Sviluppare la Cultura della Salute & Sicurezza: La realizzazione di un percorso efficace
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L’ISTITUTO ITALIANO PER LA SICUREZZA L’Istituto Italiano per la Sicurezza (IIS) è un’Associazione NO Profit che ha come principale obiettivo quello di accrescere la Consapevolezza del Rischio e diffondere la Cultura della Sicurezza. Creare una cultura della sicurezza significa far comprendere che l’adozione di comportamenti sicuri non è un obbligo imposto dalla legge o dall’azienda, ma il frutto di una naturale consapevolezza. La missione di IIS è quella di cambiare l’approccio culturale alla sicurezza e per far ciò è necessario che i concetti della sicurezza siano parte integrante del DNA e del bagaglio di esperienze di ogni individuo e quindi, che tali esperienze, vengano tramandate da generazione in generazione.
CHI SIAMO Sono un Ingegnere Elettrico e oggi un Senior Manager con oltre 21 anni di esperienza lavorativa, sviluppata nell’ambito del Service di aziende multinazionali, operanti nei settori dell'energia eolica, del gas e petrolio e delle telecomunicazioni. La mia esperienza lavorativa è iniziata nel 2000 in Nokia come Telecom Implementation Engineer, poi nel 2002 sono entrato in GE Oil&Gas dove per 4 anni ho lavorato principalmente come Project Manager per attività di Field Service. Dal 2006 sono nel settore delle Rinnovabili e lavoro per GE Renewables nella divisione di WIND ONSHORE. Dopo aver ricoperto il ruolo di Responsabile dell’Operation & Maintenance, prima per l’Italia e poi per Italia e Francia, dal 2015 lavoro come New Market Development Manager e supporto lo sviluppo dei progetti nei nuovi mercati per la regione EMEA. Da quando sono entrato a far parte del settore eolico, ho sempre lavorato in modo proattivo per promuovere la Cultura della Sicurezza e la Consapevolezza del Rischio nel nostro settore. Nel 2008 ho fondato e lanciato Wind & Safety, un seminario sulla sicurezza che oggi è arrivato alla 12 ° Edizione (www.windandsafety.com). Per rafforzare il mio impegno sui temi della Salute e Sicurezza, supportato da un team di professionisti, nel novembre 2015 ho fondato - Istituto Italiano per la Sicurezza - Associazione No Profit che mira a cambiare l'approccio culturale alla sicurezza (www.istitutoitalianosicurezza.it/). https://www.linkedin.com/in/francescomeduri/
CHI SIAMO Ho una Laurea Magistrale in Ingegneria Elettrica, con una specializzazione in Automazione Industriale e 24 anni di esperienza lavorativa. Ho iniziato la mia carriera con un Leadership Program alla Dalmine S.p.a., nel Reparto Sviluppo Sistemi Logistici. Poi ho trascorso 9 anni alla Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento Sant'Anna, ricoprendo da subito il ruolo di Responsabile del gruppo Micromanipolazione e negli ultimi tre anni anche come Ricercatore in Robotica Biomedica, coordinando progetti Nazionali e Internazionali. Ho conseguito l’abilitazione all’insegnamento universitario come Professore Associato. Successivamente, il mio percorso professionale si è sviluppato negli ultimi 14 anni in Baker Hughes (ex GE Oil & Gas), per i primi 2 anni come Control Engineer, poi per 5 anni nel settore Qualità, dove ho conseguito la certificazione di Lean Black Belt, e per 5 anni come Global Senior External Funding Manager. Da 2 anni ricopro il ruolo di Senior Business Development and Licensing Manager, in cui collaboro con l'Executive Leadership per definire ed eseguire la strategia aziendale principalmente nell’area New Energy Solution. Mi sono occupata anche di Responsabilità Sociale d'Impresa (CSR) a livello globale, e sfrutto quotidianamente il mio background accademico e la mia rete per rafforzare relazioni accademiche e governative, in un contesto internazionale. Da sempre appassionata di Sostenibilità, Salute e Sicurezza, nel novembre 2015 ho co-fondato l’Istituto Italiano per la Sicurezza - Associazione No Profit che mira a cambiare l'approccio culturale alla sicurezza (www.istitutoitalianosicurezza.it/). https://www.linkedin.com/in/anna-eisinberg-8aa04214/
