La ristrutturazione dei debiti: l'utilizzo dei nuovi strumenti della legge fallimentare
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Crisi d’impresa La ristrutturazione dei debiti: l’utilizzo dei nuovi strumenti della legge fallimentare Finanza Aziendale di Marcello Pollio (*) In periodi di forte crisi del mercato e del credito, come quelli attuali, molte imprese si trovano nella necessità di ridefinire e ristrutturare le loro esposizioni debitorie verso gli istituti finanziari e verso i creditori. Oggi, la ristrutturazione dei debiti è possibile grazie anche a nuove soluzioni offerte dalla legge fallimentare riformata: una serie di strumenti di regolazione della crisi orientati alla conservazione ed al recupero dell’impresa, attraverso la valorizzazione delle intese tra creditori e imprenditore, con un maggiore coinvolgimento dei primi nella «gestione» della crisi d’impresa. Premessa legge fallimentare riformata mette a disposi- zione degli operatori. In periodi di forte crisi del mercato e del cre- Il novellato impianto normativo delle proce- dito, come quelli attuali, le imprese sono co- dure concorsuali disciplina una serie di stru- strette a fare i conti con i rischi e le incertez- menti di regolazione della crisi tutti orientati ze contingenti, tanto da ritrovarsi, quasi ob- alla conservazione ed al recupero dell’impre- bligatoriamente, nell’esigenza di ripensare la sa, attraverso la valorizzazione delle intese loro struttura societaria e finanziaria. Cosı̀, tra creditori e imprenditore, con un maggio- dunque, quasi tutte le imprese sono costrette re coinvolgimento dei primi nella «gestione» a ridefinire e ristrutturare le loro esposizioni della crisi d’impresa (1). debitorie verso gli istituti finanziari e verso i L’obiettivo del legislatore è stato quello di creditori. attribuire alle procedure concorsuali tradi- L’attività di ristrutturazione dei debiti è con- zionalmente c.d. (seppur in facto non più) seguente a: minori, l’effettiva capacità di «anticipare» la – incapacità delle imprese di generare positi- manifestazione della crisi dell’imprenditore vi flussi di cassa a causa della eccessiva per- (non solo dell’insolvenza), favorendo una dita di ricavi; composizione negoziale della crisi stessa, – incapacità di fare fronte al fabbisogno fi- non più orientata esclusivamente alla tutela nanziario necessario a coprire tutto lo stock del ceto creditorio, ma anche e soprattutto di debito dell’impresa. dell’«impresa» in difficoltà, mirando alla sal- In entrambi i casi la ristrutturazione dei de- vaguardia dei suoi «valori produttivi». biti può avvenire attraverso: Salvaguardia che può avvenire solo quando a) il riscadenziamento/consolidamento del debito in un periodo più lungo, affinché l’e- Note: sborso finanziario sia pari alla liquidità di (*) Socio Pollio & Associati Law and Tax Adviser, membro cui può disporre l’impresa; R4TURN restructuring for turnaround, commercialista e reviso- b) nei casi più gravi, lo stralcio dei debiti re contabile in Genova e Milano. attraverso proposte/accordi con i creditori. (1) Si veda di Pollio - Papaleo, La fiscalità nelle nuove pro- cedure concorsuali, Milano, 2007, 3 ss., nonché più recen- Fortunatamente, oggi, tale ristrutturazione temente a Pollio (a cura), Gli accordi per gestire la crisi dei debiti è possibile grazie anche a nuove d’impresa e la predisposizione del piano stragiudiziale di soluzioni concordate e privatizzate che la risanamento, Verona, 2009, passim. 44 1/2010
Crisi d’impresa l’impresa non abbia dissolto definitivamente bitoria dell’impresa e ad assicurare il riequili- i propri valori, ovvero quando gli squilibri brio della sua situazione finanziaria» e la cui aziendali possano essere ancora superati e ragionevolezza sia attestata, ai sensi dell’ar- non quando, certamente, il declino ha supe- ticolo 2501 bis, quarto comma, c.c., da un rato le soglie del «non ritorno» al valore. professionista iscritto nel registro dei reviso- In quest’ottica, gli strumenti di soluzione ri contabili e che abbia i requisiti per assu- della crisi sono stati graduati in relazione mere l’incarico di curatore fallimentare. allo stato di crisi che attraversa l’azienda, Il piano attestato, in pratica, altro non è che ovvero: un vero e proprio piano di turnaround il qua- Finanza Aziendale 1) il piano attestato di risanamento (ex art. le deve possedere un duplice requisito: 67 l.f.) per l’imprenditore