Sfide Artistiche Artistic Challenges 2016 - Falerone Art Colony
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2016 convegno italo-ungherese Sfide Artistiche Artistic Challenges falerone art colony ISBN 978-963-12-6665-8
Editore István Váli (fac Falerone Art Colony / Faleronei Művésztelep / Colonia Artistica a Falerone) - Convegno italo-ungherese, Falerone, Italia, 30 luglio 2016 Sala Multimediale Piero Antonelli (ex chiesa di San Sebastiano) Piazza della Libertà 8, Falerone, Provincia di Fermo, Regione Marche, Italia Il convegno e il volume sono stati patrocinati dal sindaco di Falerone, dott. Armando Altini. Si ringraziano: Il Comune di Falerone Sindaco Dott. Armando Altini Vicesindaco Dott.ssa Maria Teresa Quintozzi M° Sauro Cecchi PhD Zsuzsanna Ordasi In copertina: Fermo - palazzo, foto: István Váli ISBN 978-963-12-6665-8 Copyright © 2016 Pubblicato in Ungheria da: VIF Műterem Bt. 2011 Budakalász, Gyümölcs utca 2451/3 Web: Falerone Art Colony - www.faleroneartcolony.it Stampa: Diginyomda, Budapest, Ungheria, www.diginyomda.hu Agosto 2016 Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta in qualsiasi forma senza un permesso scritto dell’autore, eccetto brevi citazioni inserite in recen- sioni. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta o trasmessa in qualsiasi forma o con qualsiasi mezzo meccanico o elettronico, comprese fotocopie, registrazioni o qualsiasi altra forma senza il preventivo permesso scritto dell’autore. La pubblicazione del volume è stata promossa da NKA (Fondo Culturale Nazionale). A kiadvány megjelenését a Nemzeti Kulturális Alap támogatta. Non è commerciabile. A kiadvány kereskedelmi forgalomba nem hozható! Partner: Nemzeti Kulturális Alap www.nka.hu Comune di Falerone www.comunefalerone.it Rajzi és Formaismereti Tanszék, BME www.rajzi.bme.hu ignoto.hu www.ignoto.hu
Sfide Artistiche - Artistic Challenges 2|3 2016 Sfide Artistiche Indice Indice Artistic Challenges International Conference on Architecture, Art and Design - Falerone 2016 3 Programma del convegno Programma del convegno Sfide artistiche -Convegno italo ungherese 4 La Colonia Artistica a Falerone István Váli DLA (BME) Falerone, 30 luglio 2016 8 Il teatro romano – teoria e pratica Zsuzsanna Ordasi PhD (ELTE) Il teatro di Falerone Sala Multimediale Piero Antonelli (ex chiesa di San Sebastiano) Piazza della Libertà 8, Falerone, Italy 12 Ipotesi sulla ricostruzione del Teatro Roma- M° Sauro Cecchi no di Falerone lingua: italiano/inglese 16 Role models of architects in Szabolcs Portschy (BME) Mattina - presidente della sessione: Zsuzsanna Ordasi PhD Mattina 10.30-13.00 participatory design partnership Saluti e introduzione, Dott. Armando Altini, sindaco di Falerone 10.30 20 L’importanza del disegno nella grafica Gábor Nemes PhD (BME) István Váli DLA (BME): La Colonia Artistica a Falerone 11.00 architettonica Zsuzsanna Ordasi PhD (ELTE): Il teatro romano – teoria e pratica. Il teatro di Falerone 11.20 Pausa caffè 11.40 24 Correspondencies in art and architecture in Gábor Üveges PhD (BME) M° Sauro Cecchi: Ipotesi sulla ricostruzione del Teatro Romano di Falerone 12.00 the second half of the twentieth century Szabolcs Portschy (BME): I cambiamenti nel ruolo dell’architetto 12.20 Discussione 12.40 – 13.00 28 Il carnet de voyage Salvatore Santuccio PhD (UNICAM) Pomeriggio - presidente della sessione: Zsuzsanna Ordasi PhD Pomeriggio 16.00-18.30 Gábor Nemes PhD (BME): L’importanza del disegno nella grafica architettonica 16.10 Gábor Üveges PhD (BME): Corrispondenze tra l’arte e l’architettura nella seconda 16.30 metà del XX secolo Pausa caffè 16.50 Prof. Salvatore Santuccio (UNICAM): Il carnet de voyage 17.10 Discussione 17.50 Chiusura del convegno 18.10-18.30 Sera Sera 18.30 Inaugurazione della mostra dei lavori realizzati dai partecipanti della 18.30 Colonia Artistica di Falerone, 2016
2016 La Colonia Artistica a Falerone Művésztelep) come testimoniano alcune colonie ungheresi. Ci sono tante diverse co- Lo stesso esiste anche in grande. In Ungheria c’è l’Hello Wood dove arrivano Sfide Artistiche Artistic Challenges 4|5 lonie. In alcune operano artisti già affermati studenti di architettura e di design di 20 István Váli concentrandosi su un determinato program- università di 30 paesi, essi formano gruppi ma o tema, in altre partecipano studenti e realizzano installazioni, oggetti di uso universitari o delle accademie artistiche che comune sotto la guida di un architetto. inseriscono il lavoro nella colonia nel corso All’Hello Wood i partecipanti creano og- István Váli DLA architetto, designer, Con la mia relazione vorrei condividere meditare sul futuro della nostra colonia. dei loro studi (Magyar Képzőművészeti getti non per se stessi ma per una comu- docente alla Facoltà di Architettura, con voi i miei pensieri sul possibile futuro Ma prima vediamo che cosa significano Egyetem, Tihanyi Művésztelep). Inoltre, nità. In questo modo viene introdotto nel Università di Tecnologia ed Economia di Budapest, fondatore della Colonia e sulla funzione della colonia artistica di le colonie artistiche, che idee le guidano, esistono numerose colonie offerte a ragazzi programma l’attività per il bene comune. Artistica a Falerone (Falerone Art Falerone. Forse è già noto per i partecipan- quale può essere la loro funzione. con interesse per l’arte, altre vengono Secondo le nostre esperienze alcuni risultati Colony - Faleronei Művésztelep) ti di questo convegno che ormai da 10 anni organizzate per artisti dilettanti. L’operare spettacolari qualche volta sono solo speri- porto dall’Ungheria a questo corso estivo artistico, lo studio e il passare del tempo mentazioni formali che di per sé non sa- di disegno studenti universitari soprattutto con attività creativa cambia a seconda delle rebbe un problema, ma sarebbe importante “…per noi e per il nostro spazio che di architettura. Qui gli studenti lavorano caratteristiche della colonia. prendere in considerazione come usarli nel formiamo e moduliamo c’è un punto sotto la guida di artisti famosi. Alla fine La colonia di Falerone è stata fondata futuro. Le creazioni dell’Hello Wood sono focale: l’uomo. Quindi bisogna modulare del soggiorno realizziamo una mostra qui per studenti soprattutto di architettura sen- in genere di alta qualità grazie alle buona l’ambiente dell’uomo che esso stesso diventi a Falerone e poi anche a Budapest per za, però, dimenticare il carattere delle