CORPORATE SOCIAL RESPONSIBILITY La Responsabilità Sociale delle Imprese (RSI) è stata definita dalla Commissione europea come l’integrazione volontaria delle istanze sociali ed ecologiche delle imprese nelle loro operazioni commerciali e nei loro rapporti con le parti interessate (Stakeholder). Nel 2001, la Commissione Europea ha avviato un dibattito con la pubblicazione del libro verde «Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese. Nello stesso periodo, l’ EU-OSHA (Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul Lavoro) ha tenuto un seminario europeo al fine di esaminare i punti di collegamento tra la Responsabilità Sociale delle Imprese e la Salute e Sicurezza sul lavoro. Entrambe le iniziative hanno chiaramente dimostrato che la RSI costituisce un’evoluzione strategicamente importante sia per le imprese europee che per i responsabili politici e che Salute e Sicurezza sul lavoro rappresentano in modo rilevante una parte integrante del concetto di RSI. Essere Socialmente Responsabili significa andare oltre gli obblighi di legge, investendo «di più» nel Capitale Umano, nell’Ambiente e nei rapporti con le altre parti interessate. Senza dubbio, condizioni di lavoro salubri e sicure nonché buone condizioni di salute dei lavoratori rientrano fra le responsabilità sociali delle imprese e possono essere considerate parte integrante della RSI.
NELLE PROSSIME 4 ORE… Percezione PARLEREMO DI SICUREZZA Cultura Comportamenti Comunicazione Peer Safety Education & PCTO
INCIDENTI DOMESTICI 4,5 milioni di incidenti l’anno, di cui 8 mila mortali Gli anziani e i bambini sono i soggetti più esposti a questa Incidenti Domestici tipologia di incidente. Il 62% degli italiani si sente sicuro in casa, i pericoli più temuti sono le fughe di gas, gli incendi e le perdite d'acqua.... 8.000 .....ma l'incidente più frequente è la caduta (40-45%), seguiti da schiacciamento (circa 17%) e tagli (circa 16%).
INCIDENTI STRADALI Incidenti Stradali 3.000 + Nel 2019 sono stati 172.183 gli incidenti stradali con lesioni a persone in Italia, in lieve calo rispetto al 2018 (-0,2%), con 3.173 vittime (-161, pari a -4,8%) e 241.384 feriti (-0,6%). Nel 2019 sono 35 i bambini tra 0 e 14 anni che hanno perso la vita in incidenti stradali (34 nel 2018) Nota: Si è preferito mantenere i numeri del 2019 poiché quelli del 2020 sono falsati dal lockdown
INCIDENTI LAVORO 16 222 Incidenti Lavoro 12 2 65 107 1270 (1056 + 214) 1.000 + 100 Vittime nel 2020 39 40 54 28 6 10 59 72 I dati INAIL al 31/12/2020 registrano 1270 (1056 + 214) denunce degli infortuni mortali contro 1089 (783 + 306) del 2019. 98 6 22 Circa un terzo delle denunce riguarda i casi Covid-19 sul lavoro 31 67 Eleborazione di Vega Engineering su dati INAIL al 31/12/2020
SICUREZZA E COMPETIVITA’
IL COSTO SOCIALE DI INCIDENTI E MALATTIE PROFESSIONALI
IL COSTO DI UN INCIDENTI SUL LAVORO I Costi Diretti, sono immediatamente quantificabili, ad esempio: 1.Costi Sanitari (spese ospedaliere, consulti medici, riabilitazione, medicinali) COSTI 2.Costi Legali (difesa, processuali, eventuale tutela, rimborsi, dissequestri, ecc) DIRETTI Secondo alcune stime, il costo complessivo di una 3.Costi Provvedimenti (ammende, sanzioni, sequestri, ecc) giornata lavorativa persa a seguito di un infortunio sul 4.Costi Assicurativi (copertura franchigie, previdenziali, aumenti premi) 5.Costi Danni (macchinari, infrastrutture, attrezzature, edifici, veicoli) lavoro è 5,5 volte superiore di quello della retribuzione 6.Costi da Mancata Produzione (danni commerciali, assenze, disservizi, ecc) 7.Costi Personale (perdita produttività, demansionamenti, invalidità, ecc) lorda della medesima giornata lavorativa. La quantificazione dei Costi Indiretti è da sempre fonte di studio da parte degli addetti ai lavori e varia moltissimo a seconda del tipo di azienda e di COSTI Se il costo di un operaio metalmeccanico si aggira infortunio. A titolo di esempio si può elencare: 1.Costi Astensioni (scioperi, blocchi produttivi, riduzione produttività, ecc) INDIRETTI intorno a 20-25€/ora ovvero 160-200€/giorno 2.Costi Straordinari e Sostituzioni (turnover del personale, recupero produzione L’infortunato costerebbe invece circa 880-1100€/giorno e/o assenze) 3.Costi Indagine (analisi, verbali, assistenza/rapporti autorità di controllo) 4.Costi Legali (estensione responsabilità impresa/resp. amministrativa 231) 5.Danni Immagine (aziendale, commerciale, marketing).
