Terapia di combinazione: cosa dicono le linee guida? - Pacini ...

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Terapia
di combinazione:
cosa dicono
le linee guida?
Claudio Borghi
Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche,
Università di Bologna

Corrispondenza Claudio Borghi, Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università di Bologna, via Massarenti, 9 Pad.
Murri, Bologna, Tel. 051 636 2 848, Fax 051 391320, E-mail: claudio.borghi@unibo.it

Riassunto l’ipertensione arteriosa è uno dei più importanti fattori di rischio il cui impatto cardiovascolare risulta
ridotto in maniera proporzionale al controllo della pressione arteriosa. Nonostante la disponibilità di farmaci anti-
ipertensivi efficaci, la percentuale di pazienti che acquisisce un buon controllo pressorio risulta inferiore al 40% in
conseguenza di una serie di diversi fattori, tra i quali uno dei più rilevanti è lo scarso impiego alla terapia di associa-
zione. Le linee guida suggeriscono il ruolo primario delle combinazioni tra farmaci antiipertensivi come soluzione
terapeutica in grado di migliorare il controllo pressorio e ridurre l’incidenza di eventi cardiovascolari. Tra le diverse
associazioni disponibili le linee guida identificano alcune soluzioni prioritarie, identificabili sulla base di criteri
di ordine farmacologico e clinico e che includono farmaci bloccanti in RAS (sistema renina-angiotensina), calcio-
antagonisti e diuretici. Nell’ambito di queste soluzioni, l’associazione tra ACE-inibitori e calcio-antagonisti ha dimo-
strato la sua superiorità rispetto alle possibili altre soluzioni sulla base di evidenze disponibili che ne sostengono la
maggiore efficacia in termini prognostici (studio ASCOT-BPLA, Anglo-Scandinavian Cardiac Outcomes Trial-Blood
Pressure Lowering Arm, studio ACCOMPLISH, Avoiding Cardiovascular Events Through Combination Therapy in
Patients Living With Systolic Hypertension) attraverso una migliore interazione tra migliore controllo degli elevati
valori pressori ed effetti favorevoli nei confronti dei fattori di rischio addizionali, che complessivamente condiziona-
no la probabilità di complicanze cardiovascolari e renali e con essa il ruolo deleterio dell’ipertensione arteriosa. In
rapporto ai principi delle linee guida, l’associazione Perindopril + Amlodipina presenta maggiori caratteristiche di
corrispondenza rispetto alla logica che le sostiene e, sulla base del profilo farmacologico e delle evidenze cliniche,
rappresenta il prototipo della sintesi tra razionale di intervento ed evidenza di efficacia.

Parole chiave ipertensione arteriosa, associazione, ACE-inibitori, calcio-antagonisti

                                Real Practice & Clinical Benefits in Hypertension and Coronary Artery Disease   2012: 1: 1-10   1
Cardiopatia ischemica                                  Ictus

                       0

                    -10

                                 -21                 -21
                    -20
                                            -24
     Percentuale
     di riduzione
        del tasso -30                                                                     -35       -34
         di eventi

                    -40
                                                                               -46
                                No storia di cardiopatia ischemia/ictus

                    -50         Storia di cardiopatia ischemia

                                Storia di ictus
                    -60

Figura 1
Riduzione dell’incidenza di ictus e cardiopatia ischemica per 10 mmHg di riduzione della pressione sistolica e 5 mmHg della
pressione diastolica nella popolazione ipertesa in oltre 150 studi clinici controllati nell’ipertensione arteriosa 2.

