Note informative per i donatori di sangue ed emocomponenti

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Azienda Provinciale Servizi Sanitari
                                                                            DIMT-Doc-08
                                                Documento D.I.M.T.
                                                                            Data emissione: 21/09/2010
                                       Note informative per i donatori di
                                                                            Rev. 1
                                          sangue ed emocomponenti
Dipartimento Immunoematologia e
     Medicina Trasfusionale
                                                                            Pag. 1/17

                          DIPARTIMENTO DI MEDICINA TRASFUSIONALE
Introduzione……………………………………………………………………………… pag.                                         3
Corretta compilazione del questionario………………………………………………….. pag.                        4
Criteri generali di accettazione e valutazione……………………………………………. pag.                   5
Criteri specifici per donazioni in aferesi…………………………………………………. pag.                     6
Frequenza delle donazioni…………….…………………………………………………. pag.                                6
Informazioni generali sui vari tipi di donazione…………………………………………. pag.                  7
Esami obbligatori ad ogni donazione e controlli periodici (annuali)……………………. pag.       8
Criteri di esclusione permanente e temporanea del donatore al fine della tutela della
salute del donatore………………………………………………………………………. pag.                                    10
Criteri di esclusione permanente e temporanea del donatore al fine della tutela della
salute del ricevente………………………………………………………………………. pag.                                   11
Comportamenti da adottare prima della donazione……………………………………… pag.                     15
Comportamenti da adottare durante la donazione……………………………………….. pag.                    15
Comportamenti da adottare dopo la donazione………………………………………….. pag.                      16
Alimentazione del donatore di sangue…………………………………………………… pag.                           17

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Il Decreto Ministeriale 3 marzo 2005, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 85 del 13 aprile
2005, sottolinea l'importanza di sensibilizzare e informare in merito al dono del sangue e al suo
valore etico e sanitario, sia chi già è donatore, sia tutte le persone che intendono avvicinarsi al dono
del sangue, sia la generalità dei cittadini che hanno il diritto/dovere di conoscere il problema.
E’ nello spirito di quanto enunciato dal Decreto Ministeriale che nasce questo documento
informativo con lo scopo di fornire sintetiche, ma utili informazioni con la finalità di salvaguardare
la salute del donatore e del ricevente.
In queste note informative si farà riferimento a dei termini abbastanza ricorrenti per cui di seguito
vengono riportate le spiegazioni necessarie:

- Consenso informato
        Il medico può prelevare il sangue a un donatore solo se ne ottiene il consenso, così come il
medico può fare una trasfusione o qualsiasi altra pratica medica solo se ottiene il consenso
dell'ammalato. In entrambi i casi il consenso, per essere valido dal punto di vista etico, deontologico
e giuridico, deve essere informato: in pratica chi dà il proprio consenso deve avere tutti gli elementi
di conoscenza sufficienti a fargli valutare correttamente la proposta del medico e quindi accettarla
(consenso informato) o rifiutarla.

 - Autoesclusione
        Al donatore viene garantita la possibilità di richiedere, in qualsiasi momento, al personale
medico della struttura trasfusionale o di raccolta di non utilizzare la propria donazione, tramite una
procedura riservata di autoesclusione.
In pratica il donatore può chiedere al medico che la donazione fatta non venga utilizzata (e quindi
eliminata), qualora in un momento successivo alla donazione acquisti la consapevolezza di non
avere comunicato al medico elementi che compromettano la sicurezza del sangue.

 -Esclusione temporanea
        La si mette in atto quando il donatore presenta patologie, comportamenti, aspetti del proprio
vivere che possono implicare un rischio per se stesso o per i riceventi del sangue donato, in base a
quanto stabilito dalle normative vigenti e/o a giudizio del medico trasfusionista.
La sospensione dalla donazione ha una durata variabile in rapporto al problema riscontrato. Il
donatore escluso temporaneamente a giudizio medico, può essere sottoposto ad esami di laboratorio
e/o strumentali. Risolto o scaduto il motivo di esclusione, viene riammesso alla donazione.

