Un'indagine di mercato da centomila euro - AltraPsicologia

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Un'indagine di mercato da centomila euro - AltraPsicologia
Un’indagine di                        mercato        da
centomila euro

Ci sono tre fatti in questa storia.

Primo fatto.
Il 01/12/2016 la Giunti Editore si è regolarmente
aggiudicata il più ricco bando nella storia di Opl con una
proposta ottima. Irraggiungibile. Il bando riguardava la
fornitura di voucher per un totale di 108.525 euro.

Secondo fatto.
Un'indagine di mercato da centomila euro - AltraPsicologia
Il CNOP ha istituito un gruppo di
lavoro Giunti (vedi). Che cosa faccia
questa commissione, da chi e quando
sia stata approvata non è un dato
reperibile sul sito del Cnop.
D’accordo che Giunti O.S. è il più
importante      editore    di    test
psicologici in Italia, ma è comunque
un’iniziativa bizzarra: un ente
pubblico che fa una commissione “su”
una società privata è come se il Comune di Torino avesse avuto
a suo tempo una “Commissione Fiat”.

Il responsabile di questo gruppo di lavoro tra l’istituzione e
l’editore Giunti era ed è Riccardo Bettiga, Presidente OPL.

Terzo fatto.

                                       Il 27 Giugno 2016
l’editore Giunti diffonde un comunicato stampa (eccolo qui)
con il quale viene annunciata la nomina di un nuovo direttore
della prestigiosa rivista Psicologia Contemporanea: Luca
Mazzucchelli, noto esperto di video youtube e vicepresidente
OPL.
Succede alla nota psicanalista Anna Oliviero Ferraris.
Un'indagine di mercato da centomila euro - AltraPsicologia
I problemi del superbando. Il tema di questo articolo non è la
legittimità del bando. Nessuno ha avuto ragione di
dubitare che tutto sia stato fatto secondo le norme, le regole
e le consuetudini. Eppure le polemiche non sono mancate.
Anzitutto riguardo l’opportunità. La maggioranza Bettiga ha
voluto regalare dei voucher da 75 euro ad alcuni colleghi
(esattamente 1.447). Iniziativa assai discutibile prendere da
tutti (sono sempre i soldi che ciascuno di noi versa come
quote associative annuali obbligatorie) per dare a chi decide
il novello Robin Hood – Bettiga in una vera e propria
ridistribuzione di risorse che proprio non è tra i compiti
dell’Ordine stabiliti dalla legge 56/89.

E poi.
Il bando consisteva nello scegliere l’operatore economico che
erogasse i voucher. Ma alcuni ne sono rimasti esclusi, per
propria colpa forse, perché il bando non ha avuto grande
visibilità e giaceva sotto il nome di “indagine di mercato”
così che c’è stato chi non ha visto, non ha saputo o ha avuto
informazioni imprecise, così che alla fine non ha partecipato
anche quando invece avrebbe potuto.

Infine le regole del bando   hanno consentito di mettere a
confronto oggetti diversi    come libri, test e corsi di
formazione, che a livello    di costi di produzione e di
distribuzione non sono la    stessa cosa.

Insomma, tutto abbastanza male, tranne forse proprio la
procedura di selezione che è stata ben gestita dai consulenti
legali di OPL e che risulta quindi ineccepibile.

Ma, intorno, sul lato OPL, ovvero sul lato delle scelte e
delle decisioni di Bettiga e dei suoi, è davvero la foresta di
Nottingham.
Un'indagine di mercato da centomila euro - AltraPsicologia
ENPAP 2017-2021: dritti per
la nostra strada.
Riprendo a scrivere sul sito di AltraPsicologia dopo due mesi
di interruzione. Un pausa necessaria di riflessione dopo le
elezioni ENPAP, per sedimentare alcuni pensieri.

PRIMA DI TUTTO: GRAZIE!

A tutti voi, che ci avete dato fiducia e consegnato un
risultato elettorale limpido, privo di dubbi. Con più del 70%
dei consensi ad AltraPsicologia e una partecipazione al voto
importante soprattutto al sud, queste elezioni segnano una
pietra miliare nella storia della professione.

Un risultato che premia AltraPsicologia, ma soprattutto segna
il tramonto delle raccolte-voti clientelari, dei brogli da
repubblica delle banane, e riconosce il valore del lavoro
fatto alla luce del sole.

