TURISMI COSTRUIRE - Meet Forum 2022
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TRENDS FORECAST 2017 : primi 10 domande risultati agli esperti COSTRUIRE Destinazione EJARQUE DAVID JARACH Accessibilità: TURISMI come ecosistema vincolo o opportunità? PDF Edition OroSEI 26>28 ottobre 2017 Contributi di : E. cabras, A. CICALO’, M. cossu, M. DIGIUGNO, j. Ejarque, G. fancello, D. JARACH, G. Tiddia (#insopportabile), C. marcetti , p. Mossone, L. Murru, N. PIRINA, d. PINNA, M. PIVETTI, A. Usai, P. WAGNER.
Costruire Turismi – Orosei 26-28 ottobre 2017 è una selezione di contributi provenienti da qualificati esperti, operatori e studiosi dei fenomeni turistici, raccolti in occasione dell’edizione 2017 del Meet Forum. E’ una realizzazione dell’Associazione Sardegna2050, e supervisionata dal Comitato Scientifico del Meet Forum, i cui componenti sono: Gianfranco Fancello, Presidente Marie Antoinette Maupertuis, David Jarach, Emanuele Cabras, Antonio Usai Lucio Murru Il marchio Meet Forum è di proprietà di Portale Sardegna che ha ideato, promosso e realizzato l’evento. La raccolta dei contributi è a cura di Gianfranco Fancello e Lucio Murru Febbraio 2018 2
INDICE INTRODUZIONE …………………………………………………………………………………….. pag. 4 GLI ARTEFICI ……………………………………………………………………………………… pag. 5 TRENDS …………………………………………………………………………………….. pag. 6 INTERVISTA A PHILIPP WAGNER ………………………………………………………………… pag. 7 RISULTATI DEL TAVOLO “COLLEGARE” ….……………….………………………………… pag. 10 RISULTATI DEL TAVOLO “CONFRONTARE” …………….………………………………… pag. 11 RISULTATI DEL TAVOLO “DISTRIBUIRE” ….………………………………………………… pag. 13 RISULTATI DEL TAVOLO “VALORIZZARE” ….……………………………………………… pag. 14 10 DOMANDE AD ALTA TURISTICITA’ ………………………………………………………… pag. 16 - LA VISIONE DI JOSEP EJARQUE ………………………………………………………………. pag. 17 - LA VISIONE DI DAVID JARACH ………………………………………………………………… pag. 19 - LA VISIONE DI GIANFRANCO FANCELLO …………………………………………………… pag. 21 - LA VISIONE DI ANTONIO USAI ………………………………………………………………… pag. 23 - LA VISIONE DI LUCIO MURRU ………………………………..………………………………. pag. 25 - LA VISIONE DI EMANUELE CABRAS …………………………………………………………. pag. 27 - LA VISIONE DI MASSIMILIANO COSSU …………………………………………………….. pag. 29 - LA VISIONE DI CARLO MARCETTI ……………………………………………………………. pag. 31 - LA VISIONE DI DANIELA PINNA ………………………………………………………………. pag. 33 - LA VISIONE DI MORENA PIVETTI ……………………………………………………………… pag. 35 TURISMI DA INCUBO – Un CRS4 per il turismo” ……………………………………………… pag. 37 PAOLO MOSSONE - Il turismo nelle aree protette …………………………………………. pag. 39 GIANLUIGI TIDDIA - Strategie digitali …………………………………………………………. pag. 42 DAVID JARACH - Accessibilità: vincolo o opportunità per la Sardegna? ……………………………………………………………………………………… pag. 44 MARCO DI GIUGNO – L’apertura di un nuovo aeroporto crea la destinazione turistica? ……………………………………………………………………. pag. 45 AGOSTINO CICALO’ - Autunno in Barbagia .……………… ………………………………… pag. 47 NICOLA PIRINA - Innovazione e industria: c’è un possibile cortocircuito ? ……………………………………………………………………………… pag. 49 3
Il Meet Forum è una novità nel panorama Italiano del turismo: non è il solito MEET convegno generalista, né un incontro specifico per soli addetti ai lavori. Sin dalla prima edizione nel 2016, si propone come un autentico Laboratorio di FORUM Cambiamento che, con un taglio multidisciplinare, abbraccia temi sistemici irrisolti, criticità del comparto e, per la prima volta, include gli aspetti finanziari del business, mettendo insieme pubbliche amministrazioni, operatori, compagnie di trasporto, stakeholders, studiosi, ricercatori. Costruire “turismi” – e quindi - cultura turistica su orizzonti, non strettamente regionali, ma piuttosto Mediterranei ed Europei è la grande sfida del progetto, con la forte convinzione che lo sviluppo di una moderna industria turistica debba transitare anche attraverso la costruzione di una cultura manageriale che sviluppi il pieno potenziale di un comparto che sul ranking delle esportazioni, dopo i settori Fuel e Chemical, rappresenta la terza voce a livello mondiale. L’accordo tra Sardegna 2050 e Portale Sardegna ha COMITATO dato vita ad un Comitato Scientifico composto da Gianfranco Fancello, che lo presiede, Marie Antoinette Maupertuis, David Jarach, Emanuele Cabras, Antonio SCIENTIFICO Usai e Lucio Murru nel quale si fondono armonicamente personalità provenienti dal mondo accademico, dalla società civile e dalle imprese. Insieme per provare a ridisegnare nuove traiettorie per una industria peraltro abbastanza particolare: estremamente frammentata, con una forte prevalenza di piccole e micro imprese, con un evidente ritardo nell’applicazione delle moderne tecniche manageriali (pricing, controllo di gestione, revenue management, benchmarking, CRM, solo per citarne alcune), con un livello di istruzione decisamente inferiore a molti altri comparti, e che spesso evidenzia la mancanza di intere funzioni organizzative (qualita’, R&D, Human Resources Development, ad esempio). Una industria alla quale manca inoltre quella capacità di essere sinergica ed integrata con altri comparti (i trasporti, l'agroalimentare, l'artigianato, l'ambiente, solo per citare i principali), relegando il concetto di "fare sistema" a semplice slogan piuttosto che ad azione concreta. Il Meet Forum quindi, per aiutarci a comprendere meglio i vincoli allo sviluppo economico e sociale imposti dalla stagionalità e per proporre contromisure adeguate: misurando, confrontandosi, mettendosi in discussione, insomma inserendo le problematiche entro processi di miglioramento continuo. Il Meet Forum cioè come un percorso da affrontare insieme per cercare soluzioni e nuove opportunità, costruendo nuovi prodotti, aprendosi a nuovi mercati, studiando pacchetti e formule innovative, immaginando stagionalità complementari. Questo il senso del termine “laboratorio di cambiamento”: con l’obiettivo di partecipare attivamente alla costruzione di un modello turistico moderno e concreto che metta insieme tutte le potenzialità che i territori sono in grado di offrire, orientandole verso specifici target, qualificandole su standard elevati ed integrandole con le altre azioni di sviluppo, allo scopo di rendere i nuovi “turismi” il vero motore trainante delle economie locali. 4