E’ UNA QUESTIONE DI CULTURA… Caduti nel silos. Non ce l’ha fatta Francesco, aveva tentato di salvare fratello. Marsala. Antennista precipita dal tetto e muore: 33 anni fa suo papà morì nello stesso modo Incidente mortale in auto col nonno, Si schianta bus di studenti Erasmus, bambino era senza cintura: La strage in Spagna: 13 ragazze morte mamma: «Mio padre non ha colpa»
CULTURA DELLA SICUREZZA CULTURA: La Cultura é quanto concorre alla formazione dell'individuo sul piano intellettuale e morale e all'acquisizione della consapevolezza del ruolo che gli compete nella società. CONSAPEVOLEZZA: + La Consapevolezza è la capacità di essere presente in quello che stiamo facendo, mentre lo stiamo facendo (Branden). CULTURA DELLA SICUREZZA: = La Cultura della Sicurezza è un insieme ordinato di valori che aiutano: • a recepire, seguire e rispettare le norme • a capirne il suo significato e la sua utilità • a farla diventare prima propria e poi a divulgarla.
CULTURA DELLA SICUREZZA... ETICA UN INSIEME DI VALORI CORAGGIO RISPETTO CULTURA DELLA SICUREZZA PASSIONE IMPEGNO
LA SICUREZZA IN ITALIA NON È ANCORA UN VALORE SOCIALE • Poco più del 31% degli italiani ha un comportamento pro-attivo nei confronti della prevenzione e davvero pensa faccia capo intanto a loro stessi affrontare e risolvere le questioni legate alla sicurezza • Il 21% si possono definire persone fortunate a non essere mai incappati in incidenti • Mentre circa il 47% è composto da persone che vivono nella distrazione più completa, non si curano di sè e degli altri e aspettano che sia un soggetto esterno, preferibilmente pubblico, a doversi far carico della loro incolumità a casa, sulle strade e nei luoghi di lavoro. RAPPORTO REALIZZATO DA UN GRUPPO DI RICERCA DEL CENSIS
Oltre l'80% degli infortuni é dovuto a comportamenti non sicuri
L’EVOLUZIONE TEMPORALE DEGLI INFORTUNI L’errore umano spesso è solo l’apice dell’iceberg, sintomo di più falle a vari livelli dell’organizzazione.
DETERMINANTI DEL COMPORTAMENTO Razionale/Logica INPUT Emotiva/Creativa Percezione del rischio Propensione al rischio Capacità di individuare L’approccio dell’individuo nell’affrontare fonti di pericolo o evitare situazioni pericolose COMPORTAMENTO
QUALI SONO I DETERMINANTI DEL COMPORTAMENTO? Fattori Personali Fattori Ambientali Educazione/Apprendimento 30% Ambiente di lavoro 50% Caratteristiche Genetiche 20% Ambiente di lavoro Caratteristiche Genetiche Educazione/Apprendimento
TEORIA DELLE FINESTRE ROTTE
TEORIA DELLE FINESTRE ROTTE
The Human Factor Ispirato dall’articolo sulla F1 Di Gianluca Calvaresi Le Mans - 1969
L’evoluzione della Sicurezza….. DRIVE SAFE: Mandatory training course for young driver talent
Curva DuPont-Bradley Frequenza degli Infortuni • Adempimenti • Committment della • Comprensione ed • Spirito di squadra • Sicurezza come Direzione impegno del personale • Attenzione su e verso istinto naturale • Condizioni di impiego • Valore proprio gli altri • Responsabilità • Disciplina/Rigore • Attenzione verso se • Proattività e delegata all’area • Regole/Procedure stessi miglioramento Sicurezza • Formazione • Pratica e attitudine continuo • Scarso coinvolgimento della Direzione
Ricordate le polemiche sull’Halo?
