Referto Controllo di Gestione 2019 di Roma Capitale - Direzione Generale
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Prot. DG/ 15389 del 9/12/2020 Referto Controllo di Gestione 2019 di Roma Capitale Direzione Generale
INDICE 1. Presentazione 2. L’analisi del contesto 2.1 Il contesto esterno di riferimento: Territorio, Popolazione, Imprese e Turismo 2.2 L’Amministrazione: l’Organizzazione dell’Ente e le Risorse Umane 3. Il modello di programmazione di Roma Capitale 3.1 La programmazione politica. Le linee di governo 2016-2021 per Roma Capitale 3.2 Gli obiettivi strategici e operativi. Il DUP 2019 - 2021 3.3 Gli Obiettivi gestionali ed i servizi alla cittadinanza. Il PEG 2019 – 2021. 4. Il Controllo di Gestione 4.1 La metodologia 4.2 Analisi dei risultati 4.2.1 Gli esiti del controllo strategico 4.2.2 Gli esiti del controllo di gestione 4.2.3 I costi della gestione 4.3 Il controllo di gestione a supporto della quantificazione del Fondo del Salario Accessorio 5. Altre tipologie di controllo interno 5.1 Il Controllo Successivo di Regolarità Amministrativa - art. 147 bis del TUEL 5.2 Il Controllo Analogo sugli Organismi partecipati - art. 147 quater del TUEL Referto sul Controllo di Gestione 2019
1. Presentazione Le modalità di svolgimento del controllo di gestione negli enti locali sono disciplinate dal TUEL, così come modificato dal Decreto Legge 10 ottobre 2012, n. 174 convertito, con modificazioni, dalla Legge 7 dicembre 2012, n. 213. L’art. 147, comma 2, lettera a) del TUEL dispone che il sistema di controllo interno è diretto a verificare, attraverso il controllo di gestione, l'efficacia, l'efficienza e l'economicità dell'azione amministrativa, al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi correttivi, il rapporto tra obiettivi e azioni realizzate, nonché tra risorse impiegate e risultati. Il comma 4 del medesimo articolo, inoltre, prevede che nell'ambito della loro autonomia normativa e organizzativa, gli enti locali disciplinano il sistema dei controlli interni secondo il principio della distinzione tra funzioni di indirizzo e compiti di gestione, anche in deroga agli altri principi di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286, e successive modificazioni. Partecipano all'organizzazione del sistema dei controlli interni il Segretario dell'ente, il Direttore Generale, laddove previsto, i responsabili dei servizi e le unità di controllo, laddove istituite. L’art. 196, comma 1 prevede che al fine di garantire la realizzazione degli obiettivi programmati, la corretta ed economica gestione delle risorse pubbliche, l'imparzialità ed il buon andamento della pubblica amministrazione e la trasparenza dell'azione amministrativa, gli enti locali applicano il controllo di gestione secondo le modalità stabilite dal presente titolo, dai propri statuti e regolamenti di contabilità. Il comma 2 specifica che il controllo di gestione è la procedura diretta a verificare lo stato di attuazione degli obiettivi programmati e, attraverso l'analisi delle risorse acquisite e della comparazione tra i costi e la quantità e qualità dei servizi offerti, la funzionalità dell'organizzazione dell'ente, l'efficacia, l'efficienza ed il livello di economicità nell'attività di realizzazione dei predetti obiettivi. L’art 197 definisce l’oggetto del controllo di gestione e le fasi nelle quali si articola tale tipologia di controllo. Infine gli artt. 198 e 198-bis chiariscono che gli esiti del controllo di gestione vanno resi in uno specifico Referto che va inoltrato agli Amministratori, ai Responsabili dei Servizi e alla Corte dei Conti. Roma Capitale nell’esercizio dell’autonomia sopra richiamata con D.C.S. 37/2016 ha adottato il Regolamento del sistema integrato dei controlli interni. Da ultimo, riguardo al soggetto competente all’esercizio di tale tipologia di controllo, si segnala che Il Regolamento sull’ordinamento degli Uffici e Servizi di Roma Capitale, cosi come modificato dalla D.G.C. 222/2017, attribuisce detto compito al Direttore Generale. L’art. 10 del “Regolamento del sistema integrato dei controlli interni”, approvato mediante deliberazione del Commissario Straordinario, con i poteri dell’Assemblea Capitolina, n. 37 del 6 maggio 2016., definisce strumenti e modalità di attuazione del controllo di gestione. Pertanto, in coerenza con la sopra indicata cornice disciplinare, la Direzione Generale rende il presente referto del controllo di gestione 2019 agli Amministratori, ai Responsabili dei servizi, nonché all’Organismo di Revisione Economico - Finanziaria, all’OIV e alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti. Referto sul Controllo di Gestione 2019 1
2. L’analisi del contesto In questo capitolo viene presentata una sintetica analisi degli aspetti principali del contesto esterno di riferimento, nonché della situazione organizzativa ed economico finanziaria di Roma Capitale. 2.1 Il contesto esterno di riferimento: Territorio, Popolazione, Imprese e Turismo Il Territorio Roma Capitale presenta un’estensione territoriale pari a 1.286,9 km2; quella municipale, invece, varia dal più piccolo – il Municipio II con 19,7 km2 – al più grande – il XV con 187,3 km2. Nello specifico, il territorio cittadino è suddiviso in 155 zone urbanistiche, istituite nel luglio del 1977, sulla base di criteri di unitarietà urbanistica, e caratterizzate da un codice alfanumerico; quest’ultimo costituito dal numero dell’organismo di decentramento (Circoscrizione/Municipio) e da una lettera che indica la relativa porzione territoriale. In seguito all’approvazione del nuovo Statuto dell’Ente, nel 2013, e alla successiva deliberazione di Assemblea Capitolina n. 11/2013, si è verificata, tuttavia, una ridefinizione delle delimitazioni territoriali dei Municipi, nonché una riduzione del numero degli stessi (da 19 a 15). L’estensione territoriale dei 15 Municipi, dunque, risulta attualmente pari o superiore a quella di molte città italiane di media grandezza; i Municipi di dimensioni più ridotte, ossia I – II – V, sono situati nell’area centrale della città, a differenza di quelli più estesi, ovvero XV e IX. In termini di “suolo consumato”, si registra, invece, nel 2018, uno sfruttamento del 23,2% della superficie totale, pari a 70.000 ettari e con un incremento del 125% rispetto al 2017; tuttavia, a livello percentuale, il valore risulta inferiore ad altre città italiane, quali Torino, Napoli e Milano. Il territorio capitolino presenta, inoltre, una densità abitativa pari a 2.222,41 abitanti per km2, con picchi riguardanti il Municipio V (9.103,99 abitanti per km2) ed i Municipi I e II collocati nella zona centrale della città (rispettivamente 8.479,44 e 8.565,05 abitanti per km2). Di contro, quelle meno densamente abitate sono le aree appartenenti al Municipio XV (858,47 abitanti per km2) e al Municipio IX (1.000,19 abitanti per km2). Dal confronto con gli altri grandi Comuni, Roma risulta essere quello con la più alta densità di aree verdi, pari al 35,6% dell’intera