SFIDE PER LA MEMORIA OGGI. UNA LETTURA SOCIOLOGICA SULL'USO DELLA MEMORIA
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SFIDE PER LA MEMORIA OGGI. UNA LETTURA SOCIOLOGICA SULL’USO DELLA MEMORIA MEMORY CHALLENGES TODAY. A SOCIOLOGICAL READING OF THE USE OF MEMORY MARITA RAMPAZI 1 Premessa: la Pandemia impensabile oggi divent[i] reale e pos- DOSSIER come choc culturale sibile»,2 dando vita a cambiamenti La pandemia da Coronavirus ha scon- così radicali da sottrarsi alla normale dialettica fra continuità e mutamento volto l’esperienza individuale e col- implicita nel fluire stesso della vita lettiva in ogni angolo del mondo. Ha sociale. Ciò che sta accadendo è, creato enormi drammi sociali e umani, piuttosto, una “metamorfosi del mon- disseminando morte, malattia, im- do”: un completo rivolgimento della poverimento, sofferenza fisica e psi- realtà che credevamo di conoscere chica. Il confinamento sta alterando e che, per molti aspetti, davamo per i rapporti entro e fra le generazioni e scontata. Ne consegue una situazione l’elevata mortalità fra gli anziani rischia che, già prima della pandemia, ha di cancellare la memoria di un’intera iniziato a privare le giovani generazioni generazione, alimentando, in tal di referenti chiari per il proprio per- modo, un senso crescente di preca- corso di vita. In un mondo denso di rietà, insicurezza, vuoto nella vita so- incognite, incertezze, paure,3 l’espe- ciale. Tuttavia, in prospettiva storica, rienza sembra cristallizzarsi in un pre- questo evento potrebbe anche essere sente sospeso nel vuoto, progressi- valutato come uno choc salutare, vamente “sconnesso”,4 tanto da un che costringe l’umanità ad aprire gli passato che non offre più referenti di occhi su processi in corso da tempo, significato per l’oggi, quanto da un che si è rifiutato sino ad ora di con- futuro difficile da prevedere. Per uscire siderare in tutte le sue implicazioni e dall’impasse, osservava ancora Beck, di provare a governare. dobbiamo compiere uno sforzo di ri- Come notava Ulrich Beck nel suo ul- flessività: tornare a interrogarci sul timo libro pubblicato postumo cinque senso del nostro “essere nel mondo”, anni fa, i processi in questione hanno adottando una nuova prospettiva che fatto sì che «ciò che fino a ieri era ci consenta di “vedere” il mondo 162 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
com’è diventato, anziché com’era- a riportare l’idea di limite nella nostra vamo abituati a immaginarlo. visuale, operando su due livelli. Per La pandemia sta rendendo impossi- un verso, fa entrare prepotentemente bile continuare a eludere quegli in- la realtà della malattia e della morte terrogativi, come gran parte delle no- nel quotidiano di ciascuno di noi, stre opinioni pubbliche ha fatto sino mettendoci a confronto con il limite ad ora, in quanto impone la consa- fisiologico della nostra esistenza. Non pevolezza che l’esperienza umana - è più possibile affidarsi ai meccanismi individuale e collettiva - è circoscritta individuali e sociali di rimozione6 che temporalmente e può essere interrotta ci hanno permesso sino ad ora di bruscamente da drammatici impre- prendere le distanze dalla prospettiva visti. Dobbiamo tornare a misurarci angosciosa della nostra finitezza, elu- con l’idea di “limite”, in primis, con dendo in tal modo gli interrogativi la finitezza della nostra durata, come circa le ragioni che giustificano la SFIDE PER LA MEMORIA OGGI. UNA LETTURA SOCIOLOGICA... /MARITA RAMPAZI individui, gruppi sociali, comunità nostra presenza nel mondo e ci orien- umana. Si tratta di una rivoluzione tano nell’agire. Per altri versi, l’effetto per i nostri orizzonti culturali, nei quali spillover7 che è all’origine del virus il senso del limite è venuto progres- pone in modo ineludibile il problema sivamente sbiadendo, in parallelo dei limiti dell’azione umana sull’am- con l’affermarsi degli assetti moderni biente, mettendo a nudo l’arroganza e tardo-moderni. Un ruolo cruciale implicita nella nostra pretesa di com- in tal senso è da attribuire, secondo portarci come padroni della natura, Remo Bodei, alle illusioni prodotte anziché come ospiti. Il rischio sempre dagli straordinari sviluppi della scienza più incombente della fine della vita e della tecnologia nell’attuale fase sulla Terra causata dal degrado della storica. Sono sviluppi talmente pro- biosfera mette, fra l’altro, in luce la digiosi da consentirci di abbattere dimensione “globale” del futuro che ostacoli prima ritenuti insormontabili, ci aspetta: l’avvicinarsi della fine ri- facendoci apparire “plausibile” l’idea guarda l’intera umanità, trasforman- che l’umanità si stia ormai avviando dola in una sola comunità di destino verso «l’annientamento di ogni limite».5 in simbiosi con l’ambiente naturale. È un’idea perniciosa perché, se si Come tale dobbiamo imparare a vi- perde la consapevolezza del limite, verla e rappresentarla. si rischia di non sapere più dare La considerazione da cui muove il forma e significato a ciò che esso presente contributo è che la finestra circoscrive. Nel caso specifico, di- di opportunità per la riflessione aperta ventano sempre più confusi e nebulosi dalla pandemia dovrebbe indurci a ri- il senso e la fisionomia della nostra formulare l’interrogativo “Quando tor- collocazione nel mondo, in quanto neremo alla normalità?” che ci poniamo individui e specie umana. solitamente, per iniziare a chiederci Lo choc pandemico può contribuire “Andava tutto bene nella normalità RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LIX NUMERO 2 • MAGGIO/AGOSTO 2021 163
