Il mercato dei prodotti agroalimentari in - G i

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Il mercato dei prodotti agroalimentari in - G i
(in gestione transitoria - ex Lege 214/2011)

il mercato
dei prodotti
agroalimentari in
FRANCIA
                                                                                                1

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                                                                           Stat
                                                                p   one
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                                                                                  era
                                                                          Francia

maggio 2012
Il mercato dei prodotti agroalimentari in - G i
il mercato agroalimentare in Francia

                                    Importazioni totali di prodotti agro-alimentari
                                                          in milioni di EURO
                                                                                   Quota di mercato %    Var. %
               Paese              2009             2010              2011
                                                                                 2009 2010 2011* 2011/2010
           Mondo              35.598.488 37.701.884 40.927.089                     100      100      100  8,55
      1    Spagna              4.700.090 5.096.452 5.110.615                     13,20 13,52 12,49        0,28
      2    Belgio              4.489.365 4.653.822 4.938.363                     12,61 12,34 12,07        6,11
      3    Germania            4.114.933 4.214.254 4.704.234                     11,56 11,18 11,49       11,63
      4    Paesi Bassi         3.615.618 3.656.948 3.926.959                     10,16     9,70     9,60  7,38
      5    Italia              2.955.002 3.061.989 3.316.015                      8,30     8,12     8,10  8,30
      6    Regno Unito         1.929.476 2.054.523 2.304.089                      5,42     5,45     5,63 12,15
      7    Brasile             1.385.942 1.245.182 1.415.865                      3,89     3,30     3,46 13,71
      8    Svizzera              616.816    716.938    886.251                    1,73     1,90     2,17 23,62
      9    Stati Uniti           593.315    735.399    858.725                    1,67     1,95     2,10 16,77
     10    Marocco               708.677    735.627    753.763                    1,99     1,95     1,84  2,47

                                   Principali prodotti importati dall’Italia – 2011*
                                                          in migliaia di euro
                                          Italia      Mondo
                Prodotti                                                         Paesi Leader/Posizione Italia
                                          valori      valori
    Preparazioni a base di                                                             Quota Italia: 23,3%
                                         590.882     2.538.104
    cereali (pasta, prodotti da forno)                                 Per la sola Pasta: 70% del totale (Italia 1° Paese)
                                                                                Germania al 1° posto con il 19%
                                                                                 Quota Italia: 11,6% (4° posto)
    Latte e derivati                     345.659     2.973.100
                                                                        Per i soli Formaggi l’Italia detiene il 25% delle
                                                                          quote (1° posto) a pari merito con l’Olanda
2
    Preparazioni di ortaggi e                                                    Belgio 1° fornitore con il 17%
    legumi (salse, conserve,             307.758     3.039.595                 Quota dell’Italia: 10,1% (4° posto)
    marmellate, succhi                                                   Per le Conserve di pomodoro: 62% del totale
    Carni                                296.561     4.138.560                 Quota dell’Italia : 7,2% (7° posto)
                                                                                     Quota dell’Italia : 9,8%
    Bevande                                                                     (2° fornitore dietro alla Spagna)
                                         295.843     3.017.235
    (vino, alcolici, acque naturali)                                                  Per il solo Vino: 17%
                                                                            (3° posto dietro a Spagna e Portogallo)
    Frutta                               234.666     3.250.744                       Quota dell’Italia: 7,2%
    Preparazioni alimentari
                                         203.100     1.849.084                      Quota dell’Italia: 11,0%
    (sughi, zuppe, gelati…)
                                                                                    Quota dell’Italia : 7,3%
    Grassi e oli (olio d’oliva…)         172.699     2.346.026                    Per l’olio d’oliva: 30% (2°),
                                                                                   dietro alla Spagna (55%)

