SMART MANUFACTURING E IOT: LE NUOVE ESIGENZE IN AMBITO ENTERPRISE ASSET MANAGEMENT E FIELD SERVICE MANAGEMENT - IBM

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SMART MANUFACTURING E IOT: LE NUOVE ESIGENZE IN AMBITO ENTERPRISE ASSET MANAGEMENT E FIELD SERVICE MANAGEMENT - IBM
White Paper

Smart Manufacturing e IoT: le nuove esigenze in ambito
Enterprise Asset Management e Field Service Management
Sponsorizzato da: Samsung, IBM
Diego Pandolfi
Settembre 2018

IDC OPINION

I sistemi di Enterprise Asset Management (EAM) e di Field Service Management (FSM) sono
ampiamente diffusi tra le aziende, soprattutto in quelle caratterizzate da attività "asset-intensive".
Queste applicazioni permettono l'automazione dei diversi aspetti della gestione fisica degli asset
(asset performance management, asset life-cycle management, facilities management, fleet
management, integrated workplace management) e delle attività di campo, tra cui la gestione e il
monitoraggio dei tecnici, dei veicoli e delle apparecchiature. Nella maggioranza dei casi questi due
sistemi convivono separatamente, in una modalità "a silos": questo spesso però comporta delle
inefficienze che possono impattare negativamente le attività di Asset Management nel loro complesso,
non fornendo ad esempio informazioni complete sugli asset o non rilevando in tempo reale problemi
sui processi di order scheduling o su attività di manutenzione.

La Digital Transformation (DX), che è ormai al centro delle priorità strategiche delle aziende di tutti i
settori, sta contribuendo all'evoluzione dei sistemi di EAM e di FSM grazie all'impiego delle tecnologie
che IDC definisce della Terza Piattaforma, ossia cloud, mobile, social e big data analytics. Queste
tecnologie, infatti, supportano l'evoluzione del business da un modello "transazionale" verso un
modello real-time e full-data driven. Le aziende del settore manifatturiero, che contribuiscono
ampiamente alla spesa in soluzioni e servizi digitali, stanno trasformando le proprie attività produttive
e i processi, per conseguire obiettivi di efficienza, efficacia e innovazione, in un percorso che le sta
portando verso lo Smart Manufacturing. In questo contesto, le attività di EAM e FSM stanno evolvendo
verso un approccio integrato e convergente, abilitato da tecnologie quali l'Internet of Things e la
Mobility, che permettono la raccolta e l'analisi di dati in tempo reale anche attraverso l'impiego di
device mobili evoluti. Le nuove offerte da parte dei vendor stanno contribuendo a cambiare l'approccio
che le aziende solitamente adottano nell'utilizzo di questi sistemi.

IN QUESTO WHITE PAPER

In un contesto in cui le aziende hanno già intrapreso un percorso spinto verso la digitalizzazione,
anche i processi interni e le attività di EAM e di FSM richiedono prestazioni sempre maggiori e
funzionalità avanzate di raccolta e analisi di dati in real-time per rispondere alle nuove esigenze
richieste dalla DX. Questo White Paper illustra i cambiamenti e le evoluzioni in atto in questi ambiti,
rese possibili dalle nuove tecnologie e dalle nuove soluzioni disponibili oggi sul mercato. Il documento
descrive gli aspetti che le aziende dovrebbero prendere in considerazione nell'aggiornamento dei loro
sistemi di EAM e di FSM e analizza la partnership tra Samsung e IBM, illustrando la strategia di offerta
congiunta del nuovo Galaxy Tab Active2 e del software IBM Maximo, integrato con Watson IoT.
L'obiettivo di questa nuova offerta congiunta è quello di allinearsi alle nuove esigenze delle aziende
che stanno intraprendendo il percorso verso lo Smart Manufacturing.

