Ranking multicriteriale di politiche di incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici
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Ranking multicriteriale di politiche di incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici Chiara D’Alpaos*, Paolo Bragolusi** parole chiave: edifici, riqualificazione energetica, efficienza energetica, politiche di incentivazione, AHP Abstract Il miglioramento dell’efficienza energetica degli edifi- di variabili decisionali e attori. Politiche di incentiva- ci residenziali è una questione cruciale in Italia, dove il zione efficaci rispetto al costo dovrebbero, infatti, esse- 55% del patrimonio edilizio ha più di 40 anni e lo stock re in grado di stimolare gli investimenti, ridurre i costi immobiliare è responsabile di circa il 33% del consumo sociali e ambientali, nonché di promuovere l’innova- di energia primaria. Il settore residenziale Italiano, attra- zione tecnologica. Tale complessità è esacerbata dalla verso l’attivazione di interventi di riqualificazione ener- presenza di stringenti vincoli di bilancio e dalla man- getica degli edifici, presenta, pertanto, un notevole canza di risorse finanziarie pubbliche. Al fine di favori- potenziale ai fini della riduzione del consumo di ener- re la realizzazione di interventi di riqualificazione effi- gia e delle emissioni di gas serra. I Governi hanno gene- caci rispetto al costo, il decisore pubblico deve pren- ralmente a disposizione un’ampia gamma di strumenti dere in considerazione, congiuntamente all’età degli al fine di indurre gli investitori, ed in particolare i pro- edifici e ai materiali da costruzione, i costi e i benefici prietari, ad intraprendere attività di ristrutturazione che sociali, gli obiettivi nazionali ed europei, gli aspetti rendano gli immobili più efficienti dal punto di vista ambientali. In questo contesto, in cui è necessario per- energetico: investimenti diretti, strumenti normativi (ad seguire molteplici obiettivi, gli approcci multicriteriali esempio standard tecnologici e sulle prestazioni ener- forniscono un appropriato quadro teorico-metodolo- getiche), strumenti economici, campagne di informa- gico per affrontare la complessità dei numerosi fattori zione e approcci volontari. A partire dal 2006, il Gover- economici, fisici, sociali, culturali e ambientali che con- no Italiano ha introdotto una serie di incentivi fiscali notano il disegno di politiche di incentivazione. Nel volti al miglioramento dell’efficienza energetica negli presente contributo viene proposto un modello multi- edifici residenziali. Durante il periodo 1998-2016 il costo criteriale di aiuto alle decisioni per supportare il policy per il Governo Italiano dovuto agli incentivi fiscali (qua- maker nell’identificazione delle priorità di implemen- li ad esempio le detrazioni fiscali) è stato estremamen- tazione di politiche di incentivazione sostenibili. In par- te elevato rispetto al gettito. Gli incentivi si sono per- ticolare, viene ideato e sviluppato un modello gerar- tanto rivelati eccessivamente costosi e non efficaci chico multicriteriale, che fonda sull’Analityc Hierarchy rispetto al costo. Il disegno e l’implementazione di poli- Process (AHP), atto a creare un ranking degli strumenti tiche di riqualificazione energetica degli edifici sono di incentivazione degli investimenti in riqualificazione processi complessi che coinvolgono un gran numero energetica degli edifici in Italia. rivista valori e valutazioni n. 21 - 2018 15
1. INTRODUZIONE che e le iniziative del settore risultano inadeguate nel favo- rire gli investimenti e, dall’altro, che gli interventi di riqua- Gli edifici costruiti in Italia antecedentemente al 1990 rap- lificazione energetica sono ancora troppo limitati per por- presentano la maggioranza dello stock complessivo delle tare ad una efficace riduzione dei consumi energetici degli abitazioni (89%) e sono responsabili del 33% del consumo edifici esistenti. Oltre alle barriere tecniche, finanziarie e complessivo di energia primaria (CRESME, 2012; ENEA, sociali, alla struttura proprietaria e occupazionale che 2017a; Ministero dello Sviluppo Economico, 2017). Duran- influenza fortemente la fattibilità e la numerosità