U.O. Sanità Animale Programmazione attività 2020 - AUSL Piacenza

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Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                     Piano annuale delle attività
                                          DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                     Data 19.03.19
                                               UO SANITA’ ANIMALE                    Pag. 1 di 20

                                            U.O. Sanità Animale
                                          Programmazione attività
                                                   2020

Le prestazioni e i servizi di Sanità Animale che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a fornire a tutti i
cittadini, sono quelli stabiliti dai Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e riguardano la:
- profilassi ai fini della eradicazione delle malattie infettive e diffusive degli animali
- sorveglianza epidemiologica delle malattie infettive diffusive animali
- sorveglianza sui concentramenti e spostamenti animali
- predisposizione di sistemi di risposta ad emergenze epidemiche delle popolazioni animali
- sistema informativo per il controllo delle aziende zootecniche su anagrafe nazionale
- igiene urbana veterinaria e controllo delle popolazioni sinantrope
- lotta al randagismo e controllo del benessere degli animali d’affezione
- controllo episodi di morsicatura da animali e aggressioni da cani
- prevenzione e controllo zoonosi
- controllo delle popolazioni selvatiche ai fini della tutela della salute umana e dell’equilibrio fra uomo
animale e ambiente

Questi compiti vengono svolti da una Unità Operativa appartenente al Dipartimento di Sanità Pubblica ed
inserita nel Programma di Sicurezza Alimentare e Sanità Pubblica Veterinaria. Questa eroga le proprie
prestazioni su tutto il territorio aziendale, prevalentemente presso allevamenti o strutture di ricovero di
animali, tramite venti veterinari, un tecnico della prevenzione e un operatore tecnico, dislocati in sei uffici.
Per facilitare i rapporti con gli Enti territoriali e con gli utenti, ad ogni veterinario vengono assegnati dei
territori di competenza che generalmente coincidono con quelli comunali e che vengono ruotati
periodicamente.

Le prestazioni che la Sanità Animale deve garantire si possono suddividere in:
     − di tipo programmato
     − derivanti da una richiesta dell’utente
     − derivanti da situazioni di emergenza
e sono stabilite da normative e da piani comunitari, nazionali e regionali.
Per realizzare tutto questo l’ Unità Operativa si è dotata di un piano di lavoro annuale che è stato declinato
a livello dei singoli operatori tramite piani individuali e, per le attività programmabili, di un calendario degli
interventi a cui attenersi.

Per quanto riguarda l’attività di controllo ufficiale, programmata sulla base dell’analisi del rischio e secondo
le indicazioni ministeriali, verrà espletata attraverso visite di audit ed ispezioni e riguarderà il sistema di
identificazione e registrazione degli allevamenti bovini, ovi-caprini, suini, equidi, apiari, lagomorfi ed altre
specie, la valutazione dei requisiti di biosicurezza degli allevamenti suini, avicoli e stalle di sosta e la
gestione e le strutture degli impianti di ricovero per cani e gatti.
Questa attività, effettuata con l’impiego di manuali e liste di riscontro predisposte dal Ministero della Salute
e dalla Regione Emilia Romagna, costituisce un prodotto soggetto a controllo di qualità interno con
standard prefissati e, al fine di migliorare la qualità e la coerenza dei controlli, è sottoposta a supervisioni
da parte del Direttore dell’U.O., a un audit Aziendale.
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                                                                                         Piano annuale delle attività
                                                 DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                         Data 19.03.19
                                                      UO SANITA’ ANIMALE                 Pag. 2 di 20

Nei capitoli che seguono sono riportate in dettaglio le prestazioni previste per l’anno 2020.

    1. SORVEGLIANZA EPIDEMIOLOGICA E PROFILASSI AI FINI DELLA ERADICAZIONE DELLE MALATTIE
       INFETTIVE E DIFFUSIVE DEGLI ANIMALI
        1.1 Piano di sorveglianza tubercolosi, brucellosi, leucosi bovina enzootica negli allevamenti bovini
        Le decisioni 2003/164/CE, 2003/177/CE e 2007/174/CE, riconoscono la Regione Emilia-Romagna
        territorio ufficialmente indenne nei confronti della BRUCELLOSI, della LEUCOSI BOVINA ENZOOTICA
        e della TUBERCOLOSI BOVINA.
        Per mantenere questo stato sanitario è essenziale garantire un continuo controllo sia nella fase di
        movimentazione che nel controllo periodico delle strutture di concentramento degli animali, in
        quanto elemento fondamentale per garantire la prevenzione, la sorveglianza sulla diffusione delle
        infezioni, la rintracciabilità degli animali e delle loro produzioni, la protezione degli allevamenti a
        tutela del benessere animale e del patrimonio zootecnico e delle qualifiche sanitarie acquisite,
        nonché a salvaguardia della sicurezza alimentare e protezione dalle zoonosi

                              1.             OBIETTIVO GENERALE:
                                             mantenere lo stato sanitario del patrimonio bovino della regione
                                             Emilia-Romagna, raggiunto attraverso l’applicazione dei piani di
                                             eradicazione della BRC, della LBE e della TBC.

                              2.             OBIETTIVO SPECIFICO:
                                             sottoporre a prove diagnostiche gli allevamenti bovini della provincia
                                             secondo la tabella sottostante:
                                               Bovini          e
   Ambito di Vigilanza e                                         Bovini e Bufalini
                                               Bufalini                                     Bovini e Bufalini
   Controllo:                                                    Riproduzione e linea
                                                produzione                                  ingrasso
                                                                 vacca vitello
                                               latte
   SORVEGLIANZA
   EPIDEMIOLOGICA E                            2 campioni
                                               latte di massa    1 campione di sangue su Introduzione
                                BRUCELLOSI

   PROFILASSI AI FINI
   DELLA ERADICAZIONE                          in ogni           tutti i soggetti di età > esclusivamente di
   DELLE MALATTIE                              allevamento       24 mesi, nel 33% degli soggetti scortati da
   INFETTIVE E                                 distanziati di 6 allevamenti                 certificati sanitari
   DIFFUSIVE DEGLI                             mesi
   ANIMALI                                     2 campioni
                                               latte di massa
                                               in ogni           1 campione di sangue su
                                                                                            Introduzione
                                               allevamento       tutti i soggetti di età >
                                                                                            esclusivamente di
                                                                 24       mesi      (stesso
                                               distanziati di 6                             soggetti scortati da
                                                                 campione di BRC), nel
                                                                                            certificati sanitari
                                     LEUCOSI

                                               mesi (stesso      33% degli allevamenti
                                               campione di
                                               BRC)
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                    Piano annuale delle attività
                                        DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                    Data 19.03.19
                                             UO SANITA’ ANIMALE                     Pag. 3 di 20

                                     1 intradermo
                                     tbc semplice su
                                                        1     intradermo      tbc
                                     tutti i soggetti                                Introduzione
                                                        semplice su tutti i

                       TUBERCOLOSI
                                     di età                                          esclusivamente di
                                                        soggetti di età superiore
                                     superiore ai 24                                 soggetti scortati da
                                                        ai 24 mesi, nel 33% degli
                                     mesi, nel 33%                                   certificati sanitari
                                                        allevamenti
                                     degli
                                     allevamenti

                                 Allevamenti da ingrasso che movimentano verso altri
                     Tipo controllo
                                 allevamenti da ingrasso
                                 1 campione di sangue su tutti i soggetti di età > 24 mesi
                     BRUCELLOSI
                                 nel 33% degli allevamenti
                                 1 campione di sangue su tutti i soggetti di età > 24 mesi
                     LEUCOSI
                                 nel 33% degli allevamenti
                                 1 intradermo tbc semplice su tutti i soggetti di età
                     TUBERCOLOSI
                                 superiore ai 24 mesi, nel 33% degli allevamenti

