Servizi: il futuro è ProPtech - IL SETTIMANALE 2917 settembre 2019 - Il Quotidiano Immobiliare
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291 Franchising Il piano di sviluppo Tecnocasa Mercato Alberghiero 7 settembre 2019 LFPI investe in Italia IL SETTIMANALE de il Quotidiano Immobiliare servizi: Il futuro è PropTech Al Convegno ilQI la filiera immobiliare crea valore
sommario articoli rubriche pagina 10 la tecnologia guida la crescita editoriale dei servizi report pagina 20 alberghi: un nuovo investitore all’orizzonte pagina 29 mcd, piattaforma per il real estate pagina 35 la cultura dell’intermediazione SOMMARIO S 2
MERCATO RESIDENZIALE, TECNOLOGIA, MATERIALI E IMPIANTI L’evoluzione del prodotto costruito ha sviluppato edifici sempre più adatti ai bisogni di comfort e sicurezza della famiglia. Solo dal processo di innovazione potrà derivare la tanto attesa spinta al rialzo dei prezzi delle case GIOVEDì 3 OTTOBRE innovation campus milano SCOPRI DI Più progetto Presenta Copernico Massimo Tarabusi COPERNICO Martesana (Milano) Presenta Alessia Garibaldi DC10 ARCHITECTS progettI Presenta Co Housing Zero (Pisa) Branko Zrnic Ospedale Universitario ATIPROJECT di Odense (Danimarca)
Il prodotto residenziale: Giuseppe Pizzuti Gianfranco Sassi tendenze del costruito e BNP PARIBAS REAL ESTATE GRANITIFIANDRE nuovi bisogni del mercato Enrico Cestari Milka Eskola GABETTI PS BTICINO Massimo Dalla Via ALPAC Il valore della casa Marco Claudio Grillo Roberto Martino ABITARE IN GEWISS e la filiera manifatturiera Luciano Ardingo Davide Grimaldi SPEE JOHNSON CONTROLS Alessandro Roversi Paolo Luciano Ronch SCHINDLER CLIVET Il futuro del Living tra Mario Pellò Mirko Tironi locazione, compravendita NUVEEN REAL ESTATE VARDE PARTNERS e nuovi modi di abitare Andrea Mucchietto Samuele Annibali HINES ITALY CAMPUS X Gabriele Polito Alberto Lunghini INVESTIRE SGR REDDY’S GROUP SPONSOR
EDITORIALE di Guglielmo Pelliccioli l’umanesimo tecnologico In politica, in economia, nel mondo civile, persino nell’industria immobiliare delle costruzioni si torna a scoprire quella parola antica che si chiama “umanesi- mo”. Magari ognuno ne dà una versione personale ma il concetto comune è chiaro: la centralità dell’uomo. Non è uno slogan individuato dagli esperti di marke- ting di qualche banca o di una marca di automobile, ma una convinzione che attraversa consapevolmen- te vari strati della società. Personalmente credo che al termine “umanesimo” ne vada accoppiato un altro per meglio identificare il cambio di paradigma in atto: ‘tecnologico’. Perché se è vero che l’uomo e il suo ruo- lo devono essere il pivot su cui ruota il sistema, non possiamo negare l’importanza assunta dalla tecnolo- gia, in particolare da quella digitale, nel nostro agire e interagire quotidiano. Pensiamo ad esempio al tele- fonino, ai tablet, all’informatica, ai sistemi di control- lo, all’automazione industriale. L’homo antropologico nella sua evoluzione è arrivato a trovarsi un cellulare tra le mani e lo considera ormai un’appendice del suo corpo. Non possiamo fermare questa tendenza che di EDITORIALE S 5
per sé non è né positiva né negativa: va semplicemen- te gestita. Anche qui con consapevolezza e responsa- bilità. Tutta questa polvere informatica può diventare un’intelligenza stupida o una rivoluzione culturale. Sta a noi umani dominarla e non lasciare che essa prenda il sopravvento. Per questa ragione il nostro umanesimo non è più quello evocato da Voltaire e invocato da Rousseau ma si è evoluto nel pensiero sociale fino a modellare l’uo- mo nuovo, ovvero colui che ha creato la meccanica, l’elettronica e il digitale come infrastrutture del pro- prio ingegno operativo a sostegno della propria vita quotidiana. Umanesimo sì, dunque, ma accompagna- to dal progresso tecnologico. L’importante è che sia umanesimo tecnologico prima che possa diventare tecnologia umana. EDITORIALE S 6