che deve rimediare 1) strettamente di contenuto: consentire il ad una situazione di crisi reversibile nella risanamento dell’esposizione debitoria e il ri- quale l’insolvenza non si è ancora manifesta- torno all’equilibrio finanziario dell’impresa; ta; 2) di forma-contenuto: essere corredato dal- 2) gli accordi di ristrutturazione l’asseverazione di un esperto in- dei debiti (ex art. 182 bis l.f.), Il piano attestato dipendente circa fattibilità ed adatti a fronteggiare crisi patri- di risanamento astratta idoneità a consentire il rappresenta la vera moniali e finanziarie, con la sem- superamento della crisi. opportunità plice omologa dell’accordo da per rimuovere crisi Il piano attestato di risanamento parte del tribunale; reversibili e garantire rappresenta la vera novità e la ve- 3) il nuovo concordato preventi- la continuità aziendale, ra opportunità, ad oggi ancora vo (ex art. 160 l.f.), più flessibile e ad oggi è ancora poco utilizzato dai professionisti adatto alla regolazione di crisi poco utilizzato. e, soprattutto, visto con diffiden- anche più gravi, con l’intervento za e non capito dai creditori più invasivo del tribunale falli- (banche), quantunque le espe- mentare; rienze sul campo dimostrino che su 108 pia- 4) ed infine anche il fallimento, nei casi in ni predisposti nel periodo tra il 15 marzo cui l’insolvenza non è superabile con le pre- 2005 e il 31 luglio 2007 ben 86 hanno ricevu- cedenti soluzioni della crisi e, nel suo ambi- to positivo riscontro e sono risultati idonei to, il rinnovato concordato fallimentare. alla loro finalità. Dunque, lo strumento per il momento ha dato successo nell’80% dei I piani attestati di risanamento casi (3). Il piano attestato di risanamento, disciplina- Gli accordi di ristrutturazione to dall’art. 67, l. fall, rappresenta il vero stru- dei debiti mento di ristrutturazione dell’impresa e dei suoi debiti (2), che tuttavia, differisce sia dal- Gli accordi di ristrutturazione dei debiti - di- la ristrutturazione «procedimentalizzata» sciplinati dall’art. 182 bis, l.fall., rappresen- prevista nel concordato preventivo, sia da tano uno strumento di risoluzione della crisi quella «marcatamente privatistica» prevista para-giudiziale di natura privatistico-con- con gli accordi di ristrutturazione dei debiti, trattualistico. poiché non richiede (sulla carta) nessun tipo Tale forma di accordo deve essere stipulata - di accordo e non è inquadrabile come proce- come precisa la norma - con tanti creditori dura concorsuale che rappresentino almeno il sessanta per L’art. 67, terzo comma, lett. d), l. fall., infatti cento dell’ammontare dei crediti e deve esse- stabilisce che sono esenti da revocatoria fal- re corredato dalla relazione di un esperto limentare - proteggendo in tal modo, nell’i- avente ad oggetto l’attuabilità dell’accordo, potesi di insuccesso, i soggetti che hanno confidato nella riuscita del salvataggio azien- dale - «gli atti, i pagamenti e le garanzie con- Note: (2) Si rinvia a Pollio, «Una via d’uscita per la crisi d’impre- cessi su beni del debitore purché posti in essere sa? Il piano attestato di risanamento», in Amministrazione in esecuzione di un piano che appaia idoneo a & finanza n. 12/2009. consentire il risanamento dell’esposizione de- (3) Ricerca ABI su 143 associati. 1/2010 45
Crisi d’impresa con particolare riguardo all’idoneità di que- tale, emissione di titoli di debito con valenza st’ultimo ad assicurare il regolare pagamento novativa, conversione di crediti in capitale, dei creditori estranei all’accordo. creazione anche di nuove obbligazioni come Gli accordi di ristrutturazione rappresentano conseguenza di finanziamenti da utilizzare uno strumento di risoluzione della crisi auto- per l’estinzione di precedenti obbligazioni, nomo e semplificato rispetto al concordato costituzione di garanzie o impegno a stipula- preventivo, assimilabile ad un «pactum de re negozi attuativi non petendo». (ii) dal lato del debitore, l’accordo può pre- Essi sono caratterizzati da due fasi: vedere che l’attività d’impresa continui in ca- Finanza Aziendale (i) quella propriamente stragiudiziale, nella po al debitore o che venga affidata ad un quale l’imprenditore in crisi «rinegozia» terzo; ma può stabilirsi anche che l’impren- con i creditori la propria situazione debito- ditore ceda in tutto o in parte i beni ai cre- ria, e ditori (o ad uno o più mandatari di questi), (ii) quella giudiziale, in