GLI Portale Sardegna, ideatore del Meet Forum è il primo portale per prenotazioni on-line delle vacanze in Sardegna. Una web agency turistica fortemente concentrata sulla customer satisfaction ARTEFICI con sede a Nuoro, che nel 2017 ha ottenuto la quotazione in AIM Italia, mercato borsistico dedicato alle piccole e medie imprese. Sardegna 2050 è una associazione no-profit che per le sue competenze è stata chiamata da Portale Sardegna a costituire il Comitato Scientifico del Meet Forum. Dal 2013 rappresenta un network di esperienze, di saperi, di diversità, una “think and action tank” che opera in Sardegna su scuola, turismo, mondi digitali, politiche sociali e ha come fattore comune la costante ricerca di approfondimento dei processi economici e sociali, mirata ad una migliore comprensione dei processi di trasformazione della società. 1. Perchè è il punto di riferimento per una discussione sullo PERCHE’ sviluppo turistico del Mediterraneo con un focus particolare sulla Sardegna; IL MEET 2. Per contribuire allo sviluppo del settore turistico affrontando le problematiche all'ordine del giorno, secondo un approccio scientifico FORUM che coinvolga tutti gli stakeholders del settore; 3. Per avere un'occasione di incontro dedicata a tutti gli operatori in un ambiente friendly, al fine di moltiplicare le occasioni di fare business condividendo le reciproche esperienze e favorendo le sinergie; 4. Perché nella Financial Zone gli operatori di settore hanno l'opportunità di presentare le proprie esigenze di natura finanziaria a varie tipologie di Intermediari Finanziari; 5. Perché è l'unico evento del turismo nell'Isola che vede protagonisti operatori, rappresentanti della P.A., Accademici, Ricercatori, Aziende e Compagnie. 5 TAVOLI DI LAVORO CON OLTRE 50 ESPERTI, DOCENTI, OPERATORI, SPECIALISTI, STAKEHOLDERS 5
TRENDS Nell’introduzione del volume “Tourism trends e policies” il segretario generale dell’O.E.C.D. Angel Gurria, sottolineava come nonostante le sfide poste dalle condizioni dell’economia globale, dalle turbolenze geopolitiche e dai disastri naturali, il turismo continua a mostrare una significativa resilienza, confermandosi uno dei settori più importanti e in maggiore crescita nell’economia mondiale . I dati a livello Italia, forniti dal ministro Franceschini, sebbene non definitivi, confermano anche nel nostro paese una crescita assolutamente interessante: “il turismo in Italia e’ in forte crescita ed evidenzia i primi dati positivi per quanto riguarda le politiche di destagionalizzazione ed un significativo incremento degli arrivi dall’estero”. Il mare, secondo la CNA Balneatori, ha evidenziato un + 16%, con l’Emilia Romagna che traina la crescita con un + 25%. Federalberghi e Federturismo evidenziano un incremento delle presenze tra giugno e settembre 2017 del + 2% che diventa + 8% sugli agriturismi. Air b’b segnala invece, limitatamente al periodo agosto 2017/16, un + 20%. Anche ENIT, attraverso la sua presidente Christillin, parla del 2017 come di un anno eccezionale per l’Italia che, anche grazie ai suoi 53 siti UNESCO, è il paese più fotografato su Instagram con 64 milioni di tag e la prima meta al mondo per turismo eno-gastronomico secondo il Food Travel Monitor. I dati di Assoaeroporti segnalano che il traffico aereo a livello Italia nel periodo gennaio-dicembre 2017, comparato con il 2016, e’ cresciuto del 6,4%, con una crescita ancora più interessante riferita al traffico internazionale che evidenzia un +8,3% . In ambito regionale nello stesso periodo il traffico aereo sulla Sardegna mostra un + 9,3% complessivo e addirittura un + 18,5 % sul traffico internazionale. Nello stesso periodo il dato relativo traffico aereo sulla Sicilia ha evidenziato un +9,5% di passeggeri totali ed un +16,3% sulla componente internazionale, ma con un totale di oltre 16 milioni di passeggeri, oltre il doppio di quelli registrati in Sardegna (8,2 milioni). I dati provvisori delle presenze in Sardegna, registrati nel database Sired 2017, confermano il trend positivo evidenziando una crescita vicina al 10%. Restano sbilanciati gli arrivi sui territori (vedi grafico Dati SIRED 2016), come pure gli arrivi internazionali sui tre aeroporti: + 38% su Cagliari, +15% su Olbia e -6% su Alghero. 2017 Passeggeri CAGLIARI + 12,5% OLBIA + 10,4% ALGHERO - 1,8% 6
D.: Dr. Wagner, grazie per essere intervenuto al Meet Forum e per INTERVISTA aver condiviso con noi impressioni, scoperte e suggerimenti per una più efficace interazione turistica con il mercato delle vacanze Tedesco. PHILIPP Vorremmo capire meglio la natura e gli scopi del report ReiseAnalyse 2017. WAGNER R.: Il ReiseAnalyse Report è una analisi annuale prodotta dalla FUR (Associazione no-profit di ricerche Viaggi e Vacanze) aperta a tutti gli enti ed i privati che vogliano partecipare e possano sostenerla. FUR è riuscito a mantenere la natura di organismo tecnico e per ciò non risente di condizionamenti politici. Ha una grande e consolidata “reputation” scientifica e spesso, come accaduto quest’anno, è il Ministero a chiedere degli approfondimenti su alcuni temi specifici (quest’anno lo ha fatto sul mercato/territorio della Sassonia n.d.r.). ReiseAnalyse ha tre momenti di incontro annuali, itineranti sul territorio della Germania e durante questi eventi presenta i risultati, raccoglie eventuali richieste di approfondimenti, effettua confronti ed analisi spazio-temporali e ragiona sui budget necessari a completare queste analisi. Partecipano a ReiseAnalysis anche organismi Spagnoli e Italiani (per l’Italia Trentino Marketing, e IDM Innovation Development Marketing, rispettivamente le aziende di promozione del Trentino e dell’Alto Adige). D.: Come svolgete le vostre analisi? R.: ReiseAnalyse si affida per i sondaggi a IPSOS uno dei primi 3 centri di ricerche di mercato al mondo, che si occupa delle ricerche sul campo e dell’analisi dei dati. Effettuiamo 8.000 interviste one-to-one ogni anno attraverso rilevatori specializzati e altre 5.000 su focus specifici come le analisi sugli short breaks. Le analisi quantitative e qualitative sul mercato tedesco e quelle sulle sue prospettive di PHILIPP WAGNER crescita, sono condotte a gennaio di ogni anno. A marzo viene prodotto un report preliminare per i partners, che ricevono sia i dati Ha lavorato presso il Tourism Department del Ministero in open-data che specifiche elaborazioni in anteprima, questa è anche Tedesco. Dal 2014 ricercatore la ragione del suo costo elevato (il