Settembre 2018, IDC #EMEA44253118
SMART MANUFACTURING E IOT: LE NUOVE ESIGENZE IN AMBITO ENTERPRISE ASSET MANAGEMENT E FIELD SERVICE MANAGEMENT - IBM
SITUATION OVERVIEW

IDC definisce la Digital Transformation (DX) come un cambiamento fondamentale in atto all'interno dei
processi di decision making delle aziende, reso possibile dalle nuove tecnologie digitali e che ha
evidenti impatti sulle attività "core" delle realtà di tutti i settori. Questa trasformazione è abilitata da
nuove forme di innovazione e creatività con l'obiettivo di aumentare le esperienze e di migliorare le
performance finanziarie. La DX non è quindi una semplice lista di progetti tecnologici, ma ha un forte
impatto sui processi decisionali che utilizzano sempre più informazioni e dati per creare una cultura
basata sull'evidenza e sull'analisi. Le tecnologie della Terza Piattaforma, ossia cloud, mobile, social e
big data analytics, sono al centro della DX e abilitano l'evoluzione del business che si caratterizza
sempre più per processi decisionali real-time e per attività full-data driven. Gli Innovation Accelerators,
come l'Internet of Things (IoT), la robotica, i sistemi di cognitive/artificial intelligence (AI), la realtà
aumentata (AR), la realtà virtuale (VR) e le stampanti 3D, contribuiscono inoltre allo sviluppo di
progetti di digitalizzazione e ad innovare attività, processi, prodotti e servizi.

Nel 2017, a livello globale, IDC stima che le aziende abbiano investito1,2 trilioni di dollari in progetti di
Digital Transformation; le realtà del settore manifatturiero, sia industria di processo sia industria
discreta, contribuiscono per ben il 30% a questa spesa. Per le aziende manifatturiere la sfida
principale è quella di bilanciare efficienza, efficacia e agilità con impatti e benefici a livello di processi
produttivi: le innovazioni tecnologiche e digitali in questo ambito hanno contribuito alla nascita dello
Smart Manufacturing, che identifica la "quarta rivoluzione industriale" (o "Industria 4.0"), ossia la
trasformazione in ottica digitale delle attività produttive e distributive. IDC definisce lo Smart
Manufacturing come la combinazione di tecnologie in grado di fornire connettività machine-to-
machine, di raccogliere dati attraverso sensori, di abilitare l'analisi di enormi quantità di dati e
informazioni e di garantire processi di decision making e di risk management automatizzati. Lo Smart
Manufacturing richiede l'integrazione orizzontale attraverso le diverse attività della value chain, dallo
sviluppo dei prodotti fino alla gestione ed erogazione dei servizi. Questo presuppone la convergenza
tra sistemi fisici e sistemi virtuali, volti ad abilitare lo spazio cyber-fisico e ambienti "digital twins".

Numerosi Paesi hanno inaugurato già da qualche anno dei programmi governativi volti ad incentivare
il percorso delle aziende verso la digitalizzazione, attraverso strumenti quali incentivi fiscali,
agevolazioni per l'accesso al credito e programmi di investimento strategici e innovativi. In Italia, è
stato presentato per la prima volta il "Piano nazionale Industria 4.0" nel mese di settembre 2016; nel
2017 questo è stato rinnovato (e rinominato in "Piano nazionale Impresa 4.0") prevedendo sia un
potenziamento delle azioni del precedente programma, si introducendone di nuove.

Nel percorso verso lo Smart Manufacturing, le tecnologie IoT rappresentano uno dei principali fattori
abilitanti, con impatti evidenti sui processi, sui prodotti e sui servizi erogati, che diventano connettibili,
in grado di essere monitorati e controllati da remoto, nonché di trasmettere dati e informazioni in
tempo reale. IDC definisce l'Internet of Things come una rete di endpoint (o "oggetti") unici e
identificabili, in grado di connettersi autonomamente in modalità bidirezionale, utilizzando una
connettività IP. L'ecosistema dell'IoT è complesso e contiene un mix di tecnologie e servizi, inclusi
moduli, device mobili, connettività, piattaforme, analytics, server, storage, e altre. In base ad una
ricerca condotta da IDC a livello europeo, nel 2017 il 45% delle aziende italiane ha in corso progetti in
ambito IoT (per la maggior parte si tratta di progetti pilota) e circa il 51% li ha pianificati o comunque li
sta considerando. Per la maggior parte delle aziende italiane, i progetti in corso o pianificati in ambito
IoT interessano o interesseranno le attività di analisi dei comportamenti dei clienti e l'interazione con
gli stessi (44%), l'identificazione e localizzazione del personale (38%), il product testing e il controllo
qualità (36%) e le attività di asset maintenance (35% - Figura 1). Nonostante questi siano ad oggi i
casi d'uso principali, cresce l'attenzione verso l'applicazione dell'IoT nelle aree della Supply Chain e
nelle attività di Field Management.