Un risultato elettorale forgiato dal confronto pubblico
costante con i colleghi.

Ho avuto anche la soddisfazione personale di essere per la
seconda volta il candidato più votato d’Italia, e quindi devo
un doppio ringraziamento: in AltraPsicologia lavoriamo
insieme, come gruppo, e così continueremo. Ma sicuramente c’è
chi ha riconosciuto nel mio lavoro qualcosa di speciale. Non
posso che impegnarmi a continuare così, come fatto finora
insieme ai colleghi di AP e con Felice Torricelli in
particolare, con cui continueremo a condividere il governo di
ENPAP nei prossimi 4 anni.

TRE CEPPI VIRALI.
Fatte queste premesse positive, passo alle questioni critiche.
Ho isolato in queste elezioni tre ceppi virali su cui dobbiamo
mantenerci vigili:

(1) IMPROVVISAZIONE e PRESSAPOCHISMO. Le candidature di liste
last-minute mi hanno impressionato: l’aggregazione
improvvisata di colleghi che mai si sono occupati di ENPAP e
previdenza, ad un mese dalle elezioni e con programmi vacui, è
stata portata quasi come un valore aggiunto.

Noi siamo di altro avviso: è solo in gruppo, con una logica
stabile di collaborazione e impegno e la condivisione di una
vision, che si può gestire ENPAP e gli Ordini in modo
efficiente e in ottica di lungo periodo.

Forse non ci si rende pienamente conto che l’Ente di
Previdenza di categoria non è una giostra che si ferma ogni
quattro anni per fare scendere o salire la gente, ma un
dispositivo-chiave per la tutela nostra e delle nostre
famiglie.

Il ricambio politico non può essere inteso come roulette
elettorale. Va invece gestito con responsabilità in un
processo continuo di maturazione di nuove persone. Cosa che
nei fatti non sta avvenendo. Prova ne è che il livello di
dibattito fra opposti schieramenti in queste elezioni è stato
avvilente: non si è potuto confrontarsi nel merito sui temi
più rilevanti: pensioni, welfare, investimenti.

Fortunatamente i colleghi hanno saputo riconoscere il valore.
Grazie certamente al confronto aperto, che nell’era dei social
è impietoso e genera distorsioni ma anche meccanismi selettivi
virtuosi.

(2) PSEUDO-VERITA’. La trasparenza è un patrimonio di civiltà,
che AltraPsicologia ha sempre perseguito anche molto
concretamente negli enti che ha governato. ENPAP è stato un
modello su questo, che la stampa nazionale ha portato come
caso esemplare anche per gli altri enti di previdenza.
La trasparenza serve per mettere sul tavolo le cose importanti
e poterle discutere, avendo tutti un set di informazioni a
disposizione. Ogni uso diverso da questo è improprio.

Ebbene, le informazioni civiche rese pubbliche per
trasparenza, sono state usate a sproposito in campagna
elettorale. Non sono servite per approfondire e impostare
proposte politiche sui temi più importanti, ma per fare gossip
in stile Novella 2000. Filtrate e distorte per creare pseudo-
verità.

Le pseudo-verità, le post-verità o semplicemente le cazzate
sparate ad arte sono un male in sé, perché generano incertezza
e impediscono alle persone di fare scelte consapevoli. Ma
hanno un ulteriore effetto deleterio: distraggono dai temi
importanti.

(3) OCCULTAMENTO DI TEMI IMPORTANTI. I temi importanti per
ENPAP sono pensioni, welfare e investimenti. Se ne sarebbe
dovuto discutere in campagna elettorale. Era l’occasione per
raccogliere   insieme  l’orientamento  della   comunità
professionale. L’occasione per un confronto aperto.

Come AltraPsicologia abbiamo lanciato questi argomenti più
volte e le liste concorrenti non li hanno colti, hanno
preferito cincischiare sui compensi economici dei consiglieri.
Un’occasione perduta. Pazienza. Attendo di vedere quanti
rinunceranno al compenso da consigliere dopo aver diffuso
proclami di ogni sorta.

Ora noi andremo avanti ad occuparci di pensioni, welfare e
investimenti avendo come unici interlocutori i colleghi
iscritti ENPAP. Non ci sentiremo vincolati ad alcuna necessità
di confronto con altri gruppi, perché l’occasione c’è stata in
campagna elettorale e non è stata sfruttata correttamente.
Anzi, direi che è stata sfruttata anche scorrettamente.

