Sanremo 2017, seconda serata: ecco i dettagli

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Sanremo 2017, seconda serata: ecco i dettagli
Sanremo 2017, seconda serata:
ecco i dettagli
di Paolino Canzoneri

La seconda serata della 67ma edizione del Festival di Sanremo
è apparsa da subito più sciolta e meno irrigidita della
precedente. I visi dei due conduttori Carlo Conti e Maria De
Filippi sono sembrati più sereni e più "carburati" rispetto la
sera precedentedella precedente, galvanizzati dai risultati
strabilianti di oltre 11milioni e 400mila ascoltatori, uno
share pazzesco del 50% che non si era visto dagli ultimi
dodici anni. La prima sera è sempre una insidia, una scommessa
e un po tutto si gioca proprio lì. Le ottime critiche della
stampa e l'egregio svolgimento dello spettacolo senza intoppi,
ha premiato una organizzazione impeccabile e scrupolosa che ha
smorzato la classica tensione dell'esordio. Anche in questa
seconda serata, la passerella sanremese con gli undici big e
ospiti vari hanno divertito la platea attenta e plaudente ma
allo stesso modo ha portato alla luce alcune lacune.

Le prime esibizioni hanno riguardato le nuove proposte con
"giovani di bella speranza" come Marianne Mirage, Braschi,
Franscesco Guasti e Leonardo amacchia. Il televoto da casa
sancisce la vittoria degli ultimi due che si scontreranno con
gli altri big proseguendo la loro "kermesse".

Inizia cosi la gara dei big preceduta da una esibizione di un
artista orientale, una via di mezzo fra il circense e il
prestigiatore molto gradita dal pubblico. Arriva cosi il
momento delle canzoni per Bianca Atzei con il suo brano "Ora
esisti solo tu", brano condizionato da un canto a volte un po
troppo "strillato" che non ha convinto infatti la giuria;
Marco Masini con "Spostato di un secondo" che ha confermato il
suo stile oramai consolidato e maturo; Nesli e Alice Paba con
un brano leggero "Do retta a te" molto "sanremese" e Sergio
Sylvestre, artista alto e fisicamente imponente proveniente
dal programma condotto da Maria De Filippi "Amici" che con il
brano "Con te" ha potuto dimostrare la sua forza canora.
Sanremo 2017, seconda serata: ecco i dettagli
Grande spazio ad un primo ospite di riguardo quale Francesco
Totti, campione assoluto di calcio che rappresenta
l'eccellenza calcistica a livello planetario. Totti è apparso
emozionato con il suo viso oramai adulto e maturo, un
quarantenne simpatico, disposto a scherzare anche su qualche
piccolo strafalcione che gli tocca subire da una lettura
imposta di nomi ed autori per introdurre altri big in gara.
Divertente e forse fuori programma il lancio di palloni
autografati nella vastissima sala dell'Ariston in mezzo al
pubblico divertito.

La pausa dei big ha visto salire sul palco anche il signor
Salvatore Nicotra, dipendente di un ente pubblico con un
record di nessuna assenza dal lavoro in oltre 40 anni di
lavoro. Carlo Conti, continua la sua scaletta di "eroi" che
rappresentano il buono che c'è in Italia a dimostrazione che
l'onestà e la professionalità non sono dettagli marginali.

Dopo solo l'esibizione di un big quale Gigi D'alessio con la
sua "solita" canzone "La prima stella" è arrivato il
collegamento tanto atteso con Maurizio Crozza che con grande
maestria e competenza ha intrattenuto il pubblico con gag
sulla politica e sull'annoso problema della carenza eccessive
di nascite che condannano il nostro paese ad una popolazione
con una presenza copiosa di anziani. Gradita moltissima
l'imitazione brillante del presidente della Repubblica Sergio
Mattarella.

Altri big al microfono come Michele Bravi con "Il diario degli
errori" e Paola Turci con "Tu fatti bella per te".