                     Controllo sulle movimentazioni
                                          Tutti i bovini introdotti in allevamenti da latte o da
                                          riproduzione
                                                                   extraregionali o da stalle di
                      provenienza         regionali
                                                                   sosta
                      controlli
                                          1 controllo su tutti i 1 controllo su tutti i soggetti
                      documentali e
                                          soggetti introdotti      introdotti
                      di identità
                                          1 campione di            1 campione di sangue su tutti
                                          sangue su tutti i        i soggetti di età > a 12 mesi*
                      BRUCELLOSI
                                          soggetti di età > a
                                          12 mesi*
                                          1 campione di            1 campione di sangue su tutti
                                          sangue su tutti i        i soggetti di età > a 12 mesi
                      LEUCOSI
                                          soggetti di età > a
                                          12 mesi
                                          1 intradermo tbc su
                                                                   1 intradermo tbc su tutti i
                      TUBERCOLOSI         tutti i soggetti di età
                                                                   soggetti di età > a 42 giorni
                                          > a 42 giorni
                     target: 300 allevamenti bovini da latte (di cui 15 a zero capi)
Volume di attività          361 linea vacca vitello (di cui 54 a zero capi)
                            47 riproduzione (di cui 4 a zero capi)
                            194 ingrasso (di cui 81 a zero capi)
                            2 latte per autoconsumo (di cui 1 a zero capi)
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                   Piano annuale delle attività
                                       DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                   Data 19.03.19
                                            UO SANITA’ ANIMALE                     Pag. 4 di 20

                           Programmati:

                                PIANI DI
                                                           TBC          BRC/LBE
                                RISANAMENTO
                                Allevamenti da latte       89           285
                                Allevamenti da
                                                           142          142
                                riproduzione
                                TOTALE                     231          427

                           Attività su richiesta stimata in base allo storico

                                 CONTROLLO             CAPI
                                                                N.
                                 INTRODOTTI
                                 TBC                            2.000
                                 BRC/LBE                        1500

    1.2 Piano di sorveglianza della brucellosi negli allevamenti ovicaprini
    La Decisione 2011/277/UE riconosce la Regione Emilia-Romagna territorio ufficialmente indenne da
    brucellosi (Brucella melitensis).
    Il mantenimento di tale qualifica è ottenuto attraverso il controllo periodico sugli allevamenti, al
    fine di garantire la sorveglianza sulla diffusione dell’infezione e la rintracciabilità degli animali e
    delle loro produzioni.

                            1.    OBIETTIVO GENERALE:
                                  mantenere lo stato sanitario del patrimonio ovino e caprino della
                                  Regione Emilia-Romagna attraverso l’applicazione dei piani di
                                  sorveglianza della Brucellosi ovina e caprina.

Ambito di Vigilanza e      2.   OBIETTIVO SPECIFICO:
Controllo:                 sottoporre a prove diagnostiche gli allevamenti ovicaprini della provincia
                           secondo i seguenti criteri:
SORVEGLIANZA                • controllo sierologico individuale di tutti i capi di età superiore a 6 mesi
EPIDEMIOLOGICA E                con cadenza biennale, negli allevamenti con ovini e caprini da
PROFILASSI AI FINI              riproduzione e negli allevamenti da autoconsumo situati in aziende che
DELLA ERADICAZIONE              detengono bovini da riproduzione, in fattorie didattiche e in agriturismi
DELLE MALATTIE                  o privi di censimento l’anno precedente o consistenza non aggiornata;
INFETTIVE E
                           •      controllo sierologico individuale di tutti i capi di età superiore ai 6 mesi,
DIFFUSIVE DEGLI
                                  con cadenza quadriennale negli allevamenti da autoconsumo;
ANIMALI
                           •      controllo sierologico individuale di tutti i capi di età superiore ai 6 mesi,
                                  con cadenza annuale negli allevamenti da riproduzione ad alto rischio;
                           •      controllo sierologico negli ultimi 90 giorni prima della partenza di tutti
                                  gli ovini e caprini, di età superiore a sei mesi, che vengono trasportati
                                  per ragioni di pascolo o transumanza.

Volume di attività
                           target:
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                               Piano annuale delle attività
                                     DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                               Data 19.03.19
                                          UO SANITA’ ANIMALE                   Pag. 5 di 20

                                          tipologia allevamento       n. allevamenti
                                          Autoconsumo                 160
                                          Latte/carne/misto           152
                                          Totale                      312
                           Programmati:           tipologia        n.
                                                  allevamento      allevamenti
                                                  Latte – carne 71
                                                  - misto
                                                  Autoconsumo 46

    1.3 Piano di sorveglianza encefalopatie spongiformi trasmissibili
    Dal 1990 la Comunità ha adottato una serie di misure al fine di tutelare la salute dell'uomo e degli
    animali dal rischio della Encefalopatia Spongiforme Bovina (BSE). Si tratta di una malattia
    neurologica di tipo degenerativo ad esito costantemente fatale che colpisce i bovini. La malattia in
    questi animali si ipotizza abbia avuto origine da alimenti contenenti farine di ossa e carne. La BSE
    rientra nel gruppo delle "Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili" (TSE) provocate da agenti non
    classificabili come virus o batteri. In questo gruppo di malattie rientrano anche la Scrapie degli ovi-
    caprini e la malattia di Creutzfeldt-Jacob dell'uomo.
    Data la gravità dei rischi che alcune TSE presentano per la salute umana e animale, è opportuno
    adottare norme specifiche per la prevenzione, il controllo e l'eradicazione di tali malattie.

    Il territorio nazionale è attualmente indenne.

                           1. OBIETTIVO GENERALE:
                              mantenere i requisiti richiesti dalla normativa comunitaria per la
                              dichiarazione di Stato a rischio trascurabile di BSE secondo la
Ambito di Vigilanza e         categorizzazione dei Paesi di cui alla Decisione della Commissione.
Controllo:                    2007/453/CE.
                           2.   OBIETTIVO SPECIFICO:
SORVEGLIANZA                    Attuare la sorveglianza attiva controllando le cause di morte e
EPIDEMIOLOGICA E                sottoponendo a prelievo di obex :
PROFILASSI AI FINI
                                    • tutti i bovini - bufalini di età superiore ai 48 mesi morti in
DELLA ERADICAZIONE
DELLE MALATTIE                          allevamento o durante il trasporto (1);
INFETTIVE E                         • tutti gli ovicaprini di età superiore ai 18 mesi morti in
DIFFUSIVE DEGLI                         allevamento o durante il trasporto;
ANIMALI                         (1) con le esclusioni di cui alla Dec. 2008/908/CE e nota ministeriale
                                    DGSA n. 2905 del 17/02/2009, riguardanti bovini provenienti da
                                    alcuni Stati Membri e dai Paesi Terzi, per i quali vengono applicati i
                                    24 mesi).
                           target:
Volume di attività         771 allevamenti bovini e bufalini (con almeno un capo in allevamento)
                           334 allevamenti ovicaprini (con almeno un capo in allevamento)
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                  Piano annuale delle attività
                                       DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                  Data 19.03.19
                                            UO SANITA’ ANIMALE                    Pag. 6 di 20

                             Programmati:
                             L’attività è svolta su richiesta da parte dell’allevatore / trasportatore
                             pertanto la programmazione si basa su stime

                                                               n.    capi    da
                                                    specie     sottoporre     a
                                                               prelievo obex
                                                    bovini     817
                                                    ovicaprini 53

      1.4 Piano di selezione genetica per la resistenza alle encefalopatie spongiformi degli ovini
      Tra il 2004 e il 2014 sono stati registrati in Emilia-Romagna 24 focolai di TSE, con abbattimento e
      relativo indennizzo di oltre 1500 capi ovini.
      La maggior parte dei focolai si è verificata in greggi non aderenti al piano regionale di selezione
      genetica.
      In Regione Emilia-Romagna si è stabilita la necessità, al fine di tutelare la salute umana e animale, di
      intensificare la selezione genetica alle TSE degli ovini, estendendo l’obbligo di adesione al piano a
      tutte le aziende con allevamenti ovini ad esclusione di quelle registrate in BDN con orientamento
      produttivo autoconsumo.