superficie comunale. Nel dettaglio, il verde pubblico cittadino è costituito da differenti tipologie, quali il verde urbano (45.664.213 mq), le aree naturali e i parchi agricoli (415.000.000 mq). In termini di superficie agricola totale, invece, il Comune raggiunge un’estensione pari a 565.008.300 mq In particolare, i metri quadri di verde urbano in manutenzione al Dipartimento Tutela Ambientale risultano pari a 41.302.565 mq, per un totale di 1.826 aree; il maggior numero di aree manutenute dal suddetto Dipartimento ricadono nel Municipio I – 268 aree – mentre il numero minore nel Municipio XI – 54 aree. La Popolazione La popolazione iscritta all’Anagrafe di Roma, alla data del 31.12.2018, è pari a 2.860.009 unità, con un ammontare in calo dello 0,6% rispetto al 2017; risulta, in particolare, predominante la quota femminile (52,7%) rispetto a quella maschile (47,3%). La dimensione demografica media, invece, è di circa 192.000 abitanti; il Municipio VII risulta il più popoloso (307.184 abitanti), mentre i meno popoloso è l’VIII (130.784 abitanti). Le famiglie anagrafiche, sempre al 31.12.2018, sono circa 1.360.158, con una leggera preponderanza dei celibi/nubili (45,2%) rispetto ai coniugati/e (43,9%); esigua, invece, la percentuale degli “uniti/e civilmente” (0,05%). Da evidenziare, inoltre, come quasi la totalità della popolazione romana viva in famiglia. In particolare, la dimensione media delle famiglie romane è di 2,1 componenti, un valore stabile rispetto agli ultimi due anni ed in linea con il dato nazionale; al contempo, si deve segnalare come la percentuale di nuclei monocomponenti sia stabile, attestandosi, nel 2018, al 44,3%. A livello territoriale, è il Municipio I a far registrare un valore superiore alla media (58,6%), quello più basso Referto sul Controllo di Gestione 2019 2
appartiene, invece, al Municipio VI (36,2%). In termini di età la popolazione romana registra una media di 45,6 anni e un indice di vecchiaia pari a 170,2, ovvero, per 100 bambini, di età compresa tra 0 e 14 anni, si contano circa 170 persone di età pari o maggiore a 65 anni. Nello specifico, la distribuzione per grandi classi d’età è la seguente: 13,1% da 0 a 14 anni; 64,5% da 15 a 64 anni; 22,4% da 65 anni in su. Dal confronto dei profili maschile e femminile, emerge la preminenza dei maschi fino ai 35 anni e la netta preponderanza delle femmine dai 65 anni in su; nella classe d’età over 85, sono presenti, invece, solo 49 uomini ogni 100 donne. Da un esame a livello municipale, emergono, inoltre, notevoli differenze in ordine alla distribuzione dell’indice di vecchiaia: il Municipio I, con un indice pari a 235,5 risulta essere il più vecchio (seguito da II, VIII e XII); quello più giovane il Municipio VI, con 100,9 (seguito da IX – X – XIV e XV). In generale, come nei nove anni precedenti, anche per il 2018, il saldo naturale (nati vivi – morti) risulta negativo (-7.941 unità). In termini di “tasso generico di natalità”, invece, la percentuale risulta del 7% (in calo rispetto al 7,4% del 2017) e con un dato riguardante i nati vivi pari a 19.941 (in netto decremento rispetto all’anno precedente), di cui il 17,6% di nazionalità straniera, dato da considerarsi stabile rispetto al 2017. In aggiunta, il 34,6% delle nascite si concentra nella classe d’età materna 31 – 35 anni, mentre il 61,9% nella classe 31 – 40; solo nell’8,9% dei casi si registra un’età della madre pari o inferiore a 25 anni. Referto sul Controllo di Gestione 2019 3
Da un’analisi a livello locale, inoltre, gli unici Municipi in cui si rileva una certa crescita demografica sono il III ed il IX (rispettivamente +386 e +324 iscritti in anagrafe rispetto al 2017), mentre i decrementi maggiori in termini assoluti riguardano i Municipi I, V e VI (rispettivamente -10.278, -2.786 e -1.433 iscritti in anagrafe). Al contempo, il tasso generico di mortalità, nel 2018, risulta essere pari al 9,7%; nello specifico il numero dei decessi dei residenti a Roma ammonta a 27.882 (di cui 24.566 in territorio comunale), con un calo del 4,2% rispetto all’anno precedente. Rapportando tale dato con il fattore “anagrafico”, emerge che l’88,2% dei decessi è legato alla popolazione di età pari o maggiore a 65 anni (percentuale stabile rispetto al 2017), il 42,2%, invece, alla popolazione di età pari o maggiore a 85 anni; solo l’1,2% dei deceduti risulta avere meno di 40 anni. A livello municipale, i tassi di mortalità si attestano tra il 7,3% e l’11,5%; il Municipio VII, il più numeroso della Capitale, registra il maggiore livello di mortalità assoluta. Il tasso di mortalità più elevato appartiene, nello specifico, al Municipio VIII (11,5%), mentre quello più basso è registrato nel Municipio VI (7,3%). La popolazione straniera La popolazione straniera iscritta in anagrafe a Roma al 31.12.2018, con un’incidenza del 13,4% sul totale dei residenti, ammonta a circa 382.635 unità. Sebbene quest’ ultimo valore sia sintomo di un lieve decremento (- 0,8%) rispetto al 2017, è necessario evidenziare come nell’arco temporale 2008 - 2018 la popolazione straniera risulti comunque in crescita, con un tasso medio annuo pari al 3%. È altrettanto utile segnalare, sulla base dei dati Istat, come oltre mezzo milione di stranieri (10,8%) risieda nella provincia di Roma, di cui ben il 70% sul territorio di Roma Capitale. Procedendo attraverso un’analisi di genere si rileva, invece, che la componente femminile continua a registrare valori più elevati (53,2%) rispetto a quella maschile (46,8%); mentre l’età media dei cittadini stranieri, sebbene in graduale aumento, mostra una popolazione piuttosto giovane (circa 37,6 anni). Nel dettaglio, nel 2018, è proseguita la crescita degli indici di “vecchiaia della popolazione straniera residente a Roma”, registrando il 36,3% (rispetto al 33,3% del 2017) e di “dipendenza demografica” (24,7% del 2018 in confronto al 23,4% del 2017). Analizzandone, invece, la provenienza geografica, si evince come, nel 2018, quasi la metà degli stranieri residenti nella Capitale provenga dal continente europeo (44,2%) e in particolare dalla Romania, da cui provengono 92.605 persone, con un ammontare piuttosto stabile rispetto all’anno precedente (- 0,2%). Da segnalare, in aggiunta, la crescita della comunità ucraina che si attesta al 4%. Si registra, inoltre, una percentuale del 33,7% relativa alla popolazione asiatica (nello specifico filippini, bangladesi e cinesi), con una leggera crescita del 0,1% in confronto al 2017, a differenza della quota dei cittadini africani che, rispetto agli anni precedenti, mostra un calo del 5,5%. Referto sul Controllo di Gestione 2019 4
