Sviluppare la Cultura della Salute & Sicurezza: La realizzazione di un percorso efficace

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Sviluppare la Cultura della Salute & Sicurezza: La realizzazione di un percorso efficace
Sviluppare la Cultura della Salute & Sicurezza:
   La realizzazione di un percorso efficace
Sviluppare la Cultura della Salute & Sicurezza: La realizzazione di un percorso efficace
L’ISTITUTO ITALIANO PER LA SICUREZZA

L’Istituto Italiano per la Sicurezza (IIS) è un’Associazione NO Profit che ha come principale obiettivo
quello di accrescere la Consapevolezza del Rischio e diffondere la Cultura della Sicurezza.

Creare una cultura della sicurezza significa far comprendere che l’adozione di comportamenti sicuri
non è un obbligo imposto dalla legge o dall’azienda, ma il frutto di una naturale consapevolezza.

La missione di IIS è quella di cambiare l’approccio culturale alla sicurezza e per far ciò è necessario
che i concetti della sicurezza siano parte integrante del DNA e del bagaglio di esperienze di ogni
individuo e quindi, che tali esperienze, vengano tramandate da generazione in generazione.
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CHI SIAMO

Sono un Ingegnere Elettrico e oggi un Senior Manager con oltre 21 anni di esperienza lavorativa,
sviluppata nell’ambito del Service di aziende multinazionali, operanti nei settori dell'energia
eolica, del gas e petrolio e delle telecomunicazioni.
La mia esperienza lavorativa è iniziata nel 2000 in Nokia come Telecom Implementation Engineer,
poi nel 2002 sono entrato in GE Oil&Gas dove per 4 anni ho lavorato principalmente come
Project Manager per attività di Field Service.
Dal 2006 sono nel settore delle Rinnovabili e lavoro per GE Renewables nella divisione di WIND ONSHORE. Dopo
aver ricoperto il ruolo di Responsabile dell’Operation & Maintenance, prima per l’Italia e poi per Italia e Francia, dal
2015 lavoro come New Market Development Manager e supporto lo sviluppo dei progetti nei nuovi mercati per la
regione EMEA.
Da quando sono entrato a far parte del settore eolico, ho sempre lavorato in modo proattivo per promuovere la
Cultura della Sicurezza e la Consapevolezza del Rischio nel nostro settore. Nel 2008 ho fondato e lanciato Wind &
Safety, un seminario sulla sicurezza che oggi è arrivato alla 12 ° Edizione (www.windandsafety.com).
Per rafforzare il mio impegno sui temi della Salute e Sicurezza, supportato da un team di professionisti, nel
novembre 2015 ho fondato - Istituto Italiano per la Sicurezza - Associazione No Profit che mira a cambiare
l'approccio culturale alla sicurezza (www.istitutoitalianosicurezza.it/).
                                                      https://www.linkedin.com/in/francescomeduri/
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CHI SIAMO
Ho una Laurea Magistrale in Ingegneria Elettrica, con una specializzazione in Automazione Industriale e
24 anni di esperienza lavorativa.
Ho iniziato la mia carriera con un Leadership Program alla Dalmine S.p.a., nel Reparto Sviluppo Sistemi
Logistici. Poi ho trascorso 9 anni alla Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento
Sant'Anna, ricoprendo da subito il ruolo di Responsabile del gruppo Micromanipolazione e negli ultimi
tre anni anche come Ricercatore in Robotica Biomedica, coordinando progetti Nazionali e Internazionali.
Ho conseguito l’abilitazione all’insegnamento universitario come Professore Associato.
Successivamente, il mio percorso professionale si è sviluppato negli ultimi 14 anni in Baker Hughes (ex GE Oil & Gas), per i
primi 2 anni come Control Engineer, poi per 5 anni nel settore Qualità, dove ho conseguito la certificazione di Lean Black
Belt, e per 5 anni come Global Senior External Funding Manager.
Da 2 anni ricopro il ruolo di Senior Business Development and Licensing Manager, in cui collaboro con l'Executive
Leadership per definire ed eseguire la strategia aziendale principalmente nell’area New Energy Solution. Mi sono occupata
anche di Responsabilità Sociale d'Impresa (CSR) a livello globale, e sfrutto quotidianamente il mio background accademico
e la mia rete per rafforzare relazioni accademiche e governative, in un contesto internazionale.
Da sempre appassionata di Sostenibilità, Salute e Sicurezza, nel novembre 2015 ho co-fondato l’Istituto Italiano per la
Sicurezza - Associazione No Profit che mira a cambiare l'approccio culturale alla sicurezza
(www.istitutoitalianosicurezza.it/).
                                                https://www.linkedin.com/in/anna-eisinberg-8aa04214/
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CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY

                  La Responsabilità Sociale delle Imprese (RSI) è stata definita dalla Commissione
                  europea come l’integrazione volontaria delle istanze sociali ed ecologiche delle
                  imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti
                  interessate (Stakeholder). Nel 2001, la Commissione Europea ha avviato un dibattito
                  con la pubblicazione del libro verde «Promuovere un quadro europeo per la
                  responsabilità sociale delle imprese.
Nello stesso periodo, l’ EU-OSHA (Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro) ha tenuto un
seminario europeo al fine di esaminare i punti di collegamento tra la Responsabilità Sociale delle
Imprese e la Salute e Sicurezza sul lavoro. Entrambe le iniziative hanno chiaramente dimostrato che la
RSI costituisce un’evoluzione strategicamente importante sia per le imprese europee che per i
responsabili politici e che Salute e Sicurezza sul lavoro rappresentano in modo rilevante una parte
integrante del concetto di RSI.
Essere Socialmente Responsabili significa andare oltre gli obblighi di legge, investendo «di più» nel
Capitale Umano, nell’Ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate. Senza dubbio, condizioni di
lavoro salubri e sicure nonché buone condizioni di salute dei lavoratori rientrano fra le responsabilità
sociali delle imprese e possono essere considerate parte integrante della RSI.
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NELLE PROSSIME 4 ORE…
Percezione                    PARLEREMO DI SICUREZZA

                 Cultura

 Comportamenti
                             Comunicazione

                 Peer Safety Education & PCTO
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PERCHE’ PARLIAMO DI SICUREZZA?

    +                 +
1.000             3.000

        8.000
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INCIDENTI DOMESTICI
                              4,5 milioni di incidenti l’anno, di cui 8 mila mortali

                              Gli anziani e i bambini sono i soggetti più esposti a questa
Incidenti Domestici           tipologia di incidente.

                              Il 62% degli italiani si sente sicuro in casa, i pericoli più temuti
                              sono le fughe di gas, gli incendi e le perdite d'acqua....
                      8.000
                              .....ma l'incidente più frequente è la caduta (40-45%), seguiti da
                              schiacciamento (circa 17%) e tagli (circa 16%).
INCIDENTI STRADALI

   Incidenti Stradali

                                      3.000 +

Nel 2019 sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, in lieve calo rispetto al 2018 (-0,2%),
con 3.173 vittime (-161, pari a -4,8%) e 241.384 feriti (-0,6%).
Nel 2019 sono 35 i bambini tra 0 e 14 anni che hanno perso la vita in incidenti stradali (34 nel 2018)
Nota: Si è preferito mantenere i numeri del 2019 poiché quelli del 2020 sono falsati dal lockdown
INCIDENTI LAVORO
                                                                                                16
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   Incidenti Lavoro
                                                                                                                           12
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                                                                   107                                                         1270 (1056 + 214)
                        1.000 +
                                                                                                                 100
                                                                                                                                Vittime nel 2020
                                                                         39                                                     40

                                                                                 54
                                                                                                                                 28
                                                                                                                                      6
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                                                                                                                                            59
                                                                                               72
I dati INAIL al 31/12/2020 registrano 1270 (1056 + 214) denunce
degli infortuni mortali contro 1089 (783 + 306) del 2019.                                                            98                     6
                                                                                         22

