RISCALDARSI CORRETTAMENTE CON IL LEGNO - sicurezza, rispetto dell'ambiente e qualità dell'aria - Comune di Sernaglia della Battaglia
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RISCALDARSI CORRETTAMENTE CON IL LEGNO sicurezza, rispetto dell’ambiente e qualità dell’aria 6 Marzo 2015 – ORE 20.30 Sernaglia della Battaglia IL Patto dei Sindaci :una scelta importante per la qualità del nostro vivere TORMENA ANGELISA www.pattodeisindaci.eu atormena@consorziobioedilizia.it
PERCHÉ IL PATTO DEI SINDACI IL PROTOCOLLO DI KYOTO IL PENSIERO SCIENTIFICO CORRENTE È CONCORDE NEL RITENERE CHE LE ATTIVITÀ UMANE SONO PROBABILMENTE RESPONSABILI DELLA MAGGIOR PARTE DELL'INCREMENTO DELLA TEMPERATURA GLOBALE AVVENUTO DALLA METÀ DEL XX SECOLO E CI SI ASPETTA CHE QUESTO CONTINUI IL PROTOCOLLO DI KYOTO È UN TRATTATO INTERNAZIONALE IN MATERIA AMBIENTALE RIGUARDANTE IL RISCALDAMENTO GLOBALE SOTTOSCRITTO NELLA CITTÀ GIAPPONESE DI KYOTO L'11 DICEMBRE 1997 DA PIÙ DI 180 PAESI IN OCCASIONE DELLA CONFERENZA COP3 DELLA CONVENZIONE QUADRO DELLE NAZIONI UNITE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI (UNFCCC). IL TRATTATO È ENTRATO IN VIGORE IL 16 FEBBRAIO 2005, DOPO LA RATIFICA ANCHE DA PARTE DELLA RUSSIA. IL 16 FEBBRAIO 2007 SI È CELEBRATO L'ANNIVERSARIO DEL SECONDO ANNO DI ADESIONE AL PROTOCOLLO DI KYOTO, E LO STESSO ANNO RICORRE IL DECENNALE DALLA SUA STESURA. CON L'ACCORDO DOHA L'ESTENSIONE DEL PROTOCOLLO SI È PROLUNGATA FINO AL 2020 ANZICHÉ ALLA FINE DEL 2012.
PERCHÉ IL PATTO DEI SINDACI IL PROTOCOLLO DI KYOTO, LA CRONOLOGIA: 1992 DURANTE LA CONFERENZA DELL'ONU SULL'AMBIENTE E LO SVILUPPO TENUTASI A RIO DE JANEIRO (SUMMIT DELLA TERRA) VIENE STILATA LA CONVENZIONE QUADRO DELLE NAZIONI UNITE SUI CAMBIAMENTI CLIMATICI (UNFCCC). 1995 I PARTECIPANTI ALL'UNFCCC SI INCONTRANO A BERLINO PER DEFINIRE I PRINCIPALI OBIETTIVI RIGUARDO ALLE EMISSIONI. 1997 A DICEMBRE GLI ADERENTI DEFINISCONO IL PROTOCOLLO DI KYOTO A KYOTO, IN GIAPPONE, DOVE SI ACCORDANO IN LINEA GENERALE SUGLI OBIETTIVI DI EMISSIONI. 2002 RUSSIA E CANADA RATIFICARONO IL PROTOCOLLO DI KYOTO ALL'UNFCCC ED IL TRATTATO ENTRA IN VIGORE IL 16 FEBBRAIO 2005. 2011 IL CANADA È LA PRIMA NAZIONE AD USCIRE DAL PROTOCOLLO. 2012 L’8 DICEMBRE 2012 CON L'ACCORDO DOHA IL PROTOCOLLO SI È PROLUNGATO FINO AL 2020 ANZICHÉ ALLA FINE DEL 2012. 2012 IL 31 DICEMBRE 2012 LA PRIMA FASE DEL PROTOCOLLO È SCADUTA.