colo- organizzazione e conduzione come anche formativo per l’uomo.” presentare i risultati del lavoro svolto nella nie che sono vicine all’architettura. L’archi- alla sua pubblicità in grandi scale. Frigyes Pogány, Il bell’ambiente umano colonia. Ogni anno cambiano i parteci- tettura è arte, i suoi fautori sono artisti in Hello Wood ci introduce un altro panti, ma non il luogo che rimane sempre un certo senso perché l’architettura non è tipo di colonia, quella più speciale che in Balatoni Hekk ‘16 (Hello Wood) Falerone. Naturalmente ci sono studenti e solo edificare. Essa è parte della formazione ungherese si chiama “campo lavoro”. Ne esi- “Ammoniterasz” anche professori che ritornano anche più dell’ambiente, non si discosta dalla proget- stono diversi. In uno si prepara il rilievo dei realizzato dal gruppo di studenti di architettura (Università di Tecnologia ed volte perché attratti da questo meraviglio- tazione dell’oggetto e del paesaggio e ancora monumenti architettonici ancora non docu- Economia di Budapest) so posto e anche da quest’esperienza di da tante altre cose, e soprattutto dall’uomo, mentati, questo campo è utile per calmare teamleader: Tibor Pálóczi lavorare insieme. suo fruitore per cui viene realizzata. i vuoti della storia dell’architettura. Oltre a 10 anni fa sono venuto in Italia con il quelli organizzati sul territorio dell’Unghe- foto: Balázs Turós desiderio di fondare una colonia artistica. Workshop creativi Dopo il primo anno, nel 2008, l’assessore Possiamo essere creativi non solo negli alla cultura di allora, Sauro Cecchi mi ha ambiti delle colonie artistiche. Oggi quan- offerto una mano per la realizzazione di do quasi in ogni casa troviamo gli articoli Veduta di Falerone | Kornél Koczkás questo progetto. Ora gli abitanti di Fale- del grande consorzio scandinavo (IKEA), grafica a carboncino rone conoscono bene la nostra colonia, e sempre più cresce l’esigenza di circondarci stasera possono ricevere anche un assaggio con oggetti non di massa. Basta pensare del lavoro degli studenti alla mostra che Che cosa è una colonia artistica? quanto sono seguite le indicazioni di „do presenta le loro opere eseguite durante il Esso è un luogo dove artisti praticanti vivo- it yourself ” (DIY ) sul web. Molti labora- soggiorno in questa città. Come dicevo, la no e lavorano insieme per un determinato tori di design si basano a queste esigenze. colonia artistica di Falerone ogni anno ha periodo. Le colonie stabili con case proprie Alcuni di loro organizzano workshop di nuovi partecipanti ma il luogo è sempre lo degli artisti ora, all’inizio del ventunesimo una mezza giornata o di un giorno dove stesso. Mi devo correggere, il luogo, cioè, secolo, sembrano più un’idea romantica che i partecipanti possono realizzare qualche la città di Falerone ultimamente ha subito una possibilità reale. Le colonie forma- articolo su modello dei loro prodotti con dei grandi cambiamenti: è stato chiuso la tesi su invito o tramite concorsi, invece, l’aiuto di un designer o di un artigiano. A maggioranza dei negozi in Corso Gari- attirano molti interessati. Sono queste le questi workshop è possibile creare oggetti baldi, i giovani non frequentano più il bar, colonie considerate classiche. In alcune vari come una lampada, accessori come la vita si sposta da questi posti del centro sono comuni lo stile (Nagybánya), in altri il una borsa o addirittura dei dolciumi e tanti per riprendersi altrove. Ciò mi indice a couleur locale (Szentendrei iskola, Szolnoki altri ancora.
ria, gli studenti del Politecnico di Budapest bisogno di un luogo dove operare insieme, offrire la possibilità di passare l’estate qui a in questo progetto. Ne conosciamo già 6|7 2016 Sfide Artistiche possono partecipare in lavori di questo ge- gli artisti non sono legati a un preciso posto più studenti e poter dare di più ai falero- diversi modelli come per esempio la serie Artistic Challenges nere in Romania e in Francia. Anche queste per comporre le opere individualmente che nesi. di programmi della “Valle delle Arti” a colonie svolgono un ruolo importante per sono indipendenti una dall’altra. La nostra intenzione per il futuro Kapolcs (Művészetek Völgye) che ormai formare e stabilizzare comunità, gli studenti Oltre allo scopo primario le colonie prevede di allargare l’attività coinvolgendo da decenni costituisce un’attrazione per documentano insieme architetture che non di artisti possono avere anche altri come la nei lavori anche studenti italiani, rendere gli interessati alla cultura di alto valore. si inseriscono tra i maggiori monumenti ma conoscenza di altri luoghi, di altre realtà, la colonia raggiungibile per studenti di ar- Il programma della colonia ampliata con possono essere importanti ricordi cultura- l’ampliamento e l’approfondamento delle chitettura, design e arti visive anche in di- attività architettonica e design potrebbe li per una determinata comunità. Questi nozioni sull’architettura, lo studio della mensioni internazionali. Finora potevamo comprendere la revitalizzazione del centro campi di lavoro possono avere anche uno creazione delle forme, ma essa può offrire accogliere un unico turno per l’estate con storico con cui si potrebbe fermare il suo scopo concreto come la realizzazione di un opportunità anche per conoscere altri modi una decina di studenti, numero ideale an- continuo spopolamento e rendere affasci- edificio. In questo caso diventa primario di vita, altri usi e costumi. Non è da di- che per l’aspetto psicologico del gruppo. Se nante la città anche come dimora stabile. l’esigenza della comunità. Nella maggior menticare nemmeno il suo ruolo nel lavoro si presenteranno più candidati, bisognerà Il nostro ambiente esercita un’influenza parte di questi casi le opere sono edifici di collettivo che aiuta a rafforzare il senso di formare altri gruppi che non significa solo notevole sulla nostra vita. Non è uguale carattere sociale, cioè, costruzioni per mi- far parte di una comunità. La maggior parte effettuare modifiche nell’organizzazione, come riusciamo a formarlo. Noi abbiamo gliorare la qualità della vita. Ne sono begli dei partecipanti appartiene ormai alla ge- ma bisognerà migliorare l’infrastruttura in mano lo strumento per migliorare la vita Falerone, Piazza della Libertà 12 esempi la scuola costruita in Nepal (una nerazione “Z” la quale vive ormai su social, di cui potremmo servire secondo le regole degli