PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE - COMUNE DI CAVEZZO Ente di Area vasta di Modena
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COMUNE DI CAVEZZO Ente di Area vasta di Modena PIANO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE Aggiornamento ai sensi del D.Lgs n. 1/2018 e D.G.R n. 1439/2018
INDICE PREMESSA pag. 4 Il Nuovo Codice della Protezione Civile Funzione dei Comuni Il nuovo Sistema di Allertamento 1. INQUADRAMENTO GENERALE E SCENARI DI EVENTO pag. 8 1.1. Inquadramento territoriale 1.2. Eventi con preannuncio – Criticità e Scenari di evento 1.2.1.1. Criticità Idraulica – scenari di riferimento – effetti al suolo 1.2.1.2. Criticità per Temporali - scenari di riferimento – effetti al suolo 1.2.1.3. Altri Eventi con preannuncio - scenari di riferimento – effetti al suolo 1.2.2. Criticità Idraulica, Criticità idrogeologica e Criticità per Temporali 1.2.2.1. Scenari specifici 1.2.2.2. Storico eventi 1.2.3. Vento, Temperature estreme, Neve, Pioggia che gela 1.2.3.1. Scenari specifici 1.2.3.2. Storico eventi 1.3. Eventi senza preannuncio – Criticità e Scenari di evento 1.3.1 Sisma 1.3.3.1. Scenari specifici 1.3.3.2. Storico eventi 1.4. Elementi esposti al rischio e Persone 1.5. Cartografia 2. ORGANIZZAZIONE DELLA STRUTTURA COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE pag. 43 2.1. Struttura comunale di Protezione Civile 2.2. Struttura del Centro Operativo Comunale – COC 2.3. Disponibilità finanziarie per le attività di Protezione Civile 2.4. Strumenti informatici: web allerte e sistemi locali 2.5. Volontariato comunale di Protezione Civile 2.6. Formazione, Esercitazioni ed Iniziative di Protezione Civile 2.7. Risorse comunali: materiali e mezzi ed aree di emergenza 3. MODELLO DI INTERVENTO pag. 51 3.1. Piano Interno (che – cosa – quando) 3.1.1 Eventi con preannuncio; 3.2. Segnalazioni, report danni, ordinanze 3.3. Condizione Limite per l’Emergenza 3.4. Pianificazione specifica di Emergenza 2
4. INFORMAZIONE ALLA POPOLAZIONE pag. 56 4.1. Informazione alla popolazione propedeutica 4.2. Informazione alla popolazione preventiva 4.3. Informazione alla popolazione in emergenza 5. ALLEGATI OPERATIVI pag. 59 3
PREMESSA IL NUOVO CODICE DELLA PROTEZIONE CIVILE Con l’entrata in vigore del “Codice della Protezione Civile” - Decreto Legislativo n.1 del 02/01/2018 (che ha totalmente abrogato la precedente Legge n. 225/1992), viene nuovamente ribadito che la Protezione Civile è un servizio nazionale di pubblica utilità, inteso come il “sistema che esercita la funzione di protezione civile costituita dall'insieme delle competenze e delle attività volte a tutelare la vita, l'integrità fisica, i beni, gli insediamenti, gli animali e l'ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall’attività dell'uomo”. Le attività di Protezione Civile sono la PREVISIONE, la PREVENZIONE e MITIGAZIONE DEI RISCHI, la GESTIONE DELLE EMERGENZE e il LORO SUPERAMENTO. La PREVISIONE consiste nell'insieme delle attività, svolte anche con il concorso di soggetti dotati di competenza scientifica, tecnica e amministrativa, dirette all'identificazione e allo studio, anche dinamico, degli scenari di rischio possibili, per le esigenze di allertamento del Servizio nazionale, ove possibile, e di pianificazione di protezione civile. La PREVENZIONE consiste nell'insieme delle attività di natura strutturale e non strutturale, svolte anche in forma integrata, dirette a evitare o a ridurre la possibilità che si verifichino danni conseguenti a eventi calamitosi anche sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione. Sono attività di PREVENZIONE NON STRUTTURALE di protezione civile quelle concernenti: l'allertamento del Servizio nazionale, articolato in attività di preannuncio in termini probabilistici, ove possibile e sulla base delle conoscenze disponibili, di monitoraggio e di sorveglianza in tempo reale degli eventi e della conseguente evoluzione degli scenari di rischio; la pianificazione di protezione civile (come stabilito dalla D.G.R n. 962 del 25/06/2018); la formazione e l'acquisizione di ulteriori competenze professionali degli operatori del Servizio nazionale; l'applicazione e l'aggiornamento della normativa tecnica di interesse; la diffusione della conoscenza e della cultura della protezione civile, anche con il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, allo scopo di promuovere la resilienza delle comunità e l'adozione di comportamenti consapevoli e misure di autoprotezione da parte dei cittadini; l'informazione alla popolazione sugli scenari di rischio e le relative norme di comportamento nonché sulla pianificazione di protezione civile; la promozione e l'organizzazione di esercitazioni ed altre attività addestrative e formative, anche con il coinvolgimento delle comunità, sul territorio nazionale al fine di promuovere l'esercizio integrato e partecipato della funzione di protezione civile; le attività di cui al presente comma svolte all'estero, in via bilaterale, o nel quadro della partecipazione dell'Italia all'Unione europea e ad organizzazioni internazionali, al fine di promuovere l'esercizio integrato e partecipato della funzione di protezione civile; le attività volte ad assicurare il raccordo tra la pianificazione di protezione civile e la pianificazione territoriale e le procedure amministrative di gestione del territorio per gli aspetti di competenza delle diverse componenti. 4
Sono attività di PREVENZIONE STRUTTURALE di protezione civile quelle concernenti: la partecipazione all'elaborazione delle linee di indirizzo nazionali e regionali per la definizione delle politiche di prevenzione strutturale dei rischi naturali o derivanti dalle attività dell'uomo e per la loro attuazione; la partecipazione alla programmazione degli interventi finalizzati alla mitigazione dei rischi naturali o derivanti dall'attività dell'uomo e alla relativa attuazione; l'esecuzione di interventi strutturali di mitigazione del rischio in occasione di eventi calamitosi, in coerenza con gli strumenti di programmazione e pianificazione esistenti; le azioni integrate di prevenzione strutturale e non strutturale per finalità di protezione civile. La GESTIONE DELLE EMERGENZE consiste nell'insieme, integrato e coordinato, delle misure e degli interventi diretti ad assicurare il soccorso e l'assistenza alle popolazioni colpite dagli eventi calamitosi e agli animali e la riduzione del relativo impatto, anche mediante la realizzazione di interventi indifferibili e urgenti ed il ricorso a procedure semplificate, e la relativa attività di informazione alla popolazione. Il SUPERAMENTO DELLE EMERGENZE consiste nell'attuazione coordinata delle misure volte a rimuovere gli ostacoli alla ripresa delle normali condizioni di vita e di lavoro, per ripristinare i servizi essenziali e per ridurre il rischio residuo nelle aree colpite dagli eventi calamitosi, oltre