INTERNAZIONALE - Il Discorso

Pagina creata da Vincenzo Rota
 
CONTINUA A LEGGERE
INTERNAZIONALE - Il Discorso
TEATRO    VERDI   PORDENONE,
STAGIONE      INTERNAZIONALE
2018/2019
Pordenone amplia quest’anno il suo palcoscenico, aprendolo
alla scena nazionale e internazionale. Perché il “Teatro-
luogo” della città – casa ideale non solo della Stagione ma di
tutti i principali eventi artistici e culturali del
territorio, andando a coprire tutto il Friuli occidentale –
accoglie e accompagna il suo pubblico dal cuore dell’estate
2018 sino alla fine della primavera successiva. Con proposte
di forte personalità, che vanno oltre la logica della consueta
ospitalità, per costruire progetti di eccellenza nei quali la
città possa specchiarsi, sul versante dello spettacolo ma
anche e innanzitutto del confronto culturale.
Unico per questo, il Teatro Verdi di Pordenone: per
un’identità che fa rima con qualità e si espande oltre i
confini di un abbonamento o di un cartellone a termine.
Piuttosto, un flusso di grandi eventi e progetti artistici
nuovi o rinnovati, che si alimenta di anno in anno, propulsore
di stimoli e dibattito culturale, nel segno di una
inesauribile vivacità e volontà di incontro con il pubblico,
dal sapore europeo.
Una lunga Stagione con ben 55 nuovi titoli per adulti, giovani
e giovanissimi, distribuiti fra il 3 settembre 2018 e il 21
maggio 2019, con interpreti e realtà produttive di eccellenza.
Per la prima volta al Teatro Verdi la consulenza artistica di
Natalia Di Iorio nel settore teatrale si incrocia a quella già
consolidata di Maurizio Baglini nei settori musica e danza: il
risultato è un programma di respiro internazionale
estremamente articolato e capace di spaziare dai nomi
capisaldi dello spettacolo – artisti, registi, direttori ed
ensemble musicali, realtà di produzione autorevoli – alle
scommesse della scena giovane e contemporanea. Nell’ottica di
INTERNAZIONALE - Il Discorso
un progetto “su misura” per il Teatro Verdi e il suo pubblico.
«Il Teatro Verdi di Pordenone è sempre più luogo “identitario”
della cultura del nostro territorio» – spiega il Presidente
Giovanni Lessio. «Come tutti i grandi teatri, anche il Verdi
di Pordenone rappresenta idealmente il centro della cultura
non solo della città che lo ospita, ma dell’intera provincia
che la circonda. Per il prestigio della sua attività di prosa,
musica e danza, riconosciuta non solo dal pubblico ma sempre
più anche dalla critica di settore, il Verdi è riuscito in
poco tempo ad affermarsi all’attenzione nazionale». «La
residenzialità della GMJO è il punto d’arrivo di una strategia
che privilegia nella musica classica la qualità esecutiva e
proietta Pordenone nel circuito internazionale al pari delle
grandi capitali europee: in tutti i settori, però, l’impegno è
proporre i “grandi” ma dare anche molto spazio alle nuove
generazioni, con i nuovi talenti sul palcoscenico e un
pubblico sempre più giovane in platea, grazie all’originalità
di proposte pensate apposta per il Verdi».
Partiamo dal cartellone PROSA – con 30 proposte in programma,
di

Lucia Lavia

cui oltre la metà in esclusiva regionale o triveneta, e spazio
anche per progetti originali di produzione al debutto in prima
INTERNAZIONALE - Il Discorso
nazionale – che alzerà il sipario domenica 28 ottobre nel
segno di un omaggio, ma potremmo definirlo anche una sorta di
‘flusso di coscienza’, all’estrosa primadonna delle scene
italiane, Piera Degli Esposti: “Wikipiera” si racconterà a
Pino Strabioli come non l’abbiamo mai sentita, in una
performance personalissima e altamente carismatica.
Punta di diamante della stagione teatrale la presenza di
Declan Donnellan – maestro della scena europea (Leone d’oro
alla carriera alla Biennale 2016) con l’eccezionale ‘pulp’
seicentesco “La tragedia del vendicatore”, di Thomas
Middleton, nella riduzione di Stefano Massini messo in scena
dal Piccolo Teatro di Milano. Per la sua prima produzione con
attori italiani, il maestro della regia shakespeariana, ha
scelto una tragedia fatta di intrighi, corruzione, lussuria,
narcisismo e brama di potere in una corte del Seicento
spaventosamente contemporanea che arriva al Verdi in esclusiva
triveneto.
In Italia solo per poche date e tra queste Pordenone arriva un
volto di

Isabella Rossellini

notorietà planetaria, Isabella Rossellini, protagonista
dell’ironico “Link Link Circus”, lo spettacolo da lei ideato,
fortemente voluto e prodotto con il Teatre Akademia di
Barcellona, ispirato al mondo animale.
Esclusiva tutta pordenonese sarà “Moving with Pina” intensa
conferenza danzata di Cristiana Morganti, per molti anni
straordinaria solista del Tanztheater di Wuppertal e
INTERNAZIONALE - Il Discorso
interprete-simbolo della danza di Pina Bausch.

