Sistema d'arredo con ponteggi per usi temporanei
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1 sistema d’arredo con ponteggi per usi temporanei Alma Mater Studiorum Università di Bologna Corso di Laurea in Design del Prodotto Industriale A.A. 2017/18 Relatore: Riccardo Varini Co-relatore: Nicola Marzot Studio Performa A+U Cadidato: Elisa Piazzi 0000758045
3 sistema d’arredo con ponteggi per usi temporanei Alma Mater Studiorum Università di Bologna Corso di Laurea in Design del Prodotto Industriale A.A. 2017/18 Relatore: Riccardo Varini Co-relatore: Nicola Marzot Studio Performa A+U Cadidato: Elisa Piazzi 0000758045
indice indice 5 indice indice indice indice indice indice A. introduzione C. progetto indice 10 contesto 62 concept 11 brief 64 target e bisogni 65 concept 66 ispirazioni indice B. ricerca 68 modulo 14 analisi della zona 70 servizi necessari 16 Bologna 71 rapporto con l’edificio 18 area del Ravone indice 72 moduli utilizzabili 20 zona interessata 73 utilizzi e modalità 22 capannone 16 74 analisi tecnica 24 usi temporanei 76 caratteristiche e modifiche indice 26 origini 78 esterno 27 definizione 79 interno 28 caratteristiche 85 render 30 attori 86 applicazioni 31 benefici 88 montaggio 32 riferimenti artistici 89 ipotesi 34 casi studio 96 riutilizzo ed accessibilità 40 usi temporanei al Ravone 97 analisi dei costi 42 innovation hub 98 posizionamento 44 caratteristiche 100 divisione interna 46 interviste 102 spazi privati 48 casi studio 103 spazi semi-pubblici 50 innovation hub al Ravone 104 spazi pubblici 52 ricerca progettuale 105 posizionamento alternativo 54 modularità 56 casi studio 58 stato dell’arte D. conclusioni 108 bibliografia 110 sitografia
7 abstract Progettare, attraverso l’utilizzo dei ponteggi multidirezionali, ai quali apportare le necessarie modifiche ed innovazioni, un sistema di arredi modulari accessibile e flessibile. Il sistema deve essere adatto ad ospitare un centro per l’innovazione, aperto come uso temporaneo in un capannone in disuso dell’area del Ravone, ex scalo merci di Trenitalia a Bologna, ma deve poter essere utilizzato anche in altri contesti e luoghi.
introduzione introduzione A9 introduzione introduzione introduzione introduzione introduzione introduzione introduzione introduzione introduzione introduzione
11 contesto brief Le città in cui viviamo sono in continua trasformazione Il brief che mi è stato assegnato riguarda solo una parte della zona e trovano una forza innovativa da iniziative che nascono dal basso, soggetta ad usi temporanei: uno degli edifici centrali che ospiterà un dove il designer di servizi e spazi si pone come facilitatore di processi. centro per l’innovazione. Queste nuove soluzioni urbane temporanee creano luoghi che interagiscono con una comunità attiva e partecipe. Nello svolgere la tesi ho analizzato per prima cosa la zona del Anche la città di Bologna da qualche anno sta cominciando ad Ravone. Ho poi studiato il processo e le normative caratteristiche interessarsi a questo nuovo tipo di utilizzo degli spazi urbani. degli usi temporanei attraverso la lettura di testi e l’analisi di casi studio. In seguito ho analizzato i servizi presenti all’interno di un Fs Sistemi Urbani gestisce gli immobili di Ferrovie dello Stato, centro per l’innovazione entrando in contatto con esperti del settore. tra cui l’ex scalo merci di Trenitalia a Bologna, zona del Ravone. Una fase di ricerca conclusiva è stata dedicata alla modularità, ad L’operatore è oggi in una situazione di stallo per via della crisi alcuni casi studio interessanti ed all’analisi dello stato dell’arte. economica del 2010. Questi spazi inutilizzati non posso essere Dopo aver identificato target e bisogni ho definito il concept di venduti con un progetto di ristrutturazione, non si può più progetto. La fase progettuale è stata caratterizzata da un primo ragionare con le vecchie logiche di rigenerazione e quelle momento di identificazione dei servizi necessari all’interno del centro nuove, gli usi temporanei, sono fuori dalla portata di Fs sistemi urbani. per l’innovazione, per passare a progettare il vero e proprio sistema di arredi modulare. Perfoma Architettura + Urbanistica, lo studio presso cui ho svolto Trattandosi di usi temporanei ho considerato la possibilità di un il tirocionio per tesi, si trova a dialogare con queste situazioni. futuro riutilizzo ed un basso costo due fattori fondamentali, per Interessato alla zona del Ravone ha deciso che è necessario questo, insieme allo studio Performa A+U, ho deciso di utilizzare delle articolare per fasi temporali il processo di rigenerazione, strutture prefabbricate per la realizzazione degli arredi. al fine di minimizzare gli effetti dell’attuale congiuntura Mi è stato chiesto infine di ipotizzare un posizionamento delle economico-finanziaria. In una prima fase è dunque necessario strutture all’interno dell’edificio. destinare parte di questo complesso ad usi temporanei, per riaprirlo alla città e coinvolgere gli abitanti. È in questo contesto, di continua trasformazione e cambiamento, che vado a sviluppare il mio progetto di tesi. uno due tre uno due tre uno due tre uno due tre uno due tre uno due tre uno due tre uno due tre unoIdentificazione dei servizi dueProgettazione di un sistema tre Ipotesi di un posizionamento ed necessari all’interno d’arredo flessibile ed economico, un riutilizzo in altri contesti. del centro per l’innovazione. adattabile a più funzioni.
ricerca ricerca B 13 ricerca ricerca ricerca ricerca ricerca ricerca ricerca ricerca ricerca ricerca La fase di ricerca mi ha permesso di comprendere il contesto in cui il mio progetto di tesi è collocato. Grazie ad essa sono risciuta a definire le linee guida da seguire durante la fase di progettazione e mi ha permesso di effettuare scelte adeguate e motivate. Ho analizzato in primo luogo la zona del Ravone, per poi passare a studiare gli usi temporanei, identificandone gli attori principali ed analizzando alcuni casi studio. In seguito sono entrata in contatto con diverse persone che gestiscono spazi di coworking od innovation hub per comprendere al meglio la dinamica di questi luoghi ed identificarne i servizi principali. Ho svolto infine una ricerca progettuale, mi sono concentrata sullo studio di elementi ed abitacoli modulari per poi andare nello specifico ed analizzare progetti legati al campo dell’ufficio e del lavoro.
analisi della zona analisi della zona 15 analisi della zona analisi della zona analisi della zona analisi della zona analisi della zona analisi della zona analisi della zona analisi della zona analisi della zona analisi della zona Ho svolto un’analisi approfondita dalla zona in cui si svolgeranno gli usi temporanei per realizzare un progetto adeguato e verificarne la fattibilità, per questo ho analizzato la città di Bologna, per poi passare alla zona del Ravone ed infine al capannone che ospiterà il centro per l’innovazione.