LA TEORIA DEL FORMAGGIO SVIZZERO Gli incidenti normalmente non derivano da una singola causa, ma sorgono da una serie di motivi che coincidono con una sequenza di eventi interconnessi ed indesiderabili Macchine ERRORI LATENTI Insufficienze organizzativo-gestionali Obsolete Scarsa Manutenzione Procedure Mancanza ERRORI ATTIVI non chiare Formazione Riconducibile a un’azione Manomissioni sbagliata o a un incidente sistemi dovuto a malfunzionamento Distrazione LA TEORIA DEGLI ERRORI LATENTI 30
https://www.youtube.com/watch?v=uUuybWjE3Ik
COMUNICARE LA SICUREZZA
LA PERCEZIONE DELLA SICUREZZA
COMUNICARE LA SICUREZZA
COMUNICARE LA SICUREZZA
COMUNICARE LA SICUREZZA
COMUNICARE LA SICUREZZA
COMUNICARE LA SICUREZZA
COMUNICARE LA SICUREZZA
COMUNICARE LA SICUREZZA
COMUNICARE LA SICUREZZA Flixbus, incidente a Zurigo: morta una donna, 43 feriti (3 gravissimi) The 57-year-old driver of the coach crashed into a wall on the A3 motorway near Zurich on their way from the Italian city of Genoa to Düsseldorf in Germany. He suffered serious injuries. A 37-year-old Italian woman died instantly when she was thrown from the bus into the Sihl River. La vittima dell’incidente del Flixbus Genova Dusseldorf è stata trovata nel fiume accanto l’autostrada svizzera A3. ……..bisogna certamente ricordare la prima regola fondamentale per salvarsi la pelle: allacciare le cinture. L’obbligo c’è da aprile 2006, ma è come se non ci fosse. Su qualsiasi tipo di bus. Ma questi sono i veicoli in cui la sottovalutazione del rischio regna sovrana. Il sospetto è che non allacciasse le cinture nemmeno la povera donna rimasta vittima dell’incidente di domenica notte vicino a Zurigo: di solito si viene sbalzati fuori quando non si usano le cinture. Anche se, nel caso dei bus, parliamo quasi sempre di cinture a soli due punti d’attacco, che quindi lasciano libere le spalle e quindi sono più soggetti al rischio di sfilamento del corpo del passeggero. (Strade sicure – di Maurizio Caprino)
COMUNICARE LA SICUREZZA
COMUNICARE LA SICUREZZA
SPAZI CONFINATI Per spazio confinato si intende un qualsiasi ambiente limitato, in cui il pericolo di morte o di infortunio grave è molto elevato, a causa della presenza di sostanze o condizioni di pericolo (ad es. mancanza di ossigeno).
COMUNICARE LA SICUREZZA
NEAR MISS NEAR MISS o QUASI INCIDENTE: indica un mancato incidente nato da situazioni indesiderate e impreviste che hanno determinato, o avrebbero potuto determinare, rischio per le persone, le cose e/o l’ambiente. Ma, se non è successo niente …. perché occuparcene ? NEAR MISS o QUASI INCIDENTE: indica un mancato incidente = oggi ma … domani ? nato da situazioni indesiderate e impreviste = l’analisi dei rischi è adeguata ? che hanno determinato, o avrebbero potuto determinare, rischio per le persone, le cose e/o l’ambiente = è condizione accettabile ?
