LA CORRUZIONE TRA PRIVATI - Focus D. Lgs. 231/01 - Reati societari e corruzione tra privati - vra studio
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
La corruzione tra privati LA CORRUZIONE TRA PRIVATI Focus D. Lgs. 231/01 – Reati societari e corruzione tra privati (Synergia Formazione – Milano – 28 novembre 2018) Andrea Scarpellini avvocato | dottore in economia e commercio Diritto penale dell’economia nov. ’18 1
La corruzione tra privati «Corruzione» Dal latino corrumpere, composto da cum e rumpere: «Eseritare un’azione di disfacimento, deterioramento» (vocabolario Zingarelli) «rompere con» la struttura morale ed etica che dovrebbe connotare i rapporti interpersonali Raffaele Cantone (Università Austral di Buenos Aires, convegno «La politica criminal frente al fenomeno de la corrupcion, 13.9.2018): «contrasto alla corruzione (...) Papa Francesco è senza dubbio il principale alfiere mondiale di questa battaglia. È difficile passi un mese senza che il Papa non faccia sentire la sua voce contro questo flagello, definito persino “peggiore del peccato”; credo non abbia precedenti nella storia l’incontro che si è verificato qualche mese fa in Vaticano su questa tematica con esperti ed esponenti della società civile di tutto il mondo in cui si è, persino, paventata la possibilità di una scomunica per corrotti e corruttori» «il contrasto alla corruzione, infatti, non è solo un’esigenza morale e giuridica ma anche uno strumento di intervento su una infrastruttura di un Paese, quella etica, indebolita la quale l’economia fa fatica a girare» 28.11.2018 2
La corruzione tra privati Corruzione pubblica e privata In senso figurato, «indurre con doni, promesse e simili a fare cosa contraria al dovere» (vocabolario Zingarelli) = verso la nozione giuridica di corruzione Generalmente la corruzione (o simili: concussione, induzione indebita) è riferita agli esercenti pubblici uffici o pubblici servizi (artt. 317 – 322 bis c.p.) La corruzione tra privati: cos’è? E’ un fenomeno che interessa? 28.11.2018 3
La corruzione tra privati Cos’è la corruzione «tra privati» È il medesimo fenomeno corruttivo che si verifica in ambito pubblico ma tra due soggetti privati (stesso piano) Una prima definizione giuridica (artt. 2 e 3 dell’Azione comune del Consiglio dell’Unione Europea n. 98/742/GAI del 22.12.1998, adottata a norma del titolo VI del trattato sull’Unione europea): «vi è corruzione passiva nel settore privato quando una persona nel quadro delle sue attività professionali intenzionalmente sollecita o riceve, direttamente o tramite un intermediario, un indebito vantaggio di qualsiasi natura, ovvero accetta la promessa di tale vantaggio per sé o per un terzo, per compiere o per omettere un atto, in violazione di un dovere» «vi è corruzione attiva nel settore privato quando un soggetto intenzionalmente promette, offre o concede, direttamente o tramite un intermediario, un indebito vantaggio di qualsiasi natura ad una persona, per essa stessa o per un terzo, nel quadro delle attività professionali di tale persona affinché essa compia o ometta un atto in violazione di un dovere» La corruzione tra privati interessa le istituzioni europee e internazionali 28.11.2018 4
La corruzione tra privati L’attenzione internazionale alla corruzione tra privati Consiglio dell’Unione Europea: azione comune n. 98/742/GAI del 22.12.1998 sulla corruzione nel settore privato Consiglio d’Europa: convenzione penale di Strasburgo sulla corruzione del 27.1.1999 → GRECO (Group d’Etats contre la Corruption) Consiglio dell’Unione Europea: decisione quadro n. 2003/568/GAI del 22.7.2003 relativa alla lotta contro la corruzione nel settore privato Nazioni Unite: convenzione di Merida del 31.10.2003 richiedono che le condotte di corruzione attiva e passiva nel settore privato costituiscano illecito penale 28.11.2018 5
La corruzione tra privati Perché reprimere la corruzione tra privati? La corruzione (anche quella tra privati) costa costo micro-economico: la dazione corruttiva è un costo per i soggetti economici è un costo che falsa la concorrenza e distorce il libero mercato (favorisce in modo non meritocratico = favorisce chi può e vuole pagare) costo macro-economico: la dazione corruttiva, in quanto costo aggiuntivo, disincentiva le iniziative economiche (per chi non può o non vuole pagare) o le orienta all’estero (verso Paesi in cui la corruzione non c’è) → costo per il sistema Paese 28.11.2018 6
La corruzione tra privati Quanto costa la corruzione? Difficile quantificare i costi derivanti dalla corruzione pochi procedimenti giudiziari (non solo in Italia) per scarso interesse a sporgere querela (preferiti rimedi interni): pubblicità negativa ingerenza Magistratura in azienda legame tra corrotto e corruttore (no conflitto d’interessi ; stessa sorte processuale) responsabilità 231 timori di corresponsabilità per chi ha funzioni di controllo e vigilanza supplenza ad opera degli indici di percezione della corruzione 28.11.2018 7