cui l’accordo, per es- ovvero che proceda direttamente alla liqui- sere produttivo di effetti legali, deve essere dazione. omologato. L’istituto presenta, dunque, una Più in generale, comunque, l’accordo è im- natura ibrida che, da un lato, lo accosta agli prontato alla finalità di ripristinare la condi- accordi stragiudiziali tradizionalmente inte- zione di solvibilità dell’impresa debitrice, at- si, dall’altro, lo distingue da questi. Infatti, traverso un pagamento in percentuale dei anche per tali accordi, nel corso delle tratta- creditori aderenti al patto e senza necessità tive con i creditori l’impresa non è posta al che fra costoro sia rispettata la regola della riparo dalle azioni esecutive individuali. par condicio. L’accordo di ristrutturazione (stipulato con Anche per tale strumento è necessaria (an- almeno il 60% dei crediti) deve essere pub- corché la legge non lo richieda espressamen- blicato nel registro delle imprese, e per ses- te) la predisposizione di un piano che può santa giorni dalla sua pubblicazione nessun avere ad oggetto la mera ristrutturazione creditore (anteriore alla data del deposito) dei debiti, ovvero contemplare un vero e pro- può intraprendere o proseguire azioni esecu- prio risanamento dell’impresa in difficoltà. Il tive individuali sul patrimonio del debitore; piano, prescrive la legge, deve essere accom- entro 30 giorni dalla pubblicazione i credito- ri possono proporre opposizione ed il tribu- pagnato da una relazione redatta da un nale, decise le opposizioni, omologa l’accor- esperto sull’attuabilità dell’accordo stesso, do, con decreto reclamabile entro 15 giorni con particolare riferimento alla sua idoneità dalla sua pubblicazione nel registro delle im- ad assicurare il regolare pagamento dei cre- prese. I creditori che non aderiscono all’ac- ditori estranei. cordo devono essere soddisfatti regolarmen- Anche gli accordi di ristrutturazione, come il te e per intero. concordato preventivo, possono rappresenta- La legge prevede, per l’eventualità di succes- re un’interessante (e certamente più snella) sivo fallimento, un meccanismo di protezio- modalità di superamento di una crisi d’im- ne dell’attività svolta durante la fase stragiu- presa, essenzialmente in questo caso di tipo diziale, consistente nell’esenzione da revoca- finanziaria, sia reversibile (quindi con previ- toria per gli atti, i pagamenti e le garanzie sione della continuità aziendale) sia irrever- posti in essere in esecuzione di tale accordo, sibile (quindi con previsione di un piano li- ove questo sia stato omologato dal tribunale quidatorio), che non sia ovviamente già sfo- (art. 67, terzo comma, lett. e). ciata nell’insolvenza. Sotto il profilo del contenuto, gli accordi di L’utilizzo di tale strumento, tuttavia, potreb- ristrutturazione presentano le seguenti pecu- be servire anche a rimuovere l’insolvenza e liarità: scongiurare il fallimento dell’impresa. Emer- (i) dal lato dei creditori, le modalità propo- gente ed autorevole giurisprudenza, infatti, nibili dal debitore sono quelle consuete dei lo ha parificato - sotto il profilo dell’utilizzo tentativi di soluzione stragiudiziale (dilazio- - al concordato preventivo, nella sua idoneità ni di pagamento, rinunce totali o parziali agli ed attitudine a superare lo stato di crisi e ad interessi o addirittura ad una parte del capi- evitare la più grave insolvenza, configuran- 46 1/2010
Crisi d’impresa dolo pertanto come strumento ex se alterna- re - è soggetta a votazione ed è approvata a tivo al fallimento (4). maggioranza di valore dei crediti ammessi al Naturalmente, l’accordo di ristrutturazione voto (non anche per teste); se vi sono più deve dimostrare idoneità ed atti- classi di creditori, la votazione tudine a superare la crisi, assu- L’accordo avviene per classi e il tribunale mendo in ciò un ruolo cruciale di ristrutturazione può omologare un concordato la relazione del professionista, è strumento consensuale non approvato da una classe o per la soluzione di crisi ed avendo, pertanto, il Tribunale reversibili se la maggioranza delle classi ha il potere-dovere di respingere la approvato la proposta e se ritiene Finanza Aziendale (ed anche irreversibili) richiesta di omologa di un accor- che richiede la sola che i dissenzienti risultino soddi- do non idoneo a superare la crisi omologa del Tribunale. sfatti dal concordato in misura e la cui relazione, soprattutto, sia non