Rapporto sulle partecipazioni delle Amministrazioni Pubbliche Dati 2018
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RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 A cura della Direzione VII Valorizzazione del patrimonio pubblico Rapporto sulle partecipazioni delle Amministrazioni Pubbliche Dati 2018 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 1
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 Il presente Rapporto è stato elaborato dagli Uffici IV e VI della ex Direzione VIII, attualmente Direzione VII – Valorizzazione del patrimonio pubblico, del Dipartimento del Tesoro. Il Rapporto può essere scaricato dal sito Internet del Dipartimento del Tesoro http://www.dt.mef.gov.it/it/. Nell’area open data dello stesso sito sono disponibili i dati elementari, in formato elaborabile, comunicati dalle Amministrazioni. I dati possono essere utilizzati liberamente citando la fonte. Finito di elaborare nel mese di settembre 2021 2 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 INDICE I. INTRODUZIONE 4 II. LA RILEVAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE DETENUTE AL 31 DICEMBRE 2018 7 II.1 L’ADEMPIMENTO, LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE E LE SOCIETÀ PARTECIPATE 7 II.2 I SERVIZI AFFIDATI A SOCIETÀ PARTECIPATE DALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI 16 III. I PROVVEDIMENTI DI REVISIONE PERIODICA – LE PARTECIPAZIONI DETENUTE AL 31 DICEMBRE 2018 18 III.1 LE DETERMINAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE 19 III.2 L’ANALISI DI DETTAGLIO SULLE SOCIETA’ PARTECIPATE E SULLE PARTECIPAZIONI 26 IV. L’ANALISI SULL’ATTUAZIONE DELLE MISURE DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE INDIVIDUATE NEL PROVVEDIMENTO DI REVISIONE STRAORDINARIA 38 IV.1 LE PARTECIPAZIONI RAZIONALIZZATE 38 IV.2 LE MISURE DI RAZIONALIZZAZIONE 45 IV.3 LE PARTECIPAZIONI NON CONFORMI AL TUSP 47 IV.4 LE ULTERIORI CARATTERISTICHE DELLE PARTECIPAZIONI OGGETTO DELLE MISURE DI RAZIONALIZZAZIONE 48 IV.5 LE PARTECIPAZIONI INDIRETTE 50 IV.6 IL MONITORAGGIO ATTIVO SULL’ATTUAZIONE DELLE MISURE DI RAZIONALIZZAZIONE PREVISTE NEI PIANI DI REVISIONE STRAORDINARIA E PERIODICA DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE 54 V. LA RILEVAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI NON SOCIETARIE DETENUTE AL 31 DICEMBRE 2018 55 VI. LA RILEVAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DELLE AMMINISTRAZIONI IN ORGANI DI GOVERNO DI SOCIETÀ ED ENTI AL 2018 59 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 3
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 I. INTRODUZIONE Il Rapporto presenta le analisi svolte sui dati relativi alle partecipazioni pubbliche, detenute al 31 dicembre 2018 dalle amministrazioni e dichiarate dalle stesse attraverso l’applicativo Partecipazioni del Portale Tesoro (https://portaletesoro.mef.gov.it). Per il secondo anno, i dati sono stati acquisiti nel corso di una rilevazione “unificata”, con la quale, in un’ottica di razionalizzazione e di semplificazione, le amministrazioni interessate hanno potuto trasmettere, contestualmente e in maniera integrata, le informazioni relative al censimento annuale delle partecipazioni pubbliche e dei loro rappresentanti in organi di governo di società ed enti (ex art. 17, D.L. 24 giugno 2014, n. 901) e alla razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche (ex art. 20 del D. Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica – di seguito “TUSP”). Come precisato nel precedente Rapporto (concernente i dati delle partecipazioni pubbliche detenute al 31 dicembre 2017), tali adempimenti sono caratterizzati da differenti perimetri, soggettivo e oggettivo, solo parzialmente sovrapponibili. In particolare le Amministrazioni soggette alla disciplina del TUSP sono quelle individuate dall’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165/2001, i loro consorzi o associazioni, le Autorità di sistema portuale e gli enti pubblici economici, mentre le Amministrazioni tenute al censimento ricomprendono anche quelle incluse nell’elenco definito annualmente dall’ISTAT, per la redazione del conto economico consolidato delle amministrazioni pubbliche (cosiddetto settore S13), ai sensi dell’articolo 1, comma 3, della Legge n. 196/2009. Con riferimento al perimetro oggettivo, il TUSP riguarda le partecipazioni societarie, mentre il censimento concerne tutti gli organismi partecipati, di forma societaria e non societaria. Per rendere più agevole la lettura delle informazioni raccolte, i dati sono presentati in modo da distinguere quelli riconducibili alle amministrazioni soggette 1 Ai sensi dell’art. 17, commi 3 e 4, del D.L. 90/2014 (convertito con legge 11 agosto 2014, n. 114), sono rilevate attraverso l’applicativo Partecipazioni anche le informazioni sui rappresentanti negli organi di governo delle società/enti partecipati e non, in precedenza raccolte dal Dipartimento della Funzione pubblica, attraverso l’applicativo CONSOC del Portale PERLAPA. Il processo di razionalizzazione delle rilevazioni e delle banche dati è stato portato a compimento grazie alla sottoscrizione, nel maggio 2016, del Protocollo d’Intesa, siglato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze e dal Presidente della Corte dei conti. A seguito dell’accordo, la Corte dei conti ha rinunciato a mantenere un proprio canale informativo e il Dipartimento del Tesoro, a partire dalla rilevazione dei dati per l’anno 2015, ha quindi raccolto tutte le informazioni necessarie alla rilevazione delle partecipazioni e dei rappresentanti delle amministrazioni negli organi di governo di società ed enti, nonché alle attività di controllo e di referto della Corte dei conti. Con il protocollo del 10 maggio 2021 è stato rinnovato l’impegno assunto dal Dipartimento del Tesoro con la Corte dei conti in merito alla condivisione e fruibilità delle informazioni contenute nei propri applicativi. Detto Protocollo formalizza altresì la cooperazione tra la Corte dei conti e la Struttura di monitoraggio sull’attuazione del TUSP per garantire l’uniforme applicazione della disciplina recata dal TUSP e adottare forme armonizzate di comunicazione istituzionale sul tema. 4 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 alle disposizioni del TUSP (“amministrazioni del perimetro TUSP”) e quelli riferibili alle amministrazioni tenute esclusivamente al censimento, in virtù della loro inclusione nell’elenco individuato dall’ISTAT (“amministrazioni solo S13”). Inoltre, il Rapporto analizza separatamente i dati riferiti alle partecipazioni societarie da quelli relativi alle partecipazioni in soggetti di forma non societaria. *** Nel merito dei contenuti, il Rapporto