La corruzione tra privati Gli indici di percezione della corruzione Transparency International (Corruption Perception Index) classifica Paesi per corruzione percepita da esperti Italia al 54°posto su 180 Paesi (classifica 2017) e tra gli ultimi nell’UE ogni punto di discesa nella classifica = - 16% investimenti esteri danno economico stimato intorno ai 60 miliardi di euro l’anno Banca Mondiale (Rating of Control of Corruption) in un Paese corrotto un’impresa cresce mediamente il 25% in meno di un’azienda che opera in un contesto sano Sondaggi Eurobarometro n. 397 del 2013 sulla corruzione (citati nella Relazione del GRECO sull’Italia del 3.2.2014) 28.11.2018 8
La corruzione tra privati L’evoluzione della normativa in Italia: prima del 2002 Nessuna norma generale per la corruzione tra privati Frammentazione (norme specifiche/settoriali). Esempi: Turbata libertà degli incanti (art. 353 c.p.) Turbata libertà del procedimento di scelta del contraente (art. 353 bis c.p.) Astensione dagli incanti (art. 354 c.p.) Turbata libertà dell’industria o del commercio (art. 513 c.p.) «Comparaggio» (R.D. 1265/34, artt. 170 e 171) Mercato di voto (R.D. 267/42, art. 233) Frode in competizioni sportive (L. 401/89, art. 1) Rivelazione di segreti professionali, scientifici, industriali (artt. 622 e 623 c.p.) La corruzione tra privati punita a titolo di truffa o appropriazione indebita 28.11.2018 9
La corruzione tra privati Il D. Lgs. 61/2002 (riforma dei reati societari) e la L. 262/2005 Introduce l’art. 2635 c.c. («Infedeltà a seguito di dazione o promessa di utilità»): « (1) Gli amministratori, i direttori generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, i sindaci e i liquidatori, i quali, a seguito della dazione o della promessa di utilità, compiono od omettono atti, in violazione degli obblighi inerenti al loro ufficio, cagionando nocumento alla società, sono puniti con la reclusione sino a tre anni. (2) La stessa pena si applica a chi dà o promette l'utilità. (3) La pena è raddoppiata se si tratta di società con titoli quotati in mercati regolamentati italiani o di altri Stati dell'Unione europea o diffusi tra il pubblico in misura rilevante ai sensi dell'art. 116 del testo unico di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58. (4) Si procede a querela della persona offesa». reato proprio (corrotto) punito anche il corruttore condotta: compimento o omissione atti, in violazione obblighi d’ufficio nesso causale tra condotta e dazione / promessa corruttiva reato di evento (danno) procedibilità a querela 28.11.2018 10
La corruzione tra privati La L. 190/2012 (legge anticorruzione) e il D. Lgs. 202/2016 (continua) Modifica l’art. 2635 c.c. («Corruzione tra privati»): «(1) Salvo che il fatto costituisca più grave reato, gli amministratori, i direttori generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, i sindaci e i liquidatori, che, a seguito della dazione o della promessa di denaro o altra utilità, per sé o per altri, compiono od omettono atti, in violazione degli obblighi inerenti al loro ufficio o degli obblighi di fedeltà, cagionando nocumento alla società, sono puniti con la reclusione da uno a tre anni. (2) Si applica la pena della reclusione fino a un anno e sei mesi se il fatto è commesso da chi è sottoposto alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti indicati al primo comma. (3) Chi dà o promette denaro o altra utilità alle persone indicate nel primo e nel secondo comma è punito con le pene ivi previste. (4) Le pene stabilite nei commi precedenti sono raddoppiate se si tratta di società con titoli quotati in mercati regolamentati italiani o di altri Stati dell’Unione europea o diffusi tra il pubblico in misura rilevante ai sensi dell’articolo 116 del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modificazioni. (5) Si procede a querela della persona offesa, salvo che dal fatto derivi una distorsione della concorrenza nella acquisizione di beni o servizi. (6) Fermo quanto previsto dall'articolo 2641, la misura della confisca per valore equivalente non può essere inferiore al valore delle utilità date o promesse». 28.11.2018 11
La corruzione tra privati (continua) La L. 190/2012 (legge anticorruzione) e il D. Lgs. 202/2016 Aggiunge la lettera s-bis all'art. 25-ter, comma 1, del d. lgs. 231/01: «per il delitto di corruzione tra privati, nei casi previsti dal terzo comma dell'articolo 2635 del codice civile, la sanzione pecuniaria da duecento a quattrocento quote». = introduce la responsabilità ex D. Lgs. 231/01 della società a cui appartiene il corruttore 28.11.2018 12
La corruzione tra privati (continua) La L. 190/2012 (legge anticorruzione) e il D. Lgs. 202/2016 Novità: introduzione di una clausola di riserva estensione a soggetti sottoposti la dazione / promessa rileva anche se destinata ad «altri» rileva anche la violazione degli obblighi «di fedeltà» procedibilità d’ufficio se deriva distorsione della concorrenza valore minimo della confisca per equivalente responsabilità 231 per società del corruttore Permangono aspetti critici: non applicabilità a enti diversi dalle società non punibilità per altri soggetti apicali reato di evento (danno) procedibilità a querela nell’ipotesi base 28.11.2018 13
