I FINANZIAMENTI PER LA RICERCA NELL'AGRICOLTURA BIOLOGICA - SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO
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SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO I FINANZIAMENTI PER LA RICERCA NELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA Deliberazione 21 aprile 2022, n.8/2022/G
SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO I FINANZIAMENTI PER LA RICERCA NELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA Relatore Pres. Sez. Paolo Luigi Rebecchi
Hanno collaborato per l’istruttoria e l’elaborazione dei dati: Mario Petrocelli, dott.ssa Flavia Ruggeri, dott.ssa Maria Rosaria Ciafrone per l’editing: Rita Piccirilli
SOMMARIO Pag. Deliberazione ...................................................................................................................... 7 *** Relazione .............................................................................................................................. 13 Sintesi ................................................................................................................................... 15 CAPITOLO I – Quadro normativo di riferimento .............................................................. 17 1. La legislazione europea ................................................................................................. 17 2. La legislazione nazionale .............................................................................................. 19 CAPITOLO II – Il piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico .... 21 1. Cenni generali ................................................................................................................. 21 2. Gli obiettivi del Piano ................................................................................................... 22 3. Le azioni del Piano e il loro stato di realizzazione .................................................... 26 4. Lo sviluppo del comparto alimentare biologico ........................................................ 36 CAPITOLO III – Il quadro finanziario.................................................................................. 37 1. Il Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e di qualità ............... 37 2. La gestione del capitolo 7742 ........................................................................................ 39 CAPITOLO IV – I progetti di ricerca per l’agricoltura biologica...................................... 45 1. Premessa .......................................................................................................................... 45 2. I progetti di ricerca ......................................................................................................... 45 CAPITOLO V - Considerazioni conclusive, esiti del contraddittorio e raccomandazioni proposte ................................................................................................... 61 1. Considerazioni conclusive ........................................................................................ 61 2. Esiti del contradditorio .............................................................................................. 63 3. Raccomandazioni proposte ........................................................................................ 63 *** INDICE DELLE TABELLE Tabella 1 – Obiettivi e azioni del Piano ............................................................................... 22 Tabella 2 - Indicatori di risultato .......................................................................................... 23 Tabella 3 - Superficie utilizzata a biologico, evoluzione negli anni 2014-2020 .............. 23 Tabella 4 – Dimensioni e andamento del fatturato, anni 2008-2020 ............................ 25 Tabella 5 - Cronoprogramma del Piano strategico nazionale .......................................... 25 Tabella 6 – Cap. 7742 – esercizi 2016-2021 .......................................................................... 40 Tabella 7 - Rapporto tra pagato sul p.g. 02 e massa spendibile, anni 2016-2021 ........... 41 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 5
Tabella 8 - Rapporto tra somma del pagato sui pp.gg. 02 e 083 e massa spendibile, anni 2016-2021 ...................................................................................................... 44 Tabella 9 - Progetti iniziati nell’anno 2016 .......................................................................... 46 Tabella 10 - Progetti iniziati nell’anno 2017 ......................................................................... 47 Tabella 11 - Progetti iniziati nell’anno 2018 ......................................................................... 48 Tabella 12 - Progetti iniziati nell’anno 2020 ......................................................................... 51 Tabella 13 - Progetti iniziati nell’anno 2021 ......................................................................... 59 Tabella 14 - Progetti iniziati nell’anno 2022 ......................................................................... 59 *** INDICE DEI GRAFICI Grafico 1 - Superficie utilizzata a biologico, evoluzione negli anni 2014-2020 ............... 24 Grafico 2 - Incidenza della spesa biologica sull’agroalimentare totale – anno 2020 ...... 36 Grafico 3 - Distribuzione della spesa biologica per comparto – anno 2020..................... 36 Grafico 4 - Rapporto tra pagato sul p.g. 02 e massa spendibile, anni 2016-2021 ............ 41 Grafico 5 - Rapporto tra somma del pagato sui pp.gg. 02 e 083 e massa spendibile, anni 2016-2021 ....................................................................................................... 44 Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 6
DELIBERAZIONE Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 7
Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 8