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FIGURA 1

Casi di utilizzo dell'IoT nelle aziende italiane

Fonte: IDC, IoT Survey 2017

I principali benefici correlati all'utilizzo di tecnologie IoT nel settore manifatturiero si riferiscono in
generale alla possibilità di ridurre i costi operativi, migliorare la produttività e l'efficienza interna, ridurre
i costi di manutenzione, creare nuovi fonti di ricavo e processi decisionali migliori e più rapidi. Ma i
benefici delle aziende non si limitano a questi: infatti, tra i principali obiettivi dei progetti IoT emergono
l'ottimizzazione del monitoraggio degli asset, la possibilità di ridurre i guasti e ottimizzare le
performance, maggiore produttività dei lavoratori e il miglioramento della customer satisfaction.

Anche la mobility è uno dei trend in grado di abilitare lo Smart Manufacturing e alla base dell'IoT:
grazie infatti alla forte diffusione di device mobili come smartphone e tablet all'interno delle aziende, i
dipendenti sono oggi in grado di eseguire attività in mobilità e di accedere a dati e informazioni da
qualsiasi luogo e in qualsiasi momento attraverso applicazioni di vario genere (email, produttività, e
altre). Anche la forza lavoro maggiormente tecnica, come operai o addetti alle attività di campo, è
stata progressivamente dotata di device mobili (principalmente della tipologia "rugged") per eseguire
controlli e raccogliere e ricevere dati e informazioni (utilizzando in molti casi applicazioni di VR/AR).
Un trend in atto in questo ambito, inoltre, è la crescente diffusione di terminali simili – per aspetto e
funzionalità - a quelli utilizzati nel segmento consumer, caratterizzati da sistemi operativi e design
semplici e intuitivi, in grado di garantire una maggiore facilità e familiarità di utilizzo da parte della
workforce aziendale. Android si sta imponendo come sistema operativo anche nei device mobili
"rugged" grazie alle sue caratteristiche di flessibilità, convenienza, compatibilità e ad un ampio
ecosistema di applicazioni e sviluppatori che lo rendono maggiormente "appealing" rispetto agli altri
attualmente disponibili.

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La trasformazione delle attività di Enterprise Asset Management (EAM) e
di Field Service Management (FSM)
Le iniziative di DX, e nello specifico i progetti in ambito Smart Manufacturing, stanno avendo un
impatto anche sulle attività di Enterprise Asset Management (EAM) e sull'approccio delle aziende
verso questa topologia di sistemi. Si rendere necessario oggi un'interazione sempre più "intelligente" e
real-time con gli asset, che si caratterizzano per essere distribuiti in diversi luoghi e per complesse e
variabili caratteristiche fisiche. Gli sforzi delle aziende sono orientati a garantire una vista completa e
centralizzata di tutti gli asset (soprattutto per quelli maggiormente critici) e permettere
un'ottimizzazione degli stessi in termini di risparmio di costi di gestione, maggiore sicurezza e migliore
efficienza di utilizzo. Il principale obiettivo dei sistemi di EAM è quello di automatizzare i diversi aspetti
della gestione degli asset fisici di un'azienda e comprendono solitamente attività di asset performance
management, asset life-cycle management, maintenance management, facilities management, fleet
management, integrated workplace management, e altre che contribuiscono ad accrescere la
complessità di gestione di questi sistemi (Figura 2). Le principali funzionalità tipiche sono quelle di
equipment history record management, descrizione degli asset e delle attività di manutenzione,
scheduling, manutenzione predittiva e preventiva, work order management e tracking.