La corruzione tra privati Il D. Lgs. 38/2017: l’art. 2635 c.c. vigente (continua) «(1) Salvo che il fatto costituisca più grave reato, gli amministratori, i direttori generali, i dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, i sindaci e i liquidatori, di società o enti privati che, anche per interposta persona, sollecitano o ricevono, per sé o per altri, denaro o altra utilità non dovuti, o ne accettano la promessa, per compiere o per omettere un atto in violazione degli obblighi inerenti al loro ufficio o degli obblighi di fedeltà, sono puniti con la reclusione da uno a tre anni. Si applica la stessa pena se il fatto è commesso da chi nell’ambito organizzativo della società o dell’ente privato esercita funzioni direttive diverse da quelle proprie dei soggetti di cui al precedente periodo». Estensione a tutti gli enti privati (fondazioni, consorzi, associazioni, enti no-profit) Estensione ad altri soggetti apicali (funzioni direttive) Rilevanza della condotta «per interposta persona» Rilevanza della mera «sollecitazione» Reato di mera condotta (pericolo): sollecitazione, ricezione, accettazione della promessa non necessari: il compimento o l’omissione di atti in violazione degli obblighi dell’ufficio (diventa oggetto del dolo specifico) Il danno (nocumento) per la società del corrotto 28.11.2018 14
La corruzione tra privati (continua) Il D. Lgs. 38/2017: l’art. 2635 c.c. vigente «(2) Si applica la pena della reclusione fino a un anno e sei mesi se il fatto è commesso da chi è sottoposto alla direzione o alla vigilanza di uno dei soggetti indicati al primo comma. (3) Chi, anche per interposta persona, offre, promette o dà denaro o altra utilità non dovuti alle persone indicate nel primo e nel secondo comma, è punito con le pene ivi previste. (4) Le pene stabilite nei commi precedenti sono raddoppiate se si tratta di società con titoli quotati in mercati regolamentati italiani o di altri Stati dell'Unione europea o diffusi tra il pubblico in misura rilevante ai sensi dell'articolo 116 del testo unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, di cui al decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modificazioni». Rilevanza del corruttore «per interposta persona» Rilevanza della mera «offerta» corruttiva 28.11.2018 15
La corruzione tra privati (continua) Il D. Lgs. 38/2017: l’art. 2635 c.c. vigente «(5) Si procede a querela della persona offesa, salvo che dal fatto derivi una distorsione della concorrenza nella acquisizione di beni o servizi. (6) Fermo quanto previsto dall'articolo 2641, la misura della confisca per valore equivalente non può essere inferiore al valore delle utilità date, promesse o offerte». Adeguamento del parametro per il limite minimo della confisca per equivalente (anche utilità «offerte») Permane la procedibilità a querela per l’ipotesi base 28.11.2018 16
La corruzione tra privati Il D. Lgs. 38/2017: l’art. 2635 bis c.c. (Istigazione alla corruzione tra privati) «(1) Chiunque offre o promette denaro o altra utilità non dovuti agli amministratori, ai direttori generali, ai dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, ai sindaci e ai liquidatori, di società o enti privati, nonché a chi svolge in essi un’attività lavorativa con l’esercizio di funzioni direttive, affinché compia od ometta un atto in violazione degli obblighi inerenti al proprio ufficio o degli obblighi di fedeltà, soggiace, qualora l’offerta o la promessa non sia accettata, alla pena stabilita nel primo comma dell’articolo 2635, ridotta di un terzo. (2) La pena di cui al primo comma si applica agli amministratori, ai direttori generali, ai dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari, ai sindaci e ai liquidatori, di società o enti privati, nonché a chi svolge in essi attività lavorativa con l’esercizio di funzioni direttive, che sollecitano per sé o per altri, anche per interposta persona, una promessa o dazione di denaro o di altra utilità, per compiere o per omettere un atto in violazione degli obblighi inerenti al loro ufficio o degli obblighi di fedeltà, qualora la sollecitazione non sia accettata. (3) Si procede a querela della persona offesa». 28.11.2018 17
La corruzione tra privati (continua) L’art. 2635 bis c.c. (Istigazione alla corruzione tra privati) Riduzione di pena (1/3) se sollecitazione, promessa o offerta non accettata Norma pleonastica: già l’art. 2635 non richiede accettazione della promessa, dell’offerta o della sollecitazione corruttiva Effetti paradossali, in quanto l’art. 2635 bis non punisce il corruttore che offre / promette «per interposta persona» il corruttore che offre / promette a favore di «altri» il corruttore che offre / promette a soggetti sottoposti la sollecitazione ad opera del corrotto non apicale (sottoposto) Meglio sarebbe stato inserire un comma nell’art. 2635, richiamando le condotte dei primi 3 commi e prevedendo una riduzione di pena in caso di mancata accettazione della sollecitazione, dell’offerta, della promessa 28.11.2018 18
