Sogni e visioni - Confcommercio Como

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Mercoledì, 30 gennaio 2019

Comunicato stampa

Sogni e visioni
Terzo appuntamento della stagione concertistica al Teatro Sociale di Como
Teatro Sociale di Como
Domenica 17 febbraio 2019, ore 17.00

Il terzo appuntamento della stagione concertistica al Teatro Sociale di Como, in programma domenica 17
febbraio alle ore 17.00, presenta un repertorio da camera molto raffinato: lo spettatore verrà accolto dalle
atmosfere più rarefatte e romantiche dell’Ottocento, di matrice viennese e tedesca, per arrivare alla
drammaticità di un cammeo del primo novecento russo: Silvia Chiesa (violoncello), Maurizio Baglini
(pianoforte), Cinzia Forte (soprano) e Gabriele Pieranunzi (violino) eseguiranno brani di Schumann,
Beethoven, Šostakovič.

“Da musicista, tenevo molto a portare a Como questo concerto” afferma Fedora Sorrentino, Presidente
Teatro Sociale di Como/ AsLiCo “perché il programma presentato, che ha riscosso l’interesse del pubblico e
della critica un anno fa al Teatro di San Carlo di Napoli, palesa agli spettatori un esempio della grandissima
varietà del repertorio da camera, terreno, per molti secoli, di sperimentazione tecnica e virtuosismo, non
solo in Schumann, Beethoven e Šostakovič.
Sul palcoscenico del Teatro Sociale un quartetto composto da quattro celebri solisti (Silvia Chiesa, Maurizio
Baglini, Cinzia Forte e Gabriele Pieranunzi), che giungono a Como da tutta Italia. Sogni e Visioni non poteva
essere titolo più appropriato a descrivere pagine di rara bellezza, ed altrettanta rara esecuzione.
Questo concerto, inoltre, è stato pensato a ricordare Clara Schumann, nei 200 anni dalla nascita (1819 -
1860), pianista, interprete, intellettuale e musa ispiratrice, figura femminile oltremodo importante, nota in
tutto il continente, nel panorama musicale e culturale di primo Ottocento.
Clara Schumann fu infatti la prima interprete del brano che apre il concerto: l’Intermezzo dalla Sonata
F.A.E. e a lei il marito Robert dedicò la Romanza in la maggiore op.94 n.2 per violino e pianoforte,
che ascolteremo sempre domenica 17 febbraio.”

Il concerto inizierà con l’Intermezzo dalla sonata F.A.E. (probabilmente acronimo per Frei aber
Eisam, Libero ma non solo) che Robert Schumann (1810 - 1856), compose nei giorni dal 15 al 28
ottobre 1853, insieme a Johannes Brahms e Albert Dietrich (sul manoscritto autografo, firmato da tutti
gli autori, prima della partitura si legge: "F.A.E. / In Erwartung der Ankunft des / verehrten und geliebten
Freundes / Joseph Joachim / schrieben diese Sonate / Robert Schumann, Albert Dietrich / und / Johannes
Brahms"), dono di compleanno per il violinista ungherese Joseph Joachim (1831-1907), pupillo di
Felix Mendelssohn Bartholdy, esecutore, amico tutti i compositori dell’epoca, destinatario di molte pagine
dell’epoca. La Sonata F.A.E. venne eseguita da Joachim stesso con al pianoforte Clara Schumann, di
cui ricorrono quest’anno i 200 anni dalla nascita (1819-1860).
Segue, sempre di Robert Schumann, la Romanza in la maggiore op.94 n.2 per violino e
pianoforte, composta nel dicembre del 1849, come dono di Natale per la moglie Clara. Composti
nell’aprile del 1849, ma eseguito solo nel giugno dell’anno dopo, i Fünf Stücke im Volkston, op.
102 Cinque pezzi per violoncello (o violino) e pianoforte, cui Schumann, sul manoscritto autografo
il compositore premise il motto “vanitas vanitatum”; dalla musica struggente, che pone sullo

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stesso piano i due strumenti solisti, si evince la vena romantica di Schumann, che richiama ad un
monito: ogni emozione, anche connotata della gioia più inesprimibile, può rarefarsi.

Dal Romanticismo più esasperato, à rebours il programma risale agli albori della corrente
ottocentesca presentando il Trio per archi e pianoforte n. 5 in re maggiore, op. 70 n. 1 "Ghost
Trio" (I fantasmi o degli spettri) che Ludwig van Beethoven (1770 - 1827) compose nel 1808 e
dedicata alla Contessa Marie Erdödy (moglie del principe Antonio I Esterházy di Galantha). Il
sottotitolo a questa indicazione è probabilmente da rintracciarsi nell’aspirazione di Beethoven di
dedicare al Macbeth di William Shakespeare un’attenzione più ampia.