FIGURA 2

La complessità di gestione dei sistemi di EAM

Fonte: IDC, 2018

I sistemi di EAM sono oggi interessati da continue innovazioni grazie all'impiego di tecnologie come il
cloud, la mobility e l'Internet of Things, che permettono migliori performance e maggiore semplicità di
utilizzo. Il mercato è trainato dalla domanda di asset manager che necessitano di sistemi in grado di
fornire una vista completa e connessa degli asset e delle risorse aziendali. Le aziende spesso si
trovano infatti a dover gestire migliaia di asset in differenti località: questo può contribuire al rischio
che i sistemi di EAM siano inefficienti e che il loro utilizzo diventi troppo complicato. La mancanza di
adeguati investimenti tecnologici e l'utilizzo di sistemi legacy, inoltre, contribuisce all'utilizzo di sistemi
di EAM senza un controllo centralizzato e un'ampia visibilità di asset e risorse.
Per superare queste criticità, le aziende stanno orientando le proprie scelte verso soluzioni di EAM
evolute che permettono di raggiungere diversi benefici:

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   Costi di manutenzione inferiori: i sistemi di EAM possono garantire alle aziende dei risparmi in
        termini di costi e quindi un miglioramento dei loro profitti, grazie alla possibilità di ridurre il
        rischio di essere vittime di sanzioni, di riduzione dei premi assicurativi e di razionalizzazione
        dei costi amministrativi;
       Riduzione dei tempi delle attività del personale: buona quota del tempo delle attività degli
        asset manager e dei lavoratori di campo è dedicata alla ricerca di informazioni su regolamenti,
        linee guida, attrezzature e altri asset fisici. I sistemi di EAM di nuova generazione permettono
        alle aziende di centralizzare queste informazioni e di ridurre la quantità complessiva di
        documenti che fanno spesso perdere tempo prezioso ai dipendenti;
       Riduzione dei rischi per la sicurezza fisica del personale e degli asset: sistemi adeguati di
        EAM consentono alle aziende di ridurre i rischi, ad esempio di incidenti, attraverso capacità
        avanzate di controllo e assessment tool, abilitando inoltre una valutazione dei rischi
        maggiormente accurata, per prevenire eventuali danni ad asset e individui

I sistemi di EAM stanno inoltre andando incontro ad una progressiva convergenza con le tecnologie di
Field Service Management (FSM), fondamentali per monitorare e mantenere le performance degli
asset, ma anche per garantire un adeguato livello di servizio e di soddisfazione verso i clienti. Le
tecnologie FSM, infatti, sono una componente molto importante delle attività di Asset Management,
soprattutto per le aziende con una forte dipendenza e focalizzazione sugli asset (come l'automotive, i
trasporti, l'heavy machinery, l'oil&gas e il mining). Gli strumenti di FSM stanno acquisendo
un'importanza crescente sia per il monitoraggio e la manutenzione degli asset sia per gestire il loro
ciclo di vita. Inoltre, le tecnologie FSM rappresentano un aspetto critico per fornire valore ai clienti e
raggiungere buoni livello di customer satisfaction, soprattutto per i settori che possiedono asset critici
che possono essere impattati direttamente e negativamente da guasti e downtime. Offrire un servizio
rapido ed efficiente può diventare un fattore importante per acquisire un vantaggio competitivo. Per
queste ragioni, il FSM è oggi un'area di investimento da parte delle aziende, le quali puntano ad
aggiornare e a rinnovare le loro applicazioni di service delivery.
La mobility applicata a queste attività sta acquisendo un'importanza di rilievo ed è un driver per il
futuro sviluppo delle attività di FSM, in quanto abilita servizi di monitoraggio e di comunicazione da
remoto e in real-time. I tecnici di campo possono infatti ricevere e inviare notifiche direttamente
attraverso i propri terminali mobili, sia in merito alle nuove attività da svolgere, sia per comunicare lo
stato attuale delle mansioni svolte e segnalare eventuali problematiche riscontrate. IDC, attraverso
diverse ricerche, ha rilevato che le aziende stanno intraprendendo attività di FSM Trasformation
sfruttando le tecnologie della Terza Piattaforma (mobile, cloud computing, big data analytics) e molto
spesso ripensando anche i processi aziendali sottostanti per ottimizzare le attività della forza lavoro in-
field.
In base ai dati di una recente ricerca di IDC, nel 2017 l'adozione delle tecnologie della Terza
Piattaforma per le attività di FSM erano molto diffuse: il 56,3% delle aziende del settore manifatturiero
a livello globale utilizza infatti device mobili per supportare i tecnici di campo e un altro 30,7% di
aziende sviluppa applicazioni di FSM nel cloud pubblico. Anche in Italia l'utilizzo di device e
applicazioni mobili è sempre più diffuso per le attività di campo: tra le aziende italiane che forniscono
ai loro dipendenti device, applicazioni e servizi mobili, crescerà infatti la percentuale di quelle che nei
prossimi 12 mesi indirizzeranno questi strumenti verso lavoratori non-office based, passando dal 44%
al 47% previsto (Figura 3).