8/2022/G Deliberazione n. _______ SEZIONE CENTRALE DI CONTROLLO SULLA GESTIONE DELLE AMMINISTRAZIONI DELLO STATO II Collegio Adunanza del 31 marzo 2022 e Camera di consiglio del 31 marzo 2022 Presieduta dal Presidente aggiunto Paolo Luigi REBECCHI Composta dai magistrati: Presidente aggiunto della Sezione: Paolo Luigi REBECCHI Consiglieri: Paola COSA, Natale Maria Alfonso D’AMICO, Michele SCARPA, Mario GUARANY, Giampiero PIZZICONI, Daniela ALBERGHINI Referendari: Khelena NIKIFARAVA *** Visto l’art. 100, comma 2, Cost.; vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20 e, in particolare, l’art. 3, comma 4, ai sensi del quale la Corte dei conti svolge il controllo sulla gestione delle amministrazioni pubbliche verificando la corrispondenza dei risultati dell’attività amministrativa agli obiettivi stabiliti dalla legge e valutando comparativamente costi, modi e tempi dello svolgimento dell’azione amministrativa; vista la deliberazione della Sezione in data 24 gennaio 2018, n. 1/2018/G, con la quale è stato approvato il programma di controllo sulla gestione per l’anno 2018 e nel contesto triennale; vista la relazione, presentata dal Presidente Paolo Luigi REBECCHI, che illustra gli esiti dell’indagine avente a oggetto “I finanziamenti per la ricerca nell’agricoltura biologica”; visto l’art. 85 d.l. 17 marzo 2020 n. 18/2020 e, in particolare, il comma 8-bis (convertito dalla l. n. 27/2020), così come modificato dall’art. 26-ter d.l. n. 104/2020 (convertito dalla l. n. 126/2020) recante “Misure di potenziamento del Servizio sanitario nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19”; visto il decreto presidenziale 18 maggio 2020, n. 153, recante “Regole tecniche e operative in materia di svolgimento delle camere di consiglio e delle adunanze in videoconferenza e firma digitale dei provvedimenti dei magistrati nelle funzioni di controllo della Corte dei conti”; viste le “Indicazioni operative per lo svolgimento di adunanze, camere di consiglio e riunioni – ottobre 2020” adottate, in data 1° ottobre 2020 con prot. 2597/2020, dal Presidente della Sezione; visto il decreto presidenziale 27 ottobre 2020, n. 287 “Regole tecniche e operative in materia di svolgimento in videoconferenza delle udienze del giudice nei giudizi innanzi alla Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 9
Corte dei conti, delle Camere di consiglio e delle adunanze, nonché delle audizioni mediante collegamento da remoto del pubblico ministero; visti i decreti n. 2/2020 e n. 3/2020 e successive integrazioni e modificazioni del Presidente della Sezione con cui i Magistrati assegnati alla Sezione medesima sono stati ripartiti tra i diversi collegi; vista l’ordinanza n. 6/2022, prot. n. 670 del 10 marzo 2022, con la quale il Presidente della Sezione ha convocato il II Collegio per l’adunanza del 31 marzo 2022, al fine della pronuncia sulla gestione in argomento; vista la nota di convocazione n. 676 del 10 marzo 2022, in attuazione della succitata ordinanza presidenziale n. 6/2022, con la quale il Servizio di segreteria per le adunanze ha dato avviso che la Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato è stata convocata in adunanza per il giorno 31 marzo 2022, trasmettendo la suddetta nota ai seguenti uffici: - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: Ufficio di Gabinetto del Ministro; Organismo indipendente di valutazione della performance; Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica; Direzione generale agricoltura biologica e sistemi di qualità alimentare nazionale e affari generali; - Ministero dell’economia e delle finanze: Ufficio di Gabinetto del Ministro; Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato; Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali; udito il relatore, Presidente Paolo Luigi Rebecchi; uditi, in rappresentanza delle Amministrazioni: - per il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: Ufficio PQAI 1, Cons. Pietro Gasparri, dirigente, e dott.ssa Roberta Cafiero; - per il Ministero dell’economia e delle finanze: Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Ufficio II, dott.ssa Gloriana Perrone; vista la memoria n. 1 del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica, prot. n. 141759 del 28 marzo 2022, acquisita al prot. n. 819 del 28 marzo 2022, DELIBERA di approvare, con le indicazioni formulate in sede di Camera di consiglio, la relazione avente a oggetto “I finanziamenti per la ricerca nell’agricoltura biologica”. La presente deliberazione e l’unita relazione saranno inviate, a cura della Segreteria della Sezione, alla Presidenza del Senato della Repubblica e alla Presidenza della Camera dei deputati, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, alla Presidenza della Commissione Bilancio del Senato della Repubblica, alla Presidenza della Commissione Bilancio della Camera dei deputati nonché alle seguenti amministrazioni: - Presidenza del Consiglio dei ministri: Ufficio del Segretario generale, - Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali: Ufficio di Gabinetto del Ministro; Organismo indipendente di valutazione della performance; Dipartimento delle politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e dell’ippica; Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 10
Direzione generale agricoltura biologica e sistemi di qualità alimentare nazionale e affari generali; - Ministero dell’economia e delle finanze: Ufficio di Gabinetto del Ministro; Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato; Ufficio centrale di bilancio presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. Le amministrazioni interessate comunicheranno alla Corte e al Parlamento, entro sei mesi dalla data di ricevimento della presente relazione, le misure consequenziali adottate ai sensi dell’art. 3, c. 6, l. 14 gennaio 1994, n. 20, come modificato dall’art. 1, c. 172, l. 23 dicembre 2005, n. 266 (legge finanziaria 2006). Le medesime, ove ritengano di non ottemperare ai rilievi formulati, adotteranno, entro trenta giorni dalla ricezione della presente relazione, l’eventuale provvedimento motivato previsto dall’art. 3, c. 64, l. 24 dicembre 2007, n. 244. La presente deliberazione è soggetta a obbligo di pubblicazione, ai sensi dell’art. 31 d.lgs. 14 marzo 2013, n. 33 (concernente il “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”). La relativa relazione è inviata, altresì, alle Sezioni Riunite in sede di controllo. Il Presidente aggiunto e relatore Paolo Luigi Rebecchi f.to digitalmente Depositata in segreteria il 21 aprile 2022 _________ Il dirigente Antonio Fabio Gioia f.to digitalmente Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 11