Al celebre soprano russo Galina Pavlovna Vishnevskaya (1926 - 2012), moglie del violoncellista
Mstislav Rostropovič, vennero dedicate le 7 Romanze per soprano, pianoforte, violino e
violoncello, Op. 127 che Dmitrij Šostakovič (1906 - 1975) compose nel 1967 su testi di Alexander
Blok. A distanza di più di un secolo dalle composizioni precedenti, l’autore rivela ancora un forte
carattere intimistico a queste sette romanze, composte dopo l’infarto del 1966, volute come
espressione di una ricerca introspettiva che voleva fuggire da qualsiasi mondanità. Fil-rouge a
legare questa composizione con il Trio per archi e pianoforte di Beethoven è la presenza, qui più
esplicita, ai testi di William Shakespeare.
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Il Teatro Sociale di Como ringrazia un nuovo importante partner del territorio: Peter’s Tea House
Como, che offrirà, prima dell’inizio dello spettacolo, una degustazione di tè e biscotti, i cui aromi
saranno in sintonia con il repertorio del concerto.

Ricordiamo inoltre che, in concomitanza al concerto, ai bambini sono dedicati i laboratori
artistici (ore 16.30 – 18.30): ogni 2 biglietti per adulti acquistati per il concerto, si potrà richiedere
un ingresso omaggio al LAB per il proprio figlio, per gli altri bambini il costo è di 5.00€.
In occasione del concerto Sogni e Visioni, il tema sarà Immaginare la musica e i laboratori
verranno tenuti da Tamara Pertusini.
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BIGLIETTERIA
Piazza Verdi, 22100 Como
Tel. +39. 031.270170; biglietteria@teatrosocialecomo.it; www.teatrosocialecomo.it
ORARIO di APERTURA: martedì e giovedì ore 10.00 – 14.00; mercoledì e venerdì ore 16.00 – 20.00; sabato ore 10.00 –
13.00 / 14.00 – 18.00
INFOLINE/PRENOTAZIONI TELEFONICHE: dal martedì al venerdì ore 14,30 – 16.30; tel.+39.031.270170 – fax
+39.031.271472
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BIOGRAFIE DEI SOLISTI DEL QUARTETTO