                                1. OBIETTIVO GENERALE:
                                     Incrementare la frequenza dei caratteri di resistenza genetica alle TSE
                                     nella popolazione ovina al fine di:
                                     a) contribuire alla tutela della salute umana ed animale;
Ambito di Vigilanza e
Controllo:SORVEGLIANZA               b) concorrere al controllo delle TSE degli ovini;
EPIDEMIOLOGICA         E             c) concorrere alla creazione di aziende ovine a “basso rischio” di TSE..
PROFILASSI AI FINI DELLA       2. OBIETTIVO SPECIFICO:
                                    - Sottoporre a controllo clinico almeno una volta all’anno, il 100%
ERADICAZIONE       DELLE
                                       degli allevamenti ovini commerciali ( non abbiamo greggi elevato
MALATTIE INFETTIVE E
                                       merito genetico) del territorio della provincia, che vengono
DIFFUSIVE          DEGLI
                                       sottoposti a risanamento biennale per brucellosi Sono esclusi gli
ANIMALI
                                       allevamenti da autoconsumo o i cui animali sono destinati ad
                                       attività diverse dalla riproduzione o dalla produzione di alimenti.
                                 - genotipizzare tutti i riproduttori maschi ed i nuovi nati destinati alla
                                       monta negli allevamenti ovini sottoposti al piano.
                               target:
                               23 allevamenti con capi ovini nella provincia, da sottoporre a controllo
                                 clinico.
                               Il totale degli allevamenti commerciali con ovini per i prelievi di
                                 genotipizzazione.

Volume di attività

                               Programmati:
                               23 allevamenti con capi ovini nella provincia
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                  Piano annuale delle attività
                                      DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                  Data 19.03.19
                                           UO SANITA’ ANIMALE                     Pag. 7 di 20

     1.5 Piano di sorveglianza della blue tongue
     La Febbre catarrale degli ovini (Blue Tongue) è una malattia virale degli ovini e altri ruminanti,
     trasmessa da artropodi vettori, attualmente presente con diversi sierotipi in Italia ed altri paesi UE,
     determinando limitazioni nel commercio degli animali ed embrioni.

                           1. OBIETTIVO GENERALE:
                              Individuazione precoce della presenza dei vettori (Culicoides spp), della
Ambito di Vigilanza e         circolazione virale e/o della presenza di animali viremici, secondo
Controllo:                    quanto disposto dal piano di sorveglianza predisposto dal CESME
SORVEGLIANZA                  (Centro di referenza per le malattie esotiche).
EPIDEMIOLOGICA E          2.   OBIETTIVO SPECIFICO:
PROFILASSI AI FINI             - Controlli sierologici mensili dei bovini sentinella negli allevamenti
DELLA ERADICAZIONE                individuati come idonei, al fine di rilevare precocemente eventuali
DELLE      MALATTIE               sieroconversioni.
INFETTIVE           E          - Verifica settimanale della eventuale presenza di insetti vettori
DIFFUSIVE       DEGLI             (Culicoides imicola ed altri Culicoides spp) catturati mediante
ANIMALI                           trappola fissa.
                               - Attività di vigilanza e controllo sulle introduzioni di capi da aree in
                                  restrizione per sierotipi diversi da BTV1 e 4

                          target:
                          6 allevamenti bovini sentinella
                          1 allevamento bovino in cui viene dislocata la trappola fissa ad ultravioletti
Volume di attività

                          Programmati:
                          312 controlli sierologici e 52 controlli entomologici

     1.6 Paratubercolosi bovina. piano per il controllo e per l’assegnazione della qualifica sanitaria.
     Il rapporto della Commissione Europea SANCO/B3/R16/2000 adottato il 21 marzo 2000 auspica lo
     sviluppo di strumenti atti a eradicare la Paratubercolosi bovina dalla popolazione animale. La
     predisposizione di piani di controllo è finalizzata alla certificazione export dei prodotti a base di
     latte.

                           1. OBIETTIVO GENERALE:
Ambito di Vigilanza e         Assegnare/mantenere per tutti gli allevamenti bovini da riproduzione
                              una qualifica sanitaria, secondo le previsioni delle linee guida nazionali
Controllo:                    per permettere la certificazione per il commercio consapevole degli
SORVEGLIANZA                  animali e dei loro prodotti.
EPIDEMIOLOGICA E          2.   OBIETTIVO SPECIFICO:
PROFILASSI AI FINI         -   rilevazione, su segnalazione di sospetto, della presenza di casi clinici di
DELLA ERADICAZIONE             paratubercolosi bovina ,conferma del sospetto tramite esame feci in
DELLE      MALATTIE            PCR, disporre la macellazione obbligatoria dei casi confermati ed
INFETTIVE           E          effettuare controlli sierologici sui restanti capi di età superiore ai 36
DIFFUSIVE       DEGLI          mesi ;
ANIMALI                    -   divieto di movimentazione di bovini sieropositivi verso altri allevamenti
                               da riproduzione;
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                   Piano annuale delle attività
                                       DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                   Data 19.03.19
                                            UO SANITA’ ANIMALE                     Pag. 8 di 20

                            -    assegnazione di qualifica sanitaria superiore a PT0, su domanda
                                 dell’allevatore e registrazione della stessa in BDN con verifica annuale
                                 dei requisiti per il mantenimento.
                            -    Verifica requisiti mantenimento qualifica PT0 in occasione attività di
                                 risanamento triennale TBC.

                           target:
                           Tutti gli allevamenti bovini da riproduzione della provincia

Volume di attività

                           Programmati:
                           231 verifiche per mantenimento qualifiche superiori a PT0

      1.7 Piano di sorveglianza della malattia vescicolare dei suini (MVS), peste suina classica (PSC) e
      malattia di Aujeszky (MA)
      In Emilia-Romagna la sorveglianza della Malattia Vescicolare del Suino (MVS), della Peste Suina
      Classica (PSC) e della Malattia di Aujeszky (MA) negli allevamenti suini vengono svolte
      contestualmente per ottimizzare l'impiego delle risorse. Il piano regionale di sorveglianza deve
      soddisfare le disposizioni relative ai diversi programmi nazionali. La sorveglianza delle tre malattie
      prevede l'applicazione costante di misure di biosicurezza negli allevamenti e l'esecuzione di
      verifiche e di controlli periodici dello stato sanitario dell'allevamento.

                           1. OBIETTIVO GENERALE:
                              mantenere i requisiti richiesti dalla normativa comunitaria per
                              l'accreditamento della Regione Emilia-Romagna per MVS e l'indennità da
                              PSC integrati con il piano di controllo e di eradicazione della MA.