Ipertensione e controllo                  denza di cardiopatia ischemica e di        diabetici), nei cui confronti però
della pressione arteriosa                 oltre il 35% del rischio di compli-        le indicazioni stanno rapidamente
L’ipertensione arteriosa è uno dei        canze cerebrovascolari (Fig. 1) 2.         cambiando in senso più conserva-
più importanti fattori di rischio         In termini clinici, l’efficacia della      tivo 4. Ciò significa che l’approccio
cardiovascolare ed è responsabile         terapia antiipertensiva dipen-             terapeutico all’ipertensione arte-
di un’elevata incidenza di compli-        de non solo dalla riduzione degli          riosa non può essere basato su un
canze cardiovascolari e renali 1.         elevati valori pressori, ma anche          concetto di efficacia “a priori” del-
Il trattamento efficace dell’iper-        e, soprattutto, dal raggiungimen-          la terapia antiipertensiva, né può
tensione determina una riduzio-           to di specifici target di intervento       essere definito sulla base della
ne della pressione arteriosa cui          che le linee guida ESH-ESC (Eu-            presunzione che la generica ri-
consegue una parallela riduzio-           ropean Society of Hypertension-            duzione della pressione arteriosa
ne dell’incidenza di eventi, come         European Society of Cardiology) 3          rispetto al valore basale rappre-
dimostrato dai risultati della più        hanno fissato in valori di pressio-        senti un’evidenza di sicuro suc-
ampia metanalisi in questo ambi-          ne arteriosa almeno al di sotto            cesso in senso preventivo. Nono-
to, che dimostrano come un calo           del livello di 140/90 mmHg, con            stante le linee guida, tale concetto
di 10 mmHg dei valori di pressione        un’ulteriore riduzione fino a limi-        sembra essere ancora imperante
sistolica e di 5 mmHg di diastoli-        ti più ambiziosi (< 130/80 mmHg)           se si considera che nel nostro Pa-
ca determini una corrispondente           nei pazienti ad alto rischio cardio-       ese solo il 37% della popolazione
riduzione di oltre il 25% dell’inci-      vascolare (ad esempio pazienti             ipertesa raggiunge un controllo

2     Claudio Borghi
pressorio adeguato 5 (Fig. 2) e tale     ad adottare strategie di interven-     valori pressori pre-trattamento
cifra corrisponde strettamente ai        to più efficaci in presenza di una     (PAS > 170 e PAD > 100) o un
risultati europei dello studio EU-       risposta solo parziale alla terapia    profilo di rischio cardiovascolare
RIKA (European Study on Cardio-          antiipertensiva.                       globale elevato o molto elevato e
vascular Risk Prevention and Ma-                                                nei quali è presumibile la neces-
nagement in Daily Practice) 6, nel                                              sità di un trattamento più corpo-
quale il controllo adeguato della        La posizione delle linee guida         so per raggiungere quei target
pressione arteriosa è stato rag-         L’importanza del ricorso alla te-      di intervento efficaci descritti in
giunto, in media, solo nel 38,8%         rapia di associazione tra farma-       precedenza (Fig. 2). La rilevanza
della popolazione sottoposta a           ci antiipertensivi è chiaramente       clinica dell’impiego di associazio-
trattamento. Le motivazioni di           definita da tutte le linee guida       ni di farmaci antiipertensivi è sta-
tale successo solo parziale della        disponibili che sottolineano come      ta recentemente ribadita anche
