Un modo nuovo di pensare - Come trasformare una crisi in un'opportunità - UBS
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Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Per scopi di marketing UBS Un modo nuovo di pensare Come trasformare una crisi in un’opportunità
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Premessa Christl Novakovic, Responsabile UBS Wealth Management Europe Mara Harvey, Responsabile UBS GWM Client Services In tempi di grande incertezza la vera leadership è una grande risorsa. La pandemia di COVID-19 ha generato una crisi economica senza precedenti, una grave recessione che ha colpito tutto il mondo nello stesso momento. Tuttavia, molti imprenditori hanno dimostrato di saper reagire con grande coraggio adattandosi alle circostanze e rafforzando le proprie aziende. Per questo rapporto abbiamo intervistato cinque imprenditori europei e mediorientali per farci raccontare come ci stanno riuscendo. Con estrema trasparenza condividono con noi le loro strategie e come si stanno muovendo per gestire delle condizioni estremamente difficili. Ottimismo, grande concentrazione sulla gestione della crisi e lungimiranza sono i loro tratti comuni. Non pretendiamo di fornire un quadro completo, ma dalle interviste emergono alcune evidenze. Ad esempio, molti intervistati si dimostrano già esperti nell’affrontare con energia momenti di crisi, sia nella vita professionale che in quella privata. Non sono nuovi alle avversità. In alcuni casi questa esperienza li ha resi ancora più innovativi e motivati. Questa pandemia è una crisi epocale che ci mostra come gli imprenditori possono reagire. Un momento di cambiamento molto rapido, che richiede loro di attingere a tutta la loro capacità di rinnovarsi e reinventarsi.
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Indice Sezione 1: In sintesi pagina 4 Otto consigli per destreggiarsi in una crisi pagina 5 Dieci caratteristiche degli imprenditori pagina 6 Sezione 2: Intervista 1: Jorge Cortell, Fondatore e CEO di Kanteron pagina 9 Cadere sette volte e rialzarsi otto Intervista 2: Christina Dean, Fondatrice e CEO di The R Collective pagina 13 La rabbia contro gli scarti della moda Intervista 3: Saygin Yalcin, CEO di SellAnyCar.com pagina 17 Destreggiarsi nei momenti difficili Intervista 4: Nigel Smith, Executive Chairman di Ringtons pagina 21 Successione e successo, nei momenti buoni e in quelli difficili Intervista 5: Mette Lykke, CEO di Too Good To Go pagina 25 Attenersi ad un piano Sezione 3: Paul Donovan, Capo economista di UBS Global Wealth Management pagina 29 L’innovazione e l’imprenditorialità stanno fiorendo
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori In sintesi Non c’è niente come una crisi per dimostrare di che pasta sono fatte le persone e la pandemia di COVID-19 non fa eccezione. Sebbene si tratti primariamente di un’enorme crisi sanitaria, anche le conseguenze economiche sono serie. Gli imprenditori sono chiamati ad agire rapidamente, spesso dovendo modificare le fondamenta stesse della propria azienda per poter sopravvivere e trovarsi nella posizione di prosperare di nuovo appena passata la pandemia. Per il nostro rapporto UBS 2021 sugli imprenditori, abbiamo intervistato cinque imprenditori a cui abbiamo chiesto di raccontarci le loro storie, come sono arrivati al successo e qualche consiglio per gestire le crisi. Sono emersi cinque spunti principali. • La vera leadership è cruciale. Quasi tutti gli imprenditori ne hanno parlato in modo diretto o indiretto. Non solo l’hanno ritenuta un fattore essenziale per guidare la propria azienda attraverso la crisi, ma anche per mantenere alto il morale dei collaboratori. • Molti di loro non erano nuovi a momenti di crisi, nella vita privata come in quella professionale. Infatti, alcuni hanno attribuito gran parte del proprio successo all’aver già sperimentato momenti di avversità. Non solo, guardando al futuro, mirano a rafforzare la propria azienda, non soltanto a farla sopravvivere. • La maggior parte degli intervistati ha parlato di innovazione continua come vera essenza del loro vantaggio competitivo. Uno degli imprenditori racconta come la fusione tra tecnologia e informazioni sanitarie abbia consentito alla sua azienda di contribuire alla gestione della crisi scatenata dal COVID-19. Altri hanno ritenuto necessario agire in modo più drastico, modificando i propri modelli aziendali o accettando nuove pratiche aziendali. • Un aspetto interessante è che la maggior parte degli intervistati, in gioventù, ha praticato sport a buoni livelli, per alcuni di loro vicini al professionismo. Così come gli atleti professionisti, anche gli imprenditori devono possedere determinazione e perseveranza per raggiungere gli obiettivi. • Molti degli intervistati hanno affermato di avere forse un modo di pensare alternativo rispetto alla maggior parte delle persone. Un aspetto che potrebbe aiutarli a portare avanti la propria azienda nei momenti buoni e in quelli difficili. Uno di loro è dislessico e mancino, uno leggermente autistico, un altro ha vissuto grosse difficoltà da bambino. Esperienze che hanno permesso loro di sviluppare un’intelligenza emotiva spiccata e di adottare una prospettiva diversa di fronte alle sfide aziendali. Guardando al futuro, tutti trovano motivo per essere ottimisti. Molti avrebbero potuto passare quasi per idealisti, convinti che dalla pandemia potesse emergere qualcosa di buono. Certamente tutti hanno saputo guardare oltre la crisi, vedendo anche quelle opportunità che avrebbero potuto presentarsi per le proprie aziende una volta tornati alla normalità. 4
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Otto consigli per destreggiarsi in una crisi 1. Non perdete mai di vista chi siete veramente, afferma Jorge Cortell, Fondatore e CEO di Kanteron. Dovete comprendere cosa succede nel vostro mercato, ma anche aveee molto chiaro qual è il vostro ruolo, nonostante le difficoltà. 2. Dimostrate la vostra leadership e sarete ricompensati con la lealtà, afferma Saygin Yalcin, Fondatrice e CEO di SellAnyCar.com. Una leadership solida e collaboratori motivati mantengono alto il morale in azienda e permettono maggior lealtà dei talenti negli anni a venire. 3. Comprendete se la crisi può essere anche un’opportunità per voi, suggerisce Christina Dean, Fondatrice e CEO di R Collective. Per alcune aziende, come R Collective, un (marchio di moda basato sul riciclo creativo) le difficoltà nel breve termine possono trasformarsi in grandi opportunità nel lungo periodo. 4. Investite in modo anticiclico nella vostra azienda durante una crisi, non irrigiditevi, afferma Saygin Yalcin. Un investimento cruciale può trasformare una crisi in un’opportunità attraverso un modello aziendale più agile e l’innovazione del prodotto. 5. Guardate oltre la crisi e agite a lungo termine, consiglia Nigel Smith. Non lasciate che le difficoltà vi scoraggino. Pensate a cos’è meglio per l’azienda nel breve e nel lungo termine e agite di conseguenza. 6. Stabilite un piano e attenetevi a esso, ricordandolo anche ai vostri collaboratori per mantenere alto morale e motivazione, afferma Mette Lykke, CEO di Too Good To Go. 7. Mai arrendersi, raccomanda Jorge Cortell. La resilienza è essenziale in una crisi. Gli errori sono una parte fondamentale dell’innovazione aziendale. 8. Fate le scelte necessarie, anche se difficili, afferma Christina Dean. In una crisi è possibile dover scendere a compromessi con alcune convinzioni e agire per salvaguardare l’azienda. 5
