I diritti di previdenza sociale - in Ungheria - Europa EU

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I diritti di previdenza sociale
             in Ungheria
Occupazione, affari sociali e inclusiione
                                I dirriti di previdenza sociale in Ungheria

Le informazioni fornite nella presente guida sono state elaborate e aggiornate in
stretta collaborazione con i corrispondenti nazionali del Sistema di informazione
reciproca sulla protezione sociale nell'Unione europea (MISSOC).
Ulteriori informazioni sulla rete MISSOC sono disponibili all'indirizzo:
http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=it&catId=815

La presente guida fornisce una descrizione generale delle disposizioni in materia di
previdenza sociale nei rispettivi paesi. Per ottenere maggiori informazioni consultare
ulteriori pubblicazioni MISSOC disponibili al link succitato. In alternativa è possibile
contattare gli enti e le autorità competenti riportati nell’allegato alla presente guida.

Né la Commissione europea né alcuna persona che agisca a nome della Commissione
europea può essere considerata responsabile dell'uso che dovesse essere fatto delle
informazioni contenute nella presente pubblicazione.

© Unione europea, 2012
Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.

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Occupazione, affari sociali e inclusiione
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Indice

Capitolo I: Introduzione, organizzazione e finanziamento ....................................... 4
  Introduzione .................................................................................................. 4
  Organizzazione della protezione sociale ............................................................. 4
  Finanziamento ................................................................................................ 6
Capitolo II: Servizi sanitari ................................................................................. 8
  Requisiti per beneficiare dell'assistenza sanitaria ................................................ 8
  Rischi coperti ................................................................................................. 8
  Come beneficiare delle prestazioni sanitarie ......................................................10
Capitolo III : Prestazioni di malattia in denaro ......................................................11
  Requisiti per beneficiare delle prestazioni di malattia in denaro ............................11
  Rischi coperti ................................................................................................11
  Come beneficiare delle prestazioni di malattia in denaro .....................................11
Capitolo IV: Prestazioni di maternità e paternità ...................................................12
  Requisiti per beneficiare delle prestazioni di maternità o paternità .......................12
  Rischi coperti ................................................................................................13
  Come beneficiare delle prestazioni di maternità e di paternità .............................13
Capitolo V: Prestazioni di invalidità .....................................................................14
  Requisiti per beneficiare delle prestazioni di invalidità .........................................14
  Rischi coperti ................................................................................................15
  Come beneficiare delle prestazioni di invalidità ..................................................15
Capitolo VI: Prestazioni e pensioni di vecchiaia .....................................................16
  Requisiti per beneficiare delle prestazioni di vecchiaia ........................................16
  Rischi coperti ................................................................................................18
  Come beneficiare delle prestazioni di vecchiaia ..................................................19
Capitolo VII: Prestazioni ai superstiti ...................................................................20
  Requisiti per beneficiare delle prestazioni ai superstiti ........................................20
  Rischi coperti ................................................................................................21
  Come beneficiare delle prestazioni ai superstiti ..................................................22
Capitolo VIII: Prestazioni in caso di infortuni sul lavoro e malattie professionali ........23
  Requisiti per beneficiare delle prestazioni in caso di infortuni sul lavoro e malattie
  professionali ..................................................................................................23
  Rischi coperti ................................................................................................23
Capitolo IX: Prestazioni familiari .........................................................................25
  Requisiti per beneficiare delle prestazioni familiari .............................................25
  Rischi coperti ................................................................................................27
  Come beneficiare delle prestazioni familiari .......................................................27
Capitolo X: Disoccupazione ................................................................................29
  Requisiti per il diritto alle prestazioni di disoccupazione ......................................29
  Rischi coperti ................................................................................................29
  Come beneficiare delle prestazioni di disoccupazione ..........................................30
Capitolo XI: Risorse minime ...............................................................................31
  Requisiti per beneficiare delle prestazioni relative alle risorse minime ...................31
  Rischi coperti ................................................................................................32
  Come beneficiare delle prestazioni relative alle risorse minime ............................32
Capitolo XII: Assistenza di lunga durata ..............................................................34
  Requisiti per beneficiare dell'assistenza a lungo termine .....................................34
  Rischi coperti ................................................................................................34
  Come beneficiare dell'assistenza a lungo termine ...............................................35
Allegato: Recapiti delle istituzioni e degli enti e siti Internet utili .............................36

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Capitolo   I:                Introduzione,                              organizzazione    e
finanziamento

Introduzione

Il sistema di previdenza sociale in Ungheria offre la protezione contro la malattia,
maternità, vecchiaia, invalidità, malattie professionali e infortuni, infortuni sul lavoro,
reversibilità, istruzione dei figli, disoccupazione.

Tutte le persone che esercitano un’attività lavorativa e quelle con statuto equivalente
sono coperte contro tutti i rischi. Tali persone comprendono quanti svolgono un’attività
retribuita (tra cui i dipendenti pubblici), i lavoratori autonomi (compresi i membri delle
società cooperative), molte categorie di soggetti assimilati, i beneficiari di aiuti al
reddito, di assegni o indennità di disoccupazione o di indennità di disoccupazione
anteriormente alla pensione.

Le persone che accedono al mondo del lavoro rientrano automaticamente nel regime
di previdenza sociale. Il lavoratore autonomo si iscrive quando inizia a lavorare,
mentre il lavoratore subordinato è iscritto dal datore di lavoro presso la sede locale
competente dell’agenzia preposta al controllo delle imposte e delle finanze e/o, se del
caso, presso gli enti previdenziali competenti. Sia il datore di lavoro sia il lavoratore
subordinato devono versare contributi. Coloro che aderiscono volontariamente al
regime di previdenza sociale possono sottoscrivere un accordo con l’ente previdenziale
competente. Per effetto di una nuova legge, a decorrere dal 3 novembre 2010 il
secondo pilastro non è più obbligatorio. La legge in questione ha offerto a quanti
avevano sottoscritto un’assicurazione obbligatoria nel 1° e nel 2° pilastro la libertà di
scegliere, entro il 1° marzo 2011, se rimanere nel 1° pilastro o rientrare
esclusivamente nel 2° pilastro, su base volontaria. In quest’ultimo caso, le persone
che hanno deciso di rimanere esclusivamente nel 2° pilastro, non acquisiranno ulteriori
diritti derivanti dall’assicurazione del 1°pilastro, ma continueranno a godere dei diritti
acquisiti in precedenza. Il sistema obbligatorio resta prevalentemente pubblico.
L’Ungheria è tornata al sistema pensionistico a due pilastri basato sul sistema di
previdenza sociale obbligatoria, da un lato, e sui risparmi facoltativi dall’altro. Per
beneficiare della copertura assicurativa contro i rischi per la salute, i residenti non
occupati pagano una somma forfettaria 6.390 HUF (pari a 22 EUR).