che alla ricognizione dei fabbisogni per il ripristino delle strutture e delle infrastrutture pubbliche e private danneggiate, nonché dei danni subiti dalle attività economiche e produttive, dai beni culturali e dal patrimonio edilizio e all'avvio dell'attuazione delle conseguenti prime misure per fronteggiarli. Ai fini dello svolgimento delle attività, gli eventi emergenziali di protezione civile si distinguono in: A) emergenze connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall'attività dell'uomo che possono essere fronteggiati mediante interventi attuabili, dai singoli enti e amministrazioni competenti in via ordinaria; B) emergenze connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall'attività dell'uomo che per loro natura o estensione comportano l'intervento coordinato di più Enti o Amministrazioni, e debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo, disciplinati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e di Bolzano nell'esercizio della rispettiva potestà legislativa; C) emergenze di rilievo nazionale connesse con eventi calamitosi di origine naturale o derivanti dall'attività dell'uomo che in ragione della loro intensità o estensione debbono, con immediatezza d'intervento, essere fronteggiate con mezzi e poteri straordinari da impiegare durante limitati e predefiniti periodi di tempo. FUNZIONE DEI COMUNI Lo svolgimento, in ambito comunale, delle attività di pianificazione di protezione civile e di direzione dei soccorsi con riferimento alle strutture di appartenenza, è funzione fondamentale dei Comuni. Per lo svolgimento della suddetta funzione, i Comuni provvedono tra l’altro alla predisposizione e/o all’aggiornamento dei PIANI COMUNALI, così come stabilito dalla Regione Emilia-Romagna mediante la D.G.R. n. 1439 del 10/09/2018 recante “Indirizzi per la predisposizione dei Piani Comunale di Protezione Civile”. 5
Il Piano di Protezione Civile costituisce pertanto lo strumento fondamentale a disposizione dei Sindaci per l’esercizio delle attività di protezione civile sui propri territori. Il piano di protezione civile in particolare è alla base della gestione delle funzioni di SOCCORSO e SUPERAMENTO DELL’EMERGENZA, contenendo infatti le istruzioni e le procedure per affrontare con efficacia ed efficienza le emergenze a livello locale o sovracomunale ma, come detto, prevede anche un’analisi complessiva del territorio e l’individuazione preventiva delle aree, delle caratteristiche ambientali e dei contesti antropici che possono generare situazioni di rischio o subirne le conseguenze, consentendo quindi ai sindaci di espletare le altre funzioni di protezione civile attribuite loro dalla norma, ossia la PREVISIONE e la PREVENZIONE. Si tratta a tutti gli effetti di un’analisi ambientale a supporto della pianificazione territoriale comunale e/o sovracomunale, che può fornire alle amministrazioni locali anche preziosi elementi di valutazione nella pianificazione urbanistica, nella progettazione di infrastrutture di trasporto, negli indirizzi di trasformazione e valorizzazione del territorio, nell’organizzazione generale dell’amministrazione stessa. E’ estremamente importante che l’attenzione nei riguardi della protezione civile sia portata sui tavoli dove si disegnano le future linee di sviluppo urbano, affinché la pianificazione tenga conto dei rischi potenziali presenti sul territorio e delle strategie per minimizzare gli effetti sulla cittadinanza di eventuali calamità, siano esse di origine naturale o antropica. IL NUOVO SISTEMA DI ALLERTAMENTO Il Codice della Protezione Civile colloca l’Allertamento tra le attività di prevenzione non strutturale di protezione civile, definendolo come l’insieme delle attività di preannuncio in termini probabilistici, ove possibile e sulla base delle conoscenze disponibili, del monitoraggio e della sorveglianza in tempo reale degli eventi e della conseguente evoluzione degli scenari di rischio. Il sistema di allertamento per il rischio meteo, idrogeologico e idraulico, costiero ed il rischio valanghe, ai fini di protezione civile, è costituito da soggetti, strumenti, procedure definite e condivise, finalizzati alle attività di previsione del rischio, di allertamento, di monitoraggio e di attivazione delle strutture facenti parte del sistema regionale di protezione civile. Il sistema di allertamento si compone di tre funzioni essenziali concatenate tra loro: • la previsione della situazione meteorologica, idrogeologica e idraulica attesa e la valutazione della criticità sul territorio connessa ai fenomeni meteorologici previsti; • l’attivazione di fasi operative di protezione civile di preparazione allo scenario di evento previsto e di monitoraggio e gestione dell’emergenza ad evento in atto; • la comunicazione tra i soggetti istituzionali, non istituzionali e i cittadini, al fine di mettere in atto le azioni previste nei piani di protezione civile e le corrette norme comportamentali finalizzate all’autoprotezione. La previsione della situazione meteorologica, idrogeologica e idraulica attesa, formulata con il supporto di modellistica fisico-matematica, fornisce gli elementi qualitativi e quantitativi per la valutazione della criticità sul territorio connessa ai fenomeni meteorologici previsti. La criticità è classificata in 4 livelli crescenti con un codice colore verde, giallo, arancione e rosso: a ciascun 6
codice colore, per le diverse tipologie di fenomeni oggetto della valutazione, sono associati diversi scenari di evento e potenziali effetti e danni sul territorio. In relazione al codice colore previsto per la criticità meteo idrogeologica e idraulica, corrisponde l’attivazione delle fasi operative di attenzione, preallarme e allarme, secondo le disposizioni del piano di protezione civile, affinché tutti gli Enti e le strutture operative del sistema regionale di protezione civile mettano in atto le opportune azioni di prevenzione del rischio e di gestione dell’emergenza. La comunicazione dell’allerta e delle informazioni sul monitoraggio dell’evento in atto è l’ultimo anello della catena del sistema di allertamento, di fondamentale importanza perché da una efficace comunicazione dipende la possibilità di mettere in atto le azioni di prevenzione e di contrasto degli eventi, nonché le norme comportamentali di autoprotezione. I soggetti coinvolti nel sistema di allertamento comunicano, nell’ambito delle rispettive competenze e responsabilità, attraverso gli strumenti, le modalità ed il linguaggio codificato nelle presenti procedure. L’insieme di queste tre funzioni si estrinseca in due fasi temporali distinte e successive: fase di previsione: prima che l’evento si verifichi, a cui corrisponde l’attivazione di azioni di prevenzione volte alla riduzione/mitigazione del possibile danno sul territorio ed alla preparazione alla gestione di eventuali situazioni di emergenza, in riferimento alla pianificazione di protezione civile; fase di evento: al manifestarsi dell’evento, a cui corrisponde l’attivazione di azioni di monitoraggio, di contrasto e di gestione dell’emergenza in atto. Il presente documento aggiorna e sostituisce le procedure contenute nel precedente Piano Comunale di Protezione Civile approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 72 del 25/10/2010 e successivi aggiornamenti. 7