terapia sono da ricercare in alcu-       il ricorso a tale strategia sia es-    dalle linee guida NICE (National
ni aspetti individuali del rapporto      senziale per la prevenzione del        Institute for Health and Clinical
medico-paziente, come la scarsa          rischio cardiovascolare associa-       Excellence) 17 che ancora una vol-
compliance individuale al tratta-        to all’ipertensione arteriosa. È       ta suggeriscono come questa sia
mento o l’inerzia nel modificare         indubbiamente vero che le linee        una strategia pressoché obbliga-
in senso più aggressivo le scelte        guida dell’ESH-ESC 3 suggeri-          ta per una gestione efficace dei
terapeutiche, ma la motivazione          scono il ruolo importante della        pazienti ipertesi che non rispon-
più sostanziale è certamente rap-        monoterapia come terapia ini-          dano all’iniziale monoterapia. In
presentata dall’insufficiente ri-        ziale nel paziente iperteso, ma        termini pratici, accanto a una so-
corso alla terapia di associazione       è altrettanto vero che lo stesso       stanziale indicazione circa il ruo-
e la fiducia eccessiva nell’efficacia    documento sostiene che, a fron-        lo della terapia di associazione,
clinica della monoterapia nella          te di un’evidente efficacia della      le linee guida definiscono alcuni
popolazione ipertesa. In partico-        stessa nel ridurre la pressione,       aspetti fondamentali della stessa
lare, la terapia di combinazione         la sua possibilità di permettere il    che rappresentano un’estensione
viene spesso considerata come            raggiungimento di target presso-       del semplice concetto aritmetico
una soluzione di terza o quarta          ri adeguati (< 140/90 mmHg) non        secondo il quale due o più farma-
scelta nel trattamento dell’iper-        supera il 20-30% della popolazio-      ci posso svolgere un’azione più
tensione 7, mentre la maggioran-         ne ipertesa, lasciando oltre i 2/3     energica rispetto alla monote-
za dei dati che emergono dagli           di quest’ultima in una condizio-       rapia. In particolare, i principali
studi clinici dimostrano come un         ne di controllo pressorio parzia-      elementi che, secondo i docu-
risultato preventivo efficace possa      le e oggetto pressoché obbligato       menti di consenso, sostengono
essere ottenuto solo ricorrendo          della terapia di associazione 15 16.   l’impiego ad ampio raggio della
alla combinazione di più farmaci         La scelta iniziale di combinare        terapia di associazione sono:
antiipertensivi in numero da 2 a         più farmaci antiipertensivi rap-       a) la maggioranza dei pazienti
4 8-14. Sulla base di tali evidenze il   presenta, inoltre, una soluzione       ipertesi necessita di tale strate-
ricorso alla terapia di combinazio-      fortemente raccomandata dalle          gie per raggiungere il controllo
ne appare una soluzione di prima-        linee guida sia europee sia ame-       pressorio; b) l’associazione di 2
ria rilevanza per migliorare l’enti-     ricane (The Seventh Report of          farmaci di natura diversa produ-
tà del controllo pressorio nella         the Joint National Committee on        ce effetti superiori al raddoppio
popolazione ipertesa in maniera          Prevention, Detection, Evalua-         della dose di un solo farmaco;
additiva alle misure finalizzate a       tion, and Treatment of High Blo-       c) il vantaggio di un più precoce
migliorare sia la persistenza in         od Pressure, JNC-VII) 7 in tutti i     controllo pressorio può essere
trattamento, sia la propensione          pazienti che presentano elevati        evidente soprattutto nei pazien-