Organizzazione della protezione sociale

Il regime ungherese di previdenza sociale si compone di cinque grandi settori: le
pensioni e i servizi sanitari (compreso il regime legale di assicurazione contro gli
infortuni sul lavoro) costituiscono l'assicurazione sociale. Gli altri tre settori sono
costituiti dall'assicurazione contro la disoccupazione, dal regime di assistenza familiare
e dal regime di assistenza sociale.

La gestione, l’organizzazione, la direzione del sistema ungherese di previdenza sociale
sono centralizzate, mentre l’erogazione delle prestazioni sociali è decentrata.

Assicurazione malattia

In Ungheria è previsto un unico tipo di assicurazione malattia. Il Ministero delle
Risorse umane (Emberi Erőforrások Minisztériuma) è competente per l’assicurazione
sanitaria e il settore sanitario. Tale ministero supervisiona l’attività degli assicuratori,

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delle mutue e dei fornitori di prestazioni sanitarie e prende in esame anche i ricorsi
concernenti le procedure degli organi dell’assicurazione sanitaria. La Cassa nazionale
di assicurazione sanitaria (OEP) opera attraverso il suo organo centrale nonché per
mezzo delle casse mutue dei 19 dipartimenti. La legge stabilisce gli status giuridici che
danno diritto, ipso facto, al titolo di assicurato obbligatorio dall’insorgenza di tale
status giuridico. Se del caso, il datore di lavoro è tenuto a dichiarare i lavoratori
subordinati e a versare i contributi per i soggetti dichiarati agli uffici competenti delle
autorità tributarie, che trasmettono i dati inerenti ai diritti degli assicurati alle casse
dipartimentali responsabili in materia di assicurazione sanitaria. Le prestazioni
sanitarie possono essere offerte da specifici fornitori, compresi quelli privati, che
hanno stipulato un contratto con la Cassa nazionale dell'assicurazione sanitaria
(Országos Egészségbiztosítási Pénztár, OEP).

Assicurazione pensioni

Nel 1997 l'assicurazione pensionistica obbligatoria è stata oggetto di una riforma
generale, divenuta operativa il 1° gennaio 1998. Il sistema si basa su due pilastri. Il
primo pilastro, modificato dalla riforma, continua ad essere la pensione statale
obbligatoria, gestita e finanziata pubblicamente per ripartizione. Il regime di
assicurazione pensionistica del primo pilastro è soggetto alla supervisione del
ministero delle Risorse umane (Emberi Erőforrások Minisztériuma) ed è gestito
dall'amministrazione centrale dell'assicurazione pensionistica nazionale [Central
Administration of National Pension Insurance (CANPI) - Országos Nyugdíjbiztosítási
Főigazgatóság, (ONYF], nonché dalle sue direzioni degli uffici provinciali. Alla direzione
pensioni, organo speciale affiliato all'amministrazione centrale dell'assicurazione
pensionistica nazionale, spetta principalmente il compito di erogare tutti i tipi di
prestazioni pensionistiche ai pensionati (con esclusione di quelle previste dal secondo
pilastro). Il sistema obbligatorio resta prevalentemente pubblico. L’Ungheria è tornata
al sistema pensionistico a due pilastri basato sul sistema di previdenza sociale
obbligatoria, da un lato, e sui risparmi facoltativi dall’altro.
A decorrere dal 3 novembre 2010, la parte restante del secondo pilastro è volontaria,
nonché interamente finanziata e gestita da vari fondi pensione privati, autorizzati e
indipendenti, che sono controllati dall'ente pubblico di vigilanza degli organismi
finanziari (Pénzügyi Szervezetek Állami Felügyelete).
Dal 1° gennaio 2012, le precedenti opzioni di pensionamento anticipato, tranne "il
periodo di ammissibilità di 40 anni per le donne” (nők 40 év jogosultsági idővel), sono
state gradualmente eliminate dal sistema pensionistico. Le precedenti opzioni di
pensionamento anticipato sono state trasformate in prestazioni sociali, le cosiddette
“indennità precedenti all'età di pensionamento" e pertanto, non sono più pensioni
come indennità sostitutive del reddito in vecchiaia.
A partire dal 1° gennaio 2012, le indennità per le persone che percepiscono una
pensione di disabilità, con età inferiore a quella pensionabile, sono trasformate in
indennità di assicurazione sanitaria (disabilità o riabilitazione); le indennità per le
persone che ricevono la pensione di disabilità che hanno superato l’età pensionabile,
sono trasformate in pensioni di vecchiaia.

Assicurazione disoccupazione

Il regime di disoccupazione è anch’esso basato sull’assicurazione e i contributi sono
versati tanto dai datori di lavoro quanto dai lavoratori. Per promuovere l'occupazione e
far fronte alle esigenze dei disoccupati, il mercato del lavoro prevede misure attive e
misure passive. I servizi per l'impiego sono aperti a tutti i residenti, compresi i
cittadini SEE, a prescindere dal rapporto di assicurazione. Il ministero dell'Economia
nazionale (Nemzetgazdasági Minisztérium) si occupa del sistema di assicurazione
contro la disoccupazione. La struttura istituzionale del regime ungherese relativo alla

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politica per l'occupazione può essere suddivisa in due categorie principali: enti
autonomi da un lato e organi amministrativi dall'altro. Il servizio nazionale per
l’occupazione è l’ente amministrativo responsabile del sistema per l’impiego. È
composto dall'Ufficio nazionale per il lavoro (Nemzeti Munkaügyi Hivatal), dai centri
dipartimentali di collocamento con i loro uffici locali, nonché dai centri dipartimentali
per la formazione e lo sviluppo della forza lavoro. L’ente autonomo è costituito dal
Consiglio nazionale economico e sociale, dal Consiglio di amministrazione del Fondo
per il mercato del lavoro e dai consigli regionali del lavoro.