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Dieci caratteristiche degli imprenditori Dalle interviste emergono dieci tratti che accomunano gli imprenditori 1. La passione per l’azienda. Tutti gli imprenditori che hanno partecipato a questo rapporto sono motivati e spinti da una passione profonda per ciò che fanno. 2. Un modo nuovo di pensare. Uscire dagli schemi evita comportamenti imitativi e spesso porta a soluzioni più creative. 3. Predisposizione all’innovazione. Come molti altri imprenditori, anche quelli intervistati in questo rapporto cercano idee originali e innovative da applicare ai loro modelli aziendali, prodotti o tecnologie. 4. Autostima. Avere fiducia nelle proprie idee e nella propria capacità di giudizio significa attenersi ai propri piani e non essere influenzati eccessivamente dagli altri o dalle circostanze.. 5. Determinazione, perseveranza e pazienza. La passione alimenta la spinta e la capacità di resistenza necessarie per guidare un’azienda nei momenti buoni e in quelli difficili. 6. Capacità di focalizzare. E’ importante mantenersi concentrati sulla propria strategia e non farsi distrarre o scoraggiare dalle difficoltà. 7. Flessibilità. Se cambiano le circostanze o vengono commessi degli errori, è fondamentale essere flessibili e pronti a reagire. 8. Agire con coraggio e portare a termine le cose. Agire concretamente è il segno distintivo degli imprenditori. Essi non impiegano più tempo di quanto sia effettivamente per pianificare. 9. Efficienza. Gli imprenditori sono estremamente organizzati e produttivi. 10. Onestà e impegno a fare bene. Molti imprenditori sottolineano il loro impegno nel perseguire i propri obiettivi in modo onesto e integro, per difendere la loro reputazione e per rispetto dei loro valori. 6
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Interviste
Gennaio 2021 – Rapporto Entrepreneurs UBS sugliReport imprenditori 2020 Cadere sette volte e rialzarsi otto. 8
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Cadere sette volte e rialzarsi otto. Jorge Cortell, Founder e CEO di Kanteron Fondata nel 2005, Kanteron Systems è una società di informatica sanitaria o bioinformatica computazionale che supporta alcuni dei più grandi fornitori di assistenza sanitaria a gestire i dati relativi all’elaborazione delle immagini e ai genomi. Con sede principale in Spagna, a Valencia, la società ha anche un ufficio a Madrid. Tra i clienti del settore della sanità ci sono l’NHS nel Regno Unito, ISSSTE e IMSS in Messico ed EsSalud in Perù. Solo qualche mese prima dell’esplosione della pandemia di COVID-19, all’inizio del Punti di svolta 2020, Kanteron, la società di bioinformatica computazionale di Jorge Cortell, aveva presentato in una conferenza a Bangkok un documento sul monitoraggio delle epidemie. Non sorprende che da allora la richiesta del software della società sia La carriera da cestista cresciuta rapidamente. 1993 professionista al Valencia Basket Club termina Non significa che la pandemia abbia lasciato completamente indenne Kanteron. Al prematuramente a causa di contrario, ha sconvolto i normali processi di acquisto e di pagamento dell’azienda. un grave infortunio. Tuttavia, le opportunità di vendita sono aumentate, poiché le autorità sanitarie in tutto il mondo hanno cercato di capire la diffusione della malattia, riconoscendo il valore della tecnologia applicata alla sanità. 1994 Fonda Global «Per le persone che operano nel settore della sanità questa pandemia è stata un Comunicación y Marketing, campanello d’allarme» spiega Jorge. «Hanno capito l’importanza di sapersi la sua prima azienda. muovere molto rapidamente e, ferma restando l’importanza della salute e della sicurezza, hanno anche compreso che il non agire può essere più pericoloso dell’agire troppo rapidamente. Per questo ritengo che molte persone ora considerino la tecnologia applicata all’ambito sanitario in modo diverso.» Da cestista professionista a imprenditore 2005 Fonda Kanteron Systems. A 48 anni Jorge ha già affrontato diverse crisi nella vita, che si sono rivelate dei punti di svolta. Una a soli 21 anni, quando una grave lesione chiamata «ginocchio del saltatore» comportò la fine prematura di una promettente carriera come cestista professionista nel Valencia Basket Club. «Dedichi molti anni alla tua preparazione fisica e mentale per una competizione atletica da professionista. Raggiungere quell’obiettivo e poi vederlo sfumare in un secondo è stato davvero devastante» afferma. «Mi ci Membro del gruppo di esperti della 2016 sono voluti anni per superare quel trauma.» /18 Commissione Europea sulla Venture Philanthropy e sugli investimenti a Ritornò a scuola e studiò alla Oxford University, MIT, Harvard, impatto sociale. ESADE, l’università di Valencia e l’università di Manchester. Studente seriale: le sue competenze spaziano dalle scienze informatiche, la diagnostica per immagini, la genomica clinica, fino all’imprenditorialità e il marketing. 9
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori L’infortunio non è stato l’unica sfida personale che ha cambiato la sua vita. Jorge Destreggiarsi nella crisi incontrò sua moglie quando lei era una paziente malata di cancro al seno all’ospedale di New York nel 2005. Capì la potenzialità delle tecniche di diagnostica • La pandemia ha giovato a Kanteron per immagini abbinate alla genomica che la sua azienda stava sviluppando in quando i fornitori di assistenza quel momento come contributo alla diagnosi e trattamento del cancro e di altre sanitaria si sono indirizzati malattie rare. Il software funzionò e successivamente si sposarono. all’informatica medica. Il vantaggio dell’innovazione • Tuttavia, l’azienda ha dovuto adattarsi Jorge è un pensatore estremamente originale. Gli è stato diagnosticato un anche ad alcuni sconvolgimenti nei disturbo nello spettro dell’autismo, secondo quanto riporta il suo sito web, ed è processi di acquisto e di pagamento. bravissimo a trovare nuove idee per diversi settori, utilizzando la deep tech (tecnologia profonda) per ottenere un vantaggio competitivo. Ha fondato otto • Kanteron ha accelerato la propria aziende, creando Kanteron nel 2005, e ha fornito consulenza al gruppo di innovazione, automatizzando esperti della Commissione Europea sulla Venture Philanthropy e sugli l’incorporazione di nuovi risultati investimenti a impatto sociale. nella propria piattaforma. Crede che essere innovativi sia la qualità più importante per un imprenditore. Questo è stato il tratto distintivo delle sue aziende sin dalla sua prima venture, un’agenzia di marketing incentrata sulla tecnologia fondata nel 1994. «La conoscenza della tecnologia è stato il nostro vero vantaggio competitivo allora, ma lo è ancora oggi nella mia attuale azienda» spiega. Considerando la «necessità» come madre di tutte le invenzioni, Jorge ha reagito con grande abilità all’estrema rapidità delle nuove scoperte scientifiche fatte durante la pandemia del COVID-19. Grazie ad un approccio innovativo, i nuovi risultati ora sono convalidati e incorporati nella piattaforma Kanteron automaticamente e in tempo reale. Esiste un team di ricerca e sviluppo a tempo pieno in Kanteron, ma anche i collaboratori presenti in altre sedi aziendali sparse in sei Paesi del mondo tengono sempre il passo con i progressi scientifici. «Tutti noi ci scambiamo informazioni sulle nuove tecnologie, i nuovi sviluppi e i documenti scientifici. Ci aggiorniamo reciprocamente e in questo modo siamo in costante apprendimento.» Jorge ha sempre cercato di imparare dai propri errori. Quando avviò Kanteron, ad esempio, non riusciva ad apprezzare che i medici che utilizzavano il suo sistema non fossero le persone preposte a decidere sugli acquisti. Ricoprivano posizioni manageriali in ospedale o presso il Ministero della Sanità. 10