delle te l’ultimo decennio, il settore edile ha attraversato una ristrutturazioni economicamente vantaggiose, è interes- fase di forte declino a causa della crisi economica scop- sante notare che i proprietari sono spesso riluttanti al rin- piata nel 2008, a seguito della quale le nuove costruzioni novamento a causa della limitata disponibilità di capitale, sono diventate una quota residuale rispetto agli interven- dell’incertezza sulla effettiva entità del risparmio energe- ti edilizi realizzati, rappresentando circa l’1% (su base annua- tico, dei rendimenti finanziari e dell’affidabilità degli appal- le) dell’intero patrimonio edilizio. Il miglioramento del- tatori (Wilson et al. 2015; Conticelli et al. 2017; Wilson et al., l’efficienza energetica degli edifici residenziali è una que- 2018). stione cruciale in Italia, dove lo stock esistente presenta Per indurre i proprietari a intraprendere interventi di riqua- uno tra i maggiori potenziali in Europa per il risparmio ener- lificazione energetica degli edifici, i Governi possono intro- getico e la riduzione delle emissioni di gas serra (GHG), da durre un’ampia gamma di politiche di incentivazione: inve- realizzare in particolare attraverso interventi di riqualifi- stimenti diretti, strumenti normativi (quali ad esempio l’im- cazione ed efficientamento energetico (Artola et al., 2016; posizione di standard tecnologici e sulle prestazioni ener- Conticelli et al., 2017). Al fine di perseguire il raggiungi- mento degli obiettivi di policy stabiliti dall’Unione Euro- getiche), strumenti economici, campagne di informazio- pea per il periodo compreso tra il 2020 e il 2030, il Governo ne e approcci volontari (Lee e Yik, 2004; Atanasiu et al., e le istituzioni Italiane hanno posto grande attenzione alla 2014). Dal 2006, il Governo italiano ha introdotto una serie questione della riqualificazione energetica degli edifici esi- di incentivi fiscali al fine di favorire le azioni di migliora- stenti, promuovendo azioni rapide ed efficaci di profondi mento dell’efficienza energetica degli edifici, in particola- rinnovamenti energetici degli edifici esistenti. re residenziali. Durante il periodo 1998-2016, il costo per il Governo Italiano dovuto all’erogazione degli incentivi fisca- Il rapporto annuale dell’ENEA del 2017 rivela, infatti, che il li (nella forma di detrazioni fiscali) è stato di circa 108,7 consumo di energia primaria in Italia nel 2015 è stato pari a miliardi di euro, mentre il gettito è stato di circa 89,8 miliar- circa 156,2 Mtep e che la domanda nel settore residenzia- di di euro. Il saldo finale è quindi negativo: a fronte di una le è aumentata del 10% rispetto al 2014, fino a raggiungere perdita di 18,9 miliardi di euro (quasi 1 miliardo di euro le 32,5 Mtep. In ottemperanza al raggiungimento degli all’anno), gli incentivi si sono rivelati eccessivamente costo- obiettivi Europei del Quadro per il Clima e l’Energia 2030 si e non efficaci rispetto al costo (ENEA, 2017b). relativi alle riduzioni delle emissioni da gas serra, l’Italia dovrebbe risparmiare sull’energia primaria una quota mini- Il disegno e l’implementazione di politiche di incentiva- ma di 25,8 Mtep nel periodo 2014-2020 (ENEA, 2017a). Al zione degli interventi di riqualificazione energetica degli fine di attuare la direttiva 2010/31/UE, meglio conosciuta edifici sono processi complessi che coinvolgono un gran come Direttiva Europea sulla Prestazione Energetica nel- numero di variabili decisionali e di attori. Politiche di incen- l’Edilizia (EPBD) e in conformità con la Strategia Energetica tivazione disegnate in maniera ottimale dovrebbero, infat- Nazionale del 2017 (SEN), il Governo Italiano intende: a) ti, essere in grado di stimolare gli investimenti, promuo- rafforzare le azioni che possono impattare sull’alto poten- vere l’innovazione e ridurre i costi sociali e ambientali. Tale ziale di risparmio energetico attualmente non sfruttato nel complessità è esacerbata dalla presenza di vincoli di bilan- settore edilizio e rafforzare i meccanismi di controllo e san- cio stringenti e dalla mancanza di risorse finanziarie pub- zione; b) introdurre strumenti di policy per l’implementa- bliche. zione di misure volte al