Assegno di sostegno familiare

L'erogazione delle prestazioni familiari spetta al ministero delle Risorse umane (Emberi
Erőforrások Minisztériuma). Il regime di assistenza familiare è universale e, pertanto,
si rivolge a tutti i cittadini che soddisfano i requisiti richiesti. Qualunque cittadino che
abbia un figlio di una certa età può beneficiare di varie prestazioni a sostegno della
famiglia. Tali prestazioni sono gestite e amministrate dall'Erario ungherese (Magyar
Államkincstár) e dalla Cassa nazionale dell'assicurazione sanitaria (Országos
Egészségbiztosítási Pénztár).

Aiuti sociali

I governi locali gestiscono il sistema degli aiuti sociali. Essi concedono vari tipi di
prestazioni di assistenza sociale. La supervisione del loro operato è affidata al
ministero delle Risorse umane (Emberi Erőforrások Minisztériuma).

Finanziamento

Le prestazioni sanitarie sono finanziate da un fondo pubblico, ossia il Fondo
assicurativo sanitario (Egészségbiztosítasi Alap). Il fondo incamera i contributi e le
imposte sulla sanità ed è finanziato con il bilancio statale. Sia il lavoratore sia il datore
di lavoro devono versare contributi per l’assicurazione sanitaria, pari al 7% della
retribuzione lorda nel caso del lavoratore. I datori di lavoro sono obbligati a pagare la
tassa di contribuzione sociale, da cui il fondo assicurativo sanitario ha diritto a una
parte del suo introito annuale, in base alla Legge sul budget centrale. . Non esistono
limiti per il pagamento dei contributi. Questi ultimi confluiscono all’agenzia preposta al
controllo delle imposte e delle finanze. I lavoratori autonomi che svolgono attività
complementari o le loro imprese comuni e le persone non diversamente assicurate o
aventi diritto sono tenuti a versare un contributo per l'assistenza sanitaria se risiedono
in Ungheria da almeno un anno in via continuativa. Salvo alcune eccezioni, anche i
familiari stretti che a carico o i loro coniugi devono versare un contributo per
l'assistenza sanitaria.

Il regime obbligatorio di assicurazione pensionistica del primo pilastro è finanziato
tramite contributi e la parte definita degli introiti della tassa di contribuzione sociale, in
base alla legge sul budget centrale, mentre il regime pensionistico privato volontario è
sovvenzionato solo tramite contributi. Il 1° pilastro del regime pensionistico prevede
un tetto per i contributi assicurativi dei lavoratori, mentre non è previsto alcun tetto
per i contributi a carico dei datori di lavoro.

Il regime di disoccupazione è anch’esso assicurativo, basato sul sistema a ripartizione.

Le prestazioni familiari sono pagate dal bilancio centrale.

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L'assistenza sociale pubblica è un regime non contributivo, basato sull'accertamento
del reddito e finanziato in parte dal bilancio centrale (80-95%) e in parte dai bilanci
degli enti locali (5-20%).

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Capitolo II: Servizi sanitari

Requisiti per beneficiare dell'assistenza sanitaria

Sono due le categorie di soggetti che possono beneficiare delle prestazioni fornite dal
regime di assicurazione sanitaria:

 i titolari, ossia le persone che devono versare contributi in forza della normativa
  citata, per esempio i lavoratori subordinati, i funzionari, i dipendenti pubblici, i
  fornitori di servizi o coloro che lavorano nell’ambito di altri statuti professionali, gli
  imprenditori individuali o costituiti in società, il personale ecclesiastico e i membri di
  associazioni. Essi hanno il diritto di beneficiare di tutte le prestazioni (prestazioni in
  denaro e in natura, prestazioni per infortunio) fornite dall’assicurazione sanitaria.
  Rientrano nella categoria di titolari anche le persone che beneficiano dell’aiuto a
  favore dell’occupazione, che versano contributi pensionistici su tali prestazioni
  (anche se non hanno diritto alle prestazioni in denaro);
 gli aventi diritto, vale a dire, in particolare, i minatori anziani, gli alunni, gli studenti
  iscritti a corsi diurni, i pensionati, le persone a basso reddito che hanno raggiunto
  l’età pensionabile, i beneficiari di prestazioni di maternità in denaro rientranti
  nell’assicurazione sanitaria e di prestazioni di copertura previdenziale nonché coloro
  che devono versare contributi per prestazioni sanitarie. Tali prestazioni non possono
  essere erogate ai lavoratori autonomi.

Rischi coperti

Prestazioni mediche

Tutti gli assicurati e gli aventi diritto alle prestazioni sanitarie hanno diritto a ottenere
tutte le cure richieste dal loro stato di salute. Le cure mediche in Ungheria sono di
norma gratuite. Se le cure non sono state prestate dietro prescrizione medica o se
sono state fornite con modalità diverse da quelle previste dal regime di richiesta di
degenza o se il malato intende ricorrere a un medico diverso da quello designato dal
fornitore di prestazioni sanitarie, le tariffe applicate dal fornitore delle prestazioni
sanitarie saranno a carico del paziente. È prevista una partecipazione individuale
obbligatoria in caso di farmaci e presidi medici.

Medicinali

In caso di ricovero, i farmaci somministrati sono gratuiti. Per quanto riguarda le
prestazioni ambulatoriali, la cassa nazionale di assicurazione sanitaria (OEP) concede
un importo parziale o integrale, allorché i farmaci forniti dietro ricetta medica rientrino
nell'elenco di rimborso. Le norme concernenti il rimborso sono indicate in un decreto
ministeriale:
 categorie di rimborso normativo: 80%, 55%, 25% (in caso di medicinali ospedalieri,
  il prodotto deve essere incluso nel rimborso con una sovvenzione di almeno lo 0%);
 livello di rimborso aumentato (90%, 70%, 50%) e molto aumentato (100%) è
  collegato a indicazioni terapeutiche specifiche. La percentuale di sovvenzione può
  differire per gravità delle malattie. In caso di alcune malattie croniche o altre
  malattie gravi, la sovvenzione è del 100%, ma in questo caso, deve essere pagata
  una tariffa forfetaria di 300 HUF (1,05 EUR). Cure dentistiche

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In Ungheria le cure dentistiche correnti costano quanto un consulto ordinario. Le cure
dentistiche sono gratuite sino all’età di 18 anni; gli studenti, le persone con più di 60
anni e le donne in stato di gravidanza (dal momento della diagnosi di gravidanza fino a
90 giorni successivi al parto) pagano il corrispettivo di un consulto ordinario. In caso di
prestazioni dentistiche, l’assicurato deve rimborsare le spese tecniche relative alle
prestazioni. In virtù della convenzione stipulata con la Cassa nazionale
dell'assicurazione sanitaria, il regime di previdenza sociale copre esclusivamente le
cure dentistiche relative a casi urgenti.