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori «Non perdete mai di vista chi siete veramente. Tenete sempre i piedi per terra, cercate di capire il mercato, i clienti e il vostro ruolo.» Sulla scorta di ciò che gli è stato utile, pensa che tutti gli imprenditori dovrebbero condividere quattro fattori di successo: determinazione incondizionata, ricerca incessante di una visione, un elevato livello di flessibilità e impegno a fare bene. Cadere e rialzarsi Come membro della Industry Leaders Network di UBS, Jorge riconosce il valore del networking. «Che ci piaccia o no, il networking è assolutamente fondamentale» osserva. «Penso sia necessario concentrare gli sforzi per rendere la rete più inclusiva e diversificata, ma non c’è dubbio che il networking sia assolutamente la chiave.» In seguito alla crisi, egli spera che la società effettui i cambiamenti necessari da tempo, combattendo le disuguaglianze sociali e il razzismo e affrontando il problema delle condizioni sul posto di lavoro, le questioni finanziarie e ambientali. Agli imprenditori che stanno attraversando la crisi dice: «Non perdete mai di vista chi siete veramente. Tenete sempre i piedi per terra, cercate di capire il mercato, i clienti e il vostro ruolo.» «Ho un motto personale, un proverbio giapponese che dice: “Cadere sette volte e rialzarsi otto”.» 11
Gennaio 2021 – Rapporto Entrepreneurs UBS sugliReport imprenditori 2020 La rabbia contro gli scarti della moda 12
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori La rabbia contro gli scarti della moda Christina Dean, Founder e CEO di The R Collective The R Collective è un’azienda a impatto sociale. Fondata nel 2017, mira a ridurre gli scarti provenienti dal settore moda, recuperandoli dai marchi di lusso per riutilizzarli in un proprio brand di abbigliamento e riciclarli attraverso la propria azienda di smaltimento dei rifiuti. The R Collective si è ispirata a Redress, la ONG ambientalista che dal 2007 opera per ridurre gli scarti nel settore della moda. Viaggiare in Cina, Cambogia, Nepal e nelle Filippine per estrarre denti alle persone I punti di svolta povere e scrivere articoli di approfondimento come freelance è un inizio insolito per un’imprenditrice. Ha però sensibilizzato Christina Dean sulla crisi ambientale legata ai rifiuti che si stava sviluppando rapidamente in Asia. Quella che inizialmente Trasferimento dal Regno era una curiosità è diventata confusione e poi rabbia. Doveva fare qualcosa. 2005 Unito a Hong Kong. Determinata a contrastare gli sprechi nel settore della moda e nel tessile, nel 2007 ha costituito Redress, una ONG ambientalista dedicata a ridurre e trasformare gli scarti tessili, promuovendo quindi un’economia circolare. Dieci anni più tardi, nel 2017, avendo già messo la moda sotto i riflettori in Asia, Christina ha intensificato la sua battaglia creando un proprio marchio di moda di lusso basato sul riciclo Fonda Redress, una ONG creativo, oltre ad un’azienda di smaltimento dei rifiuti. 2007 dedicata a ridurre e trasformare gli scarti tessili, Ricordando la passione dei primi tempi nel contrastare gli scarti della moda promuovendo un’economia dichiara: «Sono entrata con grande fervore in un settore di cui però non sapevo circolare. davvero nulla, il che suona ridicolo, ma all’atto pratico questo aspetto mi ha salvata perché, se avessi saputo tutto quello che so adesso, non penso che avrei avuto il coraggio di entrare in un settore così complesso.» Fonda The R Collective, un 2017 marchio di moda basato sul Risolvere la crisi degli scarti tessili dell’Asia riciclo creativo e un’azienda Come tanti altri imprenditori, Christina, ora quarantaduenne, si impegnò di smaltimento dei rifiuti. per risolvere un problema. Nel suo caso la crescente crisi legata all’inquinamento ambientale dell’Asia, in parte prodotta dal settore della moda e del tessile. È sempre stata idealista, fin da quando nell’infanzia frequentava una scuola di Rudolf Steiner, molto nota per Si ritrasferisce nel Regno Unito e inizia 2020 proporre un tipo di istruzione alternativa e olistica. Quando non la raccolta di fondi in capitale di rischio andava a scuola, si allenava intensamente per le gare di nuoto a durante la crisi del COVID-19. livello nazionale nel Regno Unito e organizzava manifestazioni di Greenpeace a livello locale. 13
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Dopo aver terminato la scuola Christina ha seguito i suoi genitori nel campo Destreggiarsi nella crisi dentistico, ma sapeva che avrebbe odiato quella professione dal primo giorno in cui aveva iniziato gli studi a quando aveva smesso come professionista cinque anni • Christina sostiene che è stata la dopo, nel 2005, anno in cui si è trasferita a Hong Kong. Quello è stato il momento crisi a renderla una vera in cui ha iniziato a viaggiare, offrendo servizi dentistici gratuiti alle persone imprenditrice, obbligandola a fare disagiate in una serie di Paesi asiatici e scrivendo articoli per pubblicazioni come il scelte spesso difficili. South China Morning Post, Huffington Post e CNN Style, adottando una risoluta curiosità giornalistica e grande integrità professionale. • In azienda analizza l’utile netto ogni mese, poiché le proiezioni finanziarie, Christina ha trovato la sua strada quando ha fondato Redress, due anni dopo realizzate in tempi migliori, si essersi trasferita in Asia. «Ho partecipato a centinaia di incontri, letto centinaia dimostrano eccessivamente di rapporti, parlato con migliaia di persone e fatto miriadi di progetti» spiega. ottimistiche. «E ho capito che la questione della sostenibilità legata alla moda esiste da quando sono stati creati i tessuti. Naturalmente i problemi sono peggiorati con • Con The R Collective ha dovuto la moda veloce, l’avvento della globalizzazione e il modo in cui l’intera economia approvare i periodi di saldi. L'ha globale è cambiata.» fatto per tutelare la sua azienda nonostante il suo animo idealista «Non avevo un piano perché vedevo crescere il problema davanti ai miei occhi, non approvi una pratica che, dal suo quasi in tempo reale. Così sono semplicemente stata al gioco cercando le punto di vista, incoraggia un soluzioni migliori ai problemi man mano che si ponevano.» consumo superfluo. Redress, una ONG piuttosto che un’azienda, ha consentito a Christina di fondare The R Collective, un’impresa sociale che disegna abiti da donna realizzati con tessuti di alta qualità che altrimenti finirebbero in discarica, inceneriti o riciclati in materiali di bassa qualità. The R Collective inoltre smaltisce in modo sostenibile gli scarti tessili dei marchi di lusso della moda. Grazie al suo lavoro Christina ha accumulato un’ampia gamma di contatti con i grandi produttori di abbigliamento e tessuti, revisori, imprese di riciclo, esperti in sostenibilità e negozianti. Il periodo di incubazione, come lo chiama lei, è iniziato quando ha cominciato ad acquisire le abilità di imprenditrice, ottenendo fiducia e stabilendo connessioni di valore. 14