                                                              Terapia di combinazione: cosa dicono le linee guida?   3
100
                       90                                            Analisi 2000-2005 (n = 52.715)
                       80                                            Analisi 2005-2010 (n = 158.876)
                                    80,6
                       70
                       60
       Proporzioni
    di pazienti (%)    50
                       40                          63,0

                       30                                                                              37,0

                       20
                                                                                       19,4
                       10
                        0
                                Pazienti non controllati                             Pazienti controllati
                            Prevalenza tra la popolazione ipertesa       Prevalenza tra la popolazione trattata di ipertesi

Figura 2
Entità del controllo pressorio nella popolazione italiana con ipertensione arteriosa. Confronto tra 2 periodi di osservazione
(2000-2005 vs. 2005-2010) 5.

ti ad alto rischio cardiovascola-             come una più elevata persisten-             più farmaci migliori il controllo
re. A questi elementi di rilevan-             za in trattamento si associ a un            pressorio, ma anche e soprattutto
za clinica generale va aggiunta               significativo miglioramento nella           sulla scelta di alcune associazioni
un’ulteriore riflessione di ambito            prognosi clinica della popolazio-           preferenziali, la cui identificazio-
farmacologico e di carattere pret-            ne ipertesa 18 e un effetto più ri-         ne dipende dalle caratteristiche
tamente pratico, e rappresenta-               levante in termini di prevenzione           del profilo farmacologico-clinico
ta dai suggerimenti delle linee               cardiovascolare. Sulla base di tali         generale e dalle evidenze che
guida circa l’utilizzo prevalente             semplici ed elementari principii,           derivano dall’efficacia di impiego
di associazioni fisse di farmaci              oggi la terapia di associazione             nella pratica clinica. Per quanto
antiipertensivi, in grado di sod-             viene considerata un elemento               riguarda il primo punto i concet-
disfare sia aspetti di efficacia              imprescindibile del trattamento             ti che definiscono un’associa-
terapeutica, dipendenti dalla                 moderno ed efficace dell’iperten-           zione (soprattutto fissa) ideale
natura razionale dell’associa-                sione arteriosa.                            secondo le linee guida ESH-ESC
zione in termini di componenti,                                                           sono: 1) l’efficacia dell’associa-
sia aspetti di compliance indivi-                                                         zione in termini di controllo del-
duale che potrebbero essere si-               Aspetti farmacologici                       la pressione arteriosa che deve
gnificativamente migliorati dalla             delle associazioni di farmaci               necessariamente essere supe-
semplificazione dello schema                  antiipertensivi e linee guida               riore a quella della monoterapia
di terapia. Quest’ultimo aspet-               L’efficacia della terapia di asso-          e soprattutto dovrebbe tradursi
to potrebbe risultare di rilevanza            ciazione dell’ipertensione arterio-         in un effetto additivo o, possi-
non trascurabile in accordo con               sa poggia non solo sul concetto             bilmente, sinergico tra i diversi
le osservazioni che suggeriscono              generale che la combinazione di             farmaci antiipertensivi; 2) la pos-

