RASSEGNA STAMPA Giugno 2014 - www.citytech.eu

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RASSEGNA STAMPA
          Giugno 2014

1

          www.citytech.eu
RASSEGNA STAMPA Giugno 2014 - www.citytech.eu
15 giugno 2014
Elena Comelli
RASSEGNA STAMPA Giugno 2014 - www.citytech.eu
13 giugno 2014
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Il punto di partenza è l’aumento della popolazione con più di 65 anni da qui al 2040: quasi 20 milioni di
persone, rispetto ai 12 milioni e mezzo del 2012, un incremento di ben il 57%; peraltro gli ultraottantenni
passeranno da 3,7 a 6,5 milioni (più 74%). Proprio questo dato così positivo determinerà una crescita del
numero dei morti sulle strade.
Già oggi, infatti, (dati 2012), sulle strade italiane muoiono 83 persone per milione tra gli over 65 (che
salgono a 106 per gli ultraottantenni), contro i 55 per milione tra gli under 64 e una media di 61 vittime
per milione sull’intera popolazione. Proiettando questi dati al 2040 si avrà un incremento del numero dei
morti per sinistri stradali di quasi il 12%, cioè, in totale, 4.086, con un incremento di 433 unità sul 2012.
Questo, naturalmente, se non verranno realizzate politiche adeguate di prevenzione e tutela, soprattutto
nei centri urbani e nelle grandi città, dove si concentra la maggior parte – i tre quarti del totale – degli
incidenti e il più elevato incremento di vittime, soprattutto pedoni (e ciclisti), anziani in particolare.
Insomma, mentre si assiste a un significativo decremento delle cosiddette “stragi del sabato sera” nelle
quali perdono la vita giovani e giovanissimi, una nuova emergenza si profila sulle strade: quella degli
anziani.