La corruzione tra privati Il D. Lgs. 38/2017: l’art. 2635 ter c.c. (Pene accessorie) «La condanna per il reato di cui all’articolo 2635, primo comma, importa in ogni caso l’interdizione temporanea dagli uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese di cui all’articolo 32-bis del codice penale nei confronti di chi sia già stato condannato per il medesimo reato o per quello di cui all’articolo 2635-bis, secondo comma». Solo per corrotti e apicali (art. 2635 co. 1) Solo per recidivi (precedente condanna per 2635 co. 1 o 2635 bis co. 2) Il co. 2 dell’art. 32 bis c.p. prevede, in generale, l’interdizione temporanea dagli uffici direttivi delle imprese per i condannati (anche non recidivi) a reclusione non inferiore ai 6 mesi per delitti commessi con violazione dei doveri inerenti all’ufficio ( = ipotesi prevista dall’art. 2635 co. 1, salvo minimo pena e attenuanti / riduzioni per rito) 28.11.2018 19
La corruzione tra privati Il D. Lgs. 38/2017: le modifiche al D. Lgs. 231/2001 Modifiche alla lettera s-bis all'art. 25-ter, comma 1, del d. lgs. 231/01: «per il delitto di corruzione tra privati, nei casi previsti dal terzo comma dell'articolo 2635 del codice civile, la sanzione pecuniaria da quattrocento a seicento quote e, nei casi di istigazione di cui al primo comma dell'articolo 2635-bis del codice civile, la sanzione pecuniaria da duecento a quattrocento quote. Si applicano altresì le sanzioni interdittive previste dall'articolo 9, comma 2». Aumento sanzioni pecuniarie per la società a cui appartiene il corruttore Previsione di sanzioni pecuniarie anche per l’istigazione alla corruzione (lato corruttore) Previsione di sanzioni interdittive (sia per la corruzione che per l’istigazione) 28.11.2018 20
La corruzione tra privati Il reato di corruzione tra privati: la clausola di riserva « (1) Salvo che il fatto costituisca più grave reato ...» Esempi: corruzione concussione turbata libertà degli incanti (e altre ipotesi speciali – cfr. slide 9) Clausola di scarsa rilevanza pratica, in quanto la maggior parte delle ipotesi in cui può apparentemente configurarsi un concorso di norme si risolve già attraverso il principio di specialità (art. 15 c.p.) 28.11.2018 21
La corruzione tra privati Il reato di corruzione tra privati: i soggetti Corrotti: Amministratori Direttori generali Dirigenti preposti alla redazione dei documenti contabili societari (quotate) Sindaci Liquidatori la pressochè totalità dei soggetti aziendali Altri soggetti esercenti funzioni direttive Esercenti di fatto le funzioni di cui sopra (art. 2639 c.c.) Esclusioni: Persone sottoposte alla direzione o alla consulenti vigilanza di uno dei soggetti sopra Revisori (D. Lgs. 39/2010) elencati agenti? Corruttore: chiunque (anche della stessa dipendenti con compiti società del corrotto) meramente esecutivi? 28.11.2018 22
La corruzione tra privati Il reato di corruzione tra privati: la condotta ... anche per interposta persona ... ricevono danno sollecitano offrono accettano la promessa promettono (corrotti) (corruttori) denaro altra utilità (non dovuti) per sé o per altri 28.11.2018 23
La corruzione tra privati Il reato di corruzione tra privati: finalità e dolo per compiere o per omettere un atto in violazione degli obblighi inerenti al loro ufficio dolo specifico oppure degli obblighi di fedeltà 28.11.2018 24
La corruzione tra privati Il reato di corruzione tra privati: il trattamento sanzionatorio Pena base (soggetti qualificati e altri apicali): reclusione da 1 a 3 anni Pena per soggetti sottoposti: reclusione fino a 1 anno e 6 mesi Raddoppio della pena se la società (quale?) è quotata o ha titoli diffusi tra il pubblico in maniera rilevante (circostanza a effetto speciale) Riduzione di pena se offesa è di particolare tenuità (art. 2640 c.c.) Riduzione della pena di 1/3 per l’istigazione alla corruzione (art. 2635 bis c.c.) Pena accessoria dell’interdizione temporanea dagli uffici direttivi delle imprese per i corrotti apicali recidivi (vd. slide 19) 28.11.2018 25
La corruzione tra privati Il reato di corruzione tra privati: la confisca Confisca obbligatoria di prodotto del reato, profitto del reato, beni utilizzati per commettere il reato (art. 2641 co. 1 c.c.; per art. 240 c.p. co. 1 sarebbe stata facoltativa) possibile La confisca di cui sopra è possibile anche per anche equivalente (art. 2641 co. 2) in misura non inferiore al sequestro preventivo valore delle utilità date promesse o offerte (art. 2635 (art. 321 co. co. 6 c.c.) 2 c.p.p.) Confisca obbligatoria del prezzo del reato (art. 240 co. 2 c.p.) Confisca «allargata» (art. 240 bis c.p.) 28.11.2018 26
La corruzione tra privati Il reato di corruzione tra privati: la procedibilità Procedibilità a querela della persona offesa - Società Procedibilità d’ufficio solo se dal fatto deriva - Creditori? una distorsione della concorrenza - Concorrenti? nell’acquisizione di beni o servizi (ma non per società quotate o con titoli diffusi, per le quali c’è raddoppio di pena) - Non c’è sempre? - Come la provo? - Distorsione micro o macro? 28.11.2018 27