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RELAZIONE Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 13
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Sintesi La relazione esamina la gestione del “Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica”, istituito al fine di finanziare programmi di ricerca nell’ambito del biologico ed in tema di sicurezza e salubrità degli alimenti, nel contesto del “Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico” - Psn, elaborato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari, forestali - Mipaaf in collaborazione con tutti i soggetti coinvolti nel settore. Sono state analizzate le prescrizioni contenute nel Piano al fine di verificare i risultati conseguiti, il rispetto dei tempi programmati e le modalità utilizzate per il raggiungimento degli obiettivi prefissati. Dal punto di vista finanziario, è stata oggetto di analisi la gestione del capitolo 7742 dello stato di previsione del Mipaaf negli esercizi 2016–2020, periodo di riferimento della presente relazione; al fine di attualizzare l’analisi svolta sono stati inseriti i dati finanziari relativi anche all’esercizio 2021 ed i progetti in corso nel 2022. La gestione ha evidenziato profili di criticità, con particolare riferimento alla rilevante formazione di residui, da attribuirsi peraltro, per buona parte, alle caratteristiche specifiche della procedura di assegnazione delle risorse. Sono state, altresì, individuate problematiche, sotto il profilo organizzativo, condivise dall’amministrazione, che suggeriscono la necessità di interventi diretti a velocizzare i procedimenti, a partire dalla fase di valutazione delle proposte progettuali fino all’accertamento della congruità degli oneri sostenuti e, infine, alla liquidazione dei contributi concessi, anche per limitare la formazione di residui e realizzare un più efficace smaltimento degli stessi. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 15
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CAPITOLO I QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Sommario: - 1. La legislazione europea - 2. La legislazione nazionale 1. La legislazione europea L’agricoltura biologica è stata disciplinata in ambito europeo con il regolamento n. 2092 del 19911 che prevedeva il metodo di produzione biologico per i soli prodotti agricoli, escludendo il settore zootecnico e la produzione del vino e dell'olio, poi inseriti nelle normative successive. Venivano, invece, già indicate la procedura e le regole per l'etichettatura e il controllo dei prodotti biologici; in Italia il regolamento è stato recepito con il d.lgs. 17 marzo 1995, n. 220 2. Nel 1992 un nuovo regolamento, il n. 2078/19923, ha previsto la possibilità di ottenere contributi per chi avesse intrapreso coltivazioni con metodologie compatibili con la protezione dell’ambiente. Per disciplinare le produzioni animali da agricoltura biologica è invece intervenuto il reg. (Ce) n. 1804/994. In tale sede è stata regolamentata, in particolare, la tracciabilità dell’intera filiera produttiva, fino alla commercializzazione dei prodotti. Successivamente, è stato emanato il reg. (Ce) n. 834/20075 che, nell’abrogare i precedenti, ha definito, all’art. 3, gli obiettivi perseguiti dalla produzione biologica6. 1 Regolamento (Cee) n. 2092/91 del Consiglio, del 24 giugno 1991, relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e alla indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari. 2 D.lgs. n. 220/1995 “Attuazione degli artt. 8 e 9 del regolamento Cee n. 2092/91 in materia di produzione agricola ed agro-alimentare con metodo biologico”. 3 Regolamento (Cee) n. 2078/1992 del Consiglio, del 30 giugno 1992, relativo a “metodi di produzione agricola compatibili con le esigenze di protezione dell'ambiente e con la cura dello spazio naturale”. 4 Regolamento (Ce) n. 1804/1999 del Consiglio, del 19 luglio 1999 “che completa, per le produzioni animali, il regolamento (Cee) n. 2092/91 relativo al metodo di produzione biologico di prodotti agricoli e alla indicazione di tale metodo sui prodotti agricoli e sulle derrate alimentari”. 5 Regolamento (Ce) n. 834/2007 del Consiglio, del 28 giugno 2007 relativo alla “produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (Cee) n. 2092/91”. 6 Individuati nella realizzazione di un sistema di gestione sostenibile per l’agricoltura, ottenendo prodotti di alta qualità, producendo un’ampia varietà di alimenti ed altri prodotti agricoli ottenuti con procedimenti che “non danneggino l’ambiente, la salute umana, la salute dei vegetali o la salute e il benessere degli animali”. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 17
È poi intervenuto il reg. (Ue) n. 848/20187 sulla produzione biologica, che ha abrogato e sostituito il precedente del 2007. Le principali novità introdotte sono state, in sintesi, le seguenti: - l’ambito di applicazione è stato esteso ai prodotti elencati nell’allegato I del trattato sul funzionamento dell’Ue8; - sono state inserite, tra le altre, le definizioni di “misure preventive” e “misure precauzionali”, con riferimento specifico ai requisiti della produzione bio, nonché la definizione di “nanomateriali”, espressamente proibiti; - è stato consentito agli Stati membri di avere regole che proibiscano l’etichettatura di prodotti contenenti sostanze non ammesse sopra una determinata soglia, ma tali regole non impediscono la commercializzazione di prodotti biologici ottenuti in altri Stati membri9; - sono stati individuati criteri per esonerare gli operatori dall’obbligo di certificazione; - è stata introdotta, anche in ambito Ue, la certificazione per “gruppi di operatori”, individuando i requisiti10 per accedere a tale agevolazione; - è stato regolato l’import, consentito solo tramite due procedure, una che prevede accordi commerciali bilaterali tra l’Ue e i singoli paesi richiedenti; l’altra, che prevede il riconoscimento di autorità od organismi privati, unicamente ai fini della certificazione. In sostanza, l’intervento del legislatore europeo del 2018 è stato articolato su tre direttrici. La prima è rappresentata dallo sviluppo economico, infatti il biologico è uno dei settori che maggiormente si è espanso nell’ultimo decennio. 7 Regolamento (Ue) n. 848/2018 del 30 maggio 2018 relativo alla “produzione biologica ed alla etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (Ce) n. 834/2007”. 