Circa un terzo delle denunce riguarda i casi Covid-19 sul lavoro                                                                 31
                                                                                                                          67

                                                                          Eleborazione di Vega Engineering su
                                                                               dati INAIL al 31/12/2020
SICUREZZA E COMPETIVITA’
IL COSTO SOCIALE DI INCIDENTI E
      MALATTIE PROFESSIONALI
IL COSTO DI UN INCIDENTI SUL LAVORO
                           I Costi Diretti, sono immediatamente quantificabili, ad esempio:
                           1.Costi Sanitari (spese ospedaliere, consulti medici, riabilitazione, medicinali)
 COSTI                     2.Costi Legali (difesa, processuali, eventuale tutela, rimborsi, dissequestri, ecc)
DIRETTI           Secondo alcune stime, il costo complessivo di una
                           3.Costi Provvedimenti (ammende, sanzioni, sequestri, ecc)
                giornata lavorativa persa a seguito di un infortunio sul
                           4.Costi Assicurativi (copertura franchigie, previdenziali, aumenti premi)
                           5.Costi Danni (macchinari, infrastrutture, attrezzature, edifici, veicoli)
               lavoro è 5,5 volte superiore di quello della retribuzione
                           6.Costi da Mancata Produzione (danni commerciali, assenze, disservizi, ecc)
                           7.Costi Personale (perdita produttività, demansionamenti, invalidità, ecc)
                      lorda della medesima giornata lavorativa.
                           La quantificazione dei Costi Indiretti è da sempre fonte di studio da parte degli
                           addetti ai lavori e varia moltissimo a seconda del tipo di azienda e di
     COSTI     Se il costo di un operaio metalmeccanico si aggira
                           infortunio. A titolo di esempio si può elencare:
                           1.Costi Astensioni (scioperi, blocchi produttivi, riduzione produttività, ecc)
   INDIRETTI   intorno a 20-25€/ora ovvero 160-200€/giorno
                           2.Costi Straordinari e Sostituzioni (turnover del personale, recupero produzione
               L’infortunato costerebbe invece circa 880-1100€/giorno
                           e/o assenze)
                           3.Costi Indagine (analisi, verbali, assistenza/rapporti autorità di controllo)
                           4.Costi Legali (estensione responsabilità impresa/resp. amministrativa 231)
                           5.Danni Immagine (aziendale, commerciale, marketing).
E’ UNA QUESTIONE DI CULTURA…
                                              Caduti nel silos. Non ce l’ha fatta Francesco, aveva
                                              tentato di salvare fratello.

       Marsala. Antennista precipita dal
       tetto e muore: 33 anni fa suo
       papà morì nello stesso modo

                                                 Incidente mortale in auto col nonno,
Si schianta bus di studenti Erasmus,             bambino era senza cintura: La
strage in Spagna: 13 ragazze morte               mamma: «Mio padre non ha colpa»
CULTURA DELLA SICUREZZA
CULTURA:
La Cultura é quanto concorre alla formazione dell'individuo sul piano intellettuale e
morale e all'acquisizione della consapevolezza del ruolo che gli compete nella società.

      CONSAPEVOLEZZA:
                                         +
      La Consapevolezza è la capacità di essere presente in quello che stiamo
      facendo, mentre lo stiamo facendo (Branden).

      CULTURA DELLA SICUREZZA:
                                         =
      La Cultura della Sicurezza è un insieme ordinato di valori che aiutano:
      • a recepire, seguire e rispettare le norme
      • a capirne il suo significato e la sua utilità
      • a farla diventare prima propria e poi a divulgarla.
CULTURA DELLA SICUREZZA...