inferiore alle alternative con- scarsamente motivata e priva di cretamente praticabili (cram qualsiasi informativa sulla concreta attuabi- down power); lità dell’accordo stesso (5). f) il regime delle azioni revocatorie è stato riformato, prevedendo tra l’altro la non revo- Il concordato preventivo cabilità di atti, pagamenti e garanzie poste in essere in esecuzione di un concordato pre- Il concordato preventivo è l’istituto più inno- ventivo, nonché i pagamenti di debiti liquidi vato dalla riforma, divenendo la procedura ed esigibili eseguiti alla scadenza per ottene- concorsuale giudiziale principale, alternativa re la prestazione di servizi strumentali all’ac- al fallimento. cesso a tale procedura. Queste, in sintesi, le novità e le caratteristi- Il nuovo concordato preventivo è una proce- che più importanti di tale procedura: dura il cui buon esito non può prescindere a) dal lato «industriale» di gestione dell’atti- dal consenso dei creditori: se i creditori vo, sono stati notevolmente ampliati i prov- non esprimono il consenso, il concordato è vedimenti attuabili, giacché la soddisfazione precluso. dei creditori può essere perseguita «attraver- Anche l’accesso a tale procedura richiede la so qualsiasi forma»; predisposizione di un piano, nel quale l’im- b) dal lato del passivo, è possibile prevedere prenditore in «stato di crisi» può proporre la suddivisione dei creditori in classi ed il svariate soluzioni tecniche di superamento pagamento non integrale dei creditori privi- della crisi; soluzioni, peraltro, che possano legiati (compreso il fisco e gli enti previden- essere fra di loro combinate in modo tale ziali ed assistenziali attraverso un «concor- da dar vita ad un piano che per una parte dato» nel concordato: la transazione fiscale preveda la ristrutturazione dei debiti e per ex art. 182 ter): in tali casi è necessaria la un’altra la cessione dei beni componenti l’at- redazione di una perizia giurata di stima tivo ad uno o più assuntori. che attesti l’incapienza dei beni dell’impren- Elementi integranti e decisivi del piano di ditore a soddisfare i privilegiati. concordato sono l’apposita relazione e l’atte- c) l’imprenditore può accedere alla procedu- stazione di fattibilità del piano da predispor- ra quando si trova in «stato di crisi» (non si ad opera di un «professionista» incaricato. necessariamente corrispondente all’insolven- L’art. 161, terzo comma, l. fall., infatti, stabi- za, anche se tale fattispecie è espressamente lisce che il piano deve essere accompagnato contemplata nella nuova ed ampia accezione da una relazione di un «professionista» (in- di stato di crisi); caricato dal debitore) al quale compete, con d) la domanda di concordato deve essere ac- autonomia di giudizio, l’attestazione di veri- compagnata da un piano con la formulazio- ne delle proposte di soddisfazione ai credito- ri e corredato dalla relazione di un professio- Note: nista che ne attesti veridicità dei dati in esso (4) Cfr. Trib. Milano, Decreto 15 ottobre 2009 segnalato in Il Sole 24 ore, 11 novembre 2009, pag. 47, ove l’esplicitazio- contenuti e fattibilità dello stesso piano; ne anche dei requisiti e dei limiti che deve possedere e) la proposta di concordato - con la conser- l’attestazione del professionista. vazione dell’iniziativa in capo al solo debito- (5) Cfr. Trib. Roma, Decreto 5 novembre 2009, in Il Caso.it. 1/2010 47
Crisi d’impresa dicità dei dati aziendali e di fattibilità del prenditore medesimo ed un chiarimento in piano. Con l’attestazione di «veri- ordine alla loro validità. dicità» dei dati aziendali il pro- Il nuovo concordato fessionista deve attestare la veri- preventivo è una vera La scelta dello strumento dicità dei dati contabili e non su e propria procedura più appropriato cui si fonda il piano, nonché ri- concorsuale con finalità scontrare la conformità sostan- risanatorie Il legislatore della riforma delle ziale dei dati contabili ed extra- (o anche liquidatorie) procedure concorsuali ha inteso contabili contenuti nel piano di il cui buon esito dipende privilegiare la continuità azien- Finanza Aziendale dal consenso dale e la possibilità di conservare ristrutturazione rispetto agli ele- dei creditori. menti desunti dalle scritture con- le aziende, evitando il fallimento tabili del debitore e dalla ulterio- e la disgregazione di valori, tutta- via tale concreta possibilità di- re documentazione oggetto di ve- pende dal momento