RIASSUNTO SUMMARY La pandemia in corso sta riportando The ongoing pandemic is bringing l’idea di limite negli orizzonti culturali back the sense of limit in the con- contemporanei, rendendo ineludibile temporary cultural horizons, making il confronto con il senso della nostra inevitable the confrontation with the “durata” come individui, società, sense of our “duration” as individuals, society and human community. comunità umana. Il contributo ri- The contribution recalls the link bet- chiama il legame fra sistema della ween the memory system and the memoria e costruzione della durata, costruction of individual and collective individuale e collettiva; analizza i duration; it analyzes the spatial-tem- cambiamenti spazio-temporali re- poral changes responsible for the sponsabili della sconnessione dal DOSSIER looming disconnection from the past passato e dal futuro che si profila and the future for the young genera- per le giovani generazioni; mette in tions; highlights the ambivalences luce ambivalenze e contraddizioni and contradictions of these proces- di tali processi; sottolinea la cen- ses; stresses the centrality of critical tralità della memoria critica nella memory in the costruction of new costruzione di nuovi referenti di si- referents of meaning for human ad- gnificato per l’avventura umana venture in the contemporary global negli orizzonti globali contempora- horizons. nei. Key words Parole chiave Individual and collective memory, cri- Memoria individuale e collettiva, tical memory, duration, spatial-tem- memoria critica, durata, spazio- poral, mobility, acceleration. tempo, mobilità, accelerazione. pre-Covid?”, “Siamo davvero convinti che presiede alla costruzione della di voler tornare a quella situazione?”. durata per le identità individuali e col- Dovremmo, cioè, provare a conside- lettive - e le sfide che l’attuale “meta- rare criticamente quella realtà - a cui morfosi del mondo” le sta ponendo. eravamo assuefatti benché fosse in- Nelle pagine che seguono, dopo soddisfacente - impegnarci a uscire avere sinteticamente richiamato la dalla zona di comfort di “ciò che si dà complessità e il dinamismo conna- per scontato”, per tematizzarlo espli- turati al funzionamento della memoria, citamente nelle sue implicazioni. si prenderanno in considerazione le In prospettiva sociologica, questa ri- trasformazioni in corso nelle cornici flessione mette in primo piano il ruolo spazio-temporali della vita associata, della memoria - intesa come sistema in cui si annida il senso di quelle 164 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
l’evento-simbolo di un processo ana- logo a quello che, in letteratura, si RESUMEN associa al concetto di “trauma cul- La pandemia en curso está devol- turale”: una ricostruzione della me- viendo la idea de límite a los hori- moria finalizzata, come si vedrà, a zontes culturales contemporáneos, inaugurare una nuova stagione nella por lo que es inevitable confrontarla vita di un gruppo, una società, una con el sentido de nuestra “duración“ collettività. Un evento, cioè, cui as- como individuos, sociedad, comu- sociare l’idea di un “prima” e un nidad humana. La aportación re- “dopo”, cruciali per i destini futuri. cuerda el vínculo entre el sistema de la memoria y la construcción de 1. Passato, presente e futuro la duración individual y colectiva; nelle dinamiche della memoria analiza los cambios espacio-tem- Per molto tempo si è ritenuto che la SFIDE PER LA MEMORIA OGGI. UNA LETTURA SOCIOLOGICA... /MARITA RAMPAZI porales responsables de la desco- nexión del pasado y del futuro que memoria fosse un contenitore di ri- se avecina para las generaciones cordi, da preservare e tramandare jóvenes; destaca las ambivalencias da una generazione all’altra. E si pen- y contradicciones de estos procesos; sava altresì che, in questo contenitore, subraya la centralidad de la memoria gli eventi del passato si fissassero in crítica en la construcción de nuevos una configurazione data una volta referentes de significado para la per tutte corrispondente a ciò che è aventura humana en los horizontes “realmente stato”. Solo in tempi re- globales contemporáneos. lativamente recenti,8 si è fatta strada Palabras clave la consapevolezza che la memoria è Memoria individual y colectiva, me- un sistema, complesso, dinamico e moria crítica, duración, espacio- problematico: fonte di dubbi, ripen- tiempo, mobilidad, aceleración. samenti, tensioni, negoziazioni. I problemi nascono dal fatto che la memoria non può contare sull’og- sfide. Si tratta di trasformazioni che gettività del ricordo. Esso è sempre chiamano direttamente in causa la oggetto di distorsione. A livello in- dimensione “critica” della memoria, conscio, la distorsione è dovuta alla la sua capacità di recuperare elementi diversa percezione di chi ha vissuto di rimosso, dimenticato, mai tema- gli eventi da ricordare; a livello con- tizzato, per ricostruire le ragioni del scio, è causata dal fatto che l’attua- nostro “essere nel mondo”, entro i lizzazione del ricordo opera princi- nuovi scenari che si profilano per palmente sul piano dell’interpreta- l’esperienza umana. zione. La memoria, infatti, costruisce A conclusione dell’analisi, si dovreb- e ricostruisce tutto ciò che, pur “non be poter valutare l’ipotesi che lo essendo più”,9 offre riferimenti signi- choc della pandemia rappresenti ficativi al nostro “essere nel mondo” RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LIX NUMERO 2 • MAGGIO/AGOSTO 2021 165
attuale e prospettico. È vero che Questa linea unitaria prende forma parte di questo “non più” resta sotto grazie alla narrazione. Come osserva traccia nell’esperienza, influenzando Alberto Melucci, la narrazione è un il nostro essere attuale in modo so- processo circolare, in cui si racconta stanzialmente irriflessivo. Tuttavia, i «di sé, a sé, degli altri, agli altri». significati del “non più” possono tra- Raccontando, «investiamo una parte dursi in memoria consapevole, og- importante delle nostre risorse a co- getto di ridefinizione, ripensamenti, struirci come attori», individuando «un dimenticanze o rimozioni, quando in- senso per la nostra azione» da con- tervengono dei cambiamenti che ri- segnare alla nostra consapevolezza. chiedono un riallineamento del pre- Contemporaneamente, identifichiamo sente con il passato e con le poten- degli interlocutori cui rivolgere il nostro zialità di futuro. In altri termini, la me- discorso, investendo «una parte al- moria consapevole riguarda un pro- trettanto importante delle nostre ri- getto di divenire identitario. Volta