RICERCA e DIDATTICA per promuovere intelligenza comprensione e partecipazione - Scuole Dada

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RICERCA e DIDATTICA per promuovere intelligenza comprensione e partecipazione - Scuole Dada
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                        RICERCA e DIDATTICA
                         per promuovere intelligenza
                        comprensione e partecipazione
                                   Atti del X Convegno della SIRD
                                          9‐10 aprile 2021

                                             I tomo
                                           Panel 1‐2‐3
                                    a cura di Pietro Lucisano
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                 Studi e ricerche sui processi di apprendimento‐insegnamento e valutazione

                                                diretta da
                                            PIETRO LUCISANO
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                                               Direttore
                                            Pietro Lucisano
                                     (Sapienza Università di Roma)

                                         Comitato scientifico
                       Jean-Marie De Ketele (Université Catholique de Lovanio)
                       Vitaly Valdimirovic Rubtzov (City University of Moscow)
                          Maria Jose Martinez Segura (University of Murcia)
                          Achille M. Notti (Università degli Studi di Salerno)
                          Luciano Galliani (Università degli Studi di Padova)
                     Loredana Perla (Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”)
                           Ettore Felisatti (Università degli Studi di Padova)
                         Giovanni Moretti (Università degli Studi di Roma Tre)
                        Alessandra La Marca (Università degli Studi di Palermo)
                          Roberto Trinchero (Università degli Studi di Torino)
                            Loretta Fabbri (Università degli Studi di Siena)
                             Ira Vannini (Università degli Studi di Bologna)
                          Antonio Marzano (Università degli Studi di Salerno)
                  Maria Luisa Iavarone (Università degli Studi di Napoli “Parthenope”)
                         Giovanni Bonaiuti (Università degli Studi di Cagliari)
                     Maria Lucia Giovannini (Università degli Studi di Bologna)
                      Elisabetta Nigris (Università degli Studi di Milano-Bicocca)
                         Patrizia Magnoler (Università degli Studi di Macerata)

                                      Comitato di Redazione
                           Rosa Vegliante (Università degli Studi di Salerno)
                          Cristiana De Santis (Sapienza Università di Roma)
                            Dania Malerba (Sapienza Università di Roma)
                          Marta De Angelis (Università degli Studi di Foggia)
                     Arianna Lodovica Morini (Università degli Studi di Roma Tre)

                                    Collana soggetta a peer review
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                        RICERCA e DIDATTICA
                         per promuovere intelligenza
                        comprensione e partecipazione
                                   Atti del X Convegno della SIRD
                                          9‐10 aprile 2021

                                             I tomo
                                           Panel 1‐2‐3
                                    a cura di Pietro Lucisano
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                                     ISBN volume 978‐88‐6760‐832‐4
                                         ISSN collana 2612‐4971
                                    FINITO DI STAMPARE SETTEMBRE 2021

                                   2021 © Pensa MultiMedia Editore s.r.l.
                         73100 Lecce • Via Arturo Maria Caprioli, 8 • Tel. 0832.230435
                         25038 Rovato (BS) • Via Cesare Cantù, 25 • Tel. 030.5310994
                            www.pensamultimedia.it • info@pensamultimedia.it
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             XI      Presentazione
                     Pietro Lucisano

             XV      Introduzione al Panel 1
                     Federico Batini, Maria Luisa Iavarone

             XXI     Introduzione al Panel 2a
                     Giovanni Moretti, Alessandra La Marca

             XXV Introduzione al Panel 2b
                 Loredana Perla, Roberto Trinchero

             XXXII Introduzione al Panel 2c
                   Guido Benvenuto, Ettore Felisatti

             XL      Introduzione al Panel 3
                     Loretta Fabbri, Teresa Grange

                                             Panel 1
               Intelligenza, comprensione e partecipazione… nell’atopia educativa

             03      Le difficoltà riscontrate dagli studenti durante la didattica a
                     distanza. La percezione degli insegnanti della Regione Cam-
                     pania
                     Rosa Vegliante, Sergio Miranda

             20      Effetti della Didattica a Distanza nella Scuola Primaria: Uno
                     Studio di Caso sul tema delle relazioni fra insegnanti, studenti
                     e genitori durante il lockdown per Covid19
                     Corrado Petrucco, Daniele Agostini, Elisa Bellettato

                                             V |Indice
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             36     Didattica a Distanza nel contesto scolastico. Primi esiti delle
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                    del Lazio
                    Irene Stanzione, Arianna Morini

             53     Emergenza Covid-19 e sviluppo della competenza metacogni-
                    tiva dei docenti universitari neoassunti
                    Alessandra La Marca, Federica Martino, Dorotea Rita Di Carlo

