SOSTENIBILITÀ DEL BIOMETANO - WEBINAR ZOOM, 24 GENNAIO 2022 - Consorzio ...
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DM INCENTIVI BIOMETANO: CONTESTO DI RIFERIMENTO • Con l’approvazione del Decreto legislativo 199/2021 di recepimento della RED2 si è avviato il processo attuativo del PNRR e una riforma del quadro normativo nazionale. • Il Dlgs è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 novembre 2021. • Il MITE sta lavorando ora al decreto ministeriale incentivi biometano ed economia circolare, che ci risulta essere stato notificato alla CE. • Nelle prossime settimane la CE valuterà e approverà il DM di incentivi biometano e misure economia circolare. Si prevede l’approvazione del DM entro marzo/aprile 2022 in modo da poter avviare quanto prima le procedure di selezione dei progetti. • Il DM prevede una revisione generale dei meccanismi di incentivo della produzione di biometano destinato a diversi utilizzi nonché la promozione di interventi di economia circolare.
CONDIZIONI DI ACCESSO AGLI INCENTIVI Accedono ai meccanismi di incentivo tutti gli impianti nuovi o riconvertiti che completano la realizzazione delle opere ammesse a finanziamento entro il termine inderogabile del 30 giugno 2026. Per gli impianti che entrano in esercizio entro il 31 dicembre 2022 sarà possibile optare per l’adesione al meccanismo previsto dal Decreto 2 marzo 2018 o al meccanismo previsto dal nuovo decreto. Tabella 1. Contingenti annui [Smc/h] Procedura ad Asta – Categorie intervento 2022 2023 2024 2025 Totale Per l’accesso agli incentivi sono previste Riconversione degli impianti di biogas agricolo esistenti 46.722 74.536 97.300 17.900 236.458 almeno due “procedure competitive” all’anno con dei contingenti di potenza B. Costruzione di nuovi impianti per la produzione di 17.410 9.672 9.672 1.934 38.689 assegnati. I contingenti sono ripartiti tra biometano situati nelle Regioni del Mezzogiorno la realizzazione di impianti nuovi e le B1. Costruzione di nuovi impianti per la produzione di 26.115 14.509 14.509 2.902 58.034 biometano diversi da quelli del gruppo B riconversioni nonché in base alla Totale (Smc/h) 90.248 98.717 121.481 22.736 333.182 localizzazione o meno nel Mezzogiorno.
CONDIZIONI DI ACCESSO AGLI INCENTIVI Per la presentazione della domanda è richiesto: • possesso del titolo autorizzativo, • preventivo di allaccio alla rete se previsto, • il rispetto dei requisiti di sostenibilità. È inoltre espressamente richiesto che il progetto preveda la copertura degli stoccaggi, a meno che il digestato non venga direttamente inviato a compostaggio, e l’utilizzo di almeno il 40% in peso di effluenti zootecnici ma solo nel caso di impianti ubicati in Zone Vulnerabili ai Nitrati (ZVN).
CONDIZIONI DI ACCESSO AGLI INCENTIVI Gli impianti devono in ogni caso garantire la sostenibilità del biometano prodotto, con una riduzione di almeno l'80 % delle emissioni nel caso di biometano destinato ad altri usi diversi dai trasporti. Nel caso di biometano immesso in consumo nel settore dei trasporti è invece richiesta solo la riduzione del 65% ma con l’obbligo di utilizzare solo le materie prime classificate come idonee per la produzione di biocarburanti avanzati.
INCENTIVI E TARIFFE Si introduce un nuovo meccanismo di incentivo alla produzione di biometano, basato su due aspetti strettamente connessi: 1.- incentivo in conto capitale per la realizzazione degli impianti, erogato mediante i fondi del PNRR, 2.- tariffa incentivante per la produzione. La tariffa di riferimento è unica sia nel caso il biometano venga destinato al settore dei trasporti sia se venga destinato ad altri usi diversi dai trasporti, ma è differenziata tra gli impianti alimentati da matrici agricole ovvero da Forsu, nonché per taglia di impianto e a seconda se si tratti di impianti di nuova realizzazione o riconversioni.
INCENTIVI E TARIFFE A partire dal livello della “tariffa di riferimento”, il beneficiario riceve una “tariffa premio” pari alla differenza tra la tariffa di riferimento e il prezzo medio del gas naturale a cui si aggiunge il valore medio delle Garanzia di Origine (GO) che rimangono nella disponibilità del produttore. Gli impianti fino a 250 Smc/h potranno optare per una “tariffa onnicomprensiva”, cedendo il biometano e le GO direttamente al GSE. La tariffa verrà corrisposta sulla base della “produzione netta”, definita come la quantità di biometano immesso in rete gas, decurtata dei consumi energetici di origine fossile imputabili ai servizi ausiliari di impianto ma incrementata di eventuali autoconsumi di biometano. La decurtazione per i servizi ausiliari potrà anche essere forfettaria sulla base di quanto sarà definito dalle procedure applicative del GSE.