Tra i cittadini americani, che costituiscono il 10,2% degli stranieri iscritti in anagrafe, il gruppo più numeroso è invece rappresentato dai sudamericani. Se si analizza la distribuzione dei cittadini stranieri nei 15 Municipi, emerge che la popolazione straniera si ripartisce nelle diverse zone della Capitale in maniera piuttosto diversificata, probabilmente a seconda delle opportunità abitative, lavorative e dei servizi offerti. In particolare, per quel che riguarda l’incidenza di stranieri a livello municipale, la percentuale più alta (20,4%) viene fatta registrare dal Municipio I, quella più bassa appartiene, invece, al Municipio IX (8,8%). Nello specifico, la più elevata concentrazione di stranieri si riscontra in tre Municipi: il VI (45.350 persone), il V (42.555 persone) e il I (34.789 persone) che accolgono, complessivamente, oltre un terzo della popolazione straniera residente nella Capitale. Le Imprese Dal raffronto spaziale tra i sistemi di impresa relativi all’economia dei quindici Municipi romani, nel 2018 risultano localizzate 302.630 unità locali (U.L.) attive; nel dettaglio, il Municipio I si colloca al primo posto con il 16,1% di U.L. attive, seguito da VII (9,8%) e II (9,2%). È necessario, inoltre, sottolineare come il territorio romano presenti una prevalente vocazione per il settore terziario; difatti, ad eccezione delle imprese di costruzione, le aree che occupano il primo e il terzo posto sono quelle relative alle attività di servizi. In particolare, l’ambito di attività economica in cui è concentrato il maggior numero di unità locali attive è quello del commercio con il 31,3% di unità rispetto al totale, seguito dal settore delle costruzioni (11,2%) e da quello dei servizi di alloggio e di ristorazione (9,9%). Referto sul Controllo di Gestione 2019 5
Il Turismo Nel 2018 l’offerta ricettiva sul territorio di Roma Capitale conta ben 12.124 esercizi, di cui l’8,6% composto da alberghi e il 91,4% da complementari. A livello territoriale, se ne evidenzia una concentrazione prevalente nei Municipi I (62,3%), XIII (8,2%), VII (6%) e II (6%). Procedendo nell’analisi, va segnalato come negli ultimi cinque anni sia fortemente aumentato il numero complessivo degli esercizi ricettivi sul territorio di Roma, arrivando a quota +63,1%. In particolare, si è verificato un incremento del numero degli esercizi complementari, che sono passati dai 6.422 del 2014 ai 11.086 del 2018 (+72,6%). Rispetto all’anno precedente, nel 2018 si registra, inoltre, una crescita delle strutture ricettive pari al 2,6%; difatti, sono aumentati significativamente gli esercizi complementari, da 10.793 del 2017 a 11.086 del 2018 (+2,7%), così come quelli alberghieri, che passano dai 1.023 del 2017 ai 1.038 del 2018 (+1,5%). Referto sul Controllo di Gestione 2019 6
Per quanto riguarda i flussi turistici, dal 2014 al 2018, si rileva un incremento complessivo sia di arrivi (13,3%) che di presenze (11,7%), ammontando, in termini di valore assoluto nel 2018, a 15.164.649 per i primi e a 36.641.436 per le seconde. Da un ulteriore approfondimento, risulta che la permanenza media dei turisti negli esercizi alberghieri e complementari della Capitale è contraddistinta da una maggiore sosta nelle strutture complementari (2,8 giorni) rispetto a quelle alberghiere (2,3 giorni). Si deve segnalare, inoltre, come nel corso del citato quinquennio gli esercizi alberghieri e complementari abbiano mantenuto costante la propria quota di mercato; le rispettive capacità ricettive, difatti, si sono adattate all’incremento dei flussi: circa l’81% di arrivi ha riguardato gli esercizi alberghieri e circa il 19% quelli complementari. 2.2 L’Amministrazione: l’Organizzazione dell’Ente e le Risorse Umane L’Organizzazione La Macrostruttura capitolina nel corso del 2019 ha visto essenzialmente il consolidamento e la compiuta attuazione del disegno organizzativo previsto dalla DGC 222/2017. Per effetto dell’istituzione degli Uffici di Scopo, tale macrostruttura si presenta, alla data del 31 dicembre 2019, come nella figura seguente: Referto sul Controllo di Gestione 2019 7
Le Risorse Umane Roma Capitale avvia il ciclo della performance 2019-2021 con una dotazione organica numericamente più consona rispetto all’anno precedente. Per effetto delle numerose assunzioni, perfezionate nell’ultimo triennio (di cui oltre 2000 solo nel 2019), si è registrata, difatti, una lieve inversione di tendenza nel dato di quest’anno che presenta un + 0,86% rispetto all’esercizio precedente. La volontà dell’Amministrazione è di proseguire in questo andamento positivo grazie alle nuove assunzioni e ai nuovi bandi di concorso del 2020, rivolti ad oltre 1500 figure. Altro evento che sottolinea l’inversione di tendenza nelle politiche dell’Ente in materia di organizzazione e di risorse umane è certamente costituito dalla conclusione della procedura di assegnazioni degli incarichi di posizione organizzativa. L’Amministrazione a dicembre 2019 ha infatti attribuito n. 672 nuovi incarichi di posizione organizzativa, a seguito del bando pubblicato ad agosto sulla base della nuova disciplina dell’Area delle Posizioni Organizzative, adottata con DGC 94/2019. Personale dipendente dirigente e non dirigente al 31 dicembre. Anni 2014-2019 Anni Dipendenti di ruolo a Dipendenti a tempo Totale Variazione su anno tempo indeterminato determinato (*) precedente 2015 23.068 11 23.079 -2,51% 2016 24.000 43 24.043 4,18% 2017 23.745 71 23.816 -0,94% 2018 23.113 94 23.207 -2,56% 2019 23.320 87 23.407 0,86% (*) il dato non comprende il personale supplente del settore educativo-scolastico Fonte: elaborazioni su dati del Dipartimento Risorse Umane Figura 2.2.2.1 Distribuzione del personale in servizio al 31 dicembre – Anni 2018-2019 Come si evince dalla tabella seguente, il numero dei dipendenti per abitante migliora leggermente rispetto all’ultimo biennio, passando da 1 su 121 e 1 su 123, a 1 su 120, ma si mantiene significativamente inferiore Referto sul Controllo di Gestione 2019 8
rispetto alle indicazioni del Ministero dell’Interno per il triennio 2017-2019, calcolate in base ai rapporti medi dipendenti-popolazione per classe demografica, che per i comuni al di sopra dei 500.000 è fissato in 1 su 84. Tale rapporto, peraltro, risulterebbe sensibilmente peggiore ove si escludesse il personale educativo- scolastico dal numeratore. Tabella 2.2.2.2 – Rapporto personale / residenti al 31 dicembre. Anni 2015 – 2019 Rapporto Anni Popolazione residente Dipendenti Personale / residenti 2015 2.864.731 23.079 1/124 2016 2.873.494 24.043 1/119 2017 2.876.614 23.816 1/121 2018 2.860.009 23.207 1/123 2019 2.848.084 23.407 1/121 Fonte: elaborazioni su dati del Dipartimento Organizzazione e Risorse umane Referto sul Controllo di Gestione 2019 9