costo totale è di circa 800.000 euro presso il NIT – Institute for Tourism and Research in Northern Europe - che va a dividersi tra gli oltre 30 partners, n.d.r.). a Kiel in Germania cura . Il principale focus del suo lavoro consiste nell’analizzare i flussi di D.: Qual è la dimensione del mercato tedesco e quali le sue principali direttrici ? domanda turistica del mercato delle vacanze tedesco per la R.: Il primo dato per voi molto interessante è che, su una redazione dello studio popolazione di 83 milioni di abitanti, quelli che hanno fatto almeno ReiseAnalyse, il report annuale che, attraverso un programma un viaggio di almeno 5 giorni negli ultimi 12 mesi sono stati circa 54 strutturato di sondaggi e focus milioni. Di essi ben 25 milioni si sono recati verso destinazioni group, rappresenta dal 1970 il principale riferimento scientifico Mediterranee, prevalentemente in Spagna (10,1 milioni) e Italia (5,6 nell’analisi dei movimenti e dei milioni) (in Sardegna il dato ufficiale SIRED 2016 di arrivi tedeschi è trends turistici. appena 330.000 unità n.d.r.). 7
D.: La Sardegna che tipo di destinazione turistica è per il turista tedesco? R.: Intanto dico che cosa rappresenta per me. E’ la mia prima volta in Sardegna, devo dire che non ne avevo una idea chiarissima e che mi ha colpito positivamente per il suo essere incontaminata dal punto di vista ambientale. E’ un luogo splendido e oggi (27 ottobre n.d.r.) con un clima come questo è una destinazione ideale per unire mare e turismo attivo. Sul mercato tedesco però la Sardegna soffre di una scarsa riconoscibilità, soprattutto comparata con la Spagna e le Baleari, dove ad esempio destinazioni come Maiorca sono stampate nel cuore e nella mente dei tedeschi in modo impressionante. Dalla ReiseAnalyse 2017 emerge un altro dato interessante: la vacanza rilassante e riposante (48%) supera la tradizionale vacanza balneare delle 3S, sun, sea & sand che raggiunge comunque il 45%. D.: Parliamo di organizzazione del viaggio: come i turisti tedeschi scelgono di venire in Sardegna? R.: E’ bene ricordare che, a differenza degli altri mercati europei, i viaggiatori tedeschi hanno due caratteristiche molto peculiari: per prima cosa si muovono molto attraverso le agenzie di viaggio e i tour operators come Tui, Thomas Cook e DER, solo per citare i più importanti. Secondariamente è un mercato che ancora nel 2016 è sotto il 50% nelle vendite on-line, infatti il 55% è canale off-line. D.: Quali le leve, i media e i canali per convincere i viaggiatori tedeschi a venire in Sardegna? R.: Il primo problema da affrontare è la conoscenza della Sardegna come isola mediterranea in alternativa alle temibili e agguerrite destinazioni concorrenti. Se ne parla poco e male. Spesso addirittura le cronache tedesche parlano di incendi, alluvioni, crisi idriche. I media da preferire sono i travel magazine, lì dove si formano le impressioni dei futuri viaggiatori e, se possibile, la televisione con documentari informativi su tradizioni e cultura. Secondariamente vanno raccontati i punti di forza della destinazione. Non solo mare. Ma anche natura, food, sport, possibilmente raccontando storie, più storytelling insomma. Ultima cosa, mi permetto di dire che è incredibile scoprire al Meet Forum che abbiate in Sardegna molte strutture che chiudono al 15 settembre. Per i tedeschi i mesi di settembre-ottobre-novembre - anche per le ampie vacanze scolastiche concesse dalle scuole – sono periodi di grande interesse. Grazie dr. Wagner e arrivederci al Meet Forum 2018. Intervista raccolta da L. Murru 8
TAVOLO COLLEGARE TAVOLO DI LAVORO: COLLEGARE PARTECIPANTI ALLA DISCUSSIONE -DAVID JARACH -ROBERTO DEVOTO -JOSE BASSU -SERGIO CASULA -ROBERTO PATRIZI -MARCO DI GIUGNO -M0RENA PIVETTI -MAURO BOLLA S W INFRASTRUTTURE AEROPORTUALI FRAMMENTAZIONE APT TERRITORIO STAGIONALITA’ NATURA/MARE QUALITA’ OFFERTA RICETTIVA ENOGASTRONOMIA SPETTRO DELLE CONNESSIONI FISICHE E CONCORRENZA COLLEGAMENTI OFFERTI VIRTUALI DEBOLEZZA BRAND SARDEGNA O T INSTABILITA’ POLITICA (NORD AFRICA- EVOLUZIONE GEOPOLTICA – NUOVI TURCHIA-CATALOGNA??) DESTINAZIONE (ALBANIA?) DIFFERENZIAZIONE OFFERTA NON-SUN ENTROPIA DELLA POPOLAZIONE RISTRUTTURAZIONE DEL SISTEMA PAESE 1- DEFINIRE GENERATORI DI DOMANDA DE-STAGIONALIZZATA BASATA SULLA CULTURA DEI TERRITORI 2- MIGLIORARE QUALITA’ DELL’OFFERTA ALBERGHIERA 3- MIGLIORARE LE INFRASTRUTTURE STRADALI INTERNE 4- STOP ALLA LITANIA DEI LOW-COST 5- AUMENTARE AWARENESS OMNI-CHANNEL SARDEGNA 6- EDUCARE LA POPOLAZIONE ALLA NUOVE SFIDE LOCALI 7- PORTALE INFO-TURISMO 8- COERENZA TARGETING/VETTORE/AEROPORTO 9- GARANTIRE LA CONTINUITA’ TERRITORIALE SOLO PER I SERVIZI MININI 10- OFFRIRE SERVIZI DI MOBILITA’ AI TURISTI (SPIAGGIE, CENTRI URBANI, EVENTI) 10
TAVOLO CONFRONTARE Problematiche AMBITO DESTINATION MANAGEMENT -Cultura del monoprodotto balneare -Offerta di prodotti turistici oltre il balneare molto poco consistente e non strutturata -Inesistente collaborazione pubblico-privata e fra l’stesse imprese per creare reti -Eccessiva dipendenza del mercato italiano, poca internazionalizzazione -Accessibilità interna poco efficiente -Inesistenza di pianificazione strategica -Politica turistica poco autonoma e in dipendenza d’altri interessi politici o urbanistici -Inesistenza di visione di quello che deve essere turisticamente la Sardegna -Inesistenza reale della considerazione fra il settore pubblico del turismo come vero driver dell’economia sarda -Inesistenza di coordinazione fra le politiche di trasporto e quelle del turismo -Non considerazione de turismo come un settore economico e per tanto dell’industria del turismo CONCLUSIONI TAVOLO CONFRONTARE -Mancanza reale del ruolo strategico del settore pubblico Mediterranean European Economic Tourism Forum -I competitor applicano vere strategie di destination management Orosei, 26 – 28 ottobre 2017 Coordinatore: Josep Ejarque Problematiche Problematiche 1.1 AMBITO DESTINATION MARKETING 1.2 AMBITO DESTINATION MARKETING -PRODOTTO -PROMOZIONE-COMUNICAZIONE - Non esiste una vera strutturazione delle esperienze turistiche - promozione insufficiente ma scollegata del prodotto - Visione ancora da parte del sistema turistico del monoprodotto - Inesistenza di promocommercializzazione perche si fa solo promozione - Mancanza di responsabilità degli operatori nella gestione turistica, e delega