Silvia Chiesa
Violoncello
La violoncellista Silvia Chiesa è tra le interpreti italiane più in vista sulla scena internazionale, con una fitta
agenda di concerti e di registrazioni discografiche. Nel corso di un’intensa carriera ha maturato una cifra
stilistica molto personale che, alla raffinata passionalità delle interpretazioni, unisce una spiccata originalità
nelle scelte di repertorio. Ha contribuito in modo decisivo al rilancio del repertorio solistico del Novecento
italiano. È stata la prima italiana a riscoprire e registrare il Concerto per violoncello di Mario Castelnuovo-
Tedesco: il cd, pubblicato da Sony Classical, è uscito nel 2018 in occasione del 50° anniversario della morte
del compositore e comprende anche i Concerti per violoncello di Riccardo Malipiero (in prima registrazione
mondiale) e di Gian Francesco Malipiero. Da segnalare la presenza di interpreti tutti italiani: oltre a Silvia
Chiesa, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai diretta da Massimiliano Caldi. L’album è il proseguimento
di un vasto progetto discografico – di cui fanno parte anche il Concerto di Ildebrando Pizzetti e musiche di
rara esecuzione di Nino Rota, Alfredo Casella e Ottorino Respighi – e come i precedenti ha ottenuto
entusiastiche recensioni. Dedicataria di composizioni solistiche con orchestra di Azio Corghi e Matteo
D'Amico, è stata scelta da compositori come Gil Shohat, Nicola Campogrande, Aldo Clementi, Michele
Dall'Ongaro, Peter Maxwell Davies, Giovanni Sollima, Gianluca Cascioli e Ivan Fedele per prime esecuzioni di
loro opere. Come solista si è esibita con compagini quali l’Orchestra Nazionale della Rai, l’Orchestra del
Maggio Musicale Fiorentino, l’Orchestra della Toscana, la Royal Philharmonic Orchestra, i Solisti di San
Pietroburgo, l’Orchestra di Rouen, la Staatsorchester Kassel e la Sinfonica di Cracovia. Ha collaborato con
direttori quali Luciano Acocella, Francesco Angelico, Paolo Arrivabeni, Gürer Aykal, Umberto Benedetti
Michelangeli, Giampaolo Bisanti, Massimiliano Caldi, Tito Ceccherini, Daniele Gatti, Cristian Orosanu,
Corrado Rovaris, Daniele Rustioni, Howard Shelley e Brian Wright. Ha inciso inoltre concerti live per
emittenti radiotelevisive quali Rai Radio3, Rai Sat, France Musique e France3.
Con il pianista Maurizio Baglini ha all'attivo più di duecento concerti in tutto il mondo, con un vasto
repertorio per duo, e ha registrato per Decca le Sonate di Schubert, Brahms e Rachmaninov.Nel 2018 è
uscito il secondo cd della serie Live at Amiata Piano Festival, in cui interpreta il Quintetto per archi op. 163
di Schubert con il Quartetto della Scala. Silvia Chiesa è artista residente dell’Amiata Piano Festival e docente
al Conservatorio “Monteverdi” di Cremona. Suona un violoncello Giovanni Grancino del 1697.
Dicono di lei: “Appassionata, sinuosa, gentile” (Il Sole 24 Ore); “Talentosa esploratrice” (D-Repubblica);
“Personalità strumentale maiuscola” (Suonare News); “Convincente” (American Record Guide); “Ricca di
personalità” (Diapason); “Il violoncello srotola un morbidissimo nastro di raso che potrebbe non aver mai
fine” (La Repubblica); “Unisce una precisione impeccabile a un intenso e ben controllato
lirismo” (Classica); “Equilibrio tra limpido e sicuro virtuosismo, condotta ritmica e ricerca espressiva”
(Musica); “Duttile strumentalità” (Classic Voice); “Interpretazioni tanto appassionate quanto accurate"
(Amadeus)
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Maurizio Baglini
Pianoforte
Il pianista Maurizio Baglini vanta una brillante carriera come solista, camerista, didatta e direttore artistico.
Come solista si esibisce in sedi quali l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il Teatro alla Scala di Milano, il
Teatro San Carlo di Napoli, la Salle Gaveau di Parigi, il Kennedy Center di Washington ed è ospite di
prestigiosi festival, tra cui La Roque d’Anthéron, Yokohama Piano Festival, Australian Chamber Music
Festival, “Benedetti Michelangeli” di Bergamo e Brescia. Collabora con direttori quali Luciano Acocella, John
Axelrod, Antonello Allemandi, Umberto Benedetti Michelangeli, Giampaolo Bisanti, Marcello Bufalini,