Prestazioni sanitarie preventive e di diagnosi precoce

Tutti coloro che hanno diritto alle prestazioni sanitarie, agli esami preventivi e di
diagnosi precoce delle malattie nell’ambito dell’assicurazione sanitaria obbligatoria
possono beneficiarne a talune condizioni, in funzione di limiti di età e con una
determinata frequenza. Il malato o il suo medico curante possono richiedere gli
accertamenti di screening; qualora sussistano problemi di salute pubblica, tutti gli
interessati riceveranno un invito personale per sottoporsi a tali esami. L’effettuazione
degli esami di screening è volontaria — fatta eccezione per alcuni casi — visto che
questi accertamenti rientrano nell’interesse del singolo. La maggior parte delle
prestazioni sanitarie preventive è fornita dal medico di famiglia.

A tal fine sono altresì importanti gli infermieri, che informano sugli esami di screening,
nonché i fornitori di prestazioni sanitarie nelle scuole; taluni accertamenti spettano a
fornitori di prestazioni sanitarie particolari. Per garantire l’efficacia delle prestazioni
preventive, talune leggi possono porre come requisito della gratuità di alcune cure la
partecipazione agli esami di screening; inoltre possono imporre, in caso di mancata
partecipazione a tali esami, l’obbligo di una partecipazione finanziaria dell’interessato
alle prestazioni in questione. Gli esami di screening sono esenti dal pagamento
dell’onorario per il consulto.

Per motivi di prevenzione, a decorrere dal 1° gennaio 2012, è vietato fumare in tutti i
luoghi pubblici chiusi, compresi luoghi di lavoro, ristoranti, bar e le caffetterie. Sarà
possibile fumare solo in apposite salette già allestite.

Prestazioni sanitarie a domicilio

Le prestazioni sanitarie a domicilio sono di un tipo di prestazioni volto a ridurre il
numero di trattamenti ospedalieri e a garantire cure più umane. A tale proposito,
l’assicurato può beneficiare di interventi erogati da fornitori di prestazioni sanitarie a
domicilio convenzionati con l’OEP. Per tali prestazioni si beneficia di un aiuto soltanto
se sono prescritte da un medico specialista. La durata delle prestazioni sanitarie a
domicilio non può superare quella delle cure che il malato avrebbe ricevuto in un
ospedale per la malattia di cui trattasi e la copertura riguarda pertanto tale durata.

Cure ospedaliere

L’assistenza specializzata con ricovero è fornita in diversi tipi di strutture: istituti (per
malattie croniche, riabilitazione o cure infermieristiche), ospedali, istituti nazionali
(assistenza altamente specializzata), cliniche universitarie e ospedali diurni.

Il malato ospedalizzato cui sono prestate le cure necessarie per il suo stato di salute
ha diritto alle seguenti prestazioni, comprese nell’importo forfetario giornaliero dovuto
per il ricovero:

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 esami diagnostici inerenti alla malattia;
 trattamento prescritto dal medico, inclusi gli interventi chirurgici, il materiale
  terapeutico utilizzato durante le operazioni, le protesi;
 farmaci, prelievi di sangue, medicazioni, presidi terapeutici;
 cure terapeutiche;
 consigli di igiene personale e dietetici;
 alimentazione, dieta prescritta da un medico;
 ricovero del malato in una struttura terapeutica per malati allettati per il periodo
  necessario, a seconda della disponibilità e nel rispetto dei requisiti professionali ed
  etici posti da tali prestazioni sanitarie.

Il malato ha anche diritto a una partecipazione finanziaria dell’assicurazione sanitaria
per l’acquisto del presidio terapeutico prescritto dal medico in via definitiva, nonché a
un contributo finanziario per le spese di riparazione e noleggio delle apparecchiature.
Le prestazioni sanitarie fornite negli ospedali e nelle cliniche possono essere di diverso
tipo: oltre al periodo di degenza, includono in particolare le diagnosi, le terapie, la
riabilitazione e i servizi d’igiene. Tali prestazioni possono essere fornite di continuo o
periodicamente; si può trattare di un intervento unico o di un trattamento a più
riprese, il cui controllo può essere garantito per una determinata durata. Vi sono
malattie che prevedono un trattamento in base a una lista d’attesa; le liste d’attesa
sono consultabili sui siti Internet dei fornitori di prestazioni sanitarie. In caso di
recrudescenza della malattia, occorre effettuare nuovi esami, ragion per cui l’ordine
della lista d’attesa può essere modificato in funzione degli esiti.

Presidi medici

Le regole di rimborso di presidi medici sono stabilite dalla legge. Le informazioni sui
presidi medici rimborsati sono pubblicate nel bollettino della Cassa nazione di
assicurazione sanitaria. Per poter beneficiare di tale rimborso, i presidi medici devono
essere prescritti da un medico. L’importo del rimborso è determinato su base
percentuale riferita al prezzo (98%, 90%, 80%, 70%, 60 %, 50%o 45%). Per i
presidi medici appartenenti alla fascia di rimborso più alta, qualsiasi co-pagamento che
superi i 5.000 HUF (18 EUR) è sostenuto dalla Cassa nazione di assicurazione
sanitaria.

Come beneficiare delle prestazioni sanitarie

L’assicurato può scegliere liberamente un medico o un ospedale convenzionati. È
necessario iscriversi nella lista dei pazienti di un medico generico. Non esiste alcuna
restrizione geografica. È possibile cambiare medico una volta all'anno (o più, se
giustificato).

