TECNICHE IMPLANTARI MININVASIVE ED INNOVATIVE - MATTEO CAPELLI - TIZIANO TESTORI - COORDINATORE SCIENTIFICO PROF. ROBERTO L. WEINSTEIN UNIVERSITÀ ...

Pagina creata da Sara Bianchi
 
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TECNICHE IMPLANTARI MININVASIVE ED INNOVATIVE - MATTEO CAPELLI - TIZIANO TESTORI - COORDINATORE SCIENTIFICO PROF. ROBERTO L. WEINSTEIN UNIVERSITÀ ...
matteo capelli - TIZIANO TESTORI

                              Tecniche implantari
                         mininvasive ed innovative

                    co-Autori
                Fabio Galli
       e Francesco ZUFFETTI

           Coordinatore scientifico
  prof. Roberto L. Weinstein
   Università degli studi di Milano
IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi
TECNICHE IMPLANTARI MININVASIVE ED INNOVATIVE - MATTEO CAPELLI - TIZIANO TESTORI - COORDINATORE SCIENTIFICO PROF. ROBERTO L. WEINSTEIN UNIVERSITÀ ...
Dopo molti anni di studio, di attività clinica in    Questo nuovo libro raccoglie in una
campo implantare, di passione e dedizione per        sequenza didattica tutte le fasi della chirurgia
la nostra professione, abbiamo compreso come
                                                     implantare, dalla diagnosi al follow-up post-
il successo quotidiano in chirurgia sia legato
non solo alla fase strettamente chirurgica ma a      chirurgico, offrendo utili consigli operativi ed
diversi fattori la cui mancata valutazione porta     evidenziando il grado di rischio e di difficolta
all’insuccesso.                                      di ciascuna fase.
L’esperienza clinica e la letteratura scientifica    Il capitolo di apertura “La determinazione del
ci dicono che in questi ultimi anni sono stati       rischio in chirurgia implantare” presenta il
compiuti una moltitudine di errori implantari        rischio come comune denominatore dell’intero
che la risposta biologica dei tessuti duri e molli
ha impietosamente e inesorabilmente punito,
                                                     piano di trattamento chirurgico e traccia la
elemento questo che ha sicuramente contribuito       linea che caratterizza il resto del libro.
a determinare un numero di contenziosi medico        Nel testo viene esposta in dettaglio ogni fase
legali in odontoiatria senza precedenti; da          del piano di trattamento, dalla diagnosi del
qui l’esigenza di dedicare un corposo capitolo
                                                     sito implantare, allo strumentario necessario,
agli aspetti del contenzioso medico-legale nei
trattamenti implantari, ponendo particolare          all’approccio chirurgico ed incisioni ottimali,
attenzione agli aspetti di tutela preventiva e       fino alla sutura ed alle fasi finali.
documentale.                                         Questo libro è davvero contemporaneo,
Abbiamo voluto pertanto tracciare con questo         esaustivo, olistico e pratico. È un testo che
libro un percorso didattico che valutasse            si può consultare continuamente come
in modo razionale e consequenziale i più             riferimento, guida e fonte d’ispirazione.
importanti fattori di rischio in terapia
implantare unito ad una moderna fase
                                                         Richard Lazzara DMD, MScD
diagnostica e progettuale.
                                                         Associate Clinical Professor at the University of Maryland
Per questa ragione, la parte centrale del libro          Periodontal and Implant Regenerative Center
                                                         Associate Professor at the University of Miami
analizza non solo le innovative procedure
chirurgiche mininvasive atte ad aumentare
il comfort post-operatorio del paziente ma
anche gli aspetti strettamente biologici che         Presentare un libro è sempre un momento
influenzano il risultato clinico.                    molto bello, perché si affronta un’attività del
Seguendo la filosofia del nostro gruppo              pensiero umano. In questo caso le motivazioni
implantare abbiamo voluto sviluppare un              sono molto più complesse. Innanzitutto perché
libro che potesse essere utile sia a coloro
                                                     gli Autori sono tra coloro che dodici anni fa mi
che si avvicinano per la prima volta alla
chirurgia implantare sia agli operatori esperti      accompagnarono nella costruzione della nuova
che desiderano approfondire alcuni aspetti           Clinica Odontoiatrica dell’Università degli Studi
basilari della moderna implantologia, un             di Milano presso l’Istituto Ortopedico Galeazzi,
mezzo didattico tradizionale nel concetto            inoltre, e questa è vera ragione di orgoglio,
ma innovativo nel modo di porre i contenuti
attraverso una grafica con disegni realistici per
                                                     perché questo libro è un libro di Scuola.
meglio spiegare le varie procedure.                  Libro di Scuola perché è il libro della Scuola
Ci auguriamo che quest’opera possa essere
                                                     del Galeazzi.
un valido supporto per i clinici e permetta di       Libro di Scuola perché vuol esser Scuola per
curare al meglio i pazienti che affidano a noi la    coloro che si avvicinano all’implantologia.
loro salute orale.
                                                         Roberto Lodovico Weinstein

