Rischio di esposizione ai Campi Elettromagnetici - Novità legislative - Confindustria Alessandria
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Rischio di esposizione ai Campi Elettromagnetici - Novità legislative Giovedì 16 marzo 2017 Sala Convegni di Confindustria Alessandria Relatori Gianluca Penna – Tecnico della Prevenzione - S.Pre.S.A.L. ASL AL Alessandria Fausto Franchini – Responsabile Laboratori Ingegneria Elettrica - Sede di Alessandria - Politecnico di Torino Moderatore Fausto Pupo – Servizio Sicurezza Lavoro Confindustria Alessandria
Indice degli argomenti • Una breve introduzione sulle grandezze misurate • Alcune novità della direttiva 2013/35/UE • Cosa misurare • Esempi pratici 2
Breve introduzione ai campi • Campo elettrico - proporzionale alla tensione - è facilmente schermabile - è facile da misurare • Campo magnetico - proporzionale alla corrente - di difficile o costosa schermatura - non si misura direttamente 3
Breve introduzione ai campi • I due campi esistono contemporaneamente • Per frequenze sufficientemente elevate sono correlati l’uno all’altro (se ne può misurare solo uno e desumere l’altro di conseguenza) • Per distanze sufficientemente elevate sono correlati l’uno all’altro (idem come sopra) 4
Breve introduzione ai campi • Il campo magnetico non si misura facilmente (unità di misura A·m) • Al suo posto si misura l’induzione magnetica (unità di misura T) 5
Breve introduzione ai campi • Per frequenze elevate si misura solamente Il campo elettrico Le sonde di misura sono meno ingombranti, meno costose, più leggere e più precise 6
Breve introduzione ai campi • In ogni punto si misurano le componenti del campo in tre direzioni ortogonali • Lo strumento calcola il campo risultante e ne restituisce il valore • Tale valore viene confrontato con i limiti 7
Alcune novità • Nuovi limiti • Procedure più semplici • Metodo del picco ponderato (nuovi strumenti) 8
Nuovi limiti Valori limite di esposizione vs. Livelli di azione «valori limite di esposizione (VLE)», valori stabiliti sulla base di considerazioni biofisiche e biologiche, in particolare gli effetti diretti acuti e a breve termine scientificamente accertati, ossia gli effetti termici e l’elettrostimolazione dei tessuti 9
Nuovi limiti Valori limite di esposizione vs. Livelli di azione «valori limite di esposizione (VLE)», valori stabiliti sulla base di considerazioni biofisiche e biologiche, in particolare gli effetti diretti acuti e a breve termine scientificamente accertati, ossia gli effetti termici e l’elettrostimolazione dei tessuti 10
Nuovi limiti Valori limite di esposizione vs. Livelli di azione «valori limite di esposizione (VLE)», valori stabiliti sulla base di considerazioni biofisiche e biologiche, in particolare gli effetti diretti acuti e a breve termine scientificamente accertati, ossia gli effetti termici e l’elettrostimolazione dei tessuti «livelli di azione (LA)», livelli operativi stabiliti per semplificare il processo di dimostrazione della conformità ai pertinenti VLE o, eventualmente, per prendere le opportune misure di protezione o prevenzione specificate nella presente direttiva 11
Nuovi limiti Valori limite di esposizione vs. Livelli di azione valori limite di esposizione (VLE) • Densità di corrente [mA/m2] • SAR [W/kg] 12
Nuovi limiti Valori limite di esposizione vs. Livelli di azione valori limite di esposizione (VLE) • Densità di corrente [mA/m2] • SAR [W/kg] 13
Nuovi limiti Valori limite di esposizione vs. Livelli di azione Livelli di azione (LA) • Campo elettrico [V/m] • Induzione magnetica [μT] 14
Nuovi limiti Valori limite di esposizione vs. Livelli di azione Livelli di azione (LA) • Campo elettrico [V/m] • Induzione magnetica [μT] 15
Nuovi limiti Valori limite di esposizione vs. Livelli di azione «VLE relativi agli effetti sensoriali», VLE al di sopra dei quali i lavoratori potrebbero essere soggetti a disturbi temporanei delle percezioni sensoriali e a modifiche minori delle funzioni cerebrali «VLE relativi agli effetti sanitari», VLE al di sopra dei quali i lavoratori potrebbero essere soggetti a effetti nocivi per la salute, quali il riscaldamento termico o la stimolazione del tessuto nervoso o muscolare 16
Nuovi limiti Valori limite di esposizione vs. Livelli di azione «VLE relativi agli effetti sensoriali», VLE al di sopra dei quali i lavoratori potrebbero essere soggetti a disturbi temporanei delle percezioni sensoriali e a modifiche minori delle funzioni cerebrali ꜜ Livelli di azione Inferiori «VLE relativi agli effetti sanitari», VLE al di sopra dei quali i lavoratori potrebbero essere soggetti a effetti nocivi per la salute, quali il riscaldamento termico o la stimolazione del tessuto nervoso o muscolare ꜜ Livelli di azione Superiori 17
Nuovi limiti Alcuni effetti acuti dei campi elettromagnetici 18
Nuovi limiti Valori limite di esposizione vs. Livelli di azione Ai fini della presente direttiva, ove sia dimostrato che i pertinenti LA di cui agli allegati II e III non sono superati, si considera che il datore di lavoro rispetta i VLE relativi agli effetti sanitari e i VLE relativi agli effetti sensoriali. Qualora l’esposizione superi i LA, il datore di lavoro adotta misure in conformità dell’articolo 5, paragrafo 2, a meno che la valutazione effettuata in conformità dell’articolo 4, paragrafi 1, 2 e 3, dimostri che non sono superati i pertinenti VLE e che possono essere esclusi rischi per la sicurezza 19