             71     Commenti e riflessioni sulla DAD nel questionario SIRD:
                    studio esplorativo dei dati dell’Emilia Romagna
                    Chiara Dalledonne Vandini, Lucia Scipione

             86     Una Scala per misurare i fattori interni ed esterni della resi-
                    lienza professionale degli insegnanti
                    Guido Benvenuto, Nicoletta Di Genova, Antonella Nuzzaci, Ales-
                    sandro Vaccarelli

                                              Panel 2
                          Intelligenza, comprensione e partecipazione…
                           nei contesti di apprendimento-insegnamento

             106    Apprendimento ed engagement nei contesti universitari: quali
                    risorse dai percorsi di tirocinio
                    Arianna Giuliani

             120    Metodologie e pratiche didattiche adottate durante la pande-
                    mia. Uno studio di caso
                    Antonio Marzano

             133    Problemi aperti e modalità di pensiero degli insegnanti in for-
                    mazione e in servizio
                    Andrea Pintus

             141    L’insegnamento online durante la prima ondata di pandemia.
                    Un sondaggio in una Facoltà di Scienze della Formazione
                    Daniele Morselli, Silvia Dell’Anna, Rosa Bellacicco, Ulrike Stad-
                    ler-Altmann

                                            VI |Indice
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             158     Modalità didattiche e valutative utilizzate nella didattica a di-
                     stanza durante l’emergenza Covid-19: focus sui dati di Tosca-
                     na e Umbria e approfondimenti sull’indagine nazionale SIRD
                     Irene Dora Maria Scierri, Giulia Toti, Giulia Barbisoni, Eleonora
                     Pera, Ilaria Salvadori, Davide Capperucci, Federico Batini

             177     La didattica universitaria in modalità mista sincrona durante
                     la pandemia: esiti di un percorso di valutazione formativa
                     Elena Luppi, Aurora Ricci

             192     La valutazione tra pari per potenziare la capacità di scrittura
                     in digitale. Un’indagine esplorativa nel contesto universitario
                     Giovanni Moretti, Bianca Briceag, Alessia Gargano

             207     Comprensione del testo negli studenti liceali: la revisione del-
                     lo strumento d’indagine
                     Marika Calenda, Annamaria Petolicchio, Concetta Ferrantino

             221     Il modello DADA (Didattiche per Ambienti Di Apprendi-
                     mento): l’apporto della Ricerca-Formazione e aspetti ludifor-
                     mi del co-insegnamento e del co-apprendimento
                     Cristiana De Santis

             236     Educazione civica e cittadinanza digitale: dalle rappresenta-
                     zioni dei docenti alla formazione
                     Viviana Vinci, Rosa Palermo, Silvestro Malara

             251     La Self-Efficacy degli insegnanti di sostegno in formazione
                     iniziale
                     Valeria Di Martino, Leonarda Longo, Giulia Costa

             263     Un corpus di testi trilingue per promuovere la riflessione sulla
                     pratica didattica
                     Lilia Andrea Teruggi, Elisa Farina

             280     Il punto sulla formazione degli insegnanti: cosa ne pensano i
                     docenti italiani delle scuole secondarie di I e II grado
                     Marta Cecalupo, Eleonora Mattarelli

                                            VII |Indice
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             295     Pensiero critico e attività work-based in contesti universitari
                     online. Un’esperienza pilota
                     Antonella Poce, Maria Rosaria Re, Carlo De Medio, Mara Valen-
                     te, Alessandra Norgini

             312     Sfide e credenze sull’approccio cooperativo: uno studio esplo-
                     rativo sugli insegnanti di sostegno in formazione
                     Giovanna Malusà

             330     Percorsi di english medium instruction ed engagement degli
                     studenti: un approccio trasformativo offerto dalla Peer Obser-
                     vation
                     Luigina Mortari, Roberta Silva, Alessia Bevilacqua

             346     Un Intervento Polivalente sull’Educazione al Pensiero Critico
                     Alessandra Imperio

             360     La didattica a distanza nella scuola in emergenza. Uno sguar-
                     do quantitativo sui/lle docenti dell’Emilia Romagna
                     Andrea Ciani, Aurora Ricci

             376     Convinzioni e atteggiamenti degli insegnanti di scuola prima-
                     ria italiani e orientamento all’uso formativo delle prove IN-
                     VALSI di matematica
                     Elisa Truffelli, Ira Vannini

             396     Sviluppo della professionalità del docente sulla valutazione in
                     matematica mediante l’uso del gioco da tavolo: un percorso di
                     ricerca-formazione
                     Liliana Silva, Andrea Maffia