4     Claudio Borghi
sibilità di ottenere un controllo      non direttamente correggibili dal-      ESH-ESC suggeriscono un impie-
a lungo termine della pressione        la terapia antiipertensiva. In ac-      go preferenziale per le medesime
arteriosa in monosomministra-          cordo con le evidenze disponibili,      classi di farmaci e, in particolare,
zione che si mantenga signifi-         solo alcune delle possibili combi-      per l’associazione tra un bloccan-
cativo durante l’intervallo di 24      nazioni di farmaci antiipertensivi      te del RAS, un calcio-antagonista
ore (con rapporto valle/picco alla     risponde a tali requisiti ottimali e,   e un farmaco diuretico, secondo
24a ora il più possibile vicino a 1)   proprio sulla base del possesso         uno schema di terapia che può
dopo la somministrazione della         o meno di un numero sufficiente         rappresentare lo step finale del
stessa associazione, il che im-        di tali aspetti favorevoli, le linee    trattamento, qualunque sia stata
plica una compatibilità del pro-       guida hanno identificato una se-        la strategia adottata in preceden-
filo farmacologico delle mole-         rie di associazioni preferenziali di    za tra quelle raccomandate dalle
cole coinvolte e la possibilità di     farmaci antiipertensivi conside-        stesse linee guida. Analogamente
un potenziamento reciproco in          rando però, come elemento im-           le linee guida NICE suggeriscono
termini di meccanismo d’azione         prescindibile di scelta, la capacità    che nei pazienti non responder
antiipertensiva; 3) un’adeguata        di influenzare favorevolmente il        alla combinazione tra inibitori del
tollerabilità soggettiva che rap-      profilo prognostico. In particola-      RAS e calcio-antagonisti, la terza
presenta un elemento indiretto         re, tra le associazioni prioritarie     classe di farmaci da aggiungere
di efficacia clinica in ragione del    vanno annoverate quelle che pre-        debba essere rappresentata dai
suo rapporto con la persistenza        vedono l’impiego combinato di un        diuretici, creando una sorta di
in trattamento e, di conseguenza,      ACE-inibitore/ARB (bloccanti del        consenso totale tra i diversi do-
con la prognosi clinica dell’iper-     recettore dell’angiotensina) e un       cumenti di consenso, sui quali
tensione arteriosa; 4) l’evidenza      diuretico, ma soprattutto quel-         debbano essere considerate le
di una riduzione della morbilità       le nelle quali un ACE-inibitore è       strategie preferenziali nell’impie-
cardiovascolare legato alla mi-        associato con un calcio-antago-         go della terapia di combinazio-
nore incidenza delle principali        nista, mentre l’associazione ARB        ne per un trattamento efficace
complicanze, con particolare in-       + calcio-antagonista mantiene un        dell’ipertensione arteriosa. Tra gli
teresse per la cardiopatia ische-      ruolo preferenziale basato soprat-      aspetti di limitazione terapeutica,
mica in tutte le sue espressioni e     tutto sull’efficacia antiipertensiva    le linee guida ESH-ESC sollevano
le malattie cerebrovascolari. Tale     e sul razionale farmacologico,          alcune perplessità su 2 associa-
aspetto deve essere considera-         anche se, a oggi, non sono dispo-       zioni terapeutiche di impiego non
to solo parzialmente una conse-        nibili studi clinici dedicati che ne    trascurabile. La prima, quella tra
guenza automatica del migliore         supportino l’efficacia in termini       beta-bloccanti e diuretici, la cui
controllo pressorio in ragione del-    di eventi clinici. Sulla stessa lun-    efficacia clinica è indiscutibile, ma
le differenze, talora sostanziali,     ghezza d’onda si collocano le li-       si associa a un’indesiderata capa-
che esistono tra le diverse com-       nee guida proposte dal NICE 17,         cità di modificare in senso sfavo-
binazioni di farmaci per quanto        che identificano l’associazione tra     revole il profilo glicemico (e indi-
riguarda i loro effetti non stretta-   un inibitore del RAS e un calcio-       rettamente lipidico), soprattutto
mente emodinamici (ad esempio          antagonista come la scelta pre-         nei soggetti con sindrome meta-
aspetti metabolici); 5) una ridu-      ferenziale nei pazienti che non         bolica o che presentano condizio-
zione della mortalità cardiova-        abbiano risposto in maniera ade-        ni potenzialmente pre-diabetiche
scolare e totale come espressio-       guata a una delle precedenti clas-      (ad esempio obesità). La seconda,
ne della riduzione dell’incidenza      si di farmaci quando sommini-           quella basata sulla combinazione
di complicanze cardiovascolari         strata singolarmente. Nei pazienti      di ACE-inibitori e ARB, il cui im-
fatali non associate a un incre-       che richiedono un’associazione          piego nel trattamento dell’iper-
mento della mortalità per cause        di oltre 2 farmaci le linee guida       tensione non sembra offrire