  Matteo Capelli				                                     Direttore Clinica Odontoiatrica
                                                         IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi
  Tiziano Testori
                                                         Università degli Studi di Milano
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INDICE

                                                                                                                                                                                                            01   la DeteRmiNaZioNe Del RiScHio iN cHiRURGia implaNtaRe:
                                                                                                                                                                                                                 fattori che influenzano il grado di difficoltà operativa
                                                                                                                                                                                                                 A. PARENTI, M. CAPELLI, M. DEFLORIAN

                                                                                                                                                                                                                 DETERMINANTI GENERALI DEL RISCHIO CHIRURGICO
                                                                                                                                                                                                                 DETERMINANTI LOCALI DEL RISCHIO CHIRURGICO

                                                                                                                                                                                                            02   DiaGNoSi Della Sella eDeNtUla
                                                                                                                                                                                                                 M. CAPELLI, L. FUMAGALLI, A. APPIANI, A. MOTRONI, F. GALLI

                                                                                                                                                                                                                 VALUTAZIONE PRE-OPERATORIA DEL PAZIENTE
                                                                                                                                                                                                                 LA DIAGNOSI FOTOGRAFICA DELLA SELLA EDENTULA
                                                                                                                                                                                                                 SEMIOLOGIA DENTALE: ISPEZIONE E PALPAZIONE
                                                                                                                                                                                                                 STRUMENTI DIAGNOSTICI RADIOGRAFICI: ENDORALI, OPT E TC

                                                                                                                                                                                                            03   la pRepaRaZioNe Della Sala cHiRURGica
                                                                                                                                                                                                                 M. CAPELLI, M. DEFLORIAN, F. BIANCHI

                                                                                                                                                                                                                 CONSIDERAZIONI GENERALI
                                                                                                                                                                                                                 PREPARAZIONE DELLA SALA OPERATORIA
                                                                                                                                                                                                                 STRUMENTARIO PER LA CHIRURGIA IMPLANTARE
        MASCELLARE

         MANDIBOLA

                                                                                                                                                                                                            04   la pRoGettaZioNe implaNtaRe
                                                                                                                                                                                                                 S. GRACIS, L. VAILATI, F. GALLI
        MASCELLARE

                                                                                                                                                                                                                 LA RILEVAZIONE DELLE IMPRONTE PRELIMINARI E LO SVILUPPO DEI MODELLI DI STUDIO
                                                                                                                                                                                                                 IL MONTAGGIO DEI MODELLI DI STUDIO IN ARTICOLATORE
                                                                                                                                                                                                                 L’ANALISI DEI MODELLI E LA CERATURA D’ANALISI
         MANDIBOLA

                                                                                                                                                                                                                 LA DIMA RADIOGRAFICA
                                                                                                                                                                                                                 LA DIMA CHIRURGICA