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FIGURA 3

Tipologia di lavoratori abilitati con applicazioni e servizi mobili presso le aziende
italiane - 2018 (% su totale aziende che forniscono applicazioni e servizi mobili ai dipendenti)

Fonte: IDC EMEA, Enterprise Mobility Survey 2018

Samsung Galaxy Tab Active2 e IBM Maximo per rispondere alle nuove
esigenze delle attività di EAM e FSM
Samsung ha lanciato sul mercato un nuovo dispositivo mobile rugged, il Galaxy Tab Active2,
indirizzato all'efficientamento delle attività di EAM e FSM. Samsung è attualmente leader nel mercato
dei device mobili, sia nel settore degli smartphone, sia per quanto riguarda dispositivi evoluti, come
Headset equipaggiati con applicazioni di realtà virtuale e aumentata. Il Galaxy Tab Active2 si
posiziona all'interno del segmento tablet enterprise ed è specificatamente studiato per l'utilizzo in
condizioni critiche e per l'impiego per attività "in-field". Il tablet è equipaggiato con diverse applicazioni
business, grazie all'ecosistema di partner realizzato da Samsung, tra cui spicca la collaborazione
recente con IBM finalizzata a dotare i nuovi Galaxy Tab Active2 del software Maximo, indirizzato alle
attività di Enterprise Asset Management.

IBM è uno dei player globali leader nell'offerta di soluzioni e servizi in ambito supply chain
management e Enterprise Asset Management, grazie a continui investimenti in prodotti di nuova
generazione, sempre più integrati con la piattaforma proprietaria Watson IoT e basati su funzionalità di
cognitive computing. Watson IoT è in grado di fornire alle aziende strumenti intelligenti e performanti
basati su analisi avanzate di dati, algoritmi di ottimizzazione, prescriptive analytics e supporto alle
decisioni strategiche. IBM Maximo è stato oggetto di continue evoluzioni negli ultimi anni con
l'obiettivo di accrescere le potenzialità di gestione di sempre maggiori quantità di dati provenienti da
sensori e applicazioni IoT, per migliorare le attività "in-field" e fornire supporto avanzato a tutte le
attività di FSM. Le tecnologie IoT applicate all'EAM e al FSM, come nel caso combinato di Watson IoT
e Maximo, hanno la potenzialità di connettere gli asset fisici con altri sistemi aziendali, garantendo agli
asset manager accessi e viste sulle risorse aziendali fino a qualche anno fa impensabili, per un
controllo in tempo reale degli asset, delle attrezzature, delle strutture e dei lavoratori.

Per quanto riguarda il Galaxy Tab Active2 di Samsung, tra le caratteristiche principali spiccano:
sistema operativo Android Nougat 7.1, diplay 8.0”, memoria 3GB + 16GB, espandibile attraverso
MicroSD card fino a 256GB, connettori USB 2.0, camera da 5MP con 8MP auto focus, accelerometro,
sensori fingerprint, geomagnetici e sensori di prossimità per abilitare l'utilizzo di applicazioni di
Augmented Reality. Il nuovo tablet, inoltre, è fornito in dotazione con una S Pen (con un'impugnatura

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più grande rispetto alla precedente versione del device) e lo schermo touch è dotato della nuova
funzionalità "glove mode" che ne permette l'utilizzo anche con i guanti, spesso utilizzati dai tecnici in
attività di FSM. Queste caratteristiche rendono il dispositivo adatto ad essere impiegato in differenti
contesti lavorativi, ad utilizzi flessibili e innovativi.

