Salute mentale e supporto psicosociale a minori migranti non accompagnati e a famiglie con bambini in prima accoglienza - Terre des Hommes
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Guida al Modello FARO Salute mentale e supporto psicosociale a minori migranti non accompagnati e a famiglie con bambini in prima accoglienza
Guida al Modello FARO Guida al modello Faro Salute mentale e supporto psicosociale a minori migranti non accompagnati e a famiglie con bambini in prima accoglienza IDEAZIONE E COORDINAMENTO PROGETTO Fondazione Terre des Hommes Italia ONLUS Federica Giannotta COORDINAMENTO SCIENTIFICO DEL PROGETTO Giancarlo Rigon CONTRIBUTI TECNICI ALLA STESURA DEI CAPITOLI Zouhaira Ben Abdelkader Francesca Carbone Gandolfa Cascio Marianna Cento Lorena Di Lorenzo Sochaina El Badrawi Khadija El Yamani Roberta Giunta Stefania Pellegrino Redazione Rossella Panuzzo Supporto tecnico progetto Fondazione Terre des Hommes Italia ONLUS Sara Lopresto GRAFICA E IMPAGINAZIONE Marco Binelli FOTO DI COPERTINA Andrea Frazzetta Finito di stampare nel mese di maggio 2017 ©Terre des Hommes Italia 2017 I testi contenuti in questa pubblicazione possono essere riprodotti solo citandone la fonte
Indice 1 INDICE Prefazione2 Introduzione3 Lettera di un minore straniero non accompagnato4 Capitolo 1 - Immigrazione e minori non accompagnati: un fenomeno in crescita 6 I migranti, gli sbarchi, l’identità 7 Il sistema di accoglienza in Italia per i minori stranieri non accompagnati9 Capitolo 2 - Emergenza e salute mentale10 Le linee Guida IASC10 Salute mentale e supporto psicosociale11 I 6 Principi fondamentali11 I servizi dalla base al vertice della piramide14 Capitolo 3 - Gli interventi di Terre des Hommes in Sicilia16 Le banchine dei porti di sbarco 18 Procedure di sbarco e dispositivi di accoglienza18 Hotspot di Pozzallo26 Capitolo 4 - I Centri di Prima Accoglienza32 Il modello operativo33 Gli interventi di Terre des Hommes e le linee guida IASC38 capitolo 5 - alcuni casi40 Allegati - Le attività psicosociali45 Gruppi di accoglienza46 Laboratori di italiano e ludolinguistica46 Laboratori di orientamento al contesto italiano49 Valutazione delle competenze49 Laboratori di espressione creativa50 Bibliografia51
2 Guida al Modello FARO Prefazione L’Italia, negli ultimi anni, è diventata ter- possibile, vengono monitorati, seguiti Si auspica che questa sinergia prosegua ritorio di migrazione per molti minori nel tempo, e accolti nei loro bisogni verso un’organica risposta di sistema in che arrivano con le loro famiglie o soli, psicologici avendo prima conosciuto la cui il bagaglio di esperienze dei pro- dopo viaggi immensi. loro storia. fessionisti che lavorano con Terre des Hommes abbiano una cornice ancora I minori stranieri rappresentano una po- Questo aspetto è giocoforza la chiave di più forte per accompagnare questi polazione complessa dal punto di vista volta per garantire cure adeguate a que- bambini e queste bambine verso il loro dell’accoglienza e della presa in carico sti ragazzi, tenendo soprattutto conto futuro mettendo nel passato, grazie a perché portatori di domande di cura e delle loro esperienze traumatiche pre- cure adeguate, le esperienze traumati- di bisogno di protezione uniche. gresse. Occuparsi del trauma psicologi- che e i loro percorsi migratori che mai co richiede un’attenta analisi degli effetti un bambino avrebbe dovuto vivere. Arrivano, spesso, con esperienze di vio- ripetuti nel tempo, del suo impatto sul lenza, guerre, lutti, deprivazioni, perdita funzionamento, della pervasività subdola Vittoria Ardino delle loro bussole culturali. L’esperienza che, spesso, non permette ai professio- Presidente Società Italiana per lo Studio migratoria dei minori stranieri non nisti di leggere il malessere dei minori dello Stress Traumatico accompagnati, in particolare, significa come una conseguenza post-traumatica. la perdita del familiare: casa, lingua, network sociali senza avere il supporto Il Progetto Faro offre una cornice inter- di un contesto di attaccamento che pretativa importante che tiene conto possa mitigare queste perdite. Inoltre, della temporalità del trauma, che non questi bambini e bambine, ragazzi e si esaurisce nella lettura delle conse- ragazze, sono a rischio di ulteriori vitti- guenze post-traumatiche e nell’inter- mizzazioni durante il viaggio migratorio vento clinico. Rappresenta per i minori e si affacciano a un futuro incerto. migranti una prima apertura verso il futuro attraverso la prevenzione e un la- I minori migranti imboccano, se non voro psicosociale ampio. Diventa spesso sostenuti adeguatamente, traiettorie anche una cornice per altre agenzie che evolutive a rischio, spesso con un ba- ruotano intorno a questa popolazione, gaglio di problematiche psicosociali che quali la magistratura, la scuola e i servizi si sono configurate già da tempo, tra sociali stessi. cui ansia, depressione, problemi della condotta e sindromi trauma-correlate. Il Progetto Faro è stato precursore, in Configurazioni, queste, che si esacer- qualche modo, del disegno di legge C bano quando arrivano nel Paese ospite 1658-B (ora Legge n. 47), meglio cono- se il sistema di accoglienza e di accom- sciuto come “Legge Zampa”, di recen- pagnamento all’integrazione non tiene te approvazione, che rappresenta un conto in modo tempestivo, sistematico importante passo avanti per i bambini e accurato di queste problematiche. migranti presenti sul nostro territorio. La legge introduce una serie di impor- Il Progetto Faro di Terre des Hommes tanti modifiche alla normativa vigente in Italia rappresenta, in uno scenario com- materia di minori stranieri non accom- plesso e difficile, un tentativo di risposta pagnati con l’intento di definire un siste- efficace ai bisogni dei minori stranieri ma nazionale organico di protezione e non accompagnati o dei bambini che accoglienza, che rafforzi gli strumenti di arrivano con la loro famiglia. Uno stimo- tutela già garantiti dall’ordinamento e al lo per i policymaker e professionisti che contempo assicuri omogeneità nell’ap- lavorano con la migrazione. plicazione delle disposizioni in tutto il territorio nazionale. Il modello pone al centro dell’interven- to psicosociale un aspetto cruciale: la Il lavoro di Terre des Hommes, propone continuità della presa in carico, anco- fino dagli albori un sistema che assicuri ra troppo carente nelle politiche di omogenità, protezione e accoglienza in accoglienza del nostro Paese. I minori un’ottica, appunto, di integrazione e di che accedono al Progetto Faro si inse- prevenzione. riscono in un percorso in cui, quando