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Diventare maggiorenne durante il COVID Christina è convinta che ci sia voluta la crisi COVID-19 per diventare una vera imprenditrice. Come casa di moda sostenibile che vende abiti femminili di design ad una clientela tradizionale, o forse un po’ più esclusiva, The R Collective propone un prodotto inconfondibile. Tuttavia il COVID ha posto delle sfide. I ricavi delle vendite all’ingrosso hanno subito un tracollo, com’era prevedibile. Ed è successo proprio quando R Collective era nel bel mezzo di una tornata di finanziamenti. Sulla base dell’analisi mensile dell’utile netto e della mancanza di proiezioni finanziarie, Christina si è vista costretta a fare scelte difficili. Nonostante il suo animo idealista detestasse i saldi, visti come un modo per incoraggiare il consumo superfluo, non ha avuto altra scelta che tagliare i prezzi finali. Risultato? Il comparto della vendita al dettaglio dell’azienda in qualche modo si è ripreso. «È solo quando ti accorgi che il tuo utile netto vacilla davvero, che esce allo scoperto l’imprenditore che sputa e impreca.» Prima di arrivare a questo momento di rivelazione, per Christina la strada è stata lunga, molto più di quanto pensasse inizialmente. Dopo 13 anni si considera solo all’inizio del processo di contenimento degli scarti dell’industria della moda. Per questo crede che gli imprenditori debbano avere, sopra ogni altra cosa, perseveranza, pazienza e capacità di focalizzarsi. Guardando al futuro però la sua «rabbia» non è diminuita ed è determinata a far entrare la sostenibilità nel mainstream della moda femminile. Ora che inizia a trasferire alcune attività di The R-Collective a Londra, il centro della moda sostenibile globale, crede che questa crisi abbia migliorato le opportunità di risolverne un’altra. La crisi da COVID-19 ha acceso un riflettore sulla sostenibilità in termini generali, incluso lo smaltimento dei rifiuti provenienti dalla moda e dal tessile. 15
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Destreggiarsi nei momenti difficili 16
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Destreggiarsi nei momenti difficili Saygin Yalcin, CEO di SellAnyCar.com SellAnyCar.com è il primo e il più grande servizio di compravendita di automobili del Medio Oriente. Costituito nel 2013 e con sede centrale a Dubai, il servizio offre un modo sicuro e conveniente per vendere le automobili, di qualsiasi marca e modello. SellAnyCar.com ha uffici in tutte le principali città del mondo arabo. Dopo una valutazione indicativa online, i periti della società esaminano l’automobile e fanno un’offerta. Un momento difficile nei primi anni di vita diede a Saygin la grinta e la Punti di svolta determinazione che gli sarebbero servite come imprenditore. A sua sorella, da piccola, diagnosticarono una malattia incurabile che la costrinse due anni in ospedale. Sua madre dovette smettere di lavorare mentre suo padre lavorava per Fonda Sukar.com, il primo mantenere la famiglia. Da giovane Saygin vedeva la ricchezza come una soluzione 2010 shopping club online privato per togliere la famiglia dai guai. del Medio Oriente. «Ci sono stati momenti della mia infanzia che hanno plasmato la mia personalità» sottolinea. «Nella mia famiglia ci furono grossi problemi di salute. Quindi mia madre mi mise intenzionalmente all’asilo in una classe mista con bambini disabili, per farmi comprendere veramente la diversità e farmi apprezzare la salute sin dalla tenera età. Questa esperienza stimolò ulteriormente la mia intelligenza emotiva e mi aiutò successivamente, quando continuai a creare aziende diverse e ricche dal Fonda SellAnyCar.com, il 2013 punto di vista culturale grazie alle persone che assumevo.» primo e il più grande servizio di compravendita di Nato in Germania, a Brema, da genitori turchi, Saygin inizialmente pensava che il automobili del Medio calcio sarebbe stata la strada più veloce verso la ricchezza. Aveva talento: giocava Oriente. nella U19 Bundesliga, il livello più alto per i teenager tedeschi. Presto, tuttavia, capì che solo i 500 migliori giocatori del mondo diventano ricchi. Dopo aver riflettuto, decise quindi di cambiare strada e diventare un imprenditore. Adatta rapidamente il Ora, a 35 anni, Saygin ha già fondato due dei negozi online di maggior 2020 modello aziendale di successo di Dubai. Trasferitosi a Dubai nel 2009 con uno zaino e una SellAnyCar. com alla crisi laurea in amministrazione aziendale conseguita alla WHU-Otto Beisheim COVID-19. School of Management in Germania, nel 2010 fondò Sukar.com, il primo shopping club privato online, che vendette poi nel 2012 a Souq.com. Nel 2013 fondò l’attuale azienda, SellAnyCar.com. Fu il primo servizio di compravendita di automobili del Medio Oriente e ora è il più grande. 17
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Come trasformare la crisi in un’opportunità Destreggiarsi nella crisi La pandemia di COVID-19 è stata un momento estremamente difficile per SellAnyCar.com e ha richiesto tutta la resilienza e l’intelligenza emotiva che Saygin • Quando arrivò la pandemia in Medio aveva sviluppato da bambino. Dopo che il virus si diffuse negli Emirati Arabi Uniti e Oriente le vendite mensili di in altre parti del Medio Oriente a marzo 2020, le vendite mensili di SellAnyCar. SellAnyCar.com crollarono del 90 com crollarono del 90 percento. percento. «La nostra azienda è stata colpita in modo drammatico» spiega. «Ma abbiamo • Nonostante il crollo delle vendite reagito. Siamo riusciti ad ottenere un permesso speciale che ci consentiva di Saygin promise che nessuno avrebbe comprare e vendere automobili. Ci siamo preparati al lockdown e abbiamo perso il lavoro, mostrando doti di modificato il nostro modello aziendale dall’oggi al domani, perfezionando il leadership e lealtà. servizio a domicilio e consentendo alle persone di vendere le proprie automobili utilizzando gli smartphone, un processo che comprendeva l’utilizzo della firma • Modificò il modello aziendale digitale sui contratti. Una volta allentato il lockdown, siamo tornati in gran forma consentendo alle persone di vendere e oggi assistiamo a un altro mese record con un giro