Sulle interrelazioni tra volontariato e donazioni
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1 dicembre 2006 - Università di Bologna, Sede di Forlì Le nuove frontiere del nonprofit Sulle interrelazioni tra volontariato e donazioni Lorenzo Cappellari Paolo Ghinetti Gilberto Turati Università Cattolica Milano Università di Torino
Introduzione • Differenze tra il modello di Stato Sociale europeo e quello degli Stati Uniti sembrano riflettere differenze nelle “credenze” circa le determinanti del reddito e della ricchezza • Queste stesse “credenze” sembrano poter spiegare le differenze nelle donazioni e nel volontariato – Approccio “Macro-strutturale” (Salamon and Sokolowski, 2001) – “philanthropy” negli USA diversa da “charity” in UK in molte dimensioni (Wright, 2002) 2
Introduzione • Non sorprendentemente, la letteratura è basata su dati USA e si concentra sul “prezzo fiscale” delle donazioni e del volontariato • Tuttavia: – la stima puntuale dell’elasticità è difficile; si registra una grande variabilità nei coefficienti stimati (Randolph, 1995, JPE, -0.51 vs Auten et al., AER, -1.26) – modelli empirici molto stilizzati che non tengono conto della complessità degli usi del tempo e del reddito da parte degli individui 3
Questo lavoro • Partiamo dall’osservazione che le donazioni in Europa sono meno influenzate dagli incentivi fiscali rispetto agli USA – “spare-change” vs “attività pianificate” • Sviluppiamo un modello teorico che considera congiuntamente donazioni e volontariato, con lavori domestici e lavoro pagato • Sottoponiamo a test empirico il modello teorico utilizzando dati italiani e un modello empirico con 4 equazioni simultanee 4
Rassegna della letteratura • Tre gruppi di determinanti delle donazioni – Preferenze e attitudini individuali • “warm glow” • “stima sociale” • “altruismo” – Comportamento delle imprese nonprofit • Spese per la raccolta dei fondi • Attività di rendicontazione e pubblicizzazione delle donazioni – Comportamento della Pubblica Amministrazione • “Privilegi” fiscali • Trasferimenti 5
Il modello teorico • Partiamo da un modello di offerta di lavoro che considera anche il lavoro all’interno della famiglia: “base” ed “esteso” • Modello “base”: preferenze U = U(c, tl, d, q, G) c=cm+ch=cm+f(th) d=v+m v = αt v q = q(v+m) G = G(V+M) = G(Σ αtv+ Σd) 6
Il modello teorico • Partiamo da un modello di offerta di lavoro che considera anche il lavoro all’interno della famiglia: “base” ed “esteso” • Modello “base”: preferenze U = U(c, tl, d, q, G) c=cm+ch=cm+f(th) d=v+m v = αt v q = q(v+m) G = G(V+M) = G(Σ αtv+ Σd) “warm glow” 7
Il modello teorico • Partiamo da un modello di offerta di lavoro che considera anche il lavoro all’interno della famiglia: “base” ed “esteso” • Modello “base”: preferenze U = U(c, tl, d, q, G) c=cm+ch=cm+f(th) d=v+m v = αt v q = q(v+m) G = G(V+M) = G(Σ αtv+ Σd) Stima sociale (segnalazione) 8
Il modello teorico • Partiamo da un modello di offerta di lavoro che considera anche il lavoro all’interno della famiglia: “base” ed “esteso” • Modello “base”: preferenze U = U(c, tl, d, q, G) c=cm+ch=cm+f(th) d=v+m v = αt v q = q(v+m) G = G(V+M) = G(Σ αtv+ Σd) Contributo al bene pubblico (“altruismo puro”) 9
Il modello teorico • Modello “base”: i vincoli – Tempo tl + th + tv + tn = T (T netto del tempo impiegato per raggiungere il posto di lavoro) – Reddito cm + m + w(tl + th + tv) = wT + y • Ipotesi: α ≤ w 10
Il modello teorico • Data la perfetta sostituibilità tra m and tv, le scelte dipenderanno solo dai costi- opportunità; tre possibili soluzioni: – tv = m = 0 – tv = 0, m > 0 (quando α < w) – tv > 0, m > 0 (quando α = w; solo d definito come in Duncan, 1999, JPubE) 11
Il modello teorico • Modello “esteso”: – Donazioni e volontariato sostituti imperfetti – “il tempo non è denaro”: volontariato meglio delle donazioni per l’individuo (in termini di segnalazione e “warm glow”) d = (v, m) q = q(v, m) • In questo caso, soluzione aggiuntiva: tv > 0; m=0 12
Implicazioni (1) • Supponiamo che per la maggior parte degli individui (i) la differenza tra volontariato e donazioni sia molto piccola e (ii) α Pr(tv*>0) Pr(tv*>0|m*>0) > Pr(tv*>0|m*=0) Pr(m*>0|tv*>0) > Pr(m*>0|tv*=0) 13
Implicazioni (2) • Supponiamo Uq sufficientemente grande (la stima sociale conta), allora: Pr(m*>0|network_yes)>Pr(m>0|network_no) Pr(tv*>0|network_yes)>Pr(tv*>0|network_no) • …e se il tempo conta più del denaro Pr(tv*>0|network_yes)>Pr(m*>0|network_yes) 14
Dati • Indagine Multiscopo ISTAT 2000 • Solo i capifamiglia [25-60] e relative mogli [25- 55]: popolazione attiva • Variabile binaria per volontariato e donazioni • # ore lavorate per lavori domestici e lavoro remunerato • Insieme molto ricco di variabili per le caratteristiche individuali e per i vincoli economici che deve affrontare la famiglia 15
Statistiche descrittive 16
Modello empirico tij* = Xjiβj + εji (j=n, h, v) mi* = xmi βm + εmi εi = (εni, εhi, εvi, εmi) ∼ MVN(0,Ω) • Strategia: stima simultanea MLE di 2 Tobit e 2 Probit 17
Risultati (1): regressioni • In generale, consistenti con la letteratura precedente: – donazioni e volontariato positivamente associati con livello di istruzione ed età per uomini e donne – gradiente Nord-Sud e area urbana-campagna nelle donazioni e nel volontariato – anche la sottoscrizione di una polizza assicurativa rischio morte/malattia aumenta la probabilità di far volontariato e donare (attitudine verso il rischio? effetto reddito?) 18
Risultati (1): regressioni (segue) – tempo speso per raggiungere il posto di lavoro influenza negativamente gli altri usi alternativi – la situazione finanziaria e reddituale delle famiglie sembra influenzare negativamente solo le donazioni, non il volontariato – risultati poco chiari per # bambini su volontariato e donazioni (due effetti: si riduce il tempo a disposizione ma più figli possono segnalare più altruismo) – network di amici (“stima sociale”) e partecipazione religiosa sono importanti (warm glow? altruismo?), più per il volontariato – # bambini aumenta l’offerta di lavoro all’interno della famiglia per le donne e l’offerta di lavoro remunerato per gli uomini 19
Risultati (2): covarianze 20
Risultati (3): individui stilizzati 21
Risultati (3): individui stilizzati 22
Conclusioni • L’analisi teorica ed empirica delle attività “gratuite” degli individui dovrebbe considerare congiuntamente volontariato e donazioni – c’è una forte correlazione positiva fra le due attività (“complementarietà”) • Differenze tra uomini e donne richiamano la necessità di un modello comportamentale più ricco per investigare le decisioni individuali di donare tempo o denaro – importanti le motivazioni e gli aspetti “reputazionali” 23
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