8 Il settore della ristorazione restava escluso, ma era prevista la facoltà degli Stati membri di riconoscere standard nazionali, fermo restando, in questi casi, il divieto dell’utilizzo del logo europeo. 9 In altri termini, è rimasta in vigore la prescrizione per cui un prodotto biologico realizzato in Italia che abbia un residuo superiore a 0,01 ppm non può essere etichettato e venduto come “bio”, ma lo stesso prodotto, con lo stesso livello di residui realizzato in altro Stato membro, può essere etichettato e venduto liberamente in Italia. 10 I requisiti sono: costo di certificazione superiore al 2 per cento del fatturato bio, fatturato inferiore a 25.000 euro l’anno, superfici massime diverse per tipologie produttive; il gruppo deve avere personalità giuridica, prevedere un sistema di controllo interno nonché avere un sistema di commercializzazione comune tra i membri, che devono trovarsi in prossimità geografica. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 18
Vi è stata poi la necessità di adeguarsi alla strategia “Europa 2020”11 che ha dato priorità alla crescita sostenibile ed alla promozione di un’economia più efficiente, verde e competitiva. Si è, infine, ravvisata l’esigenza sia di realizzare forme di controllo più efficienti, tramite la semplificazione del sistema normativo ed una più snella organizzazione amministrativa, sia di agevolare le piccole imprese, penalizzate nell’ingresso nel settore dalla necessità di avere una struttura articolata ed un capitale significativo per gestire le incombenze burocratiche e sostenere i costi connessi. Tale regolamento sarebbe dovuto entrare in vigore il 1° gennaio 2021 ma, a causa delle difficoltà derivanti dalla pandemia, la data è stata posposta al 1° gennaio 2022, per effetto del reg. Ue n. 1963/ 202012. 2. La legislazione nazionale La l. 7 marzo 2003, n. 38, recante “Disposizioni in materia di agricoltura biologica”, disciplina il Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e di qualità 13, finalizzato al finanziamento di programmi annuali, nazionali e regionali, di ricerca in materia di agricoltura biologica, nonché in materia di sicurezza e salubrità degli alimenti, in coerenza con la comunicazione 2000/C-28/02 della Commissione europea14. Le modalità di funzionamento del Fondo, i soggetti coinvolti e le spese ammissibili sono state successivamente regolamentate con il d.m. n. 5424 del 17 maggio 2013. A tali disposizioni si è aggiunta la disciplina in materia di concessione di contributi per il finanziamento di programmi di ricerca e sperimentazione in agricoltura biologica definita nel d.m. n. 84318 del 14 novembre 2014. Si rileva, inoltre, che nel 2016 è stato approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, su 11 Strategia decennale proposta dalla Commissione europea il 3 marzo 2010 per promuovere una “crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” con un maggiore coordinamento della politica economica e sociale tra Unione europea e Stati membri. 12 Regolamento (Ue) n. 2020/1693 dell’11 novembre 2020 che “Modifica il regolamento (Ue) n. 2018/848 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici per quanto riguarda la sua data di applicazione e alcune altre date in esso previste”. 13 Istituito dall’art. 59, c. 2, l. n. 488 del 23 dicembre del 1999. Per la trattazione completa del punto si veda il cap. III, par. 1. 14 Comunicazione 200/C28/02 “Orientamenti comunitari per gli aiuti di stato nel settore agricolo”. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 19
proposta del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali (Mipaaf), il “Piano strategico nazionale del biologico”15, nel quale erano previste dieci “azioni” finalizzate alla crescita del settore, sia in termini di mercato che di superficie dedicata alle produzioni biologiche; tali obiettivi avrebbero dovuto essere raggiunti entro il 2020. Infine, merita di essere sottolineato che, nel mese di marzo 2022, è stata promulgata la l. 9 marzo 2022, n. 23, recante “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”. In particolare, la stessa disciplina: - il sistema delle autorità nazionali e locali e degli organismi competenti; - i distretti biologici e l’organizzazione della produzione e del mercato, compresa l’aggregazione tra i produttori e gli altri soggetti della filiera; - le azioni per la salvaguardia, la promozione e lo sviluppo della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico, compresa la semplificazione amministrativa, e i mezzi finanziari per il sostegno alla ricerca e alle iniziative per lo sviluppo della produzione biologica, la realizzazione di campagne di informazione e di comunicazione istituzionale, nonché la promozione dell’utilizzo di prodotti ottenuti con il metodo biologico da parte degli enti pubblici e delle istituzioni; - l’uso di un marchio nazionale che contraddistingua i prodotti ottenuti con il metodo biologico, realizzati con materie prime coltivate o allevate in Italia. Di particolare rilievo è l’art. 9, c. 1, che prevede l’istituzione del “Fondo per lo sviluppo della produzione biologica” alimentato da una quota parte delle entrate derivanti dal contributo di cui all’art. 59, c. 1, l. 23 dicembre 1999, n. 488, nella misura del 2 per cento, derivanti dalla vendita di fertilizzanti, prodotti fitosanitari, compresi relativi coadiuvanti, di sintesi chimica e la contestuale soppressione del “Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e di qualità”. È previsto, pertanto, che le disponibilità finanziarie presenti nel Fondo preesistente siano trasferite al nuovo Fondo. 15 Si veda il successivo cap. 2. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 20
