UTILIZZO DI PIANTE AUTOCTONE NEL VERDE URBANO: GIARDINI PUBBLICI E PRIVATI
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UTILIZZO DI PIANTE AUTOCTONE NEL VERDE URBANO: GIARDINI PUBBLICI E PRIVATI A cura di Silvia Assini – silviapaola.assini@unipv.it 1. Concetto di pianta autoctona 2. Perché utilizzare le piante autoctone nei giardini 3. Dove trovare le piante autoctone 4. Esempi di realizzazioni
1. CHE COS’E’ UNA PIANTA AUTOCTONA (O NATIVA O INDIGENA) DI UN TERRITORIO ? E’ una pianta che si è originata ed evoluta in quel territorio e, pertanto, vi cresce spontaneamente. Il contrario di autoctono è alloctono o alieno o esotico. Si riferisce a piante introdotte volontariamente dall’uomo per diversi scopi (alimentari, produzione legname, ornamentali ecc.) oppure a piante introdotte accidentalmente (per propaguli o parti vegetative attaccate ad abiti, animali, mezzi di locomozione oppure perché presenti nelle sementi delle specie introdotte volontariamente).
Le specie alloctone, nella maggior parte dei casi, sopravvivono solo se coltivate dall’uomo (in caso contrario muoiono). In alcuni casi, però, alcune piante alloctone riescono ad adattarsi alle condizioni del nuovo territorio in cui sono state introdotte e a diffondersi in ambienti naturali o semi-naturali, andando a competere con le specie autoctone e talvolta, soppiantandole. Si comportano quindi come piante selvatiche spontanee e, data la loro aggressività nei confronti delle piante native, sono definite invasive. Pueraria (Pueraria lobata) Albero delle farfalle (Buddleja davidii)
2. PERCHÉ UTILIZZARE LE PIANTE AUTOCTONE NEI GIARDINI ? Per contribuire alla salvaguardia della biodiversità CHE COS’E’ LA BIODIVERSITA’ ? La diversità biologica comprende la varietà e la variabilità tra gli organismi viventi e i complessi ecologici in cui essi vivono
La biodiversità, generalmente, è considerata a tre livelli: genetico specifico (ricchezza di specie) ecologico (ricchezza di comunità e di paesaggi)
La diversità biologica non è solo un concetto quantitativo, ma anche qualitativo Ricchezza di specie (elevata biodiversità) non è sempre sinonimo di elevata qualità di tale ricchezza
Specie che qualificano la biodiversità di un territorio: SPECIE AUTOCTONE (native di quel territorio) Cytisus scoparius Specie che squalificano la biodiversità di un territorio: Parthenocissus quinquefolia SPECIE ESOTICHE NATURALIZZATE (estranee e non native di quel territorio che si diffondono negli habitat naturali)
MEDIAMENTE, NEL MONDO, LE AREE PROTETTE OCCUPANO UNA SUPERFICIE PROSSIMA AL 20% INSUFFICIENTE A GARANTIRE LA CONSERVAZIONE DELLA BIODIVERSITA’ TOTALE MONDIALE
AMBIENTE URBANO Può rappresentare un’opportunità per la conservazione della biodiversità genetica e specifica, incoraggiando l’utilizzo delle specie autoctone nel verde privato e pubblico
AIUOLE CON SPECIE AUTOCTONE Possono essere: PURE, con solo specie autoctone, per scopi prevalentemente didattico-divulgativi, quali vetrine della biodiversità, e subordinatamente per scopi ornamentali MISTE, con specie autoctone e ornamentali (purché non siano esotiche naturalizzate), per allestimenti verdi prevalentemente ornamentali, e subordinatamente con funzione didattico- divulgativa con specie autoctone, ornamentali e di interesse alimentare, per allestimenti multifunzionali
CRITERIO FONDAMENTALE PER IL RISPETTO DELLA BIODIVERSITA’ L’utilizzo di specie vegetali native deve avvenire in un contesto fitogeografico e altitudinale coerente con il loro areale naturale di distribuzione. In questo modo gli spazi urbani planiziali ospiteranno specie diverse da quelli collinari prealpini e così pure da quelli alpini, da quelli collinari appenninici e/o da quelli mediterranei. Questa diversità vegetale si rifletterà automaticamente anche sulla diversità animale, con particolare riferimento alle specie impollinatrici e a quelle implicate nella dispersione dei semi.