Il prodotto di Samsung si caratterizza per un design robusto, resistente ma allo stesso tempo
maneggevole e poco ingombrante; è stato inoltre sottoposto a circa 20 test per ottenere la
certificazione MIL-STD 810G, uno standard militare degli Stati Uniti che certifica la resistenza dei
terminali in condizioni critiche, quali umidità, pioggia, sbalzi di temperatura, sabbia, polvere, altitudini
elevate e altre. Grazie alle sue certificazioni, il Galaxy Tab Active2 è in grado di rispondere alle
necessità business delle aziende che utilizzano questa tipologia di device per attività in campo; oltre al
design robusto, ma allo stesso tempo maneggevole, è possibile sostituire infatti la batteria, in modo
che i tecnici di campo (se dotati di altre batterie cariche) possano utilizzarlo per diverse ore di seguito
senza la necessità di inserire il tablet "in carica". Da un punto di vista della gestione da parte dei
dipartimenti IT, va evidenziato come il Galaxy Tab Active2 sia stato progettato per essere gestito
come qualsiasi altro dispositivo Android e quindi beneficia di tutti i vantaggi e della flessibilità del
sistema operativo, ma sfrutta anche le potenzialità e le funzionalità del sistema di sicurezza Samsung
Knox, come nella maggior parte dei dispositivi Samsung. Quindi, sia che venga gestito tramite
soluzione EMM dedicata o attraverso Samsung Knox Config, o con entrambi, il Galaxy Tab Active2
può essere implementato, gestito e personalizzato per soddisfare le esigenze della maggior parte (se
non di tutti) i dipartimenti IT aziendali.

La partnership con IBM ha inoltre reso possibile equipaggiare il Galaxy Tab Active2 con il software
Maximo. Grazie a questa collaborazione, Samsung abilita l'utilizzo del nuovo dispositivo rugged per
attività avanzate di monitoraggio degli asset, equipment inspection e manutenzione.
Il Galaxy Tab Active2 è infatti fornito in dotazione con Maximo Anywhere, indirizzato alla gestione in
mobilità di lavoratori e di asset, e integrato con Maximo Asset Management Scheduler per
l'ottimizzazione dei processi di lavoro basati sul campo. Le principali funzionalità di queste applicazioni
includono:
       la gestione degli ordini di lavoro: esecuzione delle attività, inclusi gli interventi effettivi,
        eventuali attività di follow-up e/o deleghe;
       la gestione delle squadre e dei tecnici di campo: visualizzazione e gestione dei turni, dei
        percorsi e delle attività assegnate;
       la gestione delle attività di Supply Chain Management: controllo e monitoraggio scorte,
        inventario, stock, ordini e ricevimento dei materiali;
       la gestione di attività di Asset Management: registrazione di indirizzi, attività, materiali utilizzati
        durante i lavori, localizzazioni e altri informazioni.
Grazie a queste caratteristiche, Samsung e IBM si posizionano come dei fornitori in grado di abilitare
la nuova generazione dei sistemi di EAM e di FSM, basati su terminali mobili robusti ma allo stesso
tempo facili da utilizzare, resistenti a condizioni critiche e dotati di funzionalità avanzate, per
supportare le più complesse attività di monitoraggio degli asset, servizi di predictive maintenance e
ottimizzazione delle attività "in-field".

Samsung si conferma un vendor in grado di rispondere alle esigenze di mobilità delle aziende, che
necessitano di strumenti durevoli e performanti, ma anche di semplice utilizzo, da fornire ai propri
dipendenti. IBM conferisce al prodotto di Samsung ulteriori elementi di valore: le nuove funzionalità di
Maximo, infatti, sono studiate per arricchire la customer experience e per ottimizzare tutte le attività di
EAM e FSM in mobilità. Grazie alla piattaforma Watson IoT, inoltre, le aziende possono connettere in
maniera sicura asset, materiali e persone e accedere a servizi di monitoraggio, controllo avanzato e
servizi di predictive maintenance, per prendere decisioni sempre più basate sull'analisi di dati in real-
time.

