Rischio radiazioni NON-Ionizzanti e LASER - Laser risk - Edulab

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Rischio radiazioni NON-Ionizzanti e LASER

Laser risk
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Spettro Elettromagnetico & Radiazioni NON-Ionizzanti

• Radiofrequenze RF (104
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Radiazioni Non Ionizzanti
Radiofrequenze e Microonde:
• Danni agli occhi e agli organi rirpoduttivi, dovuti ad effetti termici;
• Danni al sistema nervoso simili agli effetti dello stress (dovuti ad effetti
non-termici).

Radiazione Infrarossa:
• Effetti termici pericolosi soprattutto per gli occhi.

Radiazione UV:
• Effetti termici sulla pelle (eritemi o addirittura ustioni);
• Correlazioni con lo sviluppo di tumori della pelle.

        Il corpo umano assorbe radiazioni EM con particolare efficacia alle frequenze di risonanza
                     (30 e 300 MHz) con un picco di assorbimento fra 60 e 80 MHz.

 Tutte le apparecchiature funzionanti con sistemi a radiofrequenze o microonde devono essere
 opportunamente schermate contro la dispersione in aria delle radiazioni EM (schermi metallici,
 gabbia di Faraday, ecc…).

 I pericoli legati alle radiazioni EM relative allo spettro visibile saranno trattate nella sezione dedicata
 al LASER.

 Di seguito daremo alcuni esempi di radiazioni NON-Ionizzanti di diversa natura: Microonde e
 Ultrasuoni.
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Radiazioni NON-Ionizzanti: microonde

  L’energia posseduta dal singolo fotone nel range delle Microonde si trova
  nell’intervallo tra 0.00001 e 0.001 eV che si posiziona nella banda di energie
  capaci di indurre moti rotazionali nelle molecole (dotate di momento di
  dipolo).
  L’effetto delle microonde sulla materia è quindi di indurre i moti rotazionali
  delle molecole e, in tal modo, determinare il riscaldamento del materiale
  con cui interagiscono.

                                     La lungheza d’onda delle microonde si estende da circa 10 micron
                                     fino a 1 metro.
                                     Le Microonde hanno molti utilizzi, anche nella vita quotidiana:
                                     • Telefoni cellulari;
                                     • Controllo della velocità in autostrada;
                                     • Preparazione del cibo.

Gli effetti biologici comprendono: effetti termici, capaci di determinare la formazione di cataratte,
problemi secondari (pace-makers, ecc…).

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Radiazioni NON-Ionizzanti: ultrasuoni

Tra le radiazioni non-ionizzanti vengono inclusi anche gli Ultrasuoni
(US), i quali non sono altro che onde acustiche ad alta frequenza (1-15
MHz). Per le onde acustiche, l’assorbimento è forte in tutti i tessuti
biologici, ed è legato prevalentemente al contenuto di proteine.
In generale, il processo di assorbimento si può descrivere come
dovuto a processi di rilassamento nei quali l’energia acustica è
attenuata a frequenze specifiche, determinate dalle proprietà dei
materiali attraversati.

                           Gli ultrasuoni dispersi in aria sono considerati sicuri per esposizioni
                           inferiori ai 100 mW/cm2. Nel caso dei bagni ad ultrasuoni, impiegati per
                           emulsione o pulizia, con frequenze nella banda 50-100 kHz, si possono
                           avere effetti biologici, date le alte potenze in gioco, per l’operatore che
                           immerga le mani nel bagno (effetti termici, cavitazione).

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COMPONENTI DEI LASER

Light Amplification by Stimulated Emission of Radiation

                      OPTICAL RESONATOR

                                                      LASER
                                                      beam
                          Active medium

       high reflectance                   output coupler
             mirror                           mirror
                          excitation

Rischi associati al LASER:
1.    Fascio LASER: danni agli occhi, ustioni, tumori della pelle (UV), rischio di
      incendio;
2.    Mezzo attivo: sostanze chimiche o gas tossici (coloranti organici, BeO in
      laser ad Ar, HF, HeCd, HeHg, HeSe)
3.    Sorgenti di eccitazione: alta tensione, produzione di raggi-X, etc…

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Human Eye                           OCCHIO UMANO

  Il fascio LASER può essere focalizzato dal cristallino in un piccolssimo
  spot sulla retina.

   400-1400 nm                                                               1400 nm

     Danni alla                                                               Bruciature,
      retina                                                                   cataratte

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Effetti Biologici: la Retina
L’intervallo di lunghezze d’onda che può                         Cornea
                                                                          Fovea
penetrare all’interno dell’occhio è compreso tra
                                                                          (focal
400 e 1400 nm, mentre il visibile si estende                              point)
solamente nell’intervallo tra 400 e 760 nm.
                                                                 Lens
                                                                          Retina
L’occhio può focalizzare un fascio di luce sulla retina in uno
spot di soli 20 micron di diametro (chiamato punto focale).
Questa capacità di focalizzazione mette la retina a rischio
quando l’occhio è esposto a radiazione Laser nell’intervallo
di lunghezze d’onda in grado di penetrare fino alla retina
stessa, perchè anche Laser di bassa potenza possono
colpirla con una densità di energia fino a 100.000 volte
maggiore rispetto a quella del fascio originario. A causa di
questo guadagno ottico, l’intrevallo 400 – 1400 nm è
indicato come Regione di Rischio per la Retina.
Tale fatto è molto importante da ricordare lavorando con
laser infrarossi, perché la retina può essere danneggiata
anche quando il laser non è visibile.