  -Esclusione permanente
        La si mette in atto in presenza di patologie croniche, comportamenti, aspetti del proprio
vivere che implicano o possono implicare un rischio per sé correlabile con la donazione (ad
esempio una cardiopatia) o un rischio per i riceventi del sangue donato (comportamenti sessuali a
rischio, tossicodipendenza, alcolismo, possibilità di trasmissione di malattie infettive ecc.), ed in
ogni caso in base a quanto stabilito dalle normative vigenti e/o a giudizio del medico trasfusionista.

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Il Decreto Ministeriale 03/03/2005, all’art. 9 comma 2 recita:

    “…Dal modulo di consenso informato deve risultare chiaramente la dichiarazione, da parte
del candidato donatore, di aver visionato il materiale informativo… e di averne compreso
compiutamente il significato; di aver risposto in maniera veritiera ai quesiti posti nel
questionario; …… di essere consapevole che le informazioni fornite sul proprio stato di salute e
sui propri stili di vita costituiscono un elemento fondamentale per la propria sicurezza e per la
sicurezza del ricevente il sangue donato; … di sottoporsi volontariamente alla donazione.”

   Da quanto sopra citato risulta evidente l’importanza di una attenta lettura e comprensione delle
domande cui si dovrà rispondere.

    Ogni donatore, laddove riscontrasse difficoltà nella comprensione di una o più domande, può
tralasciarne la risposta e rispondere solo dopo aver ricevuto dal medico le spiegazioni richieste, che
devono essere esaurienti ed in grado di chiarire ogni minimo dubbio. Inoltre deve essere chiaro ad
ogni donatore che comunque egli potrà in ogni momento rifiutare il consenso alla donazione.

   Si raccomanda di non sottovalutare alcuna domanda, anche se può apparire di scarsa rilevanza o
poco attinente alla donazione, ed essere consapevole che il non segnalare alcune informazioni,
anche all’apparenza di scarso significato, può minacciare l’integrità fisica del donatore e recare
danni al ricevente paziente.

    L’anamnesi (storia clinica) del donatore è un punto cardine per la sicurezza della donazione.

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(D.M. 3 marzo 2005)

Età:
Sangue intero:                                   18 – 65 anni
Prima donazione:                                 Inferiore o uguale a 60 anni
Plasmaferesi (intervallo sup. 90 giorni)         18 - 65 anni
Plasmaferesi      continuativa    (intervallo    18 – 60 anni
inferiore a 90 giorni):
Piastrinoaferesi:                                18 – 65 anni

Peso minimo: ≥ 50 kg.

Polso:
Euritmico con frequenza tra 50 e 100 battiti/minuto: soggetti allenati possono essere ammessi
anche con frequenza
(D.M. 3 marzo 2005)

Plasmaferesi:
                                                 Idoneità come per donazione di sangue intero
                                                 Prelievo minimo 450 mL– massimo 650 mL (600 mL in
                                                 assenza di reintegro di volume)
                                                 Protidemia >6 gr/dL con profilo elettroforetico
                                                 normale
                                                 Massimo prelievo al mese: 1,5 L
                                                 Massimo prelievo all’anno: 10 L

Piastrinoaferesi e plasmapiastrinoaferesi:
                                                 Idoneità come per donazione di sangue intero
                                                 Numero di piastrine superiori a 150.000/µL per
                                                 piastrinoaferesi (consigliato ≥ a 200.000/µL).
                                                 Nr. donazioni/anno: massimo 6

Piastrinoaferesi in sacca doppia:
                                                 Idoneità come per donazioni di sangue intero
                                                 Consigliato Nr. piastrine predonazione ≥ 250.000/µL

Intervallo minimo fra 2 donazioni:
Dopo sangue intero                                  90 giorni per sangue intero
                                                    30 giorni per plasmaferesi
                                                    30 giorni per piastrinoaferesi
Dopo plasmaferesi                                   14 giorni per sangue intero
                                                    14 giorni per plasmaferesi
                                                    14 giorni per piastrinoaferesi
Dopo piastrinoaferesi                               14 giorni per sangue intero
                                                    30 giorni per plasmaferesi
                                                    60 giorni per piastrinoaferesi

Numero di donazioni annuali di sangue intero:
                                                 max 2 donazioni per la donna in età fertile con
                                                 intervallo di 180 giorni
                                                 max 4 donazioni per l’uomo e per la donna in
                                                 menopausa con intervallo minimo di 90 giorni