in cui viene affrontata rifica. Quanto alla fattibilità del piano, il pro- la crisi e dalla oggettiva possibilità di prose- fessionista è chiamato ad esprimere, con guire l’attività produttiva. profilo critico e sotto la propria responsabi- Le scelte legislative possono essere collocate lità, le proprie valutazioni prendendo in con- su di una scala discendente, ove le procedure siderazione gli elementi su cui si fonda il (stragiudiziali o giudiziali) sono poste via via processo di ristrutturazione, quali le scelte a seconda del loro grado di utilità alla con- strategiche che l’impresa dovrà adottare, i servazione dell’integrità aziendale. cambiamenti da apportare al management, In Tavola 1 vengono riassunte le tipologie di attraverso una sua sostituzione o l’affianca- strumenti che è possibile utilizzare per la so- mento con specialisti esterni, i beni strumen- luzione delle crisi. tali che l’azienda intende dismettere, esami- Risanare un’impresa vuole dire evitare il peg- nando al tempo stesso i fattori esterni che gio o recuperare una situazione già compro- potrebbero in un qualche modo influenzare messa. Significa dunque far riacquistare al- o addirittura impedire la regolare attuazione l’impresa in difficoltà fiducia da parte del- del piano stesso. l’ambiente in cui opera, da parte dei finan- In particolare devono essere analizzati il pos- ziatori, perché senza credito e senza vario sibile venir meno di alcuni presupposti su supporto il risanamento diviene impossibile. cui il medesimo si fonda, gli eventuali svilup- Il risanamento è un percorso che tende al pi inattesi, i probabili errori di valutazione mantenimento degli equilibri aziendali, in- nonché i ritardi nell’attuazione e nell’esecu- terni ed esterni, senza i quali l’impresa non zione del programma di ristrutturazione. In è in grado di procedere. altri termini, all’interno della relazione tutte Ecco che l’elemento fondamentale per la le incertezze devono essere chiaramente scelta dello strumento giuridico più appro- espresse, in modo tale che i destinatari e gli priato è rappresentato dalla pericolosità/co- utilizzatori finali del documento possano noscibilità del grado di crisi da parte dei ter- comprenderne e valutarne i rischi correlati zi. e quindi affrontare responsabilmente le pro- Scegliere lo strumento sbagliato potrebbe prie scelte. Eventualmente il professionista pregiudicare irreversibilmente la permanen- potrà anche indicare possibili strategie alter- za dell’impresa sul mercato. Perdere la fidu- native, da utilizzarsi nel caso in cui dovesse- cia degli stakeholders può significare non es- ro verificarsi scostamenti rispetto alle ipotesi sere più capaci di risanare concretamente su cui il piano si fonda. Quindi, mentre il l’impresa. Talvolta, pertanto, la scelta deve piano deve illustrare in modo sintetico, attra- cadere su strumenti liquidatori, perché l’im- verso l’utilizzo dei numeri, gli interventi a presa ancorché ha le condizioni economiche medio e lungo termine che l’imprenditore in- per risanarsi non conserva quelle ambientali. tende attuare sulla struttura economico-fi- Il piano di risanamento stragiudiziale atte- nanziaria della società, la relazione del pro- stato ex art. 67, terzo comma, lett. d), l.fall. fessionista deve rappresentare una illustra- è dunque lo strumento più adeguato per il zione tecnica delle scelte operate dall’im- ritorno alla credibilità dell’impresa e per evi- 48 1/2010
Crisi d’impresa Tavola 1 - Gli strumenti per la soluzione della crisi Finanza Aziendale tare quello che non sarebbe più possibile re- re. Tale disposizione precisa che non sono cuperare: la fiducia dei terzi. soggetti alle disposizioni sul fallimento e Anche gli accordi di ristrutturazione dei de- sul concordato preventivo gli imprenditori biti ex art. 182 bis l.fall. potrebbero essere commerciali che dimostrino il possesso con- idonei al risanamento, tuttavia, i creditori giunto dei seguenti requisiti (6): estranei all’accordo potrebbero allarmarsi ol- 1) aver avuto nei tre esercizi antecedenti la tre il dovuto in quanto l’accordo è depositato data di deposito dell’istanza di fallimento o presso il Registro delle imprese. La pubblica- dall’inizio dell’attività se di durata inferiore, zione rende nota, in modo indistinto, la si- un attivo patrimoniale complessivo annuo tuazione di crisi e fa emergere un grado di non superiore ad euro trecentomila; pericolosità dell’impresa