UNA CONFERENZA NAZIONALE SULLA SCUOLA - TUTTOSCUOL A - ENDOFAP
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TuTToscuolA MENSILE PER INSEGNANTI GENITORI E STUDENTI FONDATO DA ALFREDO VINCIGUERRA APRILE 2021 || NUMERO 611 || ANNO XLVI || EURO 5,00 la scuola che sogniamo /7 È DELLE ALLEANZE, CONNESSA ALLA VITA E AL LAVORO Poste Italiane SpA - Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Roma INTERVISTA AL MINISTRO BIANCHI «Una conferenza nazionale sulla scuola a novembre»
LA DIDATTICA A DISTANZA DaD eD eMerGenza eDuCaTiVa Limitare i danni, potenziare i vantaggi a temuta terza ondata pande- il sistema educativo collassa, affer- L mica si sta verificando, an- che se è viva la speranza che essa venga contenuta mediante gli ROBERTO FRANCHINI* formazione degli adolescenti. A non sottovalutare i rischi connessi a ma il pamphlet, la società intera viene minata nelle sue stesse fonda- menta, in termini di pace e prospe- strumenti, oramai consueti, dei di- questa operazione, nelle orecchie di rità; dall’altra Papa Francesco, spositivi individuali e del distanzia- tutti risuona un doppio grido d’al- nell’oramai celeberrimo discorso mento, ma soprattutto con la pro- larme: da una parte l’ONU, con il agli Ambasciatori di tutto il mondo, gressiva accelerazione della campa- Policy Brief di agosto 2020, ha am- afferma che la catastrofe educativa gna vaccinale. monito a non sottovalutare il rischio è già in atto, e che dunque davanti Nel frattempo la Didattica a Di- che una semplice crisi dei sistemi di ad essa “non è possibile rimanere stanza continua ad essere uno (lo) istruzione si trasformi in una cata- inerti, per il bene delle future gene- strumento di riferimento per affron- strofe generazionale, che limita o razioni e dell’intera società”. tare l’emergenza educativa, dando impedisce l’accesso al diritto dei di- La DAD rappresenta un fattore di continuità ai percorsi di istruzione e ritti, quello all’educazione: quando rischio? Se sì, perché? e quale tipo di 18 TuTToscuolA #611
POLITICA SCOLASTICA LA DIDATTICA A DISTANZA rischi? e per chi, in particolare? An- prima del COVID, e che generica- versano in uno stato di demotiva- cora, come è possibile contenere mente potremmo ricondurre ai temi zione. questi rischi? ci sono anche dei po- dell’inclusione e della personalizza- Come affrontare dunque il concre- tenziali vantaggi? Se sì, quali? e a zione. to rischio di un aumento delle disu- quali condizioni? La lezione frontale, prima, e la guaglianze, ulteriormente inasprito Partiamo da un’affermazione lapi- DAD (almeno quella che si è più dif- dal cosiddetto digital divide? Si trat- daria nella sua semplicità: la DAD fusa), ora, favoriscono un modello ta di una questione complessa, che indebolisce il fattore relazionale in- didattico centrato su colui che inse- sfida la creatività dell’uomo, mentre terno alla dinamica del rapporto tra gna e sulle cose che egli ha da inse- aumenta l’importanza del fattore insegnamento e apprendimento. At- gnare, e non su colui che apprende, e tecnologico. Di fronte al dispiega- tenzione: non è la tecnologia di per sulle competenze che egli deve ap- mento delle enormi potenzialità dei sé a indebolire il fattore relazionale, prendere. La DAD, come strumento nuovi dispositivi, occorre chiedersi ma il suo utilizzo in modalità remo- “sostitutivo”, surrogato virtuale della che cosa di umano il docente è in ta, che sottrae pienezza di spazio, classe, risponde in modo efficiente grado di aggiungere, proprio mentre tempo e sensorialità al rapporto edu- alla preoccupazione di “sparare” su- trae profitto dalla tecnologia. Per dir- cativo. gli alunni una serie di enunciati, ma- la in altri termini, la presenza massi- Naturalmente non tutte le funzioni gari in modo convincente, o persino va della tecnologia potrebbe dispie- didattiche richiedono una piena “im- dialogico e partecipativo, ma comun- gare uno scenario entro il quale di- mersione” spazio-temporale. Per fa- que centrato su contenuti standard. venta possibile per il docente sposta- re un esempio, la mera trasmissione E la standardizzazione, come è re l’attenzione sul fattore relaziona- di informazioni (la lezione), può fa- noto, è il contrario della personaliz- le, lasciando che le macchine ese- cilmente, e potenzialmente senza zazione… ecco allora che la DAD guano al suo posto le operazioni, ri- danni, essere “importata” dentro al potrebbe aumentare le differenze, petitive e standardizzate, che prima contenitore della DAD. Essa infatti rappresentando