miglioramento dell’efficienza ener- Al fine di favorire l’attuazione di strategie di retrofit effica- getica nelle pubbliche amministrazioni; c) stimolare la pia- ci rispetto al costo, il decisore pubblico deve prendere in nificazione energetica e lo sviluppo urbano sostenibile, considerazione, oltre all’età degli edifici e ai materiali da introducendo modelli innovativi di pianificazione urbana costruzione, i costi e i benefici sociali, gli obiettivi fissati e dei flussi energetici, di efficienza della rete, ristruttura- dall’Unione Europea, nonché gli aspetti e i problemi zione e riqualificazione energetica degli edifici; d) adotta- ambientali. In questo contesto, in cui obiettivi multipli e re piani per promuovere lo sviluppo sostenibile delle fon- spesso conflittuali devono essere perseguiti, gli approcci ti energetiche rinnovabili. multicriteriali forniscono un adeguato quadro teorico- Ciononostante, l’attuale tasso di ristrutturazione degli edi- metodologico di riferimento per affrontare la complessità fici esistenti è pari a circa il 2% e la maggior parte degli dei fattori economici, fisici, sociali, culturali e ambientali interventi di retrofit energetico genera riduzioni dei con- che caratterizzano il disegno di politiche di incentivazione sumi di energia modesti che vanno dal 20% al 30%, con un a sostegno degli interventi di riqualificazione energetica potenziale sfruttato di almeno il 60% (Atanasiu e Kouloumpi, degli edifici. 2013; BPIE, 2015; Building Stock Observatory, 2018). I dati Nel presente contributo, viene proposto un framework sopracitati rivelano, quindi, da un lato, che le attuali politi- teorico-metodologico per supportare il policy maker nel- 16 rivista valori e valutazioni n. 21 - 2018
Ranking multicriteriale di politiche di incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici l’identificazione e nella prioritizzazione di strumenti e poli- modalità di accesso ai finanziamenti e ai relativamente bas- tiche di incentivazione sostenibili. In particolare, imple- si prezzi dell’energia), barriere di natura tecnica (quali ad mentando congiuntamente l’approccio del Value Focused esempio la mancanza di soluzioni tecniche adeguate, l’im- Thinking e dei processi decisionali di gruppo (Group Deci- preparazione e lo scarso livello di conoscenza dei profes- sion Making), viene ideato e sviluppato un modello gerar- sionisti), barriere di processo (quali ad esempio la fram- chico multicriteriale fondato sull’Analityc Hierarchy Pro- mentazione della filiera di approvvigionamento), barriere cess (AHP), che consente di creare un ordinamento (dal legate all’attività di regolamentazione (quale ad esempio migliore al peggiore) degli strumenti di incentivazione degli l’incertezza sui requisiti in termini di prestazioni) e barrie- investimenti in riqualificazione energetica del patrimonio re legate alla scarsa consapevolezza (quali ad esempio la immobiliare residenziale italiano. mancanza di conoscenza relativa alla gamma di benefici Al fine di strutturare il problema decisionale, è stata con- derivanti dagli interventi di ristrutturazione). dotta un’ampia revisione della letteratura ed è stato intervi- Oltre a realizzare investimenti diretti, i Governi possono stato un pool di esperti, in rappresentanza di diversi gruppi introdurre un’ampia gamma di misure di policy volontarie di stakeholder, implementando un processo di indagine ite- e cogenti per favorire i processi di riqualificazione ener- rativo di tipo Delphi. La restante parte del contributo è strut- getica dei fabbricati esistenti. Queste misure possono esse- turata come segue. Nel paragrafo 2 vengono esaminati gli re classificate in tre categorie principali: strumenti norma- strumenti di policy adottati a livello Europeo; nel paragrafo tivi, strumenti finanziari e fiscali, campagne di informazio- 3 è presentato il quadro teorico-metodologico di riferimento, ne e procedure di certificazione delle prestazioni energe- sono illustrati il processo di strutturazione del problema tiche (Dresner and Ekins, 2006; Dongyan, 2009; Castellazzi decisionale e la metodologia utilizzata; nel paragrafo 4 è illu- et al., 2016; Bottero et al., 2019; Bonifaci and Copiello, 2019). strato il modello