Ma si può invertire questa tendenza, è possibile perseguire l’obiettivi del dimezzamento del numero dei
morti sulle strade al 2020, così come indicato dall’unione Europea? E’ possibile evitare che dopo i giovani
siano gli anziani a pagare il prezzo dell’insicurezza stradale?
I dati presentati richiamano la assoluta necessità di porre rinnovata attenzione e impegno nello sviluppo di
politiche e azioni mirate a ottenere un maggior rispetto delle regole della circolazione, ma soprattutto a
promuovere interventi nelle città volti a ridurre la congestione del traffico motorizzato e a favore di forme
più avanzate di mobilità sostenibile.
Dal potenziamento del trasporto pubblico, all’estensione delle aree pedonali, non solo nei centri storici, ma
anche in periferia; dall’ampliamente della rete delle piste ciclabili, in sede protetta, per favorire i
trasferimenti di breve raggio entro i 5/10 chilometri all’incremento delle strade con più bassi limiti di
velocità, le cosiddette “zone 30”. Si tratta di interventi che possono davvero contribuire a ridurre gli
incidenti e le conseguenze più nefaste, tutelando in particolare gli utenti più vulnerabili della strada, gli
anziani, appunto, ma anche donne e bambini. Scelte che possono ridurre l’inquinamento e garantire una
qualità della vita migliore e più salubre ai cittadini e alle comunità.
Particolare importanza, inoltre, riveste una legislazione che ponga al centro la tutela delle persone più
deboli. Un risposta in tal senso dovrebbe venire dalla riscrittura del Codice della Strada, attualmente
all’esame della Camera dei deputati, come ha sottolineato Paolo Gandolfi, relatore del disegno di legge
delega al governo per la riforma del Codice, intervenuto, insieme a Walter Dondi, direttore della
Fondazione Unipolis e a Giordano Biserni, presidente di Asaps – Associazione amici e sostenitori della
Polizia Stradale, alla presentazione dello studio e al rinnovato sito www.sicurstrada.it .
RASSEGNA STAMPA Giugno 2014 - www.citytech.eu
12 giugno 2014
Stefania Divertito
RASSEGNA STAMPA Giugno 2014 - www.citytech.eu
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12 giugno 2014
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12 giugno 2014
Alfonso Rago
RASSEGNA STAMPA Giugno 2014 - www.citytech.eu
Come detto, le infrastrutture italiane non rispondono più alle nuove esigenze di mobilità dei
cittadini ed il boom tecnologico spinge verso la creazione di una mobilità sempre più
interconnessa, interoperabile e on demand. Occorre, quindi, un nuovo paradigma della
Mobilità: Citytech si pone l’obiettivo di analizzarne le caratteristiche, affrontandone la
complessità e molteplicità dei temi: interoperabilità ed interconnessione, sharing mobility,
city logistics, infomobilità ed ITS, infrastrutturazione, ciclabilità, mobilità elettrica, innovazione
di servizi.
A Citytech si è parlato molto anche di car sharing. Tra le diverse aziende presenti in forma
ufficiale, vanno ricordate Renault che ha presentato la gamma di automobili a “zero
emissioni” e Smart con il programma “car2go” di car sharing urbano e la versione elettrica;
per le due ruote, il vessillo dell’innovazione è stato tenuto alto dalla CPR, che ha presentato
la più recente evoluzione della Energica Ego, la sportiva ad alte prestazioni 100% elettrica.
Citytech, comunque, è soprattutto un momento di confronto e discussione: i lavori sono
iniziati proprio con la sessione "Mobilità intelligente: la nuova sfida per le città", per
proseguire nel pomeriggio con il workshop "Da zero a quattro ruote: come muoversi nelle
città di domani, regole e policy della mobilità nuova del prossimo decennio", organizzato da
Roma Capitale, Anci e Fondazione Unipolis. Dopo aver chiuso la prima giornata con la
presentazione del libro "Car sharing, il business che si muove" di Carlo Iacovini, Edizioni
Ambiente, mercoledì 11 giugno i lavori si sono incentrati su "Le Storie di successo
nell’ambito del bike sharing, car sharing, mobilità elettrica, TPL, pedonalità, ciclabilità e ITS",
con tutte le migliori case history dall’Italia e dall’estero.
“Citytech, comunque, è soprattutto un momento di confronto e discussione”. Nel pomeriggio,
il workshop organizzato da Eurispes in collaborazione con Roma Capitale, dal titolo "Un nuovo
modello di governance per la City Logistics: i primi risultati dell'Osservatorio Mobilità e
Trasporti di Eurispes" ha di fatto chiuso i lavori, non senza dare appuntamento per la
prossima edizione di Citytech, in programma dal 26 al 28 ottobre prossimi a Milano, al
Castello Sforzesco e Palazzo Reale, quando con l'occasione debutterà anche “BUStech”,
evento dedicato al mondo dell’autobus e del Trasporto Pubblico Locale, che aprirà una
vetrina itinerante sulle eccellenze tecnologiche sul mercato, con costruttori, aziende di
componentistica, test su strada, convegni, aziende di Tpl ed istituzioni.
12 giugno 2014
                                                                          Daniele Pizzo