                         ETICA
                                   UN INSIEME DI VALORI

CORAGGIO                                    RISPETTO

                       CULTURA
                        DELLA
                      SICUREZZA

           PASSIONE               IMPEGNO
LA SICUREZZA IN ITALIA NON È
                                      ANCORA UN VALORE SOCIALE
• Poco più del 31% degli italiani ha un comportamento pro-attivo nei
  confronti della prevenzione e davvero pensa faccia capo intanto a
  loro stessi affrontare e risolvere le questioni legate alla sicurezza
• Il 21% si possono definire persone fortunate a non essere mai
  incappati in incidenti
• Mentre circa il 47% è composto da persone che vivono nella
  distrazione più completa, non si curano di sè e degli altri e aspettano
  che sia un soggetto esterno, preferibilmente pubblico, a doversi far
  carico della loro incolumità a casa, sulle strade e nei luoghi di lavoro.
                       RAPPORTO REALIZZATO DA UN GRUPPO DI RICERCA DEL CENSIS
Oltre l'80% degli infortuni é dovuto
   a comportamenti non sicuri
L’EVOLUZIONE TEMPORALE DEGLI INFORTUNI

                          L’errore umano spesso è
                          solo l’apice dell’iceberg,
                         sintomo di più falle a vari
                         livelli dell’organizzazione.
DETERMINANTI DEL COMPORTAMENTO
  Razionale/Logica                  INPUT           Emotiva/Creativa

Percezione del rischio                           Propensione al rischio
   Capacità di individuare                      L’approccio dell’individuo nell’affrontare
      fonti di pericolo                              o evitare situazioni pericolose

                                COMPORTAMENTO
QUALI SONO I DETERMINANTI
                                  DEL COMPORTAMENTO?
  Fattori Personali                                             Fattori Ambientali

Educazione/Apprendimento
           30%                                                     Ambiente di lavoro
                                                                         50%

    Caratteristiche Genetiche
               20%

     Ambiente di lavoro    Caratteristiche Genetiche   Educazione/Apprendimento
TEORIA DELLE FINESTRE ROTTE
TEORIA DELLE FINESTRE ROTTE
The Human Factor   Ispirato dall’articolo sulla F1
                                        Di Gianluca Calvaresi

Le Mans - 1969
L’evoluzione della Sicurezza…..

            DRIVE SAFE: Mandatory training course for young driver talent
Curva DuPont-Bradley
  Frequenza degli Infortuni

                              •   Adempimenti         •   Committment della       •   Comprensione ed       •   Spirito di squadra
                              •   Sicurezza come          Direzione                   impegno del personale •   Attenzione su e verso
                                  istinto naturale    •   Condizioni di impiego   •   Valore proprio            gli altri
                              •   Responsabilità      •   Disciplina/Rigore       •   Attenzione verso se   •   Proattività e
                                  delegata all’area   •   Regole/Procedure            stessi                    miglioramento
                                  Sicurezza           •   Formazione              •   Pratica e attitudine      continuo
                              •   Scarso
                                  coinvolgimento
                                  della Direzione
Ricordate le polemiche sull’Halo?
LA TEORIA DEL FORMAGGIO SVIZZERO
Gli incidenti normalmente non derivano da una singola causa, ma sorgono da una serie di motivi
           che coincidono con una sequenza di eventi interconnessi ed indesiderabili

                            Macchine                          ERRORI LATENTI           Insufficienze organizzativo-gestionali

                            Obsolete     Scarsa
                                       Manutenzione
                                                Procedure Mancanza                              ERRORI ATTIVI
                                                non chiare Formazione                           Riconducibile a un’azione
                                                                        Manomissioni
                                                                                                sbagliata o a un incidente
                                                                          sistemi               dovuto a malfunzionamento
                                                                               Distrazione

             LA TEORIA DEGLI ERRORI LATENTI
                                                                                                                                30
https://www.youtube.com/watch?v=uUuybWjE3Ik
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LA PERCEZIONE DELLA SICUREZZA
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            Flixbus, incidente a Zurigo: morta una donna, 43 feriti (3 gravissimi)