ENPAP, OGGI E DOMANI.
Ci aspettano sfide difficili su pensioni, contributi, welfare,
investimenti.
Andremo dritti per la nostra strada, insieme ai colleghi.

ENPAP non è un ‘convento ricco con frati poveri’: custodisce
(e non possiede) solo il denaro necessario per coprire le
pensioni future, le spese di gestione e il welfare. Non può
raccogliere altro e non crea magicamente pensioni e welfare
dal nulla: le costruisce a partire dai contributi di tutti
noi.

Le uniche due magie di ENPAP sono (1) la moltiplicazione dei
contributi per la pensione per 1,5-1,75 volte in 40 anni, e
solo se viene mantenuto costantemente un buon sistema di
investimento (2) la moltiplicazione del potere d’acquisto dei
contributi per il welfare, e solo se le forme di assistenza
vengono continuamente gestite e aggiornate.

ENPAP è semplicemente uno strumento nelle mani della comunità
professionale. Possiamo renderlo molto sofisticato ed
efficiente, ma non possiamo pensare che arrivi sostituirsi a
noi nel programmare i nostri piani di risparmio personale,
come fosse la versione cibernetica di una Grande Madre
ancestrale. Un pezzo del lavoro deve farlo ciascuno di noi, e
per farlo serve consapevolezza.

E questa è la grande sfida che alla fine mi sento di
raccogliere: abbiamo la reale opportunità di migliorare la
nostra vita con scelte efficaci, ma dobbiamo essere
consapevoli e questa consapevolezza deve essere diffusa a
livello di comunità professionale. Oggi, con gli strumenti
web, i social network e le decine di incontri di persona che
organizzeremo, la diffusione di consapevolezza e il confronto
aperto sono possibili ad un livello senza precedenti.

A tutti noi l’augurio di saper cogliere e
usare al meglio queste opportunità.
Grazie per il vostro enorme e affettuoso
sostegno.

ENPAP 2017-2021: Uno sguardo
sul futuro.
Con la riunione del Consiglio di Indirizzo Generale del 29
aprile si è praticamente concluso il mandato 2013-2017 degli
Organi dell’ENPAP.

È stato un mandato di sostanziale rifondazione del nostro Ente
di Previdenza: sul piano formale, rinnovando i suoi
regolamenti principali; sul piano sostanziale riformulando
profondamente, con l’organizzazione e l’efficienza interna, la
stessa la visione del mandato sociale dell’ENPAP.

I numeri, freddamente, dicono che:

     siamo passati da meno di 42.000 iscritti registrati nel
     bilancio approvato nella primavera del 2013 a circa
     55.000 oggi (+ 30%);
     il patrimonio amministrato è cresciuto da 800 milioni di
     euro (2013) a circa un miliardo e duecento milioni di
     euro (+50%);
     il risultato positivo di gestione è cresciuto da 8,7
     milioni di euro a quasi 30 milioni nel 2016 (+240%);
     gli stanziamenti per le forme di solidarietà ed
     assistenza sono oggi oltre 16 milioni;
     le maternità erogate annualmente quasi 2.000;
     i giorni di malattia ogni anno indennizzati dall’Ente
     oltre 22.000.
In questi quattro anni è stato trasformato radicalmente
l’impianto complessivo dell’ENPAP. Eviterò di essere
eccessivamente pedante e rimando, per la sintesi delle
principali riforme varate in questo periodo, al “Report di
mandato” pubblicato sul sito di ENPAP.