Primo dei due ospiti internazionali all'Ariston, Robbie
Williams che ha proposto un piacevole "medley" composto da
vari suoi successi. Artista di grande fama, ex componente dei
Take That, in Italia ha conquistato un posto particolare nei
cuori delle fan giovani e meno giovani grazie alla sua
simpatia.

Storico il fuori programma, con la complicità di Carlo Conti,
di un bacio in bocca improvviso di Wiliams a Maria De Filippi
Sanremo 2017, seconda serata: ecco i dettagli
che ignara, aveva introdotto l'usuale abitudine del cantante
inglese di chiamare una ragazza del pubblico dei suoi concerti
per concederle un bacio in bocca appassionato.

Prosegue la kermesse con Francesco Gabbani e la sua canzone
"Occidental's karma" seguita dal piacevolissimo ritorno sul
palco dell'Ariston di Giorgia che ha confermato le sue doti
canore con un piacevolissimo "medley" dei suoi brani che
l'hanno portata al successo.

Michele Zarrillo ha cantato poi un suo brano in gara anch'egli
dopo molti anni di assenza dalle scene.

Il secondo ospite internazionale è stato l'attore statunitense
Keanu Reeves, che dopo qualche domanda di rito si è cimentato
nel suonare il basso elettrico con l'orchestra in un brano
rock di cui ne sfugge il senso effettivo. Da anni oramai si
assiste all'abitudine di inserire a forza fra gli ospiti
internazionali nomi eccellenti del panorama americano; attori
hollywoodiani vengono "ingaggiati" con cachet "stellari" per
presenziare a Sanremo invitandoli e costringedoli quasi a
manifestare non quello che sono come persone ma quello che
rappresentano come protagonisti dei loro film di successo
planetario. Una sorta di ibrida presenza, una vera e propria
pantomima senza senso della durata di pochi minuti che
dovrebbe fare "rivivere" il personaggio cinematografico ma che
nella realtà non è altro che una inutile spesa folle.
Indimenticabile il nonsense ridicolo del balletto alla "Febbre
del sabato sera" di John Travolta durante l'edizione di
Sanremo del 2006 con la conduzione di Giorgio Panariello.

Ha ripreso cosi la gara con il brano di Chiara che    ancora una
volta è sembrata il clone di se stessa in              un brano
praticamente simile ai suoi precedenti. Chiudono la   gara Raige
e Giulia Luzi un duo nuovo che ha proposto un brano   ritmato ed
incalzante.

A chiudere la serata un numero divertentissimo di tre grandi
cabarettisti e attori italiani fra i migliori che abbiamo:
Enrico Brigano, Flavio Insinna e Gabriele Cirilli si sono
cimentati in una spassosa e goliardica "medley" di classici
Sanremo 2017, seconda serata: ecco i dettagli
brani di Sanremo con uno spiccato humor e una divertentissima
teatralità che a distanza di oltre trent'anni li riporta quali
amici ed ex colleghi a divertirsi con questo numero che
eseguivano nei locali ai tempi della scuola di recitazione di
Gigi Proietti, loro mentore.

Complessivamente il secondo giorno di Sanremo ha evidenziato
alcune lacune derivate dall'eccessiva compostezza di Maria De
Filippi in netto contrasto con lo spigliato carattere estroso
di Carlo Conti che ne ha accentuato le profonde differenze
facendo mancare quell'affiatamento che i due conduttori
avrebbero dovuto dimostrare. La media degli undici brani in
concorso in questa seconda serata è sembrata tiepida senza che
si sia sentito qualche brano in netto risalto rispetto gli
altri. La terza serata porterà la piacevole opportunità di
vedere gli artisti cimentarsi in cover che daranno modo di
mettere in risalto la capacità di interpretazione di un brano
di altri artisti.