report a cura di nomisma Milano: bene il mercato corporate Il segmento uffici rappresenta la quota maggiore di investimenti (80%), segue il retail (10%) MILANO – VOLUME DEGLI INVESTIMENTI IMMOBILIARI ISTITUZIONALI (mln di euro) 4.800 Uffici Retail 4.200 3.600 Altro 3.000 Milioni € 2.400 1.800 1.200 600 0 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Q1 19 Fonte: Elaborazioni Nomisma su dati Nomisma, BNP Paribas RE, CBRE e Colliers Nel primo trimestre del 2019, il mercato corporate milanese ha raggiunto circa 1 miliar- do di euro di investimenti, mentre le stime relative al semestre indicano un ammontare di circa 2 miliardi di euro. Il mercato degli uffici continua a rappresentare la quota maggiori- taria degli impieghi totali, di poco superiore all’80% nel primo trimestre dell’anno. Segue il comparto retail, con una quota residuale del 10,7% (in calo rispetto al 2018). Nonostante la buona performance, Milano continua a risentire di una mancanza di spazi di elevata qualità, soprattutto nelle aree centrali. Nelle zone periferiche si concentra la maggior parte dell’offerta, anch’essa spesso di scarsa qualità e non adeguatamente infrastrutturata. I primi tre mesi del 2019 sono stati sostenuti per oltre la metà degli investimenti da opera- tori stranieri (37,8%), in particolare fondi tedeschi e REITs (27,0%). La componente italiana si conferma residuale e diluita nella categoria “Altro” (32,5%). Sul fronte locativo, il take-up di uffici del primo trimestre è risultato in aumento rispetto allo stesso periodo del 2018, raggiungendo circa 127 mila mq assorbiti. Il CBD e Porta Nuova restano le zone più richieste, con tassi di vacancy medi sotto al 6%, seguite dalle zone periferiche con tassi compresi tra il 15% e il 20%. report S 8
FACILITY & VALUTAZIONI BUILDING CORPORATE MANAGEMENT E RETAIL PROPERTY DUE DILIGENCE MANAGEMENT DISTRESSED ADVISORY ASSET & AGENCY PROJECT & MANAGEMENT CONSTRUCTION MANAGEMENT TECHNICAL SERVICES WWW.YARD.IT
La tecnologia guida la crescita dei servizi Al convegno organizzato da ilQI un’industria strutturata e consapevole delle proprie potenzialità di Patrizio Valota la tecnologia guida la crescita dei servizi S 10
La crescita dell’industria dei servizi in Italia sta por- tando il nostro Paese ad essere finalmente allineato ad altre realtà europee già strutturate. E non poteva essere altrimenti considerando come nell’immobi- liare post-crisi i servizi immobiliari sono e saranno sempre più le fondamenta sulle quali il Real Estate può costruire il proprio futuro. Il convegno I servizi immobiliari, valore aggiunto del Real Estate, è ormai il tradizionale evento con cui il Quotidiano Immobiliare riapre la stagione convegni- stica, riunendo presso l’Innovation Campus Milano di Peschiera Borromeo tutta la filiera del mondo del costruito. Quasi trecento complessivamente le pre- senze per una mattinata di lavori in cui, attraverso ta- vole rotonde tematiche che hanno coinvolto tutta la filiera (dalle società di servizi agli investitori, svilup- patori e società manifatturiere fornitrici di tecnologie per il building), si è cercato di indagare la direzione di questa industria che solo nel 2018 ha fatturato in Italia circa 43 milioni di euro, registrando la crescita maggiore a livello europeo. la tecnologia guida la crescita dei servizi S 11
Tecnologia e innovazione sono state le protagoniste indiscusse del dibattito. Mai come oggi la compo- nente tecnologica risulta essere il vero motore per la crescita del settore dei servizi e dell’immobiliare in generale. Come emerso chiaramente e in modo trasversale negli interventi dei relatori, la rivoluzione digitale in atto ha impattato un settore fino a poco tempo fa statico, promuovendo una contaminazione di idee e progetti di cui stiamo iniziando ora a vedere i primi risultati. Un processo di integrazione che, per essere funzionale al servizio offerto, non deve però cadere nella facile retorica di una tecnologia fine a se stessa, ma tendere a ridurre la distanza tra l’oggetto o il sistema in quanto tale e l’utente finale. In Italia esiste però tutt’ora un problema di rapporto costo/qualità. Se da un lato il cliente che richiede un determinato servizio non è sempre in grado di valu- tarne le potenzialità sul lungo periodo, concentran- dosi principalmente sul costo iniziale di una sua im- plementazione piuttosto che sulla qualità e sul valore la tecnologia guida la crescita dei servizi S 12