CAPITOLO II IL PIANO STRATEGICO NAZIONALE PER LO SVILUPPO DEL SISTEMA BIOLOGICO Sommario: 1. Cenni generali. – 2. Gli obiettivi del Piano. – 3. Le azioni del Piano e il loro stato di realizzazione. - 4. Lo sviluppo del comparto alimentare biologico. 1. Cenni generali Il “Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico”, la cui durata è stata individuata nel quinquennio 2016-2020, facendola coincidere con la Politica di sviluppo rurale16 finanziata dalle risorse europee, è stato approvato dalla Conferenza permanente per i rapporti Stato–Regioni17. Nell’elaborazione sono stati coinvolti tutti i soggetti portatori di interesse nel settore al fine di individuare obiettivi condivisi da tutta la filiera produttiva. Il Piano era strutturato in tre parti: - l’analisi di contesto, che consentiva la definizione dei punti di forza, di debolezza e le opportunità da cui far discendere gli obiettivi e le azioni del Piano; - la definizione della strategia di sviluppo del sistema biologico, con l’individuazione degli obiettivi; - le azioni18. Il Piano strategico nazionale non dispone di una dotazione finanziaria dedicata, ma alcune azioni sono supportate da specifiche linee di finanziamento. Sul punto l’amministrazione ha comunicato quanto segue: - l’azione 1 e l’azione 3 sono finanziate con le risorse disponibili nell’ambito della Rete rurale nazionale; - le azioni 2, 6 e 10 sono finanziate con le risorse del Fondo per la ricerca nel settore dell’agricoltura biologica e di qualità citato; - l’azione 4 è finanziata dal Fondo per le mense scolastiche biologiche; in questo 16 La politica di sviluppo rurale prevede che gli Stati membri o le regioni predispongano programmi pluriennali (Psr) secondo le esigenze delle proprie zone rurali. 17 Accordo sancito ai sensi dell’art. 4 d.lgs. n. 281/1997 – repertorio atti n. 51/Csr del 24 marzo 2016. 18 Le azioni sono analiticamente descritte dal successivo par. 3. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 21
caso, le risorse sono ripartite tra le regioni; - le azioni 5 e 8 non necessitano di risorse per la loro realizzazione, in quanto riguardano attività di regolazione di competenza dell’amministrazione; - le azioni 7 e 9 sono realizzate con risorse stanziate nell’ambito della convenzione sottoscritta dalla Direzione generale degli affari generali, delle risorse umane e per i rapporti con le regioni e gli enti territoriali con la società Sin s.r.l19. Tabella 1 - Obiettivi e azioni del Piano Obiettivo generale Obiettivi specifici Azioni di riferimento Azione 1 Rafforzamento della fase Azione 2 produttiva Azione 5 Azione 7 Azione 2 Sviluppo complessivo del Rafforzamento delle relazioni di Azione 8 sistema biologico nazionale filiera Azione 9 Azione 3 Azione 4 Rafforzamento del sistema biologico Azione 6 Azione 10 Fonte: Psn. 2. Gli obiettivi del Piano Tramite il Piano ci si è posti l’obiettivo di sviluppare complessivamente il sistema biologico nazionale, promuovendo un elevato livello di coordinamento tra i soggetti interessati. L’amministrazione ha individuato due indicatori di risultato: il primo prevedeva il 19La Sin s.r.l., a partecipazione pubblica maggioritaria per il 51 per cento, è stata costituita dall’Agea, ente pubblico non economico, il 29 novembre 2005, ai sensi dell’art. 4 d.l. 9 settembre 2005, n. 182, convertito dalla l. 11 novembre 2005, n. 231, con il compito di gestire e sviluppare il Sistema informativo agricolo nazionale (Sian). Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 22
raggiungimento di un obiettivo fisico, vale a dire l’incremento della superficie interessata da produzioni biologiche, il secondo di tipo economico, essendo riferito all’aumento del valore del fatturato del settore. I due indicatori sono stati scelti in quanto, oltre a dare una reale, e concretamente apprezzabile, misura dei progressi compiuti tramite l’azione di sostegno, sono facilmente misurabili nella loro evoluzione. Tabella 2 - Indicatori di risultato Indicatore Unità di misura Valore al 2014 Valore al 2020 Variazione Superficie a biologico Ettari 1.387.913 2.100.000 50 per cento Valore mercato bio Mld. euro 3,88 5 30 per cento Fonte: Piano strategico nazionale per lo sviluppo del sistema biologico (Psn). Come sintetizzato nella tabella, il Piano si proponeva di aumentare la superficie interessata da produzioni biologiche del 50 per cento nel periodo, ossia di passare da 1.387.913 ettari, valore al 2014, a 2.100.000, valore al 2020; nonché di incrementare il fatturato del settore del 30 per cento: da 3,88 miliardi di euro nel 2014, a 5 miliardi di euro nel 2020. Al riguardo, per quanto concerne, innanzitutto, lo sviluppo della superficie interessata dalle produzioni biologiche, come riportato nel report pubblicato sul sito Sinab20 “Rivoluzione Bio 2021 - I numeri chiave della filiera”, alla data del 31 dicembre 2020, essa risulta essere pari a 2.095.380 ettari, dimostrando un’evoluzione coerente con gli obiettivi individuati dal Piano. Tabella 3 - Superficie utilizzata a biologico, evoluzione negli anni 2014-2020 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 1.387.913 1.492.579 1.796.363 1.908.653 1.958.045 1.993.236 2.095.380 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Sinab. 20 Strumento informativo istituzionale, il Sinab è il sistema d'informazione nazionale sull'agricoltura biologica. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 23
Grafico 1 - Superficie utilizzata a biologico, evoluzione negli anni 2014-2020 2.500.000 2.000.000 1.500.000 1.000.000 500.000 0 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Fonte: elaborazione Corte dei conti su dati Sinab. In risposta ad una specifica nota istruttoria finalizzata a chiarire le modalità di accertamento delle superfici, l’individuazione del soggetto che effettua le relative misurazioni e l’esistenza di procedure di validazione e controllo, l’amministrazione ha comunicato che i dati vengono trasmessi al Mipaaf dagli organismi di controllo, enti autorizzati dallo stesso Ministero alla verifica, le cui rilevazioni sono trasmesse tramite apposite tabelle predisposte da Eurostat21. Per quanto concerne, invece, i dati relativi al fatturato di settore, come riportato nel report “Rivoluzione Bio 2021 - Verso il piano di azione italiano per lo sviluppo del biologico”, anche esso pubblicato sul sito Sinab, nel 2020 i consumi interni di prodotti agroalimentari biologici sono stati pari a 4,358 miliardi di euro, mentre le esportazioni sono state pari a 2,619 miliardi al 2020. Di seguito la rappresentazione grafica dell’andamento del fatturato, sia interno che estero, dal 2008 al 2020. 21 La base dei dati utilizzata dagli organismi di controllo è rappresentata dalle notifiche di inizio attività con il metodo biologico, le quali vengono effettuate mediante il Sistema informativo biologico-Sib, istituito con d.m. n. 2049 del 2012. Tale sistema utilizza l’infrastruttura del Sistema d'informazione nazionale sull'agricoltura biologica- Sinab, che garantisce la disponibilità di servizi di certificazione delle informazioni, attraverso procedure di controllo supportate da banche dati delle pubbliche amministrazioni, ai sensi del d.m. suddetto. Le validazioni ed i controlli sono a cura degli organismi di controllo che rilasciano un documento giustificativo ogniqualvolta sia necessario. I dati delle aziende agricole, ivi incluse le aziende biologiche, sono rilevati dall’Istat, con cadenza decennale. L’ultima rilevazione è avvenuta nel 2010 con il VI Censimento generale dell’agricoltura. In data 1° gennaio 2021 è stato dato avvio al VII Censimento generale dell’agricoltura la cui raccolta dati è terminata il 30 giugno 2021. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 24