a sorse a chiedere riconoscimento, a volta modificato dalle condizioni del domandare agli altri che confermino presente, il progetto funge da motore la nostra costruzione di noi».13 per la dialettica tra passato, presente Si comprende, in tal modo, perché e futuro, da cui dipende la volontà questi processi non possano avvenire stessa di ricordare o dimenticare. La nel vuoto. Per ricordare, l’individuo posta in gioco di queste dinamiche, ha bisogno di referenti sovra-indivi- per i singoli come per le entità col- duali: non solo di una cornice spa- lettive, è la costruzione del senso zio-temporale definita socialmente della durata, della «capacità di cam- che lo sostenga nella rievocazione biare senza frantumarsi, [della] pos- del passato, ma anche di un lin- sibilità di perdurare nei passaggi»,10 guaggio e di significati condivisi che che regge l’idea stessa di identità. rendano possibile ciò che Melucci Sul piano individuale, la riflessione indica come il “gioco degli specchi” filosofica riconduce la durata «al della narrazione. flusso continuo della coscienza, al- Sul piano dell’esperienza collettiva, l’intreccio dei singoli istanti in un di- la costruzione della durata è implicita venire continuo, aperto e mutevole».11 nell’esistenza stessa di ogni società: La memoria biografica seleziona in non potrebbe «esistere, sussistere, questo flusso i ricordi «scuciti» dei prendere coscienza di se stessa una diversi «avvenimenti che ci hanno qualunque società se non abbrac- creati»,12 dando loro coerenza entro ciasse con lo sguardo un insieme di una linea unitaria di significato che, avvenimenti presenti e passati, se come si è accennato, può cambiare non possedesse la facoltà di risalire nel tempo modificando, a propria il corso del tempo e tornare senza volta, il criterio di selezione/ricostru- sosta sulle tracce che ha lasciato di zione del passato. se stessa».14 Tutti i tipi di società 166 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
«impongono ai loro membri l’illusione scussione precisamente quelle “cor- che, almeno per una certa durata, in nici”, inaugurando una stagione di un mondo che cambia senza posa, crescente difficoltà nella definizione certe zone abbiano acquistato una sia delle durate ricorsive, sia della stabilità e un equilibrio relativi e nulla longue durée, quantomeno nelle so- di essenziale vi si sia modificato nel cietà occidentali. Se vogliamo recu- corso di un periodo più o meno lun- perare una prospettiva di futuro per go».15 Anche a questo livello, l’“es- le giovani generazioni, dobbiamo ri- senziale”, risiede nei significati, più flettere criticamente su questi cam- che nei fatti in sé. Si tratta dei signi- biamenti in atto da diversi decenni. ficati su cui poggia la legittimazione identitaria di gruppi, comunità, intere 2. Nuovi riferimenti spazio- società. In questo senso, la memoria temporali per la durata biografica collettiva è spesso oggetto di lotte di Si è già accennato al fatto che il SFIDE PER LA MEMORIA OGGI. UNA LETTURA SOCIOLOGICA... /MARITA RAMPAZI potere, strumentalizzata per opera- tempo della memoria non si limita al zioni anche feroci di supremazia di passato, ma spazia in senso bidire- taluni gruppi su tutti gli altri. Tuttavia, zionale tra passato, presente e futuro. è innegabile che i riferimenti identitari In questi “viaggi”, la memoria trova di queste memorie abbiano offerto, stimoli per attivarsi, e ancoraggi per sino ad ora, la cornice dell’apparte- fissarsi nella fisicità dello spazio, nella nenza al bisogno di trascendenza materialità delle “cose” - oggetti, per- dei singoli, garantendo coesione e sone, animali, ecc. - in esso conte- continuità alla vita associata. nute, nell’evidenza delle immagini Al livello della società nel suo com- che si presentano alla vista. plesso, secondo Anthony Giddens, La “metamorfosi del mondo” si sta l’idea di durata si articola in due di- concretizzando - ormai da decenni, mensioni:16 da un lato, quella ricorsiva in una serie di processi che mettono della vita quotidiana, in cui il senso in discussione tanto i presupposti di continuità è garantito dalle routines, temporali, quanto i riferimenti spaziali dalla ripetitività delle pratiche e da che hanno sorretto questo funziona- modalità consolidate di relazione in- mento in passato. terpersonale. D’altro lato, abbiamo La novità su cui solitamente si sof- la longue durée dei tempi istituzionali, ferma la nostra attenzione è l’effetto che si colloca solitamente in un futuro combinato dell’annullamento della indefinito. Congiuntamente, le due distanza e della velocità dell’agire dimensioni «garantiscono cornici tem- che caratterizzano il funzionamento porali e di senso capaci di ridurre di Internet. Per la prima volta nella l’incertezza esistenziale proponendo storia, masse di persone hanno ac- forme di continuità sociale».17 cesso a reti di relazioni globali, con La “metamorfosi del mondo” di cui comunicazioni da molti a molti in si è detto all’inizio ha messo in di- tempo reale. Secondo Manuel Ca- RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LIX NUMERO 2 • MAGGIO/AGOSTO 2021 167
stells, con Internet, ha preso forma spazio dei flussi, privato della pro- un nuovo tipo di spazio, che ha for- fondità della distanza fisica, l’espe- giato un nuovo tipo di tempo. rienza individuale tende a perdere Rispetto alla spazialità, nasce lo «spa- anche lo spessore delle successioni zio dei flussi»: «una nuova forma temporali, minato dalla simultaneità spaziale, non territoriale dell’economia e dall’istantaneità20 delle comunica- e della società. Attraverso legami te- zioni digitali. La velocità con cui no- lematici questi flussi spaziali collegano tizie, informazioni, idee si diffondono luoghi distinti, che possono così la- contemporaneamente da un punto vorare insieme nello stesso sistema, qualsiasi verso ogni angolo del Pianeta mentre escludono dal network la alimenta un senso di immediatezza maggior parte dei loro territori come che appiattisce la profondità tempo- si erano formati storicamente e cul- rale, riducendola