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Massimiliano Caldi, Tito Ceccherini, Daniel Cohen, Howard Griffiths, Armin Jordan, Seikyo Kim, Emanuel
Krivine, Karl Martin, Donato Renzetti, Corrado Rovaris, Ola Rudner, Daniele Rustioni e Maximiano Valdes.
Accolta con favore dalla critica specializzata, la sua produzione discografica per Decca/Universal comprende
musiche di Schumann, Liszt, Brahms, Schubert, Domenico Scarlatti e Mussorgsky. Nel 2018 sono usciti per
Decca: il terzo cd dell’integrale per pianoforte del compositore – con Kreisleriana, Davidsbündlertänze e
Kinderszenen – e il secondo cd della serie Live at Amiata Piano Festival – con i Quintetti op. 163 di Schubert
e op. 44 di Schumann – con il Quartetto della Scala e la violoncellista Silvia Chiesa.
Dal 2008 promuove il progetto “Inno alla gioia”, che lo porta a suonare in tutto il mondo la “Nona Sinfonia”
di Beethoven/Liszt, con oltre cinquanta esecuzioni dal vivo, tra cui: Roma, Milano, Cremona, Parigi, Monaco,
Tel Aviv, Rio de Janeiro, Beirut. Suo anche il progetto “Web Piano”, che abbina l’interpretazione dal vivo di
grandi capolavori pianistici – come il Carnaval di Schumann, i Quadri di un’esposizione di Mussorgsky o
Images di Debussy – alle proiezioni dell’artista multimediale Giuseppe Andrea L’Abbate (La Roque
d’Anthéron, Lisztomanias 2017, Châteauroux, Emilia Romagna Festival).
Come camerista suona stabilmente con la violoncellista Silvia Chiesa e ha collaborato con colleghi quali
Massimo Quarta, Cinzia Forte, Roberto Prosseda e il Quartetto della Scala.
Fondatore e direttore artistico dell’Amiata Piano Festival, è consulente artistico per la danza e la musica del
Teatro “Verdi” di Pordenone e Ambasciatore culturale della Regione Friuli Venezia Giulia. Tiene masterclass
per l’Accademia Stauffer di Cremona e dal 2018 è docente di Pianoforte principale all’Istituto Superiore di
Studi Musicali “Mascagni” di Livorno.
Suona un grancoda Fazioli.
Appassionato podista, ha corso le maratone di Parigi, Pisa, Vienna, Berlino, Amsterdam e New York. Dicono
di lui: “Magnifico interprete” (L’Espresso); “Raffinato, suggestivo, profondo” (Il Sole 24 Ore); “Interprete
vivido” (Suonare News); “Acutezza e curiosità di visione” (Classic Voice); “Consigliatissimo”
(Internazionale); “Nitore e rigore” (Amadeus); “Fervido e brillante” (Venerdì di Repubblica); “Superbo”
(Classica); “Convincente” (American Record Guide); “Interprete autentico” (Musica)
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Cinzia Forte
Soprano
Particolarmente apprezzata per l’eleganza non comune del fraseggio e la notevole presenza scenica, Cinzia
Forte è ospite dei principali teatri d’opera italiani ed europei quali: Teatro alla Scala, Teatro San Carlo di
Napoli, La Fenice di Venezia, Teatro Comunale di Bologna, Teatro Massimo di Palermo, Teatro Regio di
Torino, Teatro dell’Opera di Roma, Rossini Opera Festival di Pesaro, Royal Opera House Covent Garden di
Londra, Concertgebouw di Amsterdam, Liceu di Barcellona, Teatro de la Maestranza di Siviglia, Opernhaus
di Zurigo, Théâtre des Champs-Elysées di Parigi, Opéra Royal de Wallonie di Liegi, Deutsche Oper di Berlino,
Teatro Real di Madrid, Opéra di Montecarlo. Cinzia Forte collabora e ha collaborato con nomi illustri della
scena operistica internazionale: Claudio Abbado, Bruno Campanella, Riccardo Chailly, Myung-Whun Chung,
Jesus Lopez-Cobos, Daniele Gatti, Gianluigi Gelmetti, Jeffrey Tate e René Jacobs, e con registi quali Roberto
De Simone, Willy Decker, Dario Fo, Michael Hampe, Mario Martone, Jonathan Miller, Pier Luigi Pizzi, Luca
Ronconi, Emilio Sagi, Jérôme Savary, Graham Vick, Franco Zeffirelli. Tra gli impegni recenti ricordiamo:
Bianca e Falliero al Rossini Opera Festival di Bad Wildbad, Madama Butterfly a Sassari, La Traviata e Le
nozze di Figaro (Contessa) a Napoli e Cagliari, Otello a Liegi, Falstaff (Alice) a Cagliari, La Gazzetta a Tel Aviv,
L’Olimpiade di Leo a Napoli e la Nona Sinfonia di Beethoven a LaVerdi di Milano.
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Gabriele Pieranunzi
violino
Già allievo di Salvatore Accardo e Stefan Gheorghiu, si è presto imposto all’attenzione del pubblico e della
critica, dopo aver ottenuto una lunga serie di premi in importanti competizioni internazionali (Niccolò
Paganini di Genova, Tibor Varga di Sion, Ludwig Spohr di Friburgo, Romano Romanini di Brescia, Rodolfo
Lipizer di Gorizia, Giovanni Battista Viotti di Vercelli, Biennale di Vittorio Veneto). La sua attività lo ha
portato ad esibirsi nei principali centri musicali in Italia ed all’estero: Accademia Nazionale di Santa Cecilia
di Roma, Accademia Chigiana di Siena, Wigmore Hall di Londra, City of Birmingham Symphony Orchestra,
Herculeesaal di Monaco di Baviera, Teatro Coliseum di Buenos Aires, Opera City Hall di Tokyo, Malmoe
Symphony Orchestra, Bournemouth Symphony Orchestra,Franz Liszt Chamber Orchestra di Budapest,
Filarmonica G. Enescu di Bucarest, Festival Bemus di Belgrado, Teatro Regio di Torino, Orchestra G. Verdi di
Milano , Settimane Musicali di Stresa, Festival dei Due mondi di Spoleto, Solisti di Mosca, collaborando con
musicisti quali J. Tate, V. Fedosyev, G. Noseda, A. Ceccato, M.Bamert, A. Kontarsky, R. Kussmaul, N.
Goerner, B. Canino, R. Filippini, Yury Bashmet. Su invito del Comune di Genova, ha piu’ volte suonato il
“Guarneri del Gesu” appartenuto a N.Paganini. Tra le sue pubblicazioni discografiche ricordiamo il concerto
di Kurt Weill op.12 per violino e fiati, con i fiati del Teatro San Carlo e la direzione di Jeffrey Tate per
l’etichetta Concerto Classics e l’integrale dei Quartetti per pianoforte ed archi di Mendelssohn per Decca-
Universal. Tra i suoi prossimi impegni ricordiamo la registrazione per la rivista Amadeus del Concerto per
violino, pianoforte e quartetto d'archi op.21 - Trio op.3 di Ernest Chausson, con la pianista Jin Ju e il
quartetto d’archi dell’orchestra Philharmonia di Londra e l’invito al Festival Al Bustan di Beirut, per eseguire
il Secondo concerto, ovvero il Concerto n. 2 in si minore (op. 7, MS 48) per violino e orchestra e La
Campanella di Niccolò Paganini.
Suona il violino Ferdinando Gagliano ex Gioconda de Vito del 1762, gentilmente messo a disposizione
dall’associazione Pro Canale Onlus.