Tabella 4 - Dimensioni e andamento del fatturato, anni 2008-2020 5000 4500 4000 3500 3000 2500 4358 4291 2000 4089 2619 2425 3466 2266 3094 1500 2660 2006 1915 2613 1650 1420 2320 1800 1000 2175 1550 2000 1370 1260 1200 1135 377 1050 1000 500 0 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 Domanda interna Export Bio Fonte: Report “Rivoluzione Bio 2021 - Verso il Piano di azione italiano per lo sviluppo del biologico”, valori in milioni di euro. Di seguito, la tabella che descrive il cronoprogramma: Tabella 5 – Cronoprogramma del Piano strategico nazionale 2016 2017 2018 2019 2020 I II I II I II I II I II Approvazione Piano Azione 1: Biologico nei piani di sviluppo rurale Azione 2: Politiche di filiera Azione 3: Biologico made in Italy e comunicazione istituzionale Azione 4: Biologico e Green public procurement Azione 5: Semplificazione della normativa sul biologico Azione 6: Formazione, informazione e trasparenza Azione 7: Biologico Paper less Azione 8 Revisione normativa sui controlli Azione 9: Controllo alle importazioni Azione 10: Piano per la ricerca e l’innovazione in agricoltura biologica Fonte: Psn. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 25
3. Le azioni del Piano ed il loro stato di realizzazione Nel dettaglio, le dieci azioni previste nel Piano strategico nazionale erano le seguenti: Azione 1 - Biologico nei Piani di sviluppo rurale-Psr: l’intervento si proponeva di uniformare le modalità di applicazione delle misure di sostegno all’agricoltura “bio” previste dai Psr regionali e di indirizzare a favore del settore anche altre azioni previste dagli stessi. Operazione 1.1 - Verifica dell’applicazione della Misura “agricoltura biologica” all'interno dei Psr 2014-2020. Sono stati attivati, a partire dal 2016, all'interno della Rete rurale nazionale-Rrn22 due progetti, affidati a Crea e Ismea23 che hanno portato alla realizzazione di tre pubblicazioni; due da parte del Crea24 e una da parte dell’Ismea25. Operazione 1.2 - Verifica e proposte di miglioramento del sistema dei controlli e delle sanzioni sulle aziende che aderiscono alla già menzionata misura. L’attività svolta è stata tesa ad armonizzare gli interventi delle regioni in materia di controlli e sanzioni, in relazione al rispetto delle prescrizioni contenute nei diversi piani di sviluppo rurale. Su tale argomento Ismea ha pubblicato uno studio “Analisi dei pagamenti e dei sistemi sanzionatori nella misura 1126 nei Psr 2014-2020”. Non si ha notizia di iniziative regolamentari o normative da parte dell’amministrazione sul punto. 22 La Rete rurale nazionale è il programma con cui l'Italia partecipa al più ampio progetto europeo (Rete rurale europea - Rre) che accompagna e integra tutte le attività legate allo sviluppo delle aree rurali per il periodo 2014- 2020. Il programma della Rete rurale nazionale, approvato con decisione comunitaria C (2015) 3487 del 26 maggio 2015, è gestito dal Mipaaf tramite i propri enti vigilati, il Crea e l’Ismea. Tali enti hanno stretto accordi di cooperazione con il Ministero e realizzano attività indicate in piani biennali; gli stessi sono articolati in schede progetto che trattano temi afferenti alle politiche di sviluppo rurale, tra cui l’agricoltura biologica, alla quale sono dedicate due schede progettuali. 23 Crea (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria) è un ente pubblico di ricerca agroalimentare, Ismea (Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare) è un ente pubblico economico che realizza servizi informativi, assicurativi e finanziari per le imprese agricole; entrambi sono vigilati dal Mipaaf. 24 “L’agricoltura biologica nei Psr 2014-2020” e “L’agricoltura biologica nella programmazione 2014-2020”. 25 “Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari: il ruolo del biologico e delle Ig”. 26 La misura 11 sostiene l'adozione del metodo di produzione biologico, caratterizzato da un'elevata sostenibilità ambientale in quanto migliora lo stato della biodiversità e la naturalità dell’ambiente, tramite il divieto all'impiego di prodotti fitosanitari e fertilizzanti di sintesi e mediante l’avvicendamento e la diversificazione colturale. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 26
Operazione 1.3 - Elaborazione, anche attraverso un progetto specifico della Rete rurale nazionale, di una linea d'azione orientata alla verifica e diffusione delle “azioni di sistema” nel campo dell’agricoltura biologica. È stata realizzata una pubblicazione da parte di Crea27 e due da parte di Ismea28. Azione 2 - Politiche di filiera: la misura si proponeva di favorire l’aggregazione dei soggetti operanti nei settori della trasformazione, della distribuzione e del commercio, attraverso la realizzazione di specifiche forme associative. Operazione 2.1 - Verifica della fattibilità tecnica e delle modalità attuative per la costituzione di organizzazioni di produttori. L’amministrazione si è attivata per verificare con la Commissione Ue la possibilità di costituire organizzazioni di produttori nel settore; tuttavia, quest’ultima ha comunicato che le stesse non potrebbero accedere ai benefici previsti e dovrebbero essere quindi sostenute attraverso iniziative specifiche nell'ambito della politica di sviluppo rurale. Sul punto, Ismea ha realizzato uno studio29. Operazione 2.2 - Verifica delle piattaforme logistiche, valutazione delle carenze infrastrutturali, analisi dei fabbisogni e presentazione di proposta operativa. Il 21 dicembre 2018 è stata firmata una convenzione tra l’Ismea e il Mipaaf al fine di realizzare tale operazione e presentare una proposta operativa. In particolare, rientra nella convenzione sopracitata il progetto di ricerca “FiBio”, volto a supportare le politiche di filiera del settore biologico, l’attuazione della certificazione di gruppo, la diffusione del biologico nelle università e la tracciabilità delle transazioni commerciali. Azione 3 - Biologico made in Italy e comunicazione istituzionale: l’azione si proponeva di valutare l’opportunità dell'introduzione di un segno distintivo, promuovere il biologico made in Italy attraverso un piano di internazionalizzazione 27 “Sviluppo rurale, agricoltura biologica e diversificazione”. 