illustra, dapprima, le informazioni relative al fenomeno delle partecipazioni pubbliche in società, per poi dare spazio alle analisi svolte dalla Struttura di indirizzo, monitoraggio e controllo sull’attuazione del TUSP, istituita nell’ambito del Dipartimento del Tesoro, in relazione agli effetti applicativi del TUSP in termini di partecipazioni razionalizzate e riduzione del numero delle società a partecipazione pubblica. Specifici capitoli sono dedicati alle partecipazioni pubbliche detenute in organismi non aventi forma societaria e ai rappresentanti delle amministrazioni pubbliche in seno ad organi di governo di società ed enti. Con riferimento alle risultanze delle analisi descritte nel Rapporto, si rappresenta che alla rilevazione unificata ha risposto complessivamente il 78 per cento delle amministrazioni censite nella banca dati del Dipartimento del Tesoro (10.393 su un totale di 13.399). Il tasso di adempimento è risultato in linea con quello registrato nella precedente rilevazione (dati 2017), a fronte di una riduzione nella percentuale di risposta dei Comuni (scesa dal 93 al 91 per cento), determinata dalla minor adesione di quelli con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. La contrazione nella comunicazione da parte delle amministrazioni più piccole è riconducibile soprattutto alla concomitanza della rilevazione (avviata il 2 marzo 2020 e chiusa a metà settembre) con l’insorgere dell’emergenza epidemiologica da Covid-19. Tale circostanza è confermata dai risultati della rilevazione unificata dei dati riferiti al 2019, avviata a marzo 2021, che ha fatto registrare nei quattro mesi di apertura una percentuale di risposta in crescita (oltre l’80 per cento), con un tasso di adempimento dei Comuni pari a circa il 94 per cento (con un aumento di circa 3 punti percentuali rispetto alla rilevazione dei dati 2018, oggetto di analisi nel presente Rapporto). Per quanto attiene i profili di analisi per il monitoraggio sull’attuazione del TUSP, dal documento si evince che nell’ambito della revisione periodica per le partecipazioni pubbliche detenute al 31 dicembre 2018, su un totale di 25.642 partecipazioni oggetto di studio, 11.501 (pari al 45 per cento circa del totale) risultano non conformi al TUSP. Per 7.963 di queste ultime (circa il 70 per cento dei casi) le amministrazioni hanno tuttavia comunicato di non voler intraprendere alcuna misura di razionalizzazione. Il Rapporto evidenzia, inoltre, che non possono ancora considerarsi completati i percorsi di razionalizzazione previsti, a seguito dell’entrata in vigore del TUSP, nei provvedimenti di revisione straordinaria adottati dalle amministrazioni entro il 30 settembre 2017. MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 5
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 In conclusione, se, da un lato, il lavoro sottolinea che ancora una significativa percentuale di partecipazioni sono prive dei requisiti necessari per poter essere mantenute dai soci pubblici senza interventi di razionalizzazione, dall’altro, fa emergere la potenzialità riformatrice del TUSP e l’impatto che lo stesso potrebbe avere sul fenomeno delle società a partecipazione pubblica, come suggerito recentemente anche dall’OCSE2. Per aumentare l’efficacia del TUSP, tuttavia, si rende necessaria un’attenta riflessione sulla possibilità di correggere e implementare alcune delle discipline che vi sono previste, considerate le difficoltà che, nel corso dell’attività di monitoraggio, sono emerse in relazione alla loro applicazione. Peraltro, la pandemia da Covid-19 ha frenato le iniziative per una revisione della disciplina dettata dal Testo Unico, pur avendone accentuato alcune delle problematiche applicative. 2 “OECD (2021), Studi economici dell'OCSE: Italia 2021, OECD Publishing, Paris, https://doi.org/10.1787/85d51ef5-it, p.128. 6 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 II. LA RILEVAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE DETENUTE AL 31 DICEMBRE 2018 II.1 L’ADEMPIMENTO, LE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE E LE SOCIETÀ PARTECIPATE Alla rilevazione unificata ha risposto complessivamente il 78 per cento delle amministrazioni (10.393 su un totale di 13.399). Il tasso di adempimento è stato del 79 per cento per le amministrazioni del perimetro TUSP e del 42 per cento per quelle del perimetro “solo S13” (Tabella II.2). L’analisi per tipologia di amministrazione evidenzia una percentuale di risposta del 100 per cento per i Ministeri e la Presidenza del Consiglio dei Ministri, le Agenzie fiscali, le Regioni, i Comuni con più di 100 mila abitanti, le Camere di commercio e le loro Unioni, le Università, le Autorità portuali, gli Enti pubblici di previdenza e del 99 per cento per le Città metropolitane e Province. Per i Comuni il tasso di risposta si è attestato complessivamente al 91 per cento, con percentuali di adempimento che decrescono con la consistenza demografica (in ogni caso, mai inferiori all’88 per cento, registrato per i comuni con meno di mille abitanti). Tassi di risposta vicini al 100 per cento sono stati registrati anche per gli enti del servizio sanitario (96 per cento) e per gli Automobile Club d’Italia3 (98 per cento). L’adempimento è stato invece più basso per le Unioni di Comuni e Comunità montane e per le Altre amministrazioni locali (in cui è classificato un insieme numeroso ed eterogeneo di enti pubblici) – in entrambi i casi pari al 57 per cento - e per gli Ordini professionali (49 per cento). Con riferimento alle “Aministrazioni solo S13”, la risposta è stata pressochè totale per gli organi di rilievo costituzionale, l’adempimento si è attestato al 69 per cento per le amministrazioni centrali solo S13 (che comprendono soggetti di diritto privato come, ad esempio, le Federazioni sportive, nonché società controllate dallo Stato) e al 35 per cento per le amministrazioni locali solo S13 (in cui sono ricompresi soggetti di diritto privato, prevalentemente società o fondazioni a controllo pubblico da parte di enti locali). Per le Casse privatizzate di previdenza il tasso di adempimento è stato del 60 per cento. 3 Comprendono l'Automobile Club d'Italia (ACI) e gli Automobile Club ad esso federati. MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 7