1. INQUADRAMENTO GENERALE E SCENARI DI EVENTO 1.1. INQUADRAMENTO TERRITORIALE COMUNE DI CAVEZZO (estratto da Google maps) ABITANTI 6.939 (dato al 31.12.2018) SUPERFICIE 26,77 Kmq NORD EST SUD OVEST COMUNI Mirandola, Mirandola e San Prospero e Novi di Modena LIMITROFI Medolla e San San Possidonio Carpi e San Possidonio Prospero ALTITUDINE 22 m s.l.m. CENTRALINO INDIRIZZO N. TELEFONO MAIL P.za Martiri della Libertà, 0535 49850 comunecavezzo@cert.comune.cavezzo.mo.it SEDE 11 MUNICIPALE SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE P.za Martiri 0535 49838 della Libertà, protezione.civile@comune.cavezzo.mo.it 0535 49860 11 8
INDIRIZZO N. TELEFONO MAIL SEDE CENTRO OPERATIVO COMUNALE (PER EVENTI CON Via Cavour, PREANNUNCIO) 36 protezione.civile@comune.cavezzo.mo.it 0535 49857 SEDE CENTRO 389 5303756 OPERATIVO Piazza Martiri COMUNALE della Libertà, (PER EVENTI 11 SENZA PREANNUNCIO) PERIODO N. ORIENTATIVO DI PRESENZE NOTE tutte le Mercato per le vie del centro del dalle ore 8 alle ore domeniche Capoluogo, con afflusso di circa 5.000 14 FLUSSI TURISTICI persone luglio Notte Bianca NOME N. ABITANTI N. NUCLEI FAMIGLIARI DISTANZA DALCAPOLUGO Capoluogo 5.501 2.314 Disvetro 663 247 4 Km a Nord dal FRAZIONI Capoluogo Motta 775 319 4 Km a Sud dal Capoluogo AUSL DI MODENA – DISTRETTO DI MIRANDOLA OSPEDALE SANTA MARIA BIANCA DISTRETTO SANITARIO Via A. Fogazzaro n. 6 – 41037 MIRANDOLA tel centralino 0535 602111 Guardia Medica 848 800 328 Pronto Soccorso è situato in via Lino Smerieri, 4 SERVIZIO VETERINARIO Via Lino Smerieri n.3 - 41037 - MIRANDOLA telefono 0535 602800 CASA DELLA SALUTE A. DELFINI Via Dante n. 50 tel 0535 59943 STRUTTURE SANITARIE CONSULTORIO FAMILIARE PRESSO CAVEZZO Via Medaglia d'Oro Kruger Gavioli n.2 tel 0535 654805 9
FARMACIA PACCHIONI Via Volturno n. 12 tel 0535 58400 FARMACIA PONTE MOTTA Via Cavour n.287 – Motta tel 0535 58299 PEDIATRA DI COMUNITA’ Via Medaglia d'Oro Kruger Gavioli n. 2 tel 0535 602820 (gio: 11.30-12.30) PUNTO PRELIEVI Via Medaglia d'Oro Kruger Gavioli n.2 tel 0535 654804 AVIS COMUNALE CAVEZZO Via Rosati n. 46 tel 0535 59627 GUARDIA MEDICA (solo consulenza telefonica e attività domiciliare) N. VERDE 848 800 328 CASA DI RESIDENZA VILLA ROSATI Via Cavour n.57 tel 0535 411314 – 0535 59220 (n.60 posti letto) POLIZIA MUNICIPALE Via Cavour n. 36 telefono 0535 49806 cellulare per urgenze 329 3179600 pm@cert.comune.cavezzo.mo.it STRUTTURE OPERATIVE polizia.municipale@comune.cavezzo.mo.it ATTIVITA’ PRODUTTIVE Via Cavour n. 36 telefono 0535 49813 GRUPPO COMUNALE VOLONTARI VOLONTARIATO DI PROTEZIONE DI PROTEZIONE CIVILE DI CAVEZZO – GCVPC CIVILE Sede in Via Cavour n. 36 telefono 0535 49857 – 389 5303756 servizio h. 24 VOLONTARIATO SANITARIO CROCE BLU Via Volturno n. 66 Telefono 0536 46555 10
Tipologia Nome Note GESTORI DEI Energia Area nord ENEL SERVIZI elettrica 059 9145135 ESSENZIALI Acqua 0535 28256 Gas AIMAG pronto intervento Rifiuti Strada Provinciale SP 468 (Correggio -Carpi – Mirandola); Strada Provinciale SP 5 (Concordia Sulla Secchia – Camposanto); RETE VIARIA E DI COLLEGAMENTO Strata Statale ST 12 (Modena – Mirandola – verso Regione veneto); Non sono presenti autostrade e ferrovie. Fiume Secchia, posto a Sud e a Ovest al limite del territorio Comunale; Canale Diversivo, posto a sud rispetto al centro capoluogo, in confine con il Comune di Medolla; RETICOLO IDROGRAFICO Cavo Canalino, posto in centro abitato; Fosso Nespole, al limite del centro abitato; Dugale Dell’Oca; Dugale Smirra; Dugale Corrente. CLASSIFICAZIONE SISMICA ZONA 3 – sismicità medio bassa Campo sportivo di Cavezzo ELISUPERFICI Via Cavour n. 49/51 Via Dell’Artigianato (comparto produttivo a sud est del capoluogo); AREE ARTIGIANALI/INDUSTRIALI Via Santi (comparto produttivo a sud del capoluogo); Via Cavour Motta (comparto a sud ovest del capoluogo, nelle vicinanze dell’argine del Fiume Secchia); PARTICOLARI EDIFICI DI INTERESSE Palazzetto dello Sport – Via Rosati n. 46 PUBBLICO Chiesa di Sant’Egidio – P.zza Zucchi Osservatorio Astronomico – Via per Concordia n. 200 11
1.2. EVENTI CON PREANNUNCIO – CRITICITA’ E SCENARI DI EVENTO I fenomeni meteorologici considerati in generale ai fini dell’allertamento sono: vento, stato del mare, neve, pioggia che gela, temperature estreme, per i possibili effetti e danni diretti sul territorio. Vengono inoltre valutate le possibili situazioni di criticità idrogeologica su versanti e sui corsi d’acqua minori, criticità idraulica sui corsi d’acqua maggiori e sulla rete idraulica di bonifica, criticità per temporali, criticità costiera ed il pericolo valanghe. La previsione dei fenomeni e la valutazione delle criticità vengono condotte tutti i giorni, per le 24 ore della giornata successiva, alla scala spaziale delle zone o sottozone di allerta. Per ciascuna tipologia di evento previsto viene attribuito un codice colore alla relativa zona/sottozona di allerta attraverso la stima di opportuni indicatori, associati ad uno scenario di evento sul territorio. L‘attività di previsione della situazione meteorologica, idrogeologica e idraulica, in termini di pericolosità degli eventi, è condotta dal Centro Funzionale ARPAE–SIMC e dal Servizio Geologico Sismico e dei Suoli (SGSS). La valutazione complessiva della criticità prevista sul territorio è condotta dal Centro Funzionale ARPAE-SIMC, insieme all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile e al SGSS, ciascuno per le valutazioni di propria competenza. I risultati della valutazione vengono sintetizzati in un documento unico di previsione, denominato Allerta meteo idrogeologica idraulica o Bollettino di vigilanza meteo idrogeologica idraulica, a seconda – rispettivamente - della presenza o assenza di criticità previste. La previsione nivo- meteorologica e la valutazione del grado di pericolo valanghe viene effettuata dal Servizio Meteomont regionale e sintetizzata nel Bollettino Valanghe illustrato. A seguito dell’emissione di un’Allerta meteo idrogeologica idraulica, tutti gli Enti e le strutture operative interessate devono dare corso alle azioni ritenute necessarie, in riferimento agli scenari previsti ed in relazione agli eventi effettivamente in atto sul territorio, la cui evoluzione puntuale deve essere seguita a livello locale. Ai fini dell’allertamento in fase di previsione, per le criticità idrogeologica, criticità per temporali e criticità idraulica, il territorio regionale è stato suddiviso in 8 zone di allerta, la cui definizione si basa su criteri di natura