Introduzione 3 introduzione Terre des Hommes Italia, ONG di essendo il supporto psicosociale un respiro internazionale, riconosce nella comun denominatore nel lavoro di gran la protezione dell’infanzia vulnerabile la parte dei progetti di Terre des Hom- sua mission istituzionale, mandato che mes in diverse parti del mondo, tra cui la spinge ad essere oggi impegnata in ricordo, solo a titolo di esempio, quelli diverse parti del mondo, tra cui in par- di emergenza e post emergenza in Siria, ticolare le principali aree del conflitto Iraq, Libano e Giordania che, nel solo medio-orientale. 2015, hanno raggiunto oltre 1 milione di beneficiari, bambini e famiglie rifugiati in Uno dei fenomeni che da anni interes- fuga da guerra e violenze. sano l’azione di Terre des Hommes è certamente quello dei minori migranti È in contesti come questi che Terre des soli, affrontato negli anni sotto diversi Hommes realizza strumenti operativi profili dalla Fondazione. È infatti del volti a guidare i propri interventi psico- 2009 lo studio nazionale “Minori erranti sociali, ispirandosi ai principi internazio- – L’accoglienza e i percorsi di protezione”1 nalmente riconosciuti, quali le “IASC Gui- che già evidenziava le discrasie di un delines on Mental Health and Psychosocial sistema di accoglienza troppo aleato- Support in emergency contexts” (2007) e rio per un minore migrante in cerca di il “Keeping Children Safe – Toolkit of Child protezione, perché territorialmente non Safeguarding” (2011). Testimonianza ne omogeneo e legislativamente lacunoso. è il Manuale prodotto dallo staff Terre Nel 2014 abbiamo pubblicato la prima des Hommes in Libano “Working with “Guida Psicosociale per operatori impegnati children in emergency. Child protection, nell’accoglienza dei Minori Stranieri Non psychosocial support, and structured Accompagnati”. recreational activities” (ottobre 2015), documento che fonda e orienta il lavoro Questo storico impegno trova ulte- psicosociale in tale specifico contesto, riore linfa nel più ampio operato della cui questa Guida a suo modo si ispira. Federazione Internazionale Terre des Hommes2 , anch’essa in prima linea nella Il “Modello Faro” si inserisce esatta- tutela dei minori migranti attraverso mente in questo quadro, proponendosi la campagna mondiale “Destination di sistematizzare l’esperienza di un pro- Unknown”3 volta a promuovere infor- getto pluriennale, unico nel suo genere mazione, protezione, cura e assistenza in Italia, al fine di cogliere le specificità ai minori costretti alla fuga in diverse del contesto, i problemi e i bisogni che aree del globo, durante tutte le fasi del accompagnano i minori migranti soli che loro viaggio. Il Progetto Faro “Supporto si confrontano con il sistema italiano di psicologico e psicosociale ai minori stranieri prima accoglienza e le priorità di azione non accompagnati e alle famiglie con bam- che necessariamente un intervento deve bini in arrivo in Sicilia via mare” ideato e darsi se vuole offrire loro un coerente coordinato da Terre des Hommes Italia supporto psicosociale. principalmente in Sicilia è un progetto bandiera di tale campagna, dato il suo Donatella Vergari ruolo chiave in un Paese di sbarco come Segretario Generale l’Italia. È in questa cornice che si inseri- Fondazione Terre des Hommes Italia sce l’attuale lavoro di sintesi costituito dalla presente “Guida al modello Faro”, 1 A cura di Giuliana Candia, Francesco Carchedi, Federica Giannotta, Giovanni Tarzia, Casa Editrice Ediesse, 2009. 2 Costituiscono la Federazione Internazionale Terre des Hom- mes: Terre des Hommes Canada, Terre des Hommes Denmark, Terre des Hommes Foundation (Losanna), Terre des Hommes France, Terre des Hommes Germany, Terre des Hommes Italy, Terre des Hommes Luxembourg, Terre des Hommes Nether- lands, Terre des Hommes Spain, Terre des Hommes Switzerland (Basilea e Ginevra). 3 www.destination-unknown.org La Campagna conta oltre 100 progetti in 48 Paesi del mondo.
4 Guida al Modello FARO Lettera di un minore straniero non accompagnato di 17 anni proveniente dall’africa occidentale 22 Marzo 2017 Al gruppo Terre des Hommes Un messaggio di gratitudine Al giorno d’oggi è davvero difficile trovare degli amici veri che ri- mangono con noi quando ne abbiamo bisogno e sui quali possiamo completamente contare. Anche quando troviamo degli amici così, è comunque difficile tenerseli stretti. Voi invece siete gli angeli specia- li mandati da Dio come miei amici e vi terrò al sicuro con me per sempre. Oggi infatti vorrei ringraziarvi per essere i miei veri amici ed essere l’unica nota di distinzione nella mia vita. Gli amici sono unici perché ti incoraggiano nel raggiungere i tuoi obiettivi e allo stesso tempo ti spronano a migliorare. Con i tuoi migliori amici ti senti a casa, senza provare paura o esitazioni. Sono questi gli amici di cui ti fidi di più e con i quali condividi tutto. Uno dei tanti modi per conquistare un amico è quello di amarlo e supportarlo soprattutto quando ne ha bisogno, e imparare a dona- re e ad essere un buon amico se hai molto da condividere con lui, dare buoni consigli ed essere un buon amico. Se provi ad affrontare i cambiamenti da solo, è facile che ti perdi. Prova a dire ad un caro amico o ad un membro della tua famiglia cosa stai facendo e a essere controllati da loro, io ringrazio vera- mente Dio per avermi dato delle persone speciali come voi. E come dice il proverbio, se il ferro forgia il ferro, allora un amico forgia un amico. Se non ci fosse un desiderio interiore che ci spinge a trovare qual- cuno, che sia un amico o un compagno, non ci sarebbero i siti di in- contri online né gli annunci sui giornali, nessun amico proverebbe a farti conoscere qualcuno e la parola “terzo incomodo” non avrebbe alcun significato. Vogliamo qualcuno nelle nostre vite, qualcuno con cui parlare, a cui confidare i nostri problemi e con cui condividere gioie e trionfi, paure e successi. Cibi e bevande nutrienti spingono il nostro corpo a rilasciare serotonina che solleva l’umore. Quando sei contento, diventi anche più motivato e ispirato nel realizzare i tuoi sogni, e allora anche l’obiettivo diventa quello di incoraggiare gli altri a fare lo stesso, dando l’esempio, vivendo una vita giusta, sempre pronti a perdona- re gli errori degli altri e anche i tuoi. L’amore degli amici è migliore della rabbia. La speranza è migliore della paura. L’ottimismo è migliore della disperazione. E allora cer- chiamo di amare, sperare ed essere ottimisti. Le radici della bontà sono nel terreno della gratitudine. Voi siete stati così buoni con me e io ve ne sono profondamente grato. Grazie a tutti per il vostro supporto.