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 TABELLA II.1 – ADEMPIMENTO DELLE AMMINISTRAZIONI SOGGETTE AGLI OBBLIGHI DI RILEVAZIONE – ANALISI PER TIPOLOGIA DI AMMINISTRAZIONE. DATI 2018 Sempre con riferimento al “perimetro unificato”, l’analisi delle comunicazioni trasmesse evidenzia che il 21 per cento delle amministrazioni adempienti ha dichiarato di non detenere partecipazioni societarie (Tabella II.3). In particolare, la percentuale delle dichiarazioni negative è pari al 19 per cento per le amministrazioni del perimetro TUSP e del 76 per cento quelle del perimetro “solo S13”. 8 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 Tra le amministrazioni del perimetro TUSP quelle centrali sono caratterizzate dalle percentuali di dichiarazioni negative al di sopra del 50 per cento, con le Agenzie fiscali che raggiungono il 100 per cento e i Ministeri che si attestano al 50 per cento. Le amministrazioni locali, al contrario, presentano percentuali di dichiarazioni negative più basse. In dettaglio, le Regioni, le Province, le Camere di commercio e loro Unioni sono caratterizzate da dichiarazioni negative trascurabili. I Comuni, in media, hanno dichiarato di non detenere partecipazioni in società nel 3 per cento dei casi. Per le Università le dichiarazioni negative si sono attestate al 6 per cento. Percentuali più elevate sono state registrate per le Autorità portuali (25 per cento), le Comunità montane e le Unioni di comuni (37 per cento), gli Enti locali del servizio sanitario (53 per cento) e per le Altre amministrazioni locali (64 per cento). Per gli Ordini professionali adempienti la percentuale di dichiarazioni negative è stata pari al 91 per cento. Tra le “Amministrazioni solo S13” che hanno trasmesso la comunicazione, la percentuale di dichiarazioni negative è pari al 100 per cento per gli Organi costituzionali e del 33 per cento per le Casse privatizzate di previdenza. Le Altre amministrazioni centrali e le Altre amministrazioni locali hanno comunicato di non detenere partecipazioni societarie rispettivamente nel 67 e nell’82 per cento dei casi. MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 9
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 TABELLA II.2 – COMUNICAZIONE DELLE PARTECIPAZIONI SOCIETARIE – PERIMETRO SOGGETTIVO RILEVAZIONE UNIFICATA - ANALISI PER TIPOLOGIA DI AMMINISTRAZIONE. DATI 2018 AMMINISTRAZIONI ADEMPIENTI AMMINISTRAZIONI DI CUI HANNO DI CUI HANNO DICHIARATO DI TIPOLOGIA AMMINISTRAZIONI NEL PERIMETRO TOTALE COMUNICATO NON DETENERE DATI PARTECIPAZIONI SOCIETARIE n. n. %* n. %** n. %** AMMINISTRAZIONI PERIMETRO TUSP 12.947 10.201 79% 8.215 81% 1.986 19% Amministrazioni centrali 86 78 91% 31 40% 47 60% Ministeri e Presidenza del Consiglio dei Ministri 14 14 100% 7 50% 7 50% Agenzie fiscali 3 3 100% - 0% 3 100% Altre amministrazioni centrali 69 61 88% 24 39% 37 61% Amministrazioni locali 10.891 9.101 84% 8.019 88% 1.082 12% Regioni 20 20 100% 20 100% - 0% Città metropolitane e Province 102 101 99% 100 99% 1 1% Comuni 7.954 7.228 91% 7.030 97% 198 3% oltre 100.000 abitanti 45 45 100% 44 98% 1 2% da 50.001 a 100.000 abitanti 101 99 98% 98 99% 1 1% 10.001 a 50.000 abitanti 1.080 1.031 95% 1.001 97% 30 3% 5.001 a 10.000 abitanti 1.182 1.098 93% 1.075 98% 23 2% 1.001 a 5.000 abitanti 3.569 3.209 90% 3.131 98% 78 2% fino a 1.000 abitanti 1.977 1.746 88% 1.681 96% 65 4% Unioni di Comuni; Comunità montane 705 400 57% 251 63% 149 37% Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura; Unioni delle camere di commercio 100 100 100% 99 99% 1 1% regionali Enti locali del servizio sanitario 200 192 96% 91 47% 101 53% Università 68 68 100% 64 94% 4 6% Autorità portuali 16 16 100% 12 75% 4 25% Altre amministrazioni locali 1.726 976 57% 352 36% 624 64% Enti nazionali pubblici di previdenza e assistenza 2 2 100% 2 100% - 0% Automobile club d'Italia 104 102 98% 83 81% 19 19% Ordini professionali 1.864 918 49% 80 9% 838 91% AMMINISTRAZIONI SOLO S13 452 192 42% 47 24% 145 76% Organi costituzionali e di rilievo costituzionale 9 8 89% - 0% 8 100% Amministrazioni centrali solo S13 74 51 69% 17 33% 34 67% Amministrazioni locali solo S13 349 121 35% 22 18% 99 82% Casse privatizzate di previdenza 20 12 60% 8 67% 4 33% TOTALE AMMINISTRAZIONI (TUSP + SOLO S13) 13.399 10.393 78% 8.262 79% 2.131 21% Note: (*) Le percentuali degli adempienti totali sono calcolate rispetto alle amministrazioni nel perimetro. (**) Le percentuali delle amministrazioni che hanno comunicato dati o hanno inviato dichiarazione di non detenzione sono calcolate rispetto al totale delle amministrazioni adempienti. Con riferimento alla comunicazione delle partecipazioni, come elemento di novità rispetto al passato, si è ritenuto di uniformarsi alla definizione di partecipazione indiretta prevista dal TUSP4, chiedendo l’inserimento delle sole partecipazioni detenute per il tramite di società o organismi controllati (di seguito “tramiti controllate”). Diverse amministrazioni, tuttavia, hanno continuato a comunicare anche le partecipazioni indirette non richieste che, alla chiusura della rilevazione, sono state pari a 6.230. Per omogeneità tali partecipazioni sono state escluse dall’analisi. Le partecipazioni societarie, dirette e indirette attraverso tramiti controllate, dichiarate dalle amministrazioni del perimetro soggettivo TUSP sono state pari a 37.730, riconducibili a 5.561 società. 4 Ai sensi dell’art. 2, comma 1, lett. g), del D. Lgs. 19 agosto 2016, n. 175, la partecipazione indiretta è “la partecipazione in una società detenuta da un'amministrazione pubblica per il tramite di società o altri organismi soggetti a controllo da parte della medesima amministrazione pubblica”. 10 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 Le partecipazioni dichiarate dalle “Amministrazioni solo S13” sono state pari a 162, riconducibili a 146 partecipate, di cui solo 63 non dichiarate anche dalle amministrazioni del perimetro TUSP5. Le analisi che seguono fanno riferimento alle sole partecipazioni societarie riconducibili al perimetro soggettivo e oggettivo definito dal TUSP. La Tabella II.3Tabella II.3 riassume il numero complessivo di partecipazioni societarie comunicate nel corso della rilevazione unificata con il dettaglio di quelle escluse dalle analisi perché relative a partecipazioni non rientranti nell’ambito di disciplina del TUSP. TABELLA II.3 – FORME SOCIETARIE: PARTECIPATE E PARTECIPAZIONI PER PERIMETRO OGGETTIVO. DATI 2018 PARTECIPAZIONI PARTECIPATE PERIMETRO OGGETTIVO n. % n. % Totale dichiarate (dirette e indirette) 44.122 100% 6.069 100% Indirette attraverso tramiti non controllate 6.230 14,12% [452] [7,45%] Dichiarate da amministrazioni solo S13 162 0,37% [63] [1,04%] Perimetro Tusp 37.730 85,51% 5.561 91,63% Note: nella colonna partecipate, in parentesi quadre è riportato il numero di società, riconducibili alle partecipazioni “indirette attraverso tramiti non controllate” e dichiarate da “Amministrazioni solo S13”, non ricomprese tra quelle del perimetro TUSP oggetto di analisi. La somma di queste partecipate e di quelle del Perimetro TUSP non coincide con il numero totale delle