PERCHÉ IL PATTO DEI SINDACI LE POLITICHE DELL’EUROPA: DOVE SI STA ANDANDO GLI IMPEGNI ASSUNTI CON IL PROTOCOLLO DI KYOTO SONO DECADUTI NEL 2012, MA COSA È SUCCESSO DOPO ? IN MANIERA CONSAPEVOLE L’EUROPA HA SCELTO DI RILANCIARE LA SFIDA DELLA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2 ED ATTRAVERSO LA POLITICA ENERGETICA DEL 20-20-20 SI PROPONE ENTRO IL 2020 DI: RIDURRE DEL 20% LE EMISSIONI DI CO2 RISPETTO AL 1991; DI PRODURRE IL 20% DI ENERGIA UTILIZZATA NEI PAESI UE DA FONTI RINNOVABILI DI AVERE EDIFICI QUASI AUTOSUFFICIENTI DAL PUNTO DI VISTA ENERGETICO (2018 PER GLI EDIFICI PUBBLICI 2020 PER I PRIVATI). DI QUI LE DIRETTIVE I REGOLAMENTI NUOVI PRONUNCIAMENTI COMUNITARI SUL TEMA DELL’EFFICIENZA ENERGETICA E DELLA PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVALI E LE CONSEGUENTI OPPORTUNITÀ ECONOMICHE
La Sottoscrizione del PATTO Modalità diverse di adesione al Patto dei Sindaci 1. PAES standard - presentato da un unico comune firmatario; 2. PAES comune a più Amministrazioni che possono congiuntamente attivare una duplice “Opzione”: Opzione 1 presentato da un gruppo di Comuni firmatari, ma con impego singolo di ciascuna Amministrazione aderente; Opzione 2 presentato da un gruppo di Comuni firmatari ma con impego congiunto di tutte le Amministrazioni aderenti a conseguire gli obiettivi sottoscritti a livello territoriale. Il comune di Sernaglia della Battaglia e di Farra di Soligo hanno insieme deciso di aderire secondo l’Opzione 2
La Sottoscrizione del PATTO Le tappe già percorse 26 settembre 2014 Il Consiglio Comunale con delibera n°52 ha deciso di aderire al Patto dei Sindaci e ha dato mandato al Sindaco di sottoscriverne l’adesione 27 settembre 2014 il formulario di sottoscrizione è stato trasmesso all’ufficio del Patto a Bruxelles che ne ha confermato l’adesione 11 dicembre 2014 prima conferenza pubblica 15 gennaio 2015 la formazione ai tecnici comunali 23 gennaio 2015 il secondo incontro con i cittadini 06 febbraio 2015 il primo incontro con gli stakeholder
La Sottoscrizione del PATTO B.E.I. Baseline Emission Invenctory - preparare un inventario delle emissioni come punto di partenza per le successive azioni; Individuare un anno base dal quale partire Raccogliere tutti i dati di consumo della PA e del territorio Compilare uno specifico programma di calcolo
La Sottoscrizione del PATTO PAES: Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile, deve essere compilato entro un anno dalla delibera di adesione Analizzati i dati del BEI anno base nel nostro caso il 2008 Si procede con la verifica di quanto già realizzato dal 2008 ad oggi, tutte le azioni attuate sia dalla PA che dai cittadini vengono conteggiate Sulla base dei dati che si raccoglieranno si andrà a compilare un piano strategico individuando tutte quelle azioni utili per raggiungere l’obiettivo prefissato Approvazione in Consiglio Comunale del PAES e invio a Bruxelles
La Sottoscrizione del PATTO QUALI SETTORI E ATTIVITÀ? Poiché gli impegni del Patto riguardano l’intera area geografica dell’ente locale, il PAES include le azioni concernenti sia il settore pubblico che quello privato. I firmatari del Patto sono liberi di scegliere i loro principali settori di intervento. In linea di principio, è previsto che debbano coprire i settori che sono presi in considerazione all’interno dell’inventario: pubblico, terziario, residenziale, produttivo, commerciale Edifici, attrezzature/impianti & settori produttivi Illuminazione pubblica Trasporto (mezzi municipali, trasporti pubblici, privati) Produzione locale di elettricità Regolamenti e incentivi che facilitino l’azione dei privati e delle imprese
La Sottoscrizione del PATTO Attività di monitoraggio: presentare, su base biennale, un Rapporto sull’attuazione del Piano d’Azione, includendo le attività di monitoraggio e verifica svolte, pena l’esclusione dall’Elenco delle città aderenti al Patto.