assoluta all’amministrazione -Non introduzione della Sardegna in nuovi mercati - Brand awareness debole -Scarsa sincronizzazione fra la proposta e i prezzi dell’offerta sarda con i tempi - La Sardegna è un destino monoprodotto e non una destinazione multiprodotto dell’industria turistica internazionale - Mancanza di coordinamento fra il pubblico e il privato - Il settore turistico sardo è immobile, aspetta i turisti o che li arrivino i turisti (attraverso - Dipendenza eccessiva dell’offerta all’accessibilità aerea TTOO o le compagnie aeree) - Accessibilità d’informazione sul prodotto e sulla destinazione bassa in comparazione con i - inesistenza di politiche promozionali in logica di mercato ed organizzate per target competitor -Promozione e comunicazione del brand Sardegna, ma non delle esperienze che la Sardegna - Accessibilità commerciale bassa in comparazione con i competitor può proporre al mercato - Eccessivo bilanciamento del turismo domestico rispetto al internazionale, in -I competitor sono più veloci, reattivi ed organizzati che la Sardegna comparazione con i competitor 11
TAVOLO CONFRONTARE (segue) Problematiche Soluzioni 1.3 AMBITO DESTINATION MANAGEMENT & MARKETING -GOVERNANCE 1.4 AMBITO DESTINATION MANAGEMENT - - Non esiste una governance efficace ed efficiente del settore - Manca un soggetto operativo che sia responsabile della promozione e promocommercializzazione, cosi come della gestione del prodotto-destinazione - Bisogno di strategia e pianificazione da parte del pubblico Sardegna. - Bisogno di strutturare una destinazione multi-prodotto a partire della quale lavorare - Inesistenza della collaborazione fra il pubblico e il privato per la destagionalizzazione - Destagionalizzazione scarsa e poco effettiva - incrementare la qualità complessiva del sistema turistico della Sardegna - Evidente mancanza d’una DMO in grado di coordinare il sistema turistico della Sardegna, comunicare l’offerta e promocommercializzare assieme agli operatori - Creazione d’una DMO tecnica che coordini il prodotto-destinazione Sardegna e - Mancanza di reti di collaborazione fra il pubblico e il privato costruisca rete di prodotto - Scarso collegamento, collaborazione e coordinamento fra l’operato strategico degli aeroporti con il settore turistico Soluzioni Soluzioni 1.5 AMBITO DESTINATION MARKETING 1.6 AMBITO DESTINATION MARKETING - Strategia di promozione e comunicazione fondamentalmente digitale e social - Strategia per prodotti e motivazioni indirizzata a target -Sviluppare la destagionalizzazione a partire dei prodotti turistici e delle motivazioni dei turisti - abbandono promozione di massa per promozioni segmentate - Risolvere la questione per la quale non si sceglie la tipologia ne il target del turismo della Sardegna - Incremento delle strategie di branding per incrementare la notorietà e la visibilità della - Incremento della qualità complessiva dell’offerta della Sardegna Sardegna nella fase dell’ispirazione che hanno i turisti prima di decidere la sua - Incremento e migliora del livello di professionalizzazione e conoscenza degli operatori turistici della destinazione - Creazione d’una vision e mission collettiva del turismo in Sardegna Sardegna. - Coordinamento fra il pubblico e il privato - Coordinamento fra l’operato degli aeroporti con il turismo per incrementare l’accessibilità: integrazione turismo-trasporto - Incremento dell’accessibilità commerciale della Sardegna - Incremento dell’accessibilità informativa dell’offerta turistica della Sardegna - Modificare l’attuale situazione fra turismo italiano- straniero 12
TAVOLO DISTRIBUIRE SWOT analysis of Sardinia as holiday destination for the German market Strengths + Weaknesses - • Unspoiled nature & landscapes • Beaches • Short holiday season, concentrated on summer months • Limited activities offered off summer • Good weather • Limited accessibility (frequency and geographic presence, price of • Rich and unique local culture flights) • Excellent and authentic cuisine • Lack of awareness (online & offline) • Sardinia brand is not marketed actively • Developed touristic infrastructures • Not very clear what the Sardinia brand is/ What is it unique there? • Safe destination Opportunities ! Threats ? • Great potentials because it has all pre-conditions (sun, beaches, food, etc.) • Global, aggressive competition (Sardinia competes with all other • People are looking for authentic, new experiences great destinations, not only sun&beach) • 1189 Euro spent per person per trip (total spending, on average) for a sun&beach trip to South Italy already • Reputation can be damaged easily (i.e.: wild fires, climate chance, • 12.8 days holidays length (above average) water scarcity etc.) Distribution table. Emerging elements • Identify a specific target market in conjunction with all relevant stakeholders; • Involve relevant political institutions to get support (not lead) the tourism organizations into the identified market; • Advertise & Promote the “Sardinia brand”, within the identified market. Objective: create demand. Avoid micro destination only; • Adjust products and services to the specific needs of the identified market. Focus on excellence and quality of the Sardinian experience; • Identify the most appropriated B2B & B2C Distribution Channels within our selected market. • Why German holiday makers should visit Sardinia? - Beautiful, unspoiled nature & beaches - Great weather and perfect conditions for sun&beach holidays - Rich and unique culture & famous local cuisine • Perception vs reality. Sardinia into the German market - Sardegna is not a well known destination among German travellers. - Lack of interest in Sardegna is a problem of the awareness of the destination, not of the image. - Destination knowledge is low, destination image is vague. - Competition is tough, so preconditions (connectivity, offer) must be perfect 13
TAVOLO VALORIZZARE TAVOLO «VALORIZZARE» MEET FORUM 2017 AA.VV. TAVOLO «VALORIZZARE» 1. Avere una visione condivisa e formalizzata da parte della “politica” (Vision in cui riconoscersi) 2. Investire sulla conoscenza (interna ed esterna), sui dati utili al sistema per decidere dove andare: istituire un think tank modello TDlab per produrre conoscenza sui trend turistici globali e sul potenziale regionale TAVOLO «VALORIZZARE» 3. Valorizzare le offerte di visita/esperienza da parte di imprese o attività «non-turistiche» (agricole, alimentari, artigiane, etc) lavorando sui servizi di accoglienza e vendita da offrire al visitatore (in partnership con il sistema degli intermediari/distributore) 4. Costruire in modo partecipato un atlante/catalogo (database georeferenziato) delle 100 esperienze uniche da fare in Sardegna (tool di vendita) 14