uomini, della comunità, sarebbe un ricerca architettonica, 2012 scuola con quattro aule e con alloggio per ha rapporti diversi rispetto a quelli nostri del mercato oppure, come fanno i campi di delitto non aprofittarne. István Váli l’insegnante), la tutela del palazzo reale di appartenenti alle generazioni “X” e “Y ”. Un lavoro, potremmo realizzarla noi stessi. Zangla. Gli studenti hanno svolto anche un programma intenso “offline” di collabora- Oltre all’aumento del numero dei insegnamento nella “Solar School” di Zan- zione può sostituire i rapporti “online” che partecipanti sarebbe desiderabile ampliare gla, ciò testimonia che nel centro della loro apparentemente offrono vicinanza ma in anche i programmi della colonia. Sembra attività non ci stava più solo l’oggetto senza realtà costruiscono solo muri tra le persone. logico che gli studenti di architettura e vita ma si concentravano sull’uomo. Per via della multiplicazione degli impul- design risolvano non solo compiti di carat- si che arrivano alla generazione “Z” sono tere artistico ma anche di quello architet- La missione delle colonie artistiche cambiate anche la sua dedizione allo studio, tonico e di design. La nostra colonia anche Nel caso dei workshop DIY sopramenzio- è diminuito radicalmente il tempo in cui è finora è stata sempre una curiosità nella nati lo scopo generalmente non è quello di capace di qualsiasi concentrazione e ciò è da vita della città di Falerone, per una decina realizzare un’opera d’arte individuale. Al prendere in considerazione quando prepa- di giorni porta vita animata nel centro contrario, invece, le colonie artistiche hanno riamo i programmi e definiamo i metodi da storico, ma un workshop architettonico una loro missione in quanto sono attive sul- applicare ai nostri corsi. Il workshop non è potrebbe anche rivelare i problemi della la scia di un determinato programma. Ciò una soluzione assoluto e universale ma può città vecchia e proporre delle soluzioni può essere chiamato scopo primario. Tale, diventare un’alternativa per trasmettere le per la revitalizzazione. La città offre mille quindi, di creare opere aderenti al program- nozioni. possibilità su cui meditare. Oltre alla revi- ma principale dell’organizzazione e anche la talizzazione del centro storico ci sono da realizzazione di una mostra di queste opere Il futuro della colonia artistica di Falerone studiare anche l’area archeologica, il teatro, eseguite durante il soggiorno nella colonia. Da organizzatore e realizzatore mi pongo il museo, i parchi pubblici, tutti temi ideali Ciò permette di trarre le conclusioni dei la domanda come andare avanti. Conviene per workshop internazionali. risultati dell’operare insieme che è l’elemen- continuare quello che abbiamo fatto finora La situazione di Falerone non può to fondamentale delle colonie artistiche. o sarebbe meglio cambiare? Mi piace spe- essere paragonata a quella di un piccolo Si tratta di interazione artistica, influenza rare che il nostro soggiorno a Falerone non villaggio in Nepal, ma salvare un centro reciproca tra i partecipanti. Sono questi i costituisce ricordi indimenticabili solo per storico meraviglioso dallo spopolamen- principi delle colonie artistiche, altrimenti i nostri studenti, ma con la nostra presenza to totale può essere un atto di interesse sarebbero insensate e inutili come istituzio- anche noi riusciamo a regalare qualche comune equivalente a quello di conservare ni. Se ciò non avviene, si può parlare solo momento piacevole agli abitanti di questa un monumento del terzo mondo. La nostra di artisti e opere individuali per cui non c’è straordinaria cittadina. Sarebbe ideale colonia artistica propone di partecipare
2016 Il teatro romano – teoria e pratica Sfide Artistiche Artistic Challenges 8|9 Il teatro di Falerone Museo Archeologico “Pompilio Bonvicini” Zsuzsanna Ordasi Teatro Romano di Falerio Picenus Zsuzsanna Ordasi PhD storica dell’arte, Il teatro romano veniva collocato nell’a- con disegni che gli studiosi studiavano con docente all’Università Lóránd Eötvös rea della città in piano, e dovunque aveva dedizione. Infatti, di Vitruvio non si co- Foto: Réka Göbl, István Váli la stessa struttura. Si differenziava dalla noscono disegni, ma gli umanisti del tardo tradizione del teatro greco sia nella sua Rinascimento hanno realizzato edizioni collocazione che nella costruzione: il illustrate in base alle descrizioni dell’au- teatro greco si appoggiava al pendìo di una tore dell’antichità. Oggi nella trattazione collina, invece il teatro romano era una dell’opera di Vitruvio gli studiosi si basano struttura autonoma e autoportante, fondata soprattutto o al codice Cesariano 2 (1521) su una rete di murature radiali e concen- oppure all’edizione curata da Daniele triche, un edificio a se stante. Sul territorio Barbaro 3 (1556) anche perché i disegni di della penisola italica si trovavano diversi quest’ultimo che accompagnano il testo 1 Vitruvius, De Architectura libri decem. La sua prima redazione risale all’incirca esemplari del teatro greco, ma a partire sono stati realizzati da Andrea Palladio, tra il 35 e il 25 a.C. La prima edizione del I. secolo a.C. i romani cominciavano uno dei più attenti seguaci del Vitruvio. completa risale al 15 a.C. cioè, all’epoca a costruire i loro teatri nell’interno delle Palladio eseguì anche il rilievo del teatro dell’imperatore Augusto (27 a.C. al 14 città di nuova costruzione che mostravano Berga, il teatro romano di Vicenza di cui d.C.). lo schema di una scacchiera. egli potè ancora vedere i resti. Sono questi 2 Codice Cesariano, Vitruvius Pollius, La struttura del teatro romano è i disegni che ci presentano la struttura del De Architectura Libri Decem. prima dettagliatamente descritta da Vitruvio teatro dell’antichità, di cui quello latino, traduzione in italiano, 1521, conservato nel suo De Architectura1, l’unico trattato cioè, romano veniva costruito soprattutto pero (Trieste, Djemila, Dougga). Il teatro nel caso del teatro greco nel cerchio vengo- in Smithsonian Museum of American di architettura pervenuto dall’antichità. nel I e II secoli. 