di affari più alto del 120 le proprie automobili sugli smartphone. percento rispetto a febbraio.» • Una volta allentato il lockdown, le «Quando perdi il 90 percento della tua attività, quello è il momento in cui la vendite aumentarono del 120 percento leadership conta davvero. E ritengo che il modo in cui si trattano i membri del rispetto ai livelli precedenti alla team durante una crisi determini la fiducia e la lealtà che si riceverà da loro negli pandemia. anni a venire. Così, a nemmeno una settimana dalla crisi, cho voluto mandare una lettera al mio team per comunicare loro che nessuno avrebbe perso il lavoro a causa del COVID-19, nonostante il governo avesse imposto un lockdown di ventiquattr’ore, che impediva alle persone di uscire di casa.» Alla luce dei fatti, SellAnyCar.com trasformò la crisi in opportunità, raddoppiando quasi la propria quota di mercato. Anticipando quello che avrebbe scatenato un esodo di expat, Saygin incrementò il marketing e lo sviluppo dell’azienda, facendo in modo che il marchio Sellanycar.com fosse la prima cosa che veniva in mente a chiunque cercasse di vendere la propria automobile. Imprenditori e «non imprenditori» Come dimostrato da Sukar.com e SellAnyCar.com, Saygin ha una passione per le aziende basate su una tecnologia scalabile. «Credo che mettendo insieme un vasto pubblico e un grande prodotto si facciano affari» afferma. Non tutti, tuttavia, sono tagliati per essere imprenditori. Serve una mentalità particolare, dice, che è difficile da definire. Un imprenditore è chi semplicemente fa e fa girare cose. Di contro, la maggior parte delle persone è fatta di «non imprenditori», cioè persone che trascorrono gran parte della vita a pensare e prepararsi a quello che vogliono fare. 18
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori «Quando perdi il 90 percento della tua azienda, quello è il momento in cui la leadership conta davvero. E ritengo che il modo in cui si trattano i membri del team durante la crisi determini la fiducia e la Inoltre gli imprenditori sono per lo più ottimisti, afferma. Vedono le sfide come lealtà che si riceverà da loro problemi da risolvere per creare delle opportunità. Le altre doti innate di un imprenditore sono l’abilità di innovare e di generare idee, la ricerca dell’eccellenza negli anni a venire.» e il desiderio di costruirsi una buona reputazione. Per capire se un’idea imprenditoriale sia praticabile, ritiene che si debba rispondere ad alcune domande. Avete spirito imprenditoriale? L’attività è scalabile con possibilità di profitto? L’attività è legale? È il momento giusto? Avete la passione che vi farà andare avanti? Quest’idea risolve un problema per i vostri clienti? Commettere errori fa parte del processo, aggiunge. Gli imprenditori sperimentano molte idee prima di scoprire quella che si trasformerà in un’attività di successo. «Senza innovazione, senza un cambiamento costante, rimarremmo fermi. Ogni settimana sperimentiamo fallimenti ed è un bene perché so che fa parte del processo per raggiungere il livello successivo.» Per Saygin il successo aziendale ha soddisfatto la sua ambizione di essere in grado di pagare le cure mediche per la malattia rara di sua sorella, che ha avuto una diagnosi corretta e inizia a riprendersi. Guardando avanti, considera la crisi COVID-19 con una vena di ottimismo. «C’è una tendenza sempre più marcata ad acquistare automobili usate, perché le persone sono più caute per quanto riguarda le proprie finanze» afferma. «Le persone evitano i mezzi pubblici e si interessano di nuovo alla proprietà di automobili, come conseguenza del distanziamento sociale.» 19
Gennaio 2021 – Rapporto Entrepreneurs UBS sugliReport imprenditori 2020 Successione e successo, nei momenti buoni e in quelli difficili 20
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Successione e successo, nei momenti buoni e in quelli difficili Nigel Smith, Executive Chairman di Ringtons Con un investimento iniziale di 250 sterline britanniche (circa 320 dollari statunitensi), Samuel Smith nel 1907 fondò Ringtons per vendere tè da una carrozza trainata da un cavallo, a Newcastle upon Tyne, nel nordest dell’Inghilterra. Tuttora con sede a Newcastle, Ringtons è sopravvissuta a guerre e recessioni e continua a vendere i suoi prodotti porta a porta. In più, ora rifornisce supermercati di qualità con il suo private label di tè e caffè, nonché ristoranti nel Regno Unito, bar, hotel e luoghi di lavoro. Negli anni ’70, Nigel Smith entrò a far parte dell’azienda di famiglia all’età di 19 Punti di svolta anni come apprendista acquirente di tè. Travolto dall’elevata inflazione, da scioperi sindacali e blackout elettrici, all’epoca il Regno Unito stava attraversando un’enorme recessione economica. Samuel Smith fonda 1907 Ringtons a Newcastle upon Quarant’anni dopo, l’azienda con sede a Newcastle upon Tyne è più forte che Tyne, nel Regno Unito. mai. Con 250.000 clienti in tutto il Regno Unito e 35 uffici, è fiorita sotto la guida di Nigel. In termini finanziari l’utile netto è cresciuto da qualche centinaia di migliaia di sterline a circa 85 milioni di sterline britanniche. Come quarta generazione a gestire l’azienda, Nigel ha riacceso lo spirito imprenditoriale che portò il suo bisnonno, Samuel Smith, a fondare l’azienda nel 1907. Certamente attribuisce buona parte del successo della sua azienda, nei Nigel Smith, il suo pronipote, 1970 momenti buoni e in quelli difficili, al fatto che questa sia rimasta in famiglia, con entra a far parte di Ringtons quella grande passione che traina l’azienda e la fa prosperare. all’età di 19 anni. «Non ho conosciuto il mio bisnonno, dunque non so che caratteristiche imprenditoriali possedesse» dice Nigel. «Ma siamo una famiglia, e quindi deduco di avere, in un modo o nell’altro, molti dei suoi tratti. Per quanto mi riguarda, direi che l’autostima e la passione per quello che facciamo siano state essenziali.» «Sa, una delle ragioni per le quali ritengo che i membri della famiglia della Ringtons ha 250.000 clienti e 35 2020 prossima generazione dovrebbero mantenere la proprietà dell’azienda e uffici nel Regno Unito e quattro gestirla, è perché credo che abbiamo bisogno della passione familiare grandi accordi a lungo termine di nell’azienda. Penso che l’autostima, la passione e accettare che il fallimento fornitura di private label con è dietro l’angolo siano davvero elementi importanti per il successo.» dettaglianti di qualità e supermercati. Attualmente ha un utile netto di circa 85 milioni di sterline britanniche. 21