partecipate dichiarate in quanto se uno stesso soggetto è partecipato da due amministrazioni appartenenti a tipologie differenti viene contato tra le partecipate di ciascuna di esse ma entra una sola volta nel calcolo delle partecipate del relativo aggregato. La Tabella II.5 riporta le partecipate e le partecipazioni societarie dichiarate dalle amministrazioni del perimetro TUSP. Complessivamente, le partecipazioni dirette rappresentano il 77 per cento e quelle indirette il 23 per cento delle 37.730 partecipazioni comunicate. Le Regioni sono caratterizzate da una prevalenza di partecipazioni indirette, che rappresentano oltre il 60 per cento del totale delle partecipazioni societarie possedute. Un fenomeno analogo è riscontrato per i Comuni con oltre 100 mila abitanti, sebbene le partecipazioni indirette raggiungano il 41 per cento del totale. Al contrario, detengono quasi esclusivamente partecipazioni dirette gli Enti nazionali pubblici di previdenza e assistenza (100 per cento), gli Ordini professionali (99 per cento), le Università (97 per cento), gli Enti locali del Servizio Sanitario (96 per cento), le Altre amministrazioni locali (93 per cento), le Unioni di comuni e le Comunità montale (90 per cento). Il rapporto tra partecipazioni e partecipate evidenzia che, in media, una società è partecipata da circa 7 amministrazioni. Il dato risente del peso delle partecipazioni societarie dei Comuni - determinato, per via della loro numerosità, da quelli più piccoli (fino a 5 mila abitanti) - per i quali si registrano in media 8 rapporti di partecipazione in una stessa società. I grandi Comuni (con popolazione superiore ai 50 mila abitanti) invece sono caratterizzati da un rapporto pressoché 5 Si precisa che: (1) quando una società partecipata è dichiarata sia da amministrazioni del perimento TUSP che da amministrazioni solo S13 nella tabella viene imputata ai primi; (2) tra gli enti solo S13 che hanno dichiarato partecipazioni societarie sono incluse numerose società e fondazioni a controllo pubblico; le loro società partecipate dirette sono, di conseguenza, società partecipate indirettamente dalle amministrazioni del perimetro TUSP. MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 11
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 unitario tra partecipazioni e partecipate, così come le altre grandi amministrazioni (Ministeri e Presidenza del Consiglio dei Ministri, Altre amministrazioni centrali, Regioni, Città metropolitane e Province, Enti nazionali pubblici di previdenza e assistenza, ma anche Autorità portuali). TABELLA II.4 - FORME SOCIETARIE: PARTECIPATE E PARTECIPAZIONI - PERIMETRO TUSP – ANALISI PER TIPOLOGIA DI AMMINISTRAZIONE. DATI 2018 PARTECIPAZIONI PARTECIPATE DIRETTE E INDIRETTE ATTRAVERSO INDIRETTE ATTRAVERSO DIRETTE TOTALE TIPOLOGIA AMMINISTRAZIONI TRAMITI CONTROLLATE TRAMITI CONTROLLATE partecipazioni su n. n. % n. % n. partecipate AMMINISTRAZIONI PERIMETRO TUSP 5.561 6,78 28.987 76,83% 8.743 23,17% 37.730 Amministrazioni centrali 228 1,19 229 84,19% 43 15,81% 272 Ministeri e Presidenza del Consiglio dei Ministri 52 1,00 42 80,77% 10 19,23% 52 Altre amministrazioni centrali 178 1,24 187 85,00% 33 15,00% 220 Amministrazioni locali 5.284 7,03 28.481 76,67% 8.668 23,33% 37.149 Regioni 712 1,04 293 39,65% 446 60,35% 739 Città metropolitane e Province 822 1,20 794 80,28% 195 19,72% 989 Comuni 3.798 8,20 23.589 75,75% 7.553 24,25% 31.142 oltre 100.000 abitanti 751 1,11 491 59,16% 339 40,84% 830 da 50.001 a 100.000 abitanti 723 1,19 582 67,52% 280 32,48% 862 10.001 a 50.000 abitanti 1.965 3,00 4.227 71,67% 1.671 28,33% 5.898 5.001 a 10.000 abitanti 1.379 3,83 3.754 71,02% 1.532 28,98% 5.286 1.001 a 5.000 abitanti 1.677 7,49 9.848 78,41% 2.712 21,59% 12.560 fino a 1.000 abitanti 859 6,64 4.687 82,14% 1.019 17,86% 5.706 Unioni di Comuni; Comunità montane 362 2,04 668 90,39% 71 9,61% 739 Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura; Unioni delle camere di commercio 595 2,97 1.452 82,03% 318 17,97% 1.770 regionali Enti locali del servizio sanitario 92 1,97 174 96,13% 7 3,87% 181 Università 575 1,40 784 97,15% 23 2,85% 807 Autorità portuali 64 1,02 58 89,23% 7 10,77% 65 Altre amministrazioni locali 450 1,59 669 93,31% 48 6,69% 717 Enti nazionali pubblici di previdenza e assistenza 7 1,00 7 100,00% - 0,00% 7 Automobile club d'Italia 155 1,26 164 84,10% 31 15,90% 195 Ordini professionali 47 2,28 106 99,07% 1 0,93% 107 Note: (1) La somma del numero delle partecipate dalle diverse tipologie di amministrazioni può non coincidere con il numero delle partecipate dai rispettivi aggregati e, a sua volta, la somma delle partecipate dagli aggregati può non coincidere con il numero complessivo di partecipate dalle amministrazioni pubbliche. Se uno stesso soggetto è partecipato da due amministrazioni appartenenti a tipologie differenti viene contato tra le partecipate di ciascuna di esse ma entra una sola volta nel calcolo delle partecipate del relativo aggregato. (2) Le partecipazioni totali non corrispondono alla somma tra partecipazioni dirette e indirette in quanto i casi in cui l’amministrazione partecipa un soggetto sia in via diretta che in via indiretta sono inclusi una sola volta nel calcolo delle partecipazioni totali. (3) Per le partecipazioni dirette e indirette le percentuali sono calcolate rispetto al totale di riga, mentre per le partecipate le percentuali fanno riferimento al rapporto tra totale partecipazioni e numero partecipate, per riga. Con riferimento alla forma giuridica la società a responsabilità limitata e la società per azioni risultano essere le tipologie prevalenti, rappresentando complessivamente quasi il 78 per cento del totale, mentre il restante 22 per cento è distribuito prevalentemente tra le società consortili e società cooperative. (Tabella II.5). Le società per azioni e le società consortili sono interessate da un numero di partecipazioni più elevato, in media pari a 10. Per le società cooperative si registrano in media 6 partecipazioni pubbliche. Le società a responsabilità limitata, a cui corrisponde quasi la metà delle società del perimetro TUSP (47 per cento), sono partecipate in media da 4 soci pubblici. 