                          2.     OBIETTIVO SPECIFICO:
Ambito di Vigilanza e           sottoporre a test sierologico tutti gli allevamenti suini da riproduzione ed
Controllo:                      un numero di allevamenti da ingrasso stabilito ogni anno con nota RER,
                                situati sul territorio provinciale.
SORVEGLIANZA
                          Tipologia di       Riproduzione ciclo                Ingrasso
EPIDEMIOLOGICA E
                         allevamento:      aperto e ciclo chiuso (a)           (a) e (b)
PROFILASSI AI FINI
                        N. capi in
DELLA ERADICAZIONE                           fino a 10       > 11       fino a 23          > 24
                        azienda
DELLE MALATTIE
                        cadenza
INFETTIVE E                                  Annuale       Annuale       Annuale         Annuale
                        prelievi:
DIFFUSIVE DEGLI
ANIMALI                 n. suini da                       Tabella PA                     Tabella PA
                                               Tutti      10% IC 95%
                                                                          Tutti          5% IC 95%
                        prelevare
                         (a) MA semestrale per riproduzione e ingrasso
                        (b) Per gli allevamenti che esportano in Australia, il controllo sierologico per
                            MVS rimane a cadenza semestrale applicando la tabella campionaria con PA
                            20% e IC 95% (massimo 15 campioni) da effettuare nei sei mesi precedenti la
                            macellazione.
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                 Piano annuale delle attività
                                       DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                 Data 19.03.19
                                            UO SANITA’ ANIMALE                   Pag. 9 di 20

                           target:
                           tutti gli allevamenti suinicoli da riproduzione (30) ed un numero di
                           allevamenti da ingrasso stabilito con nota regionale (anno 2019, 9
                           allevamenti), aventi sede sul territorio provinciale
Volume di attività

                           Programmati:
                           39 allevamenti suinicoli con 1956 campioni

       1.8 Piano nazionale di controllo della malattia di Aujeszky nella specie suina
       La maggior parte dei Paesi europei ha raggiunto la qualifica di indenne per malattia di Aujeszky
       (MA). Nelle Regioni italiane a vocazione suinicola tale qualifica è in corso di conseguimento; il
       ritardo nel conseguire l’indennità potrebbe determinare significative penalizzazioni per il comparto
       produttivo suinicolo, in quanto la normativa comunitaria non consente la movimentazione di suini
       da territori con status sanitario inferiore verso territori indenni.
       L’applicazione del Piano di controllo di cui al D.M. 1 aprile 1997 ha determinato sul territorio della
       regione Emilia-Romagna una forte riduzione della sieroprevalenza della Malattia di Aujeszky.

                           1. OBIETTIVO GENERALE:
                              eradicazione della MA negli allevamenti suini sul territorio della Regione
                              Emilia Romagna.

                           2. OBIETTIVO SPECIFICO:
                               - sottoporre a test sierologico tutti gli allevamenti suini da
                                  riproduzione ed un numero di allevamenti da ingrasso stabilito ogni
Ambito di Vigilanza e             anno con nota Regionale, situati sul territorio provinciale.
Controllo:
SORVEGLIANZA                     -   sottoporre a test sierologico gli allevamenti da ingrasso non soggetti
EPIDEMIOLOGICA E                     a piano sorveglianza MVS PSC;
PROFILASSI AI FINI
DELLA ERADICAZIONE              Tipologia di allevamento:                   Ingrasso
DELLE      MALATTIE
                                Cadenza prelievi per
INFETTIVE           E                                        Semestrale
                                mantenimento qualifica
DIFFUSIVE       DEGLI
ANIMALI                                                      Come da tabella per prevalenza
                                Num. suini da prelevare
                                                             almeno 5%
                                Sede campionamento           Allevamento o macello

                               frequenza e numerosità del campionamento secondo le Linee guida
                               regionali per la eradicazione della MA dagli allevamenti suini della regione
                               Emilia-Romagna.
                          target:
Volume di attività        i prelievi devono essere effettuati in tutti gli allevamenti da riproduzione (30) e
                          tutti gli allevamenti da ingrasso con almeno 30 capi (35) esclusi gli svezzamenti
                          (7) ed i familiari (113). Questi ultimi sono soggetti ad un monitoraggio su base
                          campionaria.
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                      Piano annuale delle attività
                                         DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                      Data 19.03.19
                                              UO SANITA’ ANIMALE                      Pag. 10 di 20

                            Programmati:
                            130 controlli con 4000 campioni circa
                            Ai fini del mantenimento della qualifica, gli allevamenti devono essere
                           sottoposti a prelievi semestrali, oppure a fine ciclo nel caso effettuino il tutto
                           pieno / tutto vuoto

      1.9 Piano di applicazione delle misure sanitarie per il territorio regionale relative all’influenza
      aviare
      L’Influenza Aviaria in entrambe le forme di patogenicità alta (HPAI) e bassa (LPAI) è fonte di
      notevole preoccupazione, sia per la gravità zooeconomica, sia per il rischio zoonosico. L’ultima
      epidemia di HPAI che ha coinvolto tutte le tipologie produttive con notevoli danni economici,
      diretti e indiretti soprattutto a carico delle filiere dei tacchini, delle anatre e delle galline ovaiole si è
      verificata nel 2017 e ha coinvolto anche allevamenti della nostra Regione.

                             1. OBIETTIVO GENERALE:
Ambito di Vigilanza e           rilevare precocemente la presenza del virus influenzale nella popolazione
Controllo:                      avicola al fine di contrastarne efficacemente la diffusione.

SORVEGLIANZA                 2. OBIETTIVO SPECIFICO:
EPIDEMIOLOGICA E                Sottoporre 5 centri di svezzamento avicolo a monitoraggio sierovirologico
PROFILASSI AI FINI              e clinico, 5 allevamenti familiari all’ apert9o e 4 allevamenti di tacchini
DELLA ERADICAZIONE              accasati a sessi misti a monitoraggio virologico secondo le indicazioni
DELLE MALATTIE
                                regionali. Effettuare i controlli sull’ applicazione delle misure di
INFETTIVE E
DIFFUSIVE DEGLI                 biosicurezza previsti dall’ OM 26/8/2005 e s. m. i. su 31 allevamenti di
ANIMALI                         capacità superiore ai 250 capi e 14 allevamenti con capacità fino a 250
                                capi.
                           target:
                           allevamenti avicoli sul territorio della nostra provincia.
                           Per il monitoraggio sierovirologico, 5 centri di svezzamento avicolo e 4
                           allevamenti di tacchini qualora dovessero accasare a sessi misti.
                           Per il monitoraggio virologico 5 allevamenti familiari.
                           Programmati:
                           a) Monitoraggio sierovirologico
                                L’attività viene svolta mensilmente in tutti i centri di svezzamento attivi,
Volume di attività
                                risulta pertanto non soggetta a programmazione. Il monitoraggio
                                virologico avrà luogo 2 volte l’ anno, in autunno ed in primavera in
                                corrispondenza delle migrazioni dell’ avifauna selvatica secondo il dettato
                                del Piano di sorveglianza 2020

                           b) Verifica requisiti di biosicurezza
                               9 verifiche

      1.10 Programmi di controllo delle salmonellosi negli allevamenti di riproduttori, ovaiole, polli da
      carne gallus gallus e negli allevamenti di tacchini da riproduzione e da ingrasso (PNCS).
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                  Piano annuale delle attività
                                      DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                  Data 19.03.19
                                           UO SANITA’ ANIMALE                     Pag. 11 di 20