e vengono discussi i risultati; le considera- La prima categoria comprende i regolamenti obbligatori, le zioni conclusive sono riportate nel paragrafo 5. norme relative all’introduzione di standard minimi di pre- stazione energetica, gli obblighi di ristrutturazione e di 2. POLITICHE DI INCENTIVAZIONE miglioramento dell’efficienza energetica. La seconda cate- goria comprende sussidi e strumenti finanziari, sovven- Per ridurre le emissioni dei gas serra prodotte nel settore zioni per la ricerca (quale ad esempio, il programma Hori- residenziale, negli ultimi anni molti Paesi dell’Unione Euro- zon 2020), programmi di sviluppo e innovazione (quali ad pea hanno attuato politiche di incentivazione per pro- esempio i programmi per la realizzazione di contatori intel- muovere gli interventi di miglioramento dell’efficienza ligenti – smart meter), incentivi fiscali e società di servizi energetica dei fabbricati. Gli investimenti nel settore riguar- energetici (ESCo). Gli strumenti appartenenti all’ultima dano solitamente specifici interventi di ristrutturazione o categoria comprendono campagne di sensibilizzazione e riqualificazione dell’edificio, come, ad esempio, la realiz- di informazione, la certificazione delle prestazioni ener- zazione di un pacchetto per l’isolamento termico dell’in- getiche e i sistemi di classificazione energetica volontaria. volucro esterno e la sostituzione o l’installazione di siste- La teoria economica suggerisce che, se gli incentivi e gli mi di riscaldamento e raffreddamento ad alta efficienza approcci normativi sono disegnati in modo ottimale essi (Alberini and Bigano, 2015; Evola and Margani, 2016; Con- producono lo stesso risultato in termini di efficienza e di ticelli et al., 2017)1. Negli edifici esistenti la misura in cui massimizzazione del benessere collettivo. Nella pratica viene raggiunta la potenziale riduzione dei consumi di però, a causa delle asimmetrie informative, dell’incomple- energia dipende dal grado e dal livello della ristrutturazio- tezza dei mercati e della non convessità delle preferenze, ne stessa. Di conseguenza, le politiche di incentivazione l’implementazione di queste politiche solleva diversi argo- devono essere in grado di superare una serie di barriere menti di discussione a favore o contro il relativo successo. alla realizzazione degli interventi, che, come in Artola et al. (2016), possono essere classificate in: barriere finanzia- rie (ad esempio legate agli alti costi di ristrutturazione, alle 1) Strumenti normativi Gli strumenti normativi sono efficaci nel raggiungere l’o- biettivo essendo obbligatori (approccio del tipo “comando 1 La Direttiva Europea sulla Prestazione Energetica nell’Edilizia e controllo”). Essi non generano costi diretti per il Gover- (EPBD), insieme alla Direttiva sull’Efficienza Energetica (EED), alla no (quali ad esempio esborsi monetari diretti), sebbene Direttiva sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnov- rappresentino un onere per i proprietari dei fabbricati, e abili (RED), alla Direttiva 2009/125/CE (Direttiva relativa all’isti- possono essere abbinati ad altri standard quali ad esem- tuzione di un quadro per l’elaborazione di specifiche per la prog- ettazione ecocompatibile dei prodotti connessi all’energia) e la pio quelli su igiene e sicurezza. Poiché i regolamenti edili- Direttiva 2010/30/UE (Direttiva concernente l’indicazione del con- zi sono presenti in tutti i paesi dell’Unione Europea, l’im- sumo di energia e di altre risorse dei prodotti connessi all’energia, plementazione di strumenti normativi di policy potrebbe mediante l’etichettatura ed informazioni uniformi relative ai richiedere solo una modifica dei regolamenti esistenti. Cio- prodotti all’etichettatura energetica) sono gli elementi chiave del- la legislazione dell’Unione Europea in materia di miglioramenti nonostante, la loro efficacia potrebbe diminuire per even- a lungo termine delle prestazioni energetiche del patrimonio tuali problemi di implementazione causati dalla scarsa immobiliare europeo. accettazione politica e sociale, nonché dalla necessità di rivista valori e valutazioni n. 21 - 2018 17