Capitolo 1 7 Nel 2015 65,3 milioni di persone e della successiva chiusura delle fron- re e una cura dedicata, sin dalle prima nel mondo sono state costrette a tiere nella cosiddetta rotta Balcanica, si ore successive allo sbarco, nei luoghi e fuggire, da povertà, catastrofi na- è registrato un crollo degli arrivi (-79% nelle strutture deputate alla loro “prima turali, guerre, violenze per cercare in Grecia) che hanno invece ripreso ad accoglienza”. la salvezza o una speranza di vita, aumentare in Italia (+16%). registrando il più alto livello di 503.700 sono infatti i migranti entrati in È da queste considerazioni che nasce il sfollati mai conosciuto sul nostro Europa nel 2016, 364.000 dei quali sono Progetto Faro, la cui esperienza ispirata pianeta4. Di queste 21,3 milioni sono arrivati via mare, di cui ben 181.436 ai principi del supporto psicosociale e rifugiati5 e 3,2 milioni i richiedenti asilo6. sbarcati in Italia. di salute mentale in emergenza viene Il richiedente rimane tale finché le au- Nei primi 3 mesi del 2017, secondo raccolta in questo documento. torità competenti (in Italia le Commis- UNHCR, gli arrivi in Europa via mare sioni territoriali per il riconoscimento sono stati 29.758, la gran parte dei quali della protezione internazionale) non attraverso l’Italia (24.241). decidono in merito alla sua domanda di protezione. Più della metà dei rifugiati hanno meno di 18 anni. I minori stranieri non accompagnati (MSNA in sigla)7 - da sempre il target I migranti, gli Attualmente tra i principali Paesi di provenienza dei rifugiati gioca un ruolo più vulnerabile tra i migranti - conti- nuano ad aumentare, rappresentando oggi una percentuale che si avvicina al sbarchi, l’identità chiave la Siria che dal 2011 al 2015 ha 15% del totale degli sbarcati nel nostro Gli sbarchi non sono solo il lieto finale fatto registrare a causa del conflitto un Paese. Nell’ultimo triennio la percentua- di una serie di vicende umane – l’ab- aumento del 55% dei rifugiati, raggiun- le dei minori sbarcati soli è aumentata bandono del proprio Paese, il viaggio, gendo a fine 2015 4,9 milioni di rifu- in modo esponenziale passando dal 7,7% i naufragi, i recuperi in mare – che po- giati. Di questi, la maggior parte sono del 2014 al 14,2% del 2016 sul totale dei trebbero aver profondamente segnato i accolti dai Paesi limitrofi: Turchia (2,5 migranti. Su 10 minori sbarcati circa protagonisti tanto da richiedere forme milioni), Libano (1,1 milione), Giordania 9 sono minori stranieri non accom- di supporto materiale, medico, psicolo- (628.000) e Iraq (244.600). Le conse- pagnati.8 gico.9 guenze di questo fenomeno si registra- no in Europa con dati che confermano Secondo il Ministero del Lavoro e delle I porti dove sbarcano i migranti non l’inarrestabile flusso di migranti verso il Politiche Sociali al 31 dicembre 2016 sono solo scenari dell’intervento umani- vecchio continente. si registravano sul territorio italiano tario. 17.373 minori stranieri non accompa- Analizzando l’ultimo triennio si ha uno gnati, ben il 45,7% in più dell’anno pre- Gli sbarchi, primo atto del processo di specchio chiaro di quanto l’Europa sia cedente. Ma oltre 6.000 (pari a 1/3!) accoglienza, sono già, a pieno titolo, in- chiamata a svolgere un ruolo chiave e di questi risultavano irreperibili essen- granaggi dei dispositivi di controllo delle decisivo nell’accoglienza di queste per- dosi dileguati all’indomani dello sbarco o migrazioni e come tali sono pervasi sone e di come quella che spesso viene poco dopo, fuggendo dai centri di prima anche da una logica securitaria. definita “Fortezza Europa” si dimostri accoglienza, con evidenti rischi per la inadeguata a questa sfida, alla quale loro incolumità fisica e psichica. Si tratta di processi che il soccorso sembra capace di rispondere solo con umanitario alimenta in altro modo quan- chiusura e il ricorso a una politica ispira- Le principali nazionalità di questi ragaz- do naturalizza gli sbarchi trattandoli alla ta ai principi di controllo e sicurezza. zi, solitamente aventi un’età compresa stregua di calamità naturali, quando è tra i 15 e i 17 anni (salvo gli egiziani la rivolto soltanto a corpi da osservare, Nel 2015 oltre 1 milione di persone cui media si abbassa avendo anche 10 curare, nutrire, vestire, quando vede nel sono giunte in Europa, la stragrande e 11 anni) sono: egiziana, gambiana, migrante solo un nudo corpo separato maggioranza dei quali (900.000 circa) albanese, eritrea e nigeriana. E sono dalla sua biografia e dalle sue determi- provenienti dalla Grecia e poco più di soprattutto egiziani, eritrei e somali nanti sociali e politiche. 100.000 dall’Italia. coloro che scelgono la fuga dai centri di Nel corso del 2016, a causa dell’accordo accoglienza. Per questo è necessaria un’attenta e stipulato tra l’Europa e la Turchia prima scrupolosa riflessione circa il proprio Il flusso di questi bambini e ragazzi ruolo, il proprio scopo e il corretto 4 UNHCR Global Trends 2015. merita quindi un’attenzione particola- approccio all’utenza, da parte dagli ope- 5 Persone cui è stato riconosciuto lo status di rifugiato in ratori umanitari. quanto aventi i requisiti previsti dalla Convenzione di Ginevra del 1951. In essa si legge che è rifugiato colui che “a seguito di avveni- 7 La definizione esatta secondo il testo della Legge Zampa n. menti verificatisi anteriormente al 1°gennaio 1951, temendo a ragione di essere perseguitato per motivi di razza, religione, nazionalità, 47 è: “Ai fini di cui alla presente legge, per minore straniero non ac- compagnato presente nel territorio dello Stato s’intende il minorenne Che si parli di Hotspot, di Centri di appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni non avente cittadinanza italiana o dell’Unione europea che si trova Prima Accoglienza (CPA) o di Centri politiche, si trova al di fuori del Paese di cui è cittadino e non può o per qualsiasi causa nel territorio dello Stato o che è altrimenti sottopo- non vuole, a causa di questo timore, avvalersi della protezione di que- sto alla giurisdizione italiana privo di assistenza e di rappresentanza di Accoglienza Straordinaria (CAS), gli sto Paese, ovvero che, non avendo la cittadinanza e trovandosi fuori dal Paese in cui aveva residenza abituale a seguito di tali avvenimenti da parte dei genitori o di altri adulti per lui legalmente responsabili in base alle leggi vigenti nell’ordinamento italiano, anche se convivente spazi abitati dai MSNA sfuggono alla no- non può o non vuole tornarvi per il timore di cui sopra”. con parenti entro il quarto grado che non hanno i requisiti previsti 6 Coloro che, fuori dal proprio Paese d’origine, presentano in dall’articolo 28, comma 1, lettera a-bis), del regolamento di cui al 9 Per una testimonianza diretta di alcune storie, a lieto fine un altro Stato domanda per il riconoscimento della protezione decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 39”. e non, di minori stranieri non accompagnati si veda: Rigon G., internazionale. 8 Dati UNHCR, aggiornamento al 30 novembre 2016. Mengoli G., (2013), “Cercare un futuro lontano da casa”.