             411     Consapevolezza degli insegnanti delle ragioni degli errori de-
                     gli studenti in matematica: uno studio esplorativo nella Scuo-
                     la Primaria
                     Valentina Vaccaro, Eleonora Faggiano, Federica Ferretti

             431     Videoanalisi e formazione dei docenti universitari: un sistema per
                     l’osservazione di pratiche di Informal Formative Assessment
                     Alessandra Rosa

                                             VIII |Indice
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             450     Garantire l’accesso all’insegnamento dello strumento musica-
                     le agli allievi con disabilità e con DSA nelle SMIM. Una ricer-
                     ca nazionale
                     Amalia Lavinia Rizzo, Marina Chiaro, Cristiano Corsini, Barba-
                     ra De Angelis, Filippo Sapuppo, Annalisa Spadolini, Marianna
                     Traversetti

             465     Lo sviluppo dell’intelligenza linguistica e della competenza
                     comunicativa degli studenti universitari. Un esperimento
                     Brain-Based in Dad
                     Giuseppa Compagno, Martina Albanese

             483     Comprensione del testo & Reciprocal teaching: un progetto
                     di ricerca nazionale in una prospettiva inclusiva
                     Marianna Traversetti, Amalia Lavinia Rizzo

             499     Reflective e Generative Learning nella formazione dei futuri
                     docenti di sostegno
                     Giuseppa Cappuccio, Lucia Maniscalco

             516     Le attività educative proposte dai Nidi di Roma capitale du-
                     rante il lockdown
                     Guido Benvenuto, Patrizia Sposetti, Giordana Szpunar

             534     La Didattica a Distanza (DaD) nell’era del Covid-19. Un’in-
                     dagine esplorativa rivolta agli studenti del Dipartimento di
                     Scienze Politiche e Sociali di Catania
                     Paolina Mulè, Daniela Gulisano

             549     ll TPACK (Technological Pedagogical Content Knowledge) e
                     la formazione dei docenti di sostegno
                     Alessandra La Marca, Elif Gulbay, Vincenza Maria Gaglio

             564     A scuola in armonia? Insieme si può! Ricerca valutativa sul
                     POR Leggo al quadrato2 in tre istituti comprensivi catanesi
                     Salvatore Impellizzeri, Giovanni Morello, Giuseppe C. Pillera

                                            IX |Indice
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             584     Promuovere le competenze strategiche e il successo accademi-
                     co degli studenti universitari mediante il tutoraggio tra pari
                     online a distanza
                     Alessandro Di Vita

             599     Pratiche di assessment: un questionario per sviluppare la lite-
                     racy dei docenti
                     Simona Ferrari, Salvatore Messina

                                               Panel 3
                          Intelligenza, comprensione e partecipazione…
                                nei contesti sociali ed extrascolastici

             617     Progettare e valutare interventi formativi trasparenti e spendi-
                     bili nella formazione continua finanziata
                     Daniela Robasto

             635     Studio esplorativo sulla prevenzione e cura dell’obesità attra-
                     verso la telemedicina: orizzonti transdisciplinari del lavoro
                     educativo
                     Stefania Massaro, Loredana Perla

                                             X |Indice
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             II.9
             –––––––––––––––––
             Il modello DADA (Didattiche per Ambienti Di Apprendimento): l’ap-
             porto della Ricerca-Formazione e aspetti ludiformi del co-insegnamen-
             to e del co-apprendimento
             The DADA model (Didactics for Learning Environments): The Con-
             tribution of Research-Training and Ludiformi Aspects of Co-teaching
             and Co-learning
             –––––––––––––––––
             Cristiana De Santis
             Sapienza Università di Roma

                       Il contributo presenta i primi risultati emersi dall’analisi dei
                       dati qualitativi raccolti tramite focus group e interviste con-
            abstract

                       dotte con nove insegnanti di una scuola secondaria di primo
                       grado di Roma, che adotta il modello DADA (Didattiche per
                       Ambienti Di Apprendimento) dal 2016-2017. L’analisi inter-
                       pretativa fenomenologica e la Ricerca-Formazione guidano
                       l’analisi e i processi di ricerca. Obiettivo della ricerca è indaga-
                       re le pratiche didattiche degli insegnanti favorite dal modello
                       DADA, analizzando alcuni temi emergenti, col supporto del
                       software per analisi qualitative MAXQDA. Dai risultati emer-
                       ge l’aspetto ludiforme di alcune pratiche didattiche svolte con
                       la partecipazione di due o tre insegnanti durante una stessa ora
                       di lezione e classe di studenti che porta a un ripensamento de-
                       gli approcci didattici da parte degli insegnanti.
                            –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
                       The paper presents the first results that emerged from the anal-
                       ysis of qualitative data collected through focus groups and in-
                       terviews conducted with nine teachers at a lower secondary
                       school in Rome, which adopts the DADA model (Didactics
                       for Learning Environments) from 2016-2017. Phenomeno-
                       logical interpretative analysis and Research-Training guide the
                       analysis and research processes. The aim of the research is to
                       investigate the didactics practices of teachers favored by the
                       DADA model, analyzing some emerging themes, with the
                       support of the software for qualitative analysis MAXQDA.
                       The results show the ludiforme aspect of some didactics prac-