Bologna 17 La città di Bologna si trova in un contesto molto interessante, geograficamente è in una pozione strategica, è ben collegata alle altre città italiane e la stazione ferroviaria è uno dei maggiori Caratteristiche che rendono la città di Bologna adatta ad usi temporanei: nodi ferroviari d’Italia. È una città in crescita ed in continuo cambiamento, presenta una popolazione dell’area metropolitana di circa 1.011.000 abitanti e l’università di Bologna è una della più antiche d’Europa. Bologna viene definita come una città ricca di cultura, la cultura infatti è la prima motivazione di visita della città, insieme ovviamente all’università ed alla tradizione culinaria. È centro di numerose iniziative culturali, come ad esempio il Cersaie, Salone Posizione strategica, Città ricca di cultura, centro Auto-organizzazione da parte Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, ben collegata alle altre città, di numerose attività culturali dei residenti in reti collaborative il Motor Show e numerosi sono i Festival di strada. Questi eventi in un ambiente in crescita. e sede dell’università e tendenza a riappropriarsi degli portano grandi flussi temporanei di persone che spesso non riescono di Bologna. spazi urbani. a trovare un alloggio adeguato, gli usi temporanei sono in grado di risolvere queste problematiche e portano numerosi benefici. Nonostante questo la città di Bologna fino a qualche anno fa non si è mai interessata ad essi. Ci si è cominciati a muovere in questa direzione solo da poco, in ritardo rispetto ai paesi esteri ed anche alla città di Milano, che ad oggi presenta numerose iniziative interessanti. I residenti di Bologna, hanno sempre avuta la tendenza, più forte rispetto ad altre città, di riappropriarsi degli spazi urbani e ad auto-organizzare attività dal basso. Un ottimo esempio Importanza della cultura e forte è il progetto The social street, nato nel 2013 in Via Fondazza. presenza dell’università a Bologna: Lo scopo di questo progetto è quello di favorire le pratiche di buon vicinato al fine di instaurare legami, condividere necessità, scambiare conoscenze e portare avanti progetti collettivi di interesse comune. turisti residenti imprese 100 % La creazione di reti sociali collaborative è, negli ultimi anni, in crescita e la città di Bologna si presta particolarmente bene a questo tipo di attività, questo mi permette di affermare che la città si cultura presta anche ad usi temporanei. Oggi si cominciano a vedere i primi risultati di alcuni progetti di uso università temporaneo molto interessanti che si stanno svolgendo a Bologna. Il progetto Rock vuole rigenerare la zona universitaria intorno a Via Zamboni, è molto interessante perché vuole dimostrare come i centri storici delle città possano trasformarsi in laboratori viventi attivi dove musica sperimentare nuovi modelli di rigenerazione attraverso metodi non convenzionali di condivisione e collaborazione. cibo Gli usi temporanei sono un tema sul quale la città di Bologna sta cominciando a sperimentare e che interessa sempre più anche residenti, turisti ed imprese dal momento che tutti ne possono trarre benefici immediati. Soggetti che indicano i seguenti aspetti della città come punti di forza. Dati sono espressi in %. Fonte: Nomisma “L’impatto economico degli investimenti in cultura. Il caso Bologna”. 2017
area del Ravone 19 L’area del Ravone, ex scalo merci di Trenitalia è una zona ora in disuso. Si inserisce all’interno di un contesto urbano e territoriale complesso, dipendente da alcune variabili di trasformazione future o Caratteristiche che rendono la zona del Ravone adatta ad usi temporanei: in corso. Ad est troviamo il centro storico, ad ovest il parco del Reno mentre a nord troviamo la “città della ferrovia”, ovvero un nuovo ambito identificato dal comune di Bologna che comprende numerose aree oggetto di importanti cambiamenti tutte connesse tra loro tramite il sistema delle ferrovie e per questo inserite in una rete a scala internazionale. Tra di esse, il quartiere a prevalenza residenziale della Trilogia del Navile e quello ad usi misti del Lazzaretto. Lo studio Performa Architettura + Urbanistica ha svolto delle analisi Collocata in una zona facilmente Buono stato di conservazione Interesse da parte dei residenti approfondite delle dotazioni ambientali dell’ambito Ravone raggiungibile e vicina al centro su metà dei capannoni, adatti a usi verso attività di questo tipo. storico ed alla stazione ferroviaria. temporanei. che riassumerò brevemente. L’ambiente acustico è caratterizzato dalla presenza dei binari ferroviari, che corrono a nord dell’area e che costituiscono la principale fonte di inquinamento. La direttrice naturale del parco del Reno costituisce un asse verde in direzione nord-sud che esige una connessione diretta alla città storica: l’area di progetto ha una posizione chiave. Posizione della zona del Ravone A sud è presente la fitta area boscata di Prati di Caprara Est che, rispetto alla stazione ferroviaria ed altri accostandosi al torrente Ravone. Quest’ultimo, ha determinato punti noti di Bologna: fortemente la morfologia del tessuto urbano circostante, tuttavia ad oggi è parzialmente tombato e quindi ingiustamente poco valorizzato. L’ambito oggetto di intervento si insinua tra il torrente Ravone e il piano ferrato, configurandosi come una virgola stesa in direzione est ovest. Cinto a sud dall’area di Officina Grandi Riparazioni, è del tutto avulso rispetto al tessuto storico ottocentesco che arresta le proprie maglie in corrispondenza di alcuni edifici che si frappongono tra la città e l’area Ravone, ostacolando di fatto una possibile ricucitura. È stato svolto in una fase successiva un rilievo dello stato di fatto degli edifici che rivela che la metà di essi è in un buono stato di conservazione, mentre la restante metà è in stato di Stazione ferroviaria conservazione mediocre o pessimo. Alcuni edifici presentano Ravone coperture in lastre di eternit, per cui si dovrà tenere conto dell’eventuale opera di bonifica. Gli immobili sono stati edificati tra gli anni 1920-1970 e presentano Ospedale Maggiore struttura portante in calcestruzzo armato o in muratura in laterizi, finiture esterne in muratura a vista e coperture in cemento armato Porta Lame e tegole in laterizio. Si tratta prevalentemente di magazzini, edifici commerciali o uffici. Per il carattere elementare dell’impianto distributivo ben si prestano a ipotesi immediate di riconversione d’uso.