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IL PROGRAMMA

Robert Schumann (1810 - 1856)
L’Intermezzo dalla sonata F.A.E.
Data di composizione: 22 ottobre 1853: Intermezzo f.d. Joachim=Sonate [II. Satz] (Intermezzo per
la Sonata per Joachim)

Durata: 3 minuti circa

Robert Schumann (1810 - 1856)
Romanza in la maggiore per violino e pianoforte op.94 n.2
Composizione: Dresda, 7 - 12 dicembre 1849
Prima esecuzione privata: Lipsia, residenza di Schumann, 27 dicembre 1849

Durata: 5 minuti circa

Robert Schumann (1810 - 1856)
Fünf Stücke im Volkston, op. 102
Cinque pezzi per violoncello (o violino) e pianoforte

1. Mit humor (la minore)
2. Langsam (fa maggiore)
3. Nicht schnell, mit viel Ton zu spielen (la minore)
4. Nicht zu rasch (re maggiore)
5. Stark and markirt (la minore)

Composizione: Kreischa, 17 aprile 1849
Organico: violoncello (o violino), pianoforte
Composizione: Kreischa, 13 - 15 aprile 1849
Prima esecuzione privata: Lipsia, residenza di Schumann, 8 giugno 1850
Dedica: Andreas Grabaü

Durata: 16 minuti circa

Ludwig van Beethoven (1770 - 1827)
Trio per archi e pianoforte n. 5 in re maggiore, op. 70 n. 1 "Ghost Trio" (I fantasmi)
    Allegro vivace e con brio
    Largo assai (re minore)
    Presto

Composizione: 1808
Dedica: Contessa Marie Erdödy

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Teatro Sociale di Como AsLiCo – Via Vincenzo Bellini 3, 22100 Como
Durata: 28 minuti circa

Dmitrij Šostakovič (1906 - 1975)
7 Romanze per soprano, pianoforte, violino e violoncello, Op. 127 su testi di Alexander Blok

Composizione: 3 Febbraio 1967
Prima esecuzione: Mosca, Sala piccola del Conservatorio, 23 Ottobre 1967
Dedica: Galina Pavlovna Vishnevskaya

Pesnja Ofelii (Canzone di Ofelia), Moderato per soprano e violoncello
Gamajun ptica veshchaja (Gamayun, uccello profeta), Adagio per soprano e pianoforte ispirato da un
quadro di Viktor Vasnetsov
My byli vmeste (Eravamo insieme), Allegretto per soprano e violino
Gorod spit (La città dorme), Largo per soprano, violoncello e pianoforte
Burja (Tempesta), Allegro per soprano, violino e pianoforte
Tajnyje znaki (Segni segreti), Largo per soprano, violino e violoncello
Muzyka (Musica), Largo per soprano, violino, violoncello e pianoforte

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PROSSIMI APPUNTAMENTI STAGIONE CONCERTISTICA
domenica, 10 marzo – ore 17.00
#RACH2
Musiche di S. Rachmaninov, P.I. Ciaikovskj
Pianoforte Margherita Santi
Direttore Tommaso Ussardi
Orchestra Senzaspine
in collaborazione con Musica con le ali

LABORATORIO PER BAMBINI
domenica, 10 marzo – ore 16.30
ALLA SCOPERTA DELLL’ORCHESTRA
A cura di Tamara Pertusini
martedì, 9 aprile – ore 20.30
GWENDOLYN MASIN & ORIGIN
Violinista e solista Gwendolyn Masin
Ensemble ORIGIN

domenica, 14 aprile – ore 17.00
VESPRI OP.37 PER CORO MISTO A CAPPELLA
di S. Rachmaninov
Coro da camera del Conservatorio di Como

giovedì, 2 maggio – ore 20.30
L’ARLÉSIENNE. Musiche di scena
di Georges Bizet
Orchestra Filarmonica del Conservatorio di Como

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