idrografica, meteorologica, orografica e amministrativa. Si tratta di ambiti territoriali omogenei sotto il profilo climatologico, morfologico, e della risposta idrogeologica e idraulica: la loro dimensione è dettata dalla scala spaziale degli strumenti di previsione meteorologica ad oggi disponibili, che su dimensioni tra 2.000 e 4.000 kmq consentono di ridurre l’incertezza spazio-temporale insita nella previsione. Le 8 zone di allerta si distinguono in: • 4 zone montane (A, C, E, G) che includono gruppi di bacini idrografici, alla chiusura dei rispettivi bacini montani; • 2 zone di pianura (D, F) che includono i tratti arginati dei corsi d’acqua maggiori, i cui bacini montani si trovano rispettivamente nelle zone montane C ed E, ed i territori compresi tra i suddetti tratti arginati, interessati dal reticolo idrografico minore e di bonifica; • 2 zone collinari e di pianura (B e H) che includono i tratti arginati dei corsi d’acqua maggiori, i cui bacini montani si trovano rispettivamente nelle zone montane A e G, ed i territori compresi tra i suddetti tratti arginati, interessati dai corsi d’acqua minori e dal reticolo di bonifica. 12
Il territorio comunale di Cavezzo è inserito nella Zona F - Pianura emiliana centrale (PR, RE, MO, BO) tratti arginati di Enza, Crostolo, Secchia, Panaro, zone di pianura comprese tra i suddetti tratti arginati ed il fiume Po. Ai fini dell’allertamento in fase di previsione per i fenomeni di vento, stato del mare, temperature estreme, neve, pioggia che gela e criticità costiera, 7 delle 8 zone di allerta precedentemente descritte sono state ulteriormente suddivise in sottozone di allerta, in base alla quota prevalente del territorio comunale e del suo centro abitato e all’eventuale affaccio sul mare, ottenendo così 15 sottozone di allerta. La Zona F non risulta essere suddivisa in sottozone. Le tipologie di eventi con preannuncio sono le seguenti: Criticità idraulica; Criticità idrogeologica (rischio non specifico del territorio comunale); Criticità per temporali; Neve Vento; Temperature estreme (elevate o rigide); Pioggia che gela. Per la Criticità idraulica, idrogeologica e per temporali è previsto l’invio di notifiche in corso di evento. Si tratta di eventi rispetto ai quali è diramata l’allerta codice colore. A loro volta questi eventi sono suddivisi in quelli (criticità idraulica, criticità idrogeologica e criticità per temporali) rispetto ai quali in corso di evento vengono comunicati con notifiche i superamenti delle soglie e livelli misurati da pluviometri e idrometri, rispetto a tutti gli altri eventi per i quali, emessa l’allerta, non segue nessun aggiornamento in corso di evento fino all’emissione dell’allerta successiva. 13
Di seguito si riportano le tabelle che associano ad ogni evento e ad ogni codice colore i relativi scenari ed i relativi danni/effetti, oltre che i parametri/soglie rispetto alle quali viene diramata un’allerta codice colore. 1.2.1.1. CRITICITÀ IDRAULICA – SCENARI DI RIFERIMENTO - EFFETTI AL SUOLO Vengono valutate le criticità sul territorio connesse al passaggio di piene fluviali, generate da piogge abbondanti o intense, che interessano i corsi d’acqua maggiori ed il reticolo di bonifica, per i quali è possibile effettuare una previsione dell'evoluzione a breve termine in fase di evento, sulla base del monitoraggio strumentale dei livelli idrometrici. La valutazione della criticità idraulica in FASE DI PREVISIONE è articolata in quattro codici colore dal verde al rosso; gli scenari di evento ed i possibili effetti e danni corrispondenti, sono riassunti nella Tabella seguente. 14
CRITICITA’ IDRAULICA CODICE SCENARIO DI EVENTO POSSIBILI EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE VERDE Assenza di fenomeni significativi prevedibili Non prevedibili, non si escludono eventuali danni puntuali Si possono verificare fenomeni localizzati di Occasionale pericolo per la sicurezza incremento dei livelli idrometrici nei corsi delle persone con possibile perdita IN AREA GOLENALE d’acqua maggiori e nei canali di bonifica, al di di vite umane per cause incidentali. Valutazione preventiva di assenza materiali, sopra della soglia 1. mezzi e persone GIALLO Si possono verificare innalzamenti dei livelli Limitati danni alle opere idrauliche e idrometrici nei canali di bonifica. di difesa delle sponde, alle attività Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei agricole, ai cantieri, agli insediamenti deflussi nei corsi d’acqua principali può civili e industriali in alveo e/o in determinare criticità idraulica. prossimità della rete di bonifica. 15
CRITICITA’ IDRAULICA CODICE SCENARIO DI EVENTO POSSIBILI EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Si possono verificare fenomeni diffusi di: Pericolo per la sicurezza delle Fiume Secchia, tratto C. Pecchi – Le Barlede; innalzamenti dei livelli idrometrici dei corsi persone con possibili perdite di vite Fossetta Vecchia, tratto depuratore Cavezzo d’acqua maggiori, al di sopra della soglia 2, umane nelle zone inondate o – Dugale Delfini; con inondazione delle aree limitrofe e delle prossime ai corsi d’acqua. Dugale dell’Oca, tratto C. Reggiani – C. zone golenali ed interessamento degli argini; Pellacani; innalzamenti dei livelli idrometrici nella reteNelle zone inondate o prossime ai Dugale Corrente, tratto C. Baraldi – C. di bonifica, con difficoltà di smaltimento corsi d’acqua: Berveglieri; ARANCIONE delle acque, con inondazione delle aree Danni alle opere di Canale Diversivo Burana; limitrofe; contenimento, regimazione e Fosso Nespole nella frazione di Motta; fenomeni di erosione delle sponde, attraversamento dei corsi d’acqua; IN AREA GOLENALE trasporto solido, divagazione dell’alveo; Danni a infrastrutture, edifici e Verifica preventiva di assenza materiali, mezzi e occlusioni, parziali o totali, delle luci dei persone attività agricole, cantieri, ponti dei corsi d’acqua maggiori. insediamenti civili e industriali Anche in assenza di precipitazioni, il transito di situati in aree golenali o in aree piene fluviali nei corsi d’acqua maggiori può inondabili e/o in prossimità determinare criticità. della rete di bonifica. 16