3. Il modello di programmazione di Roma Capitale contesto L’armonizzazione dei sistemi contabili operata con la D.lgs. 118/2011 ha avuto impatti anche sul ciclo della Performance, imponendo la riscrittura di alcune delle fasi del processo di programmazione– pianificazione e dei documenti contabili con cui esso si formalizza. Le linee strategiche di mandato, alla luce del nuovo processo, vengono declinate in obiettivi strategici che, nella nuova struttura del bilancio, sono collegati alle missioni. Il DUP è il documento che formalizza questa fase del processo. Per il tramite dei programmi, che rappresentano aggregati omogenei di attività volte a perseguire gli obiettivi operativi definiti nell’ambito delle missioni, viene realizzato il collegamento con l’ultimo livello del processo, quello della pianificazione esecutiva (PEG). Il PEG è il documento in cui gli obiettivi sono attribuiti, unitamente alle risorse, ai vari centri di responsabilità dirigenziali incardinati nelle Strutture apicali capitoline che, in ragione delle rispettive funzioni e dei compiti istituzionali, insistono sulle predette missioni e programmi realizzando gli obiettivi gestionali assegnati ed erogando il proprio servizio tipico. Il processo di programmazione-pianificazione appena delineato può essere graficamente rappresentato come di seguito: Dal punto di vista degli oggetti della programmazione il processo di declinazione può essere raffigurato come di seguito: È la politica definita dal vertice politico con orizzonte quinquennale per una specifica area di intervento È la declinazione degli indirizzi strategici dell’ente operata tenendo conto dei vincoli derivanti dal contesto interno ed esterno all’amministrazione. Rappresenta l’aggregato di spesa collegato agli obiettivi strategici dell’ente, e individua le risorse finanziarie, umane e strumentali ad essi riferiti. È aggregato omogeneo di attività volte a perseguire gli obiettivi definiti nell’ambito delle missioni. Definisce i risultati operativi di orizzonte triennale da realizzare per ogni programma di spesa. Definisce l’attività esecutiva da porre in essere per la realizzazione degli obiettivi operativi. Nelle pagine seguenti, secondo la sopra descritta modalità di rappresentazione dell’albero della performance, verranno illustrati i principali contenuti del processo di programmazione 2018-2020 di Roma Capitale. Referto sul Controllo di Gestione 2019 10
3.1 La programmazione politica. Le linee di governo 2016-2021 per Roma Capitale Il Programma di mandato della Sindaca, è declinato nelle linee programmatiche 2016-2021 per il governo di Roma Capitale, approvate con la Deliberazione di Assemblea Capitolina n. 9 del 3 agosto 2016, di seguito rappresentate. Nella pagina seguente sono riportate le 14 linee individuate dal vertice politico capitolino. Linee di mandato 2016-2021 per il governo di Roma Capitale 3.2 Gli Obiettivi strategici e operativi. Il DUP 2019 – 2021 di Roma Capitale Il Documento Unico di Programmazione 2019– 2021, approvato con deliberazione di Assemblea Capitolina n. 97 del 17 dicembre 2019, ha declinato le 14 Linee programmatiche di governo 2016-2021, in 120 obiettivi strategici e 2 indirizzi strategici, a loro volta declinati in 947 obiettivi operativi, che hanno visto il concorso della totalità delle strutture capitoline. Gli obiettivi definiti, dunque, in coerenza con le Linee programmatiche, sono stati, a loro volta, declinati in obiettivi operativi e gestionali che a consuntivo hanno permesso di quantificare il grado di attuazione delle attività 2019 collegate alle linee di governo. 3.3 Gli Obiettivi gestionali ed i Servizi. Il PEG 2019 – 2021 di Roma Capitale Il PEG - Piano della Performance 2019 - 2021, approvato con Deliberazione di Giunta Capitolina n. 56 del 2 aprile 2019, ha visto la declinazione degli obiettivi strategici ed operativi definiti nel DUP in n. 789 obiettivi gestionali, attribuiti ratione materiae ai dirigenti responsabili delle unità organizzative delle strutture capitoline centrali e territoriali. Nel documento, inoltre, è stato fatto espresso rinvio agli obiettivi definiti nel PTPCT 2019 - 2021 di Roma Capitale e nell’ambito dei progetti trasversali di innovazione collegati al Programma Agenda Digitale. Alla luce del monitoraggio infrannuale condotto dalle strutture competenti e, alla luce delle istanze pervenute dalle strutture stesse, il PEG è stato oggetto di 3 variazioni, adottate rispettivamente con Deliberazioni di Giunta Capitolina n. 168 del 9/8, n. 262 del 22/11 e n. 296 del 16/12. Gli obiettivi pianificati nel PEG e riallineati con le suddette variazioni, gli obiettivi trasversali e quelli definiti nel PTPCT 2019-2021 sono stati oggetto di consuntivazione nei primi mesi del 2020. Referto sul Controllo di Gestione 2019 11
4. Il controllo di gestione 4.1 La metodologia Il modello di Programmazione e Controllo adottato da Roma Capitale e caratterizzato da un elevato grado di coerenza ed integrazione sia tra i vari livelli della programmazione-pianificazione dell’ente, che tra le varie tipologie di controllo interno esercitate. In tale contesto appare opportuno rilevare in particolare lo stringente collegamento esistente tra il controllo strategico ed il controllo di gestione. Il modello di programmazione e controllo di Roma Capitale si fonda su due elementi cardine, che garantiscono la coerenza nei vari livelli di programmazione-pianificazione e nei contenuti dei documenti finanziari e contabili. - L’Obiettivo operativo, promana dall’obiettivo strategico e rappresenta l’attività programmata nel medio termine, per il raggiungimento dell’obiettivo strategico stesso e più indirettamente della linea di mandato. Pertanto la verifica annuale sul grado di attuazione degli obiettivi operativi consente di verificare lo stato di attuazione delle linee di governo e degli obiettivi strategico-operativi da i primi derivano (controllo strategico). - L’Obiettivo gestionale è declinato in coerenza con l’obiettivo operativo e rappresenta il punto di raccordo tra la programmazione strategica e la pianificazione esecutiva. Pertanto, a consuntivo, la verifica del grado di attuazione dell’attività pianificata relativamente agli obiettivi gestionali consente di confrontare i risultati conseguiti con quelli attesi e misurare i livelli di efficacia, efficienza ed economicità dimostrati dalle Strutture apicali nell'attività gestionale (controllo di gestione). Gli esiti del controllo strategico e del controllo di gestione forniscono informazioni essenziali ai fini della misurazione della performance di ente ed organizzativa, influenzando per tale via anche la valutazione della performance individuale dei dirigenti e del personale dipendente. 4.2 L’Analisi dei risultati La stretta integrazione tra le due tipologie di controllo rende opportuno, prima di esaminare le risultanze del controllo di gestione, rappresentare seppur sinteticamente gli esiti del controllo strategico 2019. 4.2.1 Gli esiti del controllo strategico Nel presente paragrafo vengono esposti gli esiti del controllo strategico 2019, derivanti dalla rilevazione del grado di realizzazione dei suddetti 947 obiettivi operativi, individuati nel DUP 2019 – 2021 a partire dalle linee di governo e dai correlati obiettivi strategici. Referto sul Controllo di Gestione 2019 12