      Le salmonellosi sono ancora causa di frequenti e a volte gravi episodi di tossinfezione alimentare
      nell’uomo, per questo sono stati predisposti Piani nazionali che definiscono le modalità dei controlli
      finalizzati alla riduzione della prevalenza dell’infezione negli allevamenti avicoli

Ambito di Vigilanza e      1. OBIETTIVO GENERALE:
                              riduzione dei sierotipi rilevanti di Salmonelle negli allevamenti avicoli di
Controllo:                    polli riproduttori, ovaiole, polli da carne e tacchini da ingrasso e
SORVEGLIANZA                  riproduzione secondo quanto previsto dalle indicazioni comunitarie
EPIDEMIOLOGICA E              riportate nel Piano nazionale di controllo delle Salmonellosi negli avicoli.
PROFILASSI AI FINI
DELLA ERADICAZIONE         2. OBIETTIVO SPECIFICO:
DELLE      MALATTIE           riduzione della prevalenza dei sierotipi di Salmonella rilevanti per la salute
INFETTIVE           E         pubblica all’1% o meno per i gruppi di riproduttori e di polli da carne
DIFFUSIVE       DEGLI         Gallus gallus e per i tacchini da riproduzione e da ingrasso; al 2% o meno
ANIMALI                       nei gruppi di ovaiole in deposizione.

                          Target:
                          8 strutture produttive
                          Il PNCS e obbligatorio, su tutto il territorio nazionale, per i gruppi degli
                          allevamenti avicoli a carattere commerciale indipendentemente dalla capacità
                          delle seguenti specie e orientamenti produttivi.
                           Incubatoi
                           Riproduttori Gallus gallus
                           Ovaiole Gallus gallus;
                           Polli da carne Gallus gallus;
Volume di attività         Tacchini da riproduzione;
                           Tacchini da ingrasso.
                          Sono esentati dall’obbligo di applicazione del PNCS solo gli allevamenti
                          familiari, come definiti dal DM 13.11.2013.
                          Programmati:
                              a) Monitoraggio microbiologico: su 8 strutture

                              b) Verifica requisiti di biosicurezza: 9 controlli su 8 strutture

      1.11 Sorveglianza malattie degli organismi acquatici
      Nel nostro territorio l’attività di acquacoltura costituisce una realtà marginale a differenza del
      territorio regionale che ospita numerose acquacolture che allevano pesci, crostacei o molluschi
      bivalvi eduli di specie sensibili a malattie di grande impatto economico.

                           1. OBIETTIVO GENERALE:
Ambito di Vigilanza e         garantire mediante controlli ufficiali la sanità degli organismi acquatici
                              allevati e le qualifiche sanitarie per alcune malattie di interesse
Controllo:                    comunitario nelle aziende di acquacoltura, anche in previsione
SORVEGLIANZA                  dell'eventuale riconoscimento di indennità territoriali finalizzate ad
EPIDEMIOLOGICA E              incrementare le opportunità di libero scambio dei prodotti
PROFILASSI AI FINI            dell'acquacoltura.
DELLA ERADICAZIONE         2. OBIETTIVO SPECIFICO:
DELLE      MALATTIE           Dare attuazione alle Linee guida regionali per quanto riguarda la fase
INFETTIVE           E         autorizzativa delle acquacolture già in attività e delle nuove aziende
DIFFUSIVE       DEGLI         secondo procedura e modulistica stabilite e con criterio di uniformità.
ANIMALI
                              Verificare i programmi di sorveglianza sanitaria implementati dalle
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                    Piano annuale delle attività
                                         DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                    Data 19.03.19
                                              UO SANITA’ ANIMALE                    Pag. 12 di 20

                                aziende sulla base di una valutazione del rischio approvata, ed effettuare i
                                controlli ufficiali che saranno programmati sulla base della medesima
                                valutazione del rischio..

                            Target:
                            17 impianti di acquacoltura suddivisi in 6 bacini, 1 bacini/sistemi a ricircolo, 1
                            gabbie/acque recintate, 5 vasche/raceway, 4 altri metodi.
Volume di attività
                            Programmati:
                                  Attività svolta su richiesta dell’interessato, non soggetta a
                                  programmazione. Nell’anno 2019 sono state effettuate verifiche per
                                  l’acquisizione di autorizzazione Regionale in 1 impianto.

 2. CONTROLLO DELLA BIOSICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI ZOOTECNICI

     2.1 Controllo ufficiale per la biosicurezza negli allevamenti suini
     Le aziende suinicole, per mantenere o acquisire l'accreditamento per malattia vescicolare (MVS), la
     qualifica di indenni da Malattia di Aujeszky o la qualifica di azienda in condizioni di stabulazione
     controllata ai fini del controllo della trichinellosi, devono possedere requisiti strutturali e gestionali di
     biosicurezza stabiliti da specifiche norme

                             1. OBIETTIVO GENERALE:
                                garantire l’adempimento, da parte delle aziende del comparto suinicolo,
                                ai requisiti di biosicurezza richiesti dalla normativa comunitaria e
                                nazionale per il riconoscimento dello status di aziende in condizioni di
                                stabulazione controllata ai fini della trichinosi, per l'accreditamento
                                dell'indennità da MVS e per la qualifica dell'indennità da Malattia di
Ambito di Vigilanza e           Aujeszky.
Controllo:                   2. OBIETTIVO SPECIFICO:
CONTROLLO DELLA                 sottoporre a controllo annuale in merito all’applicazione delle misure di
BIOSICUREZZA NEGLI              biosicurezza ed all’accertamento delle caratteristiche necessarie per
ALLEVAMENTI                     l’attribuzione ed il mantenimento della qualifica di allevamento
ZOOTECNICI
                                ufficialmente esente da trichinella, tutti gli allevamenti da riproduzione e
                                quelli da ingrasso con consistenza superiore ai 29 capi, aventi sede nel
                                territorio della provincia. Gli allevamenti da ingrasso con consistenza
                                inferiore ai 30 capi verranno sottoposti a controllo biennale.

                            Target:
                            Tutti gli allevamenti suinicoli destinati alla produzione di alimenti per l’uomo
                            presenti nella provincia, esclusi quelli destinati all’autoconsumo (sino a
                            quattro capi).
Volume di attività
                            Programmati:
                                 72 allevamenti divisi in 30 da riproduzione e 42 da ingrasso. Dai
                                sopralluoghi sono esonerati gli allevamenti familiari e gli ingrassi con
                                capacità < a 30 capi.
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                   Piano annuale delle attività
                                       DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                   Data 19.03.19
                                            UO SANITA’ ANIMALE                     Pag. 13 di 20

   2.2 Controllo ufficiale per la biosicurezza nelle stalle di sosta
   Le stalle di sosta rivestono una notevole importanza epidemiologica nel contenimento della diffusione
   delle malattie infettive del bestiame e per questa ragione devono rispondere a requisiti strutturali e
   gestionali di biosicurezza fissati dalla normativa. Il controllo veterinario, ha l’obiettivo di ridurre il
   rischio di diffusione delle malattie infettive garantendo la presenza ed il mantenimento dei requisiti di
   biosicurezza, la rintracciabilità delle partite di animali che vi transitano, nonché la certificazione del
   loro stato sanitario.

                            1. OBIETTIVO GENERALE:
Ambito di Vigilanza e          Ridurre il rischio di diffusione e persistenza delle malattie infettive.
Controllo:
CONTROLLO DELLA             2. OBIETTIVO SPECIFICO:
BIOSICUREZZA NEGLI             sottoporre a verifica annuale dei requisiti strutturali il 100% delle stalle di
ALLEVAMENTI
                               sosta aventi sede sul territorio della provincia. Eseguire controlli mensili
ZOOTECNICI
                               sia sulla documentazione che sugli animali nel 100% delle stalle di sosta
                               attive aventi sede sul territorio della provincia.