      Anche il lavoro di Kawai e Almeida
del 2008 riporta valori in contrapposizione
rispetto agli studi precedenti in quanto
viene riscontrato che la distanza ottimale
dente-impianto risulta essere 1-1.5 mm
e che la percentuale della presenza
papillare diminuisce se la distanza dente-
impianto aumenta. Bisogna sottolineare la
                                                  compresa tra i 3 e 4 mm, la papilla era
                                                  presente nel 71-82% dei casi. Quando la
                                                  distanza era < 3 mm l’assenza della papilla
                                                  era pari al 100% delle volte, mentre se la
                                                  distanza era > 4 mm, la presenza della papilla
                                                  era presente nel 48% dei casi.
                                                         Uno studio recente condotto da Degidi
                                                  (Degidi et al. 2008) ha analizzato l’influenza
                                                                                                                                                                                                            05   iNciSioNe e ScollameNto Del lemBo cHiRURGico
                                                                                                                                                                                                                 M. CAPELLI, T. TESTORI
particolarità dello studio in quanto effettuato   della distanza interimplantare nelle zone
su pazienti con delle schisi trattate in          estetiche del mascellare superiore mediante
seguito con innesti ossei e dove gli stessi       impianti postestrattivi con protesizzazione

                                                                                                                                                                                                                 PREVENZIONE DELL’ISCHEMIA
Autori evidenziano la diversità dei risultati     immediata. Sono stati inseriti 152 impianti
rispetto a quelli dei lavori precedenti, ma       (XiVE, Dentsply-Friadent, Mannheim,
non viene fornita alcuna spiegazione per          Germany) a connessione interna. La
giustificare tali risultati.                      distanza tra gli impianti è stata determinata
      Dall’analisi dei dati presenti nei lavori   a livello radiografico e la valutazione

                                                                                                                                                                                                                 PREVENZIONE DELLA LACERAZIONE DEL LEMBO
sopra menzionati si evince che la distanza        papillare è stata assegnata mediante l’indice
ottimale dente-impianto per ottenere un           di Jemt eseguita su immagini digitali.
buon risultato di riempimento papillare deve             Gli Autori hanno sottolineato che la
avere una dimensione variabile dai 2 ai 3         presenza della papilla viene a migliorare           MP                                                                                              MG
mm. Se questa distanza aumenta a valori           col passare del tempo anche se le distanze

                                                                                                                                                                                                                 PREVENZIONE DELLA DEISCENZA
> di 3 mm, la percentuale di riempimento          > di 4 mm erano legate alla percentuale
papillare interprossimale diminuisce              più bassa di presenza papillare. Distanze
significativamente         .                      comprese tra i 2 e 3 mm davano i migliori
                                                  risultati. Dopo 24 mesi la percentuale di
                                                  successo papillare in relazione alla distanza                                                                                                       aGE
                                                                                                      aGE

                                                                                                                                                                                                                 INCISIONI DI USO COMUNE IN IMPLANTOLOGIA
                                                                                                                                                                                                      GAC
     DISTANZA IMPIANTO-                           era < 2, 2-3, 3-4 e > 4 mm era di 80,6%,
     IMPIANTO E RIEMPIMENTO                       88,2%, 88,5%, e 72,7% rispettivamente.
     PAPILLARE
                                                         I risultati dei due lavori precedenti                                                                                                        CM
      Da un'analisi della letteratura, volendo    appaiono simili tra loro. Gastaldo riporta
prendere in considerazione solo studi su          il maggior risultato di riempimento della                 GPI

                                                                                                                                                                                                                 TECNICHE DI SCOLLAMENTO DEI TESSUTI MOLLI
modello umano che abbiano analizzato la           papilla per distanze interimplantari                CM
distanza tra gli impianti con la presenza         comprese tra 3-3.5 mm. Nello studio di
o l’assenza della papilla interimplantare,        Degidi il risultato ottimale è riscontrato per
il numero di lavori a disposizione risulta        distanze comprese tra 2-4 mm. La piccola
estremamente ridotto.                             discrepanza potrebbe essere legata a delle