aggiunto che questo può fornire al progetto in termi- ni di gestione e quindi ritorno dell’investimento, per i fornitori di servizi tecnici questo problema comporta spesso una riduzione dell’investimento in ricerca e formazione. La tecnologia nel prossimo futuro condizionerà for- temente il mondo immobiliare e dei servizi (basti pensare che nel solo biennio 2016-2017 gli investi- menti nel mondo Proptech sono stati nel complesso tra i 16-18 miliardi di dollari a livello globale). Quello che serve ora sono quindi le competenze necessarie per “scaricare a terra” questo potenziale, un tema af- frontato a più riprese nel corso della mattinata. Va comunque notato come fino a pochi anni fa il mondo dei servizi per l’immobiliare fosse considera- to esclusivamente per la sua componente dedicata al facility management, mentre oggi i nuovi model- li del costruito stanno portando ad allargare i confi- ni di questa industria: Asset management, Property management, Agency, valutazioni immobiliari… si sta iniziando a parlare anche di marketing per l’immobi- liare, grazie ad una nuova consapevolezza da parte la tecnologia guida la crescita dei servizi S 13
delle società della necessità di anticipare i cambiamenti sociali ed economici in modo da soddisfare in modo mirato le esigenze dei propri clienti. Vogliamo infine sottolineare la volontà riscontrata dai vari operatori nel fare si- stema, integrare le competenze in un’ottica di accrescimento del prodotto per qualità e dimensione, una nota positiva che può essere propedeutica ad una espansione di questa industria entro ed oltre i confini nazionali. FocusQI SERVIZI & REAL ESTATE Distribuita a tutti i partecipanti al convegno SCOPRI DI PIù la tecnologia guida la crescita dei servizi S 14
INTERVENTI INTEGRALI Marketing immobiliare nei servizi, conversazione con Piero Almiento SDA BOCCONI, ALMIENTO & PARTNERS Il settore dei servizi La prima tavola di confronto del Convegno de ilQI sui servizi per il real estate è stata aperta dal video introduttivo con i numeri del settore, confrontando quelli dell’Italia con il resto dell’Europa. la tecnologia guida la crescita dei servizi S 15
Processo integrato di progettazione: ideare l’edificio pensando al suo ciclo di vita Roberto Zoia IGD SIIQ Michele Stella TORRE SGR Massimo Roj PROGETTO CMR Emanuela Recchi RECCHIENGINEERING Gaetano Lapenta FBP - FOCCHI GROUP Gestione immobiliare tra nuovi strumenti e tecnologie Alberto Albertazzi SVICOM David Vichi REVALO Luca Verpelli ODOS GROUP Luciano Ardingo SPEE Alessandro Lodigiani R2M SOLUTION Debora Rizzuto DAIKIN Valutazioni e due diligence: come evolvono le competenze Paolo Bottelli KRYALOS SGR Piercarlo Rolando AXIA.RE Maurizio Negri PRAXI REAL ESTATE Emanuele Bellani REAAS Paolo Pacelli SAVILLS la tecnologia guida la crescita dei servizi S 16
Servizi integrati: un comparto che dà valore al real estate Jacopo Palermo COSTIM - COSTRUZIONI IMMOBILIARI Alessandro Pasquarelli YARD Vincenzo Albanese SIGEST Micaela Musso ABACO TEAM Giovanni Fassi TÉTRIS Il ruolo dei servizi integrati nelle operazioni immobiliari complesse Marina Concilio AGIRE - GRUPPO IPI Roberto Cereda LOMBARDINI22 Mauro Corrada DUFF & PHELPS REAG Nicolo’ Tarantino PRELIOS INTEGRA la tecnologia guida la crescita dei servizi S 17
servizio e interviste qitv il servizio di qitv Gabriele Cerminara Filippo Maffioli aedes siiq promos Maurizio Focchi Focchi Group la tecnologia guida la crescita dei servizi S 18
servizio e interviste qitv Simona Portigliotti Roberto Sibiano Ceetrus design international Stefano Frattini Alessandro Leanza consorzio edil servizi Ingka Centres Marco Mutti Foruminvest la tecnologia guida la crescita dei servizi S 19
Alberghi un nuovo investitore all’orizzonte Intervista a Stefano Keller, managing director di LFPI Italia REIM di Pietro Zara al cersaieun Alberghi: si vede nuovol’industria investitore italiana all’orizzonte del futuro S 20
just hotel milano L’investitore non è nuovo, ma è la prima volta che in Italia si rivolge all’asset class alberghiera. Ma faccia- mo un passo indietro. Durante le settimane calde di luglio, altrettanto cal- do si è dimostrato il mercato degli investimenti im- mobiliari. Prima della pausa estiva abbiamo assisti- persona to a una corsa alla chiusura del deal, con importanti operazioni portate a termine una dietro l’altra (ne abbiamo contate quasi trenta!). In questo panorama vivace e resiliente persino all’instabilità politica che si sarebbe palesata poco dopo, risaltano due opera- zioni condotte da LFPI Italia REIM che, per la prima volta, si è addentrata nel mercato degli immobili a uso alberghiero. Ma chi è di preciso LFPI Italia REIM? La società che stefano keller investe (anche in Italia) è in realtà FLE, acronimo di Foncière LFPI Europa. FLE SA è una SGR lussembur- ghese con passporting per operare in Italia con fon- di italiani. Gli investimenti condotti nel nostro paese Alberghi: un nuovo investitore all’orizzonte S 21