                          Target:
                          tutte le stalle di sosta da allevamento e da macello avente sede sul territorio
                          della provincia. Tre stalle di sosta saranno sottoposte a controllo con cadenza
                          semestrale in considerazione della vigente sospensione dell’attività.
Volume di attività

                          Programmati:
                              7 strutture per un totale di 54 controlli (47 mensili e 7 annuali).

   3. CONTROLLO UFFICIALE SUL SISTEMA DI IDENTIFICAZIONE E REGISTRAZIONE DEI BOVINI,
      OVICAPRINI, SUINI, EQUIDI, APIARI, LAGOMORFI ED ALTRE SPECIE (ANAGRAFE ZOOTECNICA)

     L'Anagrafe Zootecnica è basata su un sistema di identificazione e registrazione delle Aziende
       zootecniche, degli allevamenti e degli animali, previsto dalla UE. Il sistema ha le finalità di:
        − garantire la tracciabilità e la rintracciabilità degli animali e dei loro prodotti;
        − garantire la tutela della salute pubblica e del patrimonio zootecnico (costituzione di reti di
           epidemio-sorveglianza);
        − rappresentare la fonte di informazioni essenziale per la programmazione e l’esecuzione dei
           controlli;
        − assicurare l’erogazione ed il controllo dei regimi di aiuto comunitari;
        − fornire il necessario supporto per la trasmissione di informazioni ai consumatori.
     Le informazioni relative all’azienda: codice aziendale, indirizzo, georeferenziazione, orientamento
     produttivo e tecnica produttiva vengono registrate in Banca Dati Nazionale (BDN), previa
     acquisizione di una serie di informazioni fornite dall’allevatore.
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                     Piano annuale delle attività
                                         DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                     Data 19.03.19
                                              UO SANITA’ ANIMALE                     Pag. 14 di 20

                            1. OBIETTIVO GENERALE:
                               Verificare la correttezza dei processi operati dall’allevatore, di
                               identificazione e registrazione delle aziende, degli allevamenti e degli
                               animali, al fine di tutelare la salute pubblica, la sanità animale e di costituire
                               la rete di epidemio-sorveglianza.
Ambito di Vigilanza e
                            2. OBIETTIVO SPECIFICO:
Controllo:                     Verificare la corretta registrazione in BDN delle coordinate geografiche di
CONTROLLO                      almeno il 99 % delle aziende, a cui è stato assegnato un codice aziendale
SULL’ANAGRAFE                  come da D.P.R. 317/96 e s.m.i., con allevamenti di bovini, ovi-caprini, suini,
ZOOTECNICA                     equidi, avicoli, api e ittici, lagomorfi ed altre specie.
                                Verificare l’applicazione delle norme previste dal sistema di identificazione e
                                registrazione, in base al il protocollo tecnico per la categorizzazione degli
                                allevamenti basata sul rischio.
                           Target:
                           • 3% delle aziende con allevamenti bovini attivi con un numero di capi > 0;
                           • 3% delle aziende con allevamenti ovicaprini, attivi con un numero di capi > 0
                             e che rappresentino almeno il 5% del totale dei capi presenti sul territorio;
                           • 1% delle aziende con allevamenti suini attivi con un numero di capi > 0;

                           e in almeno il:
                           • 5% delle aziende aperte con allevamenti di equidi attivi;
                           • 1% degli allevamenti apistici situati sul territorio di competenza;
                           • 1% degli allevamenti di lagomorfi ed altre specie.
Volume di attività         selezionate secondo criteri di inclusione definiti.
                           • gli allevamenti avicoli saranno sottoposti a controllo sulla base dell’analisi del
                           rischio.

                           Programmati:
                               Allevamenti bovini                N° 28
                               Allevamenti ovi-caprini           N° 10
                               Allevamenti suini                 N° 2
                               Allevamenti equini                N° 60
                               Allevamenti di api                N° 15
                               Allevamenti di lagomorfi ecc.     N° 1

 4. CONTROLLO VETERINARIO CORRELATO ALL’IGIENE URBANA

       4.1 Igiene urbana veterinaria
       Nella società gli animali d'affezione sono diventati parte integrante della nostra vita e sempre più
       spesso considerati a tutti gli effetti componenti del nucleo familiare. Quasi una famiglia italiana su
       due convive con un animale domestico e più di una su tre con un cane o un gatto. Il positivo
       aumento della sensibilità nei confronti degli animali è stato solo in parte accompagnato da una
       progressiva consapevolezza dei diritti dell'animale e dei doveri del proprietario che vive in
       compagnia di un animale domestico d'affezione.
       E' quindi importante attuare le disposizioni atte ad assicurare il benessere degli animali, evitarne
       utilizzi riprovevoli, verificarne l'identificazione, incentivare le Attività assistite con animali (AAA) per
       l’assistenza di anziani e bambini, al fine di giungere a modalità di corretta convivenza tra le persone
       e gli animali, nel rispetto delle esigenze sanitarie e ambientali.
       Per raggiungere le suddette finalità oltre alle modalità di detenzione degli animali d'affezione, sono
       rilevanti le metodiche del commercio e dell'allevamento degli animali da compagnia, le condizioni
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                Piano annuale delle attività
                                     DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                Data 19.03.19
                                          UO SANITA’ ANIMALE                    Pag. 15 di 20

     di svolgimento degli spettacoli con animali, ivi compresa l'attività circense, il controllo delle
     popolazioni di animali sinantropi o selvatici che, in assenza di predatori specifici, si sono
     notevolmente riprodotte nelle città (piccioni e gabbiani) e nelle nostre campagne (nutrie).
     Ai fini della tutela delle persone, degli animali e dell'ambiente è necessario prevenire e perseguire
     l'utilizzo e la detenzione di esche o di bocconi avvelenati.