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Un modo di pensare leggermente diverso Destreggiarsi nella crisi Da quando era un adolescente e frequentava Fettes, uno dei migliori collegi scozzesi, Nigel vede le cose in maniera leggermente diversa dalle altre persone. Gli • Il COVID-19 inizialmente colpì fu diagnosticata una forma di dislessia e non era nemmeno molto studioso. In più, duramente Ringtons, che interruppe ritiene che anche l’essere mancino l’abbia portato a sviluppare una visione un la vendita a domicilio non appena il po’diversa del mondo. Prima di terminare la scuola decise che continuare a Regno Unito entrò in lockdown a marzo. studiare non era la strada giusta per lui e che voleva seguire il padre in Ringtons. • Una volta allentato il lockdown, «Penso che le persone mancine utilizzino il cervello in modo leggermente diverso i venditori tornarono al lavoro e ho usato questo fattore a mio vantaggio nel corso degli anni in azienda» consegnando tè e caffè porta a porta osserva. «Le persone destrorse hanno altrettanto talento, probabilmente di più, ai clienti, il che naturalmente giovò perché sono la stragrande maggioranza, ma tendono a pensare tutte allo stesso all’azienda. modo. Questo lascia spazio ai “mancini” di pensare in modo diverso, fuori dagli schemi.» Osserva inoltre che, per esperienza personale, i mancini hanno una • Esperto nel destreggiarsi nelle crisi maggiore sensibilità e intuito per gli aspetti più delicati delle questioni. «Applicare economiche e politiche, Nigel questa mentalità nel modo giusto è vantaggioso.» consiglia alle aziende di guardare al futuro, alla fine della pandemia, e di Per tutti gli anni ’70 Nigel rifiutò di farsi distrarre dai cupi momenti economici e pianificare di conseguenza. politici che attraversava il Regno Unito. Ascoltava attentamente le persone e si faceva un’idea su come rimettere l’azienda in carreggiata. Pur non sapendo se ce l’avrebbe fatta, promise di mantenere in vita l’azienda il più a lungo possibile. Questo non significa che non commise errori. Nei primi tempi in azienda ipercomprò del tè in un mercato emergente, pagandolo quindi troppo. La crisi COVID-19 è stata per Ringtons un altro momento difficile, che inizialmente ha colpito in modo duro l’azienda. Nigel stesso ha contratto il virus nei primi tempi del lockdown nel Regno Unito, a marzo, e ha deciso di proteggere i suoi venditori togliendoli dalla strada. Tuttavia, ha programmato il loro rientro fin da principio e da quando le restrizioni nel Regno Unito sono state allentate il loro lavoro è tornato alla normalità. In effetti Ringtons può essere stata avvantaggiata da questa situazione, in cui la consegna porta a porta si è dimostrata sempre più apprezzata dai clienti in un momento in cui tante persone sono riluttanti a uscire per fare acquisti. 22
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Cosa consiglierebbe agli altri imprenditori? Allungate lo sguardo, pensate e agite a lungo termine. Non prendete decisioni affrettate. Siate pragmatici e passerà. Questo è il mio consiglio. Considerate la situazione dall’altro lato, visualizzate il momento in cui sarà tutto finito e pensateci costantemente. Pianificare la successione Pensando a lungo termine, Nigel, che ha 66 anni, insieme ai suoi fratelli che gestiscono l’azienda, sta cercando membri della futura generazione che guidino Ringtons nei prossimi quarant’anni circa. Sua figlia ha ottenuto la fiducia della famiglia per svolgere la mansione di presidente, ma sarà «non esecutiva» perché vive a Londra. Ciò significa che altre persone o altri membri della famiglia dovranno dirigere l’azienda nel quotidiano. Indipendentemente da chi dirigerà l’azienda, Nigel crede che ci siano delle qualità imprenditoriali specifiche che aiuteranno quella persona a mantenere il successo di Ringtons per un’altra generazione: essere aperti e onesti, agire con coraggio, possedere autostima, gestire l’azienda con passione e pensare a lungo termine. «Occorre conquistare il rispetto e la fiducia della famiglia e dei collaboratori, essere aperti e onesti» consiglia. «Prendete sempre una decisione e agite quando è necessario.» La gestione della successione in una famiglia • Create un ambiente nel quale le diverse generazioni possano davvero imparare reciprocamente. • Iniziate a individuare i candidati alla successione in anticipo e inserite il piano di successione nella vostra strategia di assunzione. • Seguite e fate seguire corsi di crescita e sviluppo professionale su misura per aziende di famiglia. 23
Gennaio 2021 – Rapporto Entrepreneurs UBS sugliReport imprenditori 2020 Attenersi ad un piano 24
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Attenersi ad un piano Mette Lykke, CEO di Too Good To Go Too Good To Go è un’azienda a impatto sociale che combatte gli sprechi di cibo a livello globale. Con sede a Copenaghen, è il mercato B2C più grande del mondo di surplus di cibo. In 15 Paesi del mondo, ristoranti, bar, supermercati, panetterie, mense e grossisti sono collegati agli utenti dell’app Too Good To Go per impedire che il cibo ancora buono venga buttato. L’azienda ha avuto una rapida crescita da quando diversi imprenditori di Parigi, Copenaghen e Leeds si sono uniti nel 2016 per risolvere il problema dello spreco di cibo. Recuperando un terzo di tutto il cibo che viene buttato si contribuirà a salvare il Punti di svolta pianeta. Ecco ciò in cui crede Too Good To Go, azienda che ha lanciato un’app gratuita attraverso la quale le persone possono comprare cibo dai migliori ristoranti alla fine del servizio, per evitare che il cibo avanzato venga buttato. Fonda Endomondo, una 2007 comunità di social fitness. Secondo Mette Lykke, CEO, si tratta di un problema che deve essere risolto e che lo motiva a proseguire nel suo lavoro. L’azienda a impatto sociale ora opera in 15 Paesi del mondo e dichiara con orgoglio di aver salvato, da quando è stata fondata nel 2016, 48 milioni di pasti attraverso la sua applicazione mobile. Ciononostante, la crisi COVID-19 è stata un momento difficile per Too Good To Go, ora il mercato B2C di surplus di cibo più grande del mondo. In fase di lockdown molti partner di ristoranti e di negozi di Too Good To Go sospesero la Vende Endomondo e si 2014 loro collaborazione perché chiusero o perché erano impegnati a destreggiarsi dimette dalla carica di CEO in questo nuovo mondo. Tuttavia, Mette non si scoraggiò e si adeguò tre anni dopo. aiutando questi partner, e tanti altri, supportandoli nelle operazioni di asporto, l’unica opzione a loro disposizione nel rispetto delle nuove regole governative. Ora le normali attività si stanno rimettendo in carreggiata e quasi 20.000 partner hanno riaperto. Crede che destreggiarsi nella crisi significhi avere un piano e attenersi a esso, Entra a far parte di Too Good To ma anche mantenere alto il morale del team. «Stabilite un piano per uscire 2017 Go in qualità di CEO. dalla crisi e attenetevi a esso» dice. «In molti casi servono solo un paio di mosse giuste per creare una condizione favorevole e cavalcare l’onda.» «Per mantenere alto il morale ricordate spesso al team qual è l’obiettivo e fate in modo di concentrarvi su tutte le cose positive che accadono, anche quelle piccole.» 25