che rende assai dif- ficile la continuità dei rapporti con i terzi, 2) aver realizzato, in qualunque modo risulti, con il sistema bancario e cosı̀ via. nei tre esercizi antecedenti la data di deposi- La scelta dello strumento giuridico più ap- to dell’istanza di fallimento o dall’inizio del- propriato deve essere calata nella realtà del- l’attività se di durata inferiore, ricavi lordi l’impresa e nelle finalità ricercate dalla stes- per un ammontare complessivo annuo non sa. superiore ad euro duecentomila; Il piano di risanamento attestato è uno stru- c) avere un ammontare di debiti anche non mento di prevenzione della crisi e di alta ma- scaduti non superiore ad euro cinquecento- turità dell’impresa, che dimostra responsabi- mila. lità verso i creditori, che deve essere valutato La c.d. «no failure zone» delineata dall’art. 1 - una volta compreso - favorevolmente, gene- deve essere letta e applicata in coordinamen- rando vantaggi sull’immagine e sul rating to con l’art.. 15, ultimo comma, l. fall., secon- dell’impresa in crisi. do cui non si fa luogo alla dichiarazione di fallimento se l’ammontare dei debiti scaduti Il problema della dimensione aziendale e non pagati risultanti dagli atti dell’istrutto- e dei requisiti di fallibilità Gli strumenti di regolazione della crisi (e/o dell’insolvenza) sin qui analizzati (compresi Nota: quelli previsti anche dalle altre leggi speciali) (6) Si rinvia, per approfondimenti e riferimenti al nostro Pol- lio - Papaleo, La fiscalità nelle nuove procedure concor- sono fruibili soltanto da imprenditori com- suali, cit., 28 ss., nonché più recentemente a Pollio (a cu- merciali «fallibili», ovvero «non piccoli», co- ra), Gli accordi per gestire la crisi d’impresa e la predispo- me definiti dall’art. 1 della legge fallimenta- sizione del piano stragiudiziale di risanamento, cit., 55 ss. 1/2010 49
Crisi d’impresa ria prefallimentare è complessivamente infe- parziale da parte dei creditori in caso di uti- riore a trentamila euro. lizzo del piano di risanamento stragiudiziale In sostanza, dunque, le imprese in crisi che attestato ex art. 67 l.f., attraverso l’istituto non hanno i requisiti per fallire non possono dell’accordo di ristrutturazione dei debiti la beneficiare dei nuovi strumenti di risoluzio- riduzione dei debiti è assai più facile ed ne della crisi previsti dalla legge fallimenta- «automatica». L’eventuale utilizzo, invece, re, e non avrebbero neppure il vantaggio e del concordato preventivo rispetto ad un ac- l’utilità di accedervi. Infatti, in caso di con- cordo di ristrutturazione dipenderà dalla vo- clamata insolvenza, nei loro confronti non lontà dei creditori di acconsentire all’accor- Finanza Aziendale potrebbe aprirsi una procedura fallimentare, do privatistico e dal carico fiscale che si può risultando cosı̀ vanificato anche (e soprattut- generare in capo all’impresa in conseguenza to) l’effetto protettivo da revocatoria (in caso delle plusvalenze da cessione di beni o da di fallimento) garantito da un corretto utiliz- sopravvenienze attive per stralcio dei debiti. zo dello strumento (piano, accordo e concor- L’utilizzo del concordato preventivo, benché dato) di rimozione della crisi. A tali imprese più costoso dell’accordo di ristrutturazione resta la strada della liquidazione volontaria dei debiti ex at. 182 bis l.f. può essere più come strumento di gestione della crisi, di tu- vantaggioso sotto il profilo fiscale (8) e può tela della continuità e del valore dell’azienda, essere più «coercitivo» verso la massa dei grazie alle modifiche ed opportunità intro- creditori, considerato l’intervento pregnante dotte con la riforma societaria del 2003 (7). del tribunale. Entrambe queste ultime solu- La Tavola 2 pone a confronto i vari strumenti zioni hanno anche il vantaggio di potere uti- adottabili sulla base dei requisiti e delle ca- lizzare la transazione fiscale (ex art. 182 ter ratteristiche di ognuno. l.f.), che permette la definizione agevolata del debito erariale e previdenziale. Conclusioni Naturalmente, gli strumenti analizzati (fatta eccezione per il piano attestato di risana- In conclusione, qualora un’impresa si trovi mento) si prestano ad essere utilizzati anche nell’esigenza di ristrutturare i propri debiti, quando non vi sono, in capo all’impresa in vuoi con una dilazione o consolidamento, crisi, le condizioni per il ‘‘risanamento’’ e vuoi con una proposta di pagamento parzia- quindi