CRITICITA’ IDRAULICA CODICE SCENARIO DI EVENTO POSSIBILI EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Si possono verificare numerosi e/o estesi fenomeni, quali: Fiume Secchia, tratto C. Pecchi – Le Barlede; Fossetta Vecchia, tratto depuratore Cavezzo Piene fluviali dei corsi d’acqua maggiori con – Dugale Delfini; superamenti della soglia 3 con estesi Dugale dell’Oca, tratto C. Reggiani – C. Grave pericolo per la sicurezza delle fenomeni di inondazione anche di aree Pellacani; persone con possibili perdite di vite distanti dal fiume, diffusi fenomeni di Dugale Corrente, tratto C. Baraldi – C. umane nelle zone inondate o erosione delle sponde, trasporto solido e Berveglieri; prossime ai corsi d’acqua. divagazione dell’alveo; Canale Diversivo Burana; Possibili fenomeni di tracimazione della rete Fosso Nespole nella frazione di Motta; Nelle zone inondate o prossime ai ROSSO di bonifica; corsi d’acqua e/o alla rete di Fenomeni di sormonto, sifonamento, IN AREA GOLENALE bonifica: cedimento degli argini, fontanazzi, sormonto Verifica preventiva di assenza materiali, mezzi e Danni parziali o totali di argini, dei ponti e altre opere di attraversamento, persone ponti e altre opere idrauliche, nonché salti di meandro; di infrastrutture ferroviarie e Occlusioni, parziali o totali, delle luci dei stradali; ponti dei corsi d’acqua maggiori. Danni a beni e servizi. Anche in assenza di precipitazioni, il transito dei deflussi nei corsi d’acqua maggiori può determinare criticità. 17
1.2.1.2. CRITICITÀ PER TEMPORALI - SCENARI DI RIFERIMENTO - EFFETTI AL SUOLO Vengono valutate le criticità sul territorio connesse a fenomeni temporaleschi organizzati in strutture di medie/grandi dimensioni, con caratteristiche rilevanti in termini di durata, area interessata e intensità, che potenzialmente possono dar luogo anche a piogge intense, fulminazioni, forti raffiche di vento e grandine. Sebbene non siano fenomeni prevedibili, è possibile che dalle nubi temporalesche si originino trombe d’aria. Poiché “tali fenomeni sono intrinsecamente caratterizzati da elevata incertezza previsionale in termini di localizzazione, tempistica e intensità, non possono essere oggetto di una affidabile previsione quantitativa” , gli indicatori meteorologici di pericolosità dei temporali, sono valutati in fase di previsione sulla base delle condizioni meteorologiche favorevoli allo sviluppo di temporali organizzati: vengono considerate la dimensione, organizzazione e caratteristiche delle celle temporalesche previste, come indicato nella seguente tabella di sintesi. Convezione assente o attività convettiva sparsa con temporali eventualmente anche forti, non organizzati e non persistenti; VERDE Convezione innescata da flussi di calore e di momento nei bassi strati dell’atmosfera (riscaldamento diurno, linee di convergenza dei venti al suolo, etc.), debole interazione con l’orografia. Convezione associata al passaggio di un fronte, o a condizioni pre/post frontali, o al transito di un’onda in quota senza fronti al suolo, o a moderata avvezione di aria calda e umida negli strati bassi o intermedi, o a avvezione di aria fredda GIALLO in quota, moderata interazione con l’orografia; Convezione organizzata; Durata di questi fenomeni può variare da un’ora a tre ore. Convezione associata in generale a una profonda onda in quota, con una forte convergenza al suolo e/o interazione con l'orografia; ARANCIONE Convezione organizzata; Durata di questi fenomeni superiore alle due/tre ore. 18
CRITICITA’ PER TEMPORALI CODICE SCENARIO DI EVENTO EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Assenza di temporali prevedibili, oppure temporali sparsi, non organizzati e non persistenti, con possibili effetti associati, anche non contemporanei, di: Non prevedibili, non si escludono allagamenti VERDE fulminazioni, grandine, isolate raffiche di vento, piogge localizzati, occasionali danni a persone o cose o anche di forte intensità che possono provocare perdite di vite umane causate da fulminazioni difficoltà ai sistemi di smaltimento delle acque meteoriche. 19
CRITICITA’ PER TEMPORALI CODICE SCENARIO DI EVENTO EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Occasionale pericolo per la sicurezza delle tratto Cavo Canalino nel centro del persone con possibile perdita di vite umane per Capoluogo: cause incidentali; Via Della Libertà; Localizzati allagamenti di locali interrati e di quelli Via Gramsci; posti al piano terreno lungo vie potenzialmente Via Cavour -Via Motta; Lo scenario è caratterizzato da elevata incertezza interessate da deflussi idrici; Via Papazzoni (da P.zza previsionale. Danni localizzati a infrastrutture, edifici e attività Matteotti a Via Cavour); agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali Sono previsti temporali organizzati, caratterizzati da Cavo Canalino in corrispondenza di interessati da fenomeni di versante o dallo un’elevata intensità e rapidità di evoluzione, con Via Santa Liberata. scorrimento superficiale delle acque; probabili effetti associati, anche non contemporanei, Localizzati danni alle coperture e alle strutture Via Dell’Artigianato; di: fulminazioni, grandine, raffiche di vento e piogge di provvisorie con trasporto di materiali a causa di forte intensità. Non si esclude lo sviluppo di trombe forti raffiche di vento o trombe d’aria; Territorio frazionale: d’aria. Localizzate rotture di rami, caduta di alberi e Dugale Corrente, tratto C. GIALLO Le piogge di forte intensità possono provocare abbattimento di pali, segnaletica e impalcature Baraldi – C. Berveglieri; allagamenti localizzati, scorrimento superficiale delle con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti Fosso Nespole nella frazione di acque, rigurgito o tracimazione dei sistemi di aeree di comunicazione e di distribuzione di Motta; smaltimento delle acque piovane. servizi (in particolare telefonia, elettricità), possibili sradicamenti di alberi in caso di trombe Nelle zone di allerta collinari e montane le piogge di d’aria; forte intensità a carattere temporalesco possono Localizzati danni e pericolo per la sicurezza delle generare localizzati fenomeni di erosione, colate rapide, innalzamento dei livelli idrometrici nel reticolo persone per la presenza di detriti e di materiale idrografico minore, caduta massi e limitati scivolamenti sollevato in aria e in ricaduta, in caso di trombe di roccia e detrito. d’aria; Localizzati danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate. Localizzati inneschi di incendi e lesioni da fulminazione. 20
CRITICITA’ PER TEMPORALI CODICE SCENARIO DI EVENTO EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Pericolo per la sicurezza delle persone con tratto Cavo Canalino nel centro del possibili perdite di vite umane; Capoluogo: Diffusi allagamenti di locali interrati e di quelli Via Della Libertà; posti al piano terreno lungo vie potenzialmente Via Gramsci; Lo scenario è caratterizzato da elevata incertezza interessate da deflussi idrici; Via Cavour -Via Motta; previsionale. Danni diffusi a infrastrutture, edifici e attività Via Papazzoni (da P.zza agricole, cantieri, insediamenti civili e industriali Matteotti a Via Cavour); Sono previsti temporali organizzati e/o persistenti caratterizzati da un’elevata intensità, con effetti interessati da fenomeni di versante o dallo Cavo Canalino in corrispondenza di associati, anche non contemporanei, di: fulminazioni, scorrimento superficiale delle acque; Via Santa Liberata. grandine, raffiche di vento e piogge di intensità molto Diffusi danni alle coperture e alle strutture forte. Non si esclude lo sviluppo di trombe