The 57-year-old driver of the coach crashed into a wall on the A3 motorway near Zurich on their way from the Italian city of
Genoa to Düsseldorf in Germany. He suffered serious injuries. A 37-year-old Italian woman died instantly when she was thrown
from the bus into the Sihl River.
La vittima dell’incidente del Flixbus Genova Dusseldorf è stata trovata nel fiume accanto l’autostrada svizzera A3. ……..bisogna
certamente ricordare la prima regola fondamentale per salvarsi la pelle: allacciare le cinture.
L’obbligo c’è da aprile 2006, ma è come se non ci fosse. Su qualsiasi tipo di bus. Ma questi sono i veicoli in cui la
sottovalutazione del rischio regna sovrana. Il sospetto è che non allacciasse le cinture nemmeno la povera donna rimasta
vittima dell’incidente di domenica notte vicino a Zurigo: di solito si viene sbalzati fuori quando non si usano le cinture. Anche
se, nel caso dei bus, parliamo quasi sempre di cinture a soli due punti d’attacco, che quindi lasciano libere le spalle e quindi
sono più soggetti al rischio di sfilamento del corpo del passeggero. (Strade sicure – di Maurizio Caprino)
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SPAZI CONFINATI
Per spazio confinato si intende un qualsiasi ambiente limitato, in cui il pericolo di morte o di infortunio grave
è molto elevato, a causa della presenza di sostanze o condizioni di pericolo (ad es. mancanza di ossigeno).
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NEAR MISS

NEAR MISS o QUASI INCIDENTE: indica un mancato incidente nato da situazioni indesiderate e impreviste che
hanno determinato, o avrebbero potuto determinare, rischio per le persone, le cose e/o l’ambiente.

                     Ma, se non è successo niente ….
                          perché occuparcene ?

NEAR MISS o QUASI INCIDENTE:
indica un mancato incidente = oggi ma … domani ?
nato da situazioni indesiderate e impreviste = l’analisi dei rischi è adeguata ?
che hanno determinato, o avrebbero potuto determinare, rischio per le persone, le cose e/o l’ambiente =
è condizione accettabile ?
LA DISTRIBUZIONE DEGLI INCIDENTI

La Piramide di H. W. Heinrich (1931) . Heinrich    Nel 2003, ConocoPhillips Marine ha condotto
era un Ingegnere Industriale americano,            uno studio simile dimostrando una enorme
impiegato in una compagnia di assicurazioni.       differenza tra incidenti gravi e Near Misses. Lo
Analizzo’ un campione di 330 Casi di Incidente     studio ha dimostrato che per ogni incidente
e li ha suddivisi secondo quanto riportato nella   fatale ci sono almeno 300,000 comportamenti a
Piramide.                                          rischio.
Qual’è la differenza tra
Infortunio e Near Miss?
NEAR MISSES:
Qual’e’ quindi la differenza tra Infortunio & Near Miss?

                         ...   La Fortuna
Considerando che non si conosce quale incidente puo’ causare un infortunio…

                          L’Obiettivo deve essere:

          LA PREVENZIONE DI QUALSIASI INCIDENTE
QUAL’E’ L’APPROCCIO CORRETTO PER
            PREVENIRE UN INCIDENTE?

          Approccio
           Reattivo

         Approccio
         Proattivo

•   RIPORTARE OGNI NEAR MISS O SITUAZIONE A RISCHIO

•   ANALIZZARE L’ INCIDENTE/NEAR MISS
•   ELIMINARE TUTTE LE CAUSE D’INCIDENTE
IL POTERE DELL’ABITUDINE

L’esperimento del
Dott. Stephenson
LA CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO
La mente di un bambino, giovane e vitale, è come una spugna che assorbe tutto
quello a cui è esposta. Ai bambini non serve la mega teoria, non servono ricerche
scientifiche, loro osservano le cose così come sono.

Gli adulti portano con sé un bagaglio di esperienza, risorsa preziosa, ma anche
una minaccia all’accettazione del nuovo.