per il mantenimento della continuità le, può utilizzare uno degli istituti stragiudi- aziendale. In tal caso, lo strumento prescelto ziali (piano attestato di risanamento o accor- sarà utilizzato ai fini esclusivamente liquida- do di ristrutturazione dei debiti) o viceversa tori ed il piano (occorrente e necessario al- proporre un concordato preventivo ai credi- l’interno di ogni strumento) sarà un piano tori. (non di risanamento ma) di liquidazione del- La scelta di utilizzare una via piuttosto che l’impresa in crisi. un’altra dipende innanzitutto dalla volontà dell’imprenditore e dall’esistenza delle condi- zioni a continuare l’impresa, e comunque di- pende dalla specifica situazione esaminata e dalle diverse opportunità che ogni soluzione può offrire (si veda la Tavola 2). In astratto tutte le nuove soluzioni concorda- te della crisi possono permettere la prosecu- zione dell’attività d’impresa, tuttavia, un for- Note: (7) In argomento, sia consentito il rinvio a Bartolomucci, te deterrente all’utilizzo dell’accordo di ri- Mandrioli, Pollio, Viotti, Scioglimento e liquidazione delle strutturazione dei debiti ex art. 182 bis l.f. società di capitali, Milano, 2004, passim. o del concordato preventivo è la difficoltà (8) Il concordato preventivo, infatti, è l’unico strumento di potere continuare a ottenere dopo l’accor- tra quelli alternativi al fallimento che gode di un favor do o l’ammissione alla procedura concorsua- fiscale, in quanto sotto il profilo delle imposte dirette il d.p.r. n. 917/1986 prevede la detassazione delle plusva- le del concordato preventivo il credito ban- lenze da cessione di beni (art. 86, comma 5) e delle so- cario. Cosı̀, mentre è assai difficile pensare di pravvenienze attive da riduzione dei debiti dell’impresa potere ottenere uno stralcio dei debiti anche (art. 88, comma 4). 50 1/2010
Crisi d’impresa Tavola 2 - Il confronto tra le nuove soluzioni concordate della crisi Piano di risanamento (art. 67 Accordo di ristrutturazione ( Concordato preventivo (art. comma 3 lett. d l.f.) art. 182 bis l.f.) 160 e ss. l.f.) L’iniziativa è di natura privati- Deposito da parte del debito- Deposito - presso il tribunale stica ed è lasciata all’impren- re del ricorso, unitamente al- del luogo della sede principa- ditore la richiesta di omologa, della le - da parte dell’imprendito- stessa documentazione previ- re del ricorso, della relazione Avvio della sta per il concordato preven- sulla situazione patrimoniale, procedura tivo, nonché dell’accordo di economica, finanziaria; del- Finanza Aziendale ristrutturazione concluso con l’elenco dei creditori (con creditori specifica indicazione di quelli privilegiati), del valore dei be- ni Una qualsiasi situazione di Stato di crisi (situazione che, Stato di crisi (incluso lo stato crisi che richieda il risana- nella pratica, non è dissimile di insolvenza) mento dell’impresa per evita- dallo stato di insolvenza) re situazioni peggiori. Anche Presupposti la sola situazione che com- porta la necessità di ristrut- turare il debito è idonea all’u- tilizzo dello strumento NON PREVISTO Sı̀. Sı̀. Il Tribunale fallimentare Controllo pregnante tramite omologa l’accordo di ristrut- gli organi della procedura: il turazione con un controllo tribunale fallimentare, il giu- Intervento meramente notarile in caso dice delegato, il commissario del tribunale di mancata opposizione da giudiziale parte dei creditori ed un con- trollo di merito in caso di op- posizioni. Secondo la dottrina e la giuri- Il professionista è nominato Il professionista è nominato sprudenza oggi prevalenti, il dall’imprenditore e deve es- dall’imprenditore e deve es- professionista è nominato sere iscritto nel registro dei sere iscritto nel registro dei dall’imprenditore e deve es- revisori contabili ed essere revisori contabili ed essere sere iscritto nel registro dei un avvocato/dottore commer- un avvocato/dottore commer- Nomina del revisori contabili ed essere cialista/ragioniere commer- cialista/ragioniere commer- professionista un avvocato/dottore commer- cialista ovvero deve trattarsi cialista ovvero deve trattarsi cialista/ragioniere commer- di una società di professioni- di una società di professioni- cialista ovvero deve trattarsi sti composta dai medesimi sti composta dai medesimi di una società di professioni- soggetti soggetti sti composta dai medesimi soggetti Il professionista deve attesta- Il professionista deve