alla sola dimensione turalmente».18 Benché come spazio del “qui e ora”. Tale appiattimento è DOSSIER di comunicazione sia immateriale in sostenuto, fra l’altro, dalla “de-se- sé, esso necessita, per funzionare, quenzializzazione” degli eventi passati operata dai media nelle loro rappre- di strutture tecniche collocate sul sentazioni. Analizzando testi multi- territorio, in “posti”, che rappresentano mediali per ragazzi, spot pubblicitari, altrettanti “nodi” della Rete. servizi giornalistici, Castells mostra Lo spazio dei flussi, dunque, non si come la sequenza cronologica degli sostituisce a quello fisico, ma vi si eventi si dissolva facilmente in un aggiunge, contribuendo, fra l’altro, tutto indistinto, per essere volta a ad affiancare alla presenza di “luoghi” volta ricostruita secondo criteri che identitari - connotati storicamente e non rispondono tanto alle sequenze culturalmente -, anche quella di “posti” effettive, quanto agli obiettivi dei testi funzionali, la cui connotazione dipen- da produrre. Paradossalmente, le de, in primis, dalla posizione assunta stesse logiche comunicative che di- nella Rete. Per Saskia Sassen, in latano l’importanza del presente a questi spazi multipli, prendono forma spese di passato e futuro sembrano dinamiche “multiscalari”,19 nel senso produrre un progressivo svuotamento che la mobilità di persone, cose, co- anche di questa dimensione. L’istan- municazioni, si sviluppa in senso bi- taneità delle comunicazioni digitali, direzionale, sia orizzontalmente, sia infatti, finisce per ridurre l’agire a verticalmente, attraverso territori fisici una rapida successione di stimoli-ri- e virtuali, collocati su scale differenti, sposte, che penalizza la riflessione dal locale al globale. Si creano, in sul senso di ciò che si fa, con la tal modo, nuove forme di mobilità conseguenza di far perdere significato derivanti da incroci, sovrapposizioni, al tempo in cui l’azione si sviluppa. combinazioni innovative di spazi dif- La temporalità di Internet si configura, ferenti, in costante evoluzione. perciò, come il “tempo senza tempo” Per quanto riguarda il tempo, nello dell’“eterno presente”. 168 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
Come avviene per lo spazio dei flussi, consente di ritagliarsi importanti mo- anche per questa nuova temporalità menti per “abitare” lo spazio-tempo non c’è un effetto sostituzione rispetto in cui si è fisicamente collocati. a quella tradizionale dell’orologio e In sé, quindi, la pluralizzazione degli dei calendari, ma una sovrapposi- spazi e dei tempi, con la possibilità zione. Secondo Castells, il “tempo di combinarli in configurazioni diver- senza tempo” di Internet è destinato sificate secondo le opportunità che a diventare dominante. Tuttavia, alla si presentano volta a volta per l’agire, luce delle recenti evoluzioni nell’uso è un fatto che accresce la libertà dei di queste tecnologie, vorremmo notare singoli, alla ricerca di strade autono- che non vi è nessuna certezza che mamente scelte nella costruzione del ciò avvenga. La creatività umana sta, proprio percorso di vita. ad esempio, ideando modalità inte- Un problema nasce quando l’espe- ressanti di trasformare immagini, suo- rienza che si fa in questi orizzonti SFIDE PER LA MEMORIA OGGI. UNA LETTURA SOCIOLOGICA... /MARITA RAMPAZI ni, informazioni che viaggiano su In- plurali non ha il tempo per trasformarsi ternet in materiali per la memoria, da in esperienza che si ha. immagazzinare, riattualizzare, ri-si- La distinzione tra le due espressioni gnificare.21 Inoltre, si profilano inte- è dovuta a Paolo Jedlowski22 che ressanti modalità di combinare lo identifica il fare esperienza - o delle spazio-tempo di Internet con quello esperienze - con la possibilità di sot- fisico di singole località. Esemplare trarsi alla ricorsività della consuetu- è il caso dei “nomadi digitali”: grazie dine: intrecciare nuove relazioni, spe- alle opportunità di svolgere a distanza rimentare nuove situazioni, modi di delle attività che in passato avrebbero vivere e di pensare diversi da quelli richiesto una presenza stabile sul po- che ci sono familiari. Portata agli sto di lavoro, essi possono stabilirsi estremi, questa concezione induce in località scelte per la qualità della a collezionare quanti più cambiamenti vita, la bellezza del paesaggio, la mi- possibili, quanti più contatti con gli tezza del clima, particolari tradizioni altri, anche in rapida successione e culturali. Una versione recente di senza un collegamento significativo gli questo fenomeno si è fatta strada uni con gli altri. Avere esperienza, al proprio in tempi di Covid, quando contrario, comporta che le novità ab- persone impegnate con lo smart wor- biano il tempo di sedimentare nel vis- king hanno iniziato a trasferirsi in lo- suto, diventando riferimenti significativi calità prescelte per la migliore so- del divenire personale: oggetto di au- stenibilità dei ritmi di vita: nei borghi, tocoscienza e di rievocazione consa- in montagna, al mare, spesso sulle pevole nelle dinamiche della memoria, isole... Anche per chi rimane nelle a sostegno della narrazione di sé. grandi città, la possibilità di evitare Nella “normalità” pre-pandemica, se- trasferimenti fisici, pur sviluppando gnata dai processi di globalizzazione,23 relazioni con chiunque e ovunque, le durate ricorsive del quotidiano han- RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LIX NUMERO 2 • MAGGIO/AGOSTO 2021 169