d’aria. provvisorie con trasporto di materiali a causa di Via Dell’Artigianato; forti raffiche di vento o trombe d’aria; ARANCIONE Le piogge di intensità molto forte possono provocare Diffuse rotture di rami, caduta di alberi e Territorio frazionale: allagamenti diffusi, con scorrimento superficiale delle abbattimento di pali, segnaletica e impalcature Dugale Corrente, tratto C. acque, rigurgito o tracimazione dei sistemi di con conseguenti effetti sulla viabilità e sulle reti Baraldi – C. Berveglieri; smaltimento delle acque piovane. aeree di comunicazione e di distribuzione di Fosso Nespole nella frazione di servizi (in particolare telefonia, elettricità); Motta; possibili sradicamenti di alberi in caso di trombe Nelle zone di allerta collinari e montane piogge di d’aria; intensità molto forte, a carattere temporalesco, Diffusi danni e pericolo per la sicurezza delle possono generare diffusi fenomeni di erosione, colate persone per la presenza di detriti e di materiale rapide, innalzamento dei livelli idrometrici nel reticolo sollevato in aria e in ricaduta, in caso di trombe idrografico minore, caduta massi e limitati scivolamenti d’aria; di roccia e detrito. Diffusi danni alle colture agricole, alle coperture di edifici e agli automezzi a causa di grandinate; Diffusi inneschi di incendi e lesioni da fulminazione. 21
1.2.1.3. ALTRI EVENTI CON PREANNUNCIO – SCENARI DI RIFERIMENTO – EFFETTI AL SUOLO SOGLIE DI ALLERTAMENTO PER ALTRI EVENTI CON PREANNUNCIO Di seguito sono riportate le soglie corrispondenti alle fasi di allertamento previste per gli altri fenomeni meteo oggetto di allertamento. COMUNE DI CAVEZZO Zone e Criticità Indicatore GIALLO ARANCIONE ROSSO sottozone > 34 nodi > 40 nodi > 47 nodi < 40 nodi < 47 nodi > 88 km/h > 62 km/h > 74 km/h Intensità < 74 km/h < 88 km/h Vento Scala Beaufort F per almeno 3 (nodi o km/h) per almeno 3 per almeno 3 ore ore ore consecutive consecutive consecutive nell’arco della nell’arco della nell’arco della giornata giornata giornata T max > 38° C T max > 39° C T max > 40° C Temperature oppure oppure oppure T max estreme F T max > 37°C T max > 38° C T max > 39°C (°C) elevate da almeno 2 da almeno 2 da almeno 2 giorni giorni giorni Temperature Tmin e Tmed Tmin < -8 °C o Tmin < -12 °C o Tmin < -20 °C o estreme F (°C) Tmed < 0°C Tmed < -3°C Tmed < -8°C rigide Accumulo Neve F 5-15 cm 15-30 cm >30 cm (cm) possibili locali Elevata Pioggia che Pioggia che episodi di probabilità di gela diffusa e F gela pioggia che pioggia che persistente gela gela (> 10 mm) 22
CRITICITA’ PER VENTO CODICE SCENARIO DI EVENTO EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Venti con intensità orario inferiore a Non si escludono eventuali danni localizzati non prevedibili. Beaufort 8. VERDE Possibili temporanei rinforzi o raffiche di intensità superiore Possibili localizzati danni alle strutture di pertinenza delle abitazioni (tettoie, pergolati e similari) ed agli impianti od alle Venti di intensità oraria pari a Beaufort 8 infrastrutture di tipo provvisorio (tensostrutture, installazioni per la durata dell’evento. per iniziative commerciali, sociali, culturali, strutture di Possibili temporanei rinforzi o raffiche di cantiere e similari e strutture balneari in particolare durante la intensità superiore stagione estiva). Possibili locali limitazioni della circolazione stradale per la GIALLO presenza di oggetti di varia natura trasportati dal vento e difficoltà per particolari categorie di veicoli quali mezzi telonati, roulotte, autocaravan, autocarri o comunque mezzi di maggior volume. Possibili isolate cadute di rami e/o alberi, pali della segnaletica stradale e pubblicitaria. Possibili sospensioni dei servizi di erogazione di fornitura elettrica e telefonica a seguito di danni delle linee aeree 23
CRITICITA’ PER VENTO CODICE SCENARIO DI EVENTO EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Venti di intensità oraria pari a Beaufort 9 Possibili danni alle coperture degli edifici abitativi e produttivi per la durata dell’evento. (tegole, comignoli, antenne), alle strutture di pertinenza delle abitazioni (tettoie, pergolati e similari), agli immobili produttivi Probabili temporanei rinforzi o raffiche di (capannoni, allevamenti, complessi industriali, centri intensità superiore commerciali) ed agli impianti od alle infrastrutture di tipo provvisorio (tensostrutture, installazioni per iniziative commerciali, sociali, culturali, strutture di cantiere e similari e strutture balneari in particolare durante la stagione estiva). Possibili limitazioni o interruzioni della circolazione stradale ARANCIONE per la presenza di oggetti di varia natura trasportati dal vento e difficoltà di circolazione per particolari categorie di veicoli quali mezzi telonati, roulotte, autocaravan, autocarri o comunque mezzi di maggior volume. Possibili cadute di rami e/o alberi, pali della segnaletica stradale e pubblicitaria. Probabili sospensioni dei servizi di erogazione di fornitura elettrica e telefonica a seguito di danni delle linee aeree. Possibili interruzioni (anche pianificate) del funzionamento degli impianti di risalita nei comprensori delle località sciistiche. 24
CRITICITA’ PER VENTO CODICE SCENARIO DI EVENTO EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Venti di intensità oraria pari a Beaufort Gravi danni e/o crolli delle coperture degli edifici abitativi e 10 o superiore per la durata dell’evento. produttivi (tegole, comignoli, antenne), gravi danni alle strutture di pertinenza delle abitazioni (tettoie, pergolati e similari), agli immobili produttivi (capannoni, allevamenti, Probabili temporanei rinforzi o raffiche di complessi industriali, centri commerciali), agli impianti od alle intensità superiore infrastrutture di tipo provvisorio (tensostrutture, installazioni per iniziative commerciali, sociali, culturali, strutture di cantiere e similari e strutture balneari in particolare durante la stagione estiva). Probabili limitazioni o interruzioni anche prolungate della circolazione stradale per la presenza di oggetti di varia natura trasportati dal vento e gravi disagi alla circolazione soprattutto per particolari categorie di veicoli quali mezzi telonati, roulotte, autocaravan, autocarri o comunque mezzi di maggior volume. ROSSO Diffuse cadute di rami e/o alberi anche di alto fusto, pali della segnaletica stradale e pubblicitaria. Probabili sospensioni anche prolungate dei servizi di erogazione di fornitura elettrica e telefonica a seguito di danni delle linee aeree. Probabili interruzioni (anche pianificate) del funzionamento degli impianti di risalita nei comprensori delle località sciistiche. Gravi disagi per le attività che si svolgono in mare e per il funzionamento delle infrastrutture portuali che può risultare limitato o interrotto. 25 Possibili limitazioni o interruzioni del funzionamento delle infrastrutture ferroviarie o aeroportuali.