Gli italiani insieme ai giapponesi sono la popolazione più longeva del mondo: è un'ottima notizia, se non
fosse che in questi ultimi anni il tasso di natalità si è abbassato drasticamente per effetto della crisi
economica che rende più difficile per i giovani crearsi una famiglia. Secondo le stime effettuate dalla
Fondazione Unipolis del Gruppo Unipol nello studio “Non è una strada per vecchi” presentato a Citytech
2014, nel 2040 gli over 65 saranno circa 20 milioni rispetto agli attuali 12,6, mentre gli over 80 che
oggi sono solo 3,7, supereranno i 6,5 milioni. In poche parole, gli anziani rappresenteranno oltre un terzo
dell'attuale popolazione. Un trend che comporta non solo un ripensamento delle politiche previdenziali e
sanitarie, ma anche in tema di sicurezza stradale. ANZIANI A RISCHIO. I nostri anziani sono infatti gli
utenti più deboli della strada. Un esempio: nel 2012 i pedoni vittime della strada sono stati 564 su un
totale di 3.653, ma fra questi gli over 65 sono stati 351, cioè il 62%, mentre la fascia d’età più colpita è
stata quella 80-84 anni, con 92 vittime. E se l'età media del Bel Paese continuasse ad alzarsi, come
prospettano le proiezioni, il numero dei morti sulle strade potrebbe non solo non diminuire, ma addirittura
incrementare del 12%. Ciò vanificherebbe quanto di buono realizzato sinora in tema di sicurezza: secondo
dati Aci e Istat, negli ultimi dodici anni, dal 2001 al 2012, le vittime della strada sono quasi dimezzate,
passando da 7.096 a 3.653 (-48,5%).
CHE FARE? Secondo la Fondazione Unipolis “Nell’Italia che invecchia, i centri urbani devono garantire
sicurezza e qualità della vita, puntare su forme avanzate di mobilità sostenibile: trasporto pubblico, aree
pedonali, piste ciclabili, “zone 30””. Sono infatti le aree urbane quelle più a rischio, dal momento che nei
grandi centri si registra il 75% degli incidenti stradali, con il 72% dei feriti e oltre il 42% dei morti come
conseguenza. Secondo Unipolis, “La mobilità urbana deve diventare sinonimo di sostenibilità. Dal punto di
vista ambientale: minore congestione da traffico di autoveicoli significa meno inquinamento, più salute; dal
punto di vista sociale: meno vittime, morti e feriti vogliono dire città più vivibili, migliore qualità della vita
delle persone e delle comunità. Ma tutto questo si traduce anche in una maggiore sostenibilità
economica: i costi degli incidenti stradali equivalgono ogni anno a oltre 30 miliardi di euro, più del 2% del
Pil”.
11 giugno 2014
Stefania Divertito
11 giugno 2014
                                                                          Manuele Boggia

                                                  Sono gli over 65 le persone più a rischio sulle strade
                                                  italiane. Se da una parte, infatti, negli ultimi 12 anni le
                                                  vittime di incidenti sono quasi dimezzate, passando da
                                                  7.096 nel 2001 a 3.653 nel 2012, dall’altra il calo è
                                                  distribuito in misura molto diversa a seconda delle
                                                  fasce d’età. In termini percentuali si registra il 55,5%
                                                  in meno di vittime sotto i 65 anni e solo il 17, 75% in
                                                  meno di quelle al di sopra. Proprio gli anziani che, fino
                                                  a poco tempo fa, sembravano più al sicuro, oggi sono
                                                  la categoria più a rischio, soprattutto nelle grandi
                                                  città: è qui, infatti, che si verifica oltre un terzo degli
                                                  incidenti.
Un triste primato che vede Roma fare da capofila con percentuali che sfiorano il 10% e che, secondo lo
studio “Non è una strada per vecchi”, realizzato da Fondazione Unipolis, potrebbe peggiorare con
l’aumento della longevità.

Un progetto per la terza età. A Roma, nel 2010, la popolazione con più di 65 anni era pari a 603.735
persone, ovvero più del 20% dei residenti. Ed è proprio a questa fascia di popolazione più vulnerabile che
si rivolge il progetto “Mobilità e sicurezza stradale, generazioni adulte in movimento”, messo a punto dal
ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in collaborazione con il Campidoglio, l’Agenzia Roma Servizi
per la Mobilità e il Coordinamento Cittadino dei Centri Anziani di Roma Capitale, il primo progetto romano
che punta a coinvolgere la terza età sul tema degli spostamenti in città nel rispetto di parametri di
sicurezza e nell’ambito di scelte intelligenti di trasporto. Rivolto agli over 65, il progetto è stato avviato in
questi giorni in via sperimentale, proseguirà fino a ottobre e coinvolgerà 8 centri sociali per anziani.