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Donazione di sangue (sangue intero)
        E’ la donazione più frequente: il donatore, attraverso un ago posto in una vena
dell'avambraccio, dona 450 mL in circa 5-10 minuti. II sangue è raccolto in una apposita sacca e
viene successivamente lavorato per essere suddiviso nei suoi componenti (globuli rossi, plasma,
piastrine), che vengono conservati con diverse modalità e temperature.
Donazione mediante aferesi
         Con questa procedura il donatore dona singoli o multipli componenti del suo sangue:
plasma (plasmaferesi), piastrine (piastrinoaferesi), plasma e piastrine (plasmapiastrinoaferesi).
       Tale procedura viene effettuata mediante un'apposita apparecchiatura (separatore cellulare)
per la quale vengono utilizzati dei dispositivi di prelievo monouso e sterili.
       Il sangue viene prelevato da una vena del braccio e nel momento in cui entra nel circuito di
prelievo viene mescolato ad una sostanza (ACD-A) che lo rende incoagulabile. La separazione del
plasma o piastrine avviene in un dispositivo rotante (centrifuga o filtro) che è parte integrante del
circuito stesso, dove avviene la separazione dei globuli rossi dal plasma o dalle piastrine, che a
separazione terminata vengono inviate in apposita sacca di raccolta.
        Al termine del ciclo di prelievo, sempre attraverso la medesima vena, verranno reinfusi i
globuli rossi ed una quantità di liquidi (soluzione fisiologica) pari a circa 250-500 mL complessivi,
per compensare la riduzione del volume ematico conseguente al prelievo.
       Il tempo occorrente per la donazione di solo plasma oscilla fra i 30 ed i 40 minuti, mentre per
la donazione di plasma+piastrine è di circa 60-70 minuti.

      Gli effetti sfavorevoli legati a tale tipo di procedura (poco frequenti) possono essere per la
maggior parte simili a quelli della donazione di sangue intero e rappresentati da: malessere
generale, senso di mancamento, nausea, vomito, capogiri, ematoma nella sede di inserzione
dell'ago, senso di formicolio alle labbra, alle mani e ai piedi, crampi muscolari, sensazione di
freddo o sudorazione intensa.

       I rischi connessi alla donazione per il donatore sono assolutamente pochi e di piccola entità
e correlati in genere più all'emotività del soggetto (la tensione per la visita, un momento di stress,
…) che al volume del prelievo. Solo molto raramente si verificano effetti collaterali più gravi e
che richiedono un trattamento terapeutico specifico.

       Il donatore è sorvegliato dal personale infermieristico durante tutta la procedura; tuttavia è
utile che il donatore avvisi l’infermiere non appena avverta malesseri e/o fastidi che potrebbero
preludere ad una reazione.

        È possibile ritirarsi o rinviare la donazione per propria decisione in qualunque momento
della procedura.

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Il donatore viene sottoposto ad ogni donazione ad una ampia serie di esami di screening e una volta l'anno
ad una batteria di esami più allargata (controllo annuale). Tutti gli esami effettuati al controllo annuale
vengono regolarmente inviati al donatore perché restino in suo possesso e possano essere mostrati anche al
medico curante. Comunque ed in qualsiasi caso viene tempestivamente comunicata al donatore mediante
posta o mediante consegna personale diretta ogni alterazione significativa rilevata, sia per dovere di corretta
informazione, sia per avviare eventuali ulteriori accertamenti, sia per metterne poi a conoscenza il medico
curante. Di seguito viene specificata la tipologia degli accertamenti laboratoristici e clinici eseguiti per :

         •   Aspirante donatore:

                Gruppo sanguigno ABO e Fattore Rh con fenotipo Rh e Kell
                Emocromo con formula
                HIV Ab 1-2
                HBs Ag
                HCV Ab
                HBcAb
                Sierodiagnosi Lue
                Funzionalità epatica AST-ALT-GGT
                Proteine Totali
                Creatinina
                Urea
                Glicemia
                Acido urico
                Proteinemia
                Elettroforesi sieroproteica
                Albumina
                Colesterolo
                Trigliceridi
                Ferritina
                Sideremia
                VES
                PT, PTT
                Esame urine
                ECG

              Se gli esami risultano nella norma, l’aspirante donatore viene convocato tramite
        l’associazione di appartenenza per essere sottoposto ad anamnesi e visita medica generale.
              Alla prima donazione viene confermato il gruppo sanguigno ed eseguita la ricerca di anticorpi
        irregolari (Test di Coombs indiretto).