12 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 TABELLA II.5 – FORME SOCIETARIE: PARTECIPATE E PARTECIPAZIONI - PERIMETRO TUSP - ANALISI PER FORMA GIURIDICA. DATI 2018 PARTECIPATE PARTECIPAZIONI FORMA GIURIDICA n. % n. % Società a responsabilità limitata 2.632 47,33% 10.517 27,87% Società per azioni 1.684 30,28% 16.391 43,44% Società consortile a responsabilità limitata 773 13,90% 7.355 19,49% Società cooperativa 304 5,47% 1.860 4,93% Società consortile per azioni 146 2,63% 1.584 4,20% Società estera 20 0,36% 20 0,05% Società semplice 2 0,04% 3 0,01% TOTALE 5.561 100,00% 37.730 100,00% Le analisi dello stato di attività (Tabella II.6) mostrano che, su un totale di 5.561 società censite, 4.340 risultano attive6 (78 per cento), a cui corrispondono 32.366 partecipazioni (86 per cento del totale). Le società in liquidazione rappresentano il 14 per cento del totale e concentrano il 10 per cento delle partecipazioni. La distribuzione per anno di inizio della procedura (Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.) evidenzia un numero più elevato di società per le quali le procedure di liquidazione sono state avviate nel 2017 o nel 2018 e, più in generale, un andamento crescente nell’ultimo quinquennio, probabile conseguenza del processo di razionalizzazione avviato dal TUSP e dalle precedenti disposizioni di cui all’art. 1, commi 611-612, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità per il 2015). Non sono trascurabili i casi di procedure che si protraggono da più di cinque anni. Su un totale di 803 società in liquidazione, infatti, il 36 per cento è interessato da procedure in corso da oltre 5 anni, mentre il 9 per cento da procedure in corso da oltre 10 anni. Le società soggette a procedure concorsuali sono il 5 per cento, a cui sono collegate il 3 per cento delle partecipazioni. Il profilo temporale dell’avvio della procedura evidenzia, anche in questo caso, il protrarsi delle procedure concorsuali delle società, nel 35 per cento dei casi in corso da più di 5 anni e nell’8 per cento da oltre 10 anni (Figura II.2). 6 Nel presente rapporto per società attive si intendono le società che non sono soggette a procedure di liquidazione, a procedure concorsuali o che non sono inattive. La condizione di inattività può derivare dal fatto che l’impresa non ha ancora iniziato l’attività produttiva perché, ad esempio, è in attesa del rilascio delle necessarie autorizzazioni, non ha presentato la dichiarazione di inizio attività oppure si è verificata un’interruzione dell’attività per tutto l’esercizio (ad es. nel caso di ristrutturazioni dei locali, provvedimenti sanzionatori, ecc.). MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 13
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 TABELLA II.6 – FORME SOCIETARIE: PARTECIPATE E PARTECIPAZIONI - PERIMETRO TUSP – ANALISI PER STATO DI ATTIVITÀ. DATI 2018 PARTECIPATE PARTECIPAZIONI STATO ATTIVITÀ n. % n. % Società attive 4.340 78,04% 32.366 85,78% Società in liquidazione 803 14,44% 3.885 10,30% Società soggette a procedure concorsuali 296 5,32% 1.106 2,93% Società inattive 122 2,19% 373 0,99% TOTALE 5.561 100,00% 37.730 100,00% FIGURA II.1 - SOCIETÀ DEL PERIMETRO TUSP CON PROCEDURE DI LIQUIDAZIONE IN CORSO – ANALISI PER ANNO DI INIZIO DELLA PROCEDURA. DATI 2018 FIGURA II.2 - SOCIETÀ DEL PERIMETRO TUSP CON PROCEDURE CONCORSUALI IN CORSO – ANALISI PER ANNO DI INZIO DELLA PROCEDURA. DATI 2018 14 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 Analizzando lo stato di attività su base territoriale, ossia rispetto alla Regione in cui è localizzata la sede legale della società (Tabella II.7), si evidenziano regioni che registrano una quota consistente di società attive rispetto al totale e altre in cui, al contrario, è ubicata una percentuale maggiore di società inattive o soggette a procedure concorsuali o di liquidazione. Alcune società sono a partecipazione multiregionale (quindi sono partecipate anche da Enti appartenenti a Regioni diverse da quella di ubicazione della società), tuttavia esiste una certa correlazione tra la sede legale della società e la Regione di appartenenza degli enti soci, in ragione del fatto che il fenomeno partecipativo a livello locale riguarda servizi ad interesse e dimensione territoriale. Pertanto, con una buona approssimazione, si possono individuare delle Regioni in cui hanno la loro sede legale società prevalentemente, se non esclusivamente, attive (tra l’80 e il 100 per cento del totale in Trentino–Alto Adige, Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Piemonte, Marche) e Regioni nelle quali la percentuale di società inattive o con procedure in corso sono più elevate. In particolare, si evidenzia il Molise, con la percentuale di società attive più bassa, pari al 47 per cento, seguita da Basilicata, Campania, Sardegna, Sicilia, Calabria, Umbria, con percentuali di società attive che non superano il 70 per cento. La Basilicata, infine, si distingue anche per la percentuale di società inattive, che ammonta al 12 per cento di quelle ubicate in Regione. TABELLA II.7 - SOCIETÀ - PERIMETRO TUSP – ANALISI PER REGIONI E STATO DI ATTIVITÀ. DATI 2018 Società con Società con Società attive Società inattive procedura procedura di Totali Regioni concorsuale liquidazione n. % n. % n. % n. % n. ABRUZZO 147 72,77% 7 3,47% 8 3,96% 40 19,80% 202 BASILICATA 34 59,65% 7 12,28% 2 3,51% 14 24,56% 57 CALABRIA 98 66,22% 5 3,38% 23 15,54% 22 14,86% 148 CAMPANIA 205 61,75% 5 1,51% 39 11,75% 83 25,00% 332 EMILIA-ROMAGNA 380 85,20% 8 1,79% 13 2,91% 45 10,09% 446 FRIULI-VENEZIA GIULIA 143 86,14% 2 1,20% 3 1,81% 18 10,84% 166 LAZIO 286 72,96% 10 2,55% 28 7,14% 68 17,35% 392 LIGURIA 143 75,26% 1 0,53% 7 3,68% 39 20,53% 190 LOMBARDIA 673 83,81% 14 1,74% 21 2,62% 95 11,83% 803 MARCHE 192 80,33% 5 2,09% 8 3,35% 34 14,23% 239 MOLISE 24 47,06% 1 1,96% 10 19,61% 16 31,37% 51 PIEMONTE 281 80,98% 3 0,86% 16 4,61% 47 13,54% 347 PUGLIA 230 77,70% 7 2,36% 19 6,42% 40 13,51% 296 SARDEGNA 93 63,27% 4 2,72% 9 6,12% 41 27,89% 147 SICILIA 175 63,64% 11 4,00% 19 6,91% 70 25,45% 275 TOSCANA 350 79,19% 9 2,04% 28 6,33% 55 12,44% 442 TRENTINO - ALTRO ADIGE 377 94,96% 7 1,76% 5 1,26% 8 2,02% 397 UMBRIA 89 67,42% 3 2,27% 11 8,33% 29 21,97% 132 VALLE D'AOSTA/VALLÉE D'AOSTE 63 92,65% 3 4,41% 1 1,47% 1 1,47% 68 VENETO 337 82,00% 10 2,43% 26 6,33% 38 9,25% 411 ESTERO 20 100,00% - 0,00% 0 0,00% - 0,00% 20 Totale 4.340 78% 122 2% 296 5% 803 14% 5.561 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 15