TAVOLO VALORIZZARE (segue) TAVOLO «VALORIZZARE» 5. Implementare un progetto trasversale di formazione per fare crescere conoscenze e competenze del sistema regionale di offerta in coerenza con la visione e con i temi individuati (azione ancor più decisiva in un contesto di prodotto più evoluto e sofisticato) 6. Valorizzare i servizi che condividono gli standard cui si vuole tendere (attraverso marchi di qualità in conformità a disciplinari) e le professioni (ad esempio i tour operator, le guide e gli accompagnatori) TAVOLO «VALORIZZARE» 7. Comunicare i tematismi (da individuare nelle fasi precedenti) con un registro di valori comune e riconducibile a un tema connotante e distintiva della Sardegna/Sarditude (sostenibilità, autenticità o altro…) 15
DOMANDE Ad alta turisticita’ 16
Joseph ejarque 1 . Trends generali del mercato turistico: quali sono dal suo punto di vista le prospettive di sviluppo del settore turistico Europeo nei prossimi 5 anni? R. Le prospettive sono positive, con livelli di crescita che, a seconda dello scenario, possono andare dal 3% al 5%, con alcune destinazioni europee che possono arrivare ad avere incrementi fino all’8%. 2. Il potenziale del bacino del mediterraneo: le destinazioni Mediterranee cresceranno con ritmi inferiori, uguali o superiori rispetto ai trend mondiali? JOSEPH EJARQUE R. Dipenderà dalle particolarità delle destinazioni, ma in generale i Professionista del Destination ritmi di crescita del bacino del Mediterraneo saranno leggermente Marketing e Destination Management, dal 1985 lavora minori rispetto alla crescita dei trend mondiali, capitanati dall’Asia e nel settore turistico. Dal 1985 al dall’Africa. In questi mercati, la crescita outgoing di turisti avrà come 1995, responsabile di Marketing destinazione paesi dell’area. e Comunicazione dell' Ente del Turismo della Catalogna e Barcellona. Dal 1995 al 1999 ha 3 Competitors: quali le linee chiave di sviluppo dei paesi che avuto la responsabilità della direzione dell' ente del Turismo guidano l'evoluzione turistica del bacino del mediterraneo? della Corugna, in Spagna. Dal R. In merito alla Sardegna, nello specifico, sono da considerare come 1999 al 2005, ha lavorato in Torino come direttore dell' ente competitors fondamentalmente la Spagna (Baleari) e Malta. In questi Turismo Torino, soggetto casi le chiavi di sviluppo di questi mercati passano responsabile del Destination fondamentalmente per cinque assi: Management e Marketing della città di Torino e con - diversificazione di prodotti, responsabilità nell' - destagionalizzazione a partire dal turismo short break e short trips, organizzazione dei XX Giochi Olimpici Invernali. Dagli inizi del - accessibilità aerea, 2006 e fino al 2008 è stato - reputazione e direttore generale dell’Agenzia Regionale per il Turismo del - focalizzazione su determinati segmenti della domanda. Friuli Venezia Giulia, Turismo Fvg. Oggi è presidente della 4 Priorita’: risorse umane, innovazione, strategia, tecnologia, Four Tourism, società di consulenza specializzata in controllo dei costi, integrazione sistemica, sostenibilita’. Come le management e marketing delle ordinerebbe in una scala di priorita’? Destinazioni Turistiche Sono dei fattori molto interconnessi fra loro, ed è difficile stabilire delle priorità, ma potrebbe essere la seguente: 1. Strategia 2. Integrazione sistemica 3. Sostenibilità 4. Innovazione 5. Tecnologia 17
6. Risorse Umane 7. Controllo dei costi 5 Start-up : le start-up di giovani possono avere un ruolo significativo per lo sviluppo? R. Sicuramente si, ed è fondamentale che abbiano un ruolo, ma nel turismo la tecnologia non è tutto, le start up devono essere costruite a partire dal prodotto e utilizzare la tecnologia come driver per commercializzare e distribuire il prodotto. Molte start-up nel turismo non riescono a sfondare, proprio perché sono incentrate nella tecnologia ma non hanno un prodotto chiaro. 6 Educazione turistica: rispetto ai concetti di educazione turistica e di formazione ci potrà essere un ruolo attivo della scuola? R. Sicuramente si, ma è fondamentale che la scuola prepari in modo adeguato i futuri professionisti e per questo il punto di partenza è la realtà del turismo e del mercato. La formazione turistica nel nostro paese, purtroppo, è spesso molto lontana dalla realtà. 7 R&D: nella costruzione di prodotti turistici la funzione di "Ricerca e sviluppo" spetterà in futuro al pubblico o al privato? R. Nel turismo ormai è fondamentale la collaborazione fra il pubblico e il privato. Conoscendo però la realtà italiana, nella costruzione di prodotti turistici, sarà il privato quello che dovrà farsene carico. 8 Digital: la rivoluzione digitale nel turismo quanto può aiutare lo sviluppo del comparto? R. Oggi il turismo è già digitale e lo sarà ancora di più. Le nuove tecnologie sono state già alla base della rivoluzione nel turismo e saranno il motore che premerà per lo sviluppo del comparto. 9 Ruolo del pubblico: la mano pubblica deve avere un ruolo prevalentemente esterno di regolatore del sistema di Destination Management o può (deve) assumere il ruolo guida di attore primario? R. Una destinazione è un ecosistema, dove il pubblico ne forma parte, pertanto il pubblico deve essere un regolatore su determinati ambiti, ma allo stesso tempo assumere il ruolo guida dell’ecosistema. Il modello nel quale le DMO erano attori ad esso esterni ormai è superato, adesso devono essere attori che ne fanno parte, assumendosi i ruoli che competono loro e supportando l’ecosistema della destinazione. 10 Consigli & proposte per lo sviluppo del comparto turistico della Sardegna: 3 azioni da implementare con immediatezza per rendere competitivo il sistema Sardegna. R. 1. Modellare la domanda attraverso: Differenziazione per prodotti, Diversificazione di mercati, Diversificazione di segmenti della domanda. 2. Branding motivazionale: e-marketing, reputazione. 3. Collaborazione pubblico-privata fra tutti gli attori del turismo 18