Nuovi limiti Valori limite di esposizione vs. Livelli di azione In deroga al primo comma, l’esposizione può superare i LA inferiori per i campi elettrici, ove giustificato dalla prassi o dal processo, purché non siano superati i VLE relativi agli effetti sensoriali oppure i) non siano superati i VLE relativi agli effetti sanitari; ii) siano evitate eccessive scariche di scintille e correnti di contatto attraverso le misure specifiche di protezione di cui all’articolo 5, paragrafo 6, nonché iii) siano state fornite ai lavoratori informazioni sulle situazioni di cui all’articolo 6, lettera f 20
Nuovi limiti Nuovi limiti: Campo Elettrico 21
Nuovi limiti Nuovi limiti: Campo Elettrico 22
Nuovi limiti Nuovi limiti: Campo Elettrico 23
Nuovi limiti Nuovi limiti: Induzione Magnetica 24
Procedure più semplici Esempi di situazioni con rischio non trascurabile 25
Procedure più semplici Esempi di situazioni con rischio non trascurabile Esempi di luoghi di lavoro o mansioni che generano esposizioni a CEM con rischio di esposizione, in generale, non trascurabile: § centrali e sottostazioni elettriche; § installatori e manutentori di sistemi fissi di telecomunicazioni; § manutentori di linee elettriche; § saldatori ad arco o a scarica capacitiva; § addetti e manutentori alle macchine per la saldatura o riscaldamento a induzione; § installatori e manutentori di sistemi radar; § fonditori di metalli preziosi; § addetti a macchine dielettriche utilizzate nel settore tessile o lavorazione di legno o plastica; § macchinisti su treni ad alta velocità; § operatori sanitari e personale pulizie su RM; § chirurghi e personale sanitario che utilizza elettrobisturi e apparecchiature similari; § fisioterapisti che utilizzano apparati di diatermia; § addetti alla manutenzione e riparazione di apparecchiature/impianti medicali emittenti CEM; § ecc. 26
Procedure più semplici Lista di apparecchiature escluse 27
Procedure più semplici Lista di apparecchiature escluse 28
Procedure più semplici Esclusioni sulle linee aeree 29
Procedure più semplici Esclusioni sulle linee aeree 30
Procedure più semplici Esclusioni sulle linee aeree 31
Procedure più semplici Esclusioni sulle linee aeree 32
Metodo del Picco Ponderato Procedura adatta per le forme d’onda complesse • Richiede l’utilizzo di strumenti più evoluti rispetto al passato • In tanti casi consente di eseguire una valutazione più accurata della compatibilità con i limiti • Non è necessario in caso di forme d’onda sinusoidali 33
Metodo del Picco Ponderato Procedura adatta per le forme d’onda complesse • Forma d’onda • Forma d’onda coerente incoerente 34
Cosa misurare? • Campo elettrico • Induzione magnetica 35
Cosa misurare? Le frequenze analizzate vanno dalla continua (0 ÷ 2 Hz) alla frequenza di rete (5 ÷ 500 Hz) alle centinaia di kHz (1 ÷ 1000 kHz) alle microonde (fino a 300 GHz) 36
Cosa misurare? Per frequenze alte (sopra i 100 kHz) si misura solamente il Campo Elettrico Altrimenti si misurano sia il Campo Elettrico, sia l’Induzione Magnetica 37
Cosa misurare? Per frequenze alte (sopra i 100 kHz) si calcola un valore efficace su 6 minuti [perché l’effetto queste frequenze è per lo più il riscaldamento dei tessuti] Per frequenze basse il valore misurato è istantaneo [perché a queste frequenze l’effetto è per lo più l’elettrostimolazione dei tessuti] 38
Cosa misurare? • Sotto i 100 kHz – Non deve essere applicata alcuna media temporale – Gli effetti biologici NON sono di tipo termico – Il campo elettrico interno è la grandezza dosimetrica di base con la quale collegare l’esposizione agli effetti; il SAR deve essere ignorato – Vi è stato (2003) uno specifico statement per le forme d’onda complesse (impulsive e non sinusoidali in genere) – Vi è una linea guida molto recente (dicembre 2010), che emenda la parte relativa alle basse frequenze delle storiche linee guida del 1998 • Sopra i 100 kHz – Le intensità dei campi devono essere mediate su un periodo di 6 minuti – Gli effetti biologici sono anche termici (esclusivamente termici oltre 10 MHz) – Occorre considerare anche il SAR come grandezza dosimetrica di base (solo il SAR oltre i 10 MHz) 39
Esempi Pratici Forni ad induzione a 500 Hz in fonderia 40
Esempi Pratici Forni ad induzione a 500 Hz in fonderia 41
Esempi Pratici Forni ad induzione a 500 Hz in fonderia 42
Esempi Pratici Lampade a reattore elettronico su impianto di depurazione 43
Esempi Pratici Lampade a reattore elettronico su impianto di depurazione 44
Esempi Pratici Prova indotti con trasformatore aperto 45
Esempi Pratici Prova indotti con trasformatore aperto 46
Esempi Pratici Riscaldamento ad induzione 47
Esempi Pratici Riscaldamento ad induzione 48
Esempi Pratici Conduttori a bassa tensione e alta corrente 49
Esempi Pratici Conduttori a bassa tensione e alta corrente 50
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