Un focus sarà dedicato a quattro fuori classe che,
nell’affrontare un gigante come Pirandello, sono riusciti a
portare nuova linfa ai testi messi in scena. Carlo Cecchi,
Spiro Scimone, Francesco Sframeli, Roberto Latini ‘traducendo’
la lingua dell’originale in una lingua teatrale a noi più
vicina ottengono il miracoloso risultato di mostrarci un
‘Pirandello senza pirandellismi’, rinnovato, rigenerato, ma
mai tradito.
Grandi interpreti si avvicenderanno sul palcoscenico
pordenonese: Umberto Orsini, Marco Paolini, Franco Branciaroli
e Lino Guanciale diretto da Massimo Popolizio. Li vedremo in
scena con “Il costruttore Solness” di Ibsen, “Le avventure di
numero primo” di Paolini e Bettin, “I miserabili” di Hugo,
diretto da Franco Però e “I ragazzi di vita” di

                                 Umberto Orsini

Pasolini.
Al Verdi due fortunati e longevi spettacoli del teatro
italiano: il cult del Teatro dell’Elfo “Sogno di una notte di
mezza estate” riletto da Elio De Capitani e impreziosito dalle
idee musicali di Mario Arcari e Giovanna Marini e
“L’istruttoria” di Peter Weiss nell’allestimento di Gigi
Dall’Aglio per il Teatro Due di Parma, per la prima volta a
Pordenone.
A completare il progetto Prosa due proposte originali e fuori
INTERNAZIONALE - Il Discorso
dagli schemi come “Va pensiero” di Marco Martinelli che
racconta il ‘pantano’ dell’Italia di oggi in relazione alla
‘speranza’ risorgimentale inscritta nella musica di Verdi, con
l’ensemble del Teatro delle Albe di Ravenna e la special guest
del Coro Polifonico di Ruda. La seconda proposta nasce dalla
volontà di quattro attrici prime donne di trovare uno spazio
per il loro lavoro collettivo, da anni frequentano i
palcoscenici più importanti: Mitipretese porta a Pordenone
“Roma ore 11”, prima di sbarcare a Milano con una
retrospettiva dedicata a tutte le loro produzioni.
Nel cartellone 2018/2019 c’è grande attenzione alla
drammaturgia italiana contemporanea e oltre a Scimone e
Martinelli, troviamo uno dei primi testi di Enzo Moscato:
“Scannasurice” nella versione di Carlo Cercello, pluripremiata
e acclamata da pubblico e critica, interpretata da una
straordinaria Imma Villa. E per la prima volta a Pordenone,
Aleksandros Memetaj incoraggiato da Giampiero Rappa, che lo ha
anche diretto, ha scritto un testo divertente e commovente
come “Albania casa mia” sul rapporto tra un padre e un figlio.