IN COLLEGAMENTO CON IL CRITERIO PRECEDENTE, E’ IMPORTANTE E AUSPICABILE CHE: Le specie native utilizzate siano di provenienza locale, ossia prodotte da semi, propaguli e/o organi vegetativi (bulbi, rizomi, tuberi) provenienti da zone geografiche limitrofe
SOSTENIBILITA’ DELLE AIUOLE CON SPECIE AUTOCTONE ATTUALI CRITICITA’ AMBIENTALI Perdita della biodiversità (per riduzione/frammentazione degli habitat naturali e per invasione di specie alloctone) Inquinamento ed eutrofizzazione acque Limitata disponibilità di risorse (energia, acqua) Aumento della popolazione
Le aiuole con specie autoctone, oltre che a concorrere al mantenimento della biodiversità e all’inserimento armonioso nel paesaggio vegetale, se ben progettate, possono contribuire a: 1 - Ridurre pesticidi e fertilizzanti 2 - Ridurre i consumi d'acqua 3 – Ridurre i consumi energetici 4 – Produrre cibo
Le specie autoctone, adattate al territorio, si ammalano meno. L’utilizzo di specie adattate a vivere su suoli poveri di nutrienti comporta un minor uso di fertilizzanti e concimi. L’utilizzo di specie adattate a vivere su suoli aridi comporta un minor uso di acqua. L’utilizzo di specie autoctone, pertanto, richiede una manutenzione ridotta che comporta un risparmio di energia.
3. DOVE TROVARE LE SPECIE AUTOCTONE ? Piante in vaso Semi
Stazione sperimentale per la propagazione della flora autoctona negli ecotipi lombardi ONLUS iscritta al Registro regionale del volontariato – affiliata alla Federazione Nazionale Pro Natura 20098 San Giuliano M.se - via Rocca Brivio, 2 - tel/fax 029839022 vivnatur@tin.it www.vivaipronatura.it
Anarrhinum bellidifolium
Dianthus carthusianorum
Lythrum salicaria Allium angulosum
Progetto Pot Plant: Produzione ottimizzata di piante lombarde autoctone certificate ad uso naturalistico e ornamentale Avvio sperimentale della filiera per la produzione di Flora Autoctona in vaso - Regione Lombardia DG Agricoltura -
PARTNERSHIP P R AZIENDE AGRICOLE FLOROVIVAISTICHE O G •Antica Pieve, Bedizzole (BS) - Capofila E •Alippi Rodolfo, Abbadia Lariana (LC) T •Castello Quistini, Rovato (BS) T •Vivai Valfredda, Cazzago San Martino (BS) O •Piante Spertini, Laveno Monbello (VA) •Progetto Verde, Bollate (MI) •Vanoni Florovivaismo, Bodio Lomnago (VA) P •Vivai Sabbionera, Travagliato (BS) O •Vivai Saldini, Novate Milanese (MI) T •Vivai Viero, Mornago (VA) P ENTI DI RICERCA CONSULENZE L A •Parco del Monte Barro • Agronomo Dott.sa Daniela N •Fondazione Minoprio Beretta T •Università degli Studi di Pavia • Cometa S.c.c.r.l.
SPECIE SELEZIONATE P R Specie Ripr. Uso O Achillea millefolium L. Seme Brughiere / prati magri pianura G Anemone nemorosa L. Calluna vulgaris (L.) Hull Seme e Veg Veg Riqualificazione boschi di pianura Brughiere / prati magri pianura E Convallaria majalis L. Seme e Veg Riqualificazione boschi di pianura T Dianthus carthusianorum L. Seme estetico/naturalistico T Dianthus sylvestris Wulfen Seme estetico/naturalistico O Festuca stricta subsp. trachyphylla (Hack.) Pils Veg Brughiere / prati magri pianura Iris pseudacorus L. Seme e Veg Fitodepurazione / estetico Iris sibirica L. Seme e Veg Riqualificazione boschi di pianura P Leucojum aestivum L. Seme e Veg Riqualificazione boschi di pianura O Luzula pilosa (L.) Willd. Veg Brughiere / prati magri pianura T Lythrum salicaria L. Seme Fitodepurazione / valore estetico Osmunda regalis L. Spore e Veg Riqualificazione boschi di pianura Phragmites australis (Cav.) Trin. Veg Fitodepurazione P Salvia pratensis L. Seme Brughiere / prati magri pianura L Sedum maximum (L.) Suter Veg Brughiere / prati magri pianura A Sedum sexangulare L. Thelypteris palustris Schott Veg Veg Brughiere / prati magri pianura Riqualificazione boschi di pianura N Thymus oenipontanus H.Braun Veg Brughiere / prati magri pianura T Typha latifolia L. Seme Fitodepurazione Vinca minor L. Veg Riqualificazione boschi di pianura
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Prodotti AZIENDA AGRICOLA FLORA CONSERVATION AZIENDA START UP nata nel NOVEMBRE 2012 SEMENTI PIANTE IN VASO SOLO PIANTE E SEMI REALIZZATI DA MATERIALE DI ORIGINE LOCALE E CERTIFICATA
Prof. Graziano Rossi – graziano.rossi@unipv.it Dott. Lino Zubani – lino.zubani@unipv.it Dott. Simone Pedrini – smnpedrini@gmail.com tel: 0382-984883 www.floraconservation.com
BANCHE DEL GERMOPLASMA – RIBES (Rete Italiana Banche del germoplasma per la conservazione Ex Situ della flora spontanea) Riunisce 18 banche del germoplasma distribuite sul territorio nazionale
SEME NOSTRUM - Udine Nasce nel 2005 per produrre e commercializzare sementi di specie erbacee selvatiche autoctone italiane. L'idea che ha portato alla nascita di SemeNostrum è legata ad un particolare tipo di prato presente nella pianura Friulana, il "Magredo" molto ricco di biodiversità, e a rischio di scomparsa. La varietà e bellezza delle fioriture di questo tipo di prato, associata alla rusticità delle piante che lo compongono, rende le specie selvatiche di questo specifico ambiente particolarmente interessanti, per ripristini ambientali, per rinverdimenti, per scopi ornamentali, sia su piccola che larga scala.