La rilevazione del grado di realizzazione degli obiettivi operativi è stata misurata attraverso l’esame delle rendicontazioni rese dalle strutture in sede di rendiconto di gestione 2019. Dalla rilevazione del grado di conseguimento degli obiettivi operativi è stato possibile risalire, in ragione dei diversi livelli di aggregazione dei risultati, alla verifica della percentuale di attuazione degli obiettivi strategici, delle singole linee di governo, fino a risalire all’attuazione complessiva del Programma di Mandato, secondo lo schema logico-operativo sotto rappresentato: Di seguito, per esigenze di sintesi, vengono illustrate le risultanze del controllo operato a livello linea di governo. Al riguardo è opportuno specificare che il grafico sottostante non illustra lo stato di avanzamento al 31 dicembre 2019 delle Linee programmatiche della Giunta, bensì il grado di attuazione 2019 degli obiettivi operativi definiti nel DUP a partire dagli obiettivi strategici. Grado di attuazione 2019 obiettivi DUP collegati al Programma di Mandato 2016-2021 Referto sul Controllo di Gestione 2019 13
4.2.2 Gli esiti del controllo di gestione: Gli obiettivi realizzati ed i servizi resi. Nel presente paragrafo verranno esaminati i risultati derivanti dall’attività svolta dalle strutture capitoline per la realizzazione degli obiettivi PEG e l’erogazione dei servizi alla cittadinanza. Per ciò che concerne gli obiettivi gestionali si farà riferimento a quelli declinati nel PEG - Piano della Performance 2019 - 2021, approvato con Deliberazione di Giunta Capitolina n. 56 del 2 aprile 2019, nonché a quelli previsti nel PTPCT 2019 - 2021 di Roma Capitale e nell’ambito dei Progetti Trasversali di Innovazione collegati al Programma Agenda Digitale. Gli obiettivi PEG. Nel PEG - Piano della Performance 2019 - 2021, gli obiettivi strategici ed operativi definiti nel DUP sono stati declinati in n. 789 obiettivi gestionali ed attribuiti ratione materiae ai dirigenti responsabili delle unità organizzative delle strutture capitoline centrali e territoriali. Nel documento è stato inoltre fatto espresso rinvio agli obiettivi definiti nel PTPCT 2019 - 2021 di Roma Capitale e nell’ambito dei progetti trasversali di innovazione collegati al Programma Agenda Digitale. Alla luce del monitoraggio infrannuale condotto dalle strutture competenti e, alla luce delle istanze pervenute dalle strutture stesse, il Peg è stato oggetto di 3 variazioni. Le modifiche accordate sono state oggetto delle variazioni di PEG adottate rispettivamente con Deliberazioni di Giunta Capitolina n. 168 del 9/8, n. 262 del 22/11 e n. 296 del 16/12. Dalla consuntivazione resa nei primi mesi del 2020 dalle Strutture in relazione alle le attività finalizzate al conseguimento degli obiettivi PEG, è stato possibile, ad esito delle verifiche condotte dalle strutture competenti determinare nella percentuale di 97,24 il grado medio di attuazione dei 789 obiettivi declinati nel PEG 2019 – 2021. Nella tabella sottostante sono riportati gli esiti del controllo, distinti per tipologia di Struttura. Tipologia di Struttura % conseguimento Strutture di Supporto agli Organi e all’Amministrazione 99,04 Strutture di Staff 99,58 Strutture di Linea di cui: 96,07 - Strutture dell’Area Servizi al Territorio 97,09 - Strutture dell’Area Servizi alla Persona 96,00 - Strutture dell’Area Cultura e Valorizzazione 95,25 - Strutture dell’Area Economia e Finanza 94,90 Strutture Territoriali 96,54 Le azioni previste dal Piano Triennale di Prevenzione alla Corruzione e per la Trasparenza 2019-2021. La seconda direttrice dell’attività gestionale delle strutture capitoline, rispetto alla quale vengono rappresentati i risultati raggiunti, è formalizzata dalle azioni definite per l’esercizio 2019 nell’ambito del Piano Triennale di Prevenzione alla Corruzione e per la Trasparenza (PTPC 2019 – 2021), approvato con Deliberazione di Giunta Capitolina n. 13 del 31 gennaio 2019. Ad esito del monitoraggio operato dalla Direzione Trasparenza ed Anticorruzione del Segretariato Generale, sull’attuazione degli obiettivi e delle misure definite nel Piano da parte delle strutture capitoline, è stato possibile individuare nel 100% il grado di attuazione complessivo delle misure definite nel PTPCT 2019 – 2021, sia per l’attuazione delle misure in tema di anticorruzione che di trasparenza Le verifiche effettuate hanno consentito inoltre di rilevare la piena realizzazione dell’obiettivo trasversale alle due sezioni del Piano definito come “Implementazione di un sistema di governance degli affidamenti di Roma Capitale”. Referto sul Controllo di Gestione 2019 14
OBIETTIVI PTPCT 2019/2021 Obiettivo % N. Azioni prioritarie Peso Risultato atteso strategico conseguimento Messa in esercizio del Sistema informativo di raccolta e Intervento sistema di governance 1 20 gestione delle informazioni relative 20,00 trasversale degli affidamenti di agli affidamenti di Roma Capitale Roma Capitale Diffondere tra la popolazione Promozione della 2 10 giovanile locale i principi della legalità 10,00 cultura della legalità (conclusione del progetto) Efficiente ed Aggiornamento annuale mappatura efficace dei processi per singola struttura e Interventi monitoraggio del 3 Gestione del rischio 15 revisione Catalogo processi e 15,00 anticorruzione rispetto delle Registro dei Rischi per l'area disposizioni su "Contratti Pubblici" anticorruzione e trasparenza Implementazione delle misure 4 Formazione in house 15 alternative alla rotazione ordinaria del 15,00 personale Sviluppo e miglioramento dei livelli di 5 20 trasparenza in materia di 20,00 Interventi Pubblicazioni procedimenti amministrativi Trasparenza e obbligatorie e Accesso Accessibilità Civico Formazione Permanente in materia 6 20 20,00 di trasparenza amministrativa Grado attuazione PTPCT 2019-21 100,00 Progetti Trasversali di Innovazione. Agenda Digitale. Da ultimo si espongono i risultati raggiunti nei progetti finalizzati ad innalzare i livelli di efficienza, efficacia ed economicità dell’azione amministrativa. In relazione a tale ambito, l’Amministrazione ha concentrato le attività sull’attuazione del programma Agenda Digitale. Il Programma, articolato per il 2019 in 5 piani di azione, a consuntivo ha fatto registrare il pieno conseguimento dei risultati, come da tabella seguente: Progetto Trasversale Risultato atteso % conseguimento Evoluzione del Portale sia dal punto di vista sia dei contenuti, che dei servizi online Nuovo Portale offerti al cittadino. Implementazione e sviluppo di nuovi strumenti e di piattaforme di 100% Istituzionale democrazia partecipata e diretta al fine di agevolare l’accessibilità alla cittadinanza nell’ottica dei principi di amministrazione aperta (Open Government). Completamento e messa a regime dell’assessment sullo stato dei sistemi ICT, della Assessment dei digitalizzazione e della dematerializzazione dei processi dell’Ente e relativa sistemi e dei processi 100% definizione delle priorità e delle modalità d’intervento, incluse nel Piano Triennale per ICT l’ICT di Roma Capitale. Implementazione contenuti, layer e funzionalità del Geoportale. Alimentazione con Nuova Infrastruttura dataset geografici riferiti ad Ambiente e Mobilità. Avvio integrazione del sistema 100% Cartografica (NIC) informativo territoriale con altri sistemi informativi dell’Amministrazione e con il portale Istituzionale di Roma Capitale Sistema Unico di Avvio integrazione del Sistema Unico di Segnalazione con i sistemi informativi delle 100% Segnalazione (SUS) Società in-house e con il CRM di Roma Capitale. Avvio attività volte alla progettazione di dettaglio ed alla realizzazione della Casa Casa Digitale del Digitale del Cittadino, intesa quale luogo immateriale in cui il cittadino può reperire, 100% Cittadino agevolmente, i servizi di cui ha bisogno, i dati che lo riguardano e lo stato delle proprie pratiche. Grado di attuazione complessivo 2019 100% Referto sul Controllo di Gestione 2019 15