Le prestazioni in natura possono essere ottenute da fornitori di prestazioni sanitarie
che hanno siglato un accordo con l’OEP. Le cure assistenziali di secondo livello ai
pazienti a livello ambulatoriale e/o ai pazienti costretti a letto sono erogate dal
fornitore di prestazioni sanitarie a tal fine designato, a seconda del domicilio o del
luogo di residenza. Se il medico che provvede alla prescrizione è il medico di famiglia,
il malato sarà accolto nella struttura competente corrispondente al luogo di residenza
o all’ambulatorio del medico.

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Capitolo III : Prestazioni di malattia in denaro

Requisiti per beneficiare delle prestazioni di malattia in denaro

Hanno diritto alle indennità gli assicurati e le madri che si occupano di curare un figlio
malato e che risultano inabili al lavoro.

Rischi coperti

La retribuzione per periodi di assenza (Távolléti díj, betegszabadság) di importo pari al
70% del reddito giornaliero lordo è garantita dal datore di lavoro per un periodo
massimo di 15 giorni lavorativi all'anno. Il calcolo si basa sul reddito medio lordo
(tranne in caso di gravidanza a rischio).

Le indennità di malattia (Táppénz) possono essere concesse al massimo per un anno
nel periodo di validità dello status di assicurato. L’importo delle indennità è pari al
60% del reddito medio lordo giornaliero e non supera mensilmente il doppio della
retribuzione minima lorda (156.000 HUF, pari a 547 EUR).

Come beneficiare delle prestazioni di malattia in denaro

L'inabilità al lavoro deve essere certificata da un medico. Questa prassi non prevede
alcun limite di tempo. L'interessato deve essere regolarmente sottoposto a nuovi
esami (a seconda del parere del medico).

Le indennità sono versate entro 30 giorni dal servizio di assicurazione sanitaria degli
uffici provinciali o in corrispondenza del giorno di paga dal Servizio preposto al
pagamento dell’assicurazione sociale(il datore di lavoro con più di 100 dipendenti è
tenuto a istituire un servizio di pagamento dell’assicurazione sociale).

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Capitolo IV: Prestazioni di maternità e paternità

Requisiti per beneficiare delle prestazioni di maternità o paternità

Indennità di gravidanza e parto

Hanno diritto a tali assegni le donne che nei due anni precedenti la nascita del figlio
sono state considerate assicurate per almeno 365 giorni presso l’assicurazione
sanitaria e che partoriscono:
 mentre sono ancora iscritte al sistema assicurativo (per esempio, sotto contratto di
  lavoro) oppure
 nei 42 giorni dalla data di scadenza dell’assicurazione, oppure
 nei 42 giorni successivi alla scadenza dell’assicurazione durante l’erogazione
  dell’indennità per infortunio sul lavoro (Baleseti táppénz) (oppure entro 28 giorni dal
  termine dell’erogazione) o
 successivamente alla scadenza della copertura assicurativa durante la
  corresponsione dell’indennità di malattia (Táppénz) (oppure entro 28 giorni dal
  termine della corresponsione).

Se alla data di affidamento del figlio sussistono questi requisiti, tali assegni sono
dovuti anche alle donne che si occupano della crescita del bambino in vista
dell’adozione. In tal caso gli assegni di gravidanza e parto spettano per il periodo
compreso tra la data di affidamento del figlio e la fine del congedo parentale residuo.

Gli assegni di gravidanza e parto non spettano all’assicurata che:
 percepisce l’intera retribuzione durante il congedo parentale, per il periodo in cui le
  è corrisposta totalmente la retribuzione;
 svolge un lavoro retribuito in qualsiasi regime — fatta eccezione per la retribuzione
  concessa per prestazioni rientranti nella protezione dei diritti di autore o retribuzioni
  onorarie esenti dall’imposta sul reddito individuale — o esercita un’attività retribuita
  per cui è necessaria l’autorizzazione delle autorità competenti.

Se l’assicurata percepisce una parte della retribuzione durante il congedo parentale,
beneficia degli assegni di gravidanza e maternità per la quota di retribuzione non
percepita.

Indennità di nascita

L'assegno di nascita viene corrisposto a: partorienti che risiedono legalmente in
Ungheria, genitori adottivi, tutori o al padre in caso di decesso della madre. Gli assegni
di maternità non spettano ai genitori che, prima della nascita del figlio, ne hanno
consentito l’adozione; il neonato dato in adozione in base a una decisione definitiva
dell’autorità preposta all’affidamento beneficia del regime di protezione dell’infanzia.

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Rischi coperti

Indennità di gravidanza e parto

Le madri hanno diritto agli assegni di gravidanza e maternità per il congedo parentale,
nello specifico al massimo per 168 giorni. La durata massima del congedo parentale è
di 24 settimane, di cui quattro settimane devono essere godute, per quanto possibile,
prima della data presunta del parto. L’assegno di gravidanza e parto è pari al 70%
della retribuzione media giornaliera dell’anno civile precedente il primo giorno di
congedo parentale. Tale importo va versato nel periodo di congedo parentale alla
madre o alla donna che intende adottare il figlio e che risponde ai requisiti sopra
indicati.

Alcune particolarità concernenti le prestazioni:
 il periodo di erogazione degli assegni di gravidanza e parto è conteggiato come
  periodo di servizio ai fini della pensione di vecchiaia;
 oltre agli assicurati, hanno diritto ai servizi previdenziali (per esempio, alle cure
  ambulatoriali o alle prestazioni sanitarie fornite ai malati ricoverati presso strutture
  sanitarie) anche le persone che beneficiano di assegni di gravidanza e parto;
 le persone che devono versare gli alimenti o che hanno beneficiato indebitamente
  delle prestazioni di assicurazione sanitaria riceveranno gli assegni di gravidanza e
  parto per un importo massimo ridotto del 33%;
 non sono tenuti al rimborso gli studenti che frequentano scuole superiori e
  beneficiano degli assegni di gravidanza e parto il primo giorno del semestre in corso
  (periodo di insegnamento) e che prendono parte a una formazione di base, a una
  formazione di base complementare, a corsi di perfezionamento professionale o a
  programmi di formazione professionale di livello avanzato presso un istituto
  scolastico autorizzato.

Indennità di nascita
L'assegno di nascita consiste nel versamento di una somma forfetaria una tantum pari
al 225% della pensione minima di vecchiaia o al 300% per ciascun figlio in caso di
gemelli.