Userò solo un pezzettino dello spazio che mi è concesso per
uno stringatissimo elenco dei cambiamenti più strutturali:

     la trasparenza e l’accountability sono state adottate
     come modello complessivo di gestione: con la
     pubblicazione di tutti i dati di rilievo sul sito,
     attivazione delle procedure per la prevenzione dei
     reati, l’approvazione del codice etico, la pubblicazione
     e l’aggiornamento della Carta dei Servizi;
     l’approvazione del Regolamento per la Gestione del
     Patrimonio e degli Investimenti e la successiva
     strutturazione di tutte le procedure conseguenti hanno
     consentito di mettere in sicurezza i nostri risparmi,
     recuperando   risorse   significative   per   le   future
     pensioni;
     la riforma del Regolamento di Previdenza ha consentito
     di riversare sui conti individuale di ognuno di noi e
     quindi alle nostre pensioni i rendimenti effettivamente
     conseguiti dagli investimenti (anche quest’anno il
     rendimento dei risparmi pensionistici di ognuno di noi
     sarà di più del 3%);
     la riforma del Regolamento Elettorale, con
     l’introduzione del voto elettronico, ha permesso
     l’aumento della partecipazione e la riduzione drastica
     dei costi (da 1,1 milioni a meno di 200mila euro);
     il microcredito, con l’accesso garantito al credito fino
     a 100.000 euro, consente ora a tutti di avviare i propri
     progetti per la professione;
     la formazione sulle competenze per la progettazione di
     carriera e l’accesso ai finanziamenti è arrivata in
     quasi venti città e raggiunto circa duemila Colleghi;
i servizi per sostenere lo sviluppo (le consulenze
     fiscali , il social network interno, la ricerca di
     mercato, il progetto “Investire in Psicologia”) hanno
     consentito di facilitare il lavoro, creare occasioni e
     reti di scambio;
     la riorganizzazione delle prestazioni sanitarie – sia
     assicurative con l’inserimento del pacchetto maternità,
     che dirette con l’ampiamento delle coperture in caso di
     malattia – hanno dato protezione concreta nei momenti di
     maggior fragilità;
     le nuove risorse per la solidarietà – con i contributi
     in stato di bisogno, i contributi per i familiari
     disabili – danno ora supporto nelle circostanze più
     sfavorevoli per i professionisti;
     La grande spinta all’innovazione efficiente che l’ENPAP
     ha espresso in questi anni ha trovato spessissimo eco
     nella stampa nazionale, che ha preso a parlare della
     nostra professione in toni finalmente favorevoli e
     confortanti.

Le elezioni hanno visto ampiamente riconosciuto l’intenso
lavoro di AltraPsicologia: anche con la forza eclatante dei
numeri – Zanon, con oltre 8.500 voti, è il candidato più
votato di sempre in una elezione degli Psicologi ma tutti i
candidati di AP hanno conseguito voti pari a quasi quattro
volte quelli ottenuti dai rappresentanti dei gruppi
inseguitori – è stato riconosciuto il valore che, in questo
primo mandato alla guida dell’ENPAP, il progetto collettivo di
AltraPsicologia ha portato alla professione.

Ora si parte con un nuovo mandato e questo progetto collettivo
avrà la possibilità di darsi continuità.
Il 12 e 13 maggio si insedieranno gli Organi che gestiranno
l’ENPAP fino al 2021: saranno anni cruciali perché le sfide
che attendono la nostra professione mettono oggi in
discussione equilibri che – per quanto sofferti – hanno
comunque strutturato a lungo il nostro modo di essere
Psicologi.

Abbiamo la possibilità, con i prossimi quattro anni, di
consolidare e di rendere non più reversibili le realizzazioni
di questo primo periodo. E abbiamo l’obbligo di proseguire nel
cambiamento per mettere tutti gli Psicologi in condizione di
affrontare con qualche certezza in più le sfide che attendono
la professione nei prossimi anni.

Nel corso degli incontri con cui, negli ultimi anni, abbiamo
raggiunto decine di città in tutt’Italia abbiamo interagito
dal vivo con migliaia di colleghi ed abbiamo raccolto tutti i
loro feedback, ascoltato tutte le segnalazioni, i commenti, le
domande, le preoccupazioni, le proposte che sono arrivate.

Fin dall’inizio dell’avventura di AltraPsicologia (nel 2005)
ed ancora di più dall’avvio del primo mandato in ENPAP abbiamo
presidiato i social network, risposto alle email, ascoltato le
telefonate e abbiamo potuto cogliere i dubbi, le ansie, le
speranze di quelli che oggi sono 55.000 professionisti e delle
loro famiglie.