Incontri fino a ottobre. In programma una serie di incontri articolati secondo due moduli. Il primo è
“Strada sicura”, a cura del ministero, che tratta temi come la consapevolezza dei rischi e i
comportamenti da assumere come pedoni, ciclisti e automobilisti; la capacità di valutare le situazioni
ambientali, nonché la consapevolezza dei propri limiti. Il secondo, gestito dall’Agenzia capitolina per la
mobilità, si occupa di trasporto pubblico locale, mobilità sostenibile e alternativa. La sperimentazione,
partita dai centri sociali per anziani Isola Bella e Villa Gordiani, prevede i prossimi incontri presso il centro
sociale Torvergata, in via Tenuta di Torrenova, l’11 e il 12 giugno e presso il centro Petroselli in via
Locorotondo, il 20 e il 23 giugno. A settembre e ottobre, sarà la volta dei centri Testaccio, Marvasi, Ostia
Antica e Trigoria.
11 giugno 2014

In Cina il car sharing funziona un po' come la macchinetta del caffè: esistono due torri alte 20 metri - ma
diventeranno 700 entro l'anno prossimo - piene di micro vetture da ritirare a 3 euro all'ora come se si
comprasse una bevanda. Sul fronte opposto a A Palo Alto, in California, l'auto condivisa diventa di lusso
con il progetto per un servizio monomarca che conta 25 Tesla Model S, lanciato con una campagna di
crowfunding. Sono alcune curiosità raccontate nel libro ''Car sharing, il business che si muove'' di Carlo
Iacovini, fondatore di Euromobility e coordinatore operativo del Forum Mo.Ve Aisbl, osservatorio
internazionale sulla mobilità sostenibile con sede a Bruxelles. Presentato al Citytech di Roma, il libro
analizza la storia e lo stato dell'arte dell'auto condivisa, un business attorno a cui ruotano nuove start up,
grandi gruppi, industrie che si integrano e innovazioni nei servizi. Il volume descrive le varie forme di car
sharing - dall'aziendale all'elettrico, dal peer-to-peer al ridesharing - insieme ai mercati di riferimento e agli
sviluppi futuri. L'auto in car sharing, spiega l'autore, unisce vantaggi economici e ambientali. Oltre ad avere
tariffe inferiori ai costi di gestione e mantenimento di un'auto di proprietà, toglie dalle strade circa 10
vetture private e, con il tempo, fa diminuire del 25% i km percorsi in un anno dagli utenti del servizio,
perché il cliente percepisce il costo reale di ogni suo spostamento in auto e tende a limitarne l'uso in
favore del trasporto pubblico.
11 giugno 2014
10 giugno 2014
Alessandro M. Tricamo
10 giugno 2014
Stefania Divertito
10 giugno 2014
                                                                       Cosimo Murianni

“Non è una strada per vecchi” sottolinea una delle slide della ricerca, parafrasando il celebre film dei
fratelli Coen. E in effetti lo studio presentato oggi dalla Fondazione Unipolis assieme al sito sicurstrada.it
lancia un allarme che non deve rimanere inascoltato: sulle strade italiane, sono sempre di più le persone
anziane che perdono la vita. Belpaese longevo. Lo dicono le statistiche: l’Italia è il secondo paese al
mondo, dopo il Giappone, con la popolazione più longeva. I numeri dicono che da qui al 2040 la
popolazione over 65 sarà il 57% in più rispetto a oggi (un terzo del totale) mentre gli ultraottantenni
aumenteranno del 74%. Un simile cambiamento demografico comporta effetti anche nell’ambito della
sicurezza: se non verranno presi provvedimenti, in futuro è lecito aspettarsi un’impennata dei decessi
causati dagli incidenti stradali. Oggi, sebbene in Italia, dal 2001 al 2012 sia drasticamente calata la
mortalità (48,5% in meno), i benefici maggiori in termini percentuali si sono riscontrati nelle fasce d’età
sino a 65 anni. Questo comporta che, parlando di valori assoluti, mentre per gli under 65 ci sono 55
vittime ogni milione di abitanti, per gli over si sale a 83 e addirittura a 106 per gli ultraottantenni.
Strisce assassine. La maggior parte degli incidenti, ovviamente, avviene in città. A pagare il tributo più
drammatico sono i pedoni, che vengono falciati sulle strisce pedonali. Le statistiche dicono che sono, in
maggioranza, uomini anziani, seguiti da ciclisti, donne e bambini. Che cosa si può fare per arginare questo
fenomeno? La ricerca della Fondazione Unipolis indica la possibilità di estendere le aree pedonali dei
centri cittadini e aumentare le zone dove vige il limite dei 30 km/h. Inoltre sarebbe necessario estendere
le piste ciclabili protette e stimolare i mezzi pubblici. Tant’è che nei paesi europei dove ciò si è fatto, i
risultati si sono visti.
10 giugno 2014
                                                                      Eleonora Lilli