no subito una lenta erosione, per ef- ci rimanda quelli di chi ci ha preceduti. fetto della combinazione - inedita - Remo Bodei, riprendendo criticamen- fra la straordinaria intensificazione e te la concezione di Jürgen Habermas differenziazione della mobilità di cui per cui l’“abitare” è una sintesi di si è fatto cenno, da un lato e un’ac- “costruire”, “pensare” e “soggiornare centuazione altrettanto straordinaria presso le cose”, mette in luce l’im- dell’accelerazione, dall’altro. portanza di questo terzo elemento, Per Hartmut Rosa,24 l’accelerazione connesso al rapporto con gli aspetti è il tratto dominante della nostra epo- fisici e relazionali - le “cose” - del- ca e riguarda il progresso tecnico, i l’ambiente. Usando e contemplando ritmi della vita, i processi di trasfor- le cose, osserva Bodei, «[...] noi fac- mazione sociale. Quanto ai ritmi della ciamo esperienza del fatto che non vita, in particolare, si profila una si- tutto si risolve nel foro interno, in tuazione paradossale: grazie al pro- una libertà soggettiva senza vincoli DOSSIER gresso tecnico, diminuisce il tempo di dipendenza. Nel loro rifiuto di necessario per compiere singole ope- essere fagocitate e assorbite dal sog- razioni, tuttavia, il risparmio di tempo, getto, esse ci obbligano a rinunciare anziché consentire di allentare i ritmi, all’erratica convinzione che l’identità finisce per accelerarli perché aumenta individuale costituisca una monade la quantità di cose che si possono o un’autocoscienza che circolarmente fare nello stesso segmento temporale. si morde la coda».25 Questi processi E la pressione sociale a essere sempre sono ostacolati, oggi, dal fatto che più efficienti e dinamici ci condiziona la contemplazione implica il tempo a non tralasciarne nessuna - la sin- rallentato dell’indugio: un tempo sem- drome del multitasking. Ne consegue pre più evanescente, ormai. un senso di fretta perenne, una con- Benché il presente istantaneo dei tinua corsa contro il tempo, percepito singoli atti in cui si disperde la nostra sempre come troppo scarso. giornata sia un fattore cruciale del Non abbiamo tempo per indugiare disorientamento dovuto alla scon- nei luoghi che attraversiamo, osser- nessione dal passato e dal futuro, vare i cambiamenti che essi subiscono decelerare è difficile, poiché - nota con il passare dei giorni, prestare at- ancora Rosa - nelle società tardo- tenzione alle persone che incontria- moderne si sono affermati dei modelli mo... Nella maggior parte dei casi, di identità centrati sulla flessibilità, stiamo nello spazio - lo attraversiamo, sul cambiamento ininterrotto, che vi sostiamo -, ma non lo abitiamo, penalizzano l’aspirazione alla stabilità nel senso che non abbiamo coscienza e alla continuità. A queste conside- del nostro far parte di un ambiente razioni del sociologo tedesco va ag- che ci trascende: un ambiente su cui giunto che si tratta di modelli coerenti si imprimono i segni della nostra pre- con il mito della performance che, senza e che, contemporaneamente, dalla sfera economica, si è gradual- 170 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
mente esteso sino a condizionare tema di istruzione, condizionando for- l’intero stile di vita delle nostre società. temente anche le relazioni e la prassi Non a caso, questi modelli si ritrovano educativa all’interno delle scuole. Lo negli orientamenti educativi prevalenti testimoniano, ad esempio, i criteri verso le giovani generazioni. Basti adottati dalle amministrazioni centrali pensare alla pressione dei genitori nelle valutazioni dei singoli istituti: sui figli perché si distinguano dagli basati su test che premiano la velocità altri, eccellendo nelle molteplici attività di risposta degli alunni, anziché la di cui è riempita la loro giornata - loro capacità di riflessione. scuola, attività sportive, musicali, ar- Questi processi ostacolano la capacità tistiche, corsi di lingua, ecc. Sin da di raccontarsi: l’esibizione, con la dif- bambini, la giornata è organizzata fusione di selfie, video, messaggi e come una girandola di impegni, che comportamenti bizzarri esasperati, si traduce in corse affannose da un finisce per riempire il vuoto dell’im- SFIDE PER LA MEMORIA OGGI. UNA LETTURA SOCIOLOGICA... /MARITA RAMPAZI capo all’altro del territorio, entrando possibile narrazione. Il rischio che e uscendo da ambiti specializzati, l’identità individuale si costruisca isole funzionali governate da logiche “come una monade” è forte, soprat- e relazioni chiuse in sé. Sono ritmi tutto se si considera che, nei nuovi accelerati, in tutto simili a quelli degli orizzonti aperti dalla globalizzazione, adulti. Persino i momenti di gioco si profila un secondo ordine di pro- sono confinati in isole temporali e blemi: la messa in discussione delle bolle spaziali chiuse, organizzate in identità collettive tradizionali e delle funzione dell’apprendimento di spe- loro memorie, che hanno offerto, cifiche competenze e abilità, anziché come si è accennato, riferimenti di lasciate alla libera sperimentazione durata sovra-individuale alla ricerca di relazioni infra e inter-generazionali. di senso dei singoli. Nell’esperienza dei più giovani ven- gono, così, a mancare i rapporti 3. Orizzonti globali: la memoria che nascono dalla socialità diffusa come posta in gioco della vita associata dei luoghi, fatta di consuetudini, memorie, incontri fra soggetti di età Negli scenari globali su cui si affac- diversa e sensibilità differenziate. ciano oggi le giovani generazioni, in- Se non si ritrova il tempo dell’“abi- sieme alla multiscalarità degli ambiti tare”, questo tipo di relazionalità è spaziali della vita, emerge quella che destinato a scomparire del tutto Sassen, nel saggio citato, indica dalla nostra esperienza. come la “destabilizzazione delle vec- La pressione alla performance sulle chie gerarchie di scala”, che avevano giovani generazioni è accentuata dal come perno lo Stato nazionale. Le fatto che, nei nostri paesi, questa pa- usuali attività della vita associata si rola d’ordine è diventata la stella muovono sempre più liberamente fra polare degli organismi pubblici in e oltre il territorio delimitato dalle RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LIX NUMERO 2 • MAGGIO/AGOSTO 2021 171
