTIMENTO 25.500,00 € COSTI D'ESERCIZIO 65.070,00 € TOTALE 3° ANNO DI ATTIVITA' TOTALE IVA INCLUSA TOTALE IVA INCLUSA 30.600,00 € 78.084,00 € 2
Finanziatori: Patrimonio Regione Piemonte, Parchi Regione Piemonte, Agricoltura Regione Piemonte, Comune di Torino, IPLA Cofinanziamento, squadre forestali Regione Piemonte 3
PIANO DI FINANZIAMENTO COMPLESSIVO Al finanziamento complessivo delle varie attività che compongono l’iniziativa potranno concorrere: Direzione Regionale Parchi: interventi di recupero e gestione del patrimonio agro-forestale interventi per favorire la fruizione didattico scientifica Direzione Regionale Patrimonio: interventi sulle strutture (sala per la didattica a ricavarsi nella Cappella) Comune di Torino: elementi di arredo e gruppi floreali Direzione Regionale Economia montana e foreste (squadre forestali): interventi di manutenzione del territorio e dei percorsi Direzione Regionale Agricoltura: aspetti zootecnici IPLA, Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente: materiali di consumo, foraggi 3
PIANO DI FINANZIAMENTO ANNO 2010 ANNO 2011 ANNO 2012 COFINANZIATORI INVESTIMENTO ESERCIZIO INVESTIMENTO ESERCIZIO INVESTIMENTO ES Patrimonio Regione Piemonte 125.000,00 € 20.000,00 € Parchi Regione Piemonte 100.450,00 € 41.800,00 € 47.800,00 € 41.800,00 € 3.000,00 € 59. Agricoltura Regione Piemonte 12.250,00 € 2.500,00 € Comune di Torino 4.000,00 € Squadre forestali Regione Piemonte 16.600,00 € 10.000,00 € IPLA Cofinanziamento 7.500,00 € 770,00 € 4.000,00 € 5.270,00 € 2.500,00 € 5.2 TOTALI ANNUALI 308.370,00 € 111.370,00 € 90.570,00 € IMPORTI IVA INCLUSA 370.044,00 € 133.644,00 € 108.684,00 € 3
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