                                                      L'auto resta il mezzo preferito dagli italiani, vuoi per i
                                                      mezzi pubblici poco efficienti o per le singole esigenze
                                                      personali, sta di fatto che otto persone su dieci la
                                                      usano sempre o quasi. Per mantenerne una di media
                                                      cilindrata, come stima l'Eurispes nel Libro Bianco sulla
                                                      Mobilità e i Trasporti 2014, ci vogliono circa 4.500
                                                      euro l'anno ovvero dal 12% al 25% del reddito medio.
                                                      Una bella cifra, considerando che nel calcolo non sono
                                                      stati inclusi i costi "indiretti" che ognuno di noi paga
                                                      come cittadino; pensiamo ad esempio alla spesa
                                                      pubblica per gli incidenti stradali (circa 750 euro
                                                      l'anno a contribuente).

In pratica il trasporto privato è 17 volte più oneroso di quello pubblico. Per risparmiare è ovvio che la
ricetta non ha un solo ingrediente: da un lato ci vogliono auto più economiche da mantenere (pensiamo a
quelle a metano, GPL o elettriche), dall'altro ci vogliono mezzi di trasporto pubblico più efficienti. Gli italiani
sono abbastanza soddisfatti dei mezzi pubblici (sebbene il 19,2% non lo sia per niente), ma la maggior
parte crede che si paghi troppo rispetto alla qualità.

La metà delle persone sarebbe disposta a spendere di più se ci fosse un miglioramento e questo
potrebbe essere un buono stimolo per una mobilità alternativa. Anche perché il bike sharing, il car sharing
ed il car pooling sono ancora poco utilizzati in Italia. Stando all'indagine dell'Eurispes, presentata in
occasione di Citytech Roma 2014, bel il 90,1% delle persone non utilizza mai il car sharing, solo il 5,1%
lo fa qualche volta ed una percentuale definita "trascurabile" lo sfrutta regolarmente. Bisogna anche
considerare però che è soltanto negli ultimi mesi che car sharing privati, come car2go o Enjoy, hanno
incalzato su Milano e Roma ed i loro servizi sono in fase di espansione. Sarà quindi interessante
confrontare questo dato a quello del prossimo anno. Pure il bike sharing è di nicchia in Italia (solo il 3% lo
usa, qualche volta). E' ovvio che affinché le cose cambino c'è bisogno di un intervento radicale da parte
della politica, non solo locale, ma nazionale. Tra le altre segnalazioni dell'Eurispes ci sono pure le
infrastrutture, che sono indietro rispetto alle esigenze di oggi. "Attraverso questo primo rapporto - dice
Carlo Tosti, direttore dell'Osservatorio Eurispes sulla Mobilità e i Trasporti - intendiamo individuare quei
costi esterni che, se abbattuti, consentano alle Amministrazioni di guidare il cambiamento nei consumi di
trasporto attraverso premialità e non attraverso le sole leve sanzionatorie".
10 giugno 2014
                                                                Cristina Pantaleoni

  A MORIRE SULLE STRADE SONO SEMPRE PIÙ ANZIANI,
            UNIPOLIS LANCIA L’ALLARME

Negli ultimi dodici anni i morti sulla strade sono praticamente dimezzati: dai 7.096 del 2001 ai
3.653 del 2012. Ma il rischio è che questo trend virtuoso si interrompa e, anzi, cambi di segno.
Paradossalmente, potrebbe essere proprio l’aumento della longevità degli italiani a determinare
questo mutamento di scenario. A spiegarne le ragioni è lo studio realizzato da Fondazione
Unipolis, presentato oggi a Roma nell’ambito di Citytech, insieme al nuovo sito
www.sicurstrada.it.