                                                                                                                                                                                                                 PREPARAZIONE DELLA BASE OSSEA
      Gastaldo (Gastaldo et al. 2004) in          differenze nel protocollo chirurgico, al tipo di
uno studio retrospettivo con 96 misurazioni       impianti utilizzati oppure ai differenti criteri
interimplantari eseguite in 48 pazienti con       utilizzati per definire la papilla, che risultano
restauri presenti da almeno 18 mesi fino ad       meno chiari nello studio di Gastaldo.
un massimo di 6 anni, hanno riscontrato                  Volendo prendere in considerazione

                                                                                                                                                                                                                 IL DECORSO POST-OPERATORIO
che quando la distanza tra gli impianti era       i risultati dei precedenti studi sia della

                                                                                                                                                                                                            06   aSpetti BioloGici Della poSiZioNe implaNtaRe
                                                                                                                                                                                                                 M. CAPELLI, T. TESTORI

                                                                                                                                                                                                                 IL VOLUME OSSEO PERIMPLANTARE: REQUISITO FONDAMENTALE PER IL SUCCESSO
                                                                                                                                                                                                                 IL VOLUME OSSEO PERIMPLANTARE: REVISIONE CRITICA DELLA LETTERATURA
                                                                                                                                                                                                                 LA DIMENSIONE DELL’OSSO INTERPROSSIMALE E IL RISULTATO ESTETICO

                                                                                                                                                                                                            07   tecNicHe Di aVaNZameNto e Di SUtURa Dei lemBi
                                                                                                                                                                                                                 M. CAPELLI, T. TESTORI

                                                                                                                                                                                                                 ASPETTI ANATOMICI
                                                                                                                                                                                                                 L’AVANZAMENTO DEI LEMBI IN CHIRURGIA IMPLANTARE
                                                                                                                                                                                                                 CHIUSURA DEI LEMBI
                                                                                                      affondare tutta la lama del bisturi per poter
                                                                                                      trovare il piano osseo. Questa manovra
                                                                                                      prende il nome anglosassone di “bone
                                                                                                                                                              In presenza di una sella edentula
                                                                                                                                                        distale, l’incisione dovrà iniziare dalla
                                                                                                                                                        porzione distale rimanendo sempre nel
                                                                                                                                                                                                                 TECNICHE DI SUTURA
                                                                                                                                                                                                                 RIMOZIONE DELLE SUTURE
                                                                                                      sounding” cioè "sondare il piano osseo"       .   contesto della mucosa cheratinizzata.
                                                                                                             In presenza di una sella edentula          Questo accorgimento avrà un’estrema
                                                                                                      intercalata, l’incisione orizzontale dovrà        importanza soprattutto a livello
                                                                                                      iniziare dal margine mesiale della                mandibolare in quanto l’esecuzione

                                                                                                                                                                                                                 LA GUARIGIONE DELLA MUCOSA ORALE
                                                                                                      superficie del dente posto distalmente            dell’incisione fino al trigono retromolare
                                                                                                      sino alla superficie distale del dente            ci preserverà dal ledere strutture nervose
                                                                                                      posto mesialmente alla sella edentula.            importanti come il nervo linguale o
                                                                                                      Spesso quest’ultima porzione presenta             buccale. Infatti i nervi non passano
                                                                                                      una difficoltà operativa in quanto non            mai in corrispondenza della mucosa
                                                                                                      si riesce a raggiungere facilmente il             cheratinizza ma solo in corrispondenza

                                                                                                                                                                                                            08
                                                                                                      margine gengivale con la punta del                delle mucose mobili non cheratinizzate.
                                                                                                      bisturi. Infatti, sia per l’ingombro mesio-
                                                                                                      distale della lama del bisturi sia per                 Incisioni in zona dentale
                                                                                                      la presenza del profilo di emergenza                    Una volta eseguita l’incisione
                                                                                                      della corona dentale, la lama del bisturi         orizzontale in corrispondenza della sella
                                                                                                      non è in grado di terminare l’incisione           edentula, verrà estesa a livello degli