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Sogni ambiziosi Destreggiarsi nella crisi Dopo aver seguito un master in scienze politiche presso l’Università di Aarhus, in Danimarca, e aver trascorso parte dell’infanzia partecipando ai concorsi ippici, • Quando le economie entrarono in Mette lavorò due anni alla McKinsey & Co di Copenhagen prima di licenziarsi lockdown, molti partner di ristoranti nel 2007 e diventare cofondatrice di Endomondo, una comunità di social fitness e bar di Too Good To Go sospesero basata sul tracciamento GPS in tempo reale per correre, andare in bicicletta e l’operatività. L’impresa si adattò, praticare altri sport di distanza. La missione di Endomondo era quella di motivare offrendo a queste aziende un servizio le persone a rimanere attive rendendo gli esercizi più piacevoli, collettivi e di trasporto tramite l’app. divertenti. Dieci anni dopo, nel 2017, avendo venduto l’azienda, si dimise dalla posizione di CEO. • Stabilite un piano per gestire la crisi e attenetevi a esso, dice Mette Lykke. Ovviamente la decisione di lasciare la sicurezza di McKinsey per avviare una propria attività fu difficile. Fece una lista dei pro e dei contro, ma fu solo grazie a • Mantenete alto il morale del un viaggio a New York che finalmente prese una decisione. Mette spiega: «Ero personale ricordando ai collaboratori sovrappensiero, quando una donna venne da me, mi diede una cartolina e se ne l’obiettivo comune e facendo in andò. La cartolina diceva: “Qualsiasi siano i nostri sogni più ambiziosi, essi modo di concentrarvi su tutte le cose sfiorano solo la superficie di ciò che è possibile”, e io lo presi come un segno positive che accadono. chiarissimo che qualsiasi cosa si stia sognando va perseguita.» Un altro incontro durante un viaggio dieci anni più tardi le fece conoscere Too Good To Go, in cui entrò nel 2017 in qualità di CEO. «Era davvero un’azienda giovane allora, che faceva parlare molto di sé a Copenaghen. Mi trovavo su un bus fuori città quando una donna di fianco a me iniziò a parlarmene. Mi presentai immediatamente al team aziendale. Ci incontrammo, ci trovammo in sintonia e fui felice di essere una cassa di risonanza per loro, come figura con esperienza di app e startup. Quando mi chiesero di salire a bordo in qualità di CEO non persi l’occasione.» Ma non sempre le cose sono andate secondo i piani. Quando Endomondo fece la sua prima raccolta di capitali, Mette iniziò a fare troppe cose diverse, perdendo di vista l'obiettivo iniziale. Si rende conto ora che il suo team avrebbe dovuto impiegare tutta la sua energia per far crescere il prodotto. «Quando ci si appassiona a un problema da risolvere si è tentati di attaccarlo da ogni angolazione, ma raramente è una buona idea» afferma. 26
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori «Per mantenere alto il morale ricordate spesso al team qual è l’obiettivo comune e fate in modo di concentrarvi su tutte le cose positive che accadono man mano, anche quelle piccole.» Perseveranza Rispettare la strategia di Endomondo non fu sempre facile, anche perché la sua app venne lanciata ancor prima che Apple aprisse il suo App Store nel 2008. Molti le dissero che era troppo presto: la gente non conosceva le app, i telefoni non avevano il sistema GPS e l’idea di correre portando con sé un telefono era un concetto sconosciuto. Questi aspetti resero ardui i primi anni, ma poiché l’idea sembrava quella giusta, Mette e il suo team non si lasciarono scoraggiare dagli scettici. Una volta che il prodotto chiave di Endomondo, il personal trainer, ebbe sufficienti tassi di utilizzo, venne aggiunta la dimensione del social network che pubblicizzò l’app favorendone ulteriormente la crescita. Nel 2014 Mette vendette l’azienda per dare agli investitori un’uscita, pur continuando a rimanere CEO per altri due anni. Quali sono i tratti caratteriali che deve avere un imprenditore di successo? Secondo Mette: «Efficienza, capacità di creare un equilibrio tra visione generale e dettagli, perseveranza e capacità di attirare un grande team.» Anche il network è essenziale, soprattutto per conoscere persone dotate di talento che possono mettere a disposizione la propria competenza. Tornando a Too Good to Go e all’attuale crisi, Mette spera che il COVID-19 favorisca la crescita del mercato di surplus di cibo. «Spero che questa volta la crisi ci ricordi il valore del cibo e il lavoro che serve per portarlo da noi. L’idea che sia inaccettabile sprecare cibo sta guadagnando consenso. La parte più consistente della sfida nella lotta allo spreco di cibo è cambiare mentalità e speriamo che si stia verificando.» 27
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori L’innovazione e l’imprenditorialità stanno fiorendo 28
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori L’innovazione e l’imprenditorialità stanno fiorendo Di Paul Donovan, Capo economista di UBS Global Wealth Management La pandemia globale ha dato una spinta sia all’innovazione sia all’imprenditorialità. L’economia mondiale aveva già avviato un processo di cambiamento strutturale. Nella quarta rivoluzione industriale la tecnologia probabilmente è la parte meno importante del cambiamento. È ciò che facciamo con essa che ha il potere di trasformare l’economia. Il laptop che ci consente di lavorare da casa innesca cambiamenti nei modelli di consumo, nell’utilizzo degli immobili, dei trasporti, degli investimenti e dell’energia, per citare solo qualche esempio. La pandemia ha accelerato molti di questi cambiamenti. Il passaggio alla modalità di lavoro da casa e l’incremento della vendita al dettaglio online sono esempi ovvi. Ma c’è anche un incentivo a localizzare la produzione globale dato che diventa sempre più pericoloso affidarsi a catene di fornitura globali lunghe e complesse (e l’efficienza in termini di costi nel produrre vicino ai clienti diventa più ovvia). Un processo di cambiamento accelerato porta con sé maggiori opportunità di innovazione. L’innovazione deriva dalla sfida al modo consolidato di fare le cose. La pandemia ha costretto la gente a mettere in discussione i metodi e le priorità aziendali. Questo processo dovrebbe portare a una maggiore innovazione. Tuttavia, dobbiamo sempre ricordare che l’innovazione senza l’imprenditorialità può fare poco per cambiare l’economia. L’inventore del motore a vapore, Erone di Alessandria, non ebbe un imprenditore che trasformò la sua invenzione in una realtà commerciale. L’imprenditorialità e i vantaggi economici annessi arrivarono 16 secoli più tardi. Tuttavia, dobbiamo far attenzione a distinguere la creazione di un’azienda dall’imprenditorialità. C’è stato un boom di nuove aziende nel periodo successivo ai lockdown del 2020. Sembra che un periodo di tempo trascorso forzatamente a casa abbia stimolato le persone a costituire piccole aziende. Non in tutti i casi si tratterà di imprenditorialità. Alcune delle nuove aziende online non richiedono innovazione. I business owner seguiranno o adatteranno leggermente un modello aziendale esistente. Ciononostante, il rapido ritmo di sviluppo aziendale è un segnale che le persone intendono assumersi dei rischi. In un mondo che accetta maggiormente il rischio, alcune di queste nuove aziende saranno imprenditoriali, porteranno cioè nuove idee e le renderanno commerciali. E l’incremento del numero di aziende può essere un indicatore del modo in cui l’economia sta cambiando. Grazie al mercato virtuale costituire un’azienda costa meno. Le persone possono utilizzare il capitale che già hanno per guadagnare soldi. Personal computer e home office