IL PATTO DEI SINDACI: PERCHE’ Ma perché bisogna fare tutto questo ? Perché il vecchio modello di sviluppo economico si è dimostrato incapace di assicurare un futuro alle nuove generazioni, di qui la necessità di attivare una nuova economia basata: Sulla riduzione delle emissioni di CO2; Sulla produzione di energia da fonti rinnovabili; Sull’incrementare la resilienza degli ecosistemi naturali; Sulla produzione e sul lavoro a Km 0; Sull’uso sostenibile delle risorse naturali; Su nuovi stili di vita capaci di riassegnare significato e valore alla comunità, allo stare insieme, all’aiuto reciproco ed alla solidarietà.
Il PIANETA TERRA E L’IMPRONTA ECOLOGICA L'impronta ecologica misura l'area biologicamente produttiva di mare e di terra necessaria per rigenerare le risorse consumate da una popolazione umana e per assorbire i rifiuti prodotti. Per calcolare l'impronta ecologica si mette in relazione la quantità di ogni bene consumato (es. grano, riso, mais, cereali, carni, frutta, verdura, radici e tuberi, legumi, ecc.) con una costante di rendimento espressa in kg/ha (chilogrammi per ettaro). Il risultato è una superficie espressa quantitativamente in ettari.
L’ Earth Overshoot Day Può essere definito come la data in cui il consumo di risorse naturali da parte dell’umanità inizia a superare la produzione che i sistemi naturali della nostra Terra sono in grado di mettere a disposizione globalmente nell’arco dell’anno.
La Sottoscrizione del PATTO Quella della “Green Economy” è una vera rivoluzione e può essere attivata solo a fronte di profonda presa di coscienza da parte delle comunità locali, del sistema delle imprese e delle loro associazioni, così come delle Amministrazioni Locali. Per questo la Commissione UE fonda sempre di più le proprie politiche sul coinvolgimento dei cittadini e dei portatori di interesse, così come sulla sensibilizzazione e l’educazione delle giovani generazioni per questo l’obbligo ad attivare forme di progettazione partecipata.
IL PATTO DEI SINDACI: PERCHE’ A livello Comunitario vi è una profonda consapevolezza della necessità di intraprendere questo percorso e, per questo, a quelle amministrazioni che si allineano a questa nuova modalità di concepire l’economia viene garantita la possibilità di accesso a risorse finanziarie e a facilitazioni. In relazione alla Green Economy nel nuovo ciclo di programmazione comunitaria (2014-2020) vengono stanziate risorse pari al oltre il 30 % dei fondi previsti (circa 1.000 miliardi di €) per favorire questa transizione all’interno: Dei Fondi di Coesione; Dei fondi FESR; Del fondo sociale Europei (FSE); Ed in programmi quali Jessica, Elena, Life, ecc.
IL PATTO DEI SINDACI: PERCHE’ Il sostegno finanziario non verrà solo da risorse comunitarie, ma anche gli stati e le regioni sono chiamati a contribuire a questa transizione, di qui le varie forme di incentivo quali: Gli ecobonus; Il Conto Energia Termico; I certificati bianchi (TEE); I fondi rotativi; Il Piano Casa Nazionale; Il fondo rotativo di Kyoto.
IL PATTO DEI SINDACI E LE FONTI RINNOVABILI
grazie per l’attenzione! IL Patto dei Sindaci :una scelta importante per la qualità del nostro vivere TORMENA ANGELISA www.pattodeisindaci.eu atormena@consorziobioedilizia.it
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