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PROSPETTIVE FUTURE

La mobility si conferma un trend in forte crescita per i prossimi anni per le attività di EAM e FSM, in
quanto le aziende sono ormai consapevoli dei numerosi benefici che derivano dall'utilizzo di device
mobili di ultima generazione per le diverse attività di campo, ossia la possibilità di abilitare processi
maggiormente efficienti e permettere ai lavoratori di svolgere un maggior numero di attività, in maniera
più agevole e in minor tempo. Disporre quindi di terminali mobili di ultima generazione, con
funzionalità avanzate, permette di conseguire obiettivi di efficienza e di maggior efficacia in ambito
EAM e FSM, indipendentemente dalla complessità dell'ambiente in cui queste vengono svolte.
Mentre la domanda di tablet nel segmento consumer non sta crescendo, nel segmento business
questa tipologia di device hanno dimostrato il loro valore applicato a diversi use case e per queste
ragioni IDC prevede una crescita della domanda di tablet nel segmento enterprise, soprattutto della
tipologia "rugged". Samsung, attraverso il lancio del Galaxy Tab Active2, si posiziona all'interno di un
segmento di mercato in crescita e cerca di rispondere alla necessità delle aziende di disporre di
strumenti robusti e resistenti da poter utilizzare in differenti attività di campo, ma che allo stesso tempo
siano di facile utilizzo e familiari per i lavoratori. Grazie al sistema operativo Android, all'interfaccia
simile ai device consumer, alla batteria removibile e alle altre funzionalità specifiche, tra cui il "glove
mode", IDC considera questo terminale uno strumento molto valido per le attività evolute di EAM e di
FSM e che avrà successo soprattutto presso le aziende caratterizzate da attività "asset-intensive".
Grazie alla partnership con IBM, inoltre, il tablet - con la soluzione Maximo integrata - è in grado di
fornire funzionalità avanzate di EAM, e può fare affidamento sulla piattaforma IBM Watson IoT per
abilitare processi decisionali basati su strumenti di predictive e prescriptive analytics.

SFIDE/OPPORTUNITÀ

La progressiva adozione di tecnologie mobili e Internet of Things all'interno delle attività di EAM e
FSM permettono di acquisire dei vantaggi di efficienza, ottimizzazione dei processi e maggiore
efficacia, anche se le aziende ancora si trovano in una fase intermedia che le sta portando verso una
progressiva ma ancora parziale integrazione tra l'EAM e il FSM. Rimangono dei punti di attenzione
che vanno necessariamente considerati e che rappresenteranno soprattutto per i prossimi anni delle
sfide aperte, per tutti i vendor che si propongono in questo segmento:
       Data management: una prima tematica è legata alla gestione dei dati. Molte aziende infatti
        non sono ancora in grado di integrare i dati provenienti da applicazioni e device IoT nei loro
        sistemi di back-end (ERP, CMMS, order management e altri). Spesso, inoltre, i dati
        provenienti da sistemi IoT finiscono in "silos" separati che richiedono ulteriori risorse e
        competenze per essere integrati e analizzati;
       Problemi di connettività: i sistemi di EAM si caratterizzano per dover raccogliere dati anche in
        luoghi in cui la connettività dei sensori può risultare sfidante e difficoltosa, come in località
        remote o in aree pericolose. In certi casi questo può rappresentare un ostacolo all'adozione di
        tecnologie mobili e IoT in ambito EAM;
       Security: lo sviluppo e l'implementazione di numerosi strumenti, device e applicazioni mobili e
        IoT può esporre le aziende a diversi rischi, tra cui la perdita o il furto di dati, o l'interruzione di
        determinati servizi. Per evitarli, sono spesso richieste risorse aggiuntive per gestire la
        crittografia e per mantenere i protocolli di sicurezza;
       Consumo di energia: i device/endpoint IoT possono impattare negativamente sul consumo di
        energia e anche sulle CPU. Questa problematica solitamente risulta di secondaria importanza,
        ma può rappresentare un ostacolo all'adozione di applicazioni IoT su vasta scala, in quanto
        può impattare negativamente i workflow.

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Nel percorso verso lo Smart Manufacturing e verso la trasformazione e la convergenza delle attività di
EAM e FSM, le aziende necessitano quindi di trovare un equilibrio tra l'implementazione di nuove
tecnologie, come ad esempio l'IoT, strumenti mobili per la forza lavoro e soluzioni di big data analytics,
e la reale usabilità dei dati, le pressioni normative e le preoccupazioni legate alla sicurezza, come
l'eventuale perdita di dati.

