Rassegna stampa A CURA DI DARIA CONTRADA - Comune di Pomezia

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Rassegna stampa A CURA DI DARIA CONTRADA - Comune di Pomezia
Rassegna stampa

 A CURA DI DARIA CONTRADA
Rassegna stampa A CURA DI DARIA CONTRADA - Comune di Pomezia
TG2 del 26 agosto. Link al video:
http://www.tg2.rai.it/dl/RaiTV/programmi/media/ContentIt
em-5494dbe4-666e-4994-8334-c4f9af232f88-tg2.html#p=
               Il servizio al minuto 14:00
Rassegna stampa A CURA DI DARIA CONTRADA - Comune di Pomezia
Rassegna stampa A CURA DI DARIA CONTRADA - Comune di Pomezia
Link al video: https://canaledieci.tv/2021/08/24/torvaianica-un-festival-in-ricordo-
                                   di-ugo-tognazzi/
Rassegna stampa A CURA DI DARIA CONTRADA - Comune di Pomezia
TrentUgo Tognazzi, lodevole festival
cinematografico, da oggi in attesa
dell’Appuntamento 2022, i 100 anni dalla
nascita dell’Artista italiano
Di Raffaele Panico

23 Agosto 2021

Si è svolto in tre serate dal 20 al 22 agosto a Torvaianica, in
collaborazione col Comune di Pomezia ed ha visto la direzione artistica a
Rassegna stampa A CURA DI DARIA CONTRADA - Comune di Pomezia
cura dei quattro figli di Ugo Tognazzi: Gianmarco, Ricky, Maria Sole e
Thomas Robsahm
È stato un successo il TrentUgo Tognazzi per ricordare la ricorrenza dei
31 anni dalla sua morte.
I PREMI E I LIBRI. Tra i momenti più applauditi del festival,
l’assegnazione di quattro premi, omaggiati da Ettore Costa, a Marco Risi,
Elena Sofia Ricci, Laura Delli Colli e Antonella Attili. Presentati durante
le prime due serate della kermesse i libri “Ugo. La vita, gli amori e gli
scherzi di un papà di salvataggio” (Edizioni Rai Libri), scritto dai figli di
Ugo, e “L’anno che a Roma fu due volte Natale” (Edizioni SEM),
di Roberto Venturini, incluso tra i dodici candidati al Premio Strega
2021 e ambientato proprio a Villaggio Tognazzi.

I FILM. Durante le serate, al termine dei talk e della consegna dei premi,
sono stati proiettati i film“In nome del popolo italiano”, con la regia
di Dino Risi,“Ultimo minuto” di Pupi Avati e “Bertoldo, Bertoldino e
Cacasenno” di Mario Monicelli. Da lunedì 23 a sabato 28, il festival
prosegue con la proiezione di un film ogni sera, partenza ore 22.
Saranno proiettati in ordine “La terrazza” di Ettore Scola, “La voglia
matta” di Luciano Salce, “Io la conoscevo bene” di Antonio Pietrangeli, “Il
gatto” di Luigi Comencini, “La califfa” di Alberto Bevilacqua e “La donna
scimmia” di Marco Ferreri.
LE MOSTRE E LE INIZIATIVE IN CORSO. Proseguono in parallelo le altre
attività organizzate per questo mese di festeggiamenti. Sino a lunedì 30
agosto si potrà visitare una mostra fotografica diffusa, con 31 foto su
11 totem sparsi per le vie di Torvaianica, con gli scatti dell’attore al
fianco di grandi personaggi dello spettacolo. Si potrà ammirare anche la
mostra “Storia del Torneo Tognazzi”, in viale Spagna n°5, realizzata dal
gioielliere Ettore Costa, creatore del Trofeo Scolapasta d’oro: una
raccolta con oltre cinquecento foto che racconta la storia dello storico
Torneo Tognazzi, dal 1966 al 1994. Si concluderà a fine agosto anche
Rassegna stampa A CURA DI DARIA CONTRADA - Comune di Pomezia
l’iniziativa culinaria “Il mese dell’Abbuffone”, a cura dei ristoranti della
città di Pomezia e del litorale di Torvaianica, che proporranno alcune
delle     ricette   dell’“inventore   della  supercazzola”,     dal Babà  al
kiwi alle Farfalle fuxia, tratte dai suoi numerosi libri di cucina.
IL PROSSIMO APPUNTAMENTO. Il Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà e
la Vice Sindaco Simona Morcellini, ma anche i figli dello stesso Ugo,
hanno confermato dal palco l’interesse per lo svolgimento di una terza
edizione: una grande festa, magari anche di natura sportiva, per il 2022,
in occasione dei 100 anni dalla nascita dell’attore.
Rassegna stampa A CURA DI DARIA CONTRADA - Comune di Pomezia
Si conclude TrentUgo Tognazzi, il
festival cinematografico in onore di
Ugo Tognazzi
A Pomezia una festa lunga un mese per uno dei "mattatori" della commedia all'italiana.
Tra gli ospiti, anche attori e artisti che hanno lavorato con Ugo Tognazzi
23 Agosto 2021

Una festa lunga un mese per uno dei “mattatori” della commedia all’italiana. Tra
gli ospiti, anche attori e artisti che hanno lavorato con Ugo Tognazzi

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Rassegna stampa A CURA DI DARIA CONTRADA - Comune di Pomezia
Rassegna stampa A CURA DI DARIA CONTRADA - Comune di Pomezia
Si conclude TrentUgo Tognazzi, il festival cinematografico in onore di Ugo
Tognazzi. “Appuntamento al 2022 per i 100 anni dalla nascita
dell’artista”

L’appuntamento, che si è tenuto dal 20 al 22 agosto presso piazza Ungheria, in
collaborazione con il Comune di Pomezia, ha avuto la direzione artistica a cura dei
quattro figli di Ugo: Gianmarco, Ricky, Maria Sole e Thomas Robsahm

Si conclude all’insegna del successo TrentUgo Tognazzi, l’appuntamento che
omaggia Ugo Tognazzi per ricordare la ricorrenza dei 31 anni dalla sua morte.
L’evento, che si è tenuto dal 20 al 22 agosto in piazza Ungheria a Torvaianica,
in collaborazione con il Comune di Pomezia, ha avuto la direzione artistica a
cura dei quattro figli di Ugo: Gianmarco, Ricky, Maria
Sole e Thomas Robsahm.

I PREMI E I LIBRI – Tra i momenti più applauditi del festival, l’assegnazione di
quattro premi, omaggiati da Ettore Costa, a Marco Risi, Elena Sofia Ricci,
Laura Delli Colli e Antonella Attili. Presentati durante le prime due serate della
kermesse i libri “Ugo. La vita, gli amori e gli scherzi di un papà di
salvataggio” (Edizioni Rai Libri), scritto dai figli di Ugo, e “L’anno che a Roma fu
due volte Natale” (Edizioni SEM), di Roberto Venturini, incluso tra i dodici
candidati al Premio Strega 2021 e ambientato proprio a Villaggio Tognazzi.

I FILM – Durante le serate, al termine dei talk e della consegna dei premi, sono
stati proiettati i film “In nome del popolo italiano”, con la regia di Dino
Risi, “Ultimo minuto” di Pupi Avati e “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno” di Mario
Monicelli. Da lunedì 23 a sabato 28, il festival prosegue con la proiezione di
un film ogni sera, partenza ore 22. Saranno proiettati in ordine “La terrazza” di
Ettore Scola, “La voglia matta” di Luciano Salce, “Io la conoscevo bene” di Antonio
Pietrangeli, “Il gatto” di Luigi Comencini, “La califfa” di Alberto Bevilacqua e “La
donna scimmia” di Marco Ferreri.