definire un quadro operativo di applicazione degli stessi 3) Campagne di informazione e di sensibilizzazione (quali ad esempio la definizione degli standard e l’accre- ditamento dei revisori dei conti, ecc.). Le misure normati- Le campagne di informazione e di sensibilizzazione sono ve richiedono spesso un lungo periodo di applicazione per altamente accettabili dal punto di vista sociale e politico, ottenere il supporto politico e sociale e ciò potrebbe com- possono favorire decisioni informate sull’uso dell’energia, portare potenziali ritardi nel conseguimento dei risultati sulla condizione di vita e possono migliorare i rapporti tra sperati. A livello Europeo, sono numerosi gli esempi di proprietari e inquilini. Ciononostante, si rivolgono al sen- implementazione di codici e regolamenti edilizi e di stan- so di responsabilità degli individui al fine di incoraggiare gli dard di prestazione energetica obbligatori, come ad esem- investimenti in efficientamento energetico dei fabbricati pio gli standard minimi di prestazione energetica degli edi- e, pertanto, la loro efficacia può essere discutibile. La loro fici in Germania “Energieeinsparverordnung - EnEV” (Arto- efficacia ed efficienza sono inoltre difficili da dimostrare, la et al., 2016). perché è molto complicato isolare e dimostrare il nesso causale e l’influenza di tali schemi sulla riduzione dei con- sumi energetici. 2) Strumenti finanziari e fiscali Se da un lato è stata ampiamente dimostrata la grande con- A partire dagli anni ‘70, gli strumenti finanziari più comuni sapevolezza dei proprietari degli immobili e degli inquili- introdotti in Europa sono stati sovvenzioni e sussidi, prestiti ni sui costi di ristrutturazione e sui relativi oneri, dall’altro e incentivi fiscali (Atanasiu et al., 2014; D’Alpaos, 2017; Bot- vi è una scarsa consapevolezza sui benefici delle ristruttu- tero et al., 2019). I sussidi e gli altri strumenti finanziari sono razioni e, in particolare, sui benefici relativi all’aumento stati ampiamente adottati e, a condizione che siano ben del valore di mercato dell’immobile (Cerin et al., 2014; Cane- progettati, possono essere efficaci ed essere maggiormente si et al., 2016; De Ruggero et al., 2017). diretti alle famiglie a basso reddito, contribuendo così a La Figura 1 fornisce una panoramica dei principali stru- risolvere i problemi legati alla povertà energetica (fuel menti economici implementati nel 2013 nell’Unione Euro- poverty). Tuttavia, per essere messi in atto, sono necessari pea (Economidou e Bertoldi, 2014). un budget dedicato e un organo amministrativo, e que- st’ultimo, a sua volta, aumenta i costi per il Governo. Inol- tre, attraverso la loro implementazione si corre il rischio di attrarre dei beneficiari che avrebbero comunque intra- preso l’investimento anche in assenza di incentivi (vale a dire i free-riders). Per evitare l’uso improprio di questi incen- tivi, i criteri di ammissibilità devono essere adeguatamen- te definiti e occorre un severo controllo; essi, pertanto, possono diventare difficili ed estremamente costosi da Figura 1 - Principali strumenti economici implementati nel- implementare. Esempi di programmi di sussidi introdotti a l’Unione Europea nel 2013 e atti a favorire l’efficientamento livello europeo sono il programma francese Habiter Mieux energetico e il programma del German Reconstruction Credit Institu- (Fonte: Economidou e Bertoldi, 2014. Finanziamento delle te (KfW). Gli schemi di incentivi fiscali sono ampiamente ristrutturazioni a fini energetici degli edifici: esperienze attua- adottati nei paesi dell’Unione Europea, attraggono finan- li e prospettive future) ziamenti privati e possono essere applicati sia alle ristrut- turazioni che ai prodotti. Per contro, gli incentivi fiscali pos- sono generare costi significativi per il Governo dovuti a 3. STRUTTURAZIONE DEL PROBLEMA E una diminuzione del gettito fiscale, attrarre i free-riders e METODOLOGIA produrre un effetto di sovra-investimento analogo all’ef- fetto Averch-Johnson nelle imprese regolate. Gli schemi La valutazione delle politiche pubbliche ai fini della loro fiscali relativi alle riduzioni delle imposte sugli acquisti o gli potenziale implementazione è una questione complessa: incentivi fiscali sono implementati in Italia, Francia