                                                             Terapia di combinazione: cosa dicono le linee guida?   5
vantaggi evidenti che sarebbero          è largamente dipendente dalla            senza di fattori di rischio additivi,
limitati ai soli pazienti nei quali il   possibilità che i principi generali      è stata randomizzata al tratta-
quadro sia complicato da evidente        contenuti nei documenti di con-          mento con Perindopril + Amlodi-
proteinuria. Ancora una volta le li-     senso possano essere avvalorati          pina a confronto con atenololo +
nee guida NICE propongono il me-         e implementati dalla conoscen-           diuretico con l’obiettivo di verifi-
desimo approccio alle terapie non        za e applicazione delle evidenze         care la maggiore efficacia clinica
raccomandate proponendo racco-           specifiche che li hanno generati.        della prima associazione di far-
mandazioni ancora più pragmati-          In particolare, nell’ampio spettro       maci. I risultati sono stati estre-
che che escludono l’impiego della        di associazioni raccomandate di          mamente soddisfacienti (Fig. 4)
combinazione ACE-inibitori + ARB         farmaci antiipertensivi è possibile      dimostrando come, a parità di
dai trattamenti dell’ipertensione        identificare alcune scelte prefe-        controllo della pressione arterio-
in generale e suggerendo come i          renziali in grado di influenzare la      sa sisto-diastolica, l’associazione
beta-bloccanti non siano racco-          pratica clinica in maniera estre-        tra un ACE-inibitore e un calcio-
mandati come strategia iniziale          mamente precisa. In particolare,         antagonista risulti più efficace sia
e come il loro impiego combina-          nell’ambito delle associazioni tra       in termini di obiettivo primario
to dovrebbe evitare i farmaci diu-       inibitori del RAS e altre classi di      (la prevenzione della cardiopatia
retici, soprattutto in presenza di       farmaci raccomandati (diureti-           ischemica), sia di obiettivi secon-
alterazioni del profilo glicemico.       ci, calcio-antagonisti), mentre le       dari di grande interesse clinico
L’insieme di queste osservazio-          evidenze che sostengono l’im-            e preventivo (ictus) e soprattutto
ni conferma l’ampia convergen-           piego preferenziale di sartani           di mortalità cardiovascolare che
za delle diverse linee guida nei         in associazione sono derivate            giustifica ampiamente l’orien-
confronti del ruolo della terapia        dall’analisi della distribuzione         tamento generale delle linee
di associazione nel trattamento          dei trattamenti additivi a quelli        guida e identifica tale combina-
dell’ipertensione arteriosa. L’am-       in studio (analisi di sottogruppi        zione come scelta preferenziale
piezza della sovrapposizione tra i       soprattutto degli studi LIFE, Lo-        rispetto ad altre classi di farmaci
suggerimenti non si limita all’op-       sartan Intervention For Endpoint         di largo impiego ed equivalenti
portunità della strategia in con-        reduction, VALUE, Valsartan An-          in termini di controllo pressorio.
trapposizione con la monotera-           tihypertensive Long-term Use             Le evidenze emerse dallo studio
pia, ma anche e, soprattutto, agli       Evaluation, e in parte RENAAL,           ASCOT risultano poi ulterior-
orientamenti in termini di scelte        Reduction of Endpoints in NIDDM          mente amplificate da 2 elementi
specifiche sulle classi di farma-        with the Angiotensin II Antagonist       rafforzativi del beneficio preva-
ci che meglio possano favorire il        Losartan) 10 19 20, l’efficacia preva-   lente della combinazione Perin-
controllo della pressione arterio-       lente delle combinazioni tra ACE-        dopril + Amlodipina e rappresen-
sa e del profilo di rischio cardio-      inibitori e calcio-antagonisti è         tate dal migliore controllo della
vascolare a essa correlato, e che        stata derivata da studi primaria-        pressione centrale aortica a pari-
spesso condiziona la prognosi in         mente indirizzati alla definizione       tà di pressione brachiale emerso
maniera largamente additiva agli         della loro capacità di migliorare        dal sottostudio CAFÉ 22 (Fig. 5), e
elevati valori pressori.                 la prognosi nella popolazione            dalla dimostrazione di un soddi-
                                         ipertesa. In questo ambito, i ca-        sfaciente controllo dell’equilibrio
                                         pisaldi sostanziali delle eviden-        metabolico che si rende evidente
Associazioni efficaci di farmaci         ze cliniche sono innanzitutto lo         a 360% nei confronti del profilo
ed evidenze cliniche.                    studio ASCOT-BPLA 21, nel quale          glicemico, lipidico ed elettroli-
Come applicare le linee guida            un’ampia popolazione di pazienti         tico e che può avere significati-
L’efficacia dei suggerimenti delle       ipertesi, con elevato profilo di ri-     vamente contribuito al risultato
linee guida nella pratica clinica        schio cardiovascolare per la pre-        in termini di prognosi clinica in