possono diventare rapidamente una fonte di reddito. Questo rende più facile ai modelli aziendali consolidati e a quelli imprenditoriali diventare startup. Dato che l'economia sta utilizzando il proprio capitale esitente in maniera più efficiente, gli investimenti non hanno bisogno di crescere molto (o per nulla). Anche il costo del capitale o delle restrizioni sui prestiti potrebbero essere meno imporanti per le nuove start-up. I cambiamenti economici che aiutano lo sviluppo dell’innovazione e dell’imprenditorialità comporteranno anche dei rischi. Ci sono già stati tentativi da parte dei governi di preservare l’occupazione nei settori che stanno morendo. Questo meccanismo riduce le risorse disponibili per società nuove e innovative. I periodi di cambiamento repentino possono anche innescare pregiudizi nella società. Il pregiudizio rende più difficile agli imprenditori assumere le persone giuste per le loro aziende. Così, mentre i cambiamenti accelerati della quarta rivoluzione industriale incoraggiano l’innovazione e l’imprenditorialità, pongono anche nuove sfide che gli imprenditori dovranno superare. 29
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Ringraziamento Vishakha Rajput, Direttore del programma Industry Leader Network Desideriamo esprimere il nostro profondo ringraziamento tutti coloro che hanno dedicato tempo prezioso e hanno contribuito con spunti di riflessione alla realizzazione di questo rapporto. In particolare desideriamo formulare un ringraziamento speciale agli imprenditori che hanno condiviso i loro percorsi e punti di vista illuminanti. Inoltre non possiamo dimenticare di ringraziare i membri del team Global Visionary per il loro supporto alla creazione della storia illustrata nel rapporto e, infine, il team Industry Leader Network. 30
Gennaio 2021 – Rapporto UBS sugli imprenditori Contatti Responsabile per Wealth Management Europe Design Gerald Leb Adam Sadowski Lenah Crass A cura di Responsabile di progetto Rupert Bruce, Clerkenwell Consultancy Anju Sharma Direttore del programma Industry Leader Vishakha Rajput Questo documento è stato redatto da UBS SA, una sua controllata o affiliata ("UBS"). Il presente documento e le informazioni ivi contenute sono forniti a scopo puramente informativo. Nulla di quanto riportato nel documento è da intendersi come ricerca o consulenza d’investimento. Esso inoltre non costituisce un prospetto o raccomandazione di vendita o di acquisto di titoli, strumenti finanziari, prodotti , specifici programmi e/oo servizi d’investimento. Nulla di quanto indicato nel presente documento costituisce consulenza legale o fiscale. UBS e i suoi collaboratori non prestano consulenza legale o fiscale. Il presente documento non può essere ridistribuito o riprodotto, interamente o in parte, senza previa autorizzazione scritta di UBS. Nella misura consentita dalla legge, UBS e i suoi amministratori, funzionari, collaboratori e agenti declinano qualsiasi obbligazione, responsabilità o due diglience per eventuali conseguenze, comprese perdite o danni, subite dal destinatario o da chiunque agisca o si astenga dall’agire a in base alle informazioni contenute in questo documento o per qualsiasi decisione basata su di esse. Negli Stati Uniti, i servizi di gestione patrimoniale sono forniti da UBS Financial Services Inc. ("UBS FS"), un’affiliata di UBS SA. Come società che fornisce servizi di gestione patrimoniale ai clienti, UBS FS offre servizi di consulenza patrimoniale in qualità di società di consulenza d’investimento registrata presso la SEC e servizi di brokeraggio in qualità di società di intermediazione finanziaria registrata presso la SEC. I servizi di consulenza patrimoniale e di brokeraggio sono separati, si differenziano in maniera sostanziale e sono disciplinati da leggi e accordi diversi. È importante che i clienti compren- dano le modalità di svolgimento delle attività e che leggano attentamente i contratti e le informative che forniamo loro sui prodotti e servizi offerti. Un numero ridotto di nostri consulenti finanziari non sono autorizzati a fornire servizi di consulenza patrimoniale e possono operare soltanto direttamente con Lei come rappresentanti di intermediari finanziari UBS. Il Suo consulente finanziario La informerà se si tratta del Suo caso e, se desidera ricevere servizi di consulenza patrimoniale, saremo lieti di consigliarle un altro consulente finanziario che potrà aiutarla. Come società che fornisce servizi di gestione patrimoniale ai clienti, UBS Financial Services Inc. offre servizi di consulenza patrimoniale in qualità di società di consulenza d’investimento registrata presso la SEC e servizi di brokeraggio in qualità di società di intermediazione finanziaria registrata presso la SEC. I servizi di consulenza patrimoniale e di brokeraggio sono separati, si differenziano in maniera sostanziale e sono disciplinati da leggi e ac- cordi diversi. È importante che i clienti capiscano le modalità di svolgimento delle attività e che leggano attentamente i contratti e le informative che forniamo loro sui prodotti e servizi offerti. Un numero ridotto di nostri consulenti finanziari non sono autorizzati a fornire servizi di consulenza patrimoniale e possono operare soltanto direttamente con Lei come rappresentanti di intermediari finanziari UBS. 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UBS Europe SE, Succursale Italia è soggetta alla supervisione congiunta della Banca centrale europea ("BCE"), della Banca centrale tedesca (Deutsche Bundesbank), dell’Autorità federale tedesca di vigilanza sui servizi finanziari (Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht) nonché della Banca d’Italia e della Commissione Nazio- nale per le Società e la Borsa (CONSOB), alle quali la presente pubblicazione non è stata sottoposta per l’approvazione. UBS Europe SE è un istituto di credito costituito ai sensi del diritto tedesco sotto forma di Societas Europaea, debitamente autorizzato dalla BCE. Austria La presente pubblicazione non costituisce un’offerta pubblica di acquisto ai sensi della legge austriaca. È distribuita esclusivamente a scopi informativi da UBS Europe SE, Niederlassung Österreich, con sede commerciale in Wächtergasse 1, A-1010 Vienna. UBS Europe SE, Niederlassung Österreich è soggetta alla supervisione congiunta della Banca centrale europea ("BCE"), della Banca centrale tedesca (Deutsche Bundesbank), dell’Autorità federale tedesca di vigilanza sui servizi finanziari (Bundesanstalt für Finanzdienstleistungsaufsicht) nonché dell’Autorità austriaca di vigilanza sui mercati finanziari (Finanzmarktaufsicht), alle quali la presente pubblicazione non è stata inviata per l’approvazione. UBS Europe SE è un istituto di credito costituito ai sensi del diritto tedesco sotto forma di Societas Europaea, debitamente autorizzato dalla BCE. Brasile La presente pubblicazione non costituisce un’offerta pubblica di acquisto ai sensi del diritto brasiliano né un rapporto di ricerca secondo la definizione di cui all’Istruzione 598/2018 della Comissão de Valores Mobiliários ("CVM"). 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