CHC AIRPORT GENOVA sono realizzati attraverso il fondo di diritto italiano FLE Italia Fund 1, che rappresenta quindi il veicolo di acquisizione di FLE SA in Italia. Proprio a luglio, FLE Italia Fund 1 ha messo le mani per la prima volta su due alberghi, il primo a Milano e il secondo a Genova. Cosa rappresenta questa svol- ta? Si profilano nuovi orizzonti di investimento nel real estate italiano? Lo abbiamo chiesto a Stefano Keller, managing director di LFPI Italia REIM. società Dott. Keller, prima di entrare nel dettaglio della no- vità costituita dagli investimenti condotti nel setto- re alberghiero italiano, le chiedo di tracciare la linea generale delle strategie di investimenti di FLE nel nostro Paese. Oggi la nostra strategia di investimento si concentra sui settori office e alberghiero. Abbiamo da tempo abbandonato il target retail, non perché temiamo per il futuro del comparto, ma perché abbiamo già inve- lfpi italia reim stito parecchio in questo segmento: con una serie di operazioni importanti (tra cui il portafoglio Penny Market e diversi centri commerciali), i nostri volumi investiti nel retail costituiscono già il 50% dei volumi totali. Alberghi: un nuovo investitore all’orizzonte S 22
Non disdegniamo nemmeno asset alternativi come logistica, data center, student housing e senior living. L’elemento comune a tutti gli investimenti è la qualità, senza trascurare la massimizzazione della redditività Quindi l’obiettivo è diversificare. CHC AIRPORT GENOVA Esatto. In ottica di diversificazione, negli ultimi due anni abbiamo virato su edifici a uso uffici e alber- ghiero. Per quanto riguarda il comparto direziona- le, puntiamo su building multi-tenant, con un target d’investimento compreso tra i 5 e i 50 milioni di euro, cifre inferiori rispetto alla media degli operatori istitu- zionali. Inoltre, a differenza di questi, non disdegnia- mo nemmeno le secondary location: un unicum che ci contraddistingue è il condurre investimenti in tutta Italia, da nord a sud. Abbiamo investito a Palermo e Catania, così come a Cuneo, Torino e Venezia. NdR. Effettivamente, scorrendo l’elenco delle 72 pro- prietà immobiliari gestite dalla società in Italia (per una massa di oltre 350 milioni di euro), risulta eviden- te la distribuzione lungo tutta la penisola, dalla Sici- lia al Trentino Alto-Adige. Una strategia che prende concretamente in considerazione le troppo spesso trascurate secondary location. La diversificazione ha preso in considerazione solo il segmento uffici? Ci siamo orientati prevalentemente sugli uffici, ma non solo. Non disdegniamo nemmeno asset alter- nativi come logistica, data center, student housing e senior living. L’elemento comune a tutti gli investi- menti è la qualità, senza trascurare la massimizza- zione della redditività, puntando a un minimo del 6 o 6,5% netto. Alberghi: un nuovo investitore all’orizzonte S 23
JUST HOTEL MILANO Veniamo agli alberghi. A luglio avete condotto le prime due acquisizioni in questo segmento su suo- lo italiano. Perché entrare in un nuovo ambito? Per capire il perché di questi investimenti è fonda- mentale una premessa. Il gruppo FLE, che gestisce In Italia abbiamo asset in tutto il mondo, si compone al 50% da real estate e al 50% da private equity. Con questa secon- condotto i primi da componente il gruppo ha comprato due catene investimenti nel alberghiere: la proprietà completa di Timhotel e una partecipazione maggioritaria in Alliance Hotel. Ge- settore alberghiero a stiamo quindi una settantina di alberghi in Europa luglio di quest’anno, (principalmente in Francia, Germania, Austria), risul- tando a tutti gli effetti proprietari sia delle catene al- dopo anni in cui berghiere che delle mura. cercavamo strutture Su quali asset è caduta la scelta per le prime acqui- per noi interessanti, sizioni italiane? senza trovarle a In Italia abbiamo condotto i primi investimenti nel causa delle redditività settore alberghiero a luglio di quest’anno, dopo anni in cui cercavamo strutture per noi interessanti, senza folli stabilite dai trovarle a causa delle redditività folli stabilite dai pro- proprietari prietari. La prima acquisizione è stata l’Hotel Just di Milano, di fronte alla stazione centrale: una struttura 4 stelle con 74 camere, un immobile nuovo che ci of- Alberghi: un nuovo investitore all’orizzonte S 24