e Belgio gli interessi in gioco sono molteplici, il corso delle deci- (Artola et al., 2016). Infine, le Società di Servizi Energetici sioni è costoso da modificare, le loro conseguenze durano (ESCo) risultano essere un’alternativa allettante per gli inve- per un lungo periodo di tempo e influenzano i diversi stitori, in quanto utilizzano il denaro risparmiato attraver- stakeholder, il cui benestare è fondamentale per un’im- so gli investimenti in efficienza energetica per ripagare l’in- plementazione di successo delle politiche stesse. Gli vestimento di capitale iniziale, consentono di superare la stakeholders possono, infatti, avere diversi punti di vista. Le barriera degli incentivi frammentati (split incentive) e il decisioni relative all’attuazione di strumenti di policy fina- dilemma investitore/utente (ovvero la barriera proprieta- lizzati alla promozione degli investimenti in riqualificazio- rio/inquilino). Nondimeno, richiedono importanti azioni ne energetica degli edifici dovrebbero, pertanto, essere di regolamentazione per l’assegnazione delle tariffe e com- affrontate analogamente a un problema decisionale com- portano difficoltà nel determinare il risparmio energetico plesso, in cui devono essere presi in considerazione mol- che non può essere misurato direttamente. teplici criteri e molteplici obiettivi spesso conflittuali. In 18 rivista valori e valutazioni n. 21 - 2018
Ranking multicriteriale di politiche di incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici letteratura, le metodologie multicriteriali di aiuto alla deci- e policy maker. La revisione della letteratura, le interviste e sione (MCDA) sono riconosciute essere strumenti efficaci l’analisi delle esperienze internazionali e del contesto Ita- per investigare e risolvere problemi decisionali di rilevan- liano hanno anche fornito informazioni in merito all’iden- za strategica (Belton e Stewart, 2001; Keeney, 2004; Schuwirth tificazione delle politiche da valutare e alla problematica da et al., 2012; Ishizaka e Nemery, 2013; Greco et al., 2017; Mari- risolvere. L’esito della valutazione ha portato ad una clas- nakis et al., 2017), quali sono quelli relativi all’efficienta- sificazione degli strumenti, che ha consentito di ottenere mento energetico degli edifici. informazioni unicamente sulle modalità di confronto del- I modelli multicriteriali (MCDM) sono stati ampiamente le politiche e non sul loro merito o valore intrinseco (Dias proposti in letteratura per risolvere ad esempio problemi et al., 2018)2. Seguendo un approccio di tipo reference- relativi alla selezione di tecnologie verdi e alla progetta- based, ispirato al lavoro fondamentale di Roy (1996), le poli- zione di edifici a basse emissioni di carbonio (Dawood et al., tiche sono state valutate su base qualitativa, secondo giu- 2013; Re Cecconi et al., 2017; D’Alpaos and Bragolusi, 2018; dizi esperti forniti da diversi stakeholders3 (Dias et al., 2018). D’Alpaos and Bragolusi, 2019). Tuttavia, secondo una recen- Tuttavia, a differenza di Dias et al., (2018), il cui risultato te rassegna della letteratura condotta da D’Alpaos e Bra- finale consiste un sorting ordinale delle alternative, per golusi (2018), sono pochi i contributi che studiano e pro- aggregare i giudizi degli esperti e risolvere il problema di pongono approcci di tipo MCDA e MCDM per la valuta- classificazione e individuare l’ordinamento finale, è stato zione delle politiche pubbliche (Haddad et al, 2017; Dias implementato l’Analytic Hierarchy Process (AHP) di Saaty. et al., 2018; Kaya et al., 2018; Chen and Lin, 2018; Katal and Stante l’impossibilità di riunirli insieme in un workshop o Fazelpour, 2018). in focus group, gli esperti e gli stakeholder sono stati coin- volti in una survey condotta utilizzando il processo Delphi, che ha consentito di ottenere le opinioni di intervistati 3.1 Strutturazione del problema dispersi geograficamente, ponendo un insieme di doman- de di elicitazione in modo qualitativo, senza che fosse La strutturazione del problema è una fase fondamentale richiesta alcuna expertise sull’uso dei metodi MCDM. È sta- quando si affronta un qualsiasi problema decisionale, che to utilizzato il metodo Delphi per valutare gli