8 Guida al Modello FARO zione di ospitalità, la quale prevedereb- La relazione d’aiuto tra i MSNA e relazioni istituzionali e personali nei be una condivisione dello spazio urbano gli attori del sistema d’accoglienza è diversi punti del sistema accoglienza. in quanto spazio comune, risultando caratterizzata infatti da un’asimmetria L’operatore deve interrogarsi sulla misu- piuttosto dei prodotti marginali di po- intrinseca, ben rappresentata da un ra in cui le sta agendo e sulle ragioni per litiche di ordine e sicurezza10. Si tratta proverbio africano: “la mano che dona è cui il dispositivo dell’accoglienza rischia innanzitutto di spazi altri, etero-topici, sempre al di sopra di quella che riceve”. di tradursi in uno di controllo; dall’altro, ciò che Foucault definisce “specie di Al minore migrante spesso non è con- chiedersi quali siano gli interventi atti a luoghi che sono al di fuori da tutti i luoghi, cesso scegliere, gli si chiede piuttosto rendere meno traumatica l’esperienza sebbene tuttavia effettivamente localizzabi- di conformarsi al ruolo di «utente», dell’accoglienza in Italia. li” (1984). Riprendendo la definizione di in quanto beneficiario passivo di un Michel Agier, tali spazi sono caratteriz- pacchetto di misure d’aiuto a volte L’operatore psicosociale opera dunque zati da tre tratti distintivi: l’extraterrito- del tutto inappropriate. Il disequilibrio in un campo difficile, contraddittorio, rialità, l’eccezione e l’esclusione. dei rapporti di forza risulta ancora più dove alle sue migliori intenzioni può evidente se si pensa che la prospettiva corrispondere la realtà di un sistema Nella situazione di accoglienza i minori della cittadinanza dipende dall’accetta- che toglie la parola alle persone cui si migranti sperimentano una doppia zione della situazione di passività e dalla rivolge. Lungi dall’essere un invito alla esclusione della località: non più capacità di padroneggiare la condizione rinuncia, queste considerazioni sono nel proprio Paese di origine, abban- di attesa inerte11; pensiero che si con- spunti di riflessione sul suo ruolo nei donato fuggendo, ma neppure nelle cretizza in tutte quelle forme di premia- diversi contesti di intervento. società di accoglienza, essendo gli lità, attuate a più livelli da attori diversi, spazi in cui vivono situati “al di fuori”, al nei confronti dei MSNA più «tranquilli» Parafrasando Sayad15 potremmo dire limite della normalità, spesso fisicamen- o «meno problematici». che l’intervento psicosociale è insepara- te esterni ai centri abitati. bile da quell’atteggiamento riflessivo che L’extraterritorialità va di pari passo con Al contrario, il rifiuto attuato in più consiste nell’interrogarsi sulle condizioni la condizione di eccezione, perché i forme da parte delle amministrazioni o sociali e sulle relazioni di potere che minori vivono in una zona “grigia”, alla le modalità di controllo delle istituzioni, hanno reso possibile l’intervento stesso. frontiera dell’ordine sociale, costante- permettono al minore migrante di pren- mente minacciati dall’allontanamento dere coscienza dell’ineguaglianza della Tentare una lettura complessa del dal “di dentro”, cioè dal mondo dei relazione d’aiuto e del fatto che nel contesto e problematizzare la stessa cittadini. Paese di arrivo si riproducono forme di propria posizione all’interno di esso - in violenza, una violenza strutturale12 che, contesti dove il “fare” rischia di non la- L’attesa per l’assegnazione della tutela, se incorporata nelle norme e interioriz- sciare tempo e luogo al “pensare” - non le difficoltà burocratiche riscontrate zata da tutti gli attori coinvolti, si con- rende immuni da scivolamenti nella re- nella procedura di ottenimento dei cretizza in violenza simbolica13 la quale, torica del soccorso, ma aiuta a muoversi documenti, i dinieghi da parte della al di là di essere agita secondo modalità con attenzione e umiltà per tentare di commissione valutante la richiesta d’a- che sarebbero per forza inaccettabili in identificare i bisogni emergenti nella silo, contribuiscono alla sospensione di un Paese civile e che si vuole accoglien- loro complessità ed estensione e orga- ogni riconoscenza di uguaglianza politica te, sostanzia la trama delle relazioni nizzare una risposta adeguata in termini e giuridica tra i migranti e i cittadini all’interno del contesto di intervento. materiali e di rispetto della umanità e ordinari. della cultura dell’altro. È dunque necessario per chi opera in La messa al bando dal punto di vista questi contesti porsi in una prospettiva La visione appena esposta si coniuga spaziale e il regime di eccezione costi- riflessiva ed auto-riflessiva rispetto alle nella operatività al corpus teorico e tuiscono le cause dell’esclusione sociale dinamiche del potere14, il che comporta metodologico elaborato nell’ambito con effetti sul medio e lungo periodo: essere disponibili sul piano personale e della clinica dei migranti16 anche con raggruppando più soggetti in spazi altri, professionale a lasciarsi interrogare sul riferimento alla tematica del trauma e infatti, si assiste alla creazione di nuove proprio posizionamento all’interno del delle sue archeologie sotterranee17 e comunità senza identità, nuove catego- sistema. alla psicologia umanistica, sostenendo la rie di marginali. Qui, il singolo – di volta centralità della persona nella sua dignità in volta chiamato “clandestino” (termine La necessità di dover fronteggiare una e nei suoi diritti fondamentali. questo, oltre che fastidioso, fondato situazione definita come “emergenza in sull’ignoranza del suo significato profon- atto” è spesso la giustificazione ad una do, non essendo il migrante colui che “si serie di disfunzionalità che rendono la nasconde” come invece è il clandestino) permanenza nei luoghi dell’accoglienza “rifugiato”, “MSNA” – viene definito da forse perfino iatrogena anche in ragione identità assegnate da terzi e difficilmen- delle dinamiche sopra delineate, che si te riesce ad ottenere la legittimità per ripercuotono in maniera pervasiva nelle 15 Sayad, 2002, pag. 17. emergere in quanto soggetto politico e 16 Moro et al. 2000; Coppo 2013; Losi 2015; Nathan 2003; 11 Vacchiano, 2005. dotato di parola. 12 Galtung, 1969. Zorzetto, Inglese & Cardamone 2014.,, 17 Ardino 2009; Beneduce 2010. Sulla consistenza di questa 13 Bourdieu, 1980. diagnosi in persone appartenenti a culture altre si veda anche 10 Agier, 2013. 14 Parin, 1999, 2012. Kienzler, 2008, e Pupuvac, 2004.