6    Claudio Borghi
Marcato incremento pressorio
      Lieve incremento pressorio                     Scegliere tra
                                                                                            Rischio CV elevato
      Rischio CV basso/moderato
                                                                                             o molto elevato
          Obiettivo pressorio
                                                                                            Obiettivo pressorio
             convenzionale
                                                                                              più ambizioso

              Monoterapia                                                            Associazione di 2 farmaci
            a basso dosaggio                                                            a basso dosaggio
                                                   Se non si riesce
                                                      a ottenere
                                                l’obiettivo pressorio

     Raggiungere                Modifica del                                       Raggiungere                Aggiungere
  il dosaggio pieno         farmaco iniziando                                   il dosaggio pieno          un terzo farmaco
                             a basso dosaggio                                   dell’associazione          a basso dosaggio

                                                   Se non si riesce
                                                      a ottenere
                                                l’obiettivo pressorio

         Associare tra loro                                                                 Associare tra loro
            2-3 farmaci                                                                         3 farmaci
         a dosaggio pieno                                                                   a dosaggio pieno

                                   Monoterapia
                                 a dosaggio pieno

Figura 3
Schema di indirizzo di scelta della monoterapia o della terapia di associazione nelle linee guida ESH-ESC 3.

accordo con una modellistica                suggeriscono pragmaticamen-                 sottoposti a trattamento con un
di interazione tra terapia anti-            te l’associazione RAS-inibitore             ACE-inibitore combinato secon-
ipertensiva e realtà del profilo            e calcio-antagonista, sia quel-             do un disegno randomizzato a un
di rischio cardiovascolare glo-             le ESH-ESC 3 4, le quali, meno              calcio-antagonista (Amlodipina)
bale della popolazione ipertesa,            pragmaticamente, pongono sul-               o a un diuretico (idroclorotiazi-
che non è tipica di altri studi di          lo stesso piano di privilegio le            de). I risultati sono stati ancora
intervento focalizzati espressa-            combinazioni tra ACE-inibitori e            una volta più favorevoli nei pa-
mente sul controllo pressorio. In           calcio-antagonisti, e quelle tra i          zienti trattati con ACE-inibitore
termini di evidenze preferenziali,          primi e i farmaci diuretici. La so-         e calcio-antagonista, nei quali, a
tuttavia, lo studio ASCOT non ri-           luzione a questo secondo quesi-             parità di controllo pressorio si-
solve interamente tutti i possibili         to viene dai risultati dello studio         sto-diastolico, si è osservata una
quesiti interpretativi sull’appro-          ACCOMPLISH 23 che ha studiato               riduzione significativa dell’inci-
priatezza dei suggerimenti delle            una popolazione di soggetti iper-           denza delle principali complican-
linee guida sia quelle NICE 17, che         tesi di grado moderato-severo               ze coronariche e cerebrovascola-

                                                                    Terapia di combinazione: cosa dicono le linee guida?      7
Amlodipina/Perindopril           Atenololo/tiazidico
    Endpoint primario
    Infarto miocardico non fatale + malattia
    coronarica fatale

    Endpoint secondari
    Eventi cardiovascolari totali e procedure
    Endpoint totale coronarica
    Infarto miocardico non fatale + malattia
    coronarica fatale
    Mortalità per qualsiasi causa
    Mortalità cardiovascolare
    Ictus fatale e non fatale
    Insufficienza cardiaca fatale e non fatale

    Endpoint terziari
    Angina instabile
    La malattia arteriosa periferica
    Nuovi casi di diabete mellito
    Nuovi casi di insufficienza renale

                                                               0,50         0,70        1,00         1,45        2,00

Figura 4
Confronto tra Perindopril + Amlodipina e atenololo + diuretico nei confronti degli obiettivi primari e secondari dello studio
ASCOT-BPLA 21.

ri in assenza di un impatto sulla                vitabilmente all’associazione tra      cole (ad esempio Perindopril +
mortalità che trova le sue moti-                 ACE-inibitori e calcio-antagonisti     Amlodipina in ASCOT) si applichi
vazioni nelle scelte metodologi-                 come scelta terapeutica in grado       alle stesse in maniera priorita-
che che hanno caratterizzato lo                  di interagire in maniera più effi-     ria e non estensiva, soprattutto
studio. La lettura combinata del-                cace con i molteplici determinan-      quando i componenti dell’asso-
le evidenze che emergono dallo                   ti del rischio cardiovascolare, che    ciazione (Perindopril in questo
studio ASCOT e dallo studio AC-                  nel paziente iperteso non sono         caso) presentino caratteristiche
COMPLISH descrive un’indiscuti-                  solo i valori di pressione arterio-    farmacologiche e cliniche che li
bile “roadmap” che identifica non                sa, anche se il raggiungimento di      differenziano rispetto ad altri
solo il ruolo fondamentale della                 un adeguato controllo degli stes-      farmaci della stessa classe.
terapia di associazione nel pa-                  si rappresenta un elemento prio-
ziente con profilo di rischio eleva-             ritario rispetto a ogni altra opzio-
to o multi-determinato (ad esem-                 ne strategica. È evidente che la       Conclusioni
pio ASCOT), ma evidenzia come                    logica che sottende pragmatica-        In conclusione, non esistono
sia ragionevolmente possibile                    mente all’interpretazione degli        dubbi che la terapia di associa-
muoversi all’interno delle linee                 studi clinici suggerisce che l’ef-     zione rappresenta una scelta
guida identificando un percorso                  ficacia dimostrata per una com-        imprescindibile nel trattamento
preferenziale che conduce ine-                   binazione di determinate mole-         dell’ipertensione arteriosa. Il

8      Claudio Borghi
140       PAS periferica                                              Atenololo/tiazidico
                   Diff media (AUC) = 0,7 (-0,4, 1,7) mmHg
                                                                               Perindopril/Amlodipina

         135

                                                                                                                          133,9
         130                                                                                                              133,2

 mmHg
         125
                                                                                                                          125,5

                                                                                                                          121,2
         120
                   PAS central
                   Diff Mean (AUC) = 4,3 (3,3, 5,4) mmHg
         115
                  0       0,5      1      1,5      2          2,5          3   3,5     4      4,5     5      5,5      6
                                                                    Anni

      N = 2199
      CAFÉ: Conduit Artery Function Evaluation; AUC: area sotto la curva; PAS: pressione arteriosa sistolica.