La corruzione tra privati Il reato di corruzione tra privati: osservazioni e critiche struttura assimilabile alla corruzione in ambito pubblico (MA non punita la corruzione susseguente, né quella impropria) reato di pericolo / di mera condotta (non più necessario l’evento di danno) → bene giuridico tutelato: non più l’integrità del patrimonio della società a cui appartiene il corrotto MA il corretto funzionamento del mercato e della concorrenza (secondo indicazioni UE e internazionali) perimetro molto ampio (soggetti e condotte) → indeterminatezza ed eccessiva anticipazione di tutela (es: «sollecitazione») istigazione alla corruzione: pleonastico e dagli effetti paradossali procedibilità a querela impedisce l’emersione del fenomeno (vd. slide 7) pene edittali basse limitano l’accertamento e la prevenzione: prescrizione limiti agli strumenti investigativi (es: intercettazioni) limiti alle misure cautelari personali (es: custodia in carcere) accesso a benefici (es: sospensione condizionale pena; messa alla prova; non punibilità per particolare tenuità del fatto) 28.11.2018 28
La corruzione tra privati Il disegno di legge «Bonafede» Procedibilità d’ufficio sempre (art. 2635 e 2635 bis c.c.): cfr. rapporto del GRECO sull’Italia del 2018 Sarà la soluzione per un’effettiva emersione del reato? Occorre capire se e come gli episodi corruttivi verranno a conoscenza della Procura: no da corruttore e/o corrotto (vd. slide 7), anche perchè non è prevista nel DDL la non punibilità per il «collaboratore» (come per corruzione pubblica) no da intercettazioni (vd. slide 28), a meno che non siano state disposte per altro reato nell’ambito del medesimo procedimento no da agenti sotto copertura (≠ da agenti provocatori), ammessi per reati di «criminalità organizzata» (il DDL Bonafede li prevede ma solo per corruzione pubblica), il cui impiego presupporrebbe comunque una notizia di possibile reato già acquisita da esposti / segnalazioni di testimoni ? (spesso mancanti, per la struttura del rapporto corrotto/corruttore; rischio ritorsioni e whistleblowing) da anomalie contabili (fondi neri) rilevate a seguito di accertamenti e/o ispezioni? da segnalazioni / esposti di società concorrenti? 28.11.2018 29
La corruzione tra privati Corruzione tra privati e 231: soggetti e interesse / vantaggio Responsabilità solo per società a cui appartiene il corruttore (o l’istigatore) Interesse o vantaggio della società del corruttore: conseguire un beneficio economico, non ottenibile senza l’attività corruttiva Anche la società a cui appartiene il corrotto può avere interesse o vantaggio dalla corruzione (cfr. Decisione Quadro del Consiglio UE 2003/568/GAI, Legge delega 170/16, Rapporto GRECO su Italia) vantaggi non quantitativi (esempio: il fornitore corrotto fidelizza l’acquirente corruttore) corruzione intra-organizzativa (esempio: amministratore corrompe sindaco) 28.11.2018 30
La corruzione tra privati Corruzione tra privati e 231: sanzioni, misure cautelari, confisca Sanzioni pecuniarie società del corruttore: da 400 a 600 quote (da 103.200 € a 929.400€) società dell’istigatore: da 200 a 400 quote (da 51.600€ a 619.600€) Sanzioni interdittive (da 3 mesi a 2 anni) ex art. 9 co. 2 anche in via cautelare (art. 45) Confisca ex art. 19 del prezzo o del profitto del reato anche per equivalente sequestro preventivo (art. 53) 28.11.2018 31
La corruzione tra privati Situazioni aziendali a rischio corruzione: tipologie rischio diretto (situazioni in cui si manifesta l’interesse alla corruzione) rischio strumentale situazioni che consentono / agevolano la dazione corruttiva situazioni che consentono / agevolano la formazione della provvista per la dazione corruttiva 28.11.2018 32
La corruzione tra privati Situazioni aziendali a rischio «diretto»: alcune categorie Area Acquisti Area Vendite Rapporto con società di revisione, enti di certificazione, analisti finanziari, agenzia di rating, mass-media Rapporto con banche o altri finanziatori Gestione del contenzioso e degli accordi transattivi Operazioni straordinarie Rapporti con società in liquidazione Rapporti infragruppo e con altre parti correlate 28.11.2018 33
La corruzione tra privati Situazioni aziendali a rischio «diretto»: esempi Acquisti il Responsabile Acquisti della società X corrompe il Direttore Vendite di una società fornitrice al fine di concludere l’acquisto a prezzi inferiori a quelli di mercato (o, più in generale, ottenere condizioni di acquisto di maggior favore) il Responsabile Acquisti della società X corrompe il Direttore Vendite di una società fornitrice affinché venda in esclusiva alla società X 28.11.2018 34