Gli Indicatori dei Servizi Le Strutture capitoline, oltre a svolgere le attività finalizzate all’attuazione degli obiettivi gestionali e strategici, sono quotidianamente impegnate nell’erogazione di una vasta gamma di servizi alla cittadinanza. Tali attività ricorrenti sono quelle che hanno la maggior incidenza in termini di sforzo profuso e di costi di gestione sostenuti. L’Amministrazione ha già ampiamente rendicontato nella Relazione sulla Performance 2019, in ordine ai volumi di attività svolte per garantire tutti i servizi di competenza comunale. Pertanto, in questa sede, ci si limita a rappresentare, in sintesi, gli indicatori di attività correlati ai servizi a maggior impatto verso il cittadino: - i servizi anagrafici e di stato civile; - i servizi sociali; - i servizi educativo-scolastici e l’istruzione pubblica; - i servizi di polizia locale; I Servizi Anagrafici e di Stato Civile Il Servizio Anagrafe, reso sia a livello centrale che territoriale, assicura i servizi anagrafici della popolazione residente e la gestione dell’anagrafe dei residenti all’estero (AIRE). Rientra nelle competenze dello Stato Civile l’attivazione di tutte le procedure per la formazione, l’annotazione e la trascrizione degli atti di stato civile e l’esecuzione delle procedure per l’effettuazione di pubblicazione di matrimonio e per la celebrazione di unioni civili. Nelle tabelle 1) e 2) i volumi di attività rese a livello centrale e territoriale dai servizi demografici e stato civile resi nel biennio 2019-19: Tabella 1) Volumi di attività rese a livello centrale dai servizi demografici e stato civile resi. Anni 2018 – 2019 Variazione % Indicatori 2018 2019 2018 - 2019 N. addetti di ruolo al servizio anagrafe e stato civile 244 242 -0,82% N. certificati anagrafici e di stato civile rilasciati 240.856 129.119 -46,39% N. cambi di residenza 29.098 31.427 8,00% N. atti di formazione o trascrizione di stato civile e cambio di residenza 79.810 82.149 2,93% N. certificati richiesti per corrispondenza da Enti Pubblici e rilasciati 95.820 96.920 1,15% N. certificati richiesti per corrispondenza da cittadini e rilasciati 18.450 19.100 3,52% N. denunce di nascita 3.243 3.663 12,95% N. trascrizioni di nascita 18.055 20.416 13,08% N. denunce di adozione 277 280 1,08% N. denunce di morte 30.113 29.918 -0,65% N. trascrizioni di morte 3.982 3.535 -11,23% N. celebrazioni matrimoni civili 1.769 1.793 1,36% N. trascrizioni matrimoni concordatari 5.084 4.290 -15,62% N. trascrizioni di matrimoni dall’estero(*) 2.258 200 -91,14% N. trascrizioni di sentenze di divorzio 3.270 3.240 -2,02% N. concessioni cittadinanza 1.921 1.950 1,51% N. acquisti cittadinanza 1.530 1.600 4,58% N. riacquisti cittadinanza 7 5 -28,57% N. pratiche archiviate di carte identità rilasciate dai municipi / / / N. inserimenti o cancellazioni ostative al rilascio di carte d’identità 1.100 1.548 40,73% N. iscrizioni cambi di residenza all’estero – Aire Cittadini Romani 10.408 9.682 -6,98% N. annotazioni su scheda informatica dati relativi a pensioni 300 227 -24,33% N. certificati decesso o emigrazioni pensionati 18 10 -44,44% N. variazioni anagrafiche(*) 83.085 6.672 -91,97% N. Annotazioni su registri di Stato civile 65.089 62.306 -4,28% (*) Il dato non è suscettibile di confronto in quanto trattasi di procedimento ad istanza di parte Referto sul Controllo di Gestione 2019 16
Tabella 2) Volumi di attività rese a livello territoriale dai servizi demografici e stato civile resi. Anni 2018 – 2019 Variazione % Servizi demografici e stato civile resi a livello centrale - Indicatori 2018 2019 2018 - 2019 N. certificati anagrafici e di stato civile rilasciati (compresi gli estratti di stato civile) 1.068.225 528.265 -50,55% N. atti notori (autentiche di firma, documenti, foto) 111.495 94.957 -14,83% N. cambi domicilio 78.281 78.585 0,39% N. cambi residenza 49.581 51.180 3,23% N. rettifiche anagrafiche eseguite nell’anno 7.564 7.018 -7,22% N. procedimenti di irreperibilità aperti nell’anno 30.617 54.365 77,56% N. giuramenti di matrimonio 10.023 10.165 1,42% N. denunce di nascita 3.530 3.706 4,99% N. denunce di morte 1.732 840 -51,50% N. carte di identità 299.802 340.067 13,43% I Servizi di Polizia Locale Il Corpo di Polizia Locale eroga una vasta gamma di servizi che possono essere raggruppati nelle macro- classi di polizia stradale, polizia amministrativa, polizia socio-ambientale e servizi di supporto. Nelle tabelle seguenti vengono riportati gli indicatori della attività che hanno maggior impatto per l’utenza: Tabella 3) Indicatori relativi alla Sicurezza stradale e urbana. Biennio 2018 – 2019 Variazione % Indicatori 2018 2019 2018 - 2019 N. percorsi ad alta densità di traffico presidiati 33.090 31.142 -5,89% N. controlli su rispetto codice della strada 458.320 561.039 22,41% Numero controlli taxi, ncc, autobus 6.987 7.233 3,52% N. accertamenti di violazione codice della strada 1.017.008 1.257.456 23,64% N. accertamenti di violazione codice della strada rilevati a distanza 1.120.254 1.111.975 -0,74% N. incidenti stradali 30.266 30.368 0,34% N. controlli, sopralluoghi e verifiche per lavori e passaggio cavi stradali 88.546 96.060 8,49% N. controlli relativi alle OO.SS. emesse per sicurezza e decoro urbano 37.931 105.372 169,96% N. controlli relativi alle OO.SS. Antialcool* 14.421 34.076 136,29% * addendo del N. controlli relativi alle OO.SS. emesse per sicurezza e decoro urbano Tabella 4) Indicatori relativi ai controlli. Biennio 2018 – 2019 Variazione % Indicatori 2018 2019 2018 - 2019 N. controlli di Polizia Amministrativa (controlli attività commerciali, artigianali, industriali, pubblici esercizi/attività commerciali area pubblica/affissioni e pubblicità, controlli su 397.511 437.258 9,00% rispetto norme ambientali ed edilizie, controlli per tutela patrimonio comunale - Edilizia Residenziale Pubblica, controlli "Piazze centro storico e aree di pregio") N. controlli ai sensi del Regolamento di Polizia Urbana - 72.568 - N. sgomberi coordinati per tutela patrimonio comunale ed Edilizia Residenziale Pubblica 19 62 226,32% N. totale di villaggi della solidarietà, autorizzati/tollerati e non, presidiati 9 8 0,00% Numero persone dimoranti nei villaggi di solidarietà (censimento) 3.243 2.703 -16,65% N. controlli su insediamenti abusivi 13.025 13.700 17,30% N. controlli Sinti, Rom e Camminanti 13.687 12.572 -0,14% Numero Controlli Antievasione/Antielusione Tributi locali 1 45 4400,00% Importi accertati oggetto di Evasione fiscale (in Euro) 1.180.842 14.722.224 1146,76% Numero segnalazioni qualificate alla Agenzia delle Entrate 0 1 - Referto sul Controllo di Gestione 2019 17