Guanciale

Dopo tanti applausi e successi in giro per il mondo arriva per
la prima volta a Pordenone, la magia dei Colla, con
un’edizione de “Il Trovatore” che lascerà senza fiato grandi e
piccini. 218 marionette originali che si muoveranno sulle note
dell’Orchestra e Coro del Teatro alla Scala diretti da Von
Karajan con voci da leggenda: Maria Callas e Giuseppe Di
Stefano.
«Quello di Pordenone è un territorio culturalmente vivo e
interessante sotto molti punti di vista», sottolinea Natalia
Di Iorio che per il Verdi ha scelto anche molti allestimenti
in spazi “inusuali” all’interno del Teatro, dove il contatto
intimo tra pubblico e artisti amplifica l’emozione dello
spettacolo. «La volontà era di realizzare una Stagione senza
confini e senza steccati dove tradizione e innovazione,
drammaturgia classica e contemporanea non conoscono
separazioni ma trovano sempre e comunque modo di dialogare per
rinnovarsi e trarre da questo incontro nuovo vigore. A
misurarsi Maestri e giovani interpreti destinati a diventare
tali: forse saranno proprio loro a riservare alcune delle
sorprese più gradite».
Le proposte di MUSICA e di DANZA, firmate dal consulente
artistico Maurizio Baglini, danno spazio ad un cartellone
“diverso”, costruito per il Verdi di Pordenone.
«Il termine ‘diverso’ è sinonimo di ‘originale’, ‘esclusivo’,
di ‘non ordinario’: posso affermare – spiega Baglini – che il
cartellone Musica e Danza del Verdi è assolutamente ‘diverso’
dalle proposte dei comuni circuiti teatrali. Già negli ultimi
anni il pubblico ha potuto spalancare inattese finestre sul
mondo della musica, con percorsi tematici nati per questo
Teatro: anche quest’anno si confermano lo spazio a nuovi
talenti, brani e ascolti inediti, ensemble e programmi creati
ad hoc per anniversari speciali».
Per cominciare torna a Pordenone dall’8 al 16 agosto la Gustav
Mahler Jugendorchester, in una nuova residenza che questa
volta permetterà di allestire il tour che si aprirà di fatto
in Friuli Venezia Giulia e si concluderà – dopo aver toccato
il Festival di Salisburgo, la Elbphilharmonie di Amburgo e la
Semperoper di Dresda – proprio al Teatro Verdi con due
spettacolari concerti in programma lunedì 3 e martedì 4
settembre con la “star” Gautier Capuçon e la Direzione del
Maestro Lorenzo Viotti.
Il cartellone è poi tutto segnato da una straordinaria
concentrazione di grandi titoli, degna di un Teatro
internazionale. Esistono nella storia della musica capolavori
sinfonici che hanno segnato un prima e un dopo e appartengono
all’immaginario collettivo. La Sinfonia “dal Nuovo Mondo” di
Dvóràk, eseguita dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna
sotto la direzione di Michele Mariotti che presenterà anche la
Terza di Brahms, la “Patetica” di Čajkovskij, nel concerto
della GMJO, la Quinta di Mahler, la Sinfonia n.1 di Beethoven:
e su tutte, la Nona Sinfonia, opera immensa, preludio
all’anniversario beethoveniano del 2020 che sarà eseguita
dall’Orchestra della Radio Televisione Slovena con il Coro St.
Nicholas Litija per la direzione di Micha Hamel
Tutti titoli che figurano in calendario tra settembre e
maggio, con Orchestre e Direttori di prestigio mondiale: come
il già citato Michele Mariotti, presenza ormai abituale alla
Scala e al Festival di Salisburgo.
Proposte di assoluta originalità ed eccellenza artistica anche
negli altri appuntamenti in Stagione: da L’Histoire du Soldat
di Stravinskij, rielaborata attraverso gli appunti di Pier
Paolo Pasolini, alla Petite Messe solennelle, testamento
spirituale di Rossini, in un nuovo allestimento di Michele
Campanella. Magnifica incursione nel barocco e rispetto della
tradizione con l’ensemble Europa Galante, e massima attenzione
ai nuovi talenti, come nel caso del pianista prodigio russo
Alexander Malofeev, a sedici anni già una vera e propria star
del pianoforte che ormai può leggere il proprio nome nelle
principali stagioni concertistiche, a fianco dei suoi più
illustri colleghi.
Al Verdi anche il progetto Descansado firmato dalla vocalist,
autentica stella del jazz, Norma Winstone con il pianoforte e
gli arrangiamenti di Glauco Venier e il violoncello di Mario
Brunello
Cristiana Morganti

Altrettanto prestigiose le proposte del cartellone DANZA con
grandi ospiti internazionali. Da segnalare su tutte il debutto
regionale della compagnia Hervé Koubi, con un lavoro di alta
suggestione ispirato al primo mattino del mondo, e il ritorno
del Ballet Grand Théâtre de Génève con Une autre Passion,
rilettura di Pontus Lidberg della sublime Passione secondo
Matteo di Bach: lo spettacolo sarà a Verdi in prima nazionale,
debutto che conferma la peculiarità di una Stagione che va ben
oltre la normale circuitazione degli spettacoli.
Ampio spazio sarà confermato anche quest’anno al Teatro per le
famiglie, i ragazzi e i bambini, con la rassegna Anni Verdi:
dai pomeriggi a Teatro al Progetto Educational per le scuole
dell’infanzia e primaria fino alle secondarie di secondo grado
che può ormai contare su migliaia di presenze durante l’arco
della Stagione con iniziative dedicate tra Prosa e Musica fino
alla Lirica.
Il Teatro Verdi si conferma sede e motore di confronto
culturale e di dialogo sulla più stretta attualità: dopo un
primo appuntamento la scorsa primavera, tornerà il ciclo di
incontri “R-evolution. Cronache dal futuro del mondo” progetto
di conversazioni e approfondimenti sulla storia del nostro
tempo che impegnerà il Verdi di Pordenone in sinergia con il
Premio Luchetta, e la collaborazione dell’Ordine dei
Giornalisti del Friuli Venezia Giulia. Un percorso che
idealmente riprende il filo rosso delle Lezioni di storia
promosse nelle ultime stagioni al Verdi, ma che si propone di
focalizzare la proposta sul nostro tempo, con l’effetto di una
coinvolgente “presa diretta” per il pubblico che vorrà seguire
i temi via via in calendario.
ABBONAMENTI STAGIONE 2018/2019

La Biglietteria del Teatro sarà immediatamente attiva per
raccogliere le prime prenotazioni degli abbonamenti: gli
abbonati della scorsa Stagione potranno infatti rinnovare le
sottoscrizioni fino all’8 settembre per la sezione Musica e
fino al 13 settembre per la Prosa.
Abbonarsi sarà sempre più facile, grazie e nuove formule e
modalità semplificate. Confermata l’attenzione ai giovani.
Informazioni:
Biglietteria        del       teatro            0434.247624
biglietteria@comunalegiuseppeverdi.it
Orari di apertura: dal lunedì al venerdì dalle 16.00 alle
19.00
www.comunalegiuseppeverdi.it
Puoi anche leggere