LA DISTRIBUZIONE DEGLI INCIDENTI La Piramide di H. W. Heinrich (1931) . Heinrich Nel 2003, ConocoPhillips Marine ha condotto era un Ingegnere Industriale americano, uno studio simile dimostrando una enorme impiegato in una compagnia di assicurazioni. differenza tra incidenti gravi e Near Misses. Lo Analizzo’ un campione di 330 Casi di Incidente studio ha dimostrato che per ogni incidente e li ha suddivisi secondo quanto riportato nella fatale ci sono almeno 300,000 comportamenti a Piramide. rischio.
Qual’è la differenza tra Infortunio e Near Miss?
NEAR MISSES:
Qual’e’ quindi la differenza tra Infortunio & Near Miss? ... La Fortuna Considerando che non si conosce quale incidente puo’ causare un infortunio… L’Obiettivo deve essere: LA PREVENZIONE DI QUALSIASI INCIDENTE
QUAL’E’ L’APPROCCIO CORRETTO PER PREVENIRE UN INCIDENTE? Approccio Reattivo Approccio Proattivo • RIPORTARE OGNI NEAR MISS O SITUAZIONE A RISCHIO • ANALIZZARE L’ INCIDENTE/NEAR MISS • ELIMINARE TUTTE LE CAUSE D’INCIDENTE
IL POTERE DELL’ABITUDINE L’esperimento del Dott. Stephenson
LA CAPACITÀ DI APPRENDIMENTO La mente di un bambino, giovane e vitale, è come una spugna che assorbe tutto quello a cui è esposta. Ai bambini non serve la mega teoria, non servono ricerche scientifiche, loro osservano le cose così come sono. Gli adulti portano con sé un bagaglio di esperienza, risorsa preziosa, ma anche una minaccia all’accettazione del nuovo. Abitudini mentali radicate tendono a chiudere la mente alle nuove idee ed a rimanere attaccati alla COMFORT ZONE.
COMFORT ZONE La Comfort Zone è quel luogo comodissimo e sicuro che ci siamo creati basandoci sulle nostre esperienze e convinzioni ed in cui abbiamo raccolto tutte le nostre sicurezze ed abitudini.
COMFORT ZONE "Si è fatto sempre così" o "Faccio questa cosa da trent’anni"... Sono dei classici esempi di attaccamento alla "Comfort Zone"!
COMFORT ZONE Stando all’interno della Comfort Zone tendiamo anche a convincerci che........ A noi non succederà!!! Per evitare le 12.000 vittime dobbiamo CAMBIARE IL MODO DI FARE LE COSE
Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose A.Einstein
CHI GUIDA IL CAMBIAMENTO?
CHI GUIDA IL CAMBIAMENTO?
LEADER COME COSTRUTTORE DI CONTESTI Il leader passa dal classico esercizio della “pianificazione e controllo” a quello innovativo della “creazione del contesto”. Un contesto dove la vera motivazione è l’auto-motivazione, frutto di una visione condivisa, ottenuta con l’esempio del leader che fornisce l’energia del cambiamento. Alberto F. De Toni Università degli Studi di Udine Presidente della Fondazione CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane)
PEER SAFETY EDUCATION Per operare un reale cambio culturale bisogna continuare ad investire in sicurezza e coinvolgere le nuove generazioni. Uno dei pilastri su cui IIS ha fondato le proprie attività è la “Peer Safety Education”, una metodologia innovativa che mette al centro gli studenti al fine di contribuire a sensibilizzare e divulgare la cultura ambientale e della salute e sicurezza. Si tratta di un percorso di formazione che coinvolge studenti di ogni ordine e grado, attraverso un processo a cascata che arriva fino alla scuola dell’infanzia. Un progetto auto-sostenibile, di facile scalabilità e replicabilità, che in un’ottica di rete, attraverso gli adolescenti, punta a diffondere concetti e buone pratiche coinvolgendo anche le famiglie e quindi l’intera cittadinanza.
