Il "nolo a freddo" e le responsabilità connesse all'utilizzo di carrelli elevatori - 17/09/2014 Bologna

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Il "nolo a freddo" e le responsabilità connesse all'utilizzo di carrelli elevatori - 17/09/2014 Bologna
17/09/2014

                                                      Bologna

               Il ”nolo a freddo” e le responsabilità
            connesse all’utilizzo di carrelli elevatori

    Avv. Francesco Piccaglia De Eccher

    Francesco Benazzi
    Technical Service Manager

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Il "nolo a freddo" e le responsabilità connesse all'utilizzo di carrelli elevatori - 17/09/2014 Bologna
La catena dei soggetti coinvolti

       Soggetti Extra aziendali                       Soggetti Endo aziendali

       üProgettista;                                 üDatore di Lavoro;
       üFabbricante;                                 üRSPP;
       üVenditore;                                   üDirigente;
       üNoleggiatore;                                üPreposto.
       üInstallatore.

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Fornitore (Fabbricante, venditore, concedente in uso
üRispetto delle tempistiche e delle                       installatore)
scadenza previste dal fabbricante;               üCompliance rispetto alla normativa
üEffettuazione a regola d’arte                  tecnica applicabile;
üFormazione del personale operante              üRiduzione / eliminazione del rischio
presso il committente;
üRegistrazione dell’attività svolta;
üSegnalazione di non conformità al
committente

     üInstallazione secondo la normativa in
     materia di sicurezza e le indicazioni del        üCorrispondenza alla richiesta del
     fabbricante;                                     cliente;
     üConsegna della documentazione.                 üRispetto della normativa di settore;

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Datore di Lavoro utilizzatore
    üRispetto dell’art. 26 Dlgs 81/08;
    üRispetto delle tempistiche art. 71 Dlgs
    81/08;                                              üTipologia del lavoro da svolgere;
    üSegnalazione degli eventi;                        üCaratteristiche dell’ambiente di lavoro;
    üConservazione della registrazione                 üTipologia dei lavoratori destinati al loro
    dell’attività;                                      utilizzo;
    üVerifica affidabilità fornitore.                  üInterferenze con altre attrezzature in uso.

       üVerifica della corretta installazione;         üAffidabilità del fornitore;
       üPresenza della documentazione                  üIdoneità oggettiva della macchina;
       necessaria;                                      üCaratteristiche dell’attrezzatura rispetto
       üVerifica della formazione degli addetti;       alle esigenze;
       üLista da consegnare al noleggiatore;           üNecessità di optional.
       üSorveglianza sull’utilizzo.

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Affidabilità Fornitore

                  La Scelta del partner è un passaggio cruciale per la corretta
                  realizzazione di obiettivi di qualità, efficienza e sicurezza
                  nel proprio ambiente di lavoro.
                  La scelta deve necessariamente rivolgersi verso partner che
                  garantiscano la valorizzazione del capitale umano attraverso

                  -la formazione,
                  -il coaching,
                  -la dotazione di strumenti di lavoro idonei e sicuri,
                  -le procedure volte a rispettare l’ambiente
                  -seguendo le normative di riferimento,
                  -nonché le modalità di certificazione

                              a garanzia del rispetto dei processi promessi.

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Formazione

       Molto spesso si utilizza il termine “formazione”

       Per garantire un risultato concreto ed efficace, questa parola deve essere
       riempita di contenuti e processi virtuosi.
       È particolarmente evidente quanto questi aspetti incidano sulla qualità del lavoro
       e come interagiscano trasversalmente con l’operatività di tutti.

       Quando un tecnico entra nel vostro ambiente di lavoro genera infatti
       un’importante variabile di interferenza:
       è essenziale comprenderne l’impatto nel proprio processo interno e avere la
       ragionevole certezza di poter contare su una organizzazione che garantisca il
       miglior risultato possibile.

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Come ?

                                        Eseguendo la medesima formazione
                                        sui prodotti?

                                        Affrontando il tema della manutenzione
                                        attraverso l’esposizione delle usuali attività?