Il punto di partenza è l’aumento della popolazione con più di 65 anni da qui al 2040: quasi 20
milioni di persone, rispetto ai 12 milioni e mezzo del 2012, un incremento di ben il 57%; peraltro
gli ultraottantenni passeranno da 3,7 a 6,5 milioni (più 74%). Proprio questo dato così positivo
determinerà una crescita del numero dei morti sulle strade. Già oggi, infatti, (dati 2012), sulle
strade italiane muoiono 83 persone per milione tra gli over 65 (che salgono a 106 per gli
ultraottantenni), contro i 55 per milione tra gli under 64 e una media di 61 vittime per milione
sull’intera popolazione. Proiettando questi dati al 2040 si avrà un incremento del numero dei
morti per sinistri stradali di quasi il 12%, cioè, in totale, 4.086, con un incremento di 433 unità
sul 2012.

Questo, naturalmente, se non verranno realizzate politiche adeguate di prevenzione e tutela,
soprattutto nei centri urbani e nelle grandi città, dove si concentra la maggior parte – i tre quarti
del totale – degli incidenti e il più elevato incremento di vittime, soprattutto pedoni (e ciclisti),
anziani in particolare.
10 giugno 2014
10 giugno 2014
10 giugno 2014
10 giugno 2014
10 giugno 2014
10 giugno 2014
10 giugno 2014
10 giugno 2014
10 giugno 2014
10 giugno 2014
10 giugno 2014
10 giugno 2014
10 giugno 2014
10 giugno 2014
9 giugno 2014
Renault promuove la propria interpretazione del car sharing in occasione della seconda
edizione di Citytech, in programma il 10 e 11 giugno a Roma. Il Gruppo automobilistico
leader europeo nelle emissioni di CO2 fa dell’innovazione la chiave per lo sviluppo di una
mobilità sostenibile, capace di offrire ai cittadini tecnologie all’avanguardia, servizi moderni
e al contempo eco-compatibili. “Con i veicoli elettrici – commenta Gabriella Favuzza,
Corporate Communication Manager di Renault Italia – possiamo dire che in qualche modo
il car sharing elettrico dà la scossa al car sharing, aggiungendovi il valore di una tecnologia
100% ecologica, a zero emissioni. Renault è sempre stata attenta alle evoluzioni della
società e del rapporto con l’automobile. Per questo motivo stiamo supportando le
amministrazioni pubbliche e gli operatori privati che stanno scegliendo i nostri veicoli
elettrici per dare avvio a servizi di car sharing elettrico”. Nella visione di Renault i veicoli
elettrici rappresentano oggi una sfida per cambiare il volto della mobilità cittadina e
un’occasione per meglio integrare l’auto nel tessuto urbano, sia nel loro utilizzo privato e
professionale che nella loro applicazione nei più moderni sistemi di car sharing elettrico
per un modo alternativo ed efficiente di concepire il trasporto in città.

A Napoli con Bee – Green Mobility Sharing e Ci.Ro
Numerose le iniziative di car sharing elettrico che stanno adottando veicoli elettrici
Renault. Un anno fa a Napoli è nato Bee – Green Mobility Sharing, servizio di micro-
mobilità urbana elettrica, che si avvale di una flotta di 40 Renault Twizy. Una soluzione
alternativa, pratica, rapida e a zero emissioni, concepita per rispondere alle esigenze sia
della cittadinanza che dei turisti della città di Napoli, e che conta su una rete di Bee Point,
dove prelevare le Renault Twizy. Sempre ai piedi del Vesuvio il mese scorso c'è stato il
lancio del servizio sperimentale di car sharing e van sharing Ci.Ro. (City Roaming),
finanziato dal MIUR (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca), che utilizza 8
ZOE, 3 Kangoo Z.E. e 1 Fluence Z.E. e che integra in modo indito anche innovativi software
di info-mobilità e servizi di gestione di pratiche amministrative a km 0. A tali iniziative, si
aggiunge l’integrazione di 43 ZOE nella flotta di TIL, la più importante realtà italiana nel
mercato del noleggio senza conducente di veicoli elettrici, o l’adozione da parte del
Comune di Arezzo di 24 Twizy e 6 Kangoo Z.E. per servizi pubblici ed attività di car sharing,
o la scelta della Città di Padova di avviare il car sharing elettrico con Renault ZOE.
Video interviste