Tabella 5) Indicatori relativi alle manifestazioni e grandi eventi. Biennio 2018 – 2019 Variazione % Indicatori 2018 2019 2018 - 2019 N. personale impiegato per manifestazioni grande rilievo 22.995 23.937 4,10% N. personale impiegato per manifestazioni rilievo locale 11.379 13.884 22,01% N. personale impiegato attività di rappresentanza Roma Capitale 11.973 13.115 9,54% N. personale impiegato per presidio territorio pattugliamento passaggio scorte 963 794 -17,55% Tabella 6) Indicatori su notifica atti e indagini delegate dall’Autorità Giudiziaria. Biennio 2018 – 2019 Indicatori Variazione % 2018 2019 2018 - 2019 N. notifiche atti 74.453 76.160 2,29% N. verifiche anagrafiche 123.137 124.157 0,83% N. indagini delegate dalla Autorità Giudiziaria 12.395 12.356 -0,31% N. ore lavorate per intercettazioni/controlli ambientali/osservazione pedinamento e 12.193 10.135 -16,88% controllo per svolgimento indagini delegate I Servizi educativo-scolastici e l’Istruzione pubblica Questo settore raggruppa una serie di prestazioni che l’Ente eroga e che riguardano: gli asili nido, la scuola dell’infanzia, l’istruzione elementare, media e superiore, i servizi di supporto (assistenza scolastica, trasporto, refezione e altri servizi). Nell’erogazione di tali servizi svolgono un ruolo rilevante: il Dipartimento Servizi Educativi e Scolastici, che ha il compito di programmare e organizzare i servizi educativi e scolastici offerti per la fascia di età 0-6 anni; il Dipartimento Sviluppo Infrastrutture e Manutenzione Urbana che provvede alla manutenzione e allo sviluppo del patrimonio edilizio e della grande viabilità, nonché le Strutture territoriali che hanno competenza in materia di gestione del personale socio-educativo e di manutenzione ordinaria degli edifici comunali adibiti all’offerta educativa. Tabella 7) Indicatori relativi agli asili nido. Biennio 2018- 2019 Variazione % Indicatori 2018 2019 2018 - 2019 Numero nidi capitolini 214 211 -1,40% Numero nidi convenzionati 163 154 -5,52% Capienza totale nidi capitolini: numero posti 13.281 13081 -1,51% Capienza totale nidi convenzionati: numero posti 5.612 5349 -4,69% Numero bambini iscritti nei nidi comunali (conferme anno precedente + nuovi iscritti) 12.454 12319 -1,08% Numero bambini iscritti nei nidi convenzionati (conferme anno precedente + nuovi iscritti) 4.952 4646 -6,18% Numero bambini iscritti di cittadinanza non italiana nei nidi capitolini e nidi convenzionati 2.504 2548 1,76% (conferme anno precedente + nuovi iscritti) Numero bambini con disabilità iscritti nei nidi capitolini e nidi convenzionati (conferme 359 355 -1,11% anno precedente + nuovi iscritti) Numero conferme iscritti anno precedente nei nidi comunali e nidi convenzionati 8.311 8309 -0,02% Numero domande di nuova iscrizione presentate 15.009 13586 -9,48% Numero domande di nuova iscrizione accolte 10.534 nd / Numero bambini inseriti nella lista d'attesa iniziale (pubblicazione graduatoria definitiva) 3.941 3114 -20,98% Numero bambini inseriti nella lista d'attesa attuale 813 515 -36,65% Indice di assorbimento della lista d'attesa 79,37% 83,46% 5,15% Rapporto medio educatore-bambino 5,27 5,46 3,47% Referto sul Controllo di Gestione 2019 18
Tabella 8) Indicatori relativi alla scuola d’infanzia. Anni scolastici 2018/2019 e 2019/2020 Variazione % Anno Anno a.s. 2019- Indicatori scolastico scolastico 2020 vs a.s. 2018-2019 2019-2020 2018-2019 N. plessi scuola dell’infanzia comunale 321 318 -0,93% Capienza totale scuola dell’infanzia comunale : numero posti 33.354 32.766 -1,76% N. bambini iscritti scuola dell’infanzia comunale (conferme + nuovi iscritti) 31.931 31.222 -2,22% N. bambini inseriti nella lista d'attesa iniziale (pubblicazione graduatoria definitiva) 7.045 6.268 -11,03% N. bambini inseriti nella lista d'attesa finale (a conclusione delle operazioni di 2.044 1.602 -21,62% perfezionamento delle iscrizioni) N. bambini iscritti di cittadinanza non italiana nelle scuole dell'infanzia comunale 4.534 4.481 -1,17% (conferme + nuovi iscritti) N. bambini con disabilità iscritti scuola dell’infanzia comunale (conferme + nuovi iscritti) 1.641 1.709 4,14% Tabella 9) Indicatori su refezione scolastica, trasporto e alle attività integrative scolastiche. AA.SS. 2018/19 e 2019/20 Variazione Anno Anno %a.s. 2019- Indicatori scolastico scolastico 2020 vs a.s. 2018-2019 2019-2020 2018-2019 N. alunni utenti servizio di refezione scolastica (appalto diretto + autogestione) 152.605 132.701 -13,04% N. pasti erogati ad alunni (appalto diretto + autogestione) 21.172.598 19.389.141 -8,42% N. automezzi utilizzati per trasporto scolastico 390 381 -2,31% N. scuolabus utilizzati per trasporto diversamente abili 228 228 0,00% N. utenti del servizio di trasporto 6.224 5.884 -5,46% N. utenti nomadi del servizio di trasporto 891 799 -10,33% N. utenti con disabilità del servizio di trasporto 1.010 964 -4,55% N. centri ricreativi estivi municipali 27 34 25,93% N. posti disponibili nei centri ricreativi estivi municipali 1.885 2.018 7,06% Tabella 10) Indicatori relativi alla manutenzione degli edifici scolastici. Biennio 2018 - 2019 Variazione % Indicatori 2018 2019 2018 - 2019 N. scuole da manutenere (esclusi nidi, scuole materne, elementari e medie) 1.019 1.019 0,00% N. manutenzione straordinaria scuole 214 177 -17,29% N. interventi manutenzione ordinaria effettuati negli asili nido dai municipi 3.355 3.257 -2,92% N. interventi negli asili nido effettuati entro 24 ore 1.305 1.288 -1,30% N. interventi manutenzione ordinaria effettuati nelle scuole d’infanzia dai municipi 4.402 4.661 5,88% N. interventi nelle scuole d’infanzia effettuati entro 24 ore 1.274 1.242 -2,51% N. interventi manutenzione ordinaria effettuati nelle scuole elementari dai municipi 5.629 6.104 8,44% N. interventi nelle scuole elementari effettuati entro 24 ore 1.616 1.581 -2,17% N. interventi manutenzione ordinaria effettuati nelle scuole medie dai municipi 4.377 4.796 9,57% N. interventi nelle scuole medie effettuati entro 24 ore 1.028 1.007 -2,04% I Servizi Sociali Il settore dei servizi sociali vede il Dipartimento Politiche Sociali occuparsi della programmazione ed organizzazione dei servizi sociali e della salute ed i Municipi erogare una gamma molto ampia di servizi alla persona. Il settore eroga servizi rivolti ai minori, a persone con disabilità e disagio mentale, a persone anziane, nonché prestazioni rivolte all’emergenza sociale e accoglienza. Referto sul Controllo di Gestione 2019 19