SEME NOSTRUM - Udine e-mail: info@semenostrum.it telefono: 39 334 9572532 SemeNostrum Via Pozzuolo 324, 33100 Udine, presso Azienda Agraria Universitaria "A. Servadei" La sede è aperta al pubblico solo su appuntamento dal lunedì al venerdì 9-12 e 14-18 PRODOTTI bustine di specie in purezza miscugli (di annuali e di perenni da prato)
Si possono trovare le bustine presso le seguenti rivendite: La Bottega del Tempo, Pesariis-UDINE Robe di Casa, UDINE (Largo dei Pecile 23) Vivai Trevisan, San Vito al Tagliamento-PORDENONE (v. Strada Alta 7) La casa nella Prateria, PORDENONE (v.le Martelli 27) Agrizooflora, Pieve di Soligo-TREVISO (v. Vittorio Veneto 52) - www.agrizooflora.it Centro Botanico, MILANO (v. Cesare Correnti 10, p.za San Marco 1, v. Vincenzo Monti 32) Love Therapy by Elio Fiorucci, MILANO (Corso Europa ang. p.za San Babila) Garden Le Lune, FIRENZE (v. S. Domenico 36)
4. ESEMPI REALIZZATI E SPECIE UTILIZZATE 2009 Aiuole mesofilo-nemorali multifunzionali nell’Orto Botanico di Pavia: realizzazione – Tesi Sperimentale di Laurea di Angelo Pirola Aiuole xerofile multifunzionali nell’Orto Botanico di Pavia: realizzazione – Tesi Sperimentale di Laurea di Antonio Campari
La multifunzionalità delle aiuole, oltre a contribuire alla diffusione della flora autoctona, consiste nel soddisfare altri scopi, quali: funzione ornamentale; mantenimento della biodiversità; basso impatto ambientale e ridotto costo economico; funzione didattico-divulgativa; funzione di ricerca scientifica; funzione storica.
NUMERO SPECIE IMPIEGATE Aiuole mesofile: 31 Aiuole xerofile: 36 TOTALE: 67
FORME BIOLOGICHE Aiuole mesofile bulbose 15 erbacee perenni 12 camefite 1 (Vinca minor) fanerofite 3 (Acer campestre, Hedera helix, Hovenia dulcis preesistente)
FORME BIOLOGICHE Aiuole xerofile erbacee perenni 20 camefite 6 erbacee annuali/bienni 5 (Tuberaria guttata, Hypochoeris glabra, Erodium cicutarium, Vulpia myuros, Jasione montana) fanerofite 4 (Lonicera caprifolium, Cytisus scoparius, Quercus pubescens, Rosa gallica) bulbose 1 (Polygonatum odoratum)
SPECIE UTILIZZATE Aiuole mesofile. A1 Fragaria vesca L.; A2 Vinca minor L.; A3 Dryopteris filix-mas (L.) Schott; A4 Melica nutans L.; A5 Athyrium filix-femina (L.) Roth; A6 Acer campestre L.; A7 Euphorbia dulcis L.; A8 Carex pilosa Scop.; A9 Asphodelus albus Miller; B1 Pulmonaria officinalis L.; B2 Leucojum vernum L.; B3 Scilla bifolia L.; B4 Convallaria majalis L.; B5 Anemone nemorosa L.; B6 Symphytum tuberosum L. ; B7 Hovenia dulcis Thunb.; B8 Hedera helix (L.) s.I.; D1 Osmunda regalis L.; D2 Carex brizoides L. ; D3 Iris sibirica L.; E1 Cucubalus baccifer L.; E2 Polygonatum multiflorum (L.) All.; E3 Asparagus tenuifolium Lam.; E4 Luzula pilosa (L.) Willd.; E5 Aristolochia pallida Willd.; E6 Erythronium dens-canis L. ; F1 Carex umbrosa Host. ; F2 Stachys officinalis (L.) Trevisan; F3 Ajuga genevensis L.; F4 Glechoma hederacea L.; F5 Geranium sp.