         •   Donatore periodico - ad ogni donazione:

                Emocromo con formula
                HIV Ab 1-2
                HBs Ag
                HCV Ab
                HCV-RNA, HIV/1-RNA, HBV-DNA con metodologia NAT
                Sierodiagnosi Lue
                AST-ALT
                Proteine Totali (solo per aferesi)

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•    Donatore periodico - Controllo annuale

                Visita medica
                Emocromo con formula
                HIV Ab 1-2
                HBs Ag
                HCV Ab
                HCV-RNA, HIV/1-RNA, HBV-DNA con metodologia. NAT
                Sierodiagnosi Lue
                Funzionalità epatica AST-ALT-GGT
                Proteine Totali
                Creatinina
                Urea
                Glicemia
                Elettroforesi sieroproteica (solo per aferesi)
                PT, PTT (solo per aferesi)
                Colesterolo tot. e HDL
                Trigliceridi
                Ferritina
                Sideremia
                VES
                Esame Urine

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Il gesto di profonda solidarietà e di grande senso civico che un cittadino fa nel donare il sangue per il
bene comune non deve in alcun modo portare danno a chi lo compie. È quindi una norma di assoluta
precauzione l'escludere temporaneamente o definitivamente dalla donazione persone che dalla donazione
potrebbero ricevere un danno, per quanto minimo ed anche solo ipotetico o possibile. Per tale motivo, il
donatore affetto o precedentemente affetto da una delle sottoelencate patologie o condizioni, deve essere
giudicato:

                                 TEMPORANEAMENTE NON IDONEO
                             alla donazione di sangue o di emocomponenti per:

    •   Aborto (sospensione di 6 mesi)
    •   Gravidanza in atto o anche presunta (1 anno di sospensione dopo il parto)
    •   Tutte le condizioni patologiche per le quali il medico trasfusionista ritiene opportuno avvalersi del
        parere di uno specialista o di ulteriori accertamenti per formulare il giudizio di idoneità.

                                 PERMANENTEMENTE NON IDONEO
                             alla donazione di sangue o di emocomponenti per:

    •   Affezioni croniche o recidivanti: gastrointestinali, epatiche, urogenitali, ematologiche,
        immunologiche, renali, metaboliche o respiratorie
    •   Diabete in trattamento insulinico
    •   Malattie autoimmuni, ad esclusione della malattia celiaca purchè il donatore segua una dieta priva
        di glutine
    •   Malattie cardiovascolari: donatori con affezioni cardiovascolari in atto o pregresse, ad eccezione di
        anomalie congenite completamente curate
    •   Malattie del sistema nervoso centrale: antecedenti di gravi malattie organiche del sistema nervoso
        centrale
    •   Neoplasie o malattie maligne
    •   Svenimenti e/o convulsioni: convulsioni, diverse da quelle febbrili infantili, ad eccezione di quelle
        per le quali sono trascorsi almeno tre anni dall’ultima terapia anticonvulsiva senza ricadute
    •   Tendenza anomala all’emorragia: donatori con antecedenti di coagulopatia congenita o acquisita
        di rilevanza clinica

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Il candidato donatore affetto o precedentemente affetto da una delle sottoelencate patologie deve essere
giudicato:
                                 TEMPORANEAMENTE NON IDONEO
                             alla donazione di sangue o di emocomponenti per:

    •   Allergie:
            - a farmaci in particolare alla penicillina: sospensione di 1 anno dall’ultima assunzione
            - sintomatiche: sospensione per tutto il periodo di persistenza dei sintomi; sospensione dei
                donatori con eczema locale nella sede della venipuntura
            - terapia desensibilizzante: sospensione per 72 ore dall’ultima somministrazione del vaccino

    •   Asma allergico:
           - sospensione per 1 mese trascorso senza sintomi dall’interruzione di qualunque terapia