                                                                                                                                                                                                                 il DecoRSo poSt-opeRatoRio
                                                                                                      orizzontale fino alla gengiva marginale.          elementi dentali posti sia mesialmente
                                                                                                      In questo caso è possibile adottare due           sia distalmente. Generalmente, secondo
                                                                                                      accorgimenti           :                          i principi di chirurgia orale, le incisioni
                                                                                                                                                        potranno essere di due tipi:
                                                                                                          •   Ruotare la lama del bisturi di 180°
                                                                                                              e inclinarla maggiormente verso il             •    Intrasulculari
                                                                                                              versante distale. In questo modo               •    Paramarginali

                                                                                                                                                                                                                 M. CAPELLI, F. ZUFFETTI
                                                                                                              sarà possibile inserire il bisturi in
                                                                                                              corrispondenza del margine gengivale           La scelta tra le due sarà determinata da:
                                                                                                              distale del dente ed eseguendo un
                                                                                                              movimento da mesiale verso distale             •    stato di salute parodontale degli
                                                                                                              sarà possibile raccordare l’incisione               elementi dentali;
                                                                                                              effettuata precedentemente.                    •    situazione coronale (se ci troviamo

                                                                                                                                                                                                                 SEQUELE POST-OPERATORIE
                                                                                                          •   Cambiare lama del bisturi. Se                       di fronte a un dente naturale
                                                                                                              generalmente si utilizza una lama                   oppure se presenta un restauro
                                                                                                              15c, potremo utilizzare una lama                    protesico);
                                                                                                              12 che, per le sue caratteristiche             •    posizione degli elementi dentali

                                                                                                                                                                                                                 EFFICACIA DEGLI ANALGESICI NELLA GESTIONE DEL DOLORE
                                                                                                              di maggior rotondità e per il fatto di              (settori ad alta valenza estetica
                                                                                                              avere una estremità appuntita, ci                   oppure nei settori posteriori del
                                                                                                              consentirà di proseguire l’incisione                cavo orale).
                                                                                                              precedentemente effettuata con la
                                                                                                              lama 15c sino al margine gengivale

                                                                                                                                                                                                                 GLI ANTIBIOTICI IN CHIRURGIA IMPLANTARE
                                                                                                              del dente posto più mesialmente.

                                                                                                                                                                                                            09   il maNteNimeNto Della SalUte peRimplaNtaRe
                                                                                                                                                                                                                 M. DEFLORIAN, M. CAPELLI, F. BIANCHI

                                                                                                                                                                                                                 ANATOMIA DEI TESSUTI MOLLI PERIMPLANTARI
                                                                                                                                                                                                                 LA MALATTIA PERIMPLANTARE
                                                                                                                                                                                                                 VISITE DI CONTROLLO E MANTENIMENTO IMPLANTARE

                                                                                                                                                                                                            10   aSpetti compoRtameNtali e pRoceDURe meDico-leGali iN cHiRURGia implaNtaRe
                                                                                                                                                                                                                 M. SCARPELLI, G. PECORELLI

                                                                                                                                                                                                                 APPROCCIO PSICOLOGICO/COMPORTAMENTALE AL PAZIENTE
                                                                                                                                                                                                                 INFORMAZIONE, COMUNICAZIONE E CONSENSO
                                                                                                                                                                                                                 DOCUMENTAZIONE: PROPRIETÀ GIURIDICA E MODALITÀ DI GESTIONE
                                                                                                                                                                                                                 CONSEGNA AL PAZIENTE O ALL’AVENTE DIRITTO
                                                                                                                                                                                                                 LA MODULISTICA DI STUDIO
                                                                                                                                                                                                                 LA SALVAGUARDIA DELLA PRIVACY DEL PAZIENTE
                                                                                                                                                                                                                 PREVENTIVO DEI COSTI
                                                                                                                                                                                                                 LA RECIPROCA DISPONIBILITÀ DA PARTE DEGLI OPERATORI (TITOLARE, COLLABORATORE)
                                                                                                                                                                                                                 UN APPROCCIO RAGIONATO E SCHEMATICO AL RAPPORTO TRA PAZIENTE,
                                                                                                                                                                                                                 TITOLARE DELLO STUDIO ODONTOIATRICO E CHIRURGO-ORALE