                                    Principali prodotti importati dall’Italia – 2011
il mercato agroalimentare in        Francia

        aspetti normativi e legislativi sulle importazioni di prodotti
      agro-alimentari (sintesi)
La Francia, quinta economia mondiale in termini di PIL dopo USA, Cina, Giappone e
Germania e Paese fondatore dell’Unione Europea, è una delle più aperte al commercio
e agli investimenti. In queste materie la Francia applica la normativa comunitaria, con la
conseguente libera circolazione dei beni come previsto dal Trattato di Roma (art. 28).
I principi generali della legislazione alimentare in vigore in Francia sono quelli previsti
dalla regolamentazione europea (Regolamento CE n° 178/2002), tra i quali vanno citati
il principio di precauzione*, di trasparenza e di protezione degli interessi dei consumatori;
il Regolamento CE istituisce tra l’altro le procedure relative alla sicurezza degli alimenti
al fine di gestire al meglio le crisi alimentari (controllo, tracciabilità…). Prescrive ,
inoltre, il cosiddetto obbligo di conformità secondo il quale tutti i prodotti importati sul
mercato francese devono essere conformi alla regolamentazione applicabile (comunitaria
e nazionale). Essa comprende i testi relativi alla composizione del prodotto (conformità
degli ingredienti e/o additivi), al suo imballaggio (imballaggio destinato a prodotti
alimentari), alla sua presentazione (etichettatura, pubblicità, condizioni di utilizzo) e
ai documenti di accompagnamento (Codice del consumo – art. L 212/1). Per quanto
riguarda i prodotti alimentari messi in vendita sul territorio francese, l’utilizzo della lingua
francese è obbligatorio nella presentazione dei prodotti (offerta, condizioni di utilizzo e
garanzia, fatture, pubblicità…) anche se non esclusivo.
In base agli accordi dell’OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio), le indicazioni
geografiche che permettono l’identificazione dei prodotti come originari del territorio di
uno stato membro sono protette, cosi come le denominazioni di origine controllata (AOC                          3
in francese). Queste ultime sono oggetto, infatti, di una speciale convenzione tra Italia e
Francia (Roma 28 aprile 1964 e Parigi 6 maggio 1969 e 13 febbraio 1970).
 * il principio di precauzione viene definito come una strategia di gestione del rischio nei casi in cui si
  evidenzino indicazioni di effetti negativi sull’ambiente o sulla salute degli esseri umani, degli animali e
  delle piante, ma i dati disponibili non consentano una valutazione complete del rischio
il mercato agroalimentare in Francia

              il sistema distributivo (sintesi)
    In Francia la grande distribuzione organizzata (GDO) commercializza più dei 2/3 (contro
    1/3 dell’Italia) dei prodotti alimentari, mentre gli altri tipi di strutture distributive si
    dividono la parte restante del mercato, con quote che variano dal 5% delle salumerie e
    macellerie all’ 8% per le piccole e medie superfici. I principali attori del mercato sono:
     Carrefour (Carrefour, Champion, ED, Shopi, 8 à Huit, Marché Plus)
     Leclerc
     Intermarché (Les Mousquetaires, Ecomarché, Netto)
     Auchan (Auchan, Atac, Simply Market)
     Casino (Casino, Géant, Monoprix, Franprix, Leader Price)
     Système U (Hyper U, Super U e Marché U)
     Cora (Cora, Super Match, Ecomax, Record)

    Una nuova tendenza pare, tuttavia, affermarsi. I consumatori sembrano rivolgere sempre
    più il proprio apprezzamento al servizio e alla qualità oltre che alla varietà degli articoli
    proposti. La tipologia dei supermercati sta cambiando, orientandosi sempre più verso
    superfici a misura d’uomo (meno di 15.000 m2), punti di vendita meno periferici,
    soprattutto nei centri urbani, servizi aggiuntivi come la consegna dei prodotti o acquisti
    via internet. Il prezzo, comunque, continua ad essere al primo posto nelle motivazioni
    di acquisto dei consumatori. Le insegne della GDO si sono quindi adeguate creando
    vere e proprie catene di distribuzione specializzate per fasce di prezzo. Nel segmento più
4   basso, gli Hard Discount (13% delle quote di mercato) propongono prodotti poco costosi
    presentati in un quadro semplice e spoglio.