    •   Assunzione di farmaci:
           - ansiolitici: valutazione medica caso per caso
           - antistaminici: sospensione temporanea finchè perdurano le condizioni che ne determinano
               l’assunzione
           - antibiotici: sospensione temporanea per 7 giorni dal termine della terapia
           - antinfiammatori e antidolorifici: sospensione per 7 giorni dal termine della terapia per
               donazione di piastrine da aferesi
           - antiipertensivi: valutazione caso per caso con particolare attenzione all’assunzione di
               Betabloccanti (Atenololo, ecc.). L’uso di ACE-inibitori (Aceplus, Accuprin, Acepress,
               Acediur, Capoten, Cibacen, Condiuren, Converten, Eliten, Enapren, Fosipress, Inibace,
               Naprilene, Procaptan, Quark, Quinazil, Tensogard ecc.), configura controindicazione
               assoluta alla donazione in aferesi
           - acitetrina (Neotigason): sospensione per 1 anno dall’ultima assunzione
           - cortisonici: se terapia sistemica temporanea, sospensione per 15 giorni dal termine della
               terapia
           - finasteride: sospensione per 2 mesi dall’ultima assunzione

    •   Cure odontoiatriche:
           - Invasive (estrazione, apicectomie, implantologia,…): fino a completa guarigione della ferita
           - Cure di minore entità: 48 ore

    •   Esposizione a possibili condizioni di rischio di malattie trasmissibili col sangue:
           - Agopuntura (se non praticata in ambiente medico e con
               l’utilizzo di aghi monouso)                                      sospensione di 4 mesi
           - Contatto diretto con soggetti affetti da epatite B                      “      “
           - Endoscopie (gastroscopia, colonscopia, retto-
               scopia, artroscopia)                                                   “      “
           - Esposizione a sangue o a strumenti contaminati con sangue                “      “
           - Intervento chirurgico maggiore
           - Piercing                                                                “       “
           - Rapporti sessuali non protetti con partners occasionali                  “      “
           - Rapporti sessuali con persone infette o a rischio di infezione
               da virus di epatite B, epatite C o da virus HIV                        “      “
           - Tatuaggi                                                                 “      “
           - Trapianto di tessuti o di cellule                                        “      “
           - Trasfusione di sangue o emocomponenti                                    “      “

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•   Infezioni: dopo malattia infettiva i donatori devono essere esclusi dalla donazione per almeno due
        settimane a decorrere dalla data della completa guarigione clinica. Periodi di esclusioni specifici si
        applicano nelle seguenti patologie:
             - Affezioni di tipo influenzale: 2 settimane dopo la cessazione dei sintomi
             - Brucellosi:                        2 anni dopo la guarigione definitiva
             - Febbre > a 38°C:                   2 settimane dopo la guarigione
             - Febbre Q:                          2 anni dopo la guarigione definitiva
             - Febbre reumatica:                  2 anni “           “       “
             - Glomerulonefrite acuta:            5 anni “           “
             - Malaria:
                - Soggetti che sono vissuti per i primi 5 anni di vita o per 5 anni consecutivi in zona ad
                endemia malarica: sospensione temporanea per 3 anni dal rientro dalla donazione di sangue
                intero, emazie e piastrine, se resta asintomatico. Possono comunque donare plasma da
                inviare al frazionamento industriale.
               - Individui con pregressa infezione malarica: esclusione permanente dalla donazione di
               sangue intero, emazie e piastrine. Possono comunque donare plasma per il frazionamento
               industriale.
               - Visitatori al rientro da zone di endemia e asintomatici: non idonei per 6 mesi alla donazione
               di sangue intero, emazie o piastrine o altri componenti cellulari. Possono essere idonei alla
               donazione di plasma da inviare al frazionamento industriale. Trascorsi i 6 mesi in assenza di
               sintomi, possono riprendere la donazione di sangue intero, emazie, piastrine e componenti
               cellulari
             - Malattia di Lyme:                  6 mesi “           “       “
             - Mononucleosi infettiva:            6 mesi “           “       “
             - Osteomielite:                      2 anni “           “       “
             - SARS:                              3 settimane dopo viaggio in area in cui è presente l’infezione
                                                  Se SARS sospetta: 1 mese dalla completa guarigione.
                                                  Se SARS probabile: 3 mesi dalla completa guarigione
                                                  (Ordinanza Ministero della Salute 10 giugno 2003)
             - Toxoplasmosi:                      6 mesi “        “       “
             - Tubercolosi:                       2 anni dalla completa guarigione
             - Virus del Nilo Occidentale: 28 giorni dopo aver lasciato una zona con casi di malattia
                                                  nell’uomo – se infezione, 28 giorni dopo la guarigione.
             - Soggiorno in zone endemiche per malattie tropicali: almeno 3 mesi dal rientro
             - Infezioni emergenti: si applicherà il periodo di sospensione stabilito dalle autorità
                competenti.