la nuova Legge Zampa Il sistema di Dopo un iter di tre anni il disegno di legge “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati” depositato accoglienza in dall’On. Sandra Zampa, è stato approvato il 29 marzo 2017. La legge, che prende il n.47, è stata pubblicata il 7/04/2017. Si tratta del primo Italia per i MSNA provvedimento organico in Europa dedicato alla protezione dei minori non accompagnati alla cui elaborazione, coordinata da Save the Children, ha contribuito anche Terre des Hommes, assieme ad altre I minori stranieri non accompagna- 13 associazioni ed organizzazioni, alla luce della nostra esperienza diretta ti sono quei minori stranieri che si con i minori non accompagnati. trovano in Italia privi di assistenza e rappresentanza da parte dei genito- Ecco i punti principali del testo: ri o di altri adulti per loro legalmente »» Uniformità procedure di accertamento età e identificazione a livello responsabili in base alle leggi vigenti nazionale e presenza mediatori durante tutta la fase nell’ordinamento italiano. »» Minori accolti solo in strutture dedicate e dunque separazione dagli adulti Oltre ai minori completamente soli, »» Periodo di permanenza in prima accoglienza ridotto a 30 giorni dunque, rientrano in tale definizione »» Estensione del sistema SPRAR a tutti i minori non accompagnati e anche i minori che vivono con adul- raccordo con la prima accoglienza ti diversi dai genitori, che non ne siano »» Eliminazione di forme di permesso di soggiorno poco utilizzati e ridu- tutori o affidatari in base a un provvedi- zione a sole due tipologie: permesso per minore età e permesso per mento formale, in quanto questi minori motivi famigliari sono comunque privi di rappresentanza »» Istituzione di un albo di tutori volontari presso ogni Tribunale per i legale in base alla legge italiana. Minorenni, adeguatamente formati »» Promozione e sviluppo dell’affido famigliare La legge Zampa (n. 47) approvata di recente fa rientrare nella definizione di minori stranieri non accompagnati anche i minori richiedenti protezione Finora, se il minore faceva domanda nale qualificato e con conoscenza del internazionale, in linea con la risoluzio- di asilo, veniva trasferito in un centro fenomeno migratorio e delle specifiche ne n. 97/C211/03 del Consiglio, del 26 SPRAR19. Dobbiamo però evidenziare esigenze di un minore straniero non giugno 1997 in materia, finora invece che la permanenza dei minori nell’anello accompagnato, mancanza di spazi ade- non inclusi in tale categoria, come se della “prima accoglienza” è temporal- guati, fattori che sono spesso alla base un minore in tale specifica condizione mente ben superiore a quanto previsto di elevati livelli di conflittualità tra gli (richiedente protezione internazionale) dalla legge. La permanenza media, infat- ospiti, solo per citarne alcuni. non fosse allora anche straniero e non ti, in Sicilia, supera di molto i 90 giorni accompagnato. previsti dal DPRS n. 600 del 13/08/2014, Di contro, a quanto viene rilevato den- come registrato da Terre des Hommes tro le mura di queste strutture di prima Secondo la legge italiana18, un minore nel corso della sua lunga attività sull’iso- accoglienza, si aggiunge la difficoltà dei straniero non accompagnato dopo la, sino a toccare punte di 12/14 mesi. servizi del territorio di giocare un ruolo essere stato soccorso deve essere realmente attivo nel monitoraggio, prontamente collocato in luogo sicuro Al problema della lunghezza del soggior- controllo, presa in carico dei ragazzi ivi e devono essere attivate tutte le misure no in strutture che nascono per un’ac- ospitati, a causa sia delle poche risorse atte alla sua protezione, quali: apertura coglienza temporanea e quindi non sono umane a disposizione, ma anche della della tutela e segnalazione alla Procu- attrezzate a fornire una reale presa in frequente mancanza di una preparazio- ra della Repubblica presso il Tribunale carico della persona, per l’assenza di ne tecnica adeguata per gestire, capire, per i minorenni. servizi qualificati (quali supporto sociale, riconoscere i problemi legati ai minori educativo, sanitario, psicologico) si migranti. Un fattore, questo, che Terre Il minore appena sbarcato è in carico aggiungono molteplici disfunzioni con le des Hommes ha spesso rilevato sul ai servizi sociali del luogo di sbarco e quali un operatore chiamato ad offrire campo, nel dialogo con il territorio. trasferito, con tempi e modi differenti un supporto psicosociale deve necessa- a seconda delle zone, in strutture di riamente confrontarsi. A questa carenza Terre des Hommes ha prima accoglienza quali i Centri di prima In tal senso vanno ricordati: sovraffolla- risposto svolgendo un lavoro costante accoglienza (CPA), Centri di accoglienza mento, promiscuità, assenza di perso- di consulenza, rivolta sia ai servizi so- straordinaria (CAS), le strutture di pri- 19 Nel 2001 il Ministero dell’Interno Dipartimento per le ciali, che ai servizi di salute pubblica del ma accoglienza aperte attraverso Bandi libertà civili e l’immigrazione, l’Associazione nazionale dei territorio, nonché agli stessi enti gestori comuni italiani (ANCI) e l’Alto commissariato delle Nazioni unite FAMI del Ministero dell’Interno, sulle per i rifugiati (UNHCR) siglarono un protocollo d’intesa per la ogni qualvolta ve ne è stata l’occasione20. differenze delle quali non ci si dilunga realizzazione di un “Programma nazionale asilo”. Nasceva, così, il primo sistema pubblico per l’accoglienza di richiedenti asilo e 20 Corso Terre des Hommes – ASP Siracusa “Vulnerabilità volutamente in questa sede. rifugiati, diffuso su tutto il territorio italiano, con il coinvolgimen- e priorità sanitarie e legali nell’accoglienza dei migranti. Uno to delle istituzioni centrali e locali, secondo una condivisione di sguardo etno psichiatrico”, 9 ottobre 2015, Siracusa; Corso per responsabilità tra Ministero dell’Interno ed enti locali. Con legge mediatori culturali promosso dal Centro Studi Giovanni La Pira, 189/2002 tali misure di accoglienza sono state istituzionalizzate 16 marzo 2017, Pozzallo. “I disturbi da stress post-traumatico. La prevedendo la costituzione del Sistema di protezione per richie- mediazione interculturale per operare con le vittime di torture 18 T.U. Immigrazione Dlgs. 286/98. denti asilo e rifugiati (SPRAR). e abusi.”