frontiere nazionali, portando contem- nendosi gli uni agli altri, apparente- poraneamente alla luce due nuovi fe- mente, senza un ordine di priorità. nomeni, apparentemente contraddit- L’esito è una realtà che si presenta tori. Da un lato, prende corpo una agli occhi dei singoli come una sorta forma embrionale di appartenenza di «mondo collage», dove «spazi di alla comunità-mondo; d’altro lato, si mondi molto diversi sembrano am- sviluppa il protagonismo di particolari massarsi l’uno sull’altro».26 L’espres- realtà locali - in primis le grandi città, sione è stata coniata da David Harvey che si propongono come attori poli- per indicare la mancanza di criteri tico-culturali ed economici autonomi certi, che consentano agli individui sulla scena mondiale. Entrambi i fe- di orientarsi nell’eterogeneità di ri- nomeni sono stati, fra l’altro, enfatiz- ferimenti etici e culturali degli scenari zati dalla recente pandemia di Coro- contemporanei, giustificando, in tal navirus. Come si è accennato, modo, la percezione di un mondo DOSSIER l’esposizione di tutti i popoli della confuso, incerto, socialmente fram- Terra ai medesimi rischi alimenta il mentato. Un mondo che, di fatto, senso di un destino comune per la lascia i soggetti soli di fronte al com- comunità umana. Contemporanea- pito di dare un senso alla propria mente, lo stop agli spostamenti presenza al suo interno. fisici imposto dalle misure di con- In questa situazione si colloca l’esi- tenimento riporta l’attenzione verso genza di ritrovare delle cornici per i luoghi della prossimità, inducendoci l’agire, entro cui ricostruire il senso a guardarli con occhi nuovi, valo- del legame sociale che è stato sfi- rizzandone pregi e potenzialità. lacciato dai processi in atto. È La ridefinizione degli orizzonti del- un’esigenza che si deve confrontare l’appartenenza apre nuove prospet- con la tensione fra universalismo e tive, ma crea anche il problema di particolarismo, apertura e chiusura, come gestire la perdita di riferimenti orientamento al futuro e tentativi di derivante dalla progressiva erosione ritorno al passato, che si sviluppa degli assetti politico-sociali, economici ogniqualvolta si profila una fase e culturali del passato, basati sulla storica di transizione. delimitazione esclusiva delle frontiere La tensione viene chiaramente alla statuali. Entro queste frontiere, hanno luce nelle dinamiche della memoria, preso forma identità collettive “forti”, oggi. In un mondo sempre più inter- in primo luogo, quella nazionale che dipendente, unificato dal rischio del- ha garantito la normatività del legame l’estinzione e, contemporaneamente, sociale e le certezze etiche di un diversificato dal pluralismo etico-cul- quadro socio-culturale rappresentato turale, il nodo da sciogliere per la come unitario e omogeneo. convivenza civile è rappresentato dai Negli attuali orizzonti globali, tali ri- criteri su cui fondare le ragioni del ferimenti si pluralizzano, sovrappo- legame sociale. In altri termini, si 172 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
tratta di entrare nel merito della dia- superati dalla storia, questi fenomeni lettica fra un tipo di legame fondato stanno riprendendo vigore, poiché sulla “solidarietà per somiglianza“ e offrono un surrogato di identità, una uno che prenda come riferimento la parvenza di memoria, cui aggrapparsi “solidarietà per differenza“. La di- nell’orizzonte magmatico del “mon- stinzione fra le due forme di solidarietà do-collage”. Non stupisce che alcuni è suggerita da Alberto Melucci, che giovani ne siano attratti. definisce “per somiglianza” la soli- D’altro canto, ci sembra importante darietà basata su ciò che è comune, osservare che si sta profilando una o ritenuto tale - lingua, etnia, “sangue”, forma di solidarietà per somiglianza cultura, come nell’idea di nazione -, di nuovo tipo: legata a un’idea di cit- quale elemento «che permette il ri- tadinanza cosmopolitica, il cui fon- specchiamento di sé nell’altro». Quella damento è la comune condizione “per differenza”, invece, si basa sulla umana, in un mondo che impone un SFIDE PER LA MEMORIA OGGI. UNA LETTURA SOCIOLOGICA... /MARITA RAMPAZI valorizzazione e il dialogo fra ciò che profondo ripensamento del modo in rende diversi, grazie alla «capacità cui in passato è stato concepito e di riconoscere nell’altro ciò che ci gestito il rapporto fra uomo e natura. manca e che è necessario per la È un tipo di solidarietà che diventa completezza di noi stessi».27 plausibile, soprattutto alla luce del Le due forme non si escludono a vi- fatto che la pandemia da Coronavirus cenda: possono convivere applican- sta rendendo visibile a tutti che “ciò dosi a sfere dell’agire differenti. Il che fino a ieri era impensabile oggi problema nasce quando si pretende diventa reale e possibile”: non tanto di legare la convivenza pacifica di la scomparsa di qualche forma di una comunità al solo criterio della società, di una cultura, di una civiltà, somiglianza. Per un verso, è innegabile ma la fine stessa della specie umana, che tale criterio - applicato all’idea con quella delle altre specie viventi, di nazione - abbia consentito la na- non fra milioni di anni, ma nell’arco scita dei moderni Stati democratici. di pochi decenni. Per altro verso, tuttavia, il principio In questo senso, la pandemia rap- della somiglianza spinto agli estremi presenta l’ultimo in ordine di tempo ha anche rappresentato - e continua di una serie di eventi potenzialmente a rappresentare - un pretesto per configurabili come il punto d’innesco operazioni barbare di pulizia etnica, di un “trauma culturale”. Ci riferiamo discriminazioni culturali, conflitti iden- alla teoria di Alexander,28 secondo titari. In particolare, il ricorso stru- cui alcuni eventi sono vissuti come mentale al criterio della somiglianza traumatici da un gruppo o una co- ricompare oggi negli slogan razzisti, munità - potenzialmente sconvolgenti nell’integralismo religioso, nel revan- per la sua ragion d’essere -, non chismo di estrema destra, nel micro- tanto in virtù del loro accadere, quanto nazionalismo su base etnica. Seppure per il fatto di essere interpretati e RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LIX NUMERO 2 • MAGGIO/AGOSTO 2021 173