Come beneficiare delle prestazioni di maternità e di paternità

L'assegno di nascita viene corrisposto dopo almeno quattro visite mediche prenatali
(una in caso di nascita prematura) o una sentenza di adozione o affidamento passata
in giudicato entro 180 giorni dal parto. La richiesta di questo assegno va corredata di
un documento attestante la residenza ungherese.

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Capitolo V: Prestazioni di invalidità

Requisiti per beneficiare delle prestazioni di invalidità

Alla fine del 2011, il Parlamento ha preso una decisione su una nuova Legge sulle
prestazioni per le persone per cui è cambiata l'abilità al lavoro. La nuova legge ha lo
scopo di garantire la reintegrazione sociale, il lavoro la riabilitazione finalizzata al
lavoro basata sulle capacità rimanenti e migliorabili di coloro per cui l’abilità al lavoro è
cambiata. Inoltre, la legge regola la sostituzione del reddito per il reddito non più
percepito. L'attenzione è rivolta alle rimanenti abilità al lavoro e lo scopo è quello di
guidare tali persone nel loro ritorno nel mercato del lavoro.

In base ai nuovi regolamenti, la precedente pensione di disabilità (rokkantsági
nyugdíj), la pensione di disabilità correlata (baleseti rokkantsági nyugdíj), la rendita
vitalizia di riabilitazione rehabilitációs járadék), la rendita vitalizia sociale per persone
malate (rendszeres szociális járadék), la rendita vitalizia per invalidità temporanea
(átmeneti járadék) e l’assegno sociale per danni alla salute per i minatori (bányász
dolgozók egészségkárosodási járadéka) non sono più erogati a partire dal 1° gennaio
2012 in poi. Al loro posto, sono concessi nuove indennità attraverso un metodo di
valutazione complesso recentemente istituito.

Indennità per persone con abilità al lavoro cambiata

Sono idonee all‘ottenimento dell’indennità per persone con abilità al lavoro cambiata:
 le persone il cui stato di salute è stato valutato al 60% o meno e
 le persone che erano state assicurate per almeno 1.095 giorni in 5 anni prima di
  inviare la domanda,
 le persone che non effettuano alcuna attività retributiva e
 le persone che non ricevono prestazioni in denaro regolarmente

L’indennità per le persone con abilità al lavoro cambiata è composta da due separate
disposizioni:

 la persona ha diritto all'indennità di riabilitazione se può essere riabilitata.
  L'indennità di riabilitazione può essere erogata per il periodo necessario per la
  riabilitazione, entro il limite di 3 anni dall'inizio dell'indennità.
 una persona con abilità al lavoro cambiata ha diritto all’indennità di disabilità se la
  riabilitazione non è consigliata, oppure non può essere riabilitata o se raggiunge
  l'età pensionabile entro cinque anni.

Le indennità per persona con abilità al lavoro cambiata sono indennità di assicurazione
sanitaria.

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Rischi coperti

Indennità per persone con abilità al lavoro cambiata

L’importo si basa sul reddito mensile medio, e il suo minimo è stabilito in base ad
alcune percentuali minime retributive.

Indennità di riabilitazione:
 persone per cui la riabilitazione è possibile entro tempistiche attese
       Importo: 35% del reddito mensile medio;
       Minimo: 30% della retribuzione minima;
       Tetto: 40% della retribuzione minima;

 persone che hanno bisogno di una riabilitazione permanente:
       Importo: 45% del reddito mensile medio;
       Minimo: 40% della retribuzione minima;
       Tetto: 50% della retribuzione minima;

L’indennità di disabilità varia in base alla decisione sullo stato di salute e sulla
possibilità di riabilitazione:
 Importo: 40-70% del reddito mensile medio;
 Minimo: 30-55% della retribuzione minima;
 Tetto: 45 o 150% della retribuzione minima;

Come beneficiare delle prestazioni di invalidità

L'idoneità è valutata dall’autorità per la riabilitazione, che conduce un esame
multidisciplinare (la cosiddetta “valutazione complessa”) sullo stato di salute e sulla
possibilità di riabilitazione del richiedente.

A partire dal 1° gennaio 2012, le indennità per le persone con abilità al lavoro
cambiata possono essere richieste gratuitamente attraverso i moduli stampati o
elettronici presso i nuovi enti di riabilitazione dell'ufficio regionale del governo del
luogo di residenza del richiedente.

Il richiedente potrebbe essere obbligato a rivolgersi all’ente di riabilitazione per la
valutazione complessa. Il mancato rispetto di tale obbligo potrebbe comportare la
terminazione della procedura.

Nel corso della valutazione complessa, l’ente di riabilitazione esaminerà lo stato di
salute del richiedente e l'eventuale idoneità alla riabilitazione. In quest’ultimo caso,
emetterà una decisione sulla riabilitazione.

Le indennità di disabilità e riabilitazione sono pagate dalla direzione pensioni.

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Capitolo VI: Prestazioni e pensioni di vecchiaia

Requisiti per beneficiare delle prestazioni di vecchiaia

Il sistema pensionistico ungherese è stato rivisto nel 1977 ed è basato su due pilastri
principali:
 fra il 1998 e il novembre 2010:
       il primo pilastro è un sistema pensionistico a ripartizione obbligatorio, finanziato
        dai contributi, che fa parte del sistema di previdenza sociale. È gestito dal
        ministero delle Risorse umane e gestito dall’amministrazione centrale
        dell'assicurazione pensionistica nazionale e le sue direzioni. La direzione
        pensioni è responsabile del versamento di tutte le pensioni comprese nel primo
        pilastro e delle indennità simili a pensioni;
       il secondo pilastro include le assicurazioni pensionistiche private obbligatorie a
        capitalizzazione, amministrate da molte casse previdenziali controllate dal
        ministero dell’Economia nazionale.
 Dopo il 3 novembre 2010, il sistema pensionistico obbligatorio è divenuto pubblico.
  L’Ungheria è tornata al sistema pensionistico a due pilastri basato sul sistema di
  previdenza sociale obbligatoria, da un lato, e sui risparmi facoltativi dall’altro.