 LE MOSTRE E LE INIZIATIVE IN CORSO – Proseguono in parallelo le altre
attività organizzate per questo mese di festeggiamenti. Sino a lunedì 30
agosto si potrà visitare una mostra fotografica diffusa, con 31 foto su 11
totem sparsi per le vie di Torvaianica, con gli scatti dell’attore al fianco di grandi
personaggi dello spettacolo. Si potrà ammirare anche la mostra “Storia del
Torneo Tognazzi”, in viale Spagna n°5, realizzata dal gioielliere Ettore Costa,
creatore del Trofeo Scolapasta d’oro: una raccolta con oltre cinquecento foto che
racconta la storia dello storico Torneo Tognazzi, dal 1966 al 1994. Si concluderà a
fine agosto anche l’iniziativa culinaria “Il mese dell’Abbuffone”, a cura dei
ristoranti della città di Pomezia e del litorale di Torvaianica, che proporranno
alcune delle ricette dell’“inventore della supercazzola”, dal Babà al
kiwi alle Farfalle fuxia, tratte dai suoi numerosi libri di cucina.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO – Il Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà e la
Vice Sindaco Simona Morcellini, ma anche i figli dello stesso Ugo, hanno
confermato dal palco l’interesse per lo svolgimento di una terza edizione: una
grande festa, magari anche di natura sportiva, per il 2022, in occasione dei 100
anni dalla nascita dell’attore”. Lo rende noto lo staff del sindaco Zuccalà.
Papà Ugo, la forza dei ricordi
LA FESTA Una celebrazione sorridente, a tratti anche un po' nostalgica, quella che si è svolta a
Torvaianica per ricordare il grande mattatore Ugo Tognazzi e la ricorrenza dei 31 anni dalla sua
scomparsa. Un vuoto incolmabile per i figli, gli amici, gli artisti che hanno avuto il piacere di
conoscerlo. In piazza Ungheria si concluderà stasera la tre giorni dedicata all'attore, regista, comico
e sceneggiatore, considerato tra i padri di quella commedia all'italiana che con illustri colleghi, tra i
quali Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Nino Manfredi, Marcello Mastroianni, ha regalato alcuni dei
siparietti più celebri rimasti nella storia del cinema ed ancora oggi apprezzati dalle nuove
generazioni. I mille volti di questo artista geniale capace di dare vita, con quella sua aria
irriverente, a numerosi personaggi indimenticabili per raccontare vizì e virtù dell'Italia del
dopoguerra, sono stati raccontati nella prima serata proprio dai figli Ricky e Gianmarco Tognazzi,
curatori della rassegna TrentUgo Tognazzi insieme ai fratelli Maria Sole e Thomas Robsahm, saliti
sul palco invitati dalla conduttrice Stefania Bettoja: «Questo appuntamento intende creare una
volata per arrivare ai festeggiamenti in onore dei cento anni dalla nascita di nostro padre, che si
svolgeranno il prossimo anno. Ci piacerebbe far nascere un'accademia per trasmettere la sua arte ai
giovani talentuosi e intanto ringraziamo il pubblico che non ha mai smesso di amarlo». Nello
spazio di un viaggio della memoria si susseguono aneddoti, ricordi, curiosità, che riportano la
platea in una dimensione temporale evidentemente mai rimossa, proprio per via di quell'affetto
ancora tangibile verso l'attore appassionato di cucina, sempre entusiasta all'idea di preparare
prelibatezze per familiari ed amici. Orgogliosi, invece, di ricevere il premio alla sua memoria Marco
Risi, figlio del grande regista Dino, e l'affascinante Elena Sofia Ricci, presenti nelle prime due
serate, che con palpabile emozione hanno ritirato il riconoscimento. Da lunedì 23 a sabato 28, la
kermesse, organizzata dal Comune di Pomezia, prosegue con la proiezione di un film ogni sera.
Saranno proiettati in ordine: La terrazza di Ettore Scola, La voglia matta di Luciano Salce, Io la
conoscevo bene di Antonio Pietrangeli, Il gatto di Luigi Comencini, La califfa di Alberto Bevilacqua
e La donna scimmia di Marco Ferreri. In parallelo si potranno poi visitare, fino al 30 agosto, una
mostra fotografica con 31 foto allestite su ben 11 totem sparsi per le vie di Torvaianica, con gli scatti
dell'attore al fianco di grandi personaggi dello spettacolo, e anche anche la mostra Storia del
Torneo Tognazzi, in viale Spagna, realizzata dal gioielliere Ettore Costa, creatore del Trofeo
Scolapasta d'oro, che prevede una raccolta con oltre cinquecento foto dello storico Torneo Tognazzi
dal 1966 al 1994. Gran finale nei ristoranti di Pomezia e Torvaianica, nei quali si potranno
assaporare alcune delle ricette dell'inventore della supercazzola, dal Babà al kiwi alle Farfalle fuxia,
tratte dai suoi famosi libri di cucina.
Puntata di Uno Weekend del 22 agosto. Link al video dal minuto 05:13:
https://www.raiplay.it/video/2021/08/UNO-WEEKEND-9135d600-7598-4f5c-8049-
                               dbd05763701f.html
Edizione delle ore 14.00 del 21 agosto 2021. Il servizio al
               minuto 17.35. Link al video:
https://www.rainews.it/tgr/lazio/notiziari/index.html?/tgr/vi
   deo/2021/08/ContentItem-c3eec73d-34cf-4d3f-a200-
                    c697aa980b7f.html
TrentUgo Tognazzi, si conclude
domani a Torvaianica il festival
cinematografico in onore di Ugo
Tognazzi
Una festa lunga un mese per uno dei "mattatori" della commedia all'italiana. Tra gli ospiti,
anche attori e artisti che hanno lavorato con Ugo Tognazzi. Arrivano Elena Sofia Ricci,
Laura Delli Colli e Antonella Attili
Da La Redazione

21 Agosto 2021

Una festa lunga un mese per uno dei “mattatori” della commedia all’italiana. Tra gli ospiti, anche
attori e artisti che hanno lavorato con Ugo Tognazzi

TrentUgo Tognazzi – Si conclude domani a Torvaianica il festival cinematografico in onore
di Ugo Tognazzi. Arrivano Elena Sofia Ricci, Laura Delli Colli e Antonella Attili

La tre giorni, che vedrà presente sul palco la famiglia Tognazzi, con la conduzione di Stefania
Bettoja, prevede per sabato ore 21 la consegna del premio “Ugo Tognazzi” ad Elena Sofia Ricci
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Dopo la consegna avvenuta ieri sera del premio a Marco Risi, figlio del grande regista Dino,
saranno Elena Sofia Ricci, Laura Delli Colli e Antonella Attili gli ospiti della seconda e terza
serata della manifestazione TrentUgo Tognazzi, a Torvaianica, Comune di Pomezia (Roma).
L’appuntamento, che omaggia Ugo Tognazzi per ricordare la ricorrenza dei 31 anni dalla sua
morte, è in corso sino a domenica 22 agosto presso piazza Ungheria, con la direzione artistica a
cura dei quattro figli di Ugo: Gianmarco, Ricky, Maria Sole e Thomas Robsahm.

IL PROGRAMMA DI SABATO E DOMENICA – La tre giorni, che vedrà presente sul palco la
famiglia Tognazzi, con la conduzione di Stefania Bettoja, prevede per sabato ore 21 la consegna
del premio “Ugo Tognazzi” ad Elena Sofia Ricci e la partecipazione di Laura Delli Colli. A seguire
la promozione del volume “L’anno che a Roma fu due volte Natale” (Edizioni SEM), di Roberto
Venturini, incluso tra i dodici candidati al Premio Strega 2021 e ambientato proprio a Villaggio
Tognazzi. Alle 22:30, invece, la visione di “Ultimo minuto” di Pupi Avati. Gran finale domenica 22
ore 21:00 con l’arrivederci all’edizione 2022 della famiglia Tognazzi e con la presenza
di Antonella Attili, premiata come “attrice rivelazione dell’anno”. In conclusione il film “Bertoldo,
Bertoldino e Cacasenno”, di Mario Monicelli.

LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA – Da lunedì 23 a sabato 28, invece, il festival prosegue con
la proiezione di un film ogni sera, partenza ore 22. Saranno proiettati in ordine “La terrazza” di
Ettore Scola, “La voglia matta” di Luciano Salce, “Io la conoscevo bene” di Antonio Pietrangeli, “Il
gatto” di Luigi Comencini, “La califfa” di Alberto Bevilacqua e “La donna scimmia” di Marco
Ferreri.
LE MOSTRE E LE INIZIATIVE IN CORSO – Proseguono in parallelo le altre attività organizzate per
questo mese di festeggiamenti. Sino a lunedì 30 agosto si potrà visitare una mostra fotografica
diffusa, con 31 foto su 11 totem sparsi per le vie di Torvaianica, con gli scatti dell’attore al fianco
di grandi personaggi dello spettacolo. Si potrà ammirare anche la mostra “Storia del Torneo
Tognazzi”, in viale Spagna n°5, realizzata dal gioielliere Ettore Costa, creatore del Trofeo
Scolapasta d’oro: una raccolta con oltre cinquecento foto che racconta la storia dello storico
Torneo Tognazzi, dal 1966 al 1994. Si concluderà a fine agosto anche l’iniziativa culinaria “Il mese
dell’Abbuffone”, a cura dei ristoranti della città di Pomezia e del litorale di Torvaianica, che
proporranno alcune delle ricette dell’“inventore della supercazzola”, dal Babà al
kiwi alle Farfalle fuxia, tratte dai suoi numerosi libri di cucina.

L’evento è organizzato dal Comune di Pomezia a cura dell’agenzia Artcloud Network”. Lo
rendono noto gli organizzatori
Puntata dell’Estate in diretta del 20 agosto. Link al video:
 https://www.raiplay.it/video/2021/08/Ugo-Tognazzi-i-
mille-voli-di-un-artista-amatissimo---Estate-in-Diretta---
20082021-eb2aaa3b-34fe-4c1f-93fb-8a6e68d0e4ae.html
TRENTUGO TOGNAZZI – DAL 20 AL 22
AGOSTO IL FESTIVAL CINEMATOGRAFICO
IN ONORE DI UGO TOGNAZZI

Durante le tre serate principali dell’evento, saranno presenti
i figli di Ugo e tanti altri ospiti. Premi a Elena Sofia Ricci,
Marco Risi e Antonella Attili
Saranno Elena Sofia Ricci, Marco Risi e Antonella Attili i tre grandi ospiti
dei giorni clou della manifestazione TrentUgo Tognazzi, a Torvaianica,
Comune di Pomezia (Roma). L’appuntamento, che omaggia Ugo
Tognazzi per ricordare la ricorrenza dei 31 anni dalla sua morte, intende
ricordarne cinema, passioni, vitalità, energia e poliedricità. Il festival
cinematografico, che si svolgerà da venerdì 20 a domenica 22 agosto
2021 presso piazza Ungheria, avrà la direzione artistica a cura dei quattro
figli di Ugo: Gianmarco, Ricky, Maria Sole e Thomas Robsahm. Durante la
tre giorni, che prevede una prima parte di talk e a seguire la proiezione di un
suo noto film. Per l’occasione saranno assegnati quattro premi, omaggiati da
Ettore Costa, a importanti nomi del cinema italiano. In conclusione il
festival si trasformerà in una mini rassegna cinematografica, da lunedì
23 a sabato 28 agosto, che proporrà alcuni dei suoi più grandi film. L’evento
è organizzato dal Comune di Pomezia a cura dell’agenzia Artcloud Network.

I FILM IN PROGRAMMA – La tre giorni, che vedrà presente sul palco la
famiglia Tognazzi, si aprirà venerdì ore 21: durante la serata sarà
consegnato il premio Ugo Tognazzi a Marco Risi e presentato il libro “Ugo. La
vita, gli amori e gli scherzi di un papà di salvataggio” (Edizioni Rai Libri), scritto
dai figli di Ugo. La serata si concluderà alle 22:30 con la proiezione del film “In
nome del popolo italiano”, con la regia di Dino Risi.

Prevista per sabato ore 21 la consegna del premio ad Elena Sofia Ricci, a
cui seguirà la promozione del volume “L’anno che a Roma fu due volte
Natale” (Edizioni SEM), di Roberto Venturini, incluso tra i dodici candidati
al Premio Strega 2021 e ambientato proprio a Villaggio Tognazzi. Alle 22:30,
invece, la visione di “Ultimo minuto” di Pupi Avati.

Gran finale domenica 22 ore 21:00 con l’arrivederci all’edizione 2022 della
famiglia Tognazzi, con la presenza di Antonella Attili e con l’assegnazione
dell’ultimo premio. In conclusione il film “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno”, di
Mario Monicelli.

Da lunedì 23 a sabato 28, invece, il festival prosegue con la proiezione di
un film ogni sera, partenza ore 22. Saranno proiettati in ordine “La terrazza”
di Ettore Scola, “La voglia matta” di Luciano Salce, “Io la conoscevo bene” di
Antonio Pietrangeli, “Il gatto” di Luigi Comencini, “La califfa” di Alberto
Bevilacqua e “La donna scimmia” di Marco Ferreri.

LE MOSTRE E LE INIZIATIVE IN CORSO – Proseguono in parallelo le altre
attività organizzate per questo mese di festeggiamenti. Sino a lunedì 30
agosto si potrà visitare una mostra fotografica diffusa, con 31 foto su 11
totem sparsi per le vie di Torvaianica, con gli scatti dell’attore al fianco di
grandi personaggi dello spettacolo. Si potrà ammirare anche la mostra “Storia
del Torneo Tognazzi”, in viale Spagna n°5, realizzata dal gioielliere Ettore
Costa, creatore del Trofeo Scolapasta d’oro: una raccolta con oltre
cinquecento foto che racconta la storia dello storico Torneo Tognazzi, dal 1966
al 1994. Si concluderà a fine agosto anche l’iniziativa culinaria “Il mese
dell’Abbuffone”, a cura dei ristoranti della città di Pomezia e del litorale di
Torvaianica, che proporranno alcune delle ricette dell’“inventore della
supercazzola”, dal Babà al kiwi alle Farfalle fuxia, tratte dai suoi numerosi
libri di cucina.

com.unica, 20 agosto 2021
Il Festival TrentUgo Tognazzi a Torvaianica

DOVETorvaianica

Piazza Ungheria

QUANDO Dal 20/08/2021 al 22/08/2021Inizio spettacoli ore 21:00

             Redazione

19 agosto 2021 13:27

Saranno Elena Sofia Ricci, Marco Risi e Antonella Attili i tre grandi ospiti dei giorni clou della
manifestazione TrentUgo Tognazzi, a Torvaianica, nel Comune di Pomezia.