zona interessata 21 Solo parte di questa zona viene messa a disposizione da Ferrovie dello Stato per essere riaperta tramite usi temporanei. La zona comprende i 4 edifici centrali e la pensilina, vengono messi a disposizione anche i tre edifici lungo la strada, un tempo adibiti a mensa, casa del custode e falegnameria. Performa Architettura + Urbanistica vuole riaprire questa zona per ridare questi spazi alla città. L’intento finale è quello di andare a creare una piccola cittadella del riuso che comprenda diverse funzioni e diversi edifici, come ad esempio un centro per l’innovazione, un housing, un mercato, un museo ed una sala per concerti o conferenze. La zona comprende: 4 edifici centrali chiusi e la pensilina posti in posizione centrale; sala concerti 3 edifici lungo la strada, la mensa, la casa del custode e la falegnameria. Ampio spazio esterno adatto ad ospitare grandi eventi. innovation hub Buono stato di conservazione. mercato spazio espositivo all’aperto housing
capannone 16 23 Il capannone 16 è quello che più riguarda il progetto di tesi, B in quanto abbiamo ipotizzato con lo studio di realizzare il centro PIANTA PT per l’innovazione all’interno di esso date le sue caratteristiche fisiche e strutturali. A A Fa parte del gruppo di immobili posti in posizione centrale dell’area, B che si prestano maggiormente ad un utilizzo per usi transitori. Il capannone è particolarmente adatto ad ospitare un centro per SEZIONE AA SEZIONE BB l’innovazione in quanto non sono presenti partizioni interne. Si tratta di un edificio ad aula biassiale, con pianta rettangolare a prevalente sviluppo longitudinale. È caratterizzato da un’unica navata e da un doppio accesso sui lati corti e consente lo svolgimento di attività all’aperto. PROSPETTO PROSPETTO Nonostante il buono stato di conservazione l’edificio è carente NORD OVEST di punti per l’approvvigionamento idrico e di servizi igienici, che in questo caso bisognerebbe andare a realizzare, inoltre un eventuale utilizzo invernale comporterebbe la necessità di provvederne il riscaldamento. PROSPETTO PROSPETTO SUD EST A seguire la descrizione architettonica svolta dallo studio Performa A+U: scala 1:200 Corpo di fabbrica con spiccato fuori terra a piano unico. Struttura portante a paraste e specchiature di tamponamento verticale in muratura di laterizio. Copertura a due acque. Struttura principale di copertura in capriate reticolari in acciaio. Falde di copertura con intradosso in tavelle di laterizio e finitura esterna in coppi di laterizio. Non sono presenti partizioni interne. Esternamente l’edificio si presenta con le testate (fronti corti) con asse di simmetria centrale, mentre i fronti laterali presentano una parete ritmica, con il ripetersi seriale delle bucature con archi a sesto ribassato rigiranti in antis sui lati corti. Il passo strutturale è evidenziato, sia sui fronti esterni che su quelli interni, dalle paraste in laterizio, rastremate internamente in corrispondenza Posizione centrale. Ampio spazio interno adatto del piano di imposta degli archivolti a sesto ribassato e legate da ad ospitare anche grandi strutture. cordonature in calcestruzzo alla quota di imposta delle capriate. Buono stato di conservazione. Esternamente corre lungo tutto il perimetro dell’edificio uno Necessità di riscaldamento zoccolo inferiore intonacato, mentre, a quota superiore, una e installazione di servizi igienici. cornice continua a doppio elemento cinge interamente l’edificio. Sup. lorda utile 1700 mq Tale cornice, in corrispondenza delle paraste, funge da capitello Sup. coperta: 1700 mq agli elementi portanti verticali, che riceve i carichi provenienti H. min utile circa: 6,50 mt dalle capriate. Particolare decoro è ricavato nelle testate con H. max utile circa: 12,50 mt la posa della cortina muraria a formare un effetto merlato in 4 punti di accesso corrispondenza del sottogronda. Gli accessi all’edificio sulle Lunghezza interna: 95, 45 m testate vengono identificati con ampie aperture a sesto ribassato. Larghezza interna: 17,7 m
usi temporanei usi temporanei 25 usi temporanei usi temporanei usi temporanei usi temporanei usi temporanei usi temporanei usi temporanei usi temporanei usi temporanei usi temporanei Questa fase di ricerca era finalizzata a comprendere al meglio le dinamiche dell’uso temporaneo, per individuarne gli attori, i benefici e le caratteristiche principali. In questa fase di ricerca è mi stato molto utile il libro “Temporary Urban Solutions. Soluzioni urbane per la città” di Davide Fassi ed il libro “Urban Pioneers: Temporary Use and Urban Development in Berlin” di Klaus Overmeyer.
origini definizione 27 Le origini degli usi temporanei non si possono definire con certezza, Il rapporto fra tempo e spazio pubblico ha generato nei secoli nel corso della storia l’uomo si è insediato nei luoghi più adatti in un dinamiche di affezione e disaffezione, appropriazione e determinato periodo per poi trasferirsi, basti solo pensare alle allontanamento nei confronti dei manufatti che si riversano nella popolazioni nomadi. Possiamo però trovare un motivo ed analizzare lettura che oggi diamo alla città contemporanea. ciò che ha portato alla nascita degli usi temporanei come li Numerosi spazi nelle città stanno abbandonando la loro vocazione intendiamo noi oggi. iniziale, è in questi contesti anonimi che nascono una serie di attività progettate o spontanee che danno output molto differenti: In architettura il concetto di temporaneità non è nuovo, nuove funzioni in vecchi edifici, vecchie funzioni in nuovi edifici, nuove ne è esempio la torre Eiffel, inizialmente costruita per l’esposizione funzioni in nuovi edifici ma allo stesso tempo le funzioni cominciano universale del 1889 ma che tuttora è simbolo della città ed attrazione ad uscire dagli edifici per entrare nello spazio pubblico condiviso. turistica, o il centro olimpico di Londra 2012. Numerose sono le comunità che sono state concepite come temporanee: in Messaure, Il tempo, come lo spazio, diventa un fattore fondamentale Lapponia, tra il 1957 ed il 1963 più di 2000 persone vivevano in un all’interno del progetto e riguarda sia la durata dell’intervento villaggio costruito data la grande forza lavoro necessaria presso che la partecipazione del cittadino e può diventare anche un indice una centrale idroelettrica dove anche i servizi di base, come la scuola di soddisfazione, definito anche “quality time”. Questo termine si e la stazione di polizia, erano stati concepiti come temporanei. riferisce ad un bel momento di breve durata che proprio per questo è ricordato per essere speciale. Il tempo di qualità unito al design Ci sono numerose incertezze nelle società attuale, le strutture dei servizi e degli spazi è una delle possibili interpretazioni del design decisionali che fino al 20 secolo funzionavano sono oggi cambiate. urbano odierno. La fine del boom economico durante il 2007-2008 ha cambiato il modo in cui noi percepiamo il mondo. Attraverso questi progetti effimero, provvisorio, a breve termine Zygmunt Bauman, sociologo e filosofo polacco, afferma che negli sono visti come un fine, non più come un mezzo. utlimi 40-50 anni ci siamo spostati da una modernità più “solida” Il concetto di temporaneo si colloca sul confine tra provvisorio ed ad una più “liquida”. Il concetto di modernità solida si basava effimero, l’effimero è ciò che ha breve durata, solitamente di un sulla credenza che saremmo riusciti a creare un mondo perfetto e giorno e che non lascia traccia proprio per via della sua natura, il razionale, il termine “liquido”, al contrario, indica l’assenza di forma ed provvisorio invece è un evento che nasce per un tempo medio-breve una continua trasformazione. Il cambiamento in questo caso è visto e può muoversi su orizzonti medio-lunghi. I progetti temporanei come condizione necessaria per la vita umana. prendono caratteristiche da entrambi, hanno una data di scadenza come l’effimero, ma possono avere l’opportunità Le città sono oggi più simili ad un processo che ad una di vivere più a lungo di quanto fosse previsto, come nel