4 Palladio nel costruire il di Vitruvio aveva un frontescena di 35,98 no collocati tre quadrati, nel teatro romano History E’ il V libro diviso in VI capitoli in cui suo Teatro Olimpico, infatti, si ispirava sia m ed era costituita da un rialzato di due sono disegnati quattro triangoli equilateri 3 Marco Vitruvio Pollione, Dieci libri Vitruvio descrive il teatro. Si occupa della al testo di Vitruvio che al teatro romano di piani di 16 m. Il frontescena era struttura- che definiscono la distribuzione degli dell’architettura. Venezia, 1556. Barbarò collocazione, dei principi di armonia e Vicenza. E compone un teatro moderno su to secondo la tradizione greca: ad ambedue spazi di diverse funzioni del teatro. Questa ne pubblicò anche una versione in lati- acustica, della proporzione delle parti modello del teatro romano che riprende lo piani erano allineate delle colonne con costruzione planimetrica indica che gli an- no: M. Vitruvii de architectura. Venezia, principali e accessorie dell’edificio e anche schema e gli elementi considerati principa- delle statue in mezzo che servivano per tichi si ispiravano all’ordine cosmico nella 1567. Le illustrazioni sono di Andrea della scena. Egli spiega la differenza tra li dal Vitruvio. l’acustica e anche come scenografia. costruzione: i 12 punti di uguale distanza Palladio. il teatro greco e quello latino offrendo L’unico teatro attribuito a Vitruvio Per Vitruvio il teatro romano per corrispondono ai 12 segni dello zodiaco, 4 G. Tosi, Il significato dei disegni plani- il modello di composizione di ambedue è quello di Volterra che, secondo le ultime eccellenza, il modello di teatro “perfetto” cioè, alla posizione del sole. metrici vitruviani relativi al teatro antico. pur non presentando il disegno di questi ricerche, è la traduzione in architettura era il teatro di Pompeo di Roma 6 perché Secondo Vitruvio per cominciare a Actes du colloque international de teatri. Il testo di Vitruvio non è pervenuto reale e materiale delle idee dell’autore.5 corrispondeva in tutta la sua struttura ai progettare il teatro, si prende il compasso Rome (26-27 mars 1993), Publications nella sua versione originaria, ne esistevano Questo teatro mostra una transizione tra il principi proposti dall’architetto. 7 con cui si può delineare la base, ossia il de l’École française de Rome. Année 1994, vol.192, n. 1, pp. 171-186 numerosi manoscritti che erano conservati teatro greco e quello romano in quanto per Come si impara dal testo del trattato perimetro dell’orchestra. In questo cerchio nelle biblioteche dei vari monasteri. Ri- metà si inserisce nel declivio del terreno, l’algometro di Vitruvio parte da un cerchio dell’orchestra vengono inscritti i quattro 5 A. Furiesi, Volterra romana. Storia, trovati questi in diverse trascrizioni, il suo ma la sua struttura si differenzia da quella dal quale deriva lo schema geometrico triangoli ruotati in modo che diventino genti e civiltà, Pacini Editore, Osped- “manuale” veniva interpretato da umanisti del “classico” teatro greco. Poteva acco- di base. Ciò determina le proporzioni tangenti la circonferenza in 12 punti equi- aletto (Pi), 2008 6 Teatro di Pompeo a Roma, costruito nel corso del Quattrocento e del Cinque- gliere circa 3500 spettatori sui 24 gradini delle singole parti dell’edificio. Egli così distanti. In questo modo è già predisposto per volere del console Pompeo all’incirca 6 Teatro di Pompeo a Roma, costruito cento e anche nei secoli successivi quando della cavea. Non era un teatro di grandi definisce le dimensioni degli elementi che il disegno per individuare le parti del negli anni 50-40 a.C. per volere del console Pompeo all’incirca le nuove edizioni, le varie trascrizioni e dimensioni, simili se ne trovavano in tante costituiscono il teatro come il rapporto tra teatro. Vitruvio non sostiene che ciò debba negli anni 50-40 a.C. traduzioni del trattato venivano completate città della penisola e in altri siti dell’im- scena, proscenio, orchestra e cavea. Mentre essere uguale in tutti i teatri, egli richiama 7 G. Tosi, op. cit.
l’attenzione alle condizioni locali, ma per Davanti al palcoscenico rialzato ri- gli abitanti che, probabilmente, ammontava a La struttura del teatro romano ebbe 10|11 Sfide Artistiche gli studiosi per secoli il modello offerto da spetto al piano dell’orchestra si estendeva lo 1600 cittadini liberi. Il teatro era un edificio una seconda ripresa, dopo quella nel Rina- Artistic Challenges Vitruvio significava un modello paradig- spazio semicircolare dell’orchestra, ma molto monumentale sia come grandezza sia come scimento, all’inizio del XX secolo, periodo matico invariabile. più piccola rispetto al teatro greco perché importanza tra le altre costruzioni dell’area. delle idee rinnovative dell’arte teatrale che Vitruvio fissa la scena nel limite non era più destinata alla danza del coro ma Oggi il teatro non mostra la sua totale di- vedeva coinvolgere il desiderio di rinnova- del frontescena che così è più ampia, più accoglieva le categorie più alte della società, mensione originale, non si vede più l’esterno re anche il rapporto tra scena e spazio del 9 Le statue che abbellivano il teatro spaziosa, ma meno lunga rispetto al teatro i senatori che ci arrivavano attraverso i con le colonne che si erigevano in tre ordini, pubblico. Il teatro romano servì da modello furono donate dal Antonia Picenti- na, sacerdotessa della Diva Faustina, greco perché ai due lati della scena ven- parascena ai lati del palcoscenico. Il resto come nemmeno si vedono più le decorazio- in questa tendenza perché l’eliminazione moglie di Antonino Pio verso la metà gono collocati i parascena (vomitori) che del pubblico veniva sistemato sulle gradi- ni, i rivestimenti in marmo sia all’esterno dei palchi, la realizzazione delle cavee, del II sec. d.C. Alcune di queste statue permettono l’ingresso nell’orchestra. Lo nate della cavea in base alla stratificazione che nell’interno, le statue che arricchivano cioè spazi per il pubblico senza divisioni, e decorazioni ora sono conservate nel richiede anche lo spettacolo realizzato nei sociale. La pendenza della cavea cambiava la scena, ma gli elementi rimasti e in parte per i teatranti del XX secolo, significava la Museo Archeologico di Falerone e in teatri romani in cui sul palcoscenico erano a seconda del ceto sociale, infatti, il primo restaurati della fabbrica indicano che doveva possibilità di sistemare gli spettatori senza altri musei in Italia e nel mondo. presenti più attori. Nella descrizione del tratto costituito da sei gradinate accoglieva essere un edificio che corrispondeva ai cano- differenze sociali. Già Richard Wagner ado- 10 István Váli nel 2010 ha preparato teatro latino Vitruvio tratta