L’appuntamento, che omaggia Ugo Tognazzi per ricordare la ricorrenza dei 31 anni dalla sua morte,
intende ricordarne cinema, passioni, vitalità, energia e poliedricità. Il festival cinematografico, che
si svolgerà da venerdì 20 a domenica 22 agosto 2021 presso piazza Ungheria, avrà la direzione
artistica a cura dei quattro figli di Ugo: Gianmarco, Ricky, Maria Sole e Thomas Robsahm. Durante
la tre giorni, che prevede una prima parte di talk e a seguire la proiezione di un suo noto
film. Per l’occasione saranno assegnati quattro premi, omaggiati da Ettore Costa, a importanti nomi
del cinema italiano. In conclusione il festival si trasformerà in una mini rassegna cinematografica,
da lunedì 23 a sabato 28 agosto, che proporrà alcuni dei suoi più grandi film. L’evento è
organizzato dal Comune di Pomezia a cura dell'agenzia Artcloud Network.

La tre giorni, che vedrà presente sul palco la famiglia Tognazzi, si aprirà venerdì ore 21: durante la
serata sarà consegnato il premio Ugo Tognazzi a Marco Risi e presentato il libro "Ugo. La vita, gli
amori e gli scherzi di un papà di salvataggio" (Edizioni Rai Libri), scritto dai figli di Ugo. La serata
si concluderà alle 22:30 con la proiezione del film “In nome del popolo italiano”, con la regia di
Dino Risi.
Prevista per sabato ore 21 la consegna del premio ad Elena Sofia Ricci, a cui seguirà la promozione
del volume “L'anno che a Roma fu due volte Natale” (Edizioni SEM), di Roberto Venturini, incluso
tra i dodici candidati al Premio Strega 2021 e ambientato proprio a Villaggio Tognazzi. Alle 22:30,
invece, la visione di “Ultimo minuto” di Pupi Avati.
Gran finale domenica 22 ore 21:00 con l’arrivederci all’edizione 2022 della famiglia Tognazzi, con
la presenza di Antonella Attili e con l’assegnazione dell’ultimo premio. In conclusione il film
“Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno”, di Mario Monicelli.
Da lunedì 23 a sabato 28, invece, il festival prosegue con la proiezione di un film ogni sera,
partenza ore 22. Saranno proiettati in ordine “La terrazza” di Ettore Scola, “La voglia matta” di
Luciano Salce, “Io la conoscevo bene” di Antonio Pietrangeli, “Il gatto” di Luigi Comencini, “La
califfa” di Alberto Bevilacqua e “La donna scimmia” di Marco Ferreri.
Proseguono in parallelo le altre attività organizzate per questo mese di festeggiamenti. Sino a lunedì
30 agosto si potrà visitare una mostra fotografica diffusa, con 31 foto su 11 totem sparsi per le vie di
Torvaianica, con gli scatti dell’attore al fianco di grandi personaggi dello spettacolo. Si potrà
ammirare anche la mostra “Storia del Torneo Tognazzi”, in viale Spagna n°5, realizzata dal
gioielliere Ettore Costa, creatore del Trofeo Scolapasta d’oro: una raccolta con oltre cinquecento
foto che racconta la storia dello storico Torneo Tognazzi, dal 1966 al 1994.
Torvaianica, torna il festival in onore di Ugo
Tognazzi: ecco quando e chi sono gli ospiti

Sta per tornare il festival cinematografico in onore di Ugo Tognazzi che si terrà
come sempre a Torvaianica. Questa volta saranno Elena Sofia Ricci, Marco
Risi e Antonella Attili i tre grandi ospiti dei giorni clou della
manifestazione TrentUgo Tognazzi, a Torvaianica, Comune
di Pomezia (Roma).

Torvaianica, il festival in onore di Ugo Tognazzi: ecco quando

L’appuntamento, che omaggia Ugo Tognazzi per ricordare la ricorrenza dei 31
anni dalla sua morte, intende ricordarne cinema, passioni, vitalità, energia e
poliedricità. Il festival cinematografico, che si svolgerà da venerdì 20 a
domenica 22 agosto 2021 presso piazza Ungheria, avrà la direzione
artistica a cura dei quattro figli di Ugo: Gianmarco, Ricky, Maria
Sole e Thomas Robsahm. Durante la tre giorni, che prevede una prima
parte di talk e a seguire la proiezione di un suo noto film. Per l’occasione
saranno assegnati quattro premi, omaggiati da Ettore Costa, a importanti
nomi del cinema italiano. In conclusione il festival si trasformerà in
una mini rassegna cinematografica, da lunedì 23 a sabato 28 agosto,
che proporrà alcuni dei suoi più grandi film. L’evento è organizzato dal Comune
di Pomezia a cura dell’agenzia Artcloud Network.

Festival Torvaianica: quali sono i film in programma

 I FILM IN PROGRAMMA – La tre giorni, che vedrà presente sul palco la
famiglia Tognazzi, si aprirà venerdì ore 21: durante la serata sarà
consegnato il premio Ugo Tognazzi a Marco Risi e presentato il libro “Ugo. La
vita, gli amori e gli scherzi di un papà di salvataggio” (Edizioni Rai Libri),
scritto dai figli di Ugo. La serata si concluderà alle 22:30 con la proiezione del
film “In nome del popolo italiano”, con la regia di Dino Risi.

Prevista per sabato ore 21 la consegna del premio ad Elena Sofia Ricci, a cui
seguirà la promozione del volume “L’anno che a Roma fu due volte
Natale” (Edizioni SEM), di Roberto Venturini, incluso tra i dodici candidati
al Premio Strega 2021 e ambientato proprio a Villaggio Tognazzi. Alle 22:30,
invece, la visione di “Ultimo minuto” di Pupi Avati.

Gran finale domenica 22 ore 21:00 con l’arrivederci all’edizione 2022 della
famiglia Tognazzi, con la presenza di Antonella Attili e con l’assegnazione
dell’ultimo premio. In conclusione il film “Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno”,
di Mario Monicelli.

Da lunedì 23 a sabato 28, invece, il festival prosegue con la proiezione di
un film ogni sera, partenza ore 22. Saranno proiettati in ordine “La terrazza”
di Ettore Scola, “La voglia matta” di Luciano Salce, “Io la conoscevo bene” di
Antonio Pietrangeli, “Il gatto” di Luigi Comencini, “La califfa” di Alberto
Bevilacqua e “La donna scimmia” di Marco Ferreri.

LE MOSTRE E LE INIZIATIVE IN CORSO – Proseguono in parallelo le altre
attività organizzate per questo mese di festeggiamenti. Sino a lunedì 30
agosto si potrà visitare una mostra fotografica diffusa, con 31 foto su 11
totem sparsi per le vie di Torvaianica, con gli scatti dell’attore al fianco di
grandi personaggi dello spettacolo. Si potrà ammirare anche la mostra “Storia
del Torneo Tognazzi”, in viale Spagna n°5, realizzata dal gioielliere Ettore
Costa, creatore del Trofeo Scolapasta d’oro: una raccolta con oltre cinquecento
foto che racconta la storia dello storico Torneo Tognazzi, dal 1966 al 1994. Si
concluderà a fine agosto anche l’iniziativa culinaria “Il mese
dell’Abbuffone”, a cura dei ristoranti della città di Pomezia e del litorale di
Torvaianica, che proporranno alcune delle ricette dell’“inventore della
supercazzola”, dal Babà al kiwi alle Farfalle fuxia, tratte dai suoi numerosi
libri di cucina.
TrentUgo Tognazzi – Dal 20 al 22 agosto a Torvaianica il
festival cinematografico in onore di Ugo Tognazzi

Una festa lunga un mese per uno dei “mattatori” della commedia all’italiana. Tra gli ospiti, anche attori e
artisti che hanno lavorato con Ugo Tognazzi

TrentUgo Tognazzi – Dal 20 al 22 agosto a Torvaianica il festival cinematografico in onore di Ugo
Tognazzi: premi a Elena Sofia Ricci, Marco Risi e Antonella Attili

Dal 20 al 22 agosto, durante le tre serate principali dell’evento, saranno presenti i figli di Ugo e tanti altri
ospiti.
Per l’occasione saranno assegnati quattro premi a importanti nomi del cinema italiano.