10 Capitolo 2 Emergenza e salute mentale: Le linee Guida IASC Foto: François Struzik
Capitolo 2 11 Le “IASC Guidelines on Mental Health and Psychosocial Support Salute mentale Con questa affermazione finale Terre des Hommes concorda pienamente in Emergency Settings”21, pubbli- cate nel 2007, rappresentano a e supporto ed ha conseguentemente organizzato il proprio intervento sul campo: come tutt’oggi un punto di riferimento imprescindibile per tutte le or- ganizzazioni e le comunità che si psicosociale vedremo meglio più avanti, le équipe im- piegate in tutte le edizioni del Progetto Faro sono multidisciplinari ed esten- trovano a fronteggiare situazio- Riguardo ai due termini Mental Health dono la loro attività su tutti e quattro ni emergenziali. Anche Terre des e Psychosocial Support viene fatta una i livelli secondo i quali i bisogni delle Hommes si riferisce ad esse nel proprio precisazione perché il confronto fra popolazioni in situazioni di emergenza operare sia all’estero che in Italia; ne dà salute mentale e supporto psicosociale sono articolati nella piramide degli in- testimonianza, come vedremo, anche il è tutt’ora aperto. terventi di salute mentale e di supporto lavoro di prima accoglienza descritto in psicosociale (si veda pag. 13). questa pubblicazione, che questa ONG Nelle Linee Guida si scrive: svolge in Sicilia con minori stranieri non “L’espressione salute mentale e soste- Lo staff Terre des Hommes operativo accompagnati e famiglie con bambini. gno psicosociale viene usato in questo in Sicilia comprende sempre psicolo- documento per descrivere qualunque go, mediatore culturale e sociologo Le Linee Guida IASC furono prodotte tipo di sostegno locale o proveniente o antropologo, a seconda del caso. Il su iniziativa delle Nazioni Unite22 per: dall’esterno che sia finalizzato allo scopo neuropsichiatra infantile o lo psichiatra di proteggere o promuovere il benesse- di riferimento per l’invio o la gestione »» Coordinare gli interventi delle diver- re psicosociale e/o prevenire o curare comune dei casi, sia in fase diagnostica se organizzazioni umanitarie il disturbo mentale. Sebbene i termini che terapeutica, è individuato nell’am- salute mentale e sostegno psicosociale bito delle équipe del Servizio Sanitario »» Fornire un insieme di indicazioni siano strettamente correlati e si so- locale; l’esperienza al riguardo è sostan- condivise ed articolate per tutelare vrappongano, a parere di molti opera- zialmente positiva come dimostrano la salute mentale ed il benessere tori essi riflettono approcci differenti i casi trattati, alcuni dei quali sono psicosociale delle popolazioni in seppure complementari. Le agenzie che illustrati più avanti, nel contesto della situazioni di emergenza, vale a dire si occupano di interventi di aiuto al di presentazione del lavoro delle équipe. “le situazioni che originano da conflitti fuori del settore sanitario, tendono a armati e da disastri naturali (compre- parlare di supporto al benessere psicoso- se le crisi alimentari) nelle quali ampi ciale. Le agenzie del settore sanitario segmenti della popolazione sono ad alto tendono a parlare di salute mentale, rischio di morte, di enorme sofferenza sebbene abbiano storicamente utilizzato e/o di perdere la loro dignità”. anche i termini riabilitazione psicosociale e trattamento psicosociale per descrive- I 6 Principi Va sottolineato come in questa de- finizione23 rientri il fenomeno della migrazione che interessa da alcuni anni re interventi non di tipo biologico per persone con disturbi mentali. fondamentali in maniera massiccia il nostro Paese, in Definizioni precise di questi termini La visione del Comitato IASC su come particolare la Sicilia. variano fra le diverse organizzazioni di operare in situazioni di emergenza si aiuto e all’interno delle stesse organiz- ispira a sei principi fondamentali, che zazioni, così come nelle diverse discipli- troviamo poi declinati nelle azioni indi- ne e Paesi. cate per le diverse fasi dell’emergenza. Sono principi di grande rilevanza sia Poiché questo documento si occupa di sotto il profilo etico che operativo. linee guida intersettoriali, fra diverse agenzie, l’espressione salute mentale e Terre des Hommes, nei limiti delle pro- sostegno psicosociale ci serve per tenere prie competenze, ha impostato la sua unito un gruppo di attori il più ampio azione facendoli propri e, come vedre- possibile e per sottolineare la necessità mo, essi sono perseguiti con fermezza e 21 Il Comitato Permanente Inter Agenzie (Inter-Agency di disporre di approcci differenti e com- costanza dai suoi operatori. Standing Committee - IASC ) fu costituito dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite; è un forum interagenzie finalizzato plementari, per organizzare interventi al coordinamento, allo sviluppo delle politiche e all’assunzione di decisioni da parte dei responsabili esecutivi delle principali di sostegno appropriati” 24. agenzie umanitarie (agenzie delle Nazioni Unite, Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, e i consorzi delle organizzazioni umanitarie non- governative). 22 Esse si fondano sulla considerazione che “i conflitti armati e 24 L’evidenza scientifica relativa alla salute mentale e ai i disastri naturali causano importanti sofferenze psicologiche e sociali sostegni psicosociali che dimostri cosa si rivela più efficace nelle alle popolazioni che ne sono colpite. Gli effetti psicologici e sociali situazioni di emergenza è ancora scarsa. La maggior parte delle delle emergenze possono avere un carattere acuto nel breve periodo, ricerche in questo campo sono state condotte mesi o anni dopo ma nel lungo periodo essi possono anche minare la salute mentale e che era terminata la fase acute della emergenza. Con il progre- il benessere psicosociale di quelle popolazioni. Questi effetti possono dire di questo campo di studio, si svilupperà la ricerca di base, minacciare la pace, i diritti umani e lo sviluppo”. al pari della esperienza sul campo da parte dei professionisti. 23 Nei propri documenti (www.reliefweb.int) IASC fornisce Allo scopo di raccogliere quanto emergerà in proposito, questa esempi di situazioni che considera essere “emergenze”. pubblicazione sarà periodicamente aggiornata.