                                                 221 |Ricerche
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                     tices carried out with the participation of two or three teachers
                     during the same lesson hour and class of students, which leads
                     to a rethinking of didactics approaches by teachers.
                          –––––––––––––––––––––––––––––––––––––––––
                     Parole chiave: ricerca-formazione; co-insegnamento e co-ap-
                     prendimento ludiformi; modello scuole DADA.

                     Keywords: research-training; ludiformi co-teaching and co-
                     learning; DADA school model.

             1. Introduzione

             Il contributo presenta i primi risultati emersi dall’analisi dei dati
             qualitativi raccolti tramite focus group e interviste condotte con
             nove insegnanti di una scuola secondaria di primo grado di Ro-
             ma, che adotta il modello DADA (Didattiche per Ambienti Di
             Apprendimento) (Cangemi & Fattorini, 2015; Asquini et al.,
             2017; Bordini et al., 2017; Asquini & Cecalupo, 2019; Benve-
             nuto & Fattorini, 2020; De Santis & Asquini, 2020) dall’anno
             scolastico 2016-2017, inserendosi nel progetto di ricerca di dot-
             torato.
                 Aspetto peculiare del modello DADA è l’“aula-ambiente di
             apprendimento” assegnata a uno o due docenti della stessa ma-
             teria che hanno la possibilità di adattare l’aula, con la partecipa-
             zione degli studenti, nel modo ritenuto più adeguato in base alle
             attività da svolgere; questo, oltre a una valorizzazione della pro-
             fessionalità degli insegnanti, genera un processo di riattivazione
             della concentrazione degli studenti, promosso dal cambio aula-
             laboratorio in base all’orario giornaliero.
                 Rispetto ad altre “innovazioni possibili” promosse dal proget-
             to Avanguardie educative, nato per iniziativa dell’INDIRE (Laici
             & Orlandini, 2016; INDIRE, 2017), il modello DADA si carat-
             terizza per un coinvolgimento “corale” della comunità educativa

                                              222 |Ricerche
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             (studenti, insegnanti, collaboratori scolastici, genitori, dirigenti,
             ecc.) (Fattorini, n.d.) che lo accoglie.
                 Dal punto di vista didattico, il cambiamento è promosso dal-
             la “visione didattico-pedagogica” dell’insegnante che si mette in
             discussione, ripensando il proprio ruolo professionale in un con-
             fronto aperto con gli attori della comunità educativa. D’altro
             canto, gli studenti, agenti attivi del processo educativo, sono pre-
             disposti a fare esperienza di modi responsabili e collaborativi d’a-
             zione, in contesti di apprendimento innovativi (OECD, 2017)
             che facilitano approcci operativi alle conoscenze, sviluppando
             abilità e competenze tese al «benessere dei giovani, per una vita
             responsabile e di successo» (Chernyshenko, Kankaraš & Dra-
             sgow, 2018).
                 Il sopraggiungere della crisi aperta dalla pandemia dovuta al
             diffondersi del coronavirus dalla fine dell’anno 2019 ha fatto tra-
             ballare “molteplici universi”, compresi i sistemi di istruzione
             (Capperucci, 2020). Tra il primo lockdown del marzo 2020 e
             quello del marzo 2021, le scuole di ogni ordine e grado sono sta-
             te costrette a chiudere per cercare di evitare il diffondersi del con-
             tagio (Schleicher, 2020). Durante questi periodi di chiusura, le
             scuole hanno cercato di mantenere una continuità di insegna-
             mento-apprendimento tramite la Didattica a distanza. Gli inse-
             gnanti si sono dovuti adattare a nuove modalità di erogazione
             della didattica, a cui non tutti si sentivano o erano stati formati
             (Di Donato, 2020). Gli studenti hanno potuto “connettersi”
             con compagni di classe e insegnanti solo tramite dispostivi digi-
             tali; le scuole si sono dotate di piattaforme digitali per proseguire
             a distanza, cercando di prestare attenzioni e supporti agli studen-
             ti con più difficoltà (Schleicher, 2020).
                 Un primo bilancio delle complicazioni incontrate nella Di-
             dattica a distanza, durante il lockdown iniziato a marzo 2020, è
             dato dalla ricerca nazionale condotta dalla SIRD (Società Italia-
             na di Ricerca Didattica) che ha coinvolto più di 16.000 inse-
             gnanti italiani (Girelli, 2020). Tra le criticità maggiormente ri-
             scontrate nella Didattica a distanza, dalla ricerca SIRD, emergo-