Hanno diritto alla pensione di vecchiaia le persone che hanno raggiunto l’età
pensionabile stabilita per legge e che hanno maturato gli anni di servizio richiesti. Nel
2009 il limite per l’età pensionabile è di 62 anni sia per gli uomini sia per le donne. A
partire dal 2010 è stato registrato un graduale aumento dell'età pensionabile (mezzo
anno per ogni classe di età) che, nel 2022, sarà portata a 65 anni per i nati dal 1957
in poi. Le prime persone interessate da questo aumento sono quelle nate nel 1952.
Le età pensionabili in funzione dell'anno di nascita sono le seguenti:

Anno di nascita               Età pensionabile

Prima del 1° gennaio 1952               62
1952                                    62,5
1953                                    63
1954                                    63,5
1955                                    64
1956                                    64,5
1957 e anni successivi                  65

La pensione di vecchiaia può essere concessa anche alle persone che esercitano
ancora un’attività retribuita, fino al raggiungimento del tetto massimo sul reddito
stabilito dalla legge. Dal 1° aprile 2007 i titolari di una pensione che esercitano
un’attività subordinata sono tenuti a versare contributi pensionistici sui redditi
realizzati. Dopo 365 giorni di servizio (di assicurazione) la pensione aumenta dello
0,45% dell’importo della retribuzione mensile su cui si è fondato il calcolo della
contribuzione.

In base alle nuove regole, entrate in vigore a partire dal 1° gennaio 2012, le indennità
erogate dal sistema pensionistico stabilito per legge sono le pensioni di vecchiaia (solo
dopo l’età pensionabile), il periodo di ammissibilità di 40 anni per le donne (nők 40 év
jogosultsági idővel) e le indennità ai superstiti.

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Dal 1° gennaio 2011 è disponibile una nuova opzione, il cosiddetto “periodo di
ammissibilità dei 40 anni per le donne” (“nők 40 év jogosultsági idővel”), per le
lavoratrici che, indipendentemente dalla loro età, hanno completato almeno 40 anni di
periodo di ammissibilità e hanno cessato un’attività lucrativa. Per periodo di
ammissibilità ci si riferisce a un qualunque periodo di attività lucrativa o di ricezione di
assegni di gravidanza e parto (Terhességi-gyermekágyi segély), di un’indennità per la
custodia dei figli (Gyermekgondozási díj), di un assegno per la custodia dei figli
(gyermekgondozási segély) e di assegni per l'educazione dei figli (gyermeknevelési
támogatás) oppure di un’indennità correlata all’educazione dei figli (Ápolási díj). Oltre
ai periodi di ricezione delle suddette prestazioni relative all’educazione dei figli sono
necessari 32 anni di attività lucrativa oppure 30 anni di attività lucrativa, in caso di
ricezione dell’indennità per la custodia dei figli. Il periodo di ammissibilità è ridotto di
un anno dopo la nascita di ciascun bambino educato all’interno del nucleo familiare per
le donne con 5 o più figli, per una riduzione massima di 7 anni.

A partire dal 1° gennaio 2012, le precedenti indennità di pensionamento anticipato,
tranne il “periodo di ammissibilità di 40 anni per le donne" (“nők 40 év jogosultsági
idővel”), ora sono state unificate nelle "indennità precedenti all'età pensionabile"
(korhatár előtti ellátás). Hanno diritto a tali indennità precedenti all'età pensionabile:

 persone che hanno rispettato le condizioni di età e tempo di servizio per la pensione
  avanzata (Előrehozott öregségi nyugdíj) oppure la pensione avanzata con somma
  ridotta (Csökkentett összegű előrehozott öregségi nyugdíj) prima del 31 dicembre
  2011;
 donne nate nel 1953, che hanno raggiunto l'età di 59 anni e che hanno almeno 37
  anni di servizio prima della data di inizio dell'indennità, prima dell'età pensionabile,
  ma non oltre il 31 dicembre 2012.
 persone a cui spettava la precedente pensione anticipata a causa di condizioni di
  lavoro pericolose (korkedvezményes öregségi nyugdíj) prima della data di inizio
  dell’indennità, prima dell’età pensionabile, ma non dopo il 31 dicembre 2012;
 persone a cui spettava la pensione dei minatori (bányásznyugdíj) prima del 31
  dicembre 2011;
 persone a cui spettava la pensione di vecchiaia per artisti prima del 31 dicembre
  2011;
 persone il cui rapporto di lavoro è stato terminato prima del 1° gennaio 2012 e che
  erano idonee per l'indennità di pensionamento anticipato a tale data, nel rispetto di
  alcune condizioni. Per ulteriori dettagli, fare riferimento alle Tabelle MISSOC.

Coloro che hanno diritto alla pensione anticipata a causa di condizioni di lavoro
pericolose, possono richiedere un’indennità precedente all’età pensionabile, tanto molti
anni prima di raggiungere l’età pensionabile quanto il numero di anni di pensione
anticipata a causa di condizioni di lavoro pericolose acquisito fino al 31 dicembre 2012,
oppure se il giorno di inizio dell‘indennità è nel 2012, fino al giorno precedente al
giorno di inizio di tale indennità.

Prestazioni di pensionamento anticipato

Nel 2005 è stato introdotto un nuovo strumento sul mercato del lavoro. Si tratta del
“Programma degli anni a premio” per mantenere in attività le persone anziane. Il
programma si propone di dare a coloro che lavorano nel settore pubblico la possibilità
di andare in pensione gradualmente, consentendo loro di svolgere la propria attività a

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tempo parziale. I lavoratori che abbandonano il settore pubblico che, nei tre anni
successivi, matureranno il diritto alla pensione e con almeno 25 anni di servizio e che
accettano di partecipare al programma lavorando a tempo parziale nell’ambito di tale
iniziativa percepiscono il 70% della retribuzione precedente e mantengono lo stato di
dipendenti fino al raggiungimento dell’età pensionabile; tale prestazione può essere
considerata alla stregua di un prepensionamento.

Rischi coperti

L’importo della pensione varia in funzione della retribuzione media e degli anni di
servizio (periodo di assicurazione). La retribuzione media che funge da base di calcolo
della pensione è stabilita, in linea generale, a seconda della retribuzione e dei redditi
soggetti a contributi pensionistici del periodo compreso tra il 1° gennaio 1988 e la
data di pensionamento. Attualmente, per calcolare la retribuzione media si tiene conto
delle retribuzioni nette.

Le retribuzioni precedenti devono essere moltiplicate per un coefficiente di
valorizzazione adeguato per portarne l’importo al livello delle retribuzioni del secondo
anno precedente il pensionamento. Dal 2008 la retribuzione media netta di alcuni anni
dev’essere ricalcolata per arrivare al livello dell’anno precedente il pensionamento.