Tabella 11) Indicatori relativi ai servizi ai minori. Biennio 2018 - 2019 Variazione % Indicatori 2018 2019 2018 - 2019 Centri di Pronta Accoglienza: numero ingressi 1.345 456 -66,10% Centri di Pronta Accoglienza: numero minori accolti 698 333 -52,29% Centri di seconda accoglienza: numero minori accolti 1.019 640 -37,19% Interventi sui minori su richiesta della Magistratura: minori assistiti (escluse adozioni) 7.229 6.187 -14,41% Interventi economici: numero minori assistiti 2.548 2.310 -9,34% Case famiglia 0-3 anni: numero minori assistiti 95 116 22,11% Strutture residenziali: numero minori assistiti 823 798 -3,04% Assistenza domiciliare e/o extra domiciliare: minori assistiti 1.000 1.170 17,00% Tabella 12) Indicatori relativi ai servizi rivolti a persone con disabilità e disagio mentale. Biennio 2018 - 2019 Variazione % Indicatori 2018 2019 2018 - 2019 Comunità Alloggio e Residenze protette: n. assistiti 446 425 -4,71% Assistenza domiciliare: n. assistiti 5.688 2.684 -52,81% Centri diurni per disabili psichici: n. disabili partecipanti 1.370 1.400 2,19% Soggiorni estivi: n. disabili psichici partecipanti 1.600 1.063 -33,56% Tabella 13) Indicatori relativi ai servizi alle persone anziane. Biennio 2018 - 2019 Variazione % Indicatori 2018 2019 2018 - 2019 Case di riposo e Strutture gestite da Roma Capitale: n. anziani assistiti 207 174 -15,94% Strutt. residenziali gestite da Roma Capitale: n. anziani parzialmente autosufficienti assistiti 32 32 0,00% Centri diurni per Alzheimer: n. anziani assistiti 331 290 -12,39% Soggiorni diurni estivi: numero anziani partecipanti 2.141 1.920 -10,32% Servizio di Teleassistenza e Telesoccorso: n. anziani assistiti 1.226 1.203 -1,88% Interventi economici: n. anziani assistiti 1.447 1.417 -2,07% Assistenza domiciliare e/o extra domiciliare : n. anziani assistiti 3.604 3.748 4,00% Centri sociali anziani: n. anziani iscritti 66.315 67.089 1,17% Tabella 14) Indicatori relativi all’emergenza sociale e accoglienza. Biennio 2018 - 2019 Variazione % Indicatori 2018 2019 2018 - 2019 Centri di accoglienza per immigrati: n. assistiti 2.950 2.658 -9,90% Centri educativi per minori immigrati: n. minori 153 513 235,29% Campi attrezzati gestiti: n. nomadi accolti nei campi 3.243 2.890 -10,88% Centri di accoglienza notturna: n. pernottamenti in convenzione 145.896 125.608 -13,91% Centri di accoglienza straordinaria per emergenza freddo: n. persone in difficoltà assistite 3.650 3.800 4,11% N. pasti erogati nelle mense sociali 496.116 459.349 -7,41% N. pasti consegnati a domicilio 201.665 200.144 -0,75% Referto sul Controllo di Gestione 2019 20
4.2.3 I costi della gestione 2019 La gestione economica dell’esercizio 2019 presenta un risultato negativo pari a circa 62,4 milioni di euro. Tale risultato è determinato dal valore della gestione caratteristica di (-186 mln), mentre sono positive sia la gestione finanziaria (+64,8 mln) che la straordinaria (+116,3 mln), con un risultato negativo al netto delle imposte (IRAP) di -4,8 mln. La gestione caratteristica comprende l'insieme delle operazioni di gestione, in termini di proventi e costi, che identificano la funzione istituzionale tipica dell'Ente. Si fa riferimento, ad esempio, ai proventi tributari, ai proventi da tariffe dei servizi pubblici e ai proventi da trasferimenti e contributi. Mentre tra i costi contribuiscono alla definizione del primo risultato parziale quelli relativi al personale, all'acquisto di materie prime e beni di consumo, alle prestazioni di servizi, i costi legati ai trasferimenti concessi, le quote di ammortamento e altri oneri diversi di gestione. Su tale gestione ha inciso in gran parte la svalutazione dei crediti per dubbia esigibilità portando il risultato della gestione caratteristica in negativo per circa 186 milioni di euro. I costi della gestione rappresentano gli oneri sostenuti dall’Amministrazione per il funzionamento di tutti gli uffici nell’attività diretta all’erogazione dei servizi. In questo ambito sono gestite le risorse per le spese del personale, per l’acquisizione di beni e servizi e per i trasferimenti assegnati dall’Amministrazione stessa a soggetti terzi. Inoltre, tra i costi sono inclusi oneri di esclusiva competenza economico-patrimoniale tra cui, ad esempio, la quota annua di ammortamento dei beni mobili ed immobili e gli accantonamenti per rischi e per crediti di dubbia e difficile esazione. La gestione corrente dell’Ente presenta, per il 2019, costi per circa 5,1 MLD di euro Si rammenta, inoltre, che le ultime disposizioni normative hanno stabilito, tra l’altro, l’obbligo per Roma Capitale di redigere un piano triennale, da trasmettere al MEF e da approvare con Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, per la riduzione del disavanzo e per il riequilibrio strutturale di bilancio. Con Deliberazione della Giunta Capitolina n. 194 del 3 luglio 2014 e con successivo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30 settembre 2014 è stato approvato il piano triennale di riduzione del disavanzo e per il riequilibrio strutturale di Roma Capitale, al cui interno sono indicate le misure per il contenimento dei costi e la valorizzazione delle entrate di Roma Capitale. Le misure di controllo della spesa, tese al raggiungimento dall’obiettivo del suddetto piano di rientro ed avviate già negli anni precedenti, sono continuate con maggiore efficacia, anche nel 2018 e sono state riferite ai seguenti interventi: - applicare le disposizioni finanziarie e di bilancio, nonché i vincoli in materia di acquisto di beni e servizi e di assunzioni di personale, a tutte le società controllate (con esclusione di quelle quotate nei mercati regolamentati); - operare la ricognizione di tutte le società controllate e partecipate da Roma Capitale, evidenziando il numero dei consiglieri e degli amministratori, nonché le somme complessivamente erogate a ciascuno di essi; - avviare un piano rafforzato di lotta all’evasione tributaria e tariffaria; - operare la ricognizione dei costi unitari della fornitura dei servizi pubblici locali e adottare misure per riportare tali costi ai livelli standard dei grandi Comuni italiani; - operare una ricognizione dei fabbisogni di personale nelle società partecipate, prevedendo per quelle in perdita il necessario riequilibrio con l’utilizzo degli strumenti legislativi e contrattuali esistenti, ivi inclusa la mobilità interaziendale nonché lo strumento del distacco di cui all’art. 30 del D.lgs. 276/2003; - adottare modelli innovativi per la gestione dei servizi di trasporto pubblico locale, di raccolta dei rifiuti e di spazzamento delle strade, anche ricorrendo alla liberalizzazione; - procedere, ove necessario per il riequilibrio finanziario, alla fusione delle società partecipate che svolgono funzioni omogenee, alla dismissione o alla messa in liquidazione delle società partecipate che non erogano servizio pubblico, nonché alla valorizzazione e dismissione di quote del patrimonio immobiliare; - responsabilizzare i dirigenti delle società partecipate, legando le indennità di risultato a specifici obiettivi di bilancio. Referto sul Controllo di Gestione 2019 21
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