                                         Come fare generare la connessione tra:
                                         - I processi di sicurezza dall’immissione
                                         sul mercato,
                                         -al mantenimento dei requisiti durante la vita del
                                         mezzo,
                                         - l’incidenza con l’applicazione specifica

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Dal sistema tradizionale al concetto STEP

                                                   STEP si costruisce sulle parti di
                                                   conoscenza comune in un modo strutturato
              Altro
        prodotto ”z”
        prodotto ”y”
        prodotto ”x”
Training Tradizionale
                    Esiste un alto livello di ripetizione tra
                    i training
                    E soprattutto si da per scontato che il tecnico
                    abbia tutte le nozioni di base necessarie per
                    comprendere il processo formativo

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Concetto STEP

                      Altri training                                                Conoscenza specifica
                                          STEP training                             non di prodotto

                                                              Altro
                                                           prodotto ”z”             Conoscenza
                                                           prodotto ”y”             specifica del
                                                           prodotto ”x”             prodotto: LEAN

                                                             STEP                   Conoscenza
                                                                                    comune : CORE

                                                              STEP +
                     Prodotto
                    Product       specifico
                                specific
                              “z”
                            “z”                    Training su prodotto specifico
                   Product“x”
                  Prodotto     specific
                           “x”specifico

       Prodotto     specifico
                “y” specific
       Product “y”

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Oltre allo sviluppo tecnico

        Come fare………….?

        sviluppare processi che portino a l’adozione da parte dei soggetti interessati
        di competenze cognitive, operative e comportamentali tali da indurre nuove
        modalità di pensare e agire in termini di sicurezza, modificando scale di valori,
        mappe cognitive e abitudini comportamentali e adottando modalità di lavoro,
        che mettano in pratica le regole ed i principi della salute, sicurezza ed igiene
        del lavoro, al fine di riconoscere i pericoli e le condizioni potenziali che
        possono determinare eventi indesiderati, nonché di saper prevenire i rischi e
        fronteggiare le emergenze“.

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Oltre allo sviluppo tecnico

        Fermorestando le nozioni tecniche e quindi l’approfondimento delle competenze
        sulla tecnologia applicata,
        quali sono le zone da sviluppare per raggiungere questi obiettivi?

               STEP1                             STEP2               STEP3

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STEP3

                                          Analisi

            STEP3

                                       Normative

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Responsabilità

                                                         DATORE DI
                                     COSTRUTTORE
                                                          LAVORO

                                                 Operatore

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Capitale Umano

        • Minimizzare i rischi nella Vostra impresa, avendo la ragionevole certezza che il
          personale sappia come intervenire nelle varie situazioni nella migliore modalità
          in quanto correttamente formato e addestrato;
        • Avere la certezza che le attività di manutenzione preventiva e reattiva siano
          svolti da personale specializzato, la cui alta qualificazione permetta di garantire
          la sicurezza del carrello elevatore;
        • Ridurre i costi di mantenimento in ragione di un’attenta manutenzione, MAI per
          una minor attenzione o superficialità nello svolgimento delle proprie attività;
        • Ridurre i rischi e gli impatti del fermo macchina nel proprio processo lavorativo;
        • Essere attrezzato con strumenti dedicati a ottimizzare la propria attività, sia in
          termini di risultati sicuri come di impatto nel tempo, riducendo al minimo i rischi
          di incidenti;
        • Minimizzare gli impatti ambientali, attraverso processi e attrezzature adeguate;
        • Fornire il miglior apporto costruttivo nel rapporto anche suggerendo le migliori
          soluzioni (anche tecnologiche).

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Affidamento

        In conclusione, direzionare il proprio investimento verso chi gestisce
        il valore umano come un capitale e le competenze come parte
        integrante di esso,
        genera valore duraturo, allo stesso modo in cui dura un attrezzatura,
        un’azienda, un sistema

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I ruoli dei soggetti coinvolti

             FORNITORE

                                                              UTILIZZATORE

                                                              coordinamento

                                                     coordinamento

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Scelta / fornitura

                                                 1. Il Valore della marcatura CE
               SCELTA

        “La marcatura CE non esonera da responsabilità ... Il datore di lavoro é comunque il
        principale destinatario delle norme ... Ed ha l'obbligo di conoscerle e di osservarle
        indipendentemente da carenze od omissioni altrui e da certificazioni pur provenienti da
        autorità di vigilanza (Cass. 45335/2008)”
        “Eventuale concorrenti profili colposi addebitabili al fabbricante non elidono certamente il
        nesso causale tra la condotta del datore di lavoro e l'evento lesivo in danno del
        lavoratore”
        “É configurabile la responsabilità del datore di lavoro che mette a disposizione del
        lavoratore una macchina che per vizi di costruzione possa essere fonte di danno per le
        persone, senza aver appositamente accertato che il costruttore, e l'eventuale diverso
        venditore, abbia sottoposto la stessa macchina a tutti i controlli rilevanti per accertarne la
        resistenza e l'idoneità all'uso (Cass.pen. 45335/08)”