La corruzione tra privati Situazioni aziendali a rischio «diretto»: esempi Vendite il Responsabile Vendite della società X corrompe il Direttore Acquisti di una società cliente affinchè quest’ultima acquisti da X ad un prezzo maggiore rispetto a quelli di mercato (o, più in generale, per ottenere condizioni di vendita di maggior favore) il Responsabile Vendite della società X corrompe il Direttore Acquisti di una società cliente affinchè quest’ultima acquisti da X in esclusiva (o comunque preferendola rispetto ai concorrenti) un esponente della società X corrompe un componente di una commissione di valutazione di una gara privata per l’assegnazione di un’importante appalto d’opera o fornitura di beni il Responsabile Vendite della società X corrompe il Direttore Acquisti di una società cliente affinchè quest’ultima acquisti da X beni/servizi non necessari 28.11.2018 35
La corruzione tra privati Situazioni aziendali a rischio «diretto»: esempi Vendite (concorrenza sleale) un esponente della società X corrompe il responsabile commerciale (o l’AD o il Direttore Generale) di una società concorrente al fine di impedire che quest’ultima partecipi ad una gara (o comunque per farla rinunciare a opportunità d’affari) un esponente della società X corrompe il responsabile Ricerca&Sviluppo di una società concorrente, al fine di ritardare la ricerca ed il successivo lancio di un prodotto concorrente, o al fine di acquisire informazioni riservate sulle ricerche in corso o segreti industriali non ancora brevettati un esponente della società X corrompe il presidente del collegio sindacale di una società concorrente al fine di acquisire informazioni riservate sulla stessa 28.11.2018 36
La corruzione tra privati Situazioni aziendali a rischio «diretto»: esempi Rapporto con società di revisione, enti di certificazione, analisti finanziari, agenzia di rating, mass-media l’amministratore della società X corrompe il responsabile della revisione affinchè rilasci una certificazione del bilancio non spettante un esponente della società X corrompe l’incaricato della certificazione (sistemi di gestione Qualità, gestione ambientale, gestione della salute e sicurezza sul lavoro, «marcatura CE») affinchè la rilasci / rinnovi pur non essendoci conformità a tutti i requisiti l’ amministratore della società X corrompe un analista finanziario o il responsabile di un’agenzia di rating per ottenere un giudizio più positivo l’amministratore o il Responsabile Comunicazioni Esterne della società X corrompe il Direttore responsabile di una testata giornalistica affinché pubblichi notizie non fondate/false/fuorvianti sulle vicende societarie/ giudiziarie/patrimoniali riguardanti la società X 28.11.2018 37
La corruzione tra privati Situazioni aziendali a rischio «diretto»: esempi Rapporto con banche o altri finanziatori il CFO della società X corrompe l’esponente di una banca per ottenere condizioni migliori sul credito o finanziamenti / affidamenti altrimenti non concedibili, oppure per non subire la revoca di un finanziamento in essere Gestione del contenzioso e degli accordi transattivi un esponente della società X corrompe il Responsabile dell’Ufficio Legale di una società Y, controparte in un contenzioso, affinchè quest’ultimo faccia decadere i termini o definisca un accordo transattivo sfavorevole per la società Y Operazioni straordinarie l’amministratore della società X corrompe l’AD di una società target in un’operazione di acquisizione, al fine di concludere la transazione ad un corrispettivo fuori dai valori di mercato e vantaggioso per la società X 28.11.2018 38
La corruzione tra privati Situazioni aziendali a rischio «diretto»: esempi Rapporti con società in liquidazione il Responsabile Acquisti della società X corrompe il liquidatore della società Y per acquistarne un bene a valore inferiore rispetto a quello di mercato o per transigere un debito a valore inferiore rispetto al reale Rapporti infragruppo e con altre parti correlate il Responsabile Acquisti di una società X corrompe il Responsabile Vendite di una società controllata per acquistare beni o servizi a condizioni di favore l’AD di una società corrompe il responsabile contabile di una società controllata affinchè rilasci l’attestazione di attendibilità del bilancio (non conforme al vero) con riferimento ad un’operazione infragruppo 28.11.2018 39
La corruzione tra privati Situazioni aziendali a rischio «strumentale» (modalità corruttiva): esempi Non solo (non più?) la busta con denaro contante ... Compensi per consulenze (o altri incarichi professionali) fittizie o con previsione di corrispettivi gonfiati Acquisti pagamento per acquisti estemporanei/anomali (no effettiva giustificazione economica) pagamento di forniture a prezzi ingiustificatamente alti (prezzi superiori a quelli di mercato o senza effettiva giustificazione economica) Vendite: sconti, crediti, condizioni di pagamento ingiustificate 28.11.2018 40
La corruzione tra privati Situazioni aziendali a rischio «strumentale» (modalità corruttiva): alcune categorie Marketing: spese di rappresentanza (inviti, a spese della società corruttrice, capaci di influire sui risultati delle transazioni di business e che non possono considerarsi ragionevoli e in buona fede) pubblicità e sponsorizzazioni (quale corrispettivo per l’attività infedele viene riconosciuta la sponsorizzazione di iniziative promosse dal corrotto o da altri soggetti a questo graditi) Omaggi, donazioni, liberalità un esponente della funzione commerciale di una società regala un oggetto prezioso al buyer di una società cliente donazioni / contributi caritatevoli a organizzazioni benefiche o altri enti legati al soggetto corrotto 28.11.2018 41