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 II.2 I SERVIZI AFFIDATI A SOCIETÀ PARTECIPATE DALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI Nel presente paragrafo sono riportate le analisi relative alle informazioni comunicate dalle Amministrazioni locali con riferimento all’affidamento dei servizi alle società partecipate. Le Amministrazioni locali hanno dichiarato 13.922 affidamenti di servizi, che riguardano 2.391 su un totale di 5.284 società partecipate censite. Occorre precisare che più amministrazioni possono aver affidato servizi alla medesima società, come nel caso dei numerosi Comuni che affidano alle società partecipate servizi locali di pubblica utilità7. Per tale motivo, il numero di affidamenti censiti (13.922) risulta molto più alto del numero delle società affidatarie (2.391). Allo stesso tempo, la stessa amministrazione può affidare diversi servizi alla stessa partecipata, come accade nel caso delle società multiservizi. Gli affidamenti riguardano prevalentemente le società partecipate direttamente, con 12.588 servizi affidati a 2.093 società, mentre solo nel 10 per cento circa dei casi (1.334) i servizi sono stati affidati a 378 società partecipate in forma indiretta. Con riferimento alla distribuzione dei servizi affidati per categoria di amministrazione (Tabella II.8) l’analisi mostra che i Comuni hanno affidato prevalentemente servizi pubblici ricadenti nel settore secondario (che rappresentano più del 60 per cento del numero complessivo dei servizi affidati), in particolare quelli relativi alla fornitura di energia elettrica, del gas, dei servizi idrici e della gestione dei rifiuti, mentre le Regioni, le Province e le altre amministrazioni locali (che includono prevalentemente Camere di commercio, Università, enti del servizio sanitario nazionale) hanno affidato alle società partecipate principalmente altre tipologie di servizi, in particolare quelli erogati a supporto di funzioni amministrative di cui resta titolare l’amministrazione di riferimento e con i quali la stessa amministrazione provvede al perseguimento dei propri fini istituzionali (ad es. attività professionali, scientifiche e tecniche, servizi di supporto alle imprese, servizi di informazione e comunicazione). 7 I servizi locali di pubblica utilità sono quelli, tipicamente di competenza delle Amministrazioni locali, che mirano a soddisfare direttamente le esigenze della collettività (ad es. la fornitura dei servizi idrici, del gas, della raccolta rifiuti, del trasporto locale). 16 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 TABELLA II.8 – SERVIZI AFFIDATI ALLE SOCIETÀ PARTECIPATE DALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI – ANALISI PER SETTORE DI ATTIVITÀ E TIPOLOGIA DI AMMINISTRAZIONE. DATI 2018. ALTRE PROVINCE E CITTÀ REGIONI COMUNI AMMINISTRAZIONI TOTALE SETTORE DI ATTIVITÀ METROPOLITANE LOCALI n. n. n. n. n. Settore primario 2 0 18 8 28 A - AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 2 0 18 8 28 Settore secondario 13 23 7792 109 7937 B - ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 0 0 0 0 0 C - ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 0 0 25 2 27 D - FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA 6 5 767 49 827 E - FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO 4 7 6.732 53 6.796 F - COSTRUZIONI 3 11 268 5 287 Settore terziario 95 97 4.767 998 5.957 G - COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI 1 0 169 2 172 H - TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO 24 24 775 21 844 I - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 0 0 69 4 73 J - SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 16 19 894 415 1.344 K - ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE 8 3 74 9 94 L - ATTIVITA' IMMOBILIARI 8 3 223 13 247 M - ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE 20 23 1.121 232 1.396 N - NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE 12 15 910 204 1.141 O - AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA 1 3 151 9 164 P - ISTRUZIONE 2 3 93 31 129 Q - SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE 1 0 70 42 113 R - ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO 2 3 102 5 112 S - ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI 0 1 114 11 126 U - ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI 0 0 2 0 2 TOTALE 110 120 12.577 1.115 13.922 Per quanto riguarda la modalità con le quali le Amministrazioni locali hanno affidato servizi alle società partecipate, i dati evidenziano (Tabella II.9) la forte prevalenza degli affidamenti diretti (quasi il 93 per cento). Gli affidamenti con gara e quelli con gara a doppio oggetto (complessivamente pari al 7 per cento del totale) afferiscono per lo più ai servizi pubblici locali (rispettivamente 68 e 69 per cento del totale dei servizi affidati con tali tipologie). ZI AFFIDATI PER CATEGORIA DI AMMINISTRAZIONE TABELLA II.9– SERVIZI AFFIDATI ALLE SOCIETÀ PARTECIPATE DALLE AMMINISTRAZIONI LOCALI – ANALISI PER SETTORE DI ATTIVITÀ E MODALITÀ DI AFFIDAMENTO. DATI 2018. AFFIDAMENTO AFFIDAMENTO GARA A DOPPIO TOTALE SETTORE DI ATTIVITÀ DIRETTO TRAMITE GARA OGGETTO n. n. n. n. Settore primario 26 2 0 28 A - AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 26 2 0 28 Settore secondario 7.267 542 128 7.937 B - ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 0 0 0 0 C - ATTIVITÀ MANIFATTURIERE 27 0 0 27 D - FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA 750 73 4 827 E - FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO 6.219 456 121 6.796 F - COSTRUZIONI 271 13 3 287 Settore terziario 5.645 256 56 5.957 G - COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI 156 12 4 172 H - TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO 713 123 8 844 I - ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 55 7 11 73 J - SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 1.319 19 6 1.344 K - ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSICURATIVE 76 18 0 94 L - ATTIVITA' IMMOBILIARI 239 7 1 247 M - ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE 1.366 27 3 1.396 N - NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE 1.114 14 13 1.141 O - AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA 162 2 0 164 P - ISTRUZIONE 121 7 1 129 Q - SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE 105 6 2 113 R - ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO 107 4 1 112 S - ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI 111 9 6 126 U - ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI 1 1 0 2 TOTALE 12.938 800 184 13.922 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 17