caso di forma, vengono definite smart city, flexible city o addirittura learning Keetwohnen ad Amsterdam, oppure possono essere progetti pensati organism. La loro trasformazione fisica è però in ritardo rispetto per morire e poi rinascere in un altro luogo. ai cambiamenti ed alla nascita di nuove attività e condizioni. L’amministrazione cittadina si quindi deve adattare a queste situazioni Questo nuovo modo di percepire spazi e temporalità all’interno della di incertezza, rispettando bugdet limitati, questo è possibile città permette di approcciarsi al progetto in una maniera più vicina solamente attraverso gli usi temporanei che possono, se utilizzati a come lavora il designer che non tanto l’architetto, andando a nel modo giusto, diventare una strumento di innovazione e generare progetti leggeri, reversibili e temporanei. sperimentazione. È attraverso questi progetti, questi allestimenti che la città è in continua trasformazione, creando stati sovrapposti risultato di un Numerosi edifici, aree urbane e spazi aperti sono soggetti a cicli processo quasi istantaneo. di alto e basso utilizzo, nel corso dei quali vi sono dei momenti di transizione ed incertezza. Crisi economiche, instabilità del mercato, cambiamenti politici e numerosi altri fattori portano spesso al collasso delle vecchie destinazioni d’uso quando ancora non vi sono progetti di riuso, si verifica così un “gap temporale”. È in questi scenari che grazie agli usi temporanei è possibile sperimentare attività e progetti, che generano nuovi scenari di rigenerazione urbana.
caratteristiche 29 Uno sguardo attento e ravvicinato a spazi e terreni vuoti ci mostra come molte di queste aree sono diventate un terreno Proprietario Pubblica amministrazione di sperimentazione e di aggregazione, si sono trasformate in un luogo di scambio ed incontro che ha dato luogo a numerose attività bottom up. L’incertezza e l’apertura che le caratterizza ha catalizzato nuove forme di città, ispirato attività e progetti temporanei ed ha permesso l’avvio di economie informali e nuovi servizi auto-organizzati. Usi inaspettati che hanno spesso accelerato i processi di ripresa economica. Gli usi temporaneo sono caratterizzati dai seguenti fattori, certificato contratto che devono essere definiti in una prima fase di progettazione: di abitabilità di comodato Gli spazi inutilizzati che vengono messi a disposizione; Gli attori che prendono parte al processo di rigenerazione su ogni livello; Le tempistiche di riutilizzo; Gli strumenti attraverso i quali il riuso viene attuato; Il processo, che rappresenta il servizio che viene messo a disposizione. Intermediario I fattori che invece diversificano questi progetti tra loro sono in primo costi di gestione luogo il rapporto tra l’interno e l’esterno, ad esempio ed organizzazione la comunicazione della presenza dell’attività a livello cittadino fondi privati, sponsor, e la capacità di fare rete con il contesto. In secondo luogo crowdfunding la gestione dello spazio, la manutenzione, la cura, la rinominazione dei luoghi ed il livello di l’apertura verso il pubblico. Usufruttuario costi progetto Caratteristiche che definiscono un uso temporaneo: e riqualificazione fondi privati, sponsor, crowdfunding possono essere a carico del proprietario investimenti o dell’usufruttuario privati spazi attori affitto spazi, uffici, proprietario intermediario usufruttuario servizi tempistiche strumenti processo Utenti Uso temporaneo
attori benefici 31 Gli attori che prendono parte al processi di usi temporanei sono I benefici che derivano dagli usi temporanei sono molteplici e molteplici e intervengono in maniera e momenti diversi. riguardano tutti gli attori dell’uso temporaneo ma non solo, hanno effetti positivi anche sulla città. Per prima troviamo la figura del proprietario dell’immobile o del Questi benefici possono essere raggruppati in cinque diverse terreno in abbandono, può essere pubblico o privato, che categorie: per propria spontanea volontà o per richiesta altrui, mette a disposizione lo spazio vuoto mantenendone la proprietà. benefici economici dei proprietari, degli usufruttuari e del contesto urbano; La figura dell’intermediario, che può essere un’associazione Per il proprietario perché aumenta il valore dell’immobile e ne migliora culturale, una cooperativa, un ufficio pubblico od un esperto in l’immagine, inoltre durante questo periodo non è necessario pagare la manutenzione che è a carico dell’usufruttuario. Anche nel caso che l’affitto facility manager, che ha il compito di gestire l’intera organizzazione sia gratuito il proprietario ne ricava numerosi benefici, come ad esempio del processo di riuso temporaneo e di facilitare il passaggio di una maggiore sicurezza. Paradossalmente, nonostante i numerosi benefici, i informazioni tra il proprietario ed i futuri usufruttuari temporanei. proprietari sono i più difficili a convincere a collaborare. Ha il compito di delineare le voci contrattuali e fornire una garanzia Per l’intermediario perché gli usi temporanei permettono maggiore giuridica sulla riconsegna dello spazio al termine del progetto. sperimentazione ad un prezzo molto basso. Per l’usufruttuario che può utilizzare spazi prima non accessibili a prezzi affondabili e può entrare a far parte di un network di persone, diventando L’usufruttuario finale è colui che prende in consegna lo spazio parte della comunità che si andrà a formare. firmando un contratto di comodato d’uso temporaneo. Gli usufruttuari sono spesso giovani professionisti, artisti, studenti benefici economici e sociali della comunità locale; od artigiani che possono così utilizzare gli spazi e svolgere le attività Urban Pioneers afferma che l’uso temporaneo integra questi spazi progettate e convalidate dall’intermediario per il periodo temporale abbandonati alla rete urbana, ricollegandoli alla città. La loro ricerca ed analisi stabilito avendo la completa responsabilità dei loro esiti e dei possibili su progetti di uso temporaneo in Germania, Finlandia e in Belgio dimostra come questi generino numerosi benefici sociali ed economici al vicinato. problemi. Alla fine del periodo concesso per il riuso temporaneo I benefici non riguardano soltanto le strutture architettoniche o gli arredi dello spazio, l’usufruttuario riconsegna lo spazio all’intermediario, realizzati ma riguardano anche il senso di comunità ed orgoglio che lasciano provvedendo a ripristinarlo secondo le condizioni contrattuali stabilite. dietro di se riuscendo a dare alla zona un nuovo significato. maggior partecipazione da parte dei cittadini nel processo di rigenerazione urbana; Hugo Blumner, archeologo e filologo tedesco, afferma che la temporaneità offre la possibilità a un maggior numero di cittadini di prendere parte in modo attivo allo sviluppo della loro città. Gli usi temporanei permettono lo sviluppo di progetti indipendenti ed incoraggiano dinamiche culturali, sociali ed anche politiche nella città sul lungo termine. Benefici per gli attori dei processi di usi temporanei: maggior adattabilità e sperimentazione nel processo di cambiamento urbano; Numerose ricerche affermano che gli usi temporanei sono adatti a testare nuove idee in situazioni di elevata incertezza. Permettono di effettuare semplici e veloci interventi che posso essere facilmente fermati se fallimentari. propietario intermediario usufruttuari bassi costi di implementazione. crescita del valore dell’immobile; low-cost; prezzi affordabili; Sono un modo estremamente economico, sia per i proprietari che diminuzione costi di manutenzione; permette la sperimentazione; entrare in un network di persone; per l’amministrazione, dal momento che la maggior parte dei costi e dei rischi è a carico del usufruttuario. Gli usi temporanei sono quindi una risorsa che ha un impatto positivo cittadini migliorano la visione del quartiere e lo riconnettendo alla città; economicamente, socialmente e culturalmente. Grazie ad essi si formano un network di cooperazione e di scambio. vanno a creare situazioni win-win per proprietari, intermediari, usufruttuari e per la comunità.