rila- Il professionista deve rila- re che il piano di risanamento sciare una relazione avente sciare una relazione giurata appaia idoneo a consentire il ad oggetto l’attuabilità del- che attesti la veridicità dei Ruolo del risanamento dell’esposizione l’accordo e l’idoneità dello dati aziendali e la fattibilità professionista debitoria dell’impresa e ad stesso ad assicurare il rego- del piano assicurare il riequilibrio della lare pagamento dei creditori situazione finanziaria estranei all’accordo Il tempo necessario alla pre- Come per il piano di risana- La durata massima è di 8 me- disposizione del piano e al- mento non sono previste sca- si. Il decreto di omologa infat- l’ottenimento dell’attestazio- denze. Dopo la pubblicazione ti deve essere emesso entro 6 ne da parte del professionista presso il registro delle im- mesi dalla presentazione del Durata prese l’accordo è omologato ricorso (prorogabili di ulte- salve opposizioni dei creditori riori 2 mesi) che vengono decise dal tribu- nale in camera di consiglio (segue) 1/2010 51
Crisi d’impresa (continua) Piano di risanamento (art. 67 Accordo di ristrutturazione ( Concordato preventivo (art. comma 3 lett. d l.f.) art. 182 bis l.f.) 160 e ss. l.f.) Una volta ottenuta l’attesta- L’accordo acquista efficacia Alcuni effetti (e.g. lo stand- zione da parte del professio- dalla pubblicazione presso il still, la sospensione delle nista, il piano produce gli ef- registro imprese prescrizioni, l’assenza di de- fetti previsti dall’art. 67 co. 3 cadenze, l’impossibilità di ac- lett. d) L.F. L’eventuale ac- quisire diritti di prelazione), cordo tra le parti, alla base si producono dal momento Decorrenza dello stesso, acquista effica- del deposito del ricorso al tri- Finanza Aziendale degli effetti cia secondo le consuete rego- bunale. La procedura si chiu- le di diritto privato. E oppor- de con il decreto di omologa- tuno ottenere una data certa zione da parte del tribunale sia per l’attestazione del pro- (ovvero, nel caso in cui il tri- fessionista che per l’eventua- bunale respinga il concorda- le accordo to, con la dichiarazione di fal- limento) Sono esenti dalla revocatoria Sono esenti dalla revocatoria Sono esenti dalla revocatoria Esenzione dalla gli atti, i pagamenti, le garan- gli atti, i pagamenti, le garan- gli atti, i pagamenti le garan- revocatoria zie concesse in esecuzione zie concesse in esecuzione zie concesse in esecuzione del piano dell’accordo omologato del concordato Lo stand-still deve essere Lo stand-still opera automa- Lo stand-still opera automa- eventualmente oggetto di ticamente per 60 giorni a par- ticamente dalla data di pre- specifico accordo tra il debi- tire dalla data di pubblicazio- sentazione del ricorso e per tore e i creditori ed opera so- ne dell’accordo nel registro tutta la durata della procedu- Stand-still lo nei confronti di quei credi- delle imprese (quindi prima ra (blocco tori che lo hanno accettato. I dell’omologa del tribunale) delle azioni creditori sono liberi di assu- esecutive) mere qualsiasi iniziativa sia prima che dopo la finalizza- zione del piano, salvo che non si siano impegnati espressamente a non agire No No. Secondo la dottrina e la Il concordato preventivo è giurisprudenza prevalenti, gli una procedura concorsuale e accordi di ristrutturazione so- dunque beneficia dell’appli- no ritenuti una fattispecie cazione dell’art. 111 co. 2 autonoma rispetto al concor- L.F, anche se la giurispruden- Prededucibilità dato preventivo e non benefi- za non è pacifica sulla identi- (art. 111 l.f.) ciano, neanche in via di appli- ficazione di quali siano le cazione analogica, delle nor- spese prededucibili. me sul concordato (dunque neppure dell’art. 111 co. 2 L.F.) Transazione Non utilizzabile Utilizzabile sia per i tributi sia Utilizzabile sia per i tributi sia fiscale per i contributi previdenziali e per i contributi previdenziali e (art. 182 ter l.f.) assistenziali assistenziali Si applica il normale regime Si applica il normale regime È previsto un regime di favor fiscale dell’imprenditore, fiscale dell’imprenditore, fiscale sia per le plusvalenze quindi non è prevista alcuna quindi non è prevista alcuna da cessione di beni (art. 86 Convenienza agevolazione fiscale agevolazione fiscale dpr 917/86), sia per le soprav- fiscale venienze derivanti dallo stral- cio dei debiti (art. 88, dpr 917/ 86). 52 1/2010
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