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 III. I PROVVEDIMENTI DI REVISIONE PERIODICA – LE PARTECIPAZIONI DETENUTE AL 31 DICEMBRE 2018 Il TUSP, in attuazione della delega di cui al combinato disposto degli articoli 16 e 18 della legge 7 agosto 2015, n. 124, ha ordinato, in un quadro organico, le numerose disposizioni normative fino ad allora vigenti in materia di società a partecipazione pubblica, ridisegnandone la disciplina con la finalità di ridurre e razionalizzare le partecipazioni societarie pubbliche, avendo anche riguardo ad una efficiente gestione delle partecipazioni medesime e al contenimento della spesa pubblica. Il primo intervento di razionalizzazione, che ha riguardato le partecipazioni societarie detenute dalle amministrazioni di cui all’articolo 2, comma 1, lett. a), del TUSP8, è stato realizzato in attuazione dell’articolo 24 del Testo Unico, che ha fatto obbligo alle amministrazioni di procedere, entro il 30 settembre 2017, con provvedimento motivato, alla “revisione straordinaria” delle partecipazioni dirette e indirette dalle stesse detenute al 23 settembre 2016, data di entrata in vigore del TUSP. Ultimata la fase di “revisione straordinaria” delle partecipazioni, l’articolo 20 del medesimo testo legislativo impone alle amministrazioni l’obbligo di procedere, con cadenza annuale, all’analisi dell'assetto complessivo delle società in cui detengono partecipazioni, dirette o indirette, predisponendo, ove ricorrano i presupposti di cui al comma 2 del medesimo articolo, un piano di riassetto per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione. In attuazione dell’articolo 20 del TUSP, le amministrazioni hanno adottato il primo provvedimento di razionalizzazione periodica nel corso dell’anno 2018, con riferimento alle partecipazioni societarie detenute alla data del 31 dicembre 2017. Considerata la cadenza annuale dell’obbligo di razionalizzazione periodica delle partecipazioni, il secondo provvedimento di razionalizzazione periodica è stato adottato nel corso dell’anno 2019, con riferimento alle partecipazioni societarie detenute alla data del 31 dicembre 2018. Il monitoraggio sul corretto adempimento dell’obbligo di razionalizzazione prescritto dall’articolo 20 del TUSP è effettuato attraverso l’analisi dei dati e delle informazioni contenuti nei provvedimenti di razionalizzazione trasmessi al Dipartimento del Tesoro dalle amministrazioni attraverso l’applicativo Partecipazioni del Portale Tesoro. 8 Si fa riferimento alle amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 165 del 2001, i loro consorzi o associazioni per qualsiasi fine istituiti, gli enti pubblici economici e le autorità di sistema portuale. 18 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 Il presente capitolo analizza, pertanto, i dati relativi all’esito della seconda razionalizzazione periodica delle partecipazioni effettuata dalle amministrazioni ai sensi dell’articolo 20, comma 1, del TUSP, con riferimento a quelle detenute alla data del 31 dicembre 2018. L’analisi, in particolare, intende evidenziare le dimensioni, le caratteristiche e le problematiche che investono il fenomeno delle società a partecipazione pubblica, nonché i risultati ad oggi raggiunti dal Testo Unico. III.1 LE DETERMINAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE L’articolo 20, comma 1, del TUSP, fa obbligo alle amministrazioni di procedere alla razionalizzazione delle partecipazioni dirette e indirette dalle stesse detenute, nell’ipotesi in cui ricorra uno dei presupposti indicati nel comma 2 del medesimo articolo. Come indicato nella Tabella II.2, il numero delle amministrazioni rientranti nel perimetro soggettivo del TUSP è pari a 12.947. Di queste, le amministrazioni che hanno adempiuto all’obbligo di comunicare i dati contenuti nel provvedimento di razionalizzazione adottato entro il 31 dicembre 2019 (comprese le comunicazioni di non detenzione di partecipazioni societarie) sono state 10.201, pari al 79 per cento del totale. Le partecipazioni societarie, dirette e indirette, dichiarate dalle amministrazioni rientranti nel perimetro TUSP (37.730 partecipazioni riconducibili a 5.561 società) sono state depurate dalle partecipazioni detenute da amministrazioni soggette a disposizioni che esentano, posticipano o limitano l’obbligo di revisione periodica (province autonome di Trento e Bolzano, ACI). In tal modo sono state individuate le 35.720 partecipazioni societarie dichiarate dalle amministrazioni pubbliche che hanno adottato il provvedimento. Ai fini delle analisi condotte nel presente capitolo, inoltre, sono state escluse le partecipazioni in società alle quali il TUSP si applica solo ove espressamente previsto o che sono esentate dall’obbligo di razionalizzazione: - Partecipazioni in società quotate come definite dall’articolo 2, comma 1, lett. p), del TUSP9, e nelle società da esse controllate (art.1, comma 5, del TUSP); - Partecipazioni in Gruppi di Azione Locale (GAL) (art.26, comma 6-bis, del TUSP). 9 Ai sensi dell’art. 2, comma 1, lett. p) del TUSP si intendono «società quotate»: le società a partecipazione pubblica che emettono azioni quotate in mercati regolamentati; le società che hanno emesso, alla data del 31 dicembre 2015, strumenti finanziari, diversi dalle azioni, quotati in mercati regolamentati”. MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 19
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 Parimenti non sono state considerate, in quanto non significative ai fini dell’analisi, le seguenti partecipazioni10: - Partecipazioni detenute in società in liquidazione; - Partecipazioni in società assoggettate a procedure concorsuali11; - Partecipazioni dichiarate come detenute alla data del 31 dicembre 2018, ma non più detenute alla data di approvazione del provvedimento. Al netto delle partecipazioni elencate, le partecipazioni considerate rilevanti ai fini delle analisi del presente capitolo sono state pari a 25.642, detenute in 3.697 società. Rispetto ad esse, le amministrazioni hanno comunicato di voler mantenere 21.297 partecipazioni, detenute in 2.895 società; per altre 4.345 partecipazioni (detenute in 1.525 società12), le amministrazioni hanno invece manifestato la volontà di procedere ad uno o più interventi di razionalizzazione (Tabella III.1 e Tabella III.2). Tali determinazioni delle amministrazioni (mantenimento o razionalizzazione) saranno di seguito identificate col termine “esiti” della rilevazione. Più in dettaglio, il fenomeno delle società a partecipazione pubblica è maggiormente diffuso nell’ambito delle amministrazioni comunali. Infatti, delle 7.384 amministrazioni adempienti13, 6.437 sono Comuni, che detengono, complessivamente, 21.328 partecipazioni, pari all’83,18 per cento del totale delle partecipazioni dichiarate. Ciò comporta che, attualmente, la portata dell’esito applicativo della riforma delle società a partecipazione pubblica, attuata con l’approvazione del TUSP, dipende, per quanto attiene ai processi di razionalizzazione delle partecipazioni societarie, dal tasso di aderenza dei Comuni interessati agli adempimenti prescritti dal medesimo Testo Unico. 10 Per le partecipazioni detenute in società poste in liquidazione e per le partecipazioni non più detenute alla data del provvedimento, l’amministrazione non compila il campo dell’applicativo relativo all’esito di ricognizione (mantenimento senza interventi o razionalizzazione). 