riferimenti artistici 33 Prima di procedere e definire gli usi temporanei nell’area del Ravone ho analizzato il concetto di temporaneo anche in altri contesti, in particolare nel campo artistico. La riappropriazione degli spazi, anche se temporanea, ha sempre interessato il mondo dell’arte, basti pensare alla street art che già dal secolo scorso ha interessato le grandi città. effimero Inoltre numerosi sono i movimenti artistici che consideravano effimero la temporaneità un fattore fondamentale, essere unico e spesso effimero irripetibile è una caratteristica comune a numerose performance effimero artistiche e installazioni. effimero Ritengo particolarmente interessante il movimento artistico FLUXUS”. effimero Questa corrente artistica non è archiviabile o condensabile, perché effimero non ha ne forma ne luogo. Gli artisti che ne facevano parte hanno Fluxus Street Theatre, Detroit dato una nuova definizione di arte, portandola fuori dalle gallerie, George Maciunas compiendo atti spontanei ed effimeri difficili da collezionare e spesso difficili da riconoscere come arte. Questo si addice in particolare alla mia ricerca in quanto anche gli usi temporanei vogliono portare spazi chiusi nuovamente in contatto con i cittadini grazie a progetti sperimentali spesso nati direttamente da loro. Infine ho deciso di analizzare alcune performance o installazioni artistiche per cercare di comprendere al meglio come “l’essere temporaneo” possa aggiungere valore e significato. ricordo permanente ricordo permanente Durante ICE WATCH, installazione di Olafur Eliasson sono stati ricordo permanente posizionati in cerchio nella City Hall Square di Copenhagen dodici ricordo permanente grandi blocchi di ghiaccio provenienti dalla Groenlandia. Questa installazione aveva l’obbiettivo di aumentare la consapevolezza sul ricordo permanente cambiamento climatico creando un esperienza diretta e concreta ricordo permanente dello scioglimento dei ghiacci nell’Artico. Ice Watch è un installazione ricordo permanente temporanea che può essere riprodotta, è stata infatti installata anche Ice watch, Parigi a Parigi. Ho scelto di analizzare questa installazione perché è in grado Olafur Eliasson di lasciare negli spettatori un ricordo forte e permanente anche dopo che il ghiaccio si è sciolto. Un altro esempio molto interessante è quello realizzato dall’artista Iepe Rubingh assieme all’Anonymous Crew, insieme hanno trasformato uno dei maggiori incroci della città di Berlino, vicino a Rosenthaler Platz, in una grande e colorata tela. Painting reality è un installazione di guerrilla che ha versato 500 litri di colore a base di acqua sulla strada. I passanti con le loro auto si coinvolgimento ritrovano ad essere inconsapevolmente i protagonisti di un happening coinvolgimento urbano destinato a cambiare provvisoriamente il volto della città. Ne risulta un pezzo visivo che mappa il passaggio e l’interazione tra coinvolgimento persone. coinvolgimento coinvolgimento coinvolgimento coinvolgimento Painting Reality, Berlino Iepe R. and the Anonymos Crew
casi studio 35 Ex Breda Contemporaneamente ho ricercato e studiato casi studio di progetti Greenhouse Trinity Skatepark, Via Granelli di uso temporaneo per riuscirne a comprenderne meglio la struttura Via Cevedale e individuarne gli elementi vincenti. I progetti di uso temporaneo sono Made in Mage numerosissimi soprattutto all’esterno, in Italia invece queste ConnAction Bovisa, Viale Italia pratiche interessano solo la città di Milano, dove negli ultimi anni Via Cevedale Stecca Temporanea, sono stati sviluppati progetti molto interessanti. Vicolo De Castilla Casa dei Designers, Nella seguenti mappe, tratte da temporiuso.org, un’associazione Via Valenza culturale per la promozione di progetti di riuso temporaneo di spazi in abbandono, ed implementate con le mie ricerche, sono mappati BASE Casa dei Registi, Via Bergognone i progetti di riuso più interessanti ed efficaci, nel mondo, a Milano Via alzaia Naviglio ed a Bologna. Pavese A Bologna le pratiche di riuso sono limitate, tra gli esempi più noti troviamo Malerbe, parte del progetto Rock ed il Mercato Sonato, Milano, usi temporanei anche se gli spazi urbani inutilizzati sono molteplici, come vediamo nell’ultima mappa. A Bologna sono presenti circa 200 spazi inutilizzati la maggior parte dei quali appartengono ad enti privati. Mercato Sonato, Rock, Via Giuseppe Tartini Esta es una plaza, Via Zamboni Madrid Precare, Bruxelles The Burning Man, Deserto del Nevada Renew Newcastel, Bologna, usi temporanei Newcastle Cell Space, San Francisco Transitional housing, San Francisco Slug Park Alameda, M O B, San Francisco Berlino The crucible, ARTScorpsLA, MHANY, NDSM, Tempelhofer Freiheit, San Francisco Los Angeles New York Amsterdam Berlino spazi in disuso pubblici No Longer Empty, Keet Wonen, Wagenburgen, New York Amsterdam Berlino spazi in disuso privati Usi temporanei più noti Bologna, spazi in disuso
