Strongertogether - news - Faes Milano
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news Periodico di sanità e servizi - Numero 1 - Anno 2021 Editoriale str o n g e rto g e t h e r U n p rogetto pilota in t e r g e n e r a z io n a l e in t e l e p r e s e n z a 1
st r o n ge rto g e t h er U n progetto pilota in t e r g e n e r a z io n a l e in t e l e p r e s e n z a L’epidemiologa dell’OMS Maria Van Kerkhove ha affermato in una ambiente con altre persone. Vogliamo che le persone rimangano anco- conferenza stampa del 20 marzo 2020: “Ci avete sentito utilizzare ra in contatto. Vi incoraggiamo a trovare i modi per farlo: attraverso l’espressione ‘distanziamento fisico’ invece di ‘separazione sociale’. Un Internet e attraverso diversi social media rimanete connessi agli altri, aspetto da evidenziare è che il mantenimento della distanza fisica perché la salute mentale è altrettanto importante della salute fisica.” tra le persone impedisce il trasferimento del virus ed è assolutamente Sulla scia di queste affermazioni si è impostato un progetto intergenera- essenziale. Ma ciò non significa che socialmente dobbiamo discon- zionale, che mettesse in connessione i bambini di 5 anni di una classe della netterci dai nostri cari, dalla nostra famiglia. La tecnologia, in questo scuola materna Faes Aurora di Milano e gli anziani ospiti delle Rsa Anni momento, è avanzata così tanto che possiamo rimanere connessi in Azzurri S. Faustino e Polo Geriatrico Riabilitativo, entrambe di Milano. molti modi senza essere fisicamente nella stessa stanza o nello stesso 2
Le ipotesi di partenza Ci si è proposti di • Passare del tempo insieme in alcune attività, benché tramite monitor/schermi che avvicinano gli interlocutori solo bi-dimensionalmente, al fine di creare una relazione significativa tra generazioni molto lontane tra loro e non solamente attenuare la tristezza del distanziamento cautelativo per l’infezione da Sars-Cov-2. • Facilitare agli anziani ospiti di un servizio residenziale la familiarità con strumenti audiovisivi per annullare l’obbligo di distanza dal mondo esterno. • In un momento in cui gli anziani, nella società nel suo complesso e in particolare quanti sono ospiti di un servizio residenziale sociosanitario, sono stati messi in sicurezza allontanandoli dai contatti umani, realizzare modalità innovative, atte a rinsaldare la conoscenza e la solidarietà tra generazioni, a recuperare la dimensione di comunità e con essa il senso di appartenenza e di inclusione sociale. • Valutare anche se i bambini abbiano consapevolezza di quanto sta avvenendo e si siano adeguati alle nuove modalità di dialogo e di contatto con gli anziani, sapendo che i più piccoli non hanno le conoscenze e la maturità dei grandi nell’approccio a realtà difficili. • Riscoprire il concetto che sia la scuola sia la Rsa sono comunità dentro la Comunità. 33
Si è, pertanto, accettato il distanziamento fisico dentro la vita ma il ragionamento verso una costruzione sociale in cui le persone non mantenendo l’ossigeno del contatto sociale per un maggior benessere si distanziano e si sorvegliano per auto-preservarsi giacché “homo esistenziale. Non si è rifiutata la realtà condizionante della pandemia homini virus’, ma si sistemano in una nuova spazialità ove nel rispet- e si è riconosciuta la situazione di disagio, ma dentro di esse si sono to del distanziamento fisico, richiesto dalle misure igienico-sanitarie allestiti inusitati spazi di ben-essere, di vivibilità, di apertura costante contro la Covid-19, possano concretizzarsi esperienze di prossimità a una rinnovata convivenza attraverso strumenti moderni. virtuale collaborativa, non indugiante sulle vulnerabilità ma sulle ri- Ecco quindi che, anche attraverso questo progetto, si è voluto orientare sorse di resilienza. 4
Il gruppo dei soggetti coinvolti è così suddiviso: • 23 ospiti delle Residenze. • 24 bambini dell’età di 5 anni (una classe) I genitori dei bambini della classe coinvolta, all’interno della collaborazione Famiglia e Scuola, hanno desiderato e appoggiato questo progetto, perché riconosce l’identità della Scuola nel promuovere lo sviluppo integrale del bambino, coltivando entrambe le dimensioni dell’apprendi- mento e della cura e rispetto dell’altro nelle diverse età della vita. Tempistica e modalità operative Considerate le finalità l’arco temporale di sviluppo del progetto attuale è stato ampio, tra gennaio e giugno 2021, dedicando molto spazio soprattutto alla condivisione di precisi eventi a calendario quali: - in febbraio, il Carnevale, che ha acquisito un peculiare senso simbolico di rigenerazione. Tale ricorrenza, infatti, nell’immaginario collettivo è ancora metafora della lotta contro l’inevitabilità e l’oscurità della sorte, che viene sbeffeggiata con travestimenti, risate, danze e strepiti. È una messa in scena ‘socioterapeutica’ per allontanare gli incubi della sofferenza e rendere inoffensive le minacce di dolore. Essa è stata perciò impostata come occasione per lo scambio di