rappresentati retrospettivamente di un mondo culturalmente e social- come “traumi”, tramite una riflessione mente variegato e ciò è possibile, critica collettiva. In altri termini, il solo a condizione di costruire i pre- “trauma culturale” va di pari passo supposti della solidarietà per diffe- con una esplicita volontà di memoria, renza. Questo tipo di solidarietà è con una rielaborazione di quanto è difficile da praticare e consolidare accaduto, finalizzata alla costruzione perché implica reciprocità di sguardi, di un nuovo senso del proprio “es- capacità di ascolto, disponibilità a sere” come collettività di individui, a mettersi in discussione, riflettendo partire dalla cesura fra un “prima” e criticamente sulla pretesa di verità un “dopo” creata dagli eventi rico- delle memorie poste a fondamento nosciuti come traumatici. della propria eredità culturale. In altri Nella misura in cui è l’elemento fon- termini, chiama in causa quella che dante di nuove forme identitarie, il DOSSIER Gérard Namer ha designato con trauma culturale comporta un ripen- l’espressione “memoria negativa”:30 samento profondo non solo del rap- una memoria “critica”, orientata al re- porto con il passato, ma anche e so- cupero di elementi del passato, che prattutto del progetto di futuro cui la sono stati rimossi dalla memoria col- collettività interessata dal trauma lega lettiva, perché contrastanti con l’im- il senso della propria durata. Se si ri- magine di sé dell’entità che ne è stata tiene ragionevole ipotizzare che oggi portatrice. Troppo dolorosi, o “scomodi” si prospetti un’evenienza di questo da ricordare, questi elementi del passato tipo, allora, diventa pensabile un re- cupero di prospettiva sul futuro, che riaffiorano solo in momenti particolari abbia come punto sostanziale l’agire di cambiamento storico.31 Pensiamo, comune per salvare la vita sul Pianeta, ad esempio, al ricordo dell’avventura rendendolo un ambiente accogliente coloniale italiana in Africa: solo di re- - rispettoso, equo e pacificato - per cente, a distanza di quasi un secolo, tutti. Si tratta, fra l’altro, di un orienta- iniziano ad affiorare le testimonianze mento progettuale che sta mobilitando delle violenze perpetrate in quel con- molte energie giovanili in ogni parte testo dagli “italiani brava gente”. Un del mondo e ha dato corpo a nuove altro esempio è quello della brutalità forme di attivismo e impegno civile, inglese nella guerra boera,32 quando i basate su combinazioni creative di civili, soprattutto donne e bambini, in- azioni localizzate sul territorio e coor- ternati in campi di concentramento, dinamento mondiale, grazie alla Rete.29 sono stati lasciati morire di stenti e Immaginare questa cornice unitaria malattie, fornendo un precedente a di memoria e progetto non significa cui si sono ispirati nazisti e altri regimi farsi promotori dell’omogeneizzazione totalitari per i propri campi di sterminio. culturale globale. La convivenza quo- Un’intera generazione è stata cancel- tidiana implica il rispetto del pluralismo lata, eppure ancora oggi, nonostante 174 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
i fatti risalgano al periodo 1899-1902 NOTE e sussistano documenti che li testi- 1 Marita Rampazi, già ordinaria di Sociologia moniano, il loro ricordo sembra svanito generale presso il Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali dell’Università di Pavia, dalla memoria dell’Occidente: troppo attualmente insegna Sociologia della Globa- dissacrante per l’ideologia dell’europeo lizzazione presso lo stesso Dipartimento. civilizzatore, che porta progresso e 2 BECK Ulrich, La metamorfosi del mondo [The benessere ai popoli arretrati. Metamorphosis of the World, Cambridge, Polity La memoria critica comporta anche Press 2016], Bari-Roma, Laterza 2017, XIV. 3 la capacità, speculare, per chi è stato Si veda, in proposito, BAUMAN Zygmunt, Il demone della paura, Roma-Bari, Laterza 2014. vittima di discriminazioni, violenze, 4 Il concetto di “doppia sconnessione” apre, abusi, di trovare “voce”, per narrare il già dal titolo, il primo capitolo di GIACCARDI proprio passato, rivendicando rico- Chiara - MAGATTI Mauro, La globalizzazione noscimento e qualche forma esplicita non è un destino. Mutamenti strutturali ed esperienze soggettive nell’età contemporanea, SFIDE PER LA MEMORIA OGGI. UNA LETTURA SOCIOLOGICA... /MARITA RAMPAZI di “riparazione”. In questi casi, ricordare Roma-Bari, Laterza 2001. è un diritto-dovere per le due parti in 5 BODEI Remo, Limite, Bologna, Il Mulino 2016, causa, orientato dall’idea di “mai più”.33 10. Un’altra declinazione della memoria 6 Su questo tema si rinvia, fra gli altri, a ELIAS critica che oggi diventa possibile con- Norbert, La solitudine del morente [Über die Einsamkeit der Sterbenden in unseren Tagen, siste nel recupero di storie e tradizioni Frankfurt, Suhrkamp 1982], Bologna, Il Mulino locali, offuscate dall’omogeneizzazione 1985. operata in nome dell’identità nazionale 7 Ci riferiamo al salto di specie di alcuni virus nella fase di costituzione degli Stati- dagli animali, soprattutto selvatici, all’uomo, che avviene per effetto di mutazioni favorite nazione34 e, poi, definitivamente tra- dai cambiamenti ambientali. Si vedano MORAND volte dalla corsa al “progresso” - dal Serge, La prochaine peste. Une histoire globale mito del “nuovo” - che ha segnato la des maladies infectueuses, Paris, Fayard 2016; QUAMMEN David, Spillover [Spillover. Animal In- cultura occidentale moderna. fections and the Next Human Pandemic, New Che si tratti di memoria dell’avventura York, Norton & Co 2012], Milano, Adelphi 2014. umana nell’ambiente, di memorie 8 A tale consapevolezza Halbwachs ha con- scomode per le appartenenze col- tribuito con alcune opere pionieristiche, in particolare con i seguenti lavori: HALBWACHS lettive, di ricordi che reclamano giu- Maurice, I quadri sociali della memoria [Les stizia o ancora di un’eredità culturale cadres sociaux de la mémoire, Paris, Alcan rimasta sotto traccia, da recuperare, 1924], tr. it. Napoli, Ipermedium 1997; ID. La Topographie légendaire des Evangiles en Terre si intravvede la possibilità di aprire Sainte, Paris, PUF 1941; ID., La memoria col- una nuova stagione per le dinamiche lettiva [La Mémoire collective, Paris, PUF del ricordo e dell’oblio. Una stagione 1950], tr. it. Milano, Unicopli 1987. Una rico- struzione accurata della genesi di questo in cui si può tornare a pensare al fu- tema in Sociologia, si trova, in particolare in turo, grazie a forme inedite di pro- GRANDE Teresa - AFFUSO Olimpia, M come gettualità associate alla dimensione memoria. La memoria nella teoria sociale, Na- poli, Liguori 2012. Per una sintesi degli sviluppi critica della memoria. in tema di pratiche e rappresentazioni della memoria collettiva, si veda MIGLIORATI Lorenzo, RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LIX NUMERO 2 • MAGGIO/AGOSTO 2021 175