    •   Interventi chirurgici minori: 1 settimana dalla guarigione della ferita

    •   Puntura di zecca: sospensione di 3 mesi

    •   Vaccinazioni
           - Con virus, batteri o rickettsie inattivati/uccisi: non idoneo per 48 ore, se asintomatico
              Carbonchio
              Colera
              Difterite
              Febbre delle montagne rocciose
              Influenza
              Meningite
              Pertosse
              Peste
              Polio (Salk)
              Rabbia (ndr: vedi morso di cane)
              Tetano

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-   Con virus o batteri vivi/attenuati: non idoneo per 4 settimane, se asintomatico
                BCG
                Parotite
                Polio (per os)
                Febbre gialla
                Tifo (per os)
                Morbillo
                Rosolia
                Vaiolo
                Varicella-Zoster
                Botulino

            -   Epatite A e B: non idoneo per 48 ore, se asintomatico e non vi è stata esposizione

            -   Tossoidi: non idoneo per 48 ore, se asintomatico

            -   Virus dell’encefalite da zecche: nessuna esclusione se il soggetto sta bene e non vi è stata
                esposizione

                                 PERMANENTEMENTE NON IDONEO
                             alla donazione di sangue o di emocomponenti per:

    •   Alcolismo cronico

    •   Asma non allergico cronico

    •   Asma allergico cronico ed in terapia sistemica

    •   Assunzione di sostanze farmacologiche: ogni antecedente di uso non prescritto di sostanze
        farmacologiche per via intramuscolare o endovenose o tramite altri strumenti in grado di trasmettere
        gravi malattie infettive, in particolare steroidi e/o ormoni a scopo di culturismo fisico

    •   Assunzione cronica e per via sistemica di cortisonici

    •   Assunzione cronica di farmaci anticomiziali (Depakin, Gardenale)

    •   Assunzione cronica di farmaci antidepressivi

    •   Assunzione di sostanze stupefacenti

    •   Comportamenti sessuali a rischio: persone il cui comportamento sessuale espone ad alto rischio di
        contrarre gravi malattie infettive trasmissibili col sangue.

    •   Encefalopatia spongiforme trasmissibile (TSE o Malattia di Creutzfeld Jakob - variante umana
        della malattia della mucca pazza): persone con antecedenti medici o famigliari che comportano
        rischio di contrarre TSE:
            - Trapianti di cornea
            - Trapianti di dura madre
            - Trattamenti con ormoni della crescita (estratti da ghiandola pituitaria umana)
            - Donatori che hanno soggiornato nel periodo dal 1980 al 1996 per più di sei mesi
                 cumulativi nel Regno Unito
            - Donatori che hanno ricevuto trasfusioni di sangue o emocomponenti nel Regno Unito
                 dopo il 1980
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•   Malattie infettive:
           - Epatite C
           - Epatite B
           - HIV 1-2
           - HTLV I/II
           - Babebiosi
           - Lebbra
           - Kala Azar (Leishmaniosi viscerale)
           - Malattia di Chagas
           - Sifilide
           - Epatite ad eziologia indeterminata

    •   Riceventi di xenotrapianti

DIMT-Doc-08 Note informative per i donatori di sangue ed emocomponenti   14
1. Rinviare la donazione se al momento della convocazione sono presenti sintomi riferibili a:
            • iniziali forme infettive: sintomi influenzali, raffreddore, cefalea o emicrania, cistiti, disturbi
                gastrointestinali, disturbi respiratori, mal di gola, mal di denti, febbricola, ecc.

        2. Riferire al medico se nei giorni precedenti o il giorno della donazione:
            • si sono assunti farmaci;
            • si sono effettuati sforzi fisici di particolare impegno;
            • non si è goduto di un adeguato riposo durante la notte precedente la donazione;
            • sono presenti eventuali sintomi come astenia, capogiri, nausea, ecc.;
            • ciclo mestruale in atto;
            • in famiglia sono presenti casi di malattie infettive che possono essere trasmesse per via aerea
                 (morbillo, varicella, scarlattina, mononucleosi, ecc.)
            • qualsiasi altro sintomo di comparsa recente, anche se ritenuto poco rilevante.