                           1. OBIETTIVO GENERALE:
                              Tutelare la salute pubblica, il benessere degli animali d'affezione e degli
                              animali utilizzati in spettacoli e l'ambiente, tramite la promozione di
                              modalità corrette di convivenza tra persone e animali, nel rispetto delle
                              esigenze sanitarie, ambientali e soprattutto di benessere degli animali,
                              verificando le corrette modalità della detenzione, del commercio e
                              dell'allevamento degli animali da compagnia, le condizioni di
                              svolgimento di spettacoli con animali, compresa l'attività circense.
                              In situazioni di alterato equilibrio di popolazioni animali selvatiche e
                              sinantropiche libere nel contesto urbanizzato, mediante sopralluoghi,
                              verifiche, monitoraggi, effettuare valutazioni, sia a supporto di decisioni
                              di competenza delle pubbliche Amministrazioni, sia di efficacia rispetto
                              ad azioni già intraprese.
                           2. OBIETTIVO SPECIFICO:
                              Effettuare i seguenti controlli o attività specialistiche secondo le
                              modalità stabilite da Delibere e Linee Guida regionali:
                               -   Controlli per la verifica dell’iscrizione all'anagrafe canina e
                                   l’applicazione     del    microchip,    unico    sistema   ufficiale
                                   d'identificazione, per ridurre il fenomeno del randagismo;
                               -   ispezioni presso le attività connesse al commercio di animali
                                   d'affezione quali negozi di vendita di animali, pensioni per animali,
Ambito di Vigilanza e              attività di toelettatura ed addestramento, nonché fiere e mercati
Controllo:                         che si avvalgono dell'esposizione di animali;
CONTROLLO
VETERINARIO                    -   rilascio del passaporto europeo per cani, gatti e furetti o altre
CORRELATO                          pertinenti certificazioni per i Paesi extraeuropei;
ALL’IGIENE URBANA              -   Visite sanitarie degli animali morsicatori ai fini della profilassi
                                   antirabbica e la contestuale “Classificazione del rischio” provocato
                                   da cani con aggressività non controllata, sia negli episodi di
                                   morsicatura sia su segnalazione, al fine di attivare idonei percorsi
                                   di gestione o recupero comportamentale degli animali, con
                                   registrazione del caso nel database Anagrafe regionale animali
                                   d'affezione;
                               -   in caso di sospetto avvelenamento, invio al laboratorio analisi,
                                   Istituto Zooprofilattico Sperimentale competente per territorio, di
                                   esche sospette o di carcasse di animali deceduti, al fine
                                   dell'identificazione dell'eventuale sostanza venefica;
                               -   controllo nello svolgimento di gare di equidi e altri ungulati nel
                                   corso delle manifestazioni popolari e verificare i requisiti tecnici
                                   previsti, e le relative autorizzazioni, per la detenzione di animali, in
                                   particolare esotici, utilizzati nell'attività circense;
                               -   controlli su segnalazione di presunti maltrattamenti di animali;
                               -   rilascio di pareri, su richiesta delle Amministrazioni, sulla congruità
                                   e l'efficacia di programmi di gestione e controllo delle popolazioni
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                   Piano annuale delle attività
                                       DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                   Data 19.03.19
                                            UO SANITA’ ANIMALE                     Pag. 16 di 20

                                      di animali sinantropi quali colombi, gabbiani, ecc.
                                 -    rilascio di pareri, su richiesta delle Amministrazioni, sull'efficacia
                                      della gestione e del controllo delle popolazioni di muridi e di altri
                                      animali infestanti quali le nutrie
                                 -    realizzare programmi di informazione rivolti alla cittadinanza per
                                      l'attuazione di interventi sinergici volti al contenimento degli
                                      animali infestanti.
                                 -    effettuare sopralluoghi, su richiesta di Amministrazioni Comunali o
                                      di altri enti per problemi igienico sanitari legati ad animali
                                      infestanti o sinantropi.
                            Target:
                                 - rilascio del passaporto europeo per cani, gatti e furetti o altre
                                    pertinenti certificazioni per i Paesi extraeuropei ai proprietari che
                                    ne fanno richiesta.
                                 - controlli sanitari degli animali morsicatori segnalati, ai fini della
                                    profilassi antirabbica e la contestuale “Classificazione del rischio”
                                    provocato da cani con aggressività non controllata
                                 - applicazione microchip su richiesta del proprietario e iscrizione
                                    ARAA
                                 - in tutti i casi di sospetto avvelenamento, invio al laboratorio, di
                                    esche sospette o di carcasse di animali deceduti,
                                 - rilascio di pareri, su richiesta delle Amministrazioni, sulla congruità
                                    e l'efficacia di programmi di gestione e controllo delle popolazioni
Volume di attività                  di animali sinantropi e di animali infestanti
                                 - effettuazione, su richiesta delle Amministrazioni Comunali o altri
                                    enti, di sopralluoghi per la valutazione di inconvenienti igienici
                                    legati alla presenza di animali infestanti/sinantropi
                                 - realizzazione di programmi di informazione rivolti alla cittadinanza
                                    per l'attuazione di interventi sinergici volti al contenimento degli
                                    animali infestanti.

                            Programmati:
                                  attività su richiesta non soggetta a programmazione

  4.2 Interventi di prevenzione del randagismo e controllo della popolazione canina e felina
  La presenza di cani vaganti o randagi, abbandonati o di proprietà, oltre a mettere a rischio il benessere
  degli animali, determina situazioni di potenziale pericolo per la sicurezza stradale e per l’incolumità di
  persone ed animali, costituendo fattore di rischio per la diffusione di zoonosi. Anche l’incontrollato
  incremento numerico delle colonie di gatti che vivono in libertà può causare rischi per il benessere
  degli stessi, per la sanità pubblica e per la fauna selvatica protetta.
  La Legge n. 281/1991 "Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo"
  ha demandato alle Regioni l’istituzione dell’anagrafe canina. La regione Emilia-Romagna già dal 1988
  aveva normato in materia e con LR n. 27/2000 ha definito le competenze dei Comuni, delle province e
  delle Aziende USL, stabilendo i criteri per l’identificazione degli animali d’affezione, cani, gatti e furetti,
  mediante "microchip" e per la realizzazione di campagne di limitazione delle nascite.
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                Piano annuale delle attività
                                   DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                Data 19.03.19
                                        UO SANITA’ ANIMALE                      Pag. 17 di 20

                         1. OBIETTIVO GENERALE:
                            garantire le azioni necessarie alla limitazione del randagismo canino e
                            felino con il fine della convivenza serena, a partire dai rischi sanitari
                            legati all’aggressività canina, alla vaganza per rischi di subire/causare
                            incidenti, alla sovrappopolazione felina.
                         2. OBIETTIVO SPECIFICO:
                            - effettuare ispezioni al fine di verificare la conformità della gestione
                                e delle strutture di ricovero dei cani e dei gatti e tutelare il
Ambito di Vigilanza e
                                benessere e la salute degli animali ospitati;
Controllo:
CONTROLLO                    -   effettuare sterilizzazioni per la limitazione delle nascite dei gatti
VETERINARIO                      che vivono in libertà. In collaborazione con le associazioni zoofile
CORRELATO                        ed animaliste non aventi fini di lucro, o singoli Volontari
ALL’IGIENE URBANA                autorizzati, vengono attuati programmi motivati di sterilizzazione
                                 delle colonie feline regolarmente istituite.
                                 Gli interventi per la limitazione delle nascite sono effettuati presso
                                 gli ambulatori AUSL di Podenzano e di Borgonovo VT e presso
                                 l’ambulatorio annesso al Gattile Municipale di Piacenza.
                                 Tutti gli interventi di sterilizzazione devono essere registrati nel
                                 data base Anagrafe Regionale Animali d’Affezione.

                        Target:
                             - controllo ufficiale strutture di ricovero: 5 canili ed un gattile aventi
                                sede nella provincia;
                             - Sterilizzazioni per controllo delle nascite: gatti appartenenti a
                                colonie regolarmente gestite, su richiesta dei Comuni.
                        Programmati:
                             - C.U. sulle strutture di ricovero:

                                           Canili              1 controllo trimestrale
                                           pubblici            1 annuale
                                           Gattili             1 controllo trimestrale
                                           pubblici            1 annuale

                                         Volumi di attività programmati
Volume di attività
                                         n. controlli in           Azienda USL
                                          Canili pubblici              20
                                          Gattili pubblici              4

                             -   Sterilizzazione gatti di colonia:

                                 Valutazione del 100% delle richieste pervenute dai comuni della
                                 provincia ed esecuzione del numero di interventi indicato in
                                 tabella:
                                            ambulatorio         n. interventi
                                           Piacenza       75
                                           Podenzano      150
                                           Borgonovo V.T. 25
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                 Piano annuale delle attività
                                      DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                 Data 19.03.19
                                           UO SANITA’ ANIMALE                    Pag. 18 di 20