INCENTIVI E TARIFFE Alimentazione Capacità produttiva Tariffa di Tariffa di biometano (Cp) riferimento riferimento [€/MWh] [€/MWh] Nuovi impianti Min-max Riconversioni min-max Materie prime diverse da FORSU Cp≤ 100 Smc/h 95 - 115 86 - 105 100 Smc/h
INCENTIVI E TARIFFE La tariffa di riferimento sarà riconosciuta agli impianti che accedono alle procedure previste nel 2022, negli anni successivi la tariffa di riferimento sarà ridotta del 2% l’anno. Inoltre nell’accedere alle procedure è necessario indicare una percentuale di ribasso rispetto alla tariffa di riferimento compresa tra il 2% e il 50%. In caso le richieste di accesso siano maggiori dei contingenti della procedura saranno ammessi i soggetti che hanno indicato un ribasso maggiore. A parità di ribasso sarà data priorità a chi destina il biometano nel settore dei trasporti e in subordine alla anteriorità di presentazione della domanda. Sono anche previste delle modalità di riallocazione dei contingenti eventualmente non utilizzate, che saranno definite in seguito dal GSE.
INTERVENTI DI ECONOMIA CIRCOLARE Il decreto disciplina anche l’erogazione di un contributo in conto capitale pari al 40% a valere sui fondi del PNRR per interventi “complementari” alla produzione di biometano, suddivisi tra: a) diffusione di pratiche agro-ecologiche (minima lavorazione, distribuzione del digestato, creazione di poli consortili per la gestione di digestato e effluenti); b) sostituzione di veicoli agricoli obsoleti con veicoli alimentati esclusivamente a biometano; c) efficientamento di impianti biogas che non possono essere convertiti a biometano (sistemi di recupero del calore, sistemi di abbattimento delle emissioni, vasche stoccaggio digestato).
INTERVENTI DI ECONOMIA CIRCOLARE I beneficiari di questi interventi, che saranno erogati sulla base di procedure a sportello meglio definite nelle procedure applicative del GSE, sono esclusivamente imprese agricole che presentino domanda di accesso ai contributi prima dell'avvio dei lavori relativi al progetto; lavori che dovranno necessariamente concludersi non oltre il 30 giugno 2026. Anche per questi interventi sono previsti contingenti basati su un ammontare di risorse annuali per le diverse tipologie e con una dotazione specifica per il Mezzogiorno. Sono ammissibili solo progetti per i quali l'impresa interessata abbia presentato domanda di accesso ai contributi prima dell'avvio dei lavori relativi al progetto
INTERVENTI DI ECONOMIA CIRCOLARE Requisiti minimi: a) Pratiche agroecologiche: i. i poli consortili devono garantire il trattamento del digestato derivante da almeno 3 impianti con una capacità produttiva complessiva pari ad almeno 500 sm3/h; ii. i sistemi di lavorazione del suolo devono garantire una riduzione delle emissioni di CO2 equivalente almeno pari al 5%, come definito nelle regole applicative di cui all’articolo 16;
INTERVENTI DI ECONOMIA CIRCOLARE b) Veicoli a biometano: i. acquisti di veicoli agricoli alimentabili esclusivamente a biometano; ii. dimostrazione dell’alimentazione del veicolo agricolo a biometano tramite contratto di fornitura di biometano attraverso garanzie di origine anche nel caso di alimentazione diretta da impianti qualificati dal GSE per la produzione di biometano di proprietà dell’azienda agricola.
INTERVENTI DI ECONOMIA CIRCOLARE c) efficientamento di impianti biogas: i. installazione di sistemi di recupero del calore da utilizzare nei processi aziendali; ii. vasche di stoccaggio del digestato degli impianti, di volume pari alla produzione di almeno 30 giorni, che devono essere coperte e dotate di sistemi di captazione e recupero del gas; iii. installazione di sistemi di abbattimento delle emissioni tali da garantire il superamento dei livelli minimi di emissioni in atmosfera prescritti in attuazione della Parte 5 del decreto legislativo n. 152 del 2006 e successive modificazioni;
INTERVENTI DI ECONOMIA CIRCOLARE 2022 2023 2024 2025 2026 tot. Tipologia di intervento (mln €) (mln €) (mln €) (mln €) (mln €) (mln €) C1. Diffusione di pratiche ecologiche e creazione di poli consortili per il trattamento centralizzato di digestati ed effluenti con 9,32 10,8 16,32 18,88 6,28 61,6 produzione di fertilizzanti di origine organica nelle regioni del Mezzogiorno C2. Interventi di cui alla lettera C1 realizzati in 13,98 16,2 24,48 28,32 9,42 92,4 altre regioni D1. Sostituzione di veicoli meccanici obsoleti e a bassa efficienza con veicoli alimentati a 1,6 1,2 1,2 1,2 0,8 6 biometano nelle regioni del Mezzogiorno D2. Interventi di cui alla lettera D1 realizzati in 2,4 1,8 1,8 1,8 1,2 9 altre regioni E1. Migliorare l’efficienza in termini di utilizzo di calore e riduzione delle emissioni di impianti 2,4 2,4 2,4 1,6 0,8 9,6 agricoli di produzione di biogas nelle regioni del Mezzogiorno E2. Interventi di cui alla lettera E1 realizzati in 3,6 3,6 3,6 2,4 1,2 14,4 altre regioni tot. (mln €) 33,3 36 49,8 54,2 19,7 193
TEMPISTICHE E PROCEDURE APPLICATIVE DEL DECRETO Entro 30 giorni dalla emanazione del DM dovranno essere approvate, su proposta del GSE, le regole applicative che dettaglieranno ulteriormente le modalità di applicazione e di gestione di questo nuovo regime di incentivo. Se saranno rispettate le tempistiche previste per l’approvazione del DM è auspicabile che il GSE possa “aprire” i termini per la presentazione delle domande di accesso entro giugno 2022.
Grazie per l’attenzione
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