CHC AIRPORT GENOVA fre una buona redditività. Il secondo investi- mento è stato completato a Genova sul CHC CHC AIRPORT GENOVA Airport, un 4 stelle con 115 camere in un im- mobile relativamente nuovo (realizzato 7-8 anni fa) con ottima redditività, posizionato di fronte all’aeroporto, in direzione del por- to. Questa seconda acquisizione conferma che anche nel segmento alberghiero siamo interessati alle città secondarie. Stiamo già studiando ulteriori operazioni in tutta Italia, da nord a sud, non disdegnando nemmeno destinazioni turistiche come Lecce, Firenze, Pisa o Venezia. Pensate di portare avanti anche in Italia la strategia europea di essere proprietari sia della catena che dell’immobile? Rimaniamo aperti a tutte le possibilità. Pun- tiamo sia a immobili già locati che a immo- bili da locare, ma anche a mura vuote da ri- empire con una nostra catena. Esiste anche la possibilità di acquisire alberghi già affit- Alberghi: un nuovo investitore all’orizzonte S 25
CHC AIRPORT GENOVA tati con contratti in scadenza che, una volta estinti, potrebbero essere rinegoziati o lasciare spazio a una nostra catena. Infine, avendo noi un’ampia libertà di scelta quanto a strumenti di investimento, potremmo anche creare delle partnership con gruppi alberghieri che puntino al sale and lease-back, o persino creare la calda dei fondi in equity partneship gestiti sempre da FLE. estate degli La virata sul segmento alberghiero italiano è dovu- ta solo a un riposizionamento delle redditività o c’è investimenti altro? C’è altro. Il turismo in Italia è uno dei pilastri dell’e- immmobiliari conomia, ma non è adeguatamente sfruttato. Basti Scopri tutti gli pensare che le sole Isole Baleari hanno un afflusso investimenti condotti turistico annuo superiore a quello di Milano e del- la Sicilia messe insieme. È impressionante pensa- nel real estate re al ruolo primario che l’Italia potrebbe ricoprire nel italiano durante gli mercato internazionale del turismo. Ci sono tantis- ultimi mesi (e non sime strutture per niente all’altezza di questo ruolo, soprattutto nel Sud Italia. Manca inoltre l’interesse solo) grazie alla reale con investimenti concreti da parte di istituzio- Tabella Deals de ilQI. ni e Regioni per rilanciare le infrastrutture e attivare le reali potenzialità del comparto turistico. Siamo la CLICCA QUI quinta destinazione turistica al mondo, ma potrem- mo aspirare a posizioni ben più alte. Alberghi: un nuovo investitore all’orizzonte S 26
Puntiamo molto sui 3 e 4 stelle business, alberghi in grado di raccogliere clienti sia dalla fascia business che da quella turistica. Quanto ai format, stiamo riscontrando con soddisfazione che l’occupancy tende a salire negli alberghi con un’importante differenziazione di camere Puntante a investire su tutte le tipologie di immobili CHC AIRPORT GENOVA ricettivi? No, non tutte. Evitiamo tipologie come i villaggi turi- stici o altri format soggetti all’oscillazione del turismo stagionale in quanto comportano sempre periodi di chiusura prolungati, fatti di sole spese senza alcun guadagno. Le strutture a cui puntiamo devono trarre vantaggio dall’appeal turistico in cui si inseriscono, al di là della stagione. Per questo guardiamo anche e soprattutto i capoluoghi di provincia con un atout anche artistico e turistico. Che format hanno le strutture alberghiere nel vo- stro mirino? Puntiamo molto sui 3 e 4 stelle business, alberghi in grado di raccogliere clienti sia dalla fascia business che da quella turistica. Quanto ai format, stiamo ri- scontrando con soddisfazione che l’occupancy tende a salire negli alberghi con un’importante differenzia- zione di camere. Per esempio, le quadruple (tenden- zialmente di grandi dimensioni) a Milano hanno tassi d’occupazione molto interessanti, soprattutto gra- zie alla clientela costituita da famiglie con bambini che vogliono godersi una vacanza totalmente serviti. Sulle piazze secondarie, in questo momento stiamo studiando la Puglia e Lecce in particolare, puntando ad alberghi 4 stelle con flessibilità di camere e tagli Alberghi: un nuovo investitore all’orizzonte S 27