5. ATTUAZIONE PROGETTO REGIONALE SORVEGLIANZA DELLE MALATTIE TRASMESSE DA VETTORI.
   SOTTOPROGETTO LEISHMANIOSI
   A livello mondiale si sta assistendo al rapido modificarsi di equilibri bio-geografici consolidati che
   aprono nuove situazioni di rischio ecologico e sanitario. Secondo la valutazione dello European Center
   for Disease Control (Ecdc) i cambiamenti climatici e ambientali potrebbero aumentare il rischio di
   malattie trasmesse da vettori in Europa e l’espansione di patologie diffuse da insetti vettori. Numerosi
   studi sul clima predicono che in futuro molte parti d’Europa diventeranno più calde e umide e questo
   potrà avere un impatto sui vettori di malattia. L’attenzione su questo tema da parte delle Autorità
   sanitarie è alta e nell’agosto 2013 è stato pubblicato dall’OMS il nuovo report “Regional framework for
   surveillance and control of invasive mosquito vectors and re-emerging vector-borne diseases, 2014–
   2020”.
   Alcune delle malattie infettive e diffusive a carattere zoonotico, come la Leishmaniosi, rivestono una
   particolare importanza per la loro intrinseca pericolosità e la loro diffusione; gli insetti vettore,
   Phlebotomus perniciosus e Phebotomus perfiliewi, sono ormai diffusi su tutto il territorio regionale.
   La Leishmaniosi è una zoonosi causata da un protozoo trasmesso da insetti ematofagi e il cane ne è il
   principale serbatoio. Dal 2007 la Regione Emilia-Romagna, allo scopo di mantenere sotto costante
   controllo la leishmaniosi canina, ha attivato un Piano regionale di controllo della malattia: da tali
   indagini è emersa una incidenza della malattia in costante e preoccupante aumento.

                            1. OBIETTIVO GENERALE:
Ambito di Vigilanza e          Controllo della Leishmaniosi canina nel territorio della provincia
                               attraverso un costante monitoraggio della presenza della zoonosi nella
Controllo:                     popolazione canina al fine della prevenzione della malattia nell’uomo.
                               Riduzione dell’incidenza della leishmaniosi canina nelle strutture di
ATTUAZIONE                     ricovero per cani e sul territorio della provincia.
PROGETTO                    2. OBIETTIVO SPECIFICO:
REGIONALE                       - monitorare nei canili pubblici la presenza di cani infetti da
SORVEGLIANZA DELLE                  leishmaniosi e del vettore di tale malattia (flebotomi). Classificare i
MALATTIE                            canili pubblici in base agli esiti del monitoraggio.
TRASMESSE DA                     -   raccogliere dati sulla presenza dell’agente patogeno negli animali
VETTORI.                             domestici di proprietà e sulla distribuzione dei suoi vettori.
SOTTOPROGETTO
LEISHMANIOSI                    -    In caso di segnalazione di casi umani autoctoni, definire il livello di
                                     rischio dell’area interessata.

                           Target:
                                - Tutti i canili presenti nel territorio della Provincia di Piacenza (5).
                                - In caso di segnalazione di casi incidenti/casi umani: i cani di
                                   proprietà interessati.
                           Programmati:

                                     Nuovi ingressi: cani
Volume di attività                   di età superiore ai
                                     6 mesi che entrano     Controllo     sierologico per
                                     in canile e che non    Leishmaniosi.
                                     vengono                Di norma i prelievi dei nuovi
                                     riconsegnati      al   ingressi sono effettuati con
                                     proprietario           cadenza mensile
                                     nell’arco di una
                                     settimana
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                                    Piano annuale delle attività
                                       DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                                    Data 19.03.19
                                            UO SANITA’ ANIMALE                      Pag. 19 di 20

                                      Sentinelle:
                                      campione di cani
                                      negativi           al
                                      controllo       della
                                      precedente
                                      primavera,
                                      preferibilmente         Controllo     sierologico    per
                                      scelti fra animali di   Leishmaniosi.
                                      2/3 anni e/o di 8/9     Il prelievo viene effettuato tra
                                      anni      con     un    febbraio e maggio
                                      controllo
                                      sierologico
                                      negativo effettuato
                                      a     distanza     di
                                      almeno         10/12
                                      mesi.
                                      Flebotomi: In tutti i   Sorveglianza mediante trappole
                                      canili nei quali la     attrattive a batteria a luce “CDC”,
                                      sorveglianza degli      oppure a CO2, da effettuarsi
                                      anni      precedenti    ogni 2 settimane da inizio giugno
                                      non            abbia    a inizio ottobre. Nel 2019 sarà
                                      dimostrato         la   effettuata presso il canile di
                                      presenza           di   Monticelli (il piano prevede che si
                                      flebotomi               effettui ad anni alterni).

6. PIANO REGIONALE DI MONITORAGGIO DELLA FAUNA SELVATICA
    Afferiscono a questo piano numerose malattie di rilevanza zoonosica o di importanza zoo economica
    quali West Nile Disease (WND), Trichinosi, Influenza Aviaria, Peste suina classica, Malattia Vescicolare
    del Suino, Malattia di Aujeszky, Usutu, Malattia di Newcastle, Tubercolosi, Brucellosi, Influenza Suina.
    Alcune di queste sono presenti sul territorio regionale con andamento sporadico o con bassa
    prevalenza. La sorveglianza dei selvatici è stata introdotta per individuare importanti fattori di rischio
    per il controllo delle malattie degli animali e delle zoonosi che hanno serbatoi nella fauna selvatica.

                             1. OBIETTIVO GENERALE:
                                monitorare lo stato sanitario della fauna selvatica al fine di contribuire
                                alla protezione della fauna stessa, di prevenire patologie comuni alle
                                popolazioni animali domestiche, nonché patologie trasmissibili all’uomo
                                e contribuire alla valutazione sanitaria dell’ambiente.
Ambito di Vigilanza e
                             2. OBIETTIVO SPECIFICO:
Controllo:     PIANO            - Incontro con gli ATC e le squadre di caccia al cinghiale per illustrare
REGIONALE          DI               le finalità del piano ed i risultati della stagione precedente
MONITORAGGIO                        producendo pertinente verbale
DELLA         FAUNA
SELVATICA                        -    Monitoraggio della eventuale presenza di trichine nei selvatici
                                      indicatori, al fine valutare lo stato sanitario della provincia come
                                      previsto dal Reg. (CE) 1375/2015 e s.m.i.
                                 -    Rilevazione della eventuale circolazione del virus della Peste Suina
                                      Classica o della Malattia Vescicolare nelle popolazioni selvatiche di
Format 2.8 (accreditamento)
                                                                          Piano annuale delle attività
                                DIPARTIMENTO SANITA’ PUBBLICA
                                                                          Data 19.03.19
                                     UO SANITA’ ANIMALE                   Pag. 20 di 20

                              cinghiali
                          -   Rilevare precocemente la eventuale circolazione del virus della
                              West Nile Disease nelle popolazioni di uccelli selvatici indicatori.
                          -   Monitoraggio della presenza di zoonosi e/o altre malattie comuni
                              alle popolazioni di animali domestici e selvatici, al fine di tutelare
                              la salute pubblica e le produzioni zootecniche
                          -   Rilevazione precoce della eventuale circolazione del virus della
                              Peste Suina Africana nelle popolazioni selvatiche di cinghiali

                      Target:
                     fauna selvatica della provincia di Piacenza attraverso incontri con le figure
                     coinvolte (ATC, squadre di caccia al cinghiale, selecontrollori, ecc.).
Volume di attività

                     Programmati:
                     Attività non svolta direttamente dal personale AUSL

                                                                   Il Direttore f.f.
                                                                Dr. Marco Maserati
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