La corruzione tra privati Situazioni aziendali a rischio «strumentale» (modalità corruttiva): alcune categorie Personale: selezione, assunzione, gestione (condizioni contrattuali) assunzione nell’azienda del corruttore di un familiare del cliente corrotto riconoscimento di promozioni/avanzamenti di carriera/aumenti di stipendio/ fringe benefit, non informati a criteri oggettivi e strettamente meritocratici, a persone vicine o gradite al soggetto corrotto Opportunità di investimento (notizie riservate) 28.11.2018 42
La corruzione tra privati Situazioni aziendali a rischio «strumentale» (disponibilità finanziarie per la corruzione) Contabilità (e bilancio) costituzione di «fondi neri» attraverso la contabilizzazione di poste fittizie (esempio: fatture per prestazioni inesistenti) o l’omessa contabilizzazione di poste reali (esempio: incasso non registrato) Gestione delle risorse finanziarie Una gestione poco trasparente dei flussi monetari e finanziari potrebbe portare alla costituzione di disponibilità funzionali alla realizzazione di condotte corruttive (esempio: riconoscimento di rimborsi spese o anticipi fittizi) 28.11.2018 43
La corruzione tra privati Modello 231: principi generali per un sistema di organizzazione, gestione e controllo idoneo alla prevenzione dei reati Deleghe e poteri: chiara definizione di funzioni, compiti, responsabilità Separazione delle funzioni e delle responsabilità (“segregation of duties”) e condivisione del processo (decisione – autorizzazione ex ante – esecuzione – gestione risorse finanziarie – controllo ex post – registrazione e archiviazione) Tracciabilità delle attività (principio di verificabilità) Gestione delle risorse finanziarie (deleghe con soglie; firme abbinate; limiti ai pagamenti in contanti) Controllo e vigilanza (collegio sindacale; revisore; controllo interno, OdV) Sanzioni disciplinari Codice etico (e cultura della legalità): Formazione 28.11.2018 44
La corruzione tra privati Modello 231: attività di prevenzione specifiche (esempi) Area Acquisti netta ripartizione dei compiti tra le varie funzioni nell’ambito dell’organizzazione degli acquisti (selezione fornitore; autorizzazione ordine di acquisto; autorizzazione pagamento; controllo di gestione e tracciabilità delle operazioni) previsioni contrattuali standardizzate in relazione a natura e tipologia del contratto criteri standard nella determinazione dei prezzi (benchmarking; prezzo massimo di acquisto; acquisizione di più preventivi), dei termini e delle condizioni di pagamento definizione dei criteri e delle modalità di assegnazione dei contratti di acquisto ricorso alla procedura di assegnazione diretta solo per casi limitati e chiaramente individuati, adeguatamente motivati e documentati, nonché sottoposti a idonei sistemi di controllo e sistemi autorizzativi a un adeguato livello gerarchico modalità e criteri per la predisposizione e l’approvazione dei bandi di gara, nonché per la definizione e approvazione di short vendor list modello di valutazione delle offerte (tecniche/economiche) informato alla trasparenza e a criteri il più possibile oggettivi verifiche preventive sulle controparti 28.11.2018 45
La corruzione tra privati Modello 231: attività di prevenzione specifiche (esempi) Area Vendite netta ripartizione dei compiti tra le varie funzioni nell’ambito dell’organizzazione delle vendite (rapporti con il cliente; definizione del prezzo di offerta e delle altre condizioni contrattuali; definizione di eventuali risoluzioni transattive in caso di controversie) approvazione del contratto da parte di adeguati livelli autorizzativi iter di definizione e attuazione delle politiche commerciali criteri standard nella determinazione dei prezzi (benchmarking; prezzo massimo di vendita) previsioni contrattuali standard e attività da seguirsi in caso di eventuali scostamenti in caso di contratto aperto, la verifica della coerenza dell'ordine rispetto ai parametri previsti nel contratto medesimo verifica della completezza ed accuratezza della fattura rispetto al contenuto del contratto/ordine, nonché rispetto ai beni/servizi prestati criteri e modalità per l'emissione di note di debito e note di credito 28.11.2018 46
La corruzione tra privati Modello 231: attività di prevenzione specifiche (esempi) Rapporto con società di revisione o enti di certificazione o analista finanziario o mass-media o agenzia di rating Definire le modalità di raccolta, verifica e approvazione della documentazione da trasmettere Rapporti infragruppo e con altre parti correlate esplicitare le motivazioni di condizioni contrattuali fuori mercato in operazioni infragruppo, in modo da spiegare l’effettività dei “vantaggi compensativi” (ammessi) Conferimento di consulenze / incarichi professionali: pagamento dei relativi compensi protocollo che preveda regole predefinite per il conferimento di incarichi o consulenze a soggetti terzi, ispirandosi a criteri di legalità, trasparenza, condivisione funzionale, inerenza e giustificabilità verifiche preventive sulle controparti o sui beneficiari 28.11.2018 47