                                          223 |Ricerche
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             no l’aumento del carico di lavoro da parte degli insegnanti e la
             valutazione degli studenti, non meno rilevanti anche problemi
             tecnici che hanno inficiato le forme di contatto con gli studenti,
             la loro partecipazione e il loro raggiungimento a distanza. Tutta-
             via, ci sono stati aspetti positivi rilevati dagli inseganti in DaD e
             cioè una più intensa collaborazione tra colleghi, con lo staff sco-
             lastico e con le famiglie (Lucisano, 2020). Certamente, la DaD
             ha portato con sé anche una serie di considerazioni sul sistema
             scolastico italiano che si snodano su diversi macro-temi, come i
             processi di inclusione, lo sviluppo di competenze, in particolar
             modo digitali, non soltanto degli studenti, ma anche degli inse-
             ganti, le relazioni quotidiane tra docenti e allievi fortemente mi-
             nate dalla DaD, ma connotate comunque da una doppia artico-
             lazione tra punti di forza e di debolezza (Batini et al., 2020).
                 Superato il primo lockdown, dopo la pausa estiva, il nuovo
             anno scolastico è iniziato in modo un po’ altalenante per i diversi
             gradi scolastici, nel rispetto dei provvedimenti governativi per il
             ritorno in presenza. La scuola secondaria di secondo grado ha
             subìto maggiori restrizioni rispetto alla presenza degli studenti in
             classe, mentre la scuola del primo ciclo, a settembre, ha visto un
             rientro in aula, seppure condizionato dalle norme di distanzia-
             mento fisico e annessi mascherine e igienizzanti. Nonostante gli
             studenti delle scuole secondarie di primo grado siano tornati in
             presenza, da settembre 2020 fino al lockdown di marzo 2021, il
             ritorno, soprattutto per chi attuava il modello DADA, non è sta-
             to privo di difficoltà, perché i benefici derivanti dal DADA sono
             stati messi da parte per “fare spazio” al distanziamento; questo ha
             comportato una forte limitazione delle attività didattiche, tra-
             sformando completamente la partecipazione alla vita scolastica.

             2. La ricerca: partecipanti e metodologie

             La presente ricerca, che si innesta in un più ampio contesto del-
             lo studio di caso (Yazan, 2015) sviluppato nel progetto di dot-

                                          224 |Ricerche
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             torato, ha come obiettivo quello di indagare le pratiche didat-
             tiche di una scuola secondaria di primo grado DADA di Roma
             che, dall’a.s. 2019-2020, ha avviato una sperimentazione digi-
             tale, adottando per tutte le classi prime l’iPad come strumento
             didattico. La scelta di questa scuola come “caso” è data dall’in-
             tersezione del modello DADA con la sperimentazione digitale,
             nonostante nel ritorno in presenza, il DADA non fosse attua-
             bile.
                 Le domande di ricerca che guidano lo studio indagano l’espe-
             rienza vissuta dagli insegnanti nel contesto DADA, quali sono le
             loro pratiche didattiche e come queste influenzano lo sviluppo di
             competenze negli studenti, in riferimento alle Indicazioni Na-
             zionali del 2012 (GU, 2013) e ai Nuovi Scenari del 2018
             (MIUR, 2018). Per approfondire questi aspetti, l’analisi inter-
             pretativa fenomenologica (o IPA – Interpretative Phenomenologi-
             cal Analysis) è stata scelta come approccio che potesse esplorare
             in profondità la prospettiva esperienziale dei partecipanti (Paga-
             ni, 2020). Si è scelto di condurre un focus group con cinque in-
             segnanti che si trovano da più tempo nella scuola e che quindi
             hanno lavorato, per almeno un anno, con il modello DADA. Il
             focus group, oltre a fare emergere gli aspetti peculiari della didat-
             tica DADA, aveva lo scopo di individuare tra gli insegnanti quel-
             li che si potrebbero definire i “rappresentanti” per ogni materia
             scolastica, rispettando sempre il requisito di aver lavorato alme-
             no un anno durante il modello DADA e che potessero, quindi,
             raccontare il DADA dal proprio punto di vista specifico, indaga-
             to poi tramite le interviste individuali.
                 La collaborazione tra la scuola e l’università Sapienza è inizia-
             ta con lo studio di monitoraggio delle classi prime che hanno im-
             plementato la sperimentazione digitale, attraverso l’osservazione
             non partecipante di tipo sistematico (Trinchero, 2002; Asquini,
             2018), creando con i cinque partecipanti al focus group le pre-
             messe per «un confronto continuo e sistematico» tra insegnanti
             e ricercatori nella prospettiva della Ricerca-Formazione che «si
             propone come trasversale ai molteplici e più specifici approcci