Abitudini mentali radicate tendono a
chiudere la mente alle nuove idee ed a
rimanere attaccati alla COMFORT ZONE.
COMFORT ZONE
La Comfort Zone è quel luogo comodissimo e sicuro che ci siamo creati basandoci
sulle nostre esperienze e convinzioni ed in cui abbiamo raccolto tutte le nostre
sicurezze ed abitudini.
COMFORT ZONE

"Si è fatto sempre così" o "Faccio questa cosa da trent’anni"...
    Sono dei classici esempi di attaccamento alla "Comfort Zone"!
COMFORT ZONE

Stando all’interno della Comfort Zone tendiamo anche a convincerci che........

                       A noi non succederà!!!

                               Per evitare le 12.000 vittime dobbiamo
                                CAMBIARE IL MODO DI FARE LE COSE
Non possiamo pretendere
che le cose cambino, se
continuiamo a fare le
stesse cose

A.Einstein
CHI GUIDA IL CAMBIAMENTO?
CHI GUIDA IL CAMBIAMENTO?
LEADER COME COSTRUTTORE DI CONTESTI

Il leader passa dal classico esercizio della “pianificazione e controllo” a
quello innovativo della “creazione del contesto”. Un contesto dove la vera
motivazione è l’auto-motivazione, frutto di una visione condivisa, ottenuta
con l’esempio del leader che fornisce l’energia del cambiamento.

                                    Alberto F. De Toni
                                    Università degli Studi di Udine
                                    Presidente della Fondazione CRUI (Conferenza dei
                                    Rettori delle Università Italiane)
PEER SAFETY EDUCATION

                                Per operare un reale cambio culturale bisogna continuare ad
                                investire in sicurezza e coinvolgere le nuove generazioni.

Uno dei pilastri su cui IIS ha fondato le proprie attività è la “Peer Safety Education”, una metodologia
innovativa che mette al centro gli studenti al fine di contribuire a sensibilizzare e divulgare la cultura
ambientale e della salute e sicurezza. Si tratta di un percorso di formazione che coinvolge studenti di ogni
ordine e grado, attraverso un processo a cascata che arriva fino alla scuola dell’infanzia.

Un progetto auto-sostenibile, di facile scalabilità e replicabilità, che in un’ottica di rete, attraverso gli
adolescenti, punta a diffondere concetti e buone pratiche coinvolgendo anche le famiglie e quindi l’intera
cittadinanza.
https://www.youtube.com/watch?v=CN7CxmcZBjU&list=TLPQMTgwOTIwMjC7SBt9ddHjJA&index=3
PEER SAFETY EDUCATION
                                     Competenze
PEER EDUCATION:                       Trasversali
-   Autocandidatura
-   Leadership
-   Doti dialettiche
-   Capacità di lavorare in gruppo
-   Empatia                                         PEER SAFETY EDUCATION:
                                                    - Ogni studente diventa Safety Tutor
                                                    - Approccio aziendale
                                                    - Team building
                                                    - Fuori dalla comfort zone
                                                    - Sviluppo dell’autostima
IL PERCORSO PSE AD OGGI

EU–OSHA - INAIL         Didacta 2018-2019   Wind&Safety
Best practice 2019      Eccellenze della    ObiettivoZero
                        scuola toscana      Azzeriamoli
                                            Rete Mugello
RISULTATI
               PEER SAFETY EDUCATION 2016/20
✓   25.000+ Giovani coinvolti         ✓ 5 Safety Day in aziende
✓   700+ Safety Tutor formati         ✓ 8 Seminari
✓   50+ Scuole raggiunte              ✓ 6 Regioni
✓   40 Eventi per le scuole
✓   6 Cabaret comico-circense
✓   6 Eventi teatrali

                                Concepts
1° PSE TOUR
                                                                Primo PEER SAFETY EDUCATION TOUR - 1° semestre 2019