        3. Evitare alimentazione copiosa e/o uso eccessivo di alcolici

        4. Sarebbe opportuno che nelle 24 ore precedenti la donazione non si effettuassero sforzi fisici
            intensi per:
            • possibile aumento delle ALT (transaminasi) oltre i limiti della norma, connessi allo sforzo
                muscolare
            • maggiori probabilità di manifestare disturbi di tipo vaso-vagale o lipotimico durante o dopo
                la donazione.
            • comparsa di proteine nelle urine

            5. Ricordarsi di esibire qualsiasi documentazione relativa ad eventuali visite specialistiche e/o
              esami strumentali (gastroscopie, colonscopie, ECG , ecc) eseguiti dopo l’ultima donazione.

        •     Assumere una posizione comoda sulla poltrona assegnata

        •     Non tenere in bocca gomme da masticare o caramelle (in caso di malore, potrebbero essere
              ingoiate ostruendo la trachea)

        •     Avvisare il personale su qualsiasi disturbo presente dopo l’inizio della donazione (bruciore
              in sede di prelievo, senso di vuoto allo stomaco, senso di stordimento, nausea)
              Per i donatori di aferesi, importanza particolare riveste la comparsa, oltre a quelli sopra
              citati, dei seguenti sintomi: senso di formicolio alle labbra, formicolio alle mani, sensazione
              di freddo, brividi, dolore o sensazione di fastidio localizzato alla vena di prelievo, specie
              quando l’apparecchiatura è in fase di reinfusione.

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La legge prevede l’obbligatorietà di osservare un periodo di riposo dopo la donazione di almeno 24
        ore in particolare per soggetti sottoposti ad attività lavorative che richiedono particolare impegno
        e/o sforzi fisici (guida di autobus, camion, manovratori di gru, macchinisti, operatori su
        impalcature, ecc.) e non praticare attività sportive di particolare impegno e/o pericolo (parapendio,
        arrampicate, paracadutismo, deltaplano, ciclismo, calcio, immersioni subacquee, ecc.)

            •   Effettuare il ristoro nell’apposito locale, soggiornandovi per almeno 10-15 minuti. Si
                consiglia di assumere più liquidi del solito.
            •   Non abbandonare la sede della donazione se si avverte senso di debolezza, giramenti di testa,
                sudorazioni. In tali casi avvisare immediatamente il personale medico o infermieristico.
            •   Nel caso in cui i sintomi di cui sopra dovessero comparire dopo l’uscita dalla sede della
                donazione, si consiglia di distendersi o sedersi per terra con la testa fra le ginocchia
            •   Non fumare per almeno un’ora
            •   Evitare l’uso di alcolici per almeno 24 ore
            •   Rimuovere il cerotto dopo 4-6 ore
            •   Evitare di sollevare pesi con il braccio su cui è stato eseguito il prelievo (rischio di ematomi)
            •   Riferire al più presto, contattando un medico del centro dove si è effettuata la donazione, di
                eventuali disturbi che dovessero insorgere dopo la stessa.

        N.B.: E’ necessario notificare ad un medico del Centro di riferimento l’eventuale comparsa nelle
        24-48 ore successive alla donazione, di sintomi riferibili ad infezione in particolare se
        accompagnati da febbre .

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                 ALIMENTAZIONE PRIMA DELLA DONAZIONE DI SANGUE
                            (colazione almeno 1 ora prima)

BEVANDE PERMESSE                : acqua, tè, camomilla, caffè NON ZUCCHERATI

BEVANDE VIETATE                 : latte, cappuccino, alcolici e yogurt

CIBI PERMESSI                   : fette biscottate, marmellata, spremute

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                     ALIMENTAZIONE DOPO LA DONAZIONE DI SANGUE
                                      (ristoro)

BEVANDE PERMESSE                : acqua, tè, camomilla, caffè, latte, cappuccino, yogurt

BEVANDE SCONSIGLIATE : alcolici di ogni tipo

CIBI PERMESSI                   : tutti (si sconsiglia l’assunzione di cibi ad alto contenuto di
                                grassi)

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