https://www.youtube.com/watch?v=CN7CxmcZBjU&list=TLPQMTgwOTIwMjC7SBt9ddHjJA&index=3
PEER SAFETY EDUCATION Competenze PEER EDUCATION: Trasversali - Autocandidatura - Leadership - Doti dialettiche - Capacità di lavorare in gruppo - Empatia PEER SAFETY EDUCATION: - Ogni studente diventa Safety Tutor - Approccio aziendale - Team building - Fuori dalla comfort zone - Sviluppo dell’autostima
IL PERCORSO PSE AD OGGI EU–OSHA - INAIL Didacta 2018-2019 Wind&Safety Best practice 2019 Eccellenze della ObiettivoZero scuola toscana Azzeriamoli Rete Mugello
RISULTATI PEER SAFETY EDUCATION 2016/20 ✓ 25.000+ Giovani coinvolti ✓ 5 Safety Day in aziende ✓ 700+ Safety Tutor formati ✓ 8 Seminari ✓ 50+ Scuole raggiunte ✓ 6 Regioni ✓ 40 Eventi per le scuole ✓ 6 Cabaret comico-circense ✓ 6 Eventi teatrali Concepts
1° PSE TOUR Primo PEER SAFETY EDUCATION TOUR - 1° semestre 2019 1700 10 15 50 150 Studenti Eventi Scuole Safety Tutor Sn Safety Tutor Jr Secondaria Secondo Grado 50 25 SAFETY TUTOR 25 SAFETY TUTOR SENIOR (ITS) SENIOR (lst. Alb) 350 Aspiranti Safety Tutor Senior Secondaria Grado 100 Professionisti 150 65 SAFETY TOUR 65 SAFETY TOUR 25 SAFETY TOUR 50 Allievi Univ. & Master JUNIOR JUNIOR JUNIOR Secondaria Primo Grado & Primaria 1000 400 ALLIEVI 250 ALLIEVI 200 ALLIEVI 150 ALLIEVI
L’APPROCCIO AZIENDALE Approvvigionamento Materiali
DALLA TEORIA ALLA PRATICA…
ANCHE VIDEO E SPETTACOLI
LINGUAGGI PER OGNI TIPO DI AUDIENCE
LINGUAGGI PER OGNI TIPO DI AUDIENCE
LEADER COME COSTRUTTORE DI CONTESTI Il leader passa dal classico esercizio della “pianificazione e controllo” a quello innovativo della “creazione del contesto”. Un contesto dove la vera motivazione è l’auto-motivazione, frutto di una visione condivisa, ottenuta con l’esempio del leader che fornisce l’energia del cambiamento. Alberto F. De Toni Università degli Studi di Udine Presidente della Fondazione CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane)
PCTO: IL PROJECT MANAGEMENT Lezione Lezione Lezione Lezione Lezione 1 2 3 4 5 Milestone/Tollgate TG1 TG2 TG3 TG4 6/3/2021 16/3/2021 10/4/2021 26/4/2021 • Definizione Team di lavoro Produzione della prima TG1 • Sviluppo Idea di progetto TG3 bozza di contenuti/attività • Target (a chi sarà rivolto) • Progettazione: Ingegnerizzazione dell’idea Progetto pronto per TG2 • Pianificazione fabbisogni (dati, materiali, etc.) TG4 essere divulgato • Programmazione attività DRY RUN I vari Tollgate (TGx) certificano l’avanzamento dei lavori del progetto
LE TEMATICHE
VIDEO PSE ERRORI LATENTI https://www.youtube.com/watch?v=uUuybWjE3Ik PSE https://www.youtube.com/watch?v=CN7CxmcZBjU&list=TLPQMTgwOTIwMjC7SBt9ddHjJA&index=3 https://www.youtube.com/watch?v=L8blaitylHA&list=TLPQMTgwOTIwMjC7SBt9ddHjJA&index=4 https://www.youtube.com/watch?v=ui9vw1lUJAc&t=39s https://www.youtube.com/channel/UCh1IAyaVYhB5u6KGa4fJuQA?view_as=subscriber CANALE YOUTUBE Istituto Italiano Per La Sicurezza
COME RISPONDERE ALL’AUMENTARE DELLA COMPLESSITÀ Quando la complessità aumenta non si può affrontarla centralmente, bisogna decentrare, puntare sulla partecipazione e sull’assunzione di responsabilità da parte di tutti. Serve intelligenza distribuita, interconnessa, auto-motivata e auto-attivata. Alberto F. De Toni Università degli Studi di Udine Presidente della Fondazione CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università Italiane)
RIEPILOGANDO
GRAZIE aeisinberg@istitutoitalianosicurezza.it fmeduri@istitutoitalianosicurezza.it
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