28 “Come diventare agricoltore biologico. Le fasi della conversione aziendale” e un quaderno “La formazione dei formatori in agricoltura biologica e biodinamica”. 29 “Analisi e possibili sviluppi delle organizzazioni di produttori che commercializzano prodotti biologici”. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 27
dell’agro-alimentare e di sviluppare campagne di informazione specifiche per l’agricoltura biologica, utilizzando anche il web. Operazione 3.1 - Valutazione dell'opportunità commerciale dell'introduzione di un segno distintivo per la riconoscibilità della produzione biologica italiana. In data 29 luglio 2021 è terminato l’esame da parte della competente commissione della Camera dei deputati del disegno di legge recante “Disposizioni per la tutela, lo sviluppo e la competitività della produzione agricola, agroalimentare e dell’acquacoltura con metodo biologico”. In tale contesto, è stata prevista l'introduzione di un marchio per il bio italiano così da distinguere tutti i prodotti biologici realizzati con materie prime coltivate o allevate nel nostro Paese. Operazione 3.2 - Promozione del biologico made in Italy da realizzarsi con il piano di internazionalizzazione dell’agro-alimentare. L’amministrazione ha rappresentato l’esigenza di poter avere uno specifico finanziamento per poter realizzare questo punto del programma; peraltro, tale misura è finanziata con le risorse disponibili nell’ambito della Rete rurale nazionale. Operazione 3.3 - Strumenti e campagne di comunicazione sull’agricoltura biologica. Nell’ambito della comunicazione, un ruolo rilevante è svolto dal Sistema di informazione nazionale sull’agricoltura biologica - Sinab, strumento informativo istituzionale i cui contenuti sono costantemente alimentati ed aggiornati30. Gli stessi sono stati implementati tramite un progetto triennale, coordinato da Ismea, denominato “Dimecobio III” (2018-2020), che ha promosso iniziative, anche con il coinvolgimento dell’Istituto agronomico del Mediterraneo di Bari (Ciheam-Bari), del quale l'amministrazione ha dichiarato il possesso di “comprovata e pluriennale competenza ed esperienza nel comparto del biologico”. Tramite il progetto, si è effettuata una ricognizione delle fonti ed analizzati i dati relativi ad operatori, superfici ed importazioni del settore biologico nonché il monitoraggio delle irregolarità riscontrate sulle importazioni di prodotti biologici da 30 Ciò avviene tramite l’analisi e l’aggiornamento delle norme nazionali ed europee; la raccolta e l’elaborazione dei dati strutturali del biologico italiano; l’indicazione degli eventi, degli appuntamenti e delle novità; la rassegna stampa; la gestione del centro documentale; l’aggiornamento costante del data base su ricerca e sperimentazione; la redazione dei contenuti della pubblicazione “Bio in cifre”, contenente i dati principali annuali del biologico italiano; la pubblicazione annuale di quaderni tematici su filiere biologiche specifiche; il funzionamento dello “Sportello informativo Sinab”, rivolto ad ogni tipo di utenza. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 28
paesi terzi. In tale contesto, Ismea si è occupato della raccolta dei dati relativi a prezzi, rese e costi, nonché della realizzazione di stime del valore alla produzione e al consumo per il settore; l’ente ha inoltre contribuito alla redazione di quaderni tematici, che, con cadenza annuale, approfondiscono le tematiche di settore. Sono stati pubblicati, rispettivamente nel febbraio 2019 e 2020, un quaderno sulla filiera del comparto cerealicolo ed un altro sul settore olivicolo biologico italiano. Azione 4 - Biologico e green public procurement: l’azione si proponeva di stimolare l’utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione ospedaliera e nelle mense scolastiche. Operazione 4.1 - Verifica delle condizioni normative e ricognizione di esperienze sull’utilizzo dei prodotti biologici nella ristorazione pubblica e costituzione di gruppo di lavoro che fornisca soluzioni operative. Le mense scolastiche biologiche31 sono state previste dall’art. 64, c. 5 bis,32 d.l. 24 aprile 2017, n. 50, convertito dalla l. 21 giugno 2017, n. 9633, che ha istituito un fondo ad hoc per le stesse, stanziando 4 milioni di euro per l'anno 2017, 10 milioni per l'anno 2018, 8 milioni per l'anno 2019 e 10 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020. Tale fondo è finalizzato a consentire alle regioni ed alle province autonome di ridurre i costi a carico delle famiglie beneficiarie del servizio di mensa scolastica biologica e di realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole. L’amministrazione ha attivato una apposita piattaforma online per l’adesione alle mense scolastiche biologiche da parte delle stazioni appaltanti pubbliche e delle scuole 31 Sul punto è in corso l’indagine IV.5/2020 di questa Sezione avente ad oggetto: “Il sostegno ai beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica”. 32 D.l. 24 aprile 2017, n. 50 - Disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo. Art. 65, c. 5 bis – Servizi nelle scuole: Al fine di promuovere, a decorrere dall'anno scolastico 2017/2018, il consumo di prodotti biologici e sostenibili per l'ambiente nell'ambito dei servizi di refezione scolastica negli asili nido, nelle scuole dell'infanzia, nelle scuole primarie e nelle scuole secondarie di primo e di secondo grado, è istituito nello stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali il Fondo per le mense scolastiche biologiche, con una dotazione pari a 4 milioni di euro per l'anno 2017 e a 10 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2018. […] Il Fondo è destinato a ridurre i costi a carico dei beneficiari del servizio di mensa scolastica biologica e a realizzare iniziative di informazione e di promozione nelle scuole e di accompagnamento al servizio di refezione ed è assegnato annualmente alle regioni e alle province autonome di Trento e di Bolzano con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'art. 8 d.lgs. 28 agosto 1997, n. 281, sulla base del numero dei beneficiari del servizio di mensa biologica presenti in ciascuna regione e provincia autonoma. 33 L. 21 giugno 2017, n. 96, Conversione in legge, con modificazioni, del d.l. 24 aprile 2017, n. 50, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria, iniziative a favore degli enti territoriali, ulteriori interventi per le zone colpite da eventi sismici e misure per lo sviluppo. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 29