21 L’esperienza del ricordo. Dalle pratiche alla Un’interessante analisi sul modo in cui si performance della memoria collettiva, Milano, formano le memorie mediali e sul loro rapporto FrancoAngeli 2010. con la memoria individuale e quelle sociali, si 9 trova, fra gli altri, in SONCINI Elisa, Memorie Sul rapporto tra “ciò che non è più” e sociali, memorie mediali. La costruzione del l’“essente-stato”, si veda RICOEUR Paul, Ri- passato nell’era delle comunicazioni di massa, cordare, dimenticare, perdonare [Das Rätsel Milano, FrancoAngeli 2008. der Vergangenheit. Erinnern - Vergessen - 22 Verzeihen, Göttingen, Wallstein 1998), Bo- Cf JEDLOWSKI Paolo, Il sapere dell’esperienza, logna, Il Mulino 2004. Milano, Il Saggiatore 1994. 23 10 FABBRINI Anna - MELUCCI Alberto, L’età del- In merito a tali processi, ci permettiamo di l’oro. Adolescenti tra sogno ed esperienza, rinviare a RAMPAZI Marita, Dilemmi globali. In- Milano, Feltrinelli 1992, 26. troduzione alla sociologia della globalizzazione, 11 Milano, Egea 2020. LECCARDI Carmen, Memoria e responsabilità 24 come forme della durata, in AGAZZI Elena - Cf ROSA Hartmut, Accelerazione a alienazione FORTUNATI Vita (a cura di), Memoria e saperi. [Alienation and acceleration. Toward a critical Percorsi transdisciplinari, Roma, Meltemi theory of late-moderna temporality, Malmö/Aa- DOSSIER 2007, 118. raus, NSU Press], Torino, Einaudi 2015. 25 12 BACHELARD Gaston, La dialectique de la BODEI Remo, La vita delle cose, Roma-Bari, durée, Paris, PUF 1950, 34. Laterza 2009, 115. 26 13 MELUCCI Alberto, Su raccontar storie e storie HARVEY David, La crisi della modernità. Alle di storie, in CHIARETTI Giuliana - RAMPAZI Marita origini dei mutamenti culturali [The Condition - SEBASTIANI Chiara (a cura di), Conversazioni, of Postmodernity: An Inquiry into the Origins storie, discorsi. Interazioni comunicative tra of Cultural Changes, Cambridge MA-Oxford pubblico e privato, Roma, Carocci 2001, 123- UK, Blackwell 1990], Milano, Il Saggiatore 134. I passi citati nel capoverso sono tratti 1993, 369. dalle pagine 127-128. 27 MELUCCI Alberto, Diventare persone. Nuove 14 HALBWACHS, La memoria collettiva 133. frontiere per l’identità e la cittadinanza in una 15 società planetaria, in LECCARDI Carmen (a cura L. cit. [corsivo nostro]. di), Limiti della modernità. Trasformazioni del 16 Cf GIDDENS Anthony, La costituzione della mondo e della conoscenza, Roma, Carocci società: lineamenti di teoria della strutturazione 1999, 134. [The Constitution of Society. Outline of a 28 Cf ALEXANDER Jeffrey C. et alii, Cultural Theory of structuration, Cambridge, Polity Trauma and Collective Identity, Los Angeles, Press 1984], Milano, Ed. di Comunità 1990. University of California Press 2004. 17 LECCARDI, Memoria 119. 29 Un’interessante analisi di queste nuove 18 CASTELLS Manuel, Innovazione tecnologica forme di mobilitazione è contenuta in CASTELLS e sviluppo regionale, in BERRA Mariella (a cura Manuel, Reti di indignazione e speranza. Mo- di), Ripensare la tecnologia. Informatica, oc- vimenti sociali nell’era di Internet [Networks cupazione e sviluppo regionale, Torino, Bollati of Outrage and Hope, Cambridge, Polity Press Boringhieri 1995, 67. 2012], Milano, Università Bocconi Ed. 2012. 19 30 Cf SASSEN Saskia, Una sociologia della glo- Cf NAMER Gérard, Memorie d’Europa. Identità balizzazione [A Sociology of Globalization, europea e memoria collettiva, Soveria Mannelli, New York, Norton & Co. 2007], Torino, Einaudi Rubbettino 1993. Il tema è stato riattualizzato 2008, 16. da diversi autori, fra cui: JEDLOWSKI Paolo, In- 20 Si veda il settimo capitolo di CASTELLS Ma- tenzioni di memoria. Sfera pubblica e memoria nuel, La nascita della società in rete [The rise autocritica, Milano-Udine, Mimesis 2016. 31 of the Network Society, vol. I, Malden (Ma), Esempi di memoria critica nella realtà con- Blackwell 1996], Milano, Università Bocconi temporanea si possono trovare nei saggi rac- Ed. 2002. colti in RAMPAZI Marita - TOTA Anna Lisa (a 176 PONTIFICIA FACOLTÀ DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE AUXILIUM
cura di), La memoria pubblica. Trauma culturale, nuovi confini e identità nazionali, Torino, Utet- De Agostini Scuola 2007. 32 Cf BIANCHI Bruna, Deportazione e memoria femminile. La guerra del Sud Africa (1899- 1902), in Rassegna Italiana di Sociologia 42(2001)3, 422-439. 33 Sul problema dell’elaborazione di un passato traumatico, dal duplice punto di vista di chi ha subito e di chi ha agito violenza, interessanti ricerche sono contenute in AFFUSO Olimpia, Memorie in pubblico. Sull’uso e sull’elabora- zione dei passati traumatici, Milano-Udine, Mimesis 2017. 34 La strumentalizzazione/manipolazione della memoria nei processi di costruzione delle identità nazionali è stata messa a fuoco dal- SFIDE PER LA MEMORIA OGGI. UNA LETTURA SOCIOLOGICA... /MARITA RAMPAZI l’ormai classico lavoro di HOBSBAWM Eric - RANGER Terence, The Invention of Tradition, Cambridge, Cambridge University Press 1983. Per quanto riguarda la sistematica opera di marginalizzazione/cancellazione di tradizioni e culture locali che ha accompagnato il con- solidamento di quelle identità, una ricerca molto ben documentata si trova in GEARY Pa- trick, The Myth of Nations. The Medieval Origins of Europe, Princeton-Oxford, Princeton University Press 2002. RIVISTA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE • ANNO LIX NUMERO 2 • MAGGIO/AGOSTO 2021 177
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