37 In primo luogo vorrei riportare l’esperienza di ROCK Bologna giardino urbano in quanto esempio di rigenerazione urbana della città. Rock è un progetto della durata di 3 anni il cui obbiettivo è quello di rigenerare zona universitaria la zona universitaria di via Zamboni, riconoscendone e rafforzandone l’identità come distretto culturale e creativo sostenibile. Si fonda sul comunale continuo confronto tra diverse identità sociali, culturali ed economiche Progetto Rock per sviluppare azioni condivise tra abitanti e chi frequenta la zona. cittadini Marlebe in particolare è un’installazione verde con l’obbiettivo di 3 anni trasformare Piazza Scaravilli, prima utilizzata come parcheggio, in un giardino urbano. Si sviluppa in due fasi, un installazione temporanea gratuitamente del giardino ed in seguito una trasformazione in un allestimento permanente. In questo caso l’uso temporaneo è una sperimentazione creare uno spazio pubblico per verificare il risultato. socializzazione ed eventi Tempelhofer Freiheit a Berlino è un esempio molto interessante in spazio pubblico quanto la attività di riuso nascono direttamente dai cittadini. Il vecchio aereoporto Tempelhofer a Berlino è stato chiuso nel 2008 ed occupa vecchio aeroporto un’area di quasi 400 ettari tra edifici ed un spazi aperti. È stato riaperto alla città nel 2010 con il nome di Tempelhofer comunale Freiheit uno spazio è dedicato a progetti definiti pioneer. Questi Tempelhof Projekt GmbH progetti riguardano iniziative a breve termine, senza grandi cittadini investimenti e spesso con fondi limitati, possono riguardare da un definite di volta in volta mini golf temporaneo ad un palco per concerti. Ogni individuo od associazione, può fare richiesta per utilizzare gli spazi. I progetti gratuitamente, tramite bando pioneer possono riguardare diverse tematiche: sport, cultura, conoscenza e insegnamento. Hanno l’obbiettivo di coinvolgere gli fornire spazi ai cittadini per abitanti e renderli attivi nella rigenerazione della città. svolgere attività auto-organizzate Un esempio interessante per la sua vastità, complessità e per cittadella del riuso l’elevato numero di attività è NDSM ad Amsterdam. Nel 1937 NDSM, era la più grande compagnia di costruzioni navali del mondo che vecchio molo durante la guerra si occupò della costruzione di imbarcazioni per l’esercito olandese, una volta terminata la guerra la compagnia cessò comunale la produzione e ben presto fallì. Gli spazi lasciati vuoti vennero presto Stichting NDSM-werf occupati da artigiani ed artisti che si unirono e fondarono la Kinetisch cittadini Noord. L’amministrazione della città sostenne da subito questa idea / e fornì dei fondi per sviluppare al meglio l’area. Sono ora presenti bar, ristoranti ed in estate lo spazio si trasforma in una spiaggia. La affitto spazi e attività zona possiede 80 residenze per artisti ed artigiani, una discoteca, spazi espositivi ed una volta al mese si tiene il più grande mercato cittadella del riuso con dell’usato di tutta Europa. Sono presenti anche nuovi e moderni residenze, bar ed altri servizi uffici, la zona è sede di Discovery Channel ed HEMA, ed anche uno studentato per studenti a prezzi molto convenienti. Questa zona è ora una piccola cittadella del riuso, possiede al suo interno tutti i servizi necessari e è riuscita ad trasformare uno spazio industriale ostile in una parte attiva ed un punto di riferimento della città.
39 Keet Wonen nasce dalla mancanza di alloggi per studenti nella città residenze per studenti di Amsterdam. Tempohousing ha costruito in breve periodo tramite l’utilizzo di container circa 100 residenze per studenti. Il progetto parcheggio cominciò alla fine del 2005 e fu completato a maggio del 2006, comunale con una velocità di costruzione pari a 150 case al mese. Questa Tempohousing struttura è oggi il campus più popolare della città. studenti Il progetto inizialmente previsto per un tempo di 5 anni è stato prolungato per altri 7 anni. Al termine di questo periodo il progetto 5 anni, prolungato di 7 sarà riutilizzato e ricollocato in altre città. affitto case a prezzi moderati residenze per studenti all’interno di container PRECARE è un progetto realizzato nella città di Bruxelles e atelier e residenze l’associazione fa da intermediario tra proprietari di edifici abbandonati e artisti od attività che hanno bisogno di uno spazio. Non solo abitazioni abbandonate fornisce residenze ed atelier per utenti del settore creativo ma crea dinamiche positive in quartieri che soffrono di degrado ed AW MOZAIEK abbandono. City mine(d) Il progetto è terminato nel 2010, ha aperto 14 edifici per un periodo artisti ed artigiani ed ha supportato centinaia di iniziative trovando spazi adatti alle 2 anni loro attività. Oggi grazie al progetto PRECARE City Mine(d) dispone di spazi di lavoro a Bruxelles, Londra e Barcellona che ospitano affitto a prezzi moderati diverse iniziative creative e apre nuovi edifici ogni anno. Per rendere le conoscenze acquisite più accessibili e disponibili ha stato creato un fornire ad artigiani ed artisti sito ed un negozio: è una via di mezzo tra richiesta ed offerta di edifici atelier e residenze in centro abbandonati, ristrutturazione, supporto legale ed amministrativo e promozione delle iniziative svolte. Vorrei concludere la mia analisi di casi studio con un progetto nato spazi espositivi a Genova che ritengo molto interessate. I Park Art è un progetto di guerrilla urbana che promuove la riappropriazione dello spazio parcheggio attraverso l’esposizione di opere d’arte. L’idea alla base del progetto è creare uno spazio espositivo in una parte della città, realizzato comunale tramite l’occupazione temporanea di un parcheggio pubblico, Mattia Pacorizzi utilizzandolo non per far sostare l’auto ma per esporre le proprie espositori opere. 2-4 ore È necessaria la presenza di un parcheggio a pagamento, tramite il pedaggio infatti si stipula un contratto che prevede l’occupazione pagamento parcheggio temporanea di una data porzione di suolo formalmente adibita al parcheggio auto, ma per la quale la norma non dichiara affitto degli spazi pagamento esplicitamente quale debba essere l’oggetto da parcheggiare. Si va ed esposizione di opere cosi a creare una galleria urbana a libera fruizione ed interpretazione. Grazie a questo progetto l’arte di sposta sulle strade ed invade la città.