Con la progressiva adozione di tecnologie innovative nelle aree dell'EAM e del FSM, si andrà incontro
ad una progressiva e sostanziale integrazione e convergenza dei dati di questi due sistemi, che al
giorno d'oggi convivono principalmente in aree separate, "a silos". Samsung e IBM, grazie alla loro
collaborazione, hanno l'opportunità di offrire ai loro clienti una soluzione completa e flessibile in grado
di supportare l'evoluzione delle attività di EAM e di FSM all'interno del contesto dello Smart
Manufacturing. Con il lancio di questo prodotto, Samsung rafforza la propria posizione nel mercato dei
tablet che attualmente si trova ad un bivio: da un lato, infatti, la domanda di tablet nel segmento
consumer non sta crescendo, mentre nel mercato business si registra una forte attenzione da parte
delle aziende verso device mobili, versatili, robusti e con dei prezzi accessibili. IBM rafforza la propria
posizione nell'ambito delle soluzioni indirizzate alle attività di supply chain management e asset
management, e si posiziona come un player innovativo, in grado di traguardare tematiche
all'avanguardia, come l'IoT e il cognitive computing.

CONCLUSIONI

La progressiva evoluzione e convergenza dei sistemi di EAM e di FSM sta avvenendo con grande
fermento in seguito alla crescente complessità e importanza che queste attività ricoprono, soprattutto
per le aziende che hanno intrapreso un percorso verso lo Smart Manufacturing. La nuova generazione
dei sistemi di EAM e di FSM è abilitata dalle tecnologie della Terza Piattaforma: cloud computing,
advanced analytics, mobile, e dagli Innovation Accelerator, come l'IoT e il cognitive computing. Queste
tecnologie continueranno anche nei prossimi anni a rappresentare delle aree di investimento
importanti da parte delle aziende, grazie alla possibilità di garantire controlli centralizzati sugli asset e
in real-time, di ridurre i costi e i tempi degli interventi sul campo e in generale per conseguire obiettivi
di efficienza operativa.
In questo scenario, i device mobili di nuova generazione giocheranno un ruolo decisivo: mentre, infatti,
la domanda di tablet nel segmento consumer negli ultimi anni non sta crescendo, nel segmento
business questa tipologia di strumenti dimostra di poter fornire un valore di fondamentale importanza
nei processi di trasformazione digitale in atto. Gli use case in cui i tablet sono utilizzabili in ambito
business sono decisamente numerosi: per questo, IDC stima una domanda di tablet da parte delle
aziende in crescita anche per i prossimi anni.

Con il lancio del Galaxy Tab Active2, Samsung aggiunge un nuovo tassello alla sua offerta di device
mobili indirizzati al segmento enterprise. Il terminale infatti è stato appositamente studiato per
affrontare numerose sfide e per adattarsi a diversi scenari di implementazione rugged, con l'obiettivo
di soddisfare in generale la richiesta di dispositivi robusti e versatili. IBM, che fornisce al tablet di
Samsung l'applicazione Maximo, si conferma in grado di traguardare tematiche innovative e di
rispondere alle nuove esigenze aziendali, grazie ai continui investimenti nello sviluppo di soluzioni
all'avanguardia, come la piattaforma Watson IoT, basata su funzionalità di advanced analytics e di
cognitive computing. Grazie alla loro partnership, Samsung e IBM si pongono quindi come degli
abilitatori, allo stato attuale, dei sistemi di EAM e di FSM di nuova generazione, che diventano di
fondamentale importanza per tutte quelle aziende che hanno iniziato il loro percorso verso lo Smart
Manufacturing.

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servizi di consulenza e organizzazione di eventi nei settori dell’Information Technology, delle
telecomunicazioni e della tecnologia consumer. IDC, sulla base di elementi concreti e analisi di fatto,
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tempestive ed efficaci su acquisti e strategie di business. Oltre 1100 analisti di IDC in 110 Paesi del
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le opportunità e tendenze della tecnologia e dell’industria. Da 50 anni, IDC fornisce analisi strategiche
per aiutare i propri clienti a raggiungere i loro principali obiettivi di business. IDC fa parte del gruppo
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