I protagonisti di Citytech Roma nel video di Metro :     Citytech Roma,. Le videointerviste di Metro:
http://www.youtube.com/watch?                            http://www.youtube.com/watch?v=wLc6ECilddc
v=sEzwJqU6pRM#t=10

Al Citytech Roma le nuove sfide della mobilità urbana:   A morire sulle strade sono sempre più anziani,
http://www.youtube.com/watch?v=qTJqlw6mmbA               Unipolis lancia l'allarme:
                                                         http://www.youtube.com/watch?v=5P-JkAK0Abk

Sicurstrada a Citytech 2014 - Intervista a               Intervista a Luca Masciola, direttore scientifico di
Pierfrancesco Maran: http://vimeo.com/98013587           EURISPES: http://vimeo.com/98614680
Radio Interviste

¨   Isoradio, 9 giugno ore 14:30: intervista, di Sandro Iadanza, a Barbara Covili e
     Carlo Tosti
¨   Radio 24 – Il Sole 24 Ore, 10 giugno, GR ore 13: intervista a Carlo Tosti
¨   Radio Manà Manà, 10 giugno, intervista a Carlo Tosti
Segnalazioni post-evento

¨   www.hubcomunicazione.it        ¨   www.magazine.greenplanner.it
¨   www.itsinternational.com       ¨   www.key4biz.it
¨   www.theecoowl.net              ¨   www.meridiananotizie.it
¨   www.nova.ilsole24ore.com       ¨   www.ecoseven.net
¨   www.blog.elettronicain.it      ¨   www.trasporti-italia.com
¨   www.isoradio.rai.it            ¨   www.motormag.it
¨   www.ambiente.tiscali.it        ¨   www.ferpress.it
¨   www.magazine.greenplanner.it   ¨   www.automoto.it
¨   www.magazine.greenplanner.it   ¨   www.greenews.info
¨   www.sicurstrada.it             ¨   www.automobili10.it
¨   www.agroalimroma.it            ¨   www.ansa.it
¨   www.repubblica.it              ¨   www.greenstyle.it
¨   Nòva                           ¨   www.metronews.it
Segnalazioni 10-11 giugno

¨   www.bikeverona.it          ¨   www.online-news.it           ¨   www.qualitytravel.it
¨   www.qualenergia.it         ¨   www.napolitoday.it           ¨   www.primapaginanews.it
¨   www.metronews.it           ¨   www.today.it                 ¨   www.alternativasostenibile.it
¨   www.youtube.com            ¨   www.ansa.it                  ¨   www.ilvelino.it
¨   www.youtube.com            ¨   www.corriere.it              ¨   www.motori.corriere.it
¨   www.youtube.com            ¨   www.milanofinanza.it         ¨   www.guidasicilia.it
¨   www.si24.it                ¨   www.tmnews.it                ¨   www.adnkronos.com
¨   www.tmnews.it              ¨   www.direttanews.it           ¨   www.adnkronos.com
¨   www.rinnovabili.it         ¨   www.omniauto.it              ¨   www.ecodallecitta.it
¨   www.ansa.it                ¨   www.liberoquotidiano.it      ¨   www.fanpage.it
¨   www.verdecologia.it        ¨   www.ferpress.it              ¨   www.ferpress.it
¨   www.ferpress.it            ¨   www.ferpress.it              ¨   www.ferpress.it
¨   www.ferpress.it            ¨   www.wisesociety.it           ¨   www.online-news.it
¨   www.trasportoeuropa.it     ¨   www.romadailynews.it         ¨   www.panorama-auto.it
¨   www.trasporti-italia.com   ¨   www.ferpress.it              ¨   www.metronews.it
¨   www.quattroruote.it        ¨   www.comunicazioneinform.it   ¨   www.omniauto.it
¨   www.quattroruote.it        ¨   www.ecodallecitta.it         ¨   www.romatoday.it
¨   www.napolitoday.it         ¨   www.ferpress.it              ¨   www.regione.vda.it
¨   www.youtube.com            ¨   www.qn.quotidiano.net        ¨   www.ecoseven.net
¨   www.laveracronaca.com      ¨   www.giornalettismo.com       ¨   www.anci.it
¨   www.greenreport.it         ¨   www.omniauto.it              ¨   www.corrierecomunicazioni.it
Segnalazioni pre-evento