                                                                                                                                                                                                                 iNDice aNalitico
TECNICHE IMPLANTARI MININVASIVE ED INNOVATIVE - MATTEO CAPELLI - TIZIANO TESTORI - COORDINATORE SCIENTIFICO PROF. ROBERTO L. WEINSTEIN UNIVERSITÀ ...
290 — IMPLANTOLOGIA - Tecniche implantari mininvasive ed innovative                                                                   Cap. 5 — INCISIONE E SCOLLAMENTO DEL LEMBO CHIRURGICO.                                                                                                  291

                                                                                                                                                                                                                                                      6a      6b            7

                                                                                                                                                                                                                                                              6c

                                                                                                                                                                                                                                                      6    a — L'incisione verticale di
                                                                                                                                                                                                                                                           rilasciamento deve essere
                                                                                                                                                                                                                                                           eseguita con una direzione
                                                                                                                                                                                                                                                           apico-coronale. Nella sua
                                                                                                                                                                                                                                                           porzione apicale, l'incisione è
                                                                                                                                                                                                                                                           superficiale in modo da non
                                                                                                                                                                                                                                                           incidere il muscolo, mentre
                                                                                                                                                                                                                                                           assumerà un andamento
                                                                                                                                                                                                                                                           profondo sino al piano osseo
                                                                                                                                                                                                                                                           nella sua porzione coronale.
                                                                                                                                                                                                                                                           b, c — L'incisione crestale
                                                                                                                                                                                                                                                           viene raccordata con
                                                                                                                                                                                                                                                           quella verticale mediante
                                                                                                                                                                                                                                                           un'incisione intrasulculare
                                                                                                                                                                                                                                                           vestibolare all'elemento
                                                                                                                                                                                                                                                           dentale. L'inclinazione della
                                                                                                                                                                                                                                                           lama del bisturi dovrà essere
                                                                                                                                                                                                                                                           parallela all'asse radicolare in
                                                                                                                                                                                                                                                           modo tale da terminare nella
                                                                                                                                                                                                                                                           papilla chirurgica bisellata
                                                                                                                                                                                                                                                           precedentemente eseguita.
                                                                                                                                                                                                                                                      7    Lo scollamento del lembo
                                                                                                                                                                                                                                                           dovrà essere eseguito
                                                                                                                                                                                                                                                           mantenendo lo scollatore
                                                                                                                                                                                                                                                           contro il piano osseo.
                                                                                                                                                                                                                                                           Lo scollamento del lembo
                                                                                                                                                                                                                                                           nella porzione crestale sarà di
                                                                                                                                                                                                                                                           tipo compressivo, mentre in
                                                                                                                                                                                                                                                           corrispondenza dell'elemento
                                                                                                                                                                                                                                                           dentale sarà per trazione.

364 — CONTEMPORARY IMPLANTOLOGY - Tecniche implantari mininvasive ed innovative                                                       Cap. 6 — ASPETTI BIOLOGICI DELLA POSIZIONE IMPLANTARE.                                                                                                  365

                                                                            < 3 mm                                                                                                                               < 3 mm

                                                                                    4-5 mm

                                                                           < 3 mm                                                                                                                                < 3 mm

                         A                                                                                                                                   A
                                       10   A, B — Distanza interimplantare inferiore ai 3 mm. Si assiste a una sovrapposizione                                           11   A, B — In presenza di una distanza interimplantare minore di 3 mm, si assiste
                                            dei coni di riassorbimento orizzontali creando un riassorbimento della porzione di osso                                            alla perdita del picco osseo interimplantare. Per poter sostenere il tessuto molle
                                            interimplantare che si posizionerà apicalmente alla spalla implantare.                                                             interimplantare, è necessario eseguire delle procedure rigenerative con l’obiettivo di
                         B                                                                                                                                   B                 creare un picco osseo vestibolare in grado di sostenere il tessuto molle.
TECNICHE IMPLANTARI MININVASIVE ED INNOVATIVE - MATTEO CAPELLI - TIZIANO TESTORI - COORDINATORE SCIENTIFICO PROF. ROBERTO L. WEINSTEIN UNIVERSITÀ ...
188 — IMPLANTOLOGIA - Tecniche implantari mininvasive ed innovative                                                                     Cap. 2 — DIAGNOSI DELLA SELLA EDENTULA.                                                       189