idee, ricordi, doni, tradizioni e soprattutto riflessioni tra passato, presente e rinvigorita speranza di futuro. - all’inizio della Primavera è stato dato valore al filo conduttore centrale del progetto, ossia “prendersi cura dell’altro”, utilizzando lo strumento del fiore: i bambini hanno donato agli anziani dei vasetti con i semi, lasciandone a loro l’accudimento per far crescere la pianta. Coltivare le piante è una riconosciuta terapia occupazionale, che dà senso di vigilanza al trascorrere del tempo e consente di proiettare lo sguardo oltre un presente dall’ap- parenza così piccolo che potrebbe lasciarci distratti, ma grazie ad attenzioni costanti e rispettose crescerà e allieterà con la sua presenza. Coltivare ha l’etimologia in comune con cultura e crescita dei bambini, che sono i protagonisti del domani. 5
Alcune esperienze La festa di Carnevale L’imminenza della festa di Carnevale ha determinato l’occasione di rispettoso silenzio e alla fine la ringraziamo con uno scrosciante applauso. avvio, che è stato preceduto da molto fervore organizzativo e da una L’applauso è l’apprezzamento verso una buona performance ma certa apprensione sulla sua capacità di creare valore positivo, emozio- soprattutto è la convalida per chi ha parlato di essere stato ascoltato, nale ed esperienziale, per gli uni e per gli altri. mentre per un bambino, la cui ricchezza verbale e dialogica è ancora In tale circostanza gli ospiti delle Residenze hanno potuto indossare agli inizi, la forma più immediata di esprimere la propria identità, non le “maschere carnascialesche” preparate per loro dagli stessi bambini solo gradimento e stima. Il messaggio sonoro, sebbene privo di parole, che avrebbero conosciuto nel collegamento in diretta oppure tramite è stato immediatamente colto da entrambi i capi del collegamento e ha registrazioni video. suscitato un immediato interesse reciproco, facendo superare l’iniziale I bambini sono intervenuti tutti vestiti in maschera, spontaneamente fase di studio degli interlocutori. vitali e sorridenti oltre che contenti di rendersi conto che le loro ma- L’applauso è divenuto durante la pandemia un rito collettivo di dialogo schere venivano davvero utilizzate. Hanno salutato guardando l’am- con soggetti a distanza che hanno speso energie e messo a rischio pio schermo e si sono presentati uno ad uno. la propria incolumità per occuparsi della salute degli altri. Sicché in Un’anziana ospite della Residenza Polo Geriatrico Riabilitativo, la signora questa circostanza ha effettivamente messo in risalto un clima di de- Caterina, 101 anni a maggio, recita per loro, con voce tremolante ma pro- dizione reciproca tra piccoli e anziani. fonda e rassicurante, la poesia di Arlecchino. I bambini la ascoltano in Pertanto, generazioni così lontane si sono fatte rapidamente prossime. 6
Il giorno del compleanno Il compleanno è generalmente vissuto dagli ospiti di una Rsa come avvenimento importante di protagonismo ma in condivisione con gli altri ospiti, oltre che con la partecipazione a distanza dei parenti tra- mite invio di foto, videochiamata, ecc. Il progetto ha dato valore aggiunto a questo momento privilegiato di celebrazione grazie a un piccolo dono fatto arrivare dai bimbi a cia- scun anziano da festeggiare, che l’ha poi esposto nella propria camera o in un luogo da lui prescelto. Un’anziana ospite della RSA San Faustino, la signora Antonietta, di anni 95, si è commossa alla lettura del biglietto di auguri personaliz- zato, scrittole da un bimbo con la dedica “tanti auguri, nonna Anto- nietta”, La signora, infatti, non avendo nipoti si è sentita riconosciuta in un ruolo da sempre desiderato. Vi terremo informati sul prosieguo dell’esperienza. colophon Direttore Antonio Monteleone Coordinamento redazionale Matteo Tessarollo Camilla Ambrosini Isabella Falloni Redazione KOS Care s.r.l. Notiziario delle Residenze Anni Azzurri Via Durini, 9 – 20122 Milano Tel. 02.6713281 - fax 02.67132855 www.anniazzurri.it info@anniazzurri.it Progetto grafico e impaginazione Creitalia Group - Orvieto (TR) www.creitaliagroup.com Stampa BMS GRAFICHE di Massimiliano Barbato MERONE (CO) (IT) È autorizzata la riproduzione (totale o parziale) degli articoli citando fonte e autore. GARANZIA DI RISERVATEZZA I dati non saranno comunicati o diffusi a terzi e il destinatario del notiziario potrà in qualsiasi momento richiederne la modifica o la cancellazione scrivendo a Notiziario delle Residenze Anni Azzurri, Via Durini, 9 – 20122 Milano; o inviando un messaggio di posta elettronica al seguente indirizzo: koscare@kosgroup.com. Testata registrata presso il Tribunale di Milano al n° 1582 del 2019 7
Elena Frigoli Alessandra Ciavattini Silvana Verachi Dirigente Scolastico Scuola FAES Aurora Educatrice Rsa Anni Azzurri Direttore gestionale Rsa Anni Azzurri Laura Catena Paolo Massimini Antonio Monteleone Educatrice Rsa Anni Azzurri Direttore Gestionale Rsa Anni Azzurri Medico coordinatore del progetto 8
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