uno strumento utile, agiva in prima persona. richiede un canale di trasmissione persino un facilitatore, per alunni in Nell’equilibrio tra sincrono e asin- per così dire “povero”, strettamente grado di ascoltare e comprendere, crono, alcune linee per limitare i legato alla produzione verbale e al- ma al contempo una barriera per gli danni e massimizzare i vantaggi po- l’ascolto, sostenuto da elementi visi- alunni che, con un adagio oggi in trebbero dunque essere le seguenti: vi, che tuttavia sono per lo più facil- voga, presentano Bisogni Educativi l delegare le funzioni e i contenuti mente condivisibili con le potenti Speciali, oppure più semplicemente standard alla tecnologia, mediante u segue a pag. 22 piattaforme oggi a disposizione. Proprio per questa sua attitudine, le prime evidenze ci raccontano che la DAD, nella modalità sincrona, è utilizzata prevalentemente, se non esclusivamente, per fare lezione, funzione per la quale essa si presta pressoché in modo perfetto. Ma la lezione, già prima del COVID, rap- presentava e rappresenta uno stru- mento didattico povero di elementi relazionali, standardizzato e poco inclusivo. Ecco dunque ciò che probabil- mente stiamo iniziando a compren- dere e toccare con mano: come il COVID-19 sfrutta le debolezze del corpo umano, attaccandole; come l’emergenza pandemica mette sotto la lente le vulnerabilità economiche e sociali, inasprendole; così la DAD ingigantisce e amplifica i limiti del modello frontale, evidenziando pro- blematiche che erano già esperibili aprile 2021 19
POLITICA SCOLASTICA LA DIDATTICA A DISTANZA segue da pag. 19 u la predisposizione di repository ve a gruppi di studenti con speci- può diventare una barriera significa- ove sia possibile rintracciare in fiche difficoltà; tiva, un ostacolo agli apprendimenti, modo asincrono videolezioni, tu- l ove possibile, prevedere la presen- e questo per ragioni diverse, che pos- torial, saggi, articoli, ecc., sul mo- za a scuola di gruppi di studenti, sono andare dalla demotivazione alla dello delle flipped classroom; selezionati in base a difficoltà spe- presenza di Bisogni Educativi Spe- l dedicare brevi spazi sincroni e/o cifiche (gruppi di livello), oppure ciali, dal digital divide alle proble- una chat dedicata per le domande in base all’indisponibilità di tecno- matiche familiari e contestuali. Per di chiarimento/approfondimento logie o di connettività. questi studenti il fattore umano di- che potrebbero dover fare gli stu- Tutte le linee appena descritte ob- venta determinante, sia a livello per- denti dopo aver fruito del materia- bediscono ad un principio dell’edu- sonale, in termini di supporto, atten- le asincrono; cazione speciale, che può essere ri- zione e progettazione personalizzata, l nel tempo sincrono, organizzare condotto al ben noto adagio di don che a livello istituzionale, in termini mandati di lavoro (compiti di real- Lorenzo Milani: “non è giusto far di flessibilità organizzativa. tà), suddividendo la classe in pic- parti uguali tra diseguali”. Mai come La scuola inclusiva, come emerge coli gruppi cooperativi, di massi- oggi, probabilmente, occorre far va- dall’Index for Inclusion, è una realtà mo tre-quattro studenti, grazie lere questo motto, potenziando al doppiamente plastica e versatile, in all’utilizzo dei canali o stanze massimo grado la dinamica della grado di modificare sia il curriculum messi a disposizione dalle piatta- personalizzazione. Per alcuni stu- esplicito, mediante la predisposizio- forme; denti, infatti, la DAD è davvero un ne di un’offerta educativa ampia e l a seconda delle circostanze, orga- utile strumento di continuità, facili- diversificata, che il curriculum im- nizzare i gruppi in modo eteroge- tatore di apprendimenti, pur con le plicito, mediante la rimodulazione di neo, ovvero prevedendo la pre- innegabili criticità, legate soprattutto variabili organizzative come gli spa- senza di studenti competenti (an- agli aspetti dell’appartenenza e della zi (tra presenza e remoto), i tempi e che digitalmente) al fianco di stu- socializzazione. A questo tipo di stu- le modalità di raggruppamento. An- denti in difficoltà, oppure gruppi denti il docente può, seppur con tre- che sotto questo profilo l’attuale crisi omogenei (gruppi di livello), po- pidazione, dedicare meno attenzio- del sistema educativo potrebbe con- tendo così “abbandonare” alcuni ne, dando fiducia alla loro autono- durci ad un intelligente ripensamen- gruppi al lavoro autonomo, per mia e autodeterminazione. to del modo di “fare scuola”, facen- dedicare tutte le energie educati- Per altri studenti, invece, la DAD do tesoro dell’esperienza di questi u segue a pag. 24 22 TuTToscuolA #611