Saranno Elena Sofia Ricci, Marco Risi e Antonella Attili i tre grandi ospiti dei giorni clou della
manifestazione TrentUgo Tognazzi, a Torvaianica, Comune di Pomezia (Roma). L’appuntamento, che
omaggia Ugo Tognazzi per ricordare la ricorrenza dei 31 anni dalla sua morte, intende ricordarne cinema,
passioni, vitalità, energia e poliedricità. Il festival cinematografico, che si svolgerà da venerdì 20 a
domenica 22 agosto 2021 presso piazza Ungheria, avrà la direzione artistica a cura dei quattro figli di
Ugo: Gianmarco, Ricky, Maria Sole e Thomas Robsahm. Durante la tre giorni, che prevede una prima
parte di talk e a seguire la proiezione di un suo noto film. Per l’occasione saranno assegnati quattro premi,
omaggiati da Ettore Costa, a importanti nomi del cinema italiano. In conclusione il festival si trasformerà
in una mini rassegna cinematografica, da lunedì 23 a sabato 28 agosto, che proporrà alcuni dei suoi più
grandi film. L’evento è organizzato dal Comune di Pomezia a cura dell’agenzia Artcloud Network.

 I FILM IN PROGRAMMA – La tre giorni, che vedrà presente sul palco la famiglia Tognazzi, si aprirà
venerdì ore 21: durante la serata sarà consegnato il premio Ugo Tognazzi a Marco Risi e presentato il
libro “Ugo. La vita, gli amori e gli scherzi di un papà di salvataggio” (Edizioni Rai Libri), scritto dai figli di Ugo.
La serata si concluderà alle 22:30 con la proiezione del film “In nome del popolo italiano”, con la regia
di Dino Risi.

Prevista per sabato ore 21 la consegna del premio ad Elena Sofia Ricci, a cui seguirà la promozione del
volume “L’anno che a Roma fu due volte Natale” (Edizioni SEM), di Roberto Venturini, incluso tra i dodici
candidati al Premio Strega 2021 e ambientato proprio a Villaggio Tognazzi. Alle 22:30, invece, la visione
di “Ultimo minuto” di Pupi Avati.

Gran finale domenica 22 ore 21:00 con l’arrivederci all’edizione 2022 della famiglia Tognazzi, con la
presenza di Antonella Attili e con l’assegnazione dell’ultimo premio. In conclusione il film “Bertoldo,
Bertoldino e Cacasenno”, di Mario Monicelli.

Da lunedì 23 a sabato 28, invece, il festival prosegue con la proiezione di un film ogni sera, partenza ore
22. Saranno proiettati in ordine “La terrazza” di Ettore Scola, “La voglia matta” di Luciano Salce, “Io la
conoscevo bene” di Antonio Pietrangeli, “Il gatto” di Luigi Comencini, “La califfa” di Alberto Bevilacqua e “La
donna scimmia” di Marco Ferreri.

 LE MOSTRE E LE INIZIATIVE IN CORSO – Proseguono in parallelo le altre attività organizzate per questo
mese di festeggiamenti. Sino a lunedì 30 agosto si potrà visitare una mostra fotografica diffusa, con 31
foto su 11 totem sparsi per le vie di Torvaianica, con gli scatti dell’attore al fianco di grandi personaggi dello
spettacolo. Si potrà ammirare anche la mostra “Storia del Torneo Tognazzi”, in viale Spagna n°5,
realizzata dal gioielliere Ettore Costa, creatore del Trofeo Scolapasta d’oro: una raccolta con oltre
cinquecento foto che racconta la storia dello storico Torneo Tognazzi, dal 1966 al 1994. Si concluderà a fine
agosto anche l’iniziativa culinaria “Il mese dell’Abbuffone”, a cura dei ristoranti della città di Pomezia e del
litorale di Torvaianica, che proporranno alcune delle ricette dell’“inventore della supercazzola”, dal Babà al
kiwi alle Farfalle fuxia, tratte dai suoi numerosi libri di cucina.
A Torvaianica il festival in
onore di Ugo Tognazzi
premi a Elena Sofia Ricci, Marco Risi e Antonella Attili
Redazione ANSA ROMA
17 agosto 2021

                                                           FOTO
Tognazzi, 30 anni senza Ugo, l'omaggio dei figli © ANSA/
(ANSA) - ROMA, 17 AGO - Saranno Elena Sofia Ricci, Marco Risi e Antonella Attili i
tre grandi ospiti dei giorni clou della manifestazione TrentUgo Tognazzi, a Torvaianica,
Comune di Pomezia (Roma). L'appuntamento, che omaggia Ugo Tognazzi per ricordare
la ricorrenza dei 31 anni dalla sua morte, intende ricordarne cinema, passioni, vitalità,
energia e poliedricità.
   Il festival cinematografico, che si svolgerà da venerdì 20 a domenica 22 agosto 2021
presso piazza Ungheria, avrà la direzione artistica a cura dei quattro figli di Ugo:
Gianmarco, Ricky, Maria Sole e Thomas Robsahm. Durante la tre giorni, che prevede
una prima parte di talk e a seguire la proiezione di un suo noto film. Per l'occasione
saranno assegnati quattro premi, omaggiati da Ettore Costa, a importanti nomi del
cinema italiano. In conclusione il festival si trasformerà in una mini rassegna
cinematografica, da lunedì 23 a sabato 28 agosto, che proporrà alcuni dei suoi più grandi
film. L'evento è organizzato dal Comune di Pomezia a cura dell'agenzia Artcloud
Network.
   I FILM IN PROGRAMMA - La tre giorni, che vedrà presente sul palco la famiglia
Tognazzi, si aprirà venerdì ore 21: durante la serata sarà consegnato il premio Ugo
Tognazzi a Marco Risi e presentato il libro "Ugo. La vita, gli amori e gli scherzi di un
papà di salvataggio" (Edizioni Rai Libri), scritto dai figli di Ugo. La serata si concluderà
alle 22:30 con la proiezione del film "In nome del popolo italiano", con la regia di Dino
Risi.
   Prevista per sabato ore 21 la consegna del premio ad Elena Sofia Ricci, a cui seguirà
la promozione del volume "L'anno che a Roma fu due volte Natale" (Edizioni SEM), di
Roberto Venturini, incluso tra i dodici candidati al Premio Strega 2021 e ambientato
proprio a Villaggio Tognazzi. Alle 22:30, invece, la visione di "Ultimo minuto" di Pupi
Avati.
   Gran finale domenica 22 ore 21:00 con l'arrivederci all'edizione 2022 della famiglia
Tognazzi, con la presenza di Antonella Attili e con l'assegnazione dell'ultimo premio. In
conclusione il film "Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno", di Mario Monicelli.
   Da lunedì 23 a sabato 28, invece, il festival prosegue con la proiezione di un film ogni
sera, partenza ore 22. Saranno proiettati in ordine "La terrazza" di Ettore Scola, "La
voglia matta" di Luciano Salce, "Io la conoscevo bene" di Antonio Pietrangeli, "Il gatto"
di Luigi Comencini, "La califfa" di Alberto Bevilacqua e "La donna scimmia" di Marco
Ferreri.
   LE MOSTRE E LE INIZIATIVE IN CORSO - Proseguono in parallelo le altre attività
organizzate per questo mese di festeggiamenti.
Sino a lunedì 30 agosto si potrà visitare una mostra fotografica diffusa, con 31 foto su
11 totem sparsi per le vie di Torvaianica, con gli scatti dell'attore al fianco di grandi
personaggi dello spettacolo. Si potrà ammirare anche la mostra "Storia del Torneo
Tognazzi", in viale Spagna n°5, realizzata dal gioielliere Ettore Costa, creatore del
Trofeo Scolapasta d'oro: una raccolta con oltre cinquecento foto che racconta la storia
dello storico Torneo Tognazzi, dal 1966 al 1994. Si concluderà a fine agosto anche
l'iniziativa culinaria "Il mese dell'Abbuffone", a cura dei ristoranti della città di Pomezia
e del litorale di Torvaianica, che proporranno alcune delle ricette dell'"inventore della
supercazzola", dal Babà al kiwi alle Farfalle fuxia, tratte dai suoi numerosi libri di
cucina.
Torvaianica, cibo, film e zingarate nel segno
del mattatore Tognazzi