Figura 5
Studio CAFE: pressione brachiale vs. pressione centrale 22.

suo impiego appare ampiamen-               associazione fissa e permet-                    e accidentato campo dei clini-
te giustificato dalla necessità            tono di identificare, all’interno               cal trial, l’unico dal quale linee
di raggiungere un più adeguato             delle molteplici possibilità di                 guida e pratica clinica possano
controllo della pressione arte-            scelta, una serie di combina-                   trarre i propri elementi di cer-
riosa nella popolazione ipertesa           zioni preferenziali, tra le quali               tezza. In rapporto alla medicina
e con esso di ridurre ulterior-            il ruolo di primo piano spetta                  delle evidenze, l’associazione
mente l’incidenza di complican-            certamente all’associazione tra                 fissa Perindopril + Amlodipina
ze cardiovascolari correlate con           inibitori del sistema RAS e cal-                garantisce una più sostanziale
la presenza di malattia iperten-           cio-antagonisti, con un’incolla-                aderenza ai principi delle linee
siva. Le linee guida attualmente           tura di vantaggio per le associa-               guida e rappresenta il prototipo
disponibili (e quelle che sono in          zioni che prevedono l’impiego                   della sintesi tra interpretazione
avanzata via di preparazione)              di un ACE-inibitore, le quali si                della realtà clinica, logica di in-
ribadiscono (e ribadiranno) il             sono guadagnate il proprio pri-                 tervento e impatto preventivo e
ruolo primario della terapia di            mato di efficacia sull’insidioso                prognostico.

                                                                       Terapia di combinazione: cosa dicono le linee guida?       9
Key points
    ¬¬I concetti che definiscono                                        strazione che si mantenga                                   za delle principali complican-
    un’associazione fissa ideale se-                                    significativo durante l’inter-                              ze con particolare interesse
    condo le linee guida ESH-ESC                                        vallo di 24 ore, con rapporto                               per la cardiopatia ischemica
    sono:                                                               valle/picco alla 24a ora il più                             in tutte le sue espressioni e le
                                                                        possibile vicino a 1;                                       malattie cerebrovascolari;
    1. l’efficacia dell’associazione
       fissa in termini di control-                               3. un’adeguata tollerabilità                                 5. una riduzione della mortali-
       lo della pressione arteriosa                                  soggettiva che rappresen-                                    tà cardiovascolare e totale.
       che deve necessariamente                                      ta un elemento indiretto di
       essere superiore a quella                                     efficacia clinica in ragio-                               ¬¬In   rapporto alla medicina
                                                                                                                               delle evidenze, l’associazione
       della monoterapia e, soprat-                                  ne del suo rapporto con la
                                                                                                                               fissa Perindopril + Amlodipina
       tutto, dovrebbe tradursi in                                   persistenza in trattamento
                                                                                                                               garantisce una più sostanziale
       un effetto additivo o, possi-                                 e, di conseguenza, con la
                                                                                                                               aderenza ai principi delle linee
       bilmente, sinergico tra i di-                                 prognosi clinica dell’iper-
                                                                                                                               guida e rappresenta il prototipo
       versi farmaci antiipertensivi;                                tensione arteriosa;
                                                                                                                               della sintesi tra interpretazione
    2. ottenere un controllo a lun-                               4. l’evidenza di una riduzione                               della realtà clinica, logica di in-
       go termine della pressione                                    della morbilità cardiovascola-                            tervento e impatto preventivo e
       arteriosa in monosommini-                                     re legata alla minore inciden-                            prognostico.

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10       Claudio Borghi
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