dettagliatamen- strati più elevati della società mentre quello ni della tipologia teatrale del tempo. però questo sistema nel suo Festspielhaus due ricostruzioni per restituire il teatro te la costruzione in alzato del frontescena sopra il corridoio esteso per tutta la larghez- Il teatro di Falerio Picenus fu costru- a Bayreuth11, ma il teatro ispirato ai teatri alla sua pubblica funzione. Una versione Ricostruzione del teatro, István Váli che riceve una copertura fissa all’altezza za della cavea ci si sedevano i ceti più bassi e ito nel I secolo d. C. e abbellito verso la dell’antichità romana anche nella struttu- è di un piano solo con un frontescena dell’ultima fila della cavea. Così il teatro le donne solo nelle ultime file. Ogni settore metà del II sec. d.C. con delle statue.9 Il razione della scena e dell’orchestra è l’opera scandito da colonne con capitelli corinzi tra le quali ha collocato delle statue. latino diventa una struttura chiusa dentro aveva ingressi e scale separati per evitare che diametro della cavea era di 49,20 m, si alza- di Poelzig12 a Berlino realizzato negli anni Il corpo del teatro è circondato da un la quale la distribuzione degli spazi e degli gli spettatori di diverse categorie si mesco- va per tre ordini di cui oggi sono conservati 1918-1919. Davanti alla scena si estendeva perimetro ad archi con colonne con elementi avviene da una parte secondo le lassero. solo due. Sono scomparse le colonne che un’orchestra semicircolare e lungo il perime- capitelli ionici. L’altra versione si erge in regole della geometria, dall’altra secondo le L’architettura della cavea era in sostenevano le seconde e le terze gradi- tro dell’orchestra si dipartivano le gradinate due piani sia sul frontescena che sul pe- funzioni e anche secondo la gerarchia socia- muratura, sotto il secondo tratto della cavea nate che però permettono di capire come della cavea divisa in cinque ordini. Sopra rimetro ad archi tra i quali sono collocati due ordini di colonne con capitelli dorici le. Ciò permette che lo stesso teatro romano correva un corridoio coperto con archi che poteva essere la struttura. Sono conservate la cavea si alzava una cupola sorretta da a pianoterra e ionici al piano. Seguendo non fosse uguale in ogni città, come afferma poi verso l’esterno era supportato da colonne parte dell’edificio scenico, il prospetto del colonne collocate in mezzo alle poltrone. Il i principi di Vitruvio, sembra più simile anche Vitruvio, ma si attenesse alle esigenze spesso secondo la norma degli ordini appli- proscenio a nicchie circolari e rettangolari, teatro accoglieva 5000 posti a sedere. Que- all’originale la seconda versione. Le e condizioni locali. Solo i principi da segui- cati nell’antichità. In questo modo l’edifi- alternate alla base del muro del frontesce- sta rievocazione del teatro dell’antichità fu ricostruzioni sono stati pubblicati nella re nella creazione del teatro possono essere cio verso esterno poteva essere decorato e na. Manca anche il rivestimento in lastre demolita nel 1988 e i teatri del XXI secolo tesi di dottorato di Váli, conseguito nel 2012 a Pécs.http://breuer.mik.pte.hu/ proposti agli architetti.8 poteva mostrare un’architettura completa e di pietra calcarea o addirittura in marmo solo in parte evocano la grande tradizione di data/2014/0519/020/2012_Vali_Istvan_ Una delle novità del teatro romano chiusa. che sicuramente adornavano diverse parti questa struttura particolare, quindi i teatri Frigyes_DLA_disszertacio.pdf e nella è costituita proprio dalla dipartizione del Sotto l’impero d’Augusto questo terri- dell’edificio così si vedono i vari tipi delle dell’antichità tutt’ora funzionanti sono la te- rivista del BME Az ismeretlen forma: frontescena. E’ ispirato al teatro greco ma è torio, il Picenum era popolato, ci sorgevano muratura, ciò fa capire il modo dell’edifica- stimonianza dell’ingegnosità degli architetti http://rajzi.bme.hu/images/letoltes/Is- più articolato: in genere è composto da un importanti città come Asculum Picenum, zione ingegnosa e complicata del complesso. di epoche remote. meretlen_forma_2013.pdf p.14-24. alzato di due piani articolato da colonne che Falerio, Firmum e in queste città romane Nel 2010 l’architetto ungherese István Váli 11 Festspielhaus a Bayreuth (1872- servono non solo come elementi scenogra- non poteva mancare il teatro, posto per ha realizzato dei progetti per il restauro del 1876) ideato da Richard Wagner per la fici ma anche come strumenti dell’acustica. eccellenza per il divertimento della popola- teatro affinché esso possa ritornare nel suo presentazione delle sue opere ispirate Nel centro di questa parete una apertura zione. splendore e che possa essere reso adatto a alla gesta germanica. I primi progetti relativamente ampia serve per l’accesso Il teatro romano di Falerone mostra, una nuova funzione pubblica.10 sono stati realizzati da Wagner insieme a Gottfried Semper, ma i progetti alla scena da parte degli attori, soprattutto anche in questo suo stato deperito, il modello I teatri romani, come anche quello definitivi sono dell’architetto Otto del protagonista principale dal momento standard del teatro. E’ stato costruito su un di Falerone, oggi ospitano diversi festival, Brückwald. che ciò è chiamata “porta regia”. Altre due piano all’estremità dell’area abitata nell’epoca rassegne e spettacoli vari, letture di poesie aperture, più piccole a destra e a sinistra, dell’imperatore Augusto e si alza come un e di romanzi, concerti anche di rock come 12 Hans Poelzig (1869-1936), membro chiamate “porte degli ospiti” erano comuni- edificio a se stante tra quelli della città di p.e. il concerto di Pink Floyd il 29 luglio del Deutscher Werkbund. Su commis- sione del drammaturgo e regista Max canti con l’edificio dietro il frontescena dove una volta di cui ora non sono ancora stati 2016. Anche con una parziale ricostruzio- Reinhardt realizzò a Berlino il Großes venivano sistemati gli strumenti e i vestiti scoperti le altre costruzioni. Si tratta di un ne e tutela costante questi monumenti si Schauspielhaus nel 1918-1919 che fu per lo spettacolo, ma ciò serviva anche come teatro proporzionato alla grandezza della presentano adatti alle forme di spettacolo considerato il miglior esempio del teatro 8 G. Tosi, op. cit. p. 180 cassa sonora per amplificare il suono. città augustea di cui poteva accogliere tutti dei nostri tempi. espressionista.