SPECIE UTILIZZATE Aiuole xerofile. 1 Thymus sp.; 2 Centaurea deusta Ten.; 3 Hypericum perforatum L.; 4 Potentilla argentea L.; 5 Potentilla tabernaemontani Asch.; 6 Anarrhinum bellidifolium L.; 7 Luzula multiflora (Ehrh.) Lej.; 8 Rumex acetosella L.; 9 Tuberaria guttata (L.) Fourr.; 10 Hypochoeris glabra L.; 11 Erodium cicutarium L.; 12 Clematis recta L.; 13 Saxifraga bulbifera L.; 14 Calluna vulgaris (L.) Hull.; 15 Vulpia myuros (L.) C.C.Gmel.; 16 Festuca tenuifolia Sibth.; 17 Teucrium chamaedrys L.; 18 Lonicera caprifolium L.; 19 Cytisus scoparius (L.) Link; 20 Helianthemum nummularium (L.) Mill.; 21 Euphorbia cyparissias L.; 22 Armeria plantaginea (All.) Willd.; 23 Hieracium pilosella L.; 24 Sedum maximum (L.) Suter; 25 Carex caryophyllea La Tourr; 26 Lychnis viscaria L.; 27 Quercus pubescens Willd. ; 28 Viola riviniana Rchb.; 29 Dianthus carthusianorum L.; 30 Sedum rupestre L.; 31 Cladonia sp. pl. (licheni); 32 Rosa gallica L.; 33 Polygonatum odoratum (Miller); 34 Dictamnus albus L.; 35 Achillea tomentosa L.; 36 Carduus sp.; Jasione montana L.
EFFETTO ORNAMENTALE CONTRASTO Contesto mesofilo Contesto xerofilo Prevalenza del verde e dei Prevalenza dei colori caldi colori freddi (bianco, violetto) (giallo, fucsia) Prevalenza delle bulbose a Prevalenza delle perenni e fioritura precoce camefite a fioritura tardiva Accostamento degli individui a formare macchie monospecifiche (in natura generalmente le specie utilizzate si trovano con individui sparsi e poco evidenti) Utilizzo di materiale vario (ghiaia, foglie morte, cortecce, pezzi di legno) per coprire le aree rimaste troppo nude
Asparago selvatico (Asparagus tenuifolius Lam.) Iva genevrina (Ajuga genevensis L.) Fragola comune (Fragaria vesca L.) Camedrio scorodonia (Teucrium scorodonia L.)
Sigillo di Salomone maggiore (Polygonatum multiflorum (L.) All.) Giaggiolo siberiano (Iris sibirica L.) Vedovina selvatica (Scabiosa columbaria L.) Polmonaria maggiore (Pulmonaria officinalis L.)
Erba betonica (Stachys officinalis (L.) Trevis.) Scilla silvestre (Scilla bifolia L.) Pervinca minore (Vinca minor L.) Anemone bianca (Anemone nemorosa L.)
Rosa serpeggiante (Rosa gallica L.) Cardo rosso (Carduus nutans L.) Camedrio comune (Teucrium chamaedrys L.)
Cinquefoglia primaticcia (Potentilla tabernaemontani Asch.) Barba di becco comune (Tragopogon dubius Scop.) Cinquefoglia bianca (Potentilla argentea L.)
Spillone lanceolato (Armeria plantaginea (All.) Wild.) Garofano dei certosini (Dianhtus carthusianorum L.)
2010 – Un angolo del mio giardino
2011
2013 Progetto “Aiuole per la conservazione della biodiversità in ambito urbano” Ideato da: Associazione Vivai ProNatura Responsabile scientifico del progetto: Silvia Assini Cofinanziato da regione Lombardia Con il contributo di L’Erbolario
Orto Botanico Cascina Rosa - Milano
Orticola - Milano
San Giuliano Milanese
Cascina Cuccagna - Milano
Giardini Pubblici Montanelli - Milano
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