DAVID JARACH 1 . Trends generali del mercato turistico: quali sono dal suo punto di vista le prospettive di sviluppo del settore turistico Europeo nei prossimi 5 anni? R. Stante la persistenza dell’attuale contesto geopolitico, l’Europa Mediterranea in primo luogo può continuare a beneficiare di fattori di crescita di traffico e presenze. E’ tuttavia chiaro che nuovi attori, ad alta aggressività di prezzo (come Albania, Bulgaria, Croazia), stanno diventando sempre più visibili. 2 Il potenziale del bacino del mediterraneo: le destinazioni Mediterranee cresceranno con ritmi inferiori, DAVID JARACH uguali o superiori rispetto ai trend mondiali ? R. Come detto, potranno crescere a livelli allineati alla media David Jarach è presidente e managing partner di mondiale stante la reiterazione di fattori esogeni positivi. diciottofebbraio, società di Ritengo, tuttavia, che la crescita superiore alla media sarà consulenza di direzione fondata nel 1999 e specializzata sui generata da destinazioni turistiche nel bacino Asiatico, piuttosto. settori aviation, aerospace, defense e travel. E' inoltre 3 Competitors: quali le linee chiave di sviluppo dei docente di marketing presso una primaria università paesi che guidano l'evoluzione turistica del bacino del nazionale e docente senior mediterraneo? presso la sua Business School. E' inoltre Visiting Professor R..Offerta differenziata di soluzioni ricettive; qualità degli eventi presso il primo Professional e dei processi culturali di supporto; accessibilità integrata del Aviation MBA al mondo, ove dirige il corso di airline territorio, sia offline che online. management. . 4 Priorità: risorse umane, innovazione, strategia, tecnologia, controllo dei costi, integrazione sistemica, sostenibilità. Come le ordinerebbe in una scala di priorità’? R..In primis una chiara strategia, che abbandoni una ricerca di crescita indifferenziata verso una maggiore selettività di flussi. Possono essere alto o basso spendenti, ma è impossibile reiterare un approccio indifferenziato che pensi realmente di poter colpire entrambi. 5 Start-up : le start up di giovani possono avere un ruolo significativo per lo sviluppo? R. Non vi è dubbio che vi possano essere start-up di successo nei canali del turismo digitale, mentre è più complessa la valorizzazione nei canali off-line, data l’usuale diffidenza e sfiducia iniziale che aziende di tal sorta sperimentano nel mercato. 19
6 Educazione turistica: rispetto ai concetti di educazione turistica e di formazione ci potrà essere un ruolo attivo della scuola? R. La scuola gioca un ruolo fondamentale. Le reali prospettive di crescita di un territorio turistico non vanno cercate all’esterno ma all’interno dei propri confini, spingendo le risorse umane verso una nuova imprenditorialità intellettuale ed un pensiero innovativo, fuori da recinti di “assistenzialismo”. E nel complesso il turismo in Italia soffre proprio di un visibile gap culturale e manageriale oltre che di una penalizzante autoreferenzialità, processi che l’educazione, seppur nel tempo, può aiutare a superare. 7 R&D: nella costruzione di prodotti turistici la funzione di "Ricerca e sviluppo" spetterà in futuro al pubblico o al privato? R. Il pubblico faccia il pubblico, vale a dire si limiti all’azione di “market maker” e lasci i processi aziendali nel complesso al soggetto privato. 8 Digital: la rivoluzione digitale nel turismo quanto può aiutare lo sviluppo del comparto? R. Lo sta già facendo dal punto di vista dell’e-commerce, può fare ancora molto nei processi di info-mediazione e di geo-referenziazione. 9 Ruolo del pubblico: la mano pubblica deve avere un ruolo prevalentemente esterno di regolatore del sistema di Destination Management o può (deve) assumere il ruolo guida di attore primario? R. Come detto, l’esperienza illustra come il soggetto pubblico debba avere un minore ruolo invasivo nei processi turistici. Poche, chiare e semplici linee di indirizzo, anche alla luce di risorse finanziarie limitate. 10 Consigli & proposte per lo sviluppo del comparto turistico della Sardegna: 3 azioni da implementare con immediatezza per rendere competitivo il sistema Sardegna. R. 1) Superare, abbattendolo, il gap di autoreferenzialità del sistema turistico sardo: davvero all’estero tutti conoscono la Sardegna? 2) Nuove linee guida di indirizzo politico, al di fuori dell’assistenzialismo economico (continuità territoriale) e sociale (sussidi alla disoccupazione nei periodi di bassa stagione). Utilizzare le risorse per valorizzare il sistema territoriale all’estero in modalità omnichannel. 3) Non solo favorire, ma incentivare fiscalmente forme di sistema di partnership tra gli attori territoriali per ottenere massa critica commerciale. 20
Gianfranco Fancello 1 . Trends generali del mercato turistico: Quali sono dal suo punto di vista le prospettive di sviluppo del settore turistico Europeo nei prossimi 5 anni? R. A parer mio ottime: se fra i 10 paesi più visitati al mondo 7 sono europei significa che l'Europa ha tutte le carte in regola per migliorare e consolidare la propria posizione all'interno del panorama mondiale. La crisi generalizzata e di sistema dell'industria pesante manifatturiera e il conseguente incremento del comparto dei servizi fa del turismo uno dei driver fondamentali sui quali l'Europa deve puntare. 2 Il potenziale del bacino del mediterraneo: Le destinazioni Mediterranee cresceranno con ritmi inferiori, uguali o superiori rispetto ai trend mondiali ? R. Distinguerei fra sponda nord e sponda sud del Mediterraneo. In questo momento la sponda sud risente in maniera significativa dell'insicurezza determinata dal terrorismo, per cui nel breve e medio periodo vedo una tasso di crescita inferiore rispetto ad altri. Diverso è il caso invece della sponda nord-europea dove invece gli attacchi terroristici non sembrano, almeno fino ad ora, intaccare il movimento dei flussi turistici. I paesi del Mediterraneo mantengono comunque un loro forte appeal per quel giusto mix di natura, spiagge, cultura ed arte. 3 Competitors: quali le linee chiave di sviluppo dei paesi che guidano l'evoluzione turistica del bacino del mediterraneo? R. Il turismo del Mediterraneo non può prescindere dal suo legame con il mare: in tal senso uno degli aspetti chiave è quello della nautica in misura ancora maggiore di quanto non venga fatto. Ampi margini di sviluppo vedo per il turismo delle tipicità locali "km zero": penso ai prodotti dell'agroalimentare, della cosmesi naturale, del plein air legati alla escursionismo ed allo sport. 4 Priorita’: Risorse umane, innovazione, strategia, tecnologia, controllo dei costi, integrazione sistemica, sostenibilità. Come le ordinerebbe in una scala di priorità? R. Domanda difficilissima, alcune di queste meriterebbero di essere a pari merito. Però se devo proprio scegliere… 1. sostenibilità 2. integrazione sistemica 3. risorse umane 4. strategia 5. innovazione 6. controllo dei costi 7 tecnologia 21