2016 Ipotesi sulla ricostruzione del nino Pio. Ce lo conferma anche Sveto- nio, dicendo nella sua Vita Augusti che Ciò che mi ha aiutato a portare avanti il progetto sono state le testimo- Sfide Artistiche Artistic Challenges 12|13 Teatro Romano di Falerone Ottaviano volle la colonia “quasi simile a Roma”. nianze del Colucci, del De Minicis e di Pompilio Bonvicini. Di grande aiuto sono state le Sauro Cecchi L’edificio grazie a recenti restauri è testimonianze sui ritrovamenti degli scavi ben conservato anche se, dopo la cadu- pontifici avvenuti nel 1777 raccolte dal Sauro Cecchi artista, scenografo, ricerca- Da diverso tempo sto lavorando sulla ta dell’Impero Romano, il Teatro cadde De Minicis, dalle quali si evince l’immagi- tore e esperte della storia di Falerone, ricostruzione di un modello in scala del nell’oblio, subì numerosi crolli che hanno ne di un teatro ricco e fastoso, impreziosito ex assessore alla cultura del Comune di Falerone Teatro Romano di Falerone o meglio di riguardato parte del terzo ordine e della da statue in bronzo e pregiati marmi e Falerio Picenus. scena. In seguito, durante le invasioni nella struttura riecheggiante gli schemi Costruito per volere del primo barbariche venne depredato dei suoi decori architettonici vitruviani. imperatore romano Gaio Giulio Cesare e successivamente, nel periodo medioevale, Ottaviano Augusto meglio conosciuto dei suoi marmi per costruirne nuovi edifici. Inizialmente ho trovato molte dif- come Ottaviano o Augusto (il Senato gli Oggi quindi possiamo ammirarne solo in ficoltà e reticenze intorno alla mia idea, Primo ordine “Càvea” - “Vomitori” conferì il titolo di Augustus il 16 genna- parte l’antica monumentalità . nessuno voleva esporsi e collaborare per io del 29 a.C.), il Teatro Romano ha un quanto riguardava la parte scientifica, nes- perimetro di 82 metri, 50 centimetri con Parte da qui l’idea di realizzare un suno sembrava avere il coraggio di osare, un diametro, o sia la linea presa dall’uno modello tridimensionale in scala del Teatro così il progetto è stato accantonato per all’altro corno dell’emiciclo di 49 metri Romano di Falerone, di ricostruire cioè diverso tempo. 20 centimetri . La capienza stimata dei l’edificio in maniera più fedele possibile L’impresa è ambiziosa, ma non è posti a sedere, compreso il terzo ordine a come poteva essere nei suoi tempi di mossa dalla presunzione di giungere ad della cavea oggi purtroppo andato perso massimo splendore. una ricostruzione perfetta, perché si tratta insieme al portico che lo sosteneva, era di Sottolineo poteva perché purtroppo, di un edificio del I sec d.C. di cui è andata 1600 unità. visto che gran parte della sua costruzione persa gran parte della struttura, quindi Secondo ordine “Càvea” - “Vomitori” Incerto è il periodo della fondazione è andata persa, possiamo procedere per questo esito sarebbe impossibile. di Falerio. Il rescritto imperiale di Domi- supposizioni, intuizioni, comparazioni con Di grande e prezioso aiuto è stata la ziano, datato 82 d. C. e relativo alla lite altri teatri, sulla base di documenti storici stretta collaborazione del Prof. Vàli Istvàn tra Faleronesi e Fermani sui subsciva, pro- e studi sui ruderi esistenti . Frigyes dell’Università di Tecnologia ed va che già nel periodo augusteo Falerio doveva essere un centro importante, forse una colonia dedotta in età precedente. Afferma infatti il Mommsen, (Christian Matthias Theodor Mommsen) (storico tedesco) nel suo “corpus Inscrip- tionum Latinarum”, che Falerio risale ad una assegnazione di terre successiva alla battaglia di Azio del 31 a.C., con una sottrazione di territori ai danni di Fermo. Prova questa che già alla metà del primo secolo la colonia godeva di particolare favore presso il potere centrale. Sappiamo anche che verso la metà del primo sec d.C. il Teatro fu abbellito dalle statue donate da Atonia Piacentina, sacerdotessa Ingresso Ovest - Orchestra e Platea di Faustina Maggiore e moglie di Anto- Edifici Scale di accesso - Càvea superiore
nell’area del Parco Archeologico di Falero- 14|15 2016 Sfide Artistiche ne per dissipare alcuni enigmi di costru- Artistic Challenges zione che il Teatro presentava. Ho iniziato il lavoro su basi scientifiche avvalendomi dei rilievi che l’architetto Masturzo effettuò nel 2005 per conto della Soprintendenza dei Beni Archeologici delle Marche, rilevando con estrema precisione la planimetria del Tea- tro Romano. Facilitato da ciò ho costruito le basi, consapevole comunque che in seguito avrei trovato grandi difficoltà per la ricostruzio- ne delle altezze, poiché i rilievi del Ma- sturzo sono basati su ciò che c’è di esisten- te ( primo e secondo ordine della cavea, i romitori, le scale di accesso alla cavea). Le dimensioni del terzo ordine, Scena - Orchestra Soffitto - Copertura Edificio Scena dell’edificio della scena, del proscenio, del criptoportico, l’esistenza o meno del sacel- lum in summa gradazione sono purtroppo ignote e quindi lasciate ad interpretazione o meglio ad intuizione. Il Teatro Romano di Falerone rispet- ta in parte lo schema costruttivo indicato da Vitruvio nel “De Architectura”, anche se non poteva di certo competere con i teatri più grandi costruiti in colonie più Fronte Scena con ingressi degli attori ricche. In tutti però la modalità di costru- zione come le mura in laterizio, l’utilizzo Economia di Budapest reparto di “Rajzi di mattoni le cavee, l’impiego del calce- és Formaismereti Tanszék”. Molte infatti struzzo, le scale, le recinzioni, la scena, i sono state le sue intuizioni che, adeguata- portici ecc. corrispondono a dei canoni ben mente elaborate al computers in 3D, mi precisi. hanno permesso di ragionare su diverse Da tutti questi studi, riflessioni, soluzioni, facilitandomi soprattutto nella ricerche e collaborazioni, quattro anni ricostruzione dei volumi del Teatro. Deb- fa è iniziato il progetto che oggi vede la bo a lui profonda riconoscenza per avermi realizzazione del modello in scala 1:1000 incoraggiato a continuare il progetto. del Teatro Romano, del primo e secondo Un ringraziamento va anche all’ar- ordine della càvea e dell’edificio, della cheologo prof. Enzo Catani, docente scena. Seguirà la ricostruzione del terzo di Archeologia greco- romana presso la ordine, del sacellum in summa càvea, del Facoltà di Beni Culturali dell’Università criptoportico e del suo colonnato, per poi di Macerata, per il supporto scientifico: ci passare alla colorazione degli intonaci e siamo incontrati per diversi sopralluoghi agli ornamenti.