11 Per le partecipazioni detenute in società assoggettate a procedure concorsuali era previsto che le amministrazioni compilassero il campo dell’applicativo relativo all’esito della ricognizione. La compilazione del citato campo informativo non sarà più richiesta a partire dalla revisione periodica 2020, non essendo risultata significativa tale informazione. 12 Si ricorda che per una stessa società le amministrazioni partecipanti possono dichiarare diversi esiti della revisione. 13 Si fa riferimento alle amministrazioni adempienti che detengono almeno una partecipazione non rientrante nelle casistiche di esclusione considerate ai fini delle presenti analisi. 20 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 TABELLA III.1 - PARTECIPAZIONI DISTINTE PER TIPOLOGIA DI AMMINISTRAZIONE. DATI 2018. di cui: Oggetto di Mantenimento senza Oggetto di Razionalizzazione Amministrazioni Partecipazioni interventi di razionalizzazione (numero) (numero) (percentuale) (numero) (percentuale) (numero) (percentuale) Ministeri 7 38 0,15% 33 86,84% 5 13,16% Altre Amministrazioni centrali 20 170 0,66% 114 67,06% 56 32,94% Regioni 20 501 1,95% 251 50,10% 250 49,90% Città Metropolitane e Province 96 529 2,06% 330 62,38% 199 37,62% Comuni 6.437 21.328 83,18% 18.206 85,36% 3.122 14,64% Unioni di Comuni e Comunita' Montane 187 416 1,62% 338 81,25% 78 18,75% Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura e Unioni delle 97 1.249 4,87% 941 75,34% 308 24,66% Camere di Commercio regionali Enti locali del Servizio Sanitario 88 154 0,60% 113 73,38% 41 26,62% Universita' 64 605 2,36% 413 68,26% 192 31,74% Autorita' portuali 12 54 0,21% 39 72,22% 15 27,78% Altre Amministrazioni locali 282 501 1,95% 432 86,23% 69 13,77% Enti Nazionali Di Previdenza e Assistenza 2 2 0,01% 1 50,00% 1 50,00% Ordini professionali 72 95 0,37% 86 90,53% 9 9,47% Totale generale 7.384 25.642 100% 21.297 83,06% 4.345 16,94% MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 21
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 TABELLA III.2 – SOCIETÀ PARTECIPATE DISTINTE PER TIPOLOGIA DI AMMINISTRAZIONE. DATI 2018. di cui: Interessate da dichiarazioni di Interessate da dichiarazioni di Amministrazioni Società Partecipate Mantenimento senza interventi di Razionalizzazione della razionalizzazione della partecipazione partecipazione (numero) (numero) (numero) (percentuale) (numero) (percentuale) Ministeri 7 38 33 86,84% 5 13,16% Altre Amministrazioni centrali 20 138 102 67,11% 50 32,89% Regioni 20 485 243 49,39% 249 50,61% Città Metropolitane e Province 96 431 277 61,97% 170 38,03% Comuni 6.437 2.483 2.038 68,32% 945 31,68% Unioni di Comuni e Comunita' Montane 187 207 163 73,76% 58 26,24% Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura e Unioni delle 97 341 236 62,60% 141 37,40% Camere di Commercio regionali Enti locali del Servizio Sanitario 88 75 58 71,60% 23 28,40% Universita' 64 438 298 64,09% 167 35,91% Autorita' portuali 12 53 38 71,70% 15 28,30% Altre Amministrazioni locali 282 289 236 78,67% 64 21,33% Enti Nazionali Di Previdenza e Assistenza 2 2 1 50,00% 1 50,00% Ordini professionali 72 37 33 82,50% 7 17,50% Totale generale 7.384 3.697 2.895 65,50% 1.525 34,50% Note: la non-univocità del “legame” tra società partecipate e amministrazioni implica che la somma del numero di società partecipate dalle diverse tipologie di amministrazioni non coincide con il numero complessivo di società partecipate dalle amministrazioni pubbliche. Se una stessa società è partecipata da più amministrazioni appartenenti a tipologie differenti viene conteggiata tra le partecipate di ciascuna di esse ma entra una sola volta nel conteggio delle partecipate totali. Analogamente, se una stessa società è interessata da esiti differenti dichiarati da amministrazioni diverse, la medesima rientra tra i conteggi di ciascun esito ma nella colonna “Società Partecipate” è conteggiata una sola volta. 22 MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE
RAPPORTO SULLE PARTECIPAZIONI DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE – DATI 2018 L’analisi condotta sui provvedimenti di razionalizzazione periodica approvati dalle amministrazioni, entro il 31 dicembre 2019, ha consentito, altresì, di esaminare le tipologie di intervento per cui hanno optato le amministrazioni socie prevedendole nei propri provvedimenti di razionalizzazione. Dal punto di vista normativo, l’articolo 20, comma 1, del TUSP, prescrive alle amministrazioni l’obbligo di predisporre, ove ricorrano i presupposti di cui al successivo comma 2, un piano di riassetto “…per la loro razionalizzazione, fusione o soppressione, anche mediante messa in liquidazione o cessione”. Dall’analisi dei provvedimenti trasmessi, emerge che essi riguardano soprattutto le partecipazioni in società per azioni (circa 11.700), di cui solo il 14 per cento è interessato da misure di razionalizzazione14. TABELLA III.3 – PARTECIPAZIONI DISTINTE PER ESITO DELLA RICOGNIZIONE E PER TIPOLOGIA DELLA SOCIETA’ PARTECIPATA. DATI 2018. di cui: Oggetto di Mantenimento Oggetto di Società senza interventi di Razionalizzazione Partecipazioni Tipologia Partecipate razionalizzazione (num.) (num.) (num.) (%) (num.) (%) Società per azioni 1.153 11.690 10.043 85,91% 1.647 14,09% Società a responsabilità limitata 1.819 7.299 5.835 79,94% 1.464 20,06% Società consortile per azioni 105 1.249 971 77,74% 278 22,26% Società consortile a responsabilità limitata 406 4.378 3.629 82,89% 749 17,11% Società cooperativa 197 1.008 805 79,86% 203 20,14% Società semplice 2 3 3 100,00% 0,00% Società estera 15 15 11 73,33% 4 26,67% Totale 3.697 25.642 21.297 83,06% 4.345 16,94% Con riferimento agli interventi di razionalizzazione previsti, (v. Tabella III.4) nella maggior parte dei casi, le amministrazioni hanno dichiarato di voler dismettere la propria partecipazione societaria tramite cessione a titolo oneroso (40,90 per cento del totale) o esercizio del diritto di recesso dalla società partecipata (14,89 per cento dei casi). Gli interventi di razionalizzazione che incidono sulla struttura societaria, invece, rappresentano, per quanto attiene alla fusione, quasi il 14 per cento delle modalità di razionalizzazione complessivamente indicate (in dettaglio, sul totale, oltre il 9 per cento tramite incorporazione, oltre il 4 per cento per unione con altra 14 Come già illustrato nel capitolo precedente, la maggioranza delle società partecipate da pubbliche amministrazioni sono costituite sotto forma di società a responsabilità limitata, ma la maggioranza delle partecipazioni societarie è detenuta in società per azioni. MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE 23
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