                                                          20   Simulazione del posizionamento dell’impianto mediante software di
                                                               pianificazione (3Diagnosys 4.0 - 3DIEMME, Italia).
                    20                                         La sezione dell’impianto è visibile nelle ricostruzioni multiplanari
                                                               (similpanoramica e sezioni trasversali) per valutarne l’adiacenza alle
                                    21 a                       strutture anatomiche circostanti (canale del nervo alveolare e denti).

                                                          21   Esempio di report radiologico in cui si evidenziano:
                                                          a — Sezione assiale su cui il radiologo ha tracciato la curva della
                                                              panoramica (in alto a sinistra), immagini scout che evidenziano
                                                              la posizione del piano di costruzione della panoramica rispetto
                                                              all’orientamento del paziente (in alto a destra), ricostruzioni
                                                              similpanoramiche (al centro). Le linee numerate trasversali
                                                              rimandano alle sezioni trasversali sulla pagina successiva.
                                                          B — Sezioni trasversali con riferimenti numerici alla posizione delle
                                                              sezioni rispetto alle similpanoramiche ed evidenza della posizione del
                                                              canale del nervo alveolare.
                                                          C — Ricostruzioni 3D con vari filtri di ricostruzione per visualizzare
                                                              rispettivamente il decorso del nervo alveolare, la superficie dell’osso
                                                              o le radici dei denti.

402 — Contemporary Implantology - tecniche implantari mininvasive ed innovative                                                         Cap. 6 — aSpettI BIologICI Della poSIZIone Implantare.                                        403

                                                                                                                                                                                                          g            k

                                                                                                                                                                                                 h        i            l

                                                                                                                                                                                                          j

                                                                                                                                                                                                 32   g-l — Successivamente
                                                                                                                                                                                                      all'inserimento implantare
                                                                                                                                                                                                      si nota l'esigua quantità di
                                                                                                                                                                                                      tessuto osseo vestibolare
                                                                                                                                                                                                      all'impianto. Viene eseguita
                                                                                                                                                                                                      una procedura rigenerativa
                                                                                                                                                                                                      mediante del biomateriale
                                                                                                                                                                                                      eterologo e un doppio
                                                                                                                                                                                                      strato di una membrana
                                                                                                                                                                                                      riassorbibile in collagene.
                                                                                                                                                                                                      Tale procedura ha la finalità
                                                                                                                                                                                                      di creare un adeguato
                                                                                                                                                                                                      volume osseo vestibolare
                                                                                                                                                                                                      in modo da sostenere il
                                                                                                                                                                                                      tessuto molle perimplantare.
TECNICHE IMPLANTARI MININVASIVE ED INNOVATIVE - MATTEO CAPELLI - TIZIANO TESTORI - COORDINATORE SCIENTIFICO PROF. ROBERTO L. WEINSTEIN UNIVERSITÀ ...
244 — IMPLANTOLOGIA - Tecniche implantari mininvasive ed innovative                Cap. 4 — LA PROGETTAZIONE IMPLANTARE.                                                                                                               245

                                                                                      PIANO DI LAVORO                                                                                                                    ORIZZONTE

        LINEA INTERPUPILLARE                                           ORIZZONTE

                                                                                                                                        11   C, D — Se, invece, la posizione delle orecchie del paziente è
                                                                                                                                             diversa (una è più alta dell’altra), l’arco facciale risulterà inclinato
                                                                                                          C                D                 sul piano frontale rispetto all’orizzonte e alla verticale (β < 90°) (C).
                                                                                                                                             La mancata correzione manuale di questa inclinazione genererà
                                                                                                                                             una discrepanza fra l’andamento del piano occlusale visibile
                                                                                                                                             sull’articolatore (D) rispetto a quello osservato sul paziente.
                                                                                                                                             Il tecnico, se non è a conoscenza di questa alterazione posizionale
                                                                                                                                             dell’arco facciale, mal interpreterà i dati forniti dal modello.