impatti di cia- coinvolge molteplici attori e punti di vista, nonché inte- scuna politica su ciascun obiettivo e l’importanza relativa ressi conflittuali da conciliare. Tale fase diventa di fonda- degli obiettivi, nonché per effettuare una serie di confronti mentale importanza quando le alternative non sono pro- a coppie tra le diverse politiche di incentivazione. gettate nel dettaglio, come nel caso in esame in cui la spe- cificazione delle politiche può essere costosa e onerosa in termini di tempo. Un’efficace strutturazione del problema 3.2 Metodo è quindi un nodo cruciale del processo decisionale, poi- L’Analityc Hierachy Process (AHP), proposta da Saaty negli ché le fasi successive sono fortemente influenzate da quel- anni ‘80 (Saaty, 1980), è una tecnica multicriteriale consoli- la di strutturazione e definizione del problema stesso (Bel- data e ampiamente utilizzata per affrontare decisioni com- ton e Stuart, 2010, Franco e Montibeller, 2011; Marttunen et plesse a obiettivi multipli, in quanto consente di introdur- al., 2017). re nel modello di valutazione un numero significativo di Seguendo Dias et al., (2018), al fine di strutturare il proble- criteri e i relativi trade-off (Saaty, 2000; De Felice e Petrillo, ma decisionale sono state individuate e affrontate tre prin- 2013; Grafakos et al., 2015; Garbuzova-Schliftern, 2016; Ban- cipali domande di ricerca: zato et al., 2018). L’AHP fonda sull’ipotesi che il decisore, il 1) Quali sono gli obiettivi da perseguire nella progettazio- decision-maker, sia sempre in grado di esprimere una pre- ne di strumenti di policy finalizzati alla promozione di ferenza e di giudicare l’importanza relativa dei parametri di interventi di riqualificazione energetica degli edifici esi- valutazione (l’incomparabilità non è ammessa), consen- stenti? tendo così la definizione di un insieme ordinato di prefe- 2) Quali sono le politiche da valutare? renze. L’AHP è una teoria della misura relativa di criteri intangibili, in base alla quale la scala di priorità è derivata tra- 3) Quale tipo di problema decisionale tra scelta, ordina- mite la tecnica del confronto a coppie (Saaty, 2016). L’ap- mento, classificazione e descrizione (Roy, 1996), deve proccio gerarchico à la Saaty, garantisce la possibilità di essere risolto? valutare criteri (quantitativi e qualitativi) e alternative uti- Nel presente lavoro, ciascun obiettivo da perseguire, attra- verso l’implementazione di una specifica policy, corri- sponde a un criterio di valutazione, appositamente identi- 2 Tale ranking non consente di stabilire se l'alternativa migliore sia ficato per valutare l’impatto di ciascuno strumento di policy effettivamente efficace rispetto al costo e valida da implementare. nel raggiungimento dell’obiettivo in esame. 3 Una misura e una valutazione accurate degli impatti (es. ambien- Al fine di ottenere l’elenco delle politiche e dei relativi tali, economici, e sociali) di ciascuna politica non è tra gli obiettivi obiettivi, è stata condotta un’approfondita revisione della del presente lavoro. Tale valutazione, inoltre, richiederebbe l'at- tuazione di un ambizioso programma di ricerca in cui sviluppare letteratura e sono stati analizzati i programmi per l’edilizia studi di carattere ambientale, sociale ed economico, i cui costi e le politiche europee (Progetto ENTRANZE 2012-2014); sono nettamente superiori alle attuali risorse finanziarie disponi- sono stati, inoltre, intervistati accademici, esperti del settore bili. rivista valori e valutazioni n. 21 - 2018 19
lizzando la medesima scala di preferenze. Nello specifico, re. L’intensità di preferenza di tale elemento rispetto all’al- l’AHP consente di decomporre il problema decisionale ini- tro è espressa mediante numeri interi che vanno da 1 (ugua- ziale in sub-problemi secondo una struttura ad albero, e le importanza o preferenza) a 9 (importanza o preferenza di sviluppare così una gerarchia. estrema), mentre il valore reciproco viene utilizzato per È comunemente riconosciuto in letteratura che la strut- confrontare l’elemento di minore importanza rispetto a tura gerarchica consente agli utenti di focalizzare meglio quello di importanza maggiore. La procedura di confron- la propria