2016 Role models of architects in with the endeavors of the architect to affect the social milieu. In the course of the late and their way of life, the direct link between the design characteristics and the particular Sfide Artistiche Artistic Challenges 16|17 participatory design partnership 19th century and the social upheaval that followed World War I, architects found them- effect that can be achieved by them is difficult to prove, let alone to predict. However, there selves distanced from all three aspects guiding have been studies with the intention to gather Szabolcs Portschy their traditional self image. empirical evidence, not only of the social im- New doctrines of architecture promoted pacts of the built environment but important- Szabolcs Portschy architetto, Facoltà di Changes in the traditonal self-determination that the relationship between the architect functionalism, according to which the form ly, of the building and design factors causing Architettura, Università di Tecnologia Whereas architecture as distinct, regula- and his employer was based on patronage. of a building shall be determined by practi- these impacts. ed Economia di Budapest ted profession can be considered relatively When it prevailed, the architect became cal considerations, like its use, material and Among these, a relatively recent review young – especially when compared to the a member of the same social environment structure, as distinct from the artist’s attitude commissioned by the Scottish Executive 9 millennia of history our built environment and in this position he was able to grasp the that plan and structure must conform to a found a number of connections. Among the has pursued – the role of architects and lifestyle patterns of his client 1. preconceived picture in the designer’s mind. 5,6 key findings the review shows that visionary through that their self-determination and The major change started with the Specialized professionals emerged as compet- buildings, those with character or a sensation social behavior has often changed from the industrial revolution 1,2,3 which introduced a itors for the architect’s role as technologist. factor create jobs; are important in business beginning to date. The ‘architect’, the design series of new materials, construction technol- The decline of the aristocracy put an end location decisions; help recruit and retain staff professional as we know it today is the ogies, machines, techniques and regulations. to the traditional patronage in the architect and increase land or property prices in sur- creation of the 19th century. Prior to that With the technical innovations, the evolution – client relationship, architecture had to em- rounding areas. Restoration of historic build- construction was an integrated craft: design of the building industry, mass production and brace the design of buildings for almost the ings or sites can engage local communities and craftsmanship formed an inseparable the demand for automation and standard- entire range of social strata. Architects did not encouraging community interaction, which whole. Master masons and master carpen- ization came a proliferation of specialized share the same social and cultural background contributes to community cohesion and reviv- ters, the architects of the age, were highly professionals, engineers, general contractors, with their clients; the different ways of life al of civic pride. Buildings with aesthetic appeal skilled builders who could design, assemble etc. The specialized details of construction precluded the common experiences. This sit- and a high-quality of design, which allow for labor and materials, estimate costs and became matters for experts while the role of uation often lead to frustration on both ends: exterior views, fresh air, sunlight, spaciousness, supervise the entire process.1 Details of the the architect became more clearly focused on users of the buildings were rarely able to in- tailor-made design, layout that encourages design were usually developed and sha- providing overall conception of structures, fluence the design, even if the understanding interaction, and the use of color and visual 5 Encyclopædia Britannica, Func- ped on site, often as a result of a series of and managing the relationship between the of their own living and working habits made art increase property and land values; are tionalism, www.britannica.com/art/ 1 Lipman, A., The Architectural Belief Functionalism-architecture, last visited: experiments and configurations on on-scale client and the builder/contractor 3. them sufficiently capable to do so; at the same important in business location decisions; can System and Social Behaviour, The British 06.01.2016. Journal of Sociology, Vol. 20, 1969, pp. models. Finishing structures as roofs were The way architects regarded their posi- time, dissatisfaction for designers flew from help staff recruitment; provide inspiration 190-204. designed after the walls had been erected. tion witnessed a parallel transformation. The trying to meet unexpressed needs that arise and stimulation; heighten user morale and 6 Üveges, G., A kép architektúrája és az Representative buildings were regarded as series of changes resulted from the industrial from ways of life they were unfamiliar with 7. satisfaction; improve effectiveness; reduce architektúra képe: Moholy-Nagy László 2 Nemes, G., Application of the techniques gesamtkunstwerk, consequently, the person revolution brought disturbance to the self-im- In order to overcome the displacement absenteeism; aid staff retention; enhance konstruktivista művészete és Peter Eisen- of traditional and modern fine arts in the man dekonstruktivista építészete, Utóirat overseeing the design and construction was age of the architects and dislocated their of their self-determination, architects started student motivation; and improve academic architectural graphics, Periodica Polytech- – a Régi-Új Magyar Építőművészet nica, Vol. 39, Issue 2, 2008, pp. 59-66. required to demonstrate high proficiency in longstanding functional and social stature. to redefine their role as social engineers. Most performance; contribute to improved patient melléklete, Issue 5, 2004, p. 22-27. sculpture, painting and other arts as well. Traditionally, the architect aimed at taking an architects agree that the built environment recovery rates in hospitals, etc.9 3 Lewis, R. K., Architect? A Candid Technical drawings, where available were equilibrium position in the triad of roles as based on changes the way people feel or 7 Chapman, D., The Home and Social Guide to the Profession, The MIT Press, delivered with similar artistic care as the an artist, technologist and social engineer 1. behave, thus their design has an indirect or Role models for architect as social designers Status, Routledge & Kegan Paul, Lon- Cambridge, MA, USA / London, UK, don, UK, 1965, pp. 2-3. building itself.2 At the same time, there was Already in 1604, Sir Henry Wotton implied direct effect on the social environment. In order to achieve the desired effects, the Third Edition, 2013, pp. 196−198. a social parity and understanding between this when writing: “In architecture as in all architect should be able control the social 8 Talen, E., The Social Goals of New 4 Mitchell, H. E., Professional and architects and their clientele. Architects other Operative Arts, the end must direct the The social impact of design impact through design decisions. Archi- Urbanism, Housing Policy Debate, Vol. Client: An Emerging Collaborative were usually from parentages among the Operation. The end is to build well. Well building Among the various desired social effects, sense tect-client relationship has been seen by many 13, Issue 1, Fannie Mae Foundation, Relationship, Designing for Human higher occupational grades and employed has three conditions: Commodity, Firmness and of community, social equity and the common as key factor in the success. At the same time, 2002, p. 165-167. Behavior: Architecture and Behavioral almost exclusively by the wealthy and the Delight.”. Delight in this sense corresponds good are often listed as determinant 8. there seems to be a disagreement or at least Sciences (Edited by J. Lang, Ch. Bur- 9 Scottish Executive (2005), Role of nette, W. Moleski, D. Vachon), Dowden, gentry. Building for the common hardly with the artistic aspiration achieved by per- While there is an apparent agreement a fragmentation among practitioners on the Architecture and Design Scotland, Scottish Hutchinson & Ross, Inc., Stroudsburg, ever involved the work of a professional sonal talent, firmness in structure requires the on the notion that the quality of the physical approach. In his article Ackerman argues Planning Policy, SPP20, Crown Copy- PA, USA, 1974, pp. 15-22. architect. In his cited study, Lipman argues skilled technologist and commodity resonates surroundings has certain effects of people that architects traditionally tend to adopt right, 2005