FINO A FINE MESE I RISTORANTI DELLA ZONA PROPONGONO ALCUNE RICETTE DEL GRANDE ATTORE

IL FESTIVAL Cinema, tennis e buona cucina. Così Torvaianica sta omaggiando Ugo Tognazzi a 31 anni dalla
morte con il festival TrentUgo che entra nel vivo da venerdì. Sono tre, infatti, i film della kermesse che si
chiude domenica e a cui seguirà da lunedì una mini rassegna che si concluderà il 28 agosto. Il 20 agosto alle
21 nell'arena di piazza Ungheria, il primo del tre talk con i quattro figli Ricky, Gianmarco, Maria Sole e
Thomas Robsahm che curano anche la direzione artistica del festival cinematografico. A seguire, intorno
alle 22,30 la proiezione di In nome del popolo italiano di Dino Risi. Sabato, invece, sarà la volta di Ultimo
minuto di Pupi Avati ed infine domenica è in programma Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno di Mario
Monicelli. Per l'occasione saranno assegnati quattro premi, omaggiati da Ettore Costa l'orafo dello
scolapasta d'oro, a importanti nomi del cinema italiano. Il festival si trasformerà poi in una minirassegna
cinematografica, da lunedì 23 a sabato 28. Si parte con La terrazza di Ettore Scola, il 24 La voglia matta di
Luciano Salce, quindi Io la conoscevo bene di Antonio Pietrangeli, giovedì 26 Il gatto di Luigi Comencini, poi
La califfa di Alberto Bevilacqua ed infine sabato 28 La donna scimmia di Marco Ferreri. Intanto prosegue la
mostra fotografica diffusa con gli scatti dell'attore e l'allestimento Storia del Torneo Tennis Tognazzi che
racconta il mitico TTT dall'anno di esordio, il 1966, fino al 1994 quando si concluse l'evento sportivo e
goliardico. Per ricordare Ugo non poteva mancare la buona cucina. Fino a fine mese i ristoranti di Pomezia e
Torvaianica, propongono alcune delle ricette dell'inventore della supercazzola e amante delle zingarate
anche fuori dal set che era inoltre un abile e originale chef: dal Babàal kiwi alle Farfalle fuxia, ricette tratte
dai suoi numerosi libri di cucina. Il piatto potrà essere scelto tra 14 ricette selezionate dai figli di Ugo, nei
suoi libri di cucina. Il maestro e anfitrione che dagli anni '60 del secolo scorso amava trascorrere l'estate
nella sua casa del Villaggio Tognazzi sulla Litoranea al confine con Ostia, era particolarmente legato alla
costa di Pomezia, suo buen retiro. Qui Tognazzi amava ricevere gli amici e sorprenderli a tavola dilettandosi
in cucina e preparando personalmente piatti prelibati da ottimo cuoco qual era. Qui sfidava a tennis nomi
del cinema e della cultura durante il TTT (Torneo Tennis Tognazzi) per vincere non amava arrivare secondo
il mitico scolapasta d'oro, realizzato ogni anno dal gioielliere di Torvaianica Ettore Costa. Qui organizzava le
zingarate con i colleghi e amici più stretti. Torvaianica, insomma, era per l'attore, comico, regista e
sceneggiatore l'oasi di pace in cui rilassarsi e ritrovare l'energia.
Il video dell’intervista: https://www.raiplay.it/video/2021/08/Dedicato---Puntata-
del-11082021-2866d93b-594e-43c3-9939-f33bb2c2052a.html
"Lavoratore e generoso ma col gusto
di fare follie"
1 Agosto 2021 - 08:04

Il primo figlio ricorda il padre: "Sostenne Avati e Ferreri. Dopo Il vizietto per un anno andò in giro spesso vestito
da donna"

      Pedro Armocida

«Sono il figlio naturale del celebrato». Inizia così la conversazione con
Ricky Tognazzi, figlio naturale (classe 1955) di Ugo e della ballerina di
origine irlandese della sua rivista, Pat O'Hara. I due non si sposarono e
tutto finì nel 1961 quando Tognazzi, sul set del suo esordio registico, Il
mantenuto, conobbe Margarete Robsahm, attrice norvegese sposata nel
1963. L'anno seguente nacque Thomas che ha voluto mantenere il
cognome della madre. Mentre gli altri due figli di Tognazzi, Gianmarco
nato nel 1967 e Maria Sole nel 1971, sono frutto dell'incontro con
un'altra attrice, Franca Bettoja. Tutti e quattro saranno presenti a metà
agosto al festival «TrentUgo Tognazzi» a Torvaianica.

Ma come mai proprio l'anonima Torvaianica negli anni '60?
«In effetti tutti i cinematografari andavano a Fregene. Credo che l'abbia
fatto per un suo innato anticonformismo. Bisogna dire che all'epoca la
zona era molto bella, una pineta accanto alla tenuta presidenziale, un
tratto di mare con i pesci e la sabbia non nera come a Ostia. Papà
comprò lì una serie di lotti sperando di coinvolgere altri amici come
Raimondo Vianello e Luciano Salce».

E invece come andò a finire?
«Si ritrovò con una serie di spazi esagerati su cui costruì villa e campi da
tennis. Trasformò il tutto in un luogo di incontri e di feste. E, con la
scusa delle partite di tennis, del mare e della sua arte culinaria, il
Villaggio Tognazzi diventò un centro, se vogliamo, anche culturale».

Con uno scolapasta come premio
«Sempre per anticonformismo. C'era l'insalatiera d'argento per la Coppa
Davis? Così lui s'è inventato il contrario di una coppa, uno scolapasta,
dove non puoi versare lo champagne».

Che ricordi ha?
«Papà aveva un gusto surrealista e inseguiva le novità. Fece diventare la
villa di Torvaianica un contenitore di vere e proprie follie. Ricordo che
un anno portò un elefante, un altro fece nevicare d'estate, spinse
Anthony Quinn a spegnere una sigaretta con la frusta che invece lo colpì
in pieno volto, poi vidi Philippe Leroy in versione Mangiafuoco, infine
Villaggio, Panatta e papà, vestiti da donna, che si misero a giocare con
Pietrangeli in un doppio misto spassosissimo».
Lei sta preparando un documentario per il centenario della nascita,
l'anno prossimo, ci sarà anche il Villaggio Tognazzi?
«Ne parleremo al momento opportuno. Però sì... ho avuto modo di
vedere dei filmini di papà, molti ambientati proprio in una nascente
Torvaianica, con un mare vivo e bello come i tramonti».

Una storia abbastanza simile a quella del villone di Velletri
«Tutti andavamo a Nord di Roma, ma lui scelse i Colli Albani. Facendo
faticare non poco i suo amici. Non perché fosse lontano dalla Capitale,
ma per il ritorno da affrontare dopo aver bevuto il suo vino e mangiato
come disgraziati».