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Effetti Biologici: Cornea & Cristallino
                                                                       Visibile e Infrarosso Vicino - possono causare bruciatura della retina

Ultravioletto Vicino – Contribuisce a certe forme di cataratte          Infrarosso Medio e Lontano – causano danni alla cornea
Laser a eccimeri Xe-Cl: cataratta istantanea, 308 nm laser              aumentando la temperatura delle lacrime e dell’acqua nei tessuti.
impulsato.
                                                                        Ultravioletto Medio – causa fotocheratiti (tipiche degli adetti alla
                                                                        saldatura)

                                                                 Mid

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Effetti Biologici: la Pelle

    •    Ultravioletto (UV)

             – UV possono causare danni alla pelle comparabili alle scottature da
               sole, ma molto più gravi (a seconda della potenza).
             – Come nel caso del sole, a seguito di esposizione a Laser UV vi è un
               aumento del rischio di sviluppare tumori della pelle.

    •    Danni da effetti termici

             – Laser di elevata potenza (Classe 4), specialmente nell’infrarosso
               (IR) e nel visibile, possono determinare ustioni della pelle o
               addirittura incendiare gli abiti indossati.

                                                                                     10
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Effetti Biologici: bruciature/ustioni

     • Fascio di Laser a CO2 riflesso da una superficie metallica

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TIPI POSSIBILI DI ESPOSIZIONE

                                               Orologi,
                                                gioielli
                                                 ecc…
                                               possono
                                               causare
                                             riflessioni!!

                                                       12
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Classi di Rischio dei LASER

                                                  Meno Pericoloso
    Lo Standard ANSI                                        Classe 1
    sulla Sicurezza dei
    LASER ha definito
    della Classi di Rischio                                 Classe 2
    per i LASER, che
    sono basati sui
    danni associati al                                      Classe 3a
    loro utilizzo.

                                                            Classe 3b
    Nella classificazione
    NON sono considerati
    i rischi non
    direttamente legati al
                                                            Classe 4
    fascio LASER!                                 Più Pericoloso

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Laser Hazard Classes
                Classi di Rischio dei LASER
Classificazione delle sorgenti Laser per lunghezza d’onda e potenza emessa, in relazione alla loro
    capacità di produrre danni.

Classe Potenza                    Note                                         Esempi
   I          Molto bassa o       •Intrinsecamente sicuro,                     CD, DVD lettori, stampanti
              fascio              •Impossibile l’esposizione                   laser…
              completamente
              delimitato
  II          1 mW                •Fissare il fascio è pericoloso              Laser di Supermarket,
              Solo nel visibile   •Occhio protetto dal riflesso palpebrale     scanner, alcuni puntatori

 IIIa         1-5 mW              •Riflesso palpebrale non è sufficiente       Puntatori Laser

 IIIb         5-500 mW            •Rischio per esposizione diretta, non è
                                  invece pericolosa la luce diffusa.

  IV          >500 mW             •Sono rischiose l’esposizione diretta e      Apparato per Laser
                                  diffuse del fascio Laser sia per gli occhi   Ablation in IdEA Lab.
                                  che per la pelle
                                  •Rischio di incendio

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SIMBOLI in Laboratorio: simboli comuni

                                                Classe IIIa
             Classe II                          Classe IIIb
             Classe IIIa                        Classe IV

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MISURE DI SICUREZZA

• Essere informati
• In presenza di Laser di classe 3b e 4 tutti nella stanza devono portare gli occhiali di
  protezione (adatti alle lunghezze d’onda emesse dai laser presenti)
• Fasci laser superiori >200 mW devono essere confinati attraverso appositi percorsi
  ottici schermati.
• Il rischio maggiore è presente durante l’allinemanto ed eventuali modifiche del
  setup ottico.

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Rischi collaterali: non legati direttamente al fascio laser
Si tratta di tutti quei rischi che non sono connessi alla diretta esposizione del personale al
fascio laser. Tali rischi comprendono:
   –     Rischio elettrico
   –     Rischio di incendio
   –     Contaminanti gassosi prodotti dal fascio laser
   –     Gas compressi
   –     Rischio chimico
   –     Generazione di plasmi indotti dal fascio Laser
   –     Produzione di Raggi-X (alta tensione)
   –     Rumore

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Misure di Prevenzione e Protezione

Misure di controllo tecniche
            Interruttori di sicurezza su porte e schermature
            Fascio completamente delimitato
Misure organizzative e procedurali
            Procedure Operative Standard
            Formazione/Addestramento
Dispositivi di Protezione Individuali (DPI)
            Occhiali di protezione (adatti alle specifiche
             lunghezze d’onda della radiazione emessa)
            Indumenti protettivi

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Bibliografia

  • INFM – Manuale tecnico di informazione – Decreto legislativo 626/94
             e successive modifiche

  • Andras Kis – LASER SAFETY
          Materials Sciences Division – Berkeley Lab

  • College of Saint Benedict - Saint John’s University LASER SAFETY
           CSB/SJU Environmental Health & Safety

  • Richard Grundsten, LASER SAFETY TRAINING
           Department of Occupational Health & Safety

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