       1700                 10                     15                               50                             150
       Studenti             Eventi                 Scuole                       Safety Tutor Sn                 Safety Tutor Jr

                                              Secondaria Secondo Grado

 50                                  25 SAFETY TUTOR         25 SAFETY TUTOR
                                        SENIOR (ITS)          SENIOR (lst. Alb)                            350 Aspiranti Safety
                                                                                                               Tutor Senior
                                                   Secondaria Grado                                        100 Professionisti
150                      65 SAFETY TOUR        65 SAFETY TOUR                  25 SAFETY TOUR              50       Allievi Univ. & Master
                             JUNIOR                JUNIOR                          JUNIOR
                                           Secondaria Primo Grado & Primaria
1000
                  400 ALLIEVI          250 ALLIEVI                200 ALLIEVI                     150 ALLIEVI
L’APPROCCIO AZIENDALE

  Approvvigionamento
       Materiali
DALLA TEORIA ALLA PRATICA…
ANCHE VIDEO E SPETTACOLI
LINGUAGGI PER OGNI TIPO DI AUDIENCE
LINGUAGGI PER OGNI TIPO DI AUDIENCE
LEADER COME COSTRUTTORE DI CONTESTI

Il   leader   passa   dal   classico   esercizio   della
“pianificazione e controllo” a quello innovativo della
“creazione del contesto”. Un contesto dove la vera
motivazione è l’auto-motivazione, frutto di una visione
condivisa, ottenuta con l’esempio del leader che
fornisce l’energia del cambiamento.

Alberto F. De Toni
Università degli Studi di Udine
Presidente della Fondazione CRUI (Conferenza dei
Rettori delle Università Italiane)
PCTO: IL PROJECT MANAGEMENT
     Lezione                    Lezione                       Lezione                           Lezione                Lezione
        1                          2                             3                                 4                      5
Milestone/Tollgate                               TG1                             TG2                                           TG3                    TG4
                                             6/3/2021                       16/3/2021                                        10/4/2021               26/4/2021

        •    Definizione Team di lavoro                                                  Produzione della prima
  TG1   •    Sviluppo Idea di progetto                                     TG3           bozza di contenuti/attività
        •    Target (a chi sarà rivolto)

                                 •   Progettazione: Ingegnerizzazione dell’idea                                                Progetto pronto per
                          TG2    •   Pianificazione fabbisogni (dati, materiali, etc.)                                 TG4       essere divulgato
                                 •   Programmazione attività                                                                       DRY RUN

            I vari Tollgate (TGx) certificano l’avanzamento dei lavori del progetto
LE TEMATICHE
VIDEO PSE

ERRORI LATENTI
https://www.youtube.com/watch?v=uUuybWjE3Ik

PSE
https://www.youtube.com/watch?v=CN7CxmcZBjU&list=TLPQMTgwOTIwMjC7SBt9ddHjJA&index=3

https://www.youtube.com/watch?v=L8blaitylHA&list=TLPQMTgwOTIwMjC7SBt9ddHjJA&index=4

https://www.youtube.com/watch?v=ui9vw1lUJAc&t=39s

https://www.youtube.com/channel/UCh1IAyaVYhB5u6KGa4fJuQA?view_as=subscriber
CANALE YOUTUBE Istituto Italiano Per La Sicurezza
COME RISPONDERE ALL’AUMENTARE DELLA COMPLESSITÀ

Quando la complessità aumenta non si può affrontarla centralmente,
bisogna decentrare, puntare sulla partecipazione e sull’assunzione di
responsabilità da parte di tutti. Serve intelligenza distribuita, interconnessa,
auto-motivata e auto-attivata.

                                      Alberto F. De Toni
                                      Università degli Studi di Udine
                                      Presidente della Fondazione CRUI (Conferenza dei
                                      Rettori delle Università Italiane)
RIEPILOGANDO
GRAZIE
aeisinberg@istitutoitalianosicurezza.it
 fmeduri@istitutoitalianosicurezza.it
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