Pensione minima

Il regime pensionistico ungherese prevede una pensione minima di 28.500 HUF (100
EUR) al mese, cui hanno diritto le persone che hanno maturato almeno 20 anni di
servizio. Ciononostante, se l’importo della retribuzione media è inferiore all’importo
della pensione minima, la pensione equivale al 100% della retribuzione media mensile.

Rinvio della pensione

Coloro che hanno maturato 20 anni di servizio e che hanno raggiunto l’età
pensionabile, ma non percepiscono la pensione, e hanno continuato a lavorare per
almeno 30 giorni avranno diritto a una maggiorazione della pensione. La
maggiorazione corrisponde allo 0,5% dell’importo della pensione per ogni periodo di
30 giorni supplementari. In tal caso l’importo della pensione può superare, calcolata la
maggiorazione, la retribuzione mensile media che funge da base di calcolo della
pensione.

Prestazioni in caso di morte

Secondo la legislazione ungherese, le indennità sono erogabili in due diverse forme:
un’indennità per le spese funerarie e la copertura delle spese funerarie da parte dello
Stato.

Indennità per le spese funerarie L’amministrazione locale può concedere assegni per
spese funerarie alle persone che provvedono al funerale di un defunto pur non
avendone l’obbligo o perché, pur essendo noti i congiunti della persona deceduta,
questi non possono sostenere le spese funerarie senza pregiudicare i mezzi di
sussistenza propri o della famiglia. L’importo dell’assegno per persona non può essere
inferiore alla pensione minima mensile di vecchiaia percepita da una famiglia e, in caso
di nuclei composti da una sola persona, non può essere inferiore al 150% di tale base.
L’importo degli assegni per spese funerarie non può scendere al di sotto del 10% delle
spese funerarie minime, ma può coprire l’intero costo quando vi sia la possibilità che le
spese pregiudichino i mezzi di sussistenza del richiedente o della sua famiglia.

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Spese funerarie coperte dallo Stato Nei 30 giorni successivi alla dichiarazione di morte,
il sindaco del comune competente territorialmente del luogo di decesso deve accertarsi
che le spese funerarie siano coperte da fondi pubblici se tale obbligo non ricade su
alcun soggetto o se coloro che vi sono tenuti sono irreperibili o non vi provvedono. Il
comune corrispondente all’ultimo domicilio della persona deceduta rimborsa le spese
funerarie al comune nel cui luogo è avvenuto il decesso.

Come beneficiare delle prestazioni di vecchiaia

Le prestazioni pensionistiche possono essere concesse soltanto su richiesta
opportunamente presentata. Le persone che vivono in Ungheria possono depositare
tale domanda di persona presso qualsiasi direzione dell’assicurazione pensionistica,
oppure possono inviarla per posta o utilizzando il portale elettronico. I moduli di
domanda possono essere scaricati all’indirizzo Internet http://www.onyf.hu oppure
sono disponibili presso qualsiasi struttura per i servizi pensionistici.

La domanda di pensione concernente coloro che vivono o soggiornano all’estero (in
uno Stato non membro dell’Unione europea o del SEE) va inoltrata alla Direzione per il
pagamento delle pensioni. In caso di consegna non effettuata a mano da parte del
richiedente, la firma di quest’ultimo dev’essere apposta sul modulo prestampato e
autenticata da un notaio o dagli enti rappresentativi della Repubblica d’Ungheria
all’estero, o addirittura per il tramite delle autorità straniere.

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Capitolo VII: Prestazioni ai superstiti

Requisiti per beneficiare delle prestazioni ai superstiti

Il requisito di base affinché i congiunti possano beneficiare delle prestazioni ai
superstiti è che il titolare (deceduto) abbia maturato il periodo di assicurazione
richiesto o che, prima della morte, percepisse una pensione di vecchiaia o di invalidità.
Il soggetto che ha causato deliberatamente la morte del titolare, ai sensi della
sentenza definitiva emessa dal tribunale, non ha diritto a una prestazione. La pensione
di reversibilità è concessa al coniuge vedovo o al figlio orfano a seguito della morte
dell’assicurato per infortunio sul lavoro (danno di natura professionale).

Pensione di reversibilità (al coniuge vedovo)

Le persone idonee al ricevimento della pensione di reversibilità sono coloro il cui
coniuge è deceduto mentre riceveva la pensione di vecchiaia, oppure il cui coniuge
 è deceduto prima di raggiungere l'età di 22 anni e
       ha maturato un periodo di servizio negli ultimi 180 giorni dopo aver terminato
        gli studi, oppure
       ha maturato in totale un periodo di almeno 2 anni di servizio,
 è deceduto tra i 22 e i 25 anni ed ha maturato un periodo di almeno 4 anni di
  servizio,
 è deceduto tra i 25 e i 30 anni ed ha maturato un periodo di almeno 6 anni di
  servizio,
 è deceduto tra i 30 e i 35 anni ed ha maturato un periodo di almeno 8 anni di
  servizio,
 è deceduto tra i 35 e i 45 anni ed ha maturato un periodo di almeno 10 anni di
  servizio,
 è deceduto dopo il compimento di 45 anni ed ha maturato un periodo di almeno 15
  anni di servizio,

Sono inoltre idonei coloro il cui coniuge deceduto non ha maturato i sopraindicati
periodi di servizio, ma ha maturato il periodo di servizio necessario per una fascia di
età inferiore, purché fino alla data di decesso non ci siano interruzioni superiori a 30
giorni nel suo periodo di servizio.

Pensione di reversibilità temporanea e permanente:
La pensione di reversibilità temporanea è erogata per un periodo che va da un minimo
di 1 anno a un massimo di 3, se il/la vedovo/a ha un orfano a carico.

La pensione di reversibilità temporanea viene convertita in pensione permanente se il
coniuge:
 Ha superato l'età pensionabile, oppure
 È considerato una persona con capacità di lavoro cambiata, oppure
 Ha avuto almeno due figli minorenni (che hanno diritto all’assegno per orfani) dalla
  persona deceduta.

Il coniuge vedovo il cui coniuge deceduto era passato, fra il 3 novembre 2010 e il 31
gennaio 2011, al 1° pilastro del regime pensionistico statale, ha il diritto di scegliere

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