              La distribuzione dei prodotti italiani
    La scelta del circuito di distribuzione per i prodotti alimentari è molto legata alla loro
    tipologia. Di solito un prodotto non ancora conosciuto dal consumatore francese verrà
    piuttosto introdotto tramite la ristorazione - HoReCa (come la burrata o la bottarga per
    esempio) o attraverso i canali tradizionali (negozi specializzati, epiceries fines…).
    La GDO costituisce un partner di indubbia rilevanza. La presenza di alcuni prodotti di
    largo consumo come la pasta, alcuni tipi di formaggi e di salumi, è sempre più importante.
    Altri prodotti nuovi vengono inseriti nel mercato tramite le “settimane di animazioni”
    organizzate dalla GDO.
il mercato agroalimentare in    Francia

        importazioni dall’Italia: prospettive
Molti prodotti stranieri – tra i quali alcuni classici italiani come il Prosciutto di Parma o
il Parmigiano Reggiano – sono entrati progressivamente a far parte dell’universo culinario
francese, alcuni con un utilizzo saltuario, altri invece con una frequenza quasi quotidiana.
Ne è un esempio la mozzarella, per la quale, oltre alle marche italiane, la GDO ha integrato
le proprie offerte con marche nazionali (Président e LeaderPrice…).
Il successo dell’integrazione dei prodotti italiani nella cucina francese risiede nel fatto che
il consumatore locale è estremamente sensibile al valore d’uso ed evocativo del prodotto
(uso festivo, ludico, pratico, valore tradizione, innovazione). La contestualizzazione della
comunicazione in Francia è una caratteristica fondamentale da sfruttare per lo sviluppo
delle importazioni.
Alcune denominazioni di origine controllata (AOC in francese), come l’aceto balsamico di
Modena che si trova ormai, per livelli di gamma diversi, sia commercializzato con il marchio
del distributore che nei negozi di alta gastronomia, hanno saputo imporsi in Francia. Altre
denominazioni di origine o marchi di qualità non hanno saputo invece comunicare la
propria eccellenza. Si evidenzia pertanto una duplice esigenza: da una parte l’educazione
dei consumatori francesi all’uso dei prodotti italiani, dall’altra l’adattamento di alcuni
prodotti tipici all’utilizzo specifico francese.
E a tal fine, una migliore conoscenza del mercato francese da parte dei produttori
italiani è necessaria per sviluppare le vendite. In Francia la pasta é spesso consumata
come accompagnamento, talvolta come piatto unico completo (e arricchito). Sottaceti
e altri prodotti vegetali sottolio vengono anch’essi spesso identificati come prodotti
                                                                                                      5
d’accompagnamento o utilizzati per preparazioni culinarie, raramente come antipasti.
Il vino rosato è diventato un best-seller nella stagione estiva. Ciò implica un diverso
posizionamento del prodotto. Un migliore adattamento dell’offerta alla domanda è
necessario per alcuni settori come il vino, l’olio di oliva e i condimenti, i piatti pronti al fine
di rendere compatibile e “intellegibile” il prodotto italiano nel mercato francese (utilizzo,
livello di gamma, valore sociale). Se da un lato alcuni prodotti esercitano un’indubbia
seduzione, manca una visione globale dell’offerta italiana, anche se per i francesi
l’Italia è “l’altro Paese gastronomico”. Il “made in Italy”, elemento trainante nei Paesi che
hanno una cultura gastronomica meno raffinata di Italia e Francia, non è di per sé ragione
sufficiente per andare al di là di un utilizzo saltuario e occasionale. E’ pertanto necessario
da parte italiana uno sforzo per comunicare al pubblico francese le corrette modalità di
fruizione dei nostri prodotti, proponendo valori che vanno al di là dell’esotismo al fine di
assicurare una vera complementarietà dei prodotti italiani con quelli francesi.
il mercato agroalimentare in Francia

                                                                                       INTERNAZIONALIZZAZIONE
                                COLLABORAZIONE
                                INDUSTRIALE
                                                                      ESTERO
                                                           COOPERAZIONE

                         ORGANISMI INTERNAZIONALI
                               IMPRESE ITALIANE                           INFORMAZIONE
                          COLLABORAZIONE                                  ASSISTENZA

                          MADE IN ITALY
                                          INVESTIMENTI

                         UNIONE PROMOZIONE
                        EUROPEA all’ESTERO
                                                                                  TECNOLOGIE

                         I P R GREEN                ECONOMY
                         Intellectual                    INNOVAZIONE
                            Property                       TRADE
                               Rights

              www.ice.gov.it - www.campus.ice.it - www.italtrade.com
                  per ogni approfondimento, contattare: agroindustria@ice.it
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