parificate e private; alla data del 30 giugno 2020, risultavano aver aderito 1.515 istituti scolastici per un totale di 23.276.461 pasti biologici annui dichiarati, con un notevole incremento rispetto al dato rilevato al 30 giugno 2018, che vedeva coinvolti 685 istituti scolastici, per un totale di 11.198.836 pasti biologici dichiarati. In concreto, sono stati liquidati34 gli importi di 9.966.513,49 euro per l’anno 2018, di 10.000.000,00 euro per il 2019 e di 5.000.000,00 euro per il 2020. Operazione 4.2 – Avvio di raccordi con altri dicasteri al fine di definire linee di intervento condivise sulle specifiche tematiche. Il decreto del Ministero dell’ambiente (ora Ministero della transizione ecologica) del 10 marzo 2020 ha approvato i criteri ambientali minimi per la ristorazione pubblica e, in relazione alla fornitura di prodotti biologici, ha recepito le osservazioni proposte, in sede di consultazione, dal Mipaaf. Azione 5 - Semplificazione della normativa sul biologico: l’azione si proponeva di favorire la semplificazione della normativa di settore, anche sulla base delle novità legislative Ue, attraverso il coinvolgimento delle amministrazioni regionali. Operazione 5.1 - Rivisitazione dell’intero corpus normativo con la partecipazione delle amministrazioni regionali, con l’obiettivo di realizzare un testo unico contenente la normativa nazionale di settore. È stato emanato il d.m. n. 6793 del 18 luglio 201835 che raccoglie le disposizioni nazionali relative all’attuazione della normativa comunitaria emanate nel corso dell'ultimo decennio. Operazione 5.2 - Studio di impatto ed analisi di scenario dell'introduzione della nuova normativa sulla certificazione di gruppo. La certificazione di gruppo è finalizzata a favorire i piccoli imprenditori tramite il risparmio di spesa sui costi della stessa. È stata affidata ad Ismea, tramite un accordo stipulato con il Mipaaf ai sensi dell’art. 15 l. 7 agosto 1990, n. 241, in data 21 dicembre 2018, la realizzazione dello studio “Le filiere biologiche: progetto per l’analisi della distribuzione del valore, lo studio della 34 Rispettivamente con il d.m. n. 8443 del 06 febbraio 2019, il d.m. n. 83182 del 27 novembre 2019 ed il d.m. n. 9343114 del 27 novembre 2020. 35 “Disposizioni per l’attuazione dei regolamenti (Ce) n. 834/2007 e n. 889/2008 e loro successive modifiche e integrazioni, relativi alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici. Abrogazione e sostituzione del decreto n. 18354 del 27 novembre 2009”. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 30
certificazione di gruppo, la formazione e la tracciabilità” nell’ambito del progetto Fibio. Il progetto, che si concluderà nel 2023, finanziato dal Mipaaf e coordinato da Ismea in partnership con il Ciheam Bari, prevede una serie di attività, tra cui alcune dedicate alla nuova forma di certificazione; quest’ultimo, assieme ad Ifoam Organics Europe36 ed all’Università politecnica delle Marche, ha redatto tre documenti37. Azione 6 - Formazione, informazione e trasparenza: l’azione si proponeva di realizzare percorsi formativi sull’agricoltura biologica in ambito universitario e corsi di aggiornamento per i docenti anche nelle scuole superiori e di rafforzare i servizi del Sinab per migliorare la disponibilità di informazioni relative al settore. Operazione 6.1 - Tavolo di confronto con il Miur (Ministero dell’istruzione , università e ricerca-ora Mur-Ministero dell’università e della ricerca) per definizione di programmi di approfondimento professionale su agricoltura biologica e biodinamica e sperimentazione in due atenei. L’amministrazione ha rappresentato che, nell’ambito del programma “Rete rurale 2014-2020”, è proseguito il progetto “Rural4Università”, che ha previsto una fase di formazione online rivolta a studenti universitari sulla piattaforma dedicata in materia di “Sviluppo rurale, agricoltura biologica e diversificazione”; in tale contesto sono stati pubblicati degli studi 38. Il Mipaaf ha poi proposto al Miur l’istituzione di un tavolo di confronto per le attività di informazione e formazione in materia di agricoltura biologica. È stato poi affidato ad Ismea, mediante il progetto Fibio, uno studio volto a definire, partendo dall’analisi dei percorsi formativi in materia di agricoltura biologica già attivi oggi in ambito universitario, programmi di approfondimento professionale sull’agricoltura biologica e biodinamica e sperimentazione, che terminino con il rilascio di appositi diplomi di specializzazione post-laurea. 36 Federazione internazionale dei movimenti per l'agricoltura biologica. 37 “Criticità e opportunità della nuova normativa nei paesi membri ed esperienze pilota significative in vista della sua applicazione”; “La certificazione di gruppo in agricoltura biologica: le nuove regole europee a confronto- Criticità e opportunità della nuova normativa nei paesi membri e esperienze pilota significative in vista della sua applicazione”; “La certificazione di gruppo in agricoltura biologica: le norme europee a confronto-Analisi comparata delle regole europee con le normative di alcuni Paesi equivalenti (India, Stati Uniti, Tunisia)”. 38 “Sviluppo rurale 2020 - Cambiamenti per il futuro dei giovani e il rilancio del settore agricolo nel prossimo decennio”; “Ruralearn - Formazione online”; “Ruralcamp - Esperienza sul campo”. Corte dei conti | Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato | Delib. n. 8/2022/G 31
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