ampi, oltre a servizi extra come, per esempio, cucine in stile residence apartment. Si tratta di nuovi format che godono di apprezzamento crescente da parte dei turisti e a cui diverse catene internazionali si stanno già aprendo. C’è già una previsione complessiva dei volumi di investimenti futuri? Comprendendo tutte le asset class (non solo gli al- berghi) puntiamo a più che raddoppiare il nostro portafoglio nei prossimi cinque anni, e ci piacerebbe raggiungere il miliardo di euro di masse gestite diret- te e indirette in equity partnership. CHC AIRPORT GENOVA Alberghi: un nuovo investitore all’orizzonte S 28
Mcd, piattaforma per il Real Estate Intervista a Lorenzo Pascucci, CEO di Milano Contract District di Cristina Giua mcd, piattaforma per il real estate S 29
Le parole d’ordine sono residenziale e interior design, ma anche filiera immobiliare e customer experience. Dall’alchimia di questi ingredienti è nata, nel 2016, la start up Milano Contract District. Di una start up si dice che il traguardo dei tre anni di attività segni l’ini- zio dell’età adulta: cosa farà quindi MCD da grande? Lo abbiamo chiesto al CEO, Lorenzo Pascucci. persona società lorenzo pascucci milano contract district Dott. Pascucci, quali sono i vantaggi di un modello di business come quello di MCD? Il business model di Milano Contract District è nato con un duplice obiettivo: da una parte offrire una “cu- stomer experience” all’interno del percorso di acqui- sto di un immobile residenziale e dall’altra garantire un efficientamento del processo costruttivo di edifi- ci di nuova realizzazione. Il primo obiettivo garanti- sce una preferenza e una accelerazione nella scelta dell’immobile da parte dei clienti che sempre più, in- sieme alla qualità del progetto e alla posizione, sono attenti al servizio e al grado di assistenza post-ven- dita proposto dal venditore. Come si raggiunge quest’obiettivo? Attraverso una proposta integrata di interior design di alto pregio mcd, piattaforma per il real estate S 30
(arredi fissi: cucina, armadiature e arredo bagno) che viene appositamente studiata per ogni unità in vendita in coerenza con il mood e il ventaglio di fini- ture di capitolato che il cliente potrà scegliere (sani- tari, rubinetterie, porte e rivestimenti). “L’experience” per il cliente potrà avvenire direttamente nel nostro show-room di 1.700 mq nel centro di Milano, oppure presso i concept-store che di volta in volta realizzia- mo per conto del promotore nei pressi di dove sor- gerà l’operazione immobiliare. Passando al committente e all’impresa di costruzio- ni, il vantaggio di sfruttare i servizi della piattaforma MCD risiede, oltre che nell’accelerazione delle ven- dite su carta, anche nel coordinamento “uno a 100” che MCD garantisce diventando il centro di gestione delle varianti e delle scelte di tutti i clienti acquirenti. Come? Gestendo direttamente l’agenda di appunta- menti e trasmettendo gli output documentali esecu- tivi nei tempi richiesti dall’impresa e in accordo con la fattibilità di implementazione concessa dai vincoli costruttivi. Il tutto sia per quanto riguarda il capitola- to sia per quanto riguarda gli schemi di interferenza impiantistica e progettuale lato interior. mcd, piattaforma per il real estate S 31
Per far ciò MCD si avvale di un team di oltre 30 pro- fessionisti (e di altrettanti tecnici dedicati alla fase di delivery e post vendita) che in modo integrato lavo- rano grazie ad un sistema gestionale ERP apposita- mente creato e in grado di gestire il coordinamento per fasi adeguandosi ai lunghi tempi che intercorro- no tra l’approvazione su carta degli schemi di pro- getto e la verbalizzazione del prodotto installato. Passiamo alle strategie a breve-medio termine: quali sono gli obiettivi di sviluppo di MCD? MCD è nata solo 3 anni fa e dal 2016 ad oggi abbia- mo lavorato per costruire processi e organizzazio- ne in grado di supportare un portfolio importante di operazioni che via via abbiamo acquisito. L’industria delle costruzioni ha infatti dei tempi di sviluppo e consegna molto lunghi (dai 24 ai 30 mesi che diven- tano anche 36 considerando i timing di lancio). Per questo, nel breve (e fino al 2023), avremo l’impegno di assistere le centinaia di famiglie che hanno ac- quistato una residenza nostra partner e di fornire al contempo tutto il supporto necessario a committen- ze e imprese per implementare e rendere il flusso di implementazione delle scelte il più fluido e corretto possibile. mcd, piattaforma per il real estate S 32