La corruzione tra privati Modello 231: attività di prevenzione specifiche (esempi) Marketing - spese di rappresentanza definizione di criteri qualitativi / quantitativi, con adeguati livellidi autorizzazione verifiche preventive sulle controparti o sui beneficiari Omaggi, donazioni, liberalità (benefit) prevedere il divieto di effettuare donazioni, regalie, liberalità, omaggi, offrire denaro o utilità di qualsiasi tipo, salvo che si tratti di utilità di modico valore in occasioni consuete e prestabilite e comunque previa esplicita autorizzazione dell’A.D. 28.11.2018 48
La corruzione tra privati Modello 231: attività di prevenzione specifiche (esempi) Personale: selezione, assunzione, gestione (condizioni contrattuali) pianificazione delle risorse da assumere (in funzione del fabbisogno); individuazione dei requisiti minimi necessari per ricoprire il ruolo richiesto e del relativo livello di retribuzione (nel rispetto di quanto previsto dai CCNL ed in coerenza con le tabelle retributive di riferimento) criteri standard per l’assunzione del personale processo di selezione del personale: pluralità di candidature; verifica di coerenza delle candidature con il profilo ricercato; gestione dei conflitti di interesse tra selezionatore e candidato verifiche pre-assuntive finalizzate a prevenire l'insorgere di situazioni pregiudizievoli che espongano la società al rischio di commissione di reati presupposto (esempi: precedenti penali, conflitti di interesse con società) autorizzazione all'assunzione da parte di adeguati livelli sistemi che garantiscano la tracciabilità della rilevazione delle presenze verifica della correttezza delle retribuzioni erogate 28.11.2018 49
La corruzione tra privati Modello 231: attività di prevenzione specifiche (esempi) Contabilità verifica di corrispondenza della fattura con il contratto o l’ordine verifica (a campione) della fattura con i beni / servizi acquistati o ceduti verifica della conformità della fatturazione alle prescrizioni di legge verifica di corrispondenza della fattura con incasso o pagamento Gestione finanziaria deleghe con soglie firme abbinate procedura per il controllo dei flussi finanziari e la tracciabilità dei pagamenti, con l’individuazione dei soggetti autorizzati all’accesso alle risorse controllo di corrispondenza con i documenti attestanti l’operazione sottostante e la conformità a tutti i passaggi autorizzativi divieto di pagamenti in contanti (salvo entità modesta) 28.11.2018 50
La corruzione tra privati Il «decalogo» anticorruzione Linee guida, principi e best practice internazionali (International Chamber of Commerce, United Nations, Transparency International, World Economic Forum, World Bank) → criteri comuni che definiscono i requisiti di un idoneo ed efficace programma di compliance anticorruzione (valido anche per la corruzione tra privati) Top-level commitment Principi etici, procedure e controlli che proibiscano e prevengano la corruzione Risk assessment e gap analysis Affidamento ad un senior manager della responsabilità del programma (compliance officer) Due diligence e misure anticorruzione nei confronti dei business partner Procedure e controlli in ambito contabilità e gestione delle risorse finanziarie Formazione del personale e assistenza sulla corretta applicazione del programma Misure disciplinari e incentivi Whistleblowing Monitoraggio continuo: appropriate response e adeguamento del programma 28.11.2018 51
La corruzione tra privati Corruzione tra privati e d. lgs. 23/01: osservazioni e critiche la responsabilità ex d. lgs. 231/01 della società a cui appartiene il soggetto corruttore contribuisce a disincentivare l’emersione del fenomeno corruttivo (querela) problemi di procedibilità del reato (querela – vd. slide 7) si ripercuotono su procedibilità dell’illecito della società (art. 37 d. lgs. 231/01) perchè solo responsabilità della società del corruttore? Ci può anche essere interesse/vantaggio per la società a cui appartiene il soggetto corrotto (vd. slide 30) difficile prevenzione specifica: reato a perimetro ampio e poco determinato (sia per soggetti che per condotte) 28.11.2018 52
La corruzione tra privati Corruzione tra privati e d. lgs. 23/01: conclusioni Criteri generali di prevenzione (vd. slide 44) formazione sanzioni disciplinari codice etico etica e cultura della legalità «il contrasto alla corruzione, infatti, non è solo un’esigenza morale e giuridica ma anche uno strumento di intervento su una infrastruttura di un Paese, quella etica, indebolita la quale l’economia fa fatica a girare» (Raffaele Cantone) 28.11.2018 53
Grazie per l’ascolto Milano +39 02.76.08.211 studiovilla@stvtax.it www.stvtax.it
Puoi anche leggere