either of two attitudes in their relationship assistance provider, and the Advocate. The also influenced by the technological advance- clients to express their needs and priorities, 18|19 2016 Sfide Artistiche with the client. The Pragmatist ’brand’ takes first type serves as a technical resource for ment and the rapid rate of value change the assessment and programming skills (in order Artistic Challenges a give-them-what-they-want position, while the community, and while featuring similar society had experienced 8. The role of the ar- to understand and analyze the needs the Egoist follows the give-them-what-I-want characteristics with the traditional practi- chitect has to be compatible with the respon- Hungary, the home country and resi- school 10. Several other authors have reflected tioner the technical assistance giver tries to be sibility of carrying out all architectural tasks dence of the author of this paper is one of the on this classification, both completing and responsive to the underserved and low income from the needs assessment to construction.16 post-communist Eastern European countries, evaluating it. Mitchell comments that neither communities by being accessible and afford- Chansomsak and Vale state that architects as where sustainable democratic community of the two traditional role models is capable able. This role would require an enlightened professionals have responsibility through their development, participatory design process as of creating the human environment desired client group that can collect and express their actions for the creation and development of well as socially and environmentally responsi- in the changed society of the 20th century, objectives and can identify their problems the community of which they are part of, or ble architectural attitudes have virtually been since architects falling into one or the other independently. The advocate is a participant with which they work; as a result, the rela- unknown terms before the democratic transi- of the above categories seems incapable of of the community group that he or she serves, tionships between people and place, or people tions of the 1990’s. Whereas social sensitivity engaging with their clients with the sharpness and is concerned with the political context of and people should be basic concerns for archi- was officially regarded as a cornerstone in the of perception and sensitivity required 3. With that community by engaging multiple points tects.17 They set up five principles for archi- communist ideal, design decisions in building regard to the two role models, Garrott further of view in the traditional planning process 13. tects in sustainable community development: projects were based more on a strange and argues that while the egoist tends to ignore In his ethical role model that empha- the realization of roles and responsibilities often incidental mixture of political ideology, or superficially respond to the value system of sizes social responsibility, Baghdadi describes of individuals in the development, personal top-down planning and professional concerns the society, the pragmatist totally accepts that a set of requirements. The new role rejects the self-improvement (improvement in attitude, rather than on the actual needs of the tenants/ value system as is 11. view that people should be shown what they knowledge and skills), and citizen actions users. Burgess adds a third role model of the want; that people are all the same regardless for sustainable community and collaborative Over a quarter of a century has passed 10 Ackerman, J. S., Listening to Architec- Facilitator whose intent is not to solve the of historical, cultural and individual differenc- development. 17 Wulz distinguishes the archi- since the fall of the regime, however, com- ture, Harvard Educational Review, Vol. problems, but to facilitate a process that en- es; rejects the certainty in getting knowledge tectural approach on community design based munity development, but as a matter of fact 39, No. 4, 1969, pp. 4-10. ables people to solve their own problems 12. He of user’s needs, as knowledge is not only on the degree of participation. In this regard, the social perception of democracy in general, 11 Garrott, J. G., Interpreting value or she coordinates collective decision-making distributed among the present users of the from design for communities (i.e., sustainable can still be regarded as frail, unsteady and systems milieus, In P. G. Burgess (Ed.), by many people throughout the project, from building, but future users’ as well; and rejects design and planning) through ‘design with vulnerable. In this milieu, it is essential for The role of the architect in society, the definition of the problem to final recom- the view that the role of the architect ends communities‘ (i.e., participatory design and the architect society as well for the academic Carnegie-Mellon University, Pittsburgh, mendations. The facilitator approach tends to with the production of the built form, and technical assistance) to ‘design by communities‘ training of young design professionals to PA, USA, 1983, pp. 21-29. value both architects’ and other individuals’ defines design as a process of anticipation, (i.e., taking part as a community member and acquire and promote a healthy combination of 12 Burgess, P. G., Social role models, val- vision within the design development process. adaptation, and as a process of adjustment 14. working with other community members in skills and role models that – through an pro- ues, and the profession, In P. G. Burgess The facilitator architect should have a clear As a part of his assessment, Salama assigns sustainable community design), the roles of active client - architect relationship - could (Ed.), The role of the architect in society, understanding of the values which exist within further labels to the five established role mod- architects moves from being professionals to facilitate beneficial social impacts. The right 16 Salama, A., Spatial Design Education: Carnegie-Mellon University, Pittsburgh, the context in which he or she practices and els based on their activity, and combines each acting more as responsible citizens 18. attitude, knowledge, skills, and actions in each New Directions for Pedagogy in Archi- PA, USA, 1983, pp. 15-19. tecture and Beyond, Ashgate Publishing interprets them within the constraints of the with an ideological concern. In this form the role help to assist a community in creating Ltd., Surrey, UK / Burlington, VT, 13 Ledewitz, S., Community Design: particular project. Tendency of the facilitator lineup is the following 15: Conclusion the best solution for its cultural and resource USA, 2015 Creating public architecture, In P. G. is to interpret, and then personally respond to This paper was prepared with the intent to list condition. Burgess (Ed.), The role of the architect the value system of society through the under- Egoist – Elitist – Inactive a number of role models for architects com- 17 Chansomsak S., Vale B., The Roles in society, Carnegie-Mellon University, standing of the entire range of socio-cultural Pragmatist – Scientist – Inactive mitted to sustainable community develop- of Architects in Sustainable Community Pittsburgh, PA, USA, 1983, pp. 49-59. Development, Journal of Architectural/ influences. To each role model Garrott linked Facilitator – Humanist – Interactive ment, based on different aspects of the related Planning Research and Studies, Vol. 14 Baghdadi, M., The Changing Role of specific approaches to the profession as well. In Technical Assistance Giver – Scientist – literature. From the traditional role models 6, Issue 3, Faculty of Architecture and the Architect, Proceedings of the 15th his view, the egoist role tends to be paternalis- Reactive of the early studies to more elaborated role Planning, Thanmasat University, Bang- Conference of the UIA, Cairo, Paris, tic, while the pragmatist is more entrepreneur- Advocate – Bureaucrat – Active models in a sustainable design development kok, Thailand, 2009, pp. 112-132. France, 1985 ial. At the same time, the facilitator role tends it collects principles and requirements for 18 Wulz, F., The concept of participation, to be interpreter or translator 11. The architect role models are influ- the socially engaged architect. As a summary 15 Salama, A., New Trends in Architec- In H. Sanoff (Ed.), Participatory design: tural Education: Designing the Design This concept was further developed by enced by the change in the value system of one can argue that an architect with social Theory & techniques, North Carolina Studio, U.S. ISBN Agency, New Provi- Ledewitz, who added two more socio-ori- the socio-cultural setting and technological sensitivity should possess good listening and State University, Raligh, NC, USA, dence, NJ, USA, 1995, pp. 25-30. ented role models: the architect as Technical advancement. According to Garrott, they are communication skills (in order to enable 1990, pp. 39-48.
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