A che tipo di operatori della filiera immobiliare vi rivolgete? BNP Paribas Re, Redbrick Investment, DeA Capital SGR, Savills, Reale Immobili, Generali. Questi sono solo alcuni dei clienti istituzionali che hanno già scelto Milano Contract District. Questo significa che i sevizi della nostra piattaforma sono quanto più ap- prezzati tra i grandi fondi di investimento, SGR, ad- visor (ma anche storiche realtà, come Impresa Ru- sconi) che cercano non tanto un fornitore, bensì un interlocutore professionale totalmente dedicato al Real Estate con una struttura organizzativa capace di tranquillizzare il committente su processi delica- ti in cui coesiste un sottile equilibrio di relazioni a quattro (cliente, intermediario, fornitore, committen- te) che deve essere mantenuto e garantito fino alla consegna dell’immobile. Quali sono oggi i progetti più importanti a cui state lavorando? Abbiamo consegnato in questi anni oltre 280 unità in CityLife, oltre 100 per BNP Paribas su un progetto milanese dell’architetto Asti e, sempre per lo stesso committente, abbiamo chiuso il nuovo prestigioso sviluppo (Horti di Porta Romana) con 80 apparta- menti firmati dall’archistar Michele De Lucchi. Stia- mo finendo di consegnare le 102 residenze proget- tate dallo studio Beretta&Associati in via Ampère su commessa di Impresa Rusconi. Tra le tante di rilievo, anche la fornitura che inizierà a fine anno di oltre 60 appartamenti in pieno centro all’interno di un pro- getto residenziale di riqualificazione di un comparto misto affidata allo studio Citterio-Viel da Goldman Sachs. mcd, piattaforma per il real estate S 33
più spazio al micro living La tendenza del mercato residenziale in alcune grandi città italiane (Milano, anche in questo caso, fa da apri-pista e da città-laboratorio) è declinare le nuove necessità abitative in spazi ridotti. Un target di clientela più orientato all’affitto della casa, che all’acquisto; alla soluzione “smart” piuttosto che a quella più impegnativa e definitiva. È per queste esigenze di “conversione di spazio in più spazio” che MCD ha creato MORE+SPACE, modello integrato dedicato al micro-living. L’obiettivo è gestire una commessa residenziale in modalità design & build, grazie ad una piattaforma in grado di fornire un’offerta di servizi “chiavi in mano” (dal design alla realizzazione dei lavori, con il vantaggio di avere un unico interlocutore del progetto; dal concept progettuale a quello esecutivo, dal marketing fino alla fornitura e i montaggi per arrivare alla gestione del post-vendita). E per i prossimi anni, a quali progetti vi preparate a lavorare? Sono molti i progetti che vedranno protagonisti i se- vizi della piattaforma MCD nei prossimi mesi. Tra gli altri un grande sviluppo di nuova costruzione firma- to dallo studio Cuccinella ed un progetto di riqualifi- cazione iconico per la città di Milano che finalmente riprenderà luce. Impossibile non citare gli oltre 200 appartamenti su progetto dello Studio Piva che è stato lanciato con grande successo la scorsa pri- mavera a due passi da Corso Sempione a Milano e per il quale ci siamo occupati anche del concept e realizzazione chiavi in mano dello store di vendita. Alcuni progetti in fase di consegna entro l’anno (non ancora comunicabili) segneranno un nuovo passo di innovazione di proposta per la città di Milano in cui anche l’innovazione della neonata piattaforma More+Space dedicata al micro-living si esprimerà in nuove soluzioni e frangenti sempre più vicini ai nuovi trend dell’abitare (si veda box in pagina, NdR). mcd, piattaforma per il real estate S 34
La cultura dell’intermediazione La rete e le strategie del Gruppo Tecnocasa ad oltre trent’anni dalla sua nascita, in un contesto di ripresa della componente residenziale di Patrizio Valota Il Gruppo Tecnocasa nasce oltre trent’anni fa su iniziativa di Oreste Pasquali, inaugurando nel nostro Paese il primo modello organizzato di franchising im- mobiliare. Da allora l’evoluzione del settore, e più in generale della società, ha portato il Gruppo ad evolvere il proprio modello di business, affiancando all’inter- mediazione immobiliare, nuovi servizi dedicati per intercettare i trend che portano la componente di acquisto di un’abitazione ad essere solo una parte del pro- cesso di compravendita. I numeri del Gruppo, del resto, fanno capire come negli anni la società si sia sviluppata in modo capillare; solo in Italia le reti del Gruppo la cultura dell’intermediazione S 35