usi temporanei al Ravone 41 Dopo aver analizzato riferimenti artistici, casi studio ed aver compreso la struttura degli usi temporanei, ho definito, insieme alla studio le FS Sistemi Urbani Pubblica amministrazione caratteristiche del processo di usi temporanei nella zona del Ravone. Gli spazi che verranno riaperti alla città, come già affermato in precedenza, sono parte della zona del Ravone, ex scalo merci di Trenitalia. Le tempistiche di riutilizzo sono ancora da definire con Fs sistemi urbani e vanno dai 4 ai 5 anni. Il proprietario dell’immobile è Fs Sistemi Urbani che gestisce gli immobili delle ferrovie. L’intermediario in questo caso dovrà essere un esperto in facility manager che si occuperà del processo di gestione degli immobili. certificato contratto All’interno della zona interessata sono presenti più capannoni, di abitabilità di comodato ognuno dei quali avrà una funzione diversa. L’idea è quella di realizzare una piccola cittadella del riuso, come nel caso di NDSM ad Amsterdam, solo su scala ridotta. Saranno presenti diversi servizi, tra cui una residenza temporanea, un mercato all’aperto, uno spazio per le esposizioni, un centro per l’innovazione ed un servizio di ristorazione. La mia tesi tratta in particolare il centro per l’innovazione, per questo motivo le seguenti affermazioni riguardano quest’ultimo. Esperto in Facility Manager L’usufruttuario sarà l’università di Bologna, che riceverà lo costi di gestione spazio gratuitamente. La presenza dell’università, ente pubblico già ed affermato ed attivo nella città di Bologna, garantirà affluenza. organizzazione Gli utilizzatori finali saranno gli studenti o i giovani imprenditori che occuperanno questi spazi, sfruttando il servizio che viene messo loro a disposizione: il centro per l’innovazione. Università costi progetto e riqualificazione a carico del Servizi offerti come uso temporaneo al Ravone: proprietario, università pubblicizza la zone spazi offerti tramite bando, gratuiti innovation hub spazi spazi concerti espostivi Cittadella del riuso al Ravone housing ristorante mercato o bar all’aperto Studenti e giovani imprenditori Uso temporaneo
innovation hub innovation hub 43 innovation hub innovation hub innovation hub innovation hub innovation hub innovation hub innovation hub innovation hub innovation hub innovation hub In una terza fase ho analizzato il modello di alcuni centri per l’innovazione per comprenderne al meglio obbiettivi e funzioni entrando in contatto con esperti del settore. Questi luoghi rappresentano un modello concreto di supporto innovativo a nuove realtà e sono in grado di coinvolgere territori, università e centri di ricerca. Essi costituiscono un modello di crescita e sviluppo economico ed industriale della zona in cui si trovano.
caratteristiche 45 Devono essere ben collegati alla città ed all’università, facilmente Gli spazi comuni ad ogni centro per l’innovazione si possono dividere accessibili alle aziende interessate all’innovazione e devono avere in quattro categorie: gli spazi del fare, del saper fare, del comunicare una solida e consolidata rete di contatti. È necessario, ancora prima e del monitorare. dell’apertura, andare a creare un network di persone interessate, per assicurare affluenza ed informare la città di ciò che si andrà Gli spazi del fare sono gli uffici, gli ambienti di lavoro dove nascono a svolgere all’interno, tramite una serie di eventi ed incontri. La le idee e dove il lavoro effettivo viene svolto, luoghi che per la maggior presenza di spazi comuni di collaborazione è fondamentale in quanto parte dei casi sono privati. È stato dimostrato infatti come gli open è motore di processo ed innovazione. space siano ambienti distrattivi con ripercussioni negative sulla produttività. Allo stesso tempo la mancanza di privacy causa insoddisfazione e scarsa produttività, è necessario quindi trovare il giusto Gli spazi del saper fare, strettamente legati a quelli precedenti, sono bilanciamento tra pubblico e privato. Come afferma Susan il fab-lab o gli spazi di prototipazione, dove le idee vengono realizzate. Cain, professoressa e scrittrice americana, è necessario creare degli spazi in cui la persone sono libere di circolare in un caleidoscopio di Comunicare con l’esterno, informare le aziende ed il territorio di ciò interazioni ma avere anche l’opportunità di usufruire di spazi privati che avviene all’interno di questi centri è fondamentale, spazi dedicati quando ne sentono la necessità. a questo, come la sala conferenze o lo store, sono indispensabili. Generalmente questi luoghi sono frequentati da giovani tra i 25-35 Inoltre è importante anche monitorare le attività svolte ed archiviare anni ma dal momento che nascono per mettere in contatto nuove le esperienze passate, tramite un archivio od una banca dati, per realtà con aziende già affermate, è importante che gli spazi che li evitare di compiere gli stessi errori ed essere in grado di dare un caratterizzano non siano esclusivamente giovanili. supporto migliorato. Un centro per l’innovazione dovrebbe essere sensibile e ricettivo Molto importante è anche la zona break perché sempre più spesso a cambiamenti d’avanguardia e capire dove sta avvenendo c’è la tendenza di fare riunioni meno informali in queste zone ed è un’innovazione. Questi spazi sono infatti caratterizzati da luogo di scambio e contaminazione. cambiamento continuo in quanto si devono adattare rapidamente alle nuove tecnologie. Il tempo di permanenza medio è di circa dodici mesi, durante i quali le aziende evolvono continuamente. Nonostante questa flessibilità e questo cambiamento continuo gli fare Uffici privati spazi che caratterizzano questi centri sono veri e propri spazi di Sale meeting lavoro, per i quali valgono gli stessi principi dei grandi uffici. Ho analizzato diversi studi, tra cui uno svolto da ISS Vision 2020 nel 2013 il quale afferma che: “la possibilità di personalizzare la propria postazione di lavoro è importante per almeno il 70% dei soggetti intervistati. L’adozione di sistemi e tecnologie mobili favoriscano la sensazione di poter “controllare” e gestire meglio la propria attività.” monitorare saper fare Archivio Spazio modelli Caratteristiche necessarie in un innovation hub: Banca dati Spazio prototipazione stimolante flessibile ed innovativo modulare favorire la socializzazione comunicare Sala conferenze Spazio espositivo personalizzabile sostenibile co-progettazione economicamente