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             metodologici di ricerca prescelti dal ricercatore e li accompagna
             senza snaturarli, adattandosi» (Vannini, 2018, p. 22).
                 Il focus group con i cinque insegnanti è stato svolto a gennaio
             2021, in modalità online, nel rispetto delle norme di sicurezza
             per arginare la pandemia; è stato audio registrato previo consen-
             so dei partecipanti, i quali, avendo fatto esperienza di incontri di
             gruppo online durante la DaD, hanno organizzato in autonomia
             i turni di parola, senza sovrapposizioni e/o interferenze. L’incon-
             tro è stato condotto dalla sottoscritta, seguendo una traccia se-
             mi-strutturata, focalizzando la discussione sulle pratiche didatti-
             che agite durante l’attuazione del DADA. Per motivi di privacy,
             si è scelto di non riportare i nomi dei partecipanti, ma soltanto
             la materia di insegnamento.
                 Hanno partecipato al focus group l’insegnante di Educazione
             fisica che lavora nella scuola da dieci anni, l’insegnante di Mate-
             matica e scienze da quattro anni e gli insegnanti di Lettere (ita-
             liano, storia, geografia), Musica e Sostegno da tre anni. Gli stessi
             insegnanti hanno poi partecipato agli incontri individuali, a cui
             si sono aggiunti i docenti di Arte e immagine, Inglese, Religione
             e Tecnologia. Le interviste semi-strutturate sono state condotte
             per approfondire l’esperienza degli inseganti durante il periodo
             di DaD e di ritorno in presenza senza il modello DADA. In que-
             sto contributo, l’attenzione si posa sulle pratiche didattiche agite
             nel modello DADA.

             3. Analisi di dati e risultati

             Il processo analitico è iniziato con la trascrizione verbatim del fo-
             cus group e delle nove interviste, in cui gli elementi idiosincratici
             (tentennamenti, vocalizzazioni involontarie, pause, ecc.) sono
             stati rimossi. È seguita una lettura ricorsiva di ogni trascritto, du-
             rante la quale le prime notazioni hanno portato a commenti de-
             scrittivi e interpretativi, dai quali sono maturati i temi emergenti
             (Pagani, 2020). Tramite le strategie di astrazione e contestualiz-

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             zazione (Smith, Flowers & Larkin, 2009) si sono individuate le
             connessioni che hanno portato alla costruzione di temi sovraor-
             dinati. Con il supporto del software per analisi qualitative
             MAXQDA (Oliveira et al., 2013), la figura 1 mostra il sistema
             di codici: in riga i temi sovraordinati e in colonna i documenti
             relativi al focus group e alle interviste (cioè i partecipanti). La
             matrice fornisce una panoramica dei segmenti codificati in ogni
             documento a cui è stato assegnato un codice specifico. I nodi (o
             quadrati rossi) più grandi rappresentano una maggiore frequenza
             di temi emergenti rispetto a un tema sovraordinato, o nel “lin-
             guaggio” di MAXQDA (www.maqda.com), più segmenti all’in-
             terno di un codice del sistema, viceversa per i nodi (quadrati blu)
             più piccoli.

              Fig.1 - Matrice del sistema di codici derivante dal focus group e dalle interviste

                I temi sovraordinati rappresentati nella figura 1 sono emersi
             in relazione alle domande di ricerca e come sintesi tra le parole
             dei partecipanti e l’interpretazione della ricercatrice. Due temi
             però sono frutto di serendipità, cioè: Ricerca-Formazione e Di-

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             dattica ludiforme, i quali sono apparsi nel corso delle interviste e
             del focus group legandosi ad altri temi sovraordinati. Ci si sof-
             ferma sull’analisi di questi due temi che attraversano trasversal-
             mente il punto di vista dei partecipanti. Il tema Ricerca-Forma-
             zione fa riferimento alle considerazioni degli insegnanti sul rap-
             porto instaurato con i ricercatori che curano il monitoraggio per
             le classi che hanno avviato la sperimentazione digitale e chiedo-
             no un confronto e un supporto costante per affrontare tematiche
             spinose come nel caso del docente di Musica sulla valutazione
             (cfr. Tab.1) e non solo in relazione alle classi prime.