12 Guida al Modello FARO 1 - Diritti umani ed 3 - Non nuocere 5 - Sistemi integrati equità di aiuto “L’assistenza umanitaria è uno stru- “Coloro che agiscono in campo umani- mento importante per aiutare le po- “Le attività e la programmazione devo- tario devono promuovere i diritti umani polazioni colpite dalle emergenze, ma no essere il più possibile integrate. delle persone colpite e proteggere può anche causare danni involontari. Il La proliferazione di servizi isolati, gli individui e i gruppi che si trovano lavoro di sostegno alla salute mentale riservati a singoli gruppi di beneficiari, ad alto rischio di violazione dei diritti e di supporto psicosociale è potenzial- può creare un sistema di assistenza umani. Essi devono inoltre promuovere mente rischioso in quanto si misura con altamente frammentato. Le attività che l’equità e la non discriminazione, il tematiche altamente sensibili.” sono integrate in sistemi più ampi (ad che significa valorizzare al massimo esempio, apparati già esistenti di sup- l’imparzialità garantendo disponibilità Questo fattore è tenuto in attenta porto alla comunità, sistemi scolastici ed accessibilità degli aiuti di salute considerazione dagli operatori di formali e non formali, servizi sanitari mentale e psicosociali a tutta la popo- Faro che valutano prioritariamente di base, servizi di salute mentale lazione, senza distinzione di genere, ad ogni intervento, la preesistenza generale, servizi sociali, ecc.) tendono età, lingua, etnia o religione, secondo i di altri attori e/o servizi già in grado a raggiungere più persone, sono più bisogni identificati.” di offrire ai bisogni dell’utenza una sostenibili e stigmatizzano meno gli risposta identica a quella del proget- utenti.” Pur focalizzato sui minori e le to, onde evitare dannose sovrappo- famiglie, l’intervento di Terre des sizioni che ricadrebbero su di essa. Faro risponde a questo principio Hommes non esclude a priori di con un lavoro costante di messa in dare attenzione e risposta a bisogni rete dei servizi del territorio con di tutti i migranti, soprattutto in quelli dei centri in cui opera, onde contesti complessi come le banchi- 4 - Costruire sulle prevenire ricadute negative sul ne dei porti e /o l’Hotspot, dove risorse disponibili benessere dei minori accolti25. questa distinzione immediata non e sulle competenze sarebbe possibile. locali “Tutti i gruppi colpiti hanno risorse per 6 - Supporti a livelli sostenere la propria salute mentale e multipli 2 - Partecipazione benessere psicosociale. Un principio chiave – già nelle prime fasi dell’emer- “Nelle situazioni di emergenza, le “L’azione umanitaria deve valorizzare genza - è quello di supportare l’autoa- persone sono colpite in modo diverso al massimo la partecipazione delle iuto e rafforzare le competenze locali e e richiedono tipi di aiuto differenti. popolazioni colpite nella risposta le risorse già presenti. Programmi calati Un modo per organizzare un aiuto effi- umanitaria (...) La partecipazione deve dall’alto spesso portano a interventi cace di salute mentale e psicosociale mettere in grado i differenti sotto- non appropriati e sovente hanno limiti consiste nello sviluppare un sistema gruppi di popolazione di mantenere o di sostenibilità. Dove possibile, è impor- stratificato, a più livelli, di aiuti comple- recuperare il controllo sulle decisioni tante rafforzare le capacità operative mentari che soddisfi i bisogni dei diversi che riguardano le loro vite.” del governo e della società civile.” gruppi. Questo sistema può essere illustrato da una piramide (vedi Figura Questo è un elemento essenziale Questo principio è rispettato ad un 1). Tutti i livelli della piramide sono e trasversale alle attività imple- doppio livello. Rispetto all’utenza egualmente importanti e dovrebbero mentate nel Progetto Faro che ogni azione di Terre des Hommes essere sviluppati in concomitanza.” parte sempre da un coinvolgimento punta a rendere il migrante parte attivo dell’utenza per la definizione attiva nella definizione delle attività Va ricordato che la dimensione dei percorsi di supporto ad essa che lo vedono coinvolto, così come quantitativa dei gruppi che hanno rivolti e ha sempre come obiettivo soggetto cosciente dei propri di- bisogno degli aiuti elencati nella la costruzione di una autonomia di ritti e delle modalità attraverso cui piramide si riduce decisamente dalla pensiero e di presa di coscienza del esigerli. Ad un secondo livello la col- base al vertice. senso della propria presenza nel laborazione di Terre des Hommes luogo di accoglienza. con le Prefetture, le ASP, i Servizi Sociali del territorio in cui si inter- viene, nonché le associazioni locali impegnate nel sostenere il processo 25 Esempi ne sono: 1) Programmazione e realizzazione congiunta di momenti di sensibilizzazione Terre des Hommes/ di accoglienza e integrazione sociale ASP Siracusa rivolti ai ragazzi di un Centro di accoglienza circa dei migranti, costituisce ulteriore l’imminente test Mantoux che hanno permesso di rassicurare gli ospiti rendendoli pienamente consapevoli della funzione e utilità conferma di un approccio rispon- del test. 2) Organizzazione di tavoli tecnici di coordinamento con servizi del territorio volti a rendere accessibile ai minori di dente a questo principio. Centri di prima accoglienza i corsi di alfabetizzazione promossi dal locale CPIA. 3) Partecipazione dello staff di Faro a momenti di formazione sui temi del supporto psicologico in emergenza promossi da altri attori del territorio.