interviste 47 In questa fase di ricerca ho analizzato alcuni centri per l’innovazione Mauro Casotto già attivi in Italia ed ho cercato di entrare in contatto con i gestori. Direzione Operativa Questo mi ha permesso di imparare dalla loro esperienza ed ho Trentino Sviluppo compreso le necessità di un centro per l’innovazione. Le interviste sono state svolte al telefono. Mauro Casotto è vicepresidente di Trentino sviluppo, un agenzia che svolge principalmente servizi di supporto a nuove aziende, supportandole in una prima fase di avvio, nella fase di incubazione ma non solo, aiutandole a crescere, fornendogli degli spazi adeguati e aiutandoli a trovare i finanziamenti necessari. Ronnie Garattoni Le loro strutture sono caratterizzate dalla modularità, per soddisfare CEO e Co-fondatore ogni esigenza del cliente, grazie a pareti in cartongesso facilmente Warehouse Marche rimovibili ed impianti termici ed elettrici modulari. Ronnie Garattoni è presidente di Warehouse nelle Marche, il loro Egli afferma: obbiettivo è quello di fornire servizi e spazi a progetti giovanili per aiutarli a raggiungere la sostenibilità economica. “Fino a venti anni fa le altezze elevante degli spazi industriali Il centro che dirige è ospitato all’interno di un ex magazzino erano i più richieste mentre adesso non sono più fondamentali, artigianale ed ha uno spazio di circa 300 mq caratterizzato da un oggi sono richiesti per il 60 percento dei casi spazi di ufficio open space che può ospitare 50 persone, tre uffici, una sala meeting, perché, soprattutto nella realtà delle start-up la fare di ricerca e un’area caffe e relax, una cucina ed un bar. sviluppo è fondamentale.” Egli afferma che: “La sostenibilità di questi spazi è un tema molto importante. Il guadagno tratto dagli affitti delle postazioni spesso non è sufficiente a coprire le spese. A volte è necessario l’intervento Paolo Campagnano dell’amministrazione pubblica o, come nel caso di BASE a Vicedirettore Milano, di fondazioni interessate al progetto che forniscono dei Impact Hub Trentino contributi. È quindi fondamentale considerare il luogo all’interno del quale si va a sviluppare il progetto.” Paolo Campagnano è vicedirettore di Impact Hub Trentino. Lavora nella gestione degli spazi e della attività svolte all’interno del centro. Un altro concetto fondamentale da lui introdotto sono gli orari di Anche lui ribadisce l’importanza della privacy e degli spazi comuni, apertura della struttura in quanto questi influenzano fortemente la che possono essere la cucina o una spazio relax per favorire la disposizione degli arredi. Se il centro chiude alla sera è possibile dimensione d’incontro e la contaminazione di conoscenze. utilizzare parte degli spazi comuni per eventi e conferenze, mentre se Egli dice: è aperto 24/7 sono necessari spazi appositi. Inoltre egli afferma: “Tutto lo spazio deve tramettere innovazione, ogni luogo deve fornire stimoli per sviluppare nuove idee e soluzioni, bisogna “Già da un anno prima dell’apertura di Warehouse abbiamo creare ambienti diversi tra loro e in alcune zone necessari spazi cominciato a svolgere una serie di incontri ed eventi per spiegare distrattivi.” il progetto in molti luoghi diversi, concentrandoci soprattutto su quelli frequentati dai giovani. Abbiamo poi trovato un gruppo Inoltre egli sostiene alcune delle caratteristiche già citate in di aderenti all’iniziativa, loro hanno fatto da portavoce e hanno precedenza, come la necessità di una sala conferenze, la allargato la nostra community”. co-progettazione dello spazio insieme all’utente, l’importanza della creazione di un luogo misto e quindi non solo per una determinata categoria di persone e il fatto che gli spazi debbano essere flessibili e in trasformazione continua. Un’altra problematica che ha evidenziato è la collocazione degli spazi di modellazione, i quali essendo ambienti rumorosi che spesso comportano la creazione di polveri e rifiuti, non devono essere troppo vicini agli uffici.
casi studio 49 Il Tecnopolo di Reggio Emilia è uno dei dieci Tecnopoli della Rete Alta Tecnologia dell’Emilia-Romagna. Si trova in un area in disuso, l’Area riuso “Ex Reggiane” dove è in fase di attuazione il progetto di rigenerazione riuso urbana per la trasformazione delle storiche Officine Meccaniche Reggiane. Il Capannone 19, all’interno del quale troviamo il Tecnopolo riuso è il primo edificio ristrutturato ed ospita quattro Laboratori di Ricerca riuso Avanzata e di Trasferimento Tecnologico, la maggior parte quali fa riuso riferimento all’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. riuso Il progetto è molto interessante perché, per promuovere il riuso coinvolgimento delle imprese, è stato reso disponibile online un Tecnopolo Reggio Emilia Catalogo delle Competenze, che sintetizza in modo sistematico le Reggio Emilia conoscenze e le capacità di ricerca dei soggetti di ricerca. Le aziende possono quindi consultare e ricercare le competenze o i prodotti/ servizi che ritengono più interessanti. coinvolgimento KILOWATT si trova a Bologna, presso i Giardini Margherita dove è stato rigenerato uno spazio pubblico abbandonato per restituirlo alla coinvolgimento città riempiendolo di progetti e attività: uno spazio di coworking, il coinvolgimento servizio educativo Kw Baby, la rassegna estiva Kw Summer ed altro coinvolgimento ancora. È un acceleratore di idee ad alto valore sociale, culturale e coinvolgimento ambientale, che aggrega una rete di imprese, liberi professionisti, coinvolgimento startupper, operatori culturali ed associazioni, con l’intento di coinvolgimento innovare il modo di intendere il lavoro e i servizi, promuovendo la collaborazione e la condivisione di strumenti e competenze per Kilowatt la crescita professionale di tutti. Possiede anche un bar molto Bologna frequentato dai giovani. Il caso di TOOLBOX a Torino è molto interessante per la sua sostenibilità, sono riusciti a creare un servizio funzionale che permette sostenibilità di auto-sostenersi nel tempo. Possiede un calendario di oltre 300 sostenibilità eventi l’anno, un Fab-lab, un laboratorio open source di fabbricazione sostenibilità digitale e maker space, un laboratorio collaborativo di stampa e sostenibilità sperimentazione grafica ed altro ancora. Queste caratteristiche fanno sostenibilità di Toolbox uno spazio ideale per lavorare, fare business e creare relazioni. Esso è un vantaggio per chi lo gestisce, per chi lo frequenta sostenibilità ed anche per l’intera regione in quanto porta innovazione e crescita. sostenibilità BASE si trova a Milano in Via Tortona nello stabilimento ex-Ansaldo, Toolbox impresa di origine meccanica, ed occupa una superficie di circa Torino 12.000 mq, è un progetto d’innovazione e contaminazione culturale molto interessante per la varietà che riesce ad offrire. All’interno troviamo Buro, uno spazio di coworking dove sviluppare e produrre flessibilità progetti innovativi nel settore delle imprese culturali e creative; flessibilità casaBASE residenze d’artista dove dormire, lavorare, creare, a stretto contatto con gli eventi e la comunità creativa di BASE con flessibilità prezzi moderati che variano da 35 a 125 euro; Le Linee bistrò con flessibilità materie prime stagionali e biologiche; una luonge e numerosi altri flessibilità spazi attrezzati dove vengono realizzate diverse attività: laboratori, flessibilità esposizioni, spettacoli, workshop, incontri, workshop, mostre, flessibilità performance, scambi e connessioni. Base Il progetto è sostenibile economicamente perché sostenuto dalla Milano Fondazione Cariplo.
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