5 Start-up : le start up di giovani possono avere un ruolo significativo per lo sviluppo? R. Nì, nel senso che lo avranno solo se dimostreranno quel giusto mix tra approccio sistemico, innovazione e sostenibilità. Essere giovani e basta non offre alcuna garanzia di qualità. 6 Educazione turistica: Rispetto ai concetti di educazione turistica e di formazione ci potrà essere un ruolo attivo della scuola? R. Vanno ripensate totalmente le dinamiche formative sia della scuola secondaria che delle scuole di formazione. Il recente boom delle scuole alberghiere è dovuto più alle edizioni di Master Chef televisive che a vent'anni di politiche attive sul turismo. Purtroppo la distanza fra la scuola e mondo del lavoro è ancora molto elevata 7 R&D: Nella costruzione di prodotti turistici la funzione di "Ricerca e sviluppo" spetterà in futuro al pubblico o al privato? R. Da ricercatore pubblico sono assolutamente convinto del ruolo primario e centrale che la ricerca pubblica e l'università hanno in tutti settori produttivi e in questo particolare. La vera sfida sarà quella di integrare le attività di ricerca con quanto richiesto dalle aziende e dagli enti pubblici sul territorio rilanciando il modello della tripla elica tanto caro a Bruxelles. 8 Digital: la rivoluzione digitale nel turismo quanto può aiutare lo sviluppo del comparto? R. Secondo me tantissimo: vediamo come in pochi anni l'avvento di Booking e Tripadvisor o sistemi simili, ha profondamente trasformato l'approccio del cliente al mercato. La vera sfida è quella di governare tali processi all'interno di una strategia chiara. 9 Ruolo del pubblico: la mano pubblica deve avere un ruolo prevalentemente esterno di regolatore del sistema di Destination Management o può (deve) assumere il ruolo guida di attore primario? R. Dipende dal contesto: in alcuni ambiti il ruolo del pubblico è essenziale, senza il quale quel tipo di destinazione non riuscirebbe neanche a decollare. In altri è bene che il pubblico non si avvicini neanche .... 10 Consigli & proposte per lo sviluppo del comparto turistico della Sardegna: 3 azioni da implementare con immediatezza per rendere competitivo il sistema Sardegna R. A costo di apparire banale e scontato: I) definire chiaramente un target specifico da aggredire commercialmente per i sei mesi spalla pre e post stagione balneare; II) creare delle strette sinergie fra località della costa e centri interni, rafforzando gli itinerari di penetrazione e migliorando l'accessibilità interna all'isola; III) avviare un processo di integrazione di tutte le azioni e gli interventi turistici attualmente slegati fra loro individuando un'unica regia che coordini eventi, attività, iniziative promozionali e commerciali. 22
ANTONIO USAI 1 . Trends generali del mercato turistico: quali sono dal suo punto di vista le prospettive di sviluppo del settore turistico Europeo nei prossimi 5 anni? R. L’Europa rappresenta una macro- destinazione turistica con un elevato tasso di differenziazione e con prodotti territoriali evergreen in grado di favorire costantemente l’attrazione dei viaggiatori. Queste caratteristiche, unite alla costante crescita della domanda proveniente dai paesi del far-east lasciano intravedere uno scenario positivo che vedrà un aumento costante dei visitatori. 2 Il potenziale del bacino del mediterraneo: le destinazioni Mediterranee cresceranno con ritmi inferiori, uguali o superiori rispetto ai trend mondiali ? R. Le destinazioni mediterranee vantano una situazione climatica e naturalistica favorevole, in grado di intercettare i nuovi viaggiatori e fidelizzare maggiormente quelli abituali. La crescita sarà superiore ai trend mondiali, con l’incognita degli avvenimenti geopolitici. 3 Competitors: quali le linee chiave di sviluppo dei paesi che guidano l'evoluzione turistica del bacino del mediterraneo? R. Qualità della vita, ambiente, enogastronomia, cultura e turismo attivo. 4 Priorità: risorse umane, innovazione, strategia, tecnologia, controllo dei costi, integrazione sistemica, sostenibilità. Come le ordinerebbe in una scala di priorità ? R. La sequenza cambia in relazione al livello di evoluzione del prodotto turistico territoriale. In Italia l’ordine delle priorità dovrebbe essere: - risorse umane, - tecnologia, - sostenibilità, - innovazione, - strategia, - integrazione sistemica, - controllo dei costi. 23
5 Start-up : le start up di giovani possono avere un ruolo significativo per lo sviluppo? R. Le start up possono rappresentare un driver sostenibile per l’innovazione del sistema e del prodotto turistico, a patto che si creino sistemi di conoscibilità delle idee e di supporto alla loro diffusione. 6 Educazione turistica: rispetto ai concetti di educazione turistica e di formazione ci potrà essere un ruolo attivo della scuola? R. La scuola può stimolare la sensibilità delle giovani generazioni al turismo visto come una opportunità di sviluppo, consentendo poi agli studenti di cogliere con maggiore consapevolezza le occasioni di formazione e specializzazione utili per il raggiungimento di elevati livelli di professionalizzazione. 7 R&D: nella costruzione di prodotti turistici la funzione di "Ricerca e sviluppo" spetterà in futuro al pubblico o al privato? R. La ricerca e sviluppo dovrebbe essere una propensione naturale propria di ogni attore del sistema economico. La ricerca costante del miglioramento e l’individuazione e gestione delle opportunità dovrebbe riguardare ogni individuo. Per la ricerca tecnica, è utile che i privati si organizzino in autonomia, anche sfruttando gli stimoli e i contributi del pubblico. Tuttavia solo l’autonomia del privato garantisce la reale continuità della R&S. 8 Digital: la rivoluzione digitale nel turismo quanto può aiutare lo sviluppo del comparto? R. Il mercato è cambiato. L’offerta è accessibile a tutti e il prodotto è frutto del processo di co-creazione del valore. Soprattutto in ambito turistico, dove operatore e cliente lavorano per creare l’esperienza. In questo scenario il mondo digitale moltiplica esponenzialmente la possibilità di sviluppo del comparto turistico. 