Tecnocasa in franchising raggiungono le 2.259 uni- tà, suddivise in Tecnocasa settore residenziale (1.717), Tecnorete settore residenziale (458), Tecno- rete immobili per l’impresa (5), la società di interme- diazione creditizia Kìron soggetta a Direzione e Coor- dinamento da parte di Tecnocasa Holding SpA (179) ed Epicas (5). Questo modello di sviluppo ha permesso al Gruppo Tecnocasa non solo di espandersi a livello nazionale persona ma di puntare al mercato internazionale. Come di- chiarato da Antonio Pasca, presidente di Tecnocasa Franchising, nel corso della trasmissione ForumQI dedicata ai piani di espansione del Gruppo (il video integrale della trasmissione è disponibile al termine di questo articolo, ndr): “Volevamo per prima cosa capire se la nostra filosofia poteva darci ragione in altri Paesi e volevamo inoltre arricchire il nostro bi- glietto da visita. Quando inauguriamo un’agenzia antonio pasca all’estero non puntiamo solo ad essere soggetti atti- vi nell’intermediazione per i soggetti italiani presenti in quel Paese, ma cerchiamo di essere attori di quel mercato puntando ad uno sviluppo su quei territori”. Una vera e propria cultura dell’intermediazione, è questa la chiave del successo del Gruppo; il modello la cultura dell’intermediazione S 36
di crescita interno alla società ha da sempre avuto come obiettivo principale offrire un percorso ricco di contenuti ed ispirato alla logica dell’innalzare il livello di preparazione e competitività degli affiliati, metten- doli nelle condizioni migliori per cogliere le opportu- nità offerte dal mercato. “Siamo una vera e propria scuola per la formazione di agenti immobiliari - pro- segue Pasca - e la nostra crescita è data principal- mente dalle persone. Due anni fa, sempre nell’ottica di migliorare la nostra offerta, abbiamo creato dei veri e propri master formativi a supporto della nuova attività dell’agente immobiliare moderno, in costante società evoluzione così come il mercato stesso”. Oggi il mercato residenziale italiano è sulla soglia di un cambiamento che lo porterà a modificare il proprio assetto in favore di nuovi format. Per questo motivo, già da diversi anni, il Gruppo Tecnocasa, oltre al core business rappresentato dalle agenzie diffuse sul ter- ritorio, ha fornito ai propri affiliati una serie di servizi strutturati come ad esempio pacchetti pubblicitari di cui gli affiliati possono usufruire; un sistema infor- tecnocasa matico che permette alla rete di rimanere collegata in tutta Italia; un servizio finanziario e assicurativo attraverso Kìron, Epicas e CF Assicurazioni oltre ov- viamente alla creazione dell’Ufficio Studi. la cultura dell’intermediazione S 37
E proprio il centro studi, nel corso della trasmissio- ne, ci ha fornito per voce della responsabile Fabiana Megliola, un quadro generale del mercato residen- persona ziale in Italia riferito al primo semestre 2019. Le ri- levazioni mostrano segnali incoraggianti per quanto riguarda le quotazioni: si conferma una ripresa dei prezzi nelle grandi città che chiudono il semestre con un segno positivo, ma anche le realtà più pic- cole, come ad esempio i capoluoghi di provincia, pur registrando una piccola flessione, mostrano una de- crescita dei prezzi inferiore a quella avuta in passato, segnale positivo che potrebbe preludere ad una suc- fabiana megliola cessiva crescita anche per queste realtà. Per quan- to riguarda la domanda, questa risulta ancora vivace sia per la componente di acquisto della prima casa sia per investimento. I dati mostrano infatti come gli investitori stiano tornando sul mercato attivamente già da diversi mesi. FORUM QITV Tecnocasa: l’espansione del Gruppo e il mercato in Italia Guarda la puntata integrale della trasmissione Forum de ilQI dedicata alla rete e ai piani di espansione del Gruppo Tecnocasa, con una parentesi dedicata al mercato residenziale nel primo semestre 2019 la cultura dell’intermediazione S 38
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