POLITICA SCOLASTICA LA DIDATTICA A DISTANZA a distanza: insegnare e apprendere GABRIELL A AGRUSTI diare in modalità asincrona. la necessità di stabilire un rapporto tra discente e docente e tra pari durante i recente si è affacciato nel panorama italia- le attività di apprendimento richiede una concettua- D no, prepotente come tutti i cambiamenti imposti dalla contingenza, un altro modo di lizzazione non trasmissiva e realmente dialogica del- l’apprendimento, seppur consapevole dei limiti della fare scuola, che prende le vesti multiformi della di- comunicazione nella didattica a distanza e delle sue dattica a distanza. anicia ha pubblicato su questo te- specificità. ma un testo agile ed efficace di benedetto Vertecchi, l’argomentazione sostenuta da Vertecchi si dipana esponente di rilievo del pensiero pedagogico di ma- in modo organico e puntuale attraverso i maggiori ca- trice sperimentale, del quale sono pisaldi della teoria della mediazione didattica, ponen- noti i molti contributi sull’istruzione do in risalto le teorie implicite che a distanza, dapprima introdotta, spesso guidano l’azione educativa, sia pioneristicamente in italia, con essa in presenza, a distanza o in forme corsi di perfezionamento universi- miste: una fra tutte quella che legge tari per corrispondenza e succes- in chiave deterministica la concomi- sivamente studiata nei suoi svi- tanza di attitudine e livello di appren- luppi tecnologici di individualizza- dimento raggiunto. Sferzante e condi- zione più avanzati attraverso nu- visibile la critica al nuovismo e al mes- merosi progetti di ricerca nazio- sianisimo tecnologico, che considera in nali e internazionali. modo acritico e senza alcuna verifica il libro A distanza: insegnare e sperimentale le innovazioni di recente apprendere presenta in cinque introduzione. Tale critica consente di ri- capitoli le premesse logico- marcare come le scelte didattiche impo- concettuali che sottostanno a ste dalla progettazione di un percorso di qualsiasi attività di progettazio- istruzione a distanza non possano e non ne di percorsi di istruzione a debbano fondarsi su spinte ideologiche, distanza, collegandole oppor- bensì richiedano la ricomposizione coe- tunamente alle grandi questioni di fondo della di- rente di tutte le soluzioni in funzione delle dattica e ai modelli teorici di riferimento e riportan- esigenze del discente e degli obiettivi di formazione. dole, con un lessico accessibile e con attività di rifles- Seguendo quindi il modello interpretativo di Johan sione e progettazione guidata, ai problemi quotidiani Clauberg, in Logica vetus et nova, il libro guida il lettore degli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. nella costruzione dei tre pilastri dell’azione didattica: l’idea di fondo di leggere l’istruzione a distanza co- che cosa si debba insegnare e perché, quali siano le ca- me una forma di scuola (e non viceversa, come pure ratteristiche del mittente e del destinatario del mes- spesso si sente dire) permette di incastonare - e av- saggio di istruzione e, da ultimo, in che modo sia pre- viare a soluzione - problemi legati all’esigenza di un feribile comunicare tale messaggio. n sostegno individualizzato, alla continuità tra istruzio- ne scolastica e istruzione a distanza, alla tentazione Benedetto vertecchi, A distanza: insegnare semplicistica di appiattire sull’autodidattismo lo stu- e apprendere, roma, edizioni anicia, 2021 segue da pag. 22 u mesi per anticipare la transizione strumento, in grado, proprio per la 1 Questa opportunità, come è noto, è verso un modello che, paradossal- sua non definitività, di avviare una stata di recente legittimata dalla mente, faccia della tecnologia una transizione epocale, fecondo nel Nota del Ministero dell’Istruzione 343/2021, in applicazione del DPCM leva per la creatività, la relazione e suo indicare la strada verso nuove del 2 marzo. l’inclusione, superando definitiva- modalità di apprendimento attivo e 2 Tony Booth, Mel Ainscow (2021), mente il paradigma standard. inclusivo. n Nuovo Index per l’inclusione. Percorsi di apprendimento e La DaD, in questa logica, rappre- * Docente università cattolica partecipazione a scuola, Carocci, senta soltanto un provvisorio e utile del Sacro Cuore di Milano e Brescia Firenze. 24 TuTToscuolA #611
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