CRITICITA’ PER TEMPERATURE ELEVATE CODICE SCENARIO DI EVENTO EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Condizioni che non comportano un rischio per la salute della VERDE popolazione, non si escludono limitate conseguenze sulle Temperature nella norma o poco condizioni di salute delle persone più vulnerabili. superiori. Possibili conseguenze sulle condizioni di salute delle Piano contro le ondate di calore GIALLO Temperature medio -alte o prolungate su persone più vulnerabili. predisposto dal Distretto sanitario più giorni. Colpi di calore e disidratazione in seguito ad elevate di Mirandola, con attivazione di esposizioni al sole e/o attività fisica. numero verde 800 493797 per tutto il periodo estivo, fino a metà Probabili conseguenze sulle condizioni di salute delle settembre. ARANCIONE persone più vulnerabili. Temperature alte o prolungate su più Colpi di calore e disidratazione in seguito ad elevate giorni. esposizioni al sole e/o attività fisica. Possibili locali interruzioni dell’erogazione di energia elettrica dovute al sovraccarico della rete. Gravi conseguenze sulle condizioni di salute delle persone più vulnerabili e possibili effetti negativi sulla salute di Temperature molto alte o prolungate su persone sane e attive. più giorni. Colpi di calore e disidratazione in seguito ad elevate ROSSO esposizioni al sole e/o attività fisica. Possibili prolungate e/o diffuse interruzioni dell’erogazione di energia elettrica dovute al sovraccarico della rete. 26
CRITICITA’ PER TEMPERATURE RIGIDE CODICE SCENARIO DI EVENTO EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE VERDE Non si escludono eventuali danni localizzati non prevedibili Assenza di fenomeni significativi prevedibili. Problemi per l’incolumità delle persone senza fissa dimora. GIALLO Temperature medie giornaliere o Possibili disagi alla circolazione dei veicoli dovuti alla temperature minime rigide. formazione di ghiaccio sulla sede stradale. Temperature medie giornaliere o Rischi per la salute in caso di prolungate esposizioni all’aria ATTIVAZIONE PIANO NEVE ARANCIONE temperature minime molto rigide. aperta Disagi alla viabilità e alla circolazione stradale e ferroviaria dovuti alla formazione di ghiaccio. Possibili danni alle infrastrutture di erogazione dei servizi idrici. Rischi di congelamento per esposizioni all’aria aperta anche ATTIVAZIONE PIANO NEVE brevi. Persistenza di temperature medie giornaliere rigide, o temperature minime Gravi disagi alla viabilità e alla circolazione stradale dovuti alla ROSSO estremamente rigide. formazione di ghiaccio. Danni alle infrastrutture di erogazione dei servizi idrici. Possibili prolungate interruzioni del trasporto pubblico, ferroviario e aereo. 27
CRITICITA’ PER NEVE CODICE SCENARIO DI EVENTO EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Nevicate deboli o intermittenti. Pioggia Non prevedibili, non si escludono locali problemi alla viabilità. VERDE mista a neve con accumulo poco probabile. Possibili disagi alla circolazione dei veicoli con locali ATTIVAZIONE PIANO NEVE Nevicate da deboli fino a moderate, rallentamenti o parziali interruzioni della viabilità e disagi nel incluse le situazioni di forte incertezza sul trasporto pubblico e ferroviario. profilo termico (neve bagnata in GIALLO pianura). Possibili fenomeni di rottura e caduta di rami. Possibili locali interruzioni dell’erogazione dei servizi essenziali di rete (energia elettrica, acqua, gas, telefonia). Nevicate di intensità moderata e/o Probabili disagi alla circolazione dei veicoli con diffusi ATTIVAZIONE PIANO NEVE prolungate nel tempo. Alta probabilità di rallentamenti o interruzioni parziali o totali della viabilità e profilo termico previsto sottozero fino in disagi nel trasporto pubblico, ferroviario ed aereo. ARANCIONE pianura. Probabili fenomeni di rottura e caduta di rami. Possibili interruzioni anche prolungate dell’erogazione dei servizi essenziali di rete (energia elettrica, acqua, gas, telefonia). 28
CRITICITA’ PER NEVE CODICE SCENARIO DI EVENTO EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Gravi disagi alla circolazione stradale con limitazioni o ATTIVAZIONE PIANO NEVE interruzioni parziali o totali della viabilità e possibile Nevicate molto intense, abbondanti con isolamento di frazioni o case sparse. alta probabilità di durata prossima alle 24h. Gravi disagi al trasporto pubblico, ferroviario ed aereo. Diffusi ROSSO fenomeni di rottura e caduta di rami. Profilo termico sensibilmente sotto lo zero. Possibili prolungate e/o diffuse interruzioni dell’erogazione dei servizi essenziali di rete (energia elettrica, acqua, gas, telefonia). Possibili danni a immobili o strutture vulnerabili. 29
CRITICITA’ PER PIOGGIA CHE GELA CODICE SCENARIO DI EVENTO EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Assenza di fenomeni significativi Non prevedibili, non si escludono locali problemi alla viabilità. VERDE prevedibili Possibili locali disagi alla circolazione stradale, anche ciclo- ATTIVAZIONE PIANO NEVE Possibili locali episodi di pioggia che gela pedonale, con eventuali rallentamenti o interruzioni parziali della viabilità. GIALLO Possibili locali disagi nel trasporto pubblico, aereo e ferroviario. Possibili cadute di rami spezzati con conseguente interruzione parziale o totale della sede stradale. Elevata probabilità di pioggia che gela Gravi disagi alla circolazione stradale, anche ciclo-pedonale, ATTIVAZIONE PIANO NEVE con possibili rallentamenti o interruzioni parziali della viabilità. ARANCIONE Possibili disagi nel trasporto pubblico aereo e ferroviario. Possibili cadute di rami spezzati con conseguente interruzione parziale o totale della sede stradale. Possibili interruzioni dell’erogazione di servizi essenziali causate da danni alle reti aeree. 30