¨   www.adnkronos.com                 ¨   www.primo-magazine.blogspot.it
¨   www.alternativasostenibile.it     ¨   www.romaora.com
¨   www.aamterranuova.it              ¨   www.sassarinotizie.com
¨   www.circuitiverdi.it              ¨   www.smartforcity.it
¨   www.corrierenazionale.it          ¨   www.tecnelab.it
¨   www.ecodallecitta.it              ¨   www.trasportonotizie.com
¨   www.ecodallecitta.it              ¨   www.ttsitalia.it
¨   www.ecologica.piazzagrande.info   ¨   www.tuttoflotte.it
¨   www.eco-sostenibile.blogspot.it   ¨   www.veicolielettricinews.it
¨   www.entilocali.ilsole24ore.com    ¨   www.wisesociety.it
¨   www.eurispes.eu                   ¨   www.urbanocreativonews.it
¨   www.euromerci.it                  ¨   www.magazine.greenplanner.it
¨   www.euromerci.it                  ¨   www.globalmedianews.info
¨   www.ferpress.it                   ¨   www.magazine.greenplanner.it
¨   www.funivie.org                   ¨   www.e-gazette.it
¨   www.greencity.it                  ¨   www.ec.europa.eu
¨   www.greenstart.it                 ¨   www.sicurstrada.it
¨   www.hubcomunicazione.it           ¨   www.triwu.it
¨   www.hubcomunicazione.it           ¨   www.greenstart.it
¨   www.issuu.com (pag 14)            ¨   www.eco-sostenibile.blogspot.it
¨   www.liberoquotidiano.it           ¨   www.greenreport.it
¨   www.oggitreviso.it                ¨   www.trasporti-italia.com
¨   www.padovanews.it                 ¨   www.bolognaonline.org
¨   www.hubcomunicazione.it       ¨   www.econewsweb.it
¨   www.veicolielettricinews.it   ¨   www.closetonews.com
¨   www.ecodallecitta.it          ¨   www.ec.europa.eu
¨   www.insella.it                ¨   www.eco-sostenibile.blogspot.it
¨   www.key4biz.it                ¨   www.inmoto.it
¨   www.adnkronos.com             ¨   www.internews.biz
¨   www.hubcomunicazione.it       ¨   www.bolognaonline.org
¨   www.romareport.it             ¨   www.professioni-imprese24.ilsole24ore.com
¨   www.ferpress.it               ¨   www.magazine.greenplanner.it
¨   www.romanotizie.it            ¨   www.alternativasostenibile.it
¨   www.megamodo.com              ¨   www.ferpress.it
¨   www.motociclismo.it           ¨   www.aiol.it
¨   www.italpress.com             ¨   www.tecnelab.it
¨   www.metronews.it              ¨   www.lettera43.it
¨   www.edizioniambiente.it       ¨   www.greenstart.it
¨   www.oggigreen.it              ¨   www.magazine.greenplanner.it
¨   www.trasporti-italia.com      ¨   www.qualitytravel.it
¨   www.asaps.it                  ¨   www.fondazioneunipolis.org
¨   www.primapaginanews.it        ¨   www.trasportonotizie.com
¨   www.sicurstrada.it            ¨   www.alternativasostenibile.it
¨   www.areapress.it              ¨   www.qualenergia.it
RASSEGNA STAMPA
                      Giugno 2014

                          Claudia Ceroni
                         Media Relations
     e-mail: ufficiostampa@citytech.eu
51                   cel: 345-3275496
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