 418 — IMPLANTOLOGIA - Tecniche implantari mininvasive ed innovative               Cap. 7 — TeCNIChe dI AvANzAMeNTO e dI suTurA deI LeMbI.                                                                                             419

                                                                                                                                                                                                                             d
                                                                                                                                                                                                          A        b
                                                                                                                                                                                                                              e

                                                                                                                                                                                                               c
                                                                                                                                                                                                                              F

                                                                                                                                                                                                 5     A-F — L’arteria sottolinguale
                                                                                                                                                                                                       presenta un decorso postero-
                                                                                                                                                                                                       anteriore e a livello della
                                                                                                                                                                                                       superficie ossea linguale
                                                                                                                                                                                                       penetra nel contesto
                                                                                                                                                                                                       osseo mediante i forami
                                                                                                                                                                                                       spinali genieni. Una volta
                                                                                                                                                                                                       nel contesto osseo forma
                                                                                                                                                                                                       un’astomosi vascolare con
                                                                                                                                                                                                       l’arteria incisale.
TECNICHE IMPLANTARI MININVASIVE ED INNOVATIVE - MATTEO CAPELLI - TIZIANO TESTORI - COORDINATORE SCIENTIFICO PROF. ROBERTO L. WEINSTEIN UNIVERSITÀ ...
AUTori

Matteo caPeLLi                                                   tiziano teStoRi

Laureato nel 1990 in Odontoiatria e Protesi Dentaria             Laureato in Medicina e Chirurgia nel 1981, specialista
presso l’Università degli Studi di Milano. Tutor                 in Odontostomatologia e Ortognatodonzia. Professore
presso il Reparto di Implantologia e Riabilitazione              a contratto, Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi
Orale (Responsabile: dr. Tiziano Testori) della Clinica          Dentaria, Università degli Studi di Milano. Visiting
Odontoiatrica (Direttore: prof. Roberto L. Weinstein),           Professor New York University, College of Dentistry.
Università degli Studi di Milano, Dipartimento di Scienze        Responsabile del Reparto di Implantologia e
Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche, IRCCS -                Riabilitazione Orale, Clinica Odontoiatrica (Direttore:
Istituto Ortopedico Galeazzi. Socio Attivo della Società         prof. Roberto L. Weinstein), Università degli Studi
Italiana di Endodonzia (SIE), Società Italiana di Chirurgia      di Milano, Dipartimento di Scienze Biomediche,
Orale e Implantologia (SICOI), European Academy of               Chirurgiche e Odontoiatriche, IRCCS - Istituto
Esthetic Dentistry (EAED), Accademia Internazionale              Ortopedico Galeazzi. Membro dell’Editorial Board di
di Piezosurgery (AIP). Socio Fondatore AISG. (Advance            The International Journal of Oral and Maxillofacial
Implantology Study Group) e SISBO (Società Italiana              Implants (IJOMI) e dell’European Journal of
Studio Bifosfonati Orali). Membro e della commissione            Oral Implantology (EJOI). Past-President (2007-
scientifica dell’Italian Oral Surgery (IOS) Elsevier - Masson.   2008) della Società Italiana di Chirurgia Orale ed
Libero professionista in Milano.                                 Implantologia (SICOI).

co-AUTori
                                                           andRea PaRenti                    MaRco ScaRPeLLi
                                                           LUca FUMaGaLLi                    GiULio PecoReLLi
                                                           Matteo deFLoRian                  eLia caiRoLi
                                                           FRanceSca bianchi                 GabRieLe totaRo
                                                           SteFano GRaciS                    LUiGi daveRio
                                                           LUca vaiLati                      PaoLo Racco
                                                           antoneLLo aPPiani                 RiccaRdo Scaini
                                                           aLeSSandRo MotRoni                toMMaSo WeinStein

Fabio GaLLi                FRanceSco zUFFetti
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