CRITICITA’ PER PIOGGIA CHE GELA CODICE SCENARIO DI EVENTO EFFETTI E DANNI SCENARI SPECIFICI COLORE Pioggia che gela diffusa e persistente (> Gravi e/o prolungati problemi alla circolazione stradale, con ATTIVAZIONE PIANO NEVE 10 mm) prolungate condizioni di pericolo negli spostamenti. Disagi nel trasporto pubblico, ferroviario e aereo con ritardi o sospensioni anche prolungate dei servizi. ROSSO Probabili cadute di rami spezzati con conseguente interruzione parziale o totale della sede stradale. Gravi e/o prolungati problemi nell’erogazione di servizi essenziali causati da danni diffusi alle reti aeree. 31
1.2.2. CRITICITA’ IDRAULICA, CRITICITA’ IDROGEOLOGICA E CRITICITA’ PER TEMPORALI Al verificarsi di eventi di pioggia potenzialmente pericolosi vengono notificate tramite sms ed e- mail ai referenti della Struttura Comunale di Protezione Civile, agli Enti e alle Strutture Operative territorialmente interessate, sia il superamento di soglie pluviometriche, sia i superamenti di soglie idrometriche 2 e 3, rilevate attraverso la rete regionale di monitoraggio pluvio-idrometrica in telemisura. Il riferimento utile per l’associazione Comuni di Cavezzo - sensori è la tabella “Associazione Comuni – Idrometri e pluviometri” trasmessa con nota prot. PC/2018/29504 del 29/06/2018, e s.m.i., la quale associa al territorio comunale di Cavezzo i seguenti indicatori: COMUNE PLUVIOMETRI IDROMETRI (CORSI D’ACQUA) Cortile di Carpi Ponte Bacchello CAVEZZO Mirandola Ponte Motta Le soglie pluviometriche individuate, sono considerate corrispondenti alla evidenza in atto di un temporale forte e persistente e sono pari a 30mm/h e 70mm/3h di pioggia cumulata. Le soglie idrometriche costituiscono un indicatore della pericolosità della piena in atto nelle sezioni idrometriche del tratto arginato di valle del corso d’acqua; nelle sezioni idrometriche del tratto montano possono assumere anche un significato di preannuncio da monte verso valle lungo uno stesso corso d’acqua, in quanto spesso rispondono ad una correlazione monte-valle per le tipologie di piene più frequenti. Si presume infatti che il livello idrometrico nel corso d’acqua sia un indicatore proporzionale alla gravità degli effetti indotti dalla piena sui territori circostanti: è infatti impossibile conoscere e prevedere su scala regionale le eventuali criticità della rete idrografica e dei territori attraversati che possono manifestarsi durante l’evento, riscontrabili solo su scala locale. In linea generale le soglie idrometriche nelle sezioni strumentate, sono così definite: Soglia 1: livelli idrometrici corrispondenti alla completa occupazione dell’alveo di magra, sensibilmente al di sotto del piano di campagna. Indica il passaggio di una piena poco significativa, che potrebbe però necessitare di alcune manovre idrauliche o azioni preventive sui corsi d’acqua; Soglia 2: livelli idrometrici corrispondenti all’occupazione delle aree golenali o di espansione del corso d’acqua, che possono superare il piano di campagna, con interessamento degli argini. Indica il passaggio di una piena significativa, con diffusi fenomeni di erosione e trasporto solido; Soglia 3: livelli idrometrici corrispondenti all’occupazione dell’intera sezione fluviale, prossimi ai massimi registrati o al franco arginale. Indica il passaggio di una piena eccezionale, con ingenti ed estesi fenomeni di erosione e trasporto solido. IDROMETRO CORSO D’ACQUA SOGLIA 1 SOGLIA 2 SOGLIA 3 PONTE BACCHELLO SECCHIA 8.50 9.80 11.50 PONTE MOTTA SECCHIA 7.00 8.20 11.20 32
La SP n. 468 di competenza della Provincia di Modena in corrispondenza di Ponte Motta, viene chiusa al raggiungimento dei 8,80 m. 1.2.2.1. SCENARI SPECIFICI SCENARIO DI EVENTO – RISCHIO IDRAULICO TIPOLOGIA DOVE NOTE Area golenale Fiume Secchia, tratto C. Presenza di attività produttive in Via Cavour Motta Pecchi – Le Barlede; e allevamenti; Allagamenti localizzati Fossetta Vecchia, tratto depuratore Cavezzo – Dugale Delfini; Dugale dell’Oca, tratto C. Reggiani – C. Pellacani; Dugale Corrente, tratto C. Baraldi – C. Berveglieri; Canale Diversivo Burana; Fosso Nespole nella frazione di Motta; Inondazioni SCENARIO DI EVENTO – RISCHIO TEMPORALI TIPOLOGIA DOVE NOTE Allagamenti localizzati Piazza Matteotti e Via Attività commerciali ai piani terra e seminterrati urbani Gramsci; Via Volturno centro 33
1.2.2.2. STORICO EVENTI Si riportano i dati, le azioni e le procedure adottate negli eventi principale che hanno colpito il territorio comunale di Cavezzo, al fine di predisporre una base di partenza concreta per migliorare la risposta locale ad un evento. Data Tipologia Zona Danni Tipologia Causa Persone Provvedimenti Note evento evento (Si/No) danni danni coinvolte attivati (Si/No) Dicembre Piena Lungo NO 2009 Secchia asta Secchia Gennaio “ “ “ Avviso 2014 popolazione/attività produttive porta a porta Febbraio “ “ “ 2016 Dicembre “ “ “ 2017 1.2.3. VENTO, TEMPERATURE ESTREME, NEVE, PIOGGIA CHE GELA 1.2.3.1. SCENARI SPECIFICI SCENARIO DI EVENTO – CRITICITÁ VENTO TIPOLOGIA DOVE NOTE SCENARIO DI EVENTO – CRITICITÁ TEMPERATURE ESTREME ELEVATE TIPOLOGIA DOVE NOTE Ondate di calore Attivazione Piano ondate di calore estete 2017 Ondate di calore “ estete 2018 34
SCENARIO DI EVENTO – CRITICITÁ TEMPERATURE ESTREME RIGIDE TIPOLOGIA DOVE NOTE SCENARIO DI EVENTO – CRITICITÁ NEVE TIPOLOGIA DOVE NOTE nevicata febbraio 2015 Territorio regionale SCENARIO DI EVENTO – CRITICITÁ PIOGGIA CHE GELA TIPOLOGIA DOVE NOTE 1.2.3.2. STORICO EVENTI Si riportano i dati, le azioni e le procedure adottate negli eventi principale che hanno colpito il territorio comunale di Cavezzo, al fine di predisporre una base di partenza concreta per migliorare la risposta locale ad un evento. Data Tipologia Zona Danni Tipologia Causa Persone Provvedimenti Note evento evento Si/No) danni danni coinvolte attivati (Si/No) Febbraio NEVE Regione SI caduta neve NO 2015 Emilia alberatur Romagn e in a strada e su automobi li Estete Temperature Regione NO Raccomandazio 2017 elevate Emilia ni del Piano Romagn ondate di calore a Estate “ “ “ “ 2018 35
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