               Temi                    Estratti                                                Pagina

                                       È chiaro che quando suono uno strumento pos-
               Pratiche/Strumenti      so anche mettere una griglia di valutazione “hai
               di Valutazione          sbagliato 4 accordi invece di 6”, oppure “sei fuori
               Griglia di valuta-      di mezzo secondo piuttosto che uno”, lì è più fa-
               zione dello stru-                                                                 11
                                       cile, sull’esecuzione posso trovare una griglia che
               mento musicale          possa funzionare per tutti, però ecco, trovo serie
               facile da usare         difficoltà sull’atto creativo.
               Ricerca-Formazio-
               ne
               Supporto sulla va-                                                                12
                                       Ecco, su quello spero che voi mi possiate illumi-
               lutazione               nare in qualche modo!

                                       Cioè se dobbiamo scrivere scriviamo, se dobbia-
                                       mo mettere i voti mettiamo i voti; far convivere
               Pratiche/Strumenti      queste due cose, secondo me, ci fa diventare mat-
               di Valutazione          ti, allora erano meglio i giudizi; c’erano i giudizi,
               Cercare un’omo-         impariamo a dare i giudizi, formiamoci su que-
               geneità della valu-     sto, prendiamoci del tempo, perché ovviamente
               tazione in tutto l’i-   non puoi più fare uno scrutinio di un’ora su 20
               ter scolastico          ragazzi se devi scrivere un giudizio ex novo, per
                                       ogni ragazzo, che gli si cucia addosso e lasciamo-
                                       gli il giudizio. Poi si vedrà, perché tutta questa        28
               Ricerca-Formazio-       storia che voto, alle elementari mezzo giudizio di
               ne                      qua, poi alle superiori, cioè dobbiamo fare in
               Formarsi sulla va-      maniera che su tutto l’iter scolastico ci sia una
               lutazione               omogeneità di valutazione e di certificazione.

                                       Però fateci formazione, vi prego, devo sapere!

                     Tab.1 – Temi sovraordinati (Pratiche/Strumenti di Valutazione;
                Ricerca-Formazione) ed emergenti nell’intervista dell’insegnante di Musica

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                 O come nel caso dell’insegnante di Religione che considera
             fondamentale sia il confronto con i ricercatori, sia un riscontro
             “reale, onesto”, in relazione al percorso intrapreso dagli inse-
             gnanti sia con il modello DADA, sia con la sperimentazione di-
             gitale.
                 Per ciò che riguarda il tema della Didattica ludiforme è emerso
             principalmente legato al modello DADA.

                   Fig.2 – Temi emergenti nel tema sovraordinato Didattica ludiforme
                                 emersi dal focus group e dalle interviste

                 La Didattica ludiforme «riguarda le modalità di apprendimen-
             to-insegnamento» (Salerni, 2013, p.55) che coinvolgono stu-
             denti e insegnanti, i quali condividono «attività [che] divengono
             più complesse e impegnative, e […] si fanno […] ludiformi, cioè
             consapevoli del “significato ulteriore” degli scopi. Ora occorre
             anche sforzo, esercizio, tenacia. Ma la motivazione intrinseca do-
             vrebbe restare la molla di fondo dell’operare» (Visalberghi, 1988,
             p. 75). L’attività ludiforme «si rapporta a prospettive future di ul-

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             teriori attività, personali e/o sociali, rispetto alle quali potrà ope-
             rare come mezzo materiale utile al loro espletamento» (Ivi, p. 7).
             Visalberghi sottolinea l’aspetto “gratificante” dell’attività ludica
             e che si ritrova nella ludiforme, come attività che impegna, che
             possiede una continuità esperienziale e che evita la ripetitività
             grazie all’introduzione di elementi innovativi. Questi aspetti che
             emergono dalle pratiche didattiche favorite dal modello DADA
             e declinate sotto diversi aspetti, (cfr. Fig. 2) coinvolgono non sol-
             tanto gli studenti, ma gli insegnanti stessi; dunque, non si tratta
             solo di creare le condizioni affinché gli studenti abbiano la pos-
             sibilità di esperire attività ludiformi, ma di mostrarne l’attuazio-
             ne mediante il co-insegnamento e il co-apprendimento. Dal fo-
             cus group è emerso come, durante il DADA, gli insegnanti di
             Educazione fisica, Matematica e scienze e Musica, al termine del
             proprio orario giornaliero o nelle “ore libere”, raggiungessero i
             colleghi nelle proprie aule, dando forma ad attività didattiche a
             più voci; questo è stato particolarmente efficace con l’introdu-
             zione della sperimentazione digitale (cfr. Tab. 2).