Capitolo 2 13 Piramide dei servizi d’assistenza nelle emergenze secondo le linee guida IASC Aiuti specializzati Aiuti mirati non specializzati Aiuti a comunità e famiglie Servizi di base e sicurezza Foto: Andrea Frazzetta
14 Guida al Modello FARO Aiuti alle comunità I servizi dalla base e alle famiglie Ad esempio, le vittime di violenza sessuale possono avere bisogno di sostegno di tipo al vertice della “Il secondo livello rappresenta la risposta emotivo e sociale da parte di operatori di comunità. Questo livello comprende anche piramide di emergenza per un numero minore di persone che sono in grado di mantenere la loro salute mentale e il loro benessere l’intervento psicologico di primo aiuto e interventi di salute mentale di base”. Servizi di base e psicosociale se ricevono aiuto nel potere Qui si inserisce tutto l’ampio spettro di sicurezza accedere ad aiuti chiave-fondamentali di interventi di natura psicosociale degli tipo comunitario e familiare. Nella maggior operatori di Faro che, come si vedrà Secondo le linee IASC “Il benessere di parte delle situazioni di emergenza vi sono nel dettaglio, si propongono di aiutare tutta la popolazione colpita va tutelato infatti rotture significative delle reti familiari l’individuo a riacquisire un senso di attraverso il (ri)stabilimento della sicurezza, e comunitarie dovute alla perdita, agli sicurezza, riattivare le proprie risorse di un’adeguata governance e della offer- spostamenti, alla separazione familiare, a interne per una rivalutazione del pro- ta di servizi che soddisfino i bisogni fisici paura e sfiducia. Inoltre, anche quando le prio progetto di vita rispetto al nuovo di base (cibo, riparo, acqua, assistenza reti familiari e comunitarie rimangono intat- scenario in cui si trova, nonché acquisire sanitaria di base, controllo delle malattie te, le persone in condizioni di emergenza strumenti utili a costruirlo nel periodo infettive). L’intervento di salute mentale e trarranno beneficio da un aiuto consistente di permanenza nel Centro. di aiuto psicosociale da svolgere a livello dei nel poter accedere a più ampi supporti di servizi di base e per la sicurezza, potrebbe tipo comunitario e familiare. Risposte utili comprendere: che si collocano a questo livello includono la ricerca e il ricongiungimento familiare, la Servizi specializzati »» patrocinare l’attivazione di questi servizi condivisione del lutto e le cerimonie comuni, con personale adeguato informazione diffusa sui metodi di coping26, “Il livello più alto della piramide rappre- programmi di sostegno genitoriale, attività senta il sostegno aggiuntivo per quella »» verificare il loro impatto sulla salute educative formali ed informali, attivazione piccola percentuale di popolazione la cui mentale e sul benessere psicosociale di reti sociali come i gruppi di donne e di sofferenza, nonostante il sostegno previsto giovani.” nei livelli precedenti, è intollerabile e che »» orientare gli operatori umanitari ad può avere significative difficoltà nella vita erogarli secondo una modalità che Nell’intervento Faro rientrano le azioni quotidiana. L’assistenza, in questi casi, promuova salute mentale e benessere di orientamento al contesto, di informa- deve comprendere il sostegno psicologico psicosociale. zione circa il funzionamento dei servizi o psichiatrico previsto per le persone che e delle procedure di accoglienza che presentano severi disturbi mentali, laddove Questi servizi di base devono essere attivati permettono all’individuo di ricollocarsi i loro bisogni siano maggiori delle possibi- in modo partecipato, sicuro e socialmente nel nuovo spazio – tempo, assumendo lità di risposta fornita dai servizi di cure appropriato, così da tutelare la dignità della maggiore consapevolezza del senso primarie/medicina generale. Tali problemi popolazione locale, rinforzare i supporti so- della propria presenza in un dato luogo richiedono a) di essere indirizzati a servizi ciali locali e mobilitare le reti comunitarie”. (banchina del porto, Hotspot). specialistici se esistono, oppure b) l’inizio Tale azione mira a mettere a disposizio- di un training di lungo periodo e la supervi- Nel Progetto Faro rientrano tutte le ne dell’utenza strumenti utili a riattivare sione ai servizi di cure primarie/di medicina attività di orientamento ai servizi di- la sua capacità di coping che ancora generale. Sebbene i servizi specialistici sia- sponibili al migrante nei diversi contesti esiste ed è forte. no necessari soltanto per una piccola parte nonché le azioni di raccordo tra di essi della popolazione, nella maggior parte delle e l’utente. Tipico esempio di questo è il situazioni di emergenza questo gruppo può lavoro svolto alla banchina del porto di contare migliaia di individui.” Augusta dove lo staff ha prioritariamen- Aiuti mirati, non te aiutato i minori migranti e le famiglie specializzati Si collocano invece in questa sfera tutti ad accedere ai diversi servizi esistenti al gli interventi di supporto psicologico porto non immediatamente percepibili e “Il terzo livello comprende gli interventi di mirato alla persona, posti in essere dagli riconoscibili dall’utenza, rendendo così sostegno necessari ad un numero ancora esperti psicologi di Faro, la presa in possibile l’effettiva esigibilità del diritto inferiore di persone, che richiedono oltre carico di medio/lungo periodo dell’uten- alla cura, all’ascolto, alla protezione, alla quanto previsto nel livello primo e secondo, za nonché le segnalazioni ai servizi del riunificazione con un familiare, ecc. interventi maggiormente focalizzati sull’in- territorio dei casi vulnerabili. dividuo, sulla famiglia o sul gruppo, condotti da operatori formati e supervisionati (i quali però possono non avere avuto anni di formazione nelle cure specialistiche). 26 L’insieme dei meccanismi psicologici adattativi messi in atto da un individuo per fronteggiare le situazioni potenzialmen- te stressanti o pericolose per il normale funzionamento psichi- co e il normale stato di benessere psicofisico.
Foto: François Struzik 15
16 Capitolo 3 Gli interventi di Terre des Hommes in sicilia Foto: François Struzik
Capitolo 3 17 Il Progetto Faro opera in tutti i 2016 Faro ha rispettivamente assistito Illustreremo per questa ragione le tre contesti della prima accoglienza: 40 sbarchi a Pozzallo e, nel solo seme- realtà nella sequenza stre giugno – dicembre, 39 sbarchi ad »» Porti di sbarco di Pozzallo (Ragusa) Augusta, essendo presente anche lì con Banchina del e di Augusta27 (Siracusa), che sono i 2 un team dedicato per sei mesi. porto di sbarco porti dove sbarca il maggior numero di migranti (vedi grafico in basso) Pur nella diversità dei luoghi in cui Faro opera l’approccio culturale al tema della Hotspot »» Hotspot di Pozzallo migrazione e al migrante, la metodo- logia di rapporto con la realtà territo- »» Centri di Prima Accoglienza riale e le tecniche specifiche di lavoro Centri di Prima situati in tre diverse cittadine delle con i migranti messe in atto dai diversi Accoglienza province di Ragusa, Siracusa e Cata- componenti delle équipe hanno una nia. tale unitarietà da garantire omogeneità che riproduce quella che il nostro si- dell’intervento e diversificazione a se- stema di accoglienza offre ai migranti; si Nel periodo a cui si riferisce il grafico conda delle specifiche realtà operative. tratta di un continuum che per le équipe i due porti d’intervento di Terre des Quest’ultimo aspetto testimonia anche di Terre des Hommes è anche operativo Hommes hanno complessivamente rice- la flessibilità del Progetto Faro. Tali ca- e le vede mettere in campo interventi vuto 44.409 migranti. Nel corso del ratteristiche (omogeneità e flessibilità) diversificati a seconda dei bisogni emer- consentono di fare una presentazione genti. 27 Il Progetto alla Banchina del porto di Augusta è durato sei unitaria delle tre esperienze che Terre mesi (giugno – dicembre 2016); al momento della stesura del presente documento Terre des Hommes sta raccogliendo i fondi des Hommes ha realizzato in Sicilia a necessari a riattivare il progetto. favore dei minori e delle famiglie. Porti maggiormente interessati dagli sbarchi dal 01/01/2016 al 15/12/2016 (esclusi rintracci a terra) 30.000 25.287 25.000 19.122 17.982 20.000 15.188 15.012 14.829 14.115 15.000 11.399 10.000 7.541 7.126 6.770 5.043 4.402 4.037 5.000 3.567 3.119 469 a o ia a ia o ni ia sa ri o si e to o c le i ol si n st on br a ll rm rn di li a an br nt pa du an ap do gu in zz al a le ag le t es al a at a le pe r ro N Br Tr Au Sa Va pe Ta Po C C M Pa C C C m Em bo o La g io i an Vi o g ig l Re rt po or C
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