9 Ruolo del pubblico: la mano pubblica deve avere un ruolo prevalentemente esterno di regolatore del sistema di Destination Management o può (deve) assumere il ruolo guida di attore primario? R. I modelli organizzati di gestione della destinazione, purché consapevoli e professionalizzati, possono nascere spontaneamente con l’obiettivo di ricercare costantemente la creazione di valore per il territorio, le imprese e i cittadini. Anche con la partecipazione del pubblico. Qualora i modelli di destination management non si sviluppino spontaneamente dal basso, il pubblico può fungere da first mover temporaneo per supportare la fase di start up. 10 Consigli & proposte per lo sviluppo del comparto turistico della Sardegna: 3 azioni da implementare con immediatezza per rendere competitivo il sistema Sardegna. R.: 1. Creare una piattaforma web condivisa con stakeholder, imprese, operatori e cittadini per segnalare sul mercato regionale, nazionale e internazionale le opportunità di investimento nel settore turistico e produttivo; 2. Analizzare sistematicamente la customer satisfaction di cittadini, imprese, visitatori e turisti per individuare i bisogni non soddisfatti; 3. Attivare il match tra potenziali imprenditori e investitori piccoli e medi per lo sviluppo di nuove iniziative turistiche. 24
LUCIO MURRU 1 . Trends generali del mercato turistico: quali sono dal suo punto di vista le prospettive di sviluppo del settore turistico Europeo nei prossimi 5 anni? R. A giudicare dai trend generali di sviluppo degli ultimi anni, è forse il settore che ha sofferto meno della crisi economica successiva al 2008 e che probabilmente sfrutterà la ripresa in modo ancora più dinamico. 2 Il potenziale del bacino del mediterraneo: le destinazioni Mediterranee cresceranno con ritmi inferiori, uguali o superiori rispetto ai trend mondiali ? R. Nel breve temo a ritmi inferiori. A livello mondo, vi sono infatti aree che crescono con ritmi più elevati. Tuttavia, se la situazione geo/politica si andrà a stabilizzare, il mediterraneo possiede - in numerosi territori - grandi capacità di recupero, di rilancio e di crescita. 3 Competitors: quali le linee chiave di sviluppo dei paesi che guidano l'evoluzione turistica del bacino del mediterraneo? R. Tralasciando gli attrattori ever green, cioè quelli balneari e quelli connessi alle città d'arte, Sicuramente il turismo attivo e il segmento eno-gastronomico. Vedo in grande sviluppo per l’Italia, e quindi da monitorare da vicino, anche il segmento dello shopping tourism. 4 Priorita’: risorse umane, innovazione, strategia, tecnologia, controllo dei costi, integrazione sistemica, sostenibilità. Come le ordinerebbe in una scala di priorità? R. 1 - sostenibilità, 2 - risorse umane, 3 - strategia, 4 - innovazione, 5 - integrazione sistemica, 6 - controllo dei costi, 7 - tecnologia 25
5 Start-up : le start up di giovani possono avere un ruolo significativo per lo sviluppo? R. Devono averlo. E’ la piccola media impresa che domina il comparto. Accanto ai grandi gruppi è vitale avere reti di specialisti di nuovi "micro-turismi-satelliti" , complementari e integrati, che garantiscono esperenzialità, personalizzazione, freschezza di approccio e entusiasmo. 6 Educazione turistica: rispetto ai concetti di educazione turistica e di formazione ci potrà essere un ruolo attivo della scuola? R. La scuola e l’Università dovrebbero essere rifondate. Avvicinandole al mondo del lavoro e quindi anche e soprattutto, in Sardegna, al turismo. Adesso con la realtà dell’impresa c'è una distanza evidente e molto penalizzante che deve essere colmata al più presto. 7 R&D: nella costruzione di prodotti turistici la funzione di "Ricerca e sviluppo" spetterà in futuro al pubblico o al privato? R. Il pubblico deve mantenere un ruolo guida nelle strategie generali e possibilmente attivarsi per favorire incubatori, condivisione di dati e informazioni. E magari Poli di ricerca che generino ed elaborino open data per un time to market adeguato ai correnti livelli di competizione. Poi il privato, su un terreno così fertile dovrà metterci il suo impegno, la sua esperienza e la sua “intelligenza turistica”. 8 Digital: la rivoluzione digitale nel turismo quanto può aiutare lo sviluppo del comparto? R. Credo possa avere un ruolo significativo come agente facilitatore ma non credo che da sola basti a rivitalizzare territori privi di cultura turistica, senza idee e senza prodotti vendibili. Usiamola con intelligenza per enfatizzare i plus dei territori, per comunicare, facilitare, semplificare, razionalizzare, fare rete. 9 Ruolo del pubblico: la mano pubblica deve avere un ruolo prevalentemente esterno di regolatore del sistema di Destination Management o può (deve) assumere il ruolo guida di attore primario? R. In molti casi il coordinamento pubblico dei D.M .O. è stato virtuoso, in altri disastroso. Sarebbe utile approfondire i vari case-history per cogliere gli elementi utili, replicabili e maggiormente efficaci. 10 Consigli & proposte per lo sviluppo del comparto turistico della Sardegna: 3 azioni da implementare con immediatezza per rendere competitivo il sistema Sardegna R. 1. Una prima fase di analisi molto approfondita per capire il posizionamento competitivo desiderato e i fenomeni evolutivi dell’universo turistico internazionale a cui ispirarsi con intelligenza. 2. Una conseguente pianificazione strategica, che ragioni sui punti di forza e di debolezza cercandone catalizzatori e correttivi e che sia il più possibile trasparente e condivisa. 3. In terzo luogo, un azione congiunta su scuola, università e formazione post-universitaria per creare una educazione e una cultura turistica diffusa, che faciliti lo sviluppo di nuova impresa anche attraverso strumenti finanziari innovativi e accessibili per coloro i quali – giovani e meno giovani - vogliano intraprendere. 26
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