Abbiamo commissionato e letto indagini di mercato, ne abbiamo
studiato i dati ed indagato le implicazioni per il futuro;
abbiamo incontrato i rappresentanti della politica nazionale e
gli stakeholder principali della nostra professione; abbiamo
maturato esperienza nei rapporti con la burocrazia italiana e
con la finanza, più e meno etica, a livello internazionale…

Da tutto questo abbiamo tratto ed elaborato le priorità che
AltraPsicologia ha proposto per il governo dell’ENPAP nel
prossimo quadriennio. Ripartiamo da questa conoscenza, da
questa disponibilità all’ascolto ed alla condivisione per
concretizzare il progetto collettivo di AltraPsicologia per
l’ENPAP fin dai primi passi della consigliatura che sta per
cominciare.

Occorrerà, infatti, intervenire rapidamente per dare agli
Psicologi strumenti nuovi ed efficaci per sostenere la
capacità di valorizzazione e di programmazione a medio e lungo
termine di coloro che vivono di libera professione.

Nei prossimi anni, oltre a quella pensionistica , si
consumeranno altre sfide cruciali, per il posizionamento degli
Psicologi professionisti nella società italiana: ENPAP sarà il
loro alleato concreto nello sforzo, che tocca ad ognuno, per
essere al passo con i bisogni emergenti e con il rinnovato
mandato sociale che il Paese va proponendo nei nostri
confronti.
ENPAP: Benvenuti al Sud
Le elezioni ENPAP del 2017 hanno decretato l’Italia Unita.
Unita sotto il segno di AltraPsicologia.

Da Nord a Sud, senza lasciare spazio ad equivoci, gli
psicologi e le psicologhe hanno scelto il governo di
AltraPsicologia.

Ce l’aspettavamo? Senza false ipocrisie, diciamo di Sì.

Di certo le proporzioni con cui questo è avvenuto sono andate
ben al di là di ogni nostra più rosea aspettativa.       Tutto
questo ci inorgoglisce e ci investe di grandi responsabilità,
perché si sa…da grandi poteri derivano grandi responsabilità!

Una riflessione più attenta merita il risultato del SUD.

Quel SUD che, in occasione delle scorse elezioni (appena 4
anni fa), riuscì ad avere solo due rappresentati di AP, elette
per il rotto della cuffia, le ultime due del gruppo.

Quel SUD sempre più restio ai cambiamenti.
Quel SUD del tanto non cambia niente.
Quel SUD dei “presunti brogli elettorali”;

Quel Sud in cui un Ordine regionale porta in tribunale una sua
iscritta con la richiesta di €200.000, colpevole di aver
informato i colleghi sugli esiti di un ricorso sui “presunti
brogli elettorali”

Quel SUD…
Ebbene: in occasione di queste elezioni, quel SUD – che io
profondamente amo – ha deciso.
Ha deciso di uscire dall’immobilismo.
Ha deciso di attivarsi.
Ha deciso che “non è vero che tanto non cambia niente”!

La percentuale più alta dei votanti è stata al SUD, proprio in
quel SUD. Ed è sempre in quel SUD che AP, per la prima volta,
è stata eletta in maggioranza assoluta.

La sfida che ora ci attende è ardua, ma il processo di
cambiamento è in atto ed inarrestabile. Oggi AP ha un volàno
in più con quel SUD coeso e pronto a mettersi in gioco per il
miglioramento della comunità professionale.

A questo punto non rimane che augurare, BUON LAVORO A NOI!

Psicofarmacologia e Psicologi
a Padova
In che modo possono integrarsi psicoterapia e terapia
farmacologica? Quali possono essere i vissuti e le reazioni al
farmaco da un punto di vista psicologico? Come cambia la
percezione di sé e delle proprie difficoltà quando entrano in
azione i farmaci?

A partire da questi interrogativi l’incontro si focalizzerà
sulla possibilità e sulle modalità di realizzazione di una
presa in carico integrata, andando oltre la tradizionale
visione riguardo l’utilizzo dei farmaci e le differenti
competenze dello Psichiatra e dello Psicologo.

Relatore: Dott. Stefano Da Re, medico psichiatra del I
Servizio Psichiatrico di Padova, referente per il Day Hospital
Territoriale e per il Centro Diurno del servizio.
Luogo e orario: giovedì 25 maggio alle ore 19.30, presso la
Sala Tomaxo, residenza Jobcampus del Collegio don Mazza (in
via Belzoni 146, Padova).

È necessario iscriversi tramite il         seguente   form
https://goo.gl/forms/r2vCJJGqxTX3YdsI3
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