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Scelta / fornitura

                                            2. Stato dell’arte:
               SCELTA

       -Ricerca e realizzazione di tecniche               Cass. Pen. n. 38819/08 : "il datore di
       prevenzionali più progredite rispetto              lavoro é tenuto ad ottemperare non solo
       a quelle esistenti sul mercato (art.               alle regole cautelari scritte ma anche alle
       2087 cc);                                          norme prevenzionali che una figura
       -Migliore tecnologia disponibile pur
                                                          modello di buon imprenditore é in grado di
       se non presente nel particolare
                                                          ricavare dall'esperienza, secondo i canoni
       settore produttivo (best available
       technology)                                        di diligenza, prudenza e perizia"
       -Misure praticate nell'intero specifico
       settore industriale interessato (best
       praticable technology)

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Scelta / fornitura

                                                 3. Tempistica dell’adeguamento
               SCELTA

      “Non é possibile pretendere che l'imprenditore proceda ad un'immediata
         sostituzione delle tecniche precedentemente adottate con quelle più
         recenti ed innovative, dovendosi pur sempre procedere ad una
         complessiva valutazione sui tempi, modalità e costi dell'innovazione,
         purché ovviamente o sistemi già adottati siano comunque idonei a
         garantire un livello elevato di sicurezza” ( Cass. Pen. N. 41944/06)

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Utilizzo

                                           1. Formazione secondo Accordo Stato
              UTILIZZO
                                           Regioni 53/CSR del 22 Febbraio 2012

          All. VI - CARRELLI ELEVATORI SEMOVENTI CON CONDUCENTE A BORDO                                          Tot
                 art. 1   1 ora    modulo giuridico
                 art. 2   7 ore    modulo tecnico

                                   verifica intermedia                                                           extra

                art. 3.1 4 ore     modulo pratico carrelli industriali semoventi                                 12
     oppure art. 3.2 4 ore         modulo prativo carrelli semoventi a braccio telescopico                       12
     oppure art. 3.3 4 ore         carrelli/sollevatori/elevatori semoventi telescopici rotativi                 12

                                   modulo pratico carrelli industriali semoventi, carrelli semoventi a braccio   16
     oppure art. 3.4 8 ore
                                   telescopico e carrelli/sollevatori/elevatori telescopici rotativi

                 art. 4            prova pratica finale                                                          extra

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Utilizzo

                                             2. vigilanza
              UTILIZZO

      • Utilizzate in conformità alle istruzioni d'uso (art. 71 TU)

      • Il datore di lavoro, al fine di ridurre al minimo i rischi connessi all'uso delle attrezzature di
        lavoro e per impedire che dette attrezzature possano essere utilizzate per operazioni e
        secondo condizioni per le quali non sono adatte, adotta adeguate misure tecniche ed
        organizzative, tra le quali quelle dell'allegato VI (art. 71 TU)

      • In presenza di contratti di appalto il ddl promuove la cooperazione ed il coordinamento
        (art. 26)

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Attività manutentiva in presenza di appalto

                                                 1. Art. 26 Dlgs 81/08
          MNUTENZIONE

      • Verifica dell’idoneità tecnico professionale dell’appaltatore;

      • Informazione sui rischi specifici;

      • Elaborazione del DUVRI;
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Attività manutentiva
                                                 2. La manutenzione
        •   SEMPRE, al fine di garantire nel tempo la permanenza dei requisiti di
            sicurezza, la cui effettuazione é demandata al ddl

                                                 3. I controlli
        •   Secondo le indicazioni del •                  INIZIALI: attrezzature la cui sicurezza
            fabbricante o norme tecniche o                dipenda dalle condizioni di
            buone prassi o linee guida;                   installazione
        •   Da persona competente;             •          PERIODICI E STRAORDINARI:
        •   Risultati conservati per tre anni.            attrezzature soggette ad influssi
                                                          pericolosi

                                                 4. Le verifiche
        •    ATTREZZATURE DI CUI ALL'Allegato VII
        •    ISPESL ASL o Soggetti pubblici o privati abilitati

     TOYOTA MATERIAL HANDLING ITALIA - ACADEMY
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