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               Temi              Estratti                                                   Pagina
                                 ci siamo trovati senza averlo assolutamente program-
                                 mato anche in prima con [Educazione fisica] su una
                                 questione, e in questo caso era molto più semplice
                                 perché tutti e due stavamo facendo un pochino di
                                 formazione sulla didattica digitale quindi su come
                                 far funzionare l’iPad e lui mi aveva chiesto aiuto su
                                 come inserire una colonna sonora nella applicazione
                                 Keynote e ovviamente io non lo sapevo, cioè avevo
               Didattica ludi-   fatto qualche prova, ma mi ero assolutamente scor-
               forme             dato, prontamente abbiamo girato la didattica […]
               Dal co-inse-                                                                  21
                                 e abbiamo detto: “bene ragazzi, adesso sarete voi a
               gnamento lu-      cercare intuitivamente come e quali sono le iconette
               diforme di        da cercare!”
               Musica ed         […]siamo usciti da quella lezione con i ragazzi che
               Educazione fi-    erano piegati in due dalle risate, noi non vi dico co-
               sica al co-ap-    me, ma […] poi il risultato, io non pensavo, ma nel
               prendimento       giro di una settimana i ragazzi a me hanno trovato tre
               ludiforme di      modi diversi per risolvere il problema. Allora forse
               insegnanti e      abbiamo sbagliato proprio tutto, nel senso: scendia-
               studenti. Espe-   mo dalla cattedra, cerchiamo di creare veramente un
               rienza che        ambiente divertente perché vi assicuro che da quella
               cambia e in-      lezione, come anche molto spesso dall’ultima ora in
               fluenza com-      terza, ne usciamo con i ragazzi piegati in due dalle ri-
               pletamente        sate, però non è una perdita di tempo perché quel-
               l’approccio di-   l’ambiente, fatto di risate, di scherzo, perché tanto è
               dattico           l’ultima ora, poi ha una conseguenza: ha una conse-         22
                                 guenza che poi questi a casa si sono messi a cercare
                                 questa cosa e hanno trovato varie soluzioni. [...]
                                 e ho totalmente modificato il mio approccio a quel
                                 poco di storia della musica che faccio, perché a que-
                                 sto punto scusate, ma perché io devo prepararmi un
                                 percorso quando poi i ragazzi puntualmente si inte-
                                 ressano magari a un aspetto che per te era secondario?
              Tab. 2 - Temi sovraordinati (Didattica ludiforme) ed emergenti dal focus group:
                                   co-insegnamento e co-apprendimento

                 In questo contesto, il co-insegnamento e il co-apprendimen-
             to sono intesi come pratiche didattiche «tra insegnanti che lavo-
             rano insieme con un gruppo eterogeneo di studenti che appren-
             dono insieme e ottengono importanti traguardi di apprendi-
             mento… è la collaborazione tra docenti e tra docenti e studenti
             intesa come relazione genuina di partecipazione che può diveni-
             re modello per tutti coloro che sono coinvolti nel processo»
             (Ghedin, Aquario & Di Masi, 2013, p. 158). Il co-insegnamen-

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             to si mostra anche come momento formativo tra insegnanti che
             confrontano i loro diversi approcci didattici e metodologici. Al-
             tro esempio di co-apprendimento è dato dall’esperienza dell’in-
             segnante di Lettere che descrive i momenti in cui apprende dai
             suoi studenti a usare una particolare applicazione dell’iPad, o an-
             cora, l’insegnante di Tecnologia che considera la valutazione co-
             me momento di “soddisfazione personale del ragazzo”, o l’entu-
             siasmo che scaturisce dalle attività ludiformi raccontate dall’in-
             segnante di Arte e immagine nella “Bottega dell’arte”.

             4. Conclusioni e prospettive

             «La qualità dell’ambiente educativo è insieme e in modo inter-
             connesso qualità dell’opera dei docenti e qualità degli apprendi-
             menti che vi realizzano i discenti» (Visalberghi, 1988, p.100). La
             partecipazione di due o tre insegnanti, in una stessa ora di lezio-
             ne e classe, crea le condizioni per sviluppare quelle competenze
             non solo didattico-disciplinari, ma anche di collaborazione, di
             “lavoro in comune” tra docenti e tra studenti e docenti «ai fini di
             una soddisfacente qualità dell’educazione» (Ivi, p.104).
                 I temi emersi dalla ricerca come frutto di serendipità portano
             a riflettere sul bisogno di confronto e di “compartecipazione”
             non soltanto degli insegnanti tra loro come fonte di formazione
             professionale in una “comunità di pratica” (Lave & Wenger,
             2006), ma anche con i ricercatori che, nell’ottica della Ricerca-
             Formazione, apportano ulteriori risorse per una comunità edu-
             cativa che apprende “nel corso dell’azione” (Schön, 2010). Que-
             sti elementi «spontanei» (Visalberghi, 1988) saranno motivo di
             approfondimento nel prosieguo della ricerca.

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