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Crocetta e Grillo botta e
risposta    commentano un
sondaggio:     inciuci  o
propaganda?
di Paolino Canzoneri

PALERMO – Credere o meno ai sondaggi è del tutto soggettivo ma
sembra palese che durante le campagne elettorali, ogni
statistica e ogni previsione accende l'interesse
incondizionato sia dei candidati in primis che delle parti
contrapposte che il più delle volte non se le mandano a dire.
Puntuali come un orologio svizzero il leader del M5S Beppe
Grillo e il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta
hanno dato vita a reciproche polemiche a seguito di un
articolo apparso sul quotidiano "La Sicilia" in cui appaiono
cifre in percentuale ad un sondaggio secondo cui il M5S
avrebbe una popolarità e una preferenza pari al 38% mentre il
centrodestra al 35%, centrosinistra al 18% e, fanalino di
coda, il PD appena all'8%.

A Rosario Crocetta quell'8% sta stretto e lo rifiuta
categoricamente asserendo con foga: "Quel sondaggio è falso,
propagandato da qualche esponente di centrodestra, la Sicilia
ha bisogno di concretezza e non di bufale. Siamo alle solite
anche quattro anni fa in occasione delle regionali tutti ci
davano per perdenti, col centrodestra vincente e a seguire i
grillini. Le elezioni reali poi sono andate in altro modo".
Ben più tranquillo sembra Beppe Grillo che con la sua solita
determinazione ha affermato in un post nel suo Blog: "Il M5S è
l'unica forza politica che può arrivare al 40% senza inciuci e
ammucchiate. I dati di oggi in Sicilia lo dimostrano".

Dal canto suo Rosario Crocetta ha le idee chiare e nei suoi
piani futuri c'è la creazione appunto di un nuovo partito dal
nome "Riparte Sicilia", nome curioso e in un certo senso
contraddittorio visto che la Sicilia dovrebbe ripartire da un
governo lungo oramai cinque lunghi anni in cui ha governato
proprio lui stesso. Resta comunque da sanare un certo
malcontento tra le fila del PD stesso che impegnerà Crocetta
non poco per ricucire i rapporti e la fiducia persa in questi
ultimi anni.

Ma la volontà e la convinzione sembra volerla vincere, i
propositi altrettanto: "E’ un progetto di grande cambiamento,
di grande identita’ siciliana per difendere la Sicilia dai
troppi soprusi che continua a subire. Non e’ tempo di parlare
in questo momento di candidature, ma di lavoro per completare
quello che gia’ e’ stato avviato. Vogliamo predisporre un
programma di riscatto aperto a tutti e senza gestioni
autoritarie. Avremo nove stelle, ma non avremo la Casaleggio
spa che ci governa. Ci saranno movimenti, circoli che si
federeranno e già ne abbiamo tanti in questo laboratorio che
si chiama "Riparte Sicilia". L'obiettivo è coinvolgere diversi
soggetti. Vogliamo continuare l'azione di cambiamento che si è
innescata in Sicilia partendo dai sindaci, alla società
civile, dai movimenti e soprattutto innalzando la bandiera
dell'autonomia. Con me la storia cambia, Beppe Grillo blatera
di una rivoluzione che non sa fare. Il vero rinnovatore sono
io. Io mi sento a sette stelle. Non è mai accaduto in Sicilia
che un rappresentante del centrosinistra venisse eletto e che
venisse eletto un presidente con una chiara opzione
antimafia".

Beppe Grillo non si lascia intimorire e passa subito al
contrattacco scrivendo proprio oggi sul suo Blog una notizia
circa nuove indagini in corso proprio su Crocetta e su altri
esponenti di spicco che recita testualmente: "Il presidente
della Regione Sicilia Rosario Crocetta e i dirigenti regionali
Gaetano Pennino, Rino Gigliola, Sergio Gelardi e Gesualdo
Campo sono indagati per omissione di atti d'ufficio,
danneggiamento del patrimonio archeologico storico e artistico
e di omissione di lavori in edifici che minacciano rovina.
L'inchiesta riguarda il Castello Svevo di Augusta, sequestrato
da Carabinieri del Nucleo Tutela del patrimonio culturale di
Siracusa su disposizione del gip Michele Consiglio.
L'inchiesta è coordinata dal procuratore Francesco Paolo
Giordano e dal sostituto Marco Di Mauro". Si intuisce
chiaramente come la campagna elettorale sia iniziata con toni
accesi e assolutamente poco cauti.
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