Ci sono foto in cui suo padre è vestito in modi strani...
«Aveva questa smania di sorprendere, del colpo di scena, del nuovo e
del diverso. In cucina, ma anche nel modo di vestire. Si portava a casa i
costumi dal set, come da contratto con clausola apposita. Anche quando
fece Il vizietto, per un anno intero andò in giro così. Era motivo di
gioco, di divertimento, ma io aggiungerei anche di parsimonia. Veniva
da una famiglia umile e se poteva farsi regalare un paio di scarpe, era
contento».

Però i soldi li spendeva.
«Era un collezionista d'arte moderna e contemporanea e gli piacevano le
auto. Tornò dagli Stati Uniti con una di quelle Buick enormi, tutta
automatica, anche se poi spingevi il tasto e la cappotta non si apriva. E
lui impazziva perché i ricambi non si trovavano. Credo sia stato il primo
ad avere la Jaguar E, quella di Diabolik, solo che in Sardegna prese male
una curva e finì subito fuori strada».

Come è possibile che trentuno anni dopo la sua morte, Ugo Tognazzi
sia così presente nell'immaginario collettivo?
«Perché apparteneva a una generazione di cinema molto incisiva. Io, per
ovvie ragioni, tra i quattro cosiddetti moschettieri, Manfredi, Gassman,
Sordi e lui, sostengo di più il lavoro di papà. Ma è su di loro che si fonda
e sostiene la commedia all'italiana che ci ha rappresentato per più di
trent'anni. Una messa in scena della realtà, alternativa e paradossalmente
più contemporanea a quella istituzionale del Tg1 e della Rai di
Bernabei».

In che cosa Ugo era diverso da loro?
«Papà era il più cinico e terragno, un uomo del Nord. Era il
rappresentante di quella parte d'Italia, il lombardo e il padano di buon
senso, uno strumento in mano ai produttori per diversificarsi dagli altri
mattatori che acchiappavano di più al Sud».

In che cosa era unico?
«È stato un grandissimo lavoratore, attento anche a far esordire chi
riteneva giusto, penso a Polidoro e a Bevilacqua ma anche, in maniera
diversa, ad Avati, o a continuare a dare credito a quello che chiamavamo
il matto con la barba ossia Ferreri».

Cosa vedremo al vostro festival?
«Ci siamo uniti per raccontare Ugo Tognazzi con quattro voci diverse.
Ci sarà una serata dedicata a lui, una a Dino Risi, una a Monicelli. Io
sono il più fortunato essendo il primogenito e avendo vissuto tanto con
Ugo, anche sul set. Se per un laico la vita ultraterrena è quella dentro di
noi, lui continua a vivere nei nostri ricordi. Per me è stato un amico, un
confidente ed è ancora un punto di riferimento, mi ritrovo spesso a
chiedergli consigli. A volte mi sveglio in piena notte pensando a lui, così
accendo la tv alle quattro del mattino e spesso lo rivedo in uno dei suoi
film».

Ugo dalle ricette choc allo Scolapasta
d'oro
1 Agosto 2021 - 08:07

Ogni estate la villa di Torvaianica diventava sede di cene con gli amici e di un mitico torneo
di tennis.
Alessandro Gnocchi

«Grandissima cagata». Ugo Tognazzi amava cucinare per gli amici e poi
chiedere un giudizio anonimo vergato su apposito biglietto. L'attore era
sportivo, accettava critiche al suo operato da cuoco ma quella
stroncatura scatologica di una pasta e fagioli non la prese tanto sul
ridere. Quando gli ospiti se ne furono andati, decise di consultare un
grafologo: gli indizi conducevano al «feroce» Paolo Villaggio ma non
c'era la pistola fumante, la prova inconfutabile.

Ugo Tognazzi si circondava delle persone che amava: la famiglia
allargata e i colleghi con i quali aveva raggiunto il successo, dalle
piccole compagnie di Cremona, città natale, alla Palma d'oro al festival
di Cannes, passando per pagine indimenticabili della commedia
all'italiana che, nel suo caso, sarebbe meglio definire, alla Balzac,
«commedia umana».
Nessuno ha osato tanto come Tognazzi: con Raimondo Vianello ha
rivoluzionato la prima serata televisiva. Fu cacciato per uno sketch, oggi
innocuo ma all'epoca scandaloso, sul presidente della Repubblica
Giovanni Gronchi, cascato per terra durante una serata alla Scala con
Charles De Gaulle. Con Marco Ferreri soprattutto (ma non solo) ha
rivoluzionato il cinema, accettando ruoli «impossibili» come
l'imbroglione senza scrupoli protagonista di La donna scimmia. Con
Dino Risi, Mario Monicelli, Pupi Avati e tanti altri fuoriclasse della
regia ci ha consegnato un campionario completo dell'essere «italiani». E
non dimentichiamo che alla fine degli anni Ottanta, a un'età in cui si
tirano i remi in barca, Tognazzi è tornato al teatro, recitando Pirandello
in francese a Parigi (risposta del pubblico: venti minuti di applausi).

Se tutto questo non bastasse, Tognazzi era anche un genio della
provocazione. Ai tempi del terrorismo, si discuteva dell'esistenza di un
grande vecchio, un oscuro manipolatore delle Brigate rosse. Il Male,
periodo satirico, architettò un magnifico scherzo e mandò in stampa la
riproduzione di testate autorevoli (Paese sera, La Stampa) con un titolo
scioccante: «Arrestato Ugo Tognazzi, è il capo delle Br». Al centro, una
enorme foto di Ugo in manette, circondato da falsi poliziotti. Non era
facile scherzare su un argomento simile. Ma la satira sarebbe soltanto
propaganda rivestita di battute se non si prendesse la libertà di rischiare
tutto per sfidare il perbenismo. Ne uscì un putiferio. Tognazzi chiuse la
vicenda con una frase da scolpire nella pietra: «Rivendico il diritto alla
cazzata». Altri venti minuti di applausi.
Sede prediletta delle «adunate» di Tognazzi era la villa di Torvaianica.
Qui l'attore si metteva ai fornelli e scodellava ai commensali piatti
normali e piatti sperimentali. Le ricette d'autore si possono leggere in
L'abbuffone (Avagliano, 1971). Provate magari il maial tonné o le palle
di toro al Pernod o lo stinco di santo. Sconsigliata ai puristi della
carbonara quella all'americana, con panna e cognac. Alle tavolate più
importanti, ribattezzate: «L'ultima cena», partecipavano Piero De
Bernardi, Leonardo Benvenuti, Mario Monicelli, Paolo Villaggio, Marco
Ferreri. Una platea di tutto riguardo. Per Tognazzi, quelle serate erano
una forma di spettacolo, da teatrante davanti a un pubblico di teatranti.
Se lo spettacolo andava male, se non sentiva entusiasmo intorno al suo
maial tonné, si arrabbiava, si arrabbiava sul serio. Ricorda il figlio Ricky
Tognazzi: «Una volta esaurito il piatto, si passava alla cerimonia sacra
del voto. Ognuno doveva esprimersi sulla base di giudizi fissati: ottimo,
buono, mangiabile, cagata, grande cagata, grandissima cagata. Sia
chiaro, si votava a scrutinio segreto» (Ugo. La vita, gli amori e gli
scherzi di un papà di salvataggio, Railibri, 2020).
Nei sogni di Tognazzi, la terra acquistata a Torvaianica sarebbe dovuta
diventare un vero e proprio villaggio, l'idea era rivendere a prezzo
conveniente parte dei lotti agli amici più cari. Così Ugo non sarebbe mai
stato solo, allontanando il malumore e la depressione. Alcuni
accettarono, Raimondo Vianello e Luciano Salce, ad esempio.
Uomo goloso della vita in ogni suo aspetto, Tognazzi aveva il culto delle
donne, verso le quali era infedele, e degli amici, verso i quali era invece
fedelissimo. Ugo e le donne: «Amo le donne, non sarei capace di farne a
meno. Ti danno entusiasmo e quando anche le lasci resta dentro di te
una piccola parte di loro». Ugo e l'amicizia: «Ci credo nel modo più
assoluto. L'amico è come il compagno di reggimento che in piena
battaglia ti sta al fianco pronto a darti una mano. Nel cinema, a Roma?
L'amico non esiste. Non l'avrai mai al fianco. Caso mai di fronte, pronto
a spararti addosso». Non era tanto per dire. Tognazzi amava gli amici di
sempre, quelli della gioventù. Molto prima che David Cronenberg
decidesse di farne un film con Jeremy Irons, Tognazzi nel 1990 portò sul
palcoscenico M. Butterfly, uno spettacolo difficile e controverso. Era
una sfida ma anche l'occasione di re-incontrare il grande impresario
Lucio Ardenzi: si erano conosciuti a La Spezia, durante la guerra, e
avevano improvvisato un duo che si esibiva per i commilitoni. Quando
la squadra di Cremona fu promossa in serie A, Ugo venne a festeggiare
assieme al presidente Domenico Luzzara e scese anche in campo, andò
sotto alla curva Nord che lo acclamava. Non partecipò alla festa solo per
campanilismo, tanto più che era sposato col Milan, la Cremonese era
l'amante. Il motivo era un altro: Luzzara era stato sua spalla sul
palcoscenico del dopolavoro ferroviario. Un amico lontano col quale era
bello condividere un trionfo.

Altro leggendario avvenimento legato al Villaggio Tognazzi era il
torneo di tennis noto come Scolapasta d'oro, per anni (dal 1966 al 1994)
ambitissimo. Chiara risposta all'Insalatiera d'argento della Coppa Davis,
lo Scolapasta d'oro prevedeva l'invasione di registi, attori, sportivi che
partecipavano al gioco ma soprattutto alla allegra convivialità
dell'organizzatore, con cena e dopocena che si poteva prolungare fino
alle cinque del mattino. Scene tramandate di bocca in bocca: Vittorio
Gassman stende Anthony Quinn; Renato Rascel inveisce contro il
compagno di doppio; Luciano Salce si dimostra infaticabile dal fondo;
Giuliano Gemma sfoggia una classe limpida; Alessandro Haber si fa
prendere dal nervosismo e insulta gli avversari; Luciano Pavarotti coglie
tutti di sorpresa con un grande match in una gelida notte di settembre.
Poi c'erano le improbabili volée del padrone di casa, le proteste per mai
dimostrate combine, gli svarioni clamorosi, le risate in campo, le
spaghettate notturne. Il torneo durava anche una settimana, con gran
finale (inevitabilmente?) da film: Antony Quinn con la frusta, Philippe
Leroy nei panni di mangiafuoco, Ugo Tognazzi a bordo di un elefante.
Poi torte giganti, mongolfiere, trampolieri, fuochi d'artificio. La cosa,
iniziata come uno scherzo, era felicemente scappata di mano. Gli anni
bui della Repubblica si avvicinavano. A Torvaianica si faceva il
possibile per contrastare l'oscurità con la voglia di vivere.
La Roma di Gianmarco Tognazzi
Attore, figlio del grande Ugo Tognazzi, è tornato a vivere a Velletri per ridare vita alla vecchia casa
di famiglia. A Roma gli anni più belli della sua gioventù

Roberta Marchetti Giornalista30 luglio 2021 21:30
Un ragazzo di campagna. Gianmarco Tognazzi è cresciuto a Velletri, nella casa di famiglia - allora,
quando c'era suo padre Ugo, frequentata dai più grandi del cinema italiano - oggi un'azienda
vitivinicola a cui ama dedicarsi. "Negli anni '70 e '80 vivere ai castelli voleva dire essere emarginati
da Roma", città che vedeva solo "per andare a trovare i nonni materni e dal dentista". "Le scuole dai
preti", a Castel Gandolfo e Albano, poi a 18 anni la fuga nell'ufficio del papà, vicino a via Giulia,
dove dormiva "su un soppalco" e "alle 8 di mattina arrivava la gente a lavorare". Quelli i ricordi più
belli della sua gioventù, quando "si passava dall'Hemingway alle Cornacchie. Tutto ruotava tra
piazza Navona e Campo de' Fiori" e "ti spostavi un po' dal centro se dovevi andare al Piper". Le
nottate con gli amici Sergio Cammariere e Luca Vianello, finché non ha incontrato Valeria, sua
moglie, con cui 15 anni fa ha deciso di tornare a vivere a Velletri. Torvaianica il luogo del cuore,
che per tutto agosto omaggerà il mattatore della commedia italiana - scomparso trent'anni fa - con il
festival 'TrentUgo'. Lì "le estati più belle", nel residence a cui il papà ha dato il nome "per
consuetudine, non per proprietà", dove capitava di vedere "Ugo e Paolo Villaggio travestiti da
donne nel doppio misto in coppia con Panatta e Pietrangeli".

Dal 20 al 22 agosto, a Torvaianica, torna TrentUgo Tognazzi con la direzione artistica di voi
figli. Regalo più bello a vostro padre non potevate farlo...
"Il regalo gliel'hanno fatto soprattutto il comune di Pomezia e la città di Torvaianica, che hanno
sempre restituito a Ugo il grande affetto che lui gli ha dimostrato in tempi non sospetti, quando
Torvaianica era un piccolo centro poco conosciuto. Lui scelse di vivere lì, agli inizi degli anni '60, e
di prendere la residenza in quello che poi è diventato il Villaggio Tognazzi per consuetudine, non
per proprietà. Veniva chiamato così dalla gente perché c'era lui, alla fine è diventato Villaggio
Tognazzi ufficialmente, anche per il comune di Pomezia".

Che ricordi hai di quelle estati lì?
"Sono state le estati più belle. Ho passato tutta la mia vita al Villaggio e ci siamo ancora, così
come gran parte dei villeggianti sono figli o nipoti degli amici e dei colleghi di papà. C'è la famiglia
di Ruggero Mastroianni, grandissimo montatore, la famiglia Gherarducci, Garrani, Fantoni, la
famiglia Garrone, i Delli Colli. La cosa più bella di quelle estati era sicuramente il torneo di tennis,
che si è fatto per trent'anni".

Evento sportivo ma anche mondano...
"E' nato tutto sul campo da tennis di Ugo, mentre giocava coi suoi amici che vivevano lì. Alla fine è
diventato un punto di riferimento da cui è passato chiunque, da Pavarotti a Nicola Pietrangeli,
Mario Vittorio Cecchi Gori, Vittorio Gassman, Raimondo Vianello, Renato Rascel. Divenne un
appuntamento incredibile, c'era anche chi non andava a presentare il film a Venezia perché
doveva giocare al torneo. C'erano mille persone al giorno, più o meno, che venivano a vedere le
partite di tennis tra attori quando manifestazioni del genere non esistevano. La sera invece c'erano
cene con trecento, quattrocento persone, ospiti, proiezioni, giochi pirotecnici, numeri da circo".

Numeri da circo?
"Quello che succedeva al torneo era irripetibile. Gente che atterrava con la mongolfiera sul campo
da tennis, Anthony Quinn che faceva i numeri con la frusta perché era entrato in competizione con
Philippe Leroy che faceva il mangiafuoco e spaccava le catene coi muscoli, le partite di tennis con
Ugo e Paolo Villaggio travestiti da donne nel doppio misto in coppia con Panatta e Pietrangeli".

Quella del Villaggio Tognazzi è la spiaggia più bella del litorale romano?
"Non so se è la spiaggia più bella, ma certamente è il luogo del cuore della nostra famiglia e di una
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