attenzione su criteri e sub-criteri nella fase to a coppie porta pertanto alla compilazione di matrici qua- assegnazione dei pesi/priorità relativi (Ishizaka e Labib, drate nxn, reciproche e definite positive, dove il coeffi- 2011). Nella parte superiore della gerarchia è posto l’o- ciente aij rappresenta l’importanza relativa dell’elemento biettivo del problema decisionale (ad esempio in que- sulla riga i-esima rispetto all’elemento sulla colonna j-esi- sto caso la classificazione degli strumenti di policy), men- ma (Saaty, 1980; Saaty, 2000; Saaty e Peniwati, 2012). tre i criteri e i sub-criteri, che contribuiscono all’obietti- Le priorità, ovvero i pesi, w1, ... wn sono derivate per matri- vo, sono collocati ai livelli inferiori. Le alternative da valu- ci consistenti o pressoché consistenti e sono tali che ogni tare sono collocate all’ultimo livello della gerarchia (Saaty, rapporto wi/wj è riferito al coefficiente aij della rispettiva 1980). Una volta strutturata la gerarchia e raccolti i dati di matrice di confronto a coppie. Le priorità sono determi- supporto (cioè i dati di input del modello) è possibile nate utilizzando l’approccio agli autovalori, diagonaliz- valutare le alternative rispetto a un numero finito di attri- zando cioè le matrici di confronto a coppie. L’autovettore buti (criteri, sub-criteri, ecc.) effettuando dei confronti a principale della matrice consistente A di dimensione nxn di coppie per determinare l’importanza relativa degli attri- confronto a coppie rappresenta, infatti, il vettore delle prio- buti. Gli psicologi sostengono che sia più facile espri- rità della matrice stessa. È possibile dimostrare che il vettore mere la propria opinione ed esprimere uni giudizio pren- principale di una matrice quasi consistente, ottenuto attra- dendo in esame due soli elementi piuttosto che tutti gli verso una perturbazione piccola e continua di una matrice elementi simultaneamente. I confronti a coppie tra un consistente A sottostante, può essere ottenuto come per- insieme comparabile di elementi sono espressi attra- turbazione del corrispondente autovettore principale del- verso giudizi verbali i quali sono successivamente con- la matrice A stessa (Saaty, 2003). vertiti in valori numerici secondo la scala fondamentale Poiché le priorità sono derivate per matrici consistenti o di Saaty (Saaty, 1980). I giudizi verbali sono convertiti in quasi consistenti, per verificare la consistenza di tali matri- una scala di rapporti di numeri interi da 1 a 9 (Tabella, 1) ci Saaty introduce l’indice di consistenza IC (Saaty, 1977): che si è dimostrata invariante rispetto a piccole varia- zioni dei giudizi numerici (Saaty, 1990). Le scale di rapporti CI=(λ_max-n)/(n-1) (1) secondo Saaty (1994) rappresentano l’unica misura pos- sibile se si vogliono aggregare le valutazioni di oggetti diversi in una somma pesata (Ishizaka e Labib, 2011). dove λmax è l’autovalore massimo ed n è il rango della matrice di confronto a coppie. Tabella 1 - Scala fondamentale di Saaty (fonte: Saaty, 1990) Valori di IC < 0.10 sono usualmente considerati accettabi- li (Saaty, 1980). Importanza Definizione Le priorità w1, ..., wn ottenute per le matrici di confronto a 1 Uguale importanza coppie sono usualmente normalizzate in due modi diver- 3 Un po’ più importante si: 5 Più importante Σi wi=1 (2) 7 Molto più importante 9 Estremamente più importante maxi wi=1 (3) 2,4,6,8 Valori intermedi A seconda della procedura di normalizzazione utilizzata, si ottengono due distinte versioni dell’AHP: a) la modalità Attraverso i confronti a coppie di attributi e alternative, il distributiva (i vettori di priorità sono “Normali”), che adot- decisore fornisce la propria preferenza soggettiva (impor- ta la normalizzazione (2); b) e la modalità ideale (vettori di tanza relativa) sul dominanza di: a) un attributo rispetto ad priorità “Ideali”), che adotta la normalizzazione (3) (Saaty e un altro nei confronti dell’obiettivo; b) un’alternativa rispet- Vargas, 1993). Il ranking globale delle alternative è, quindi, to ad un’altra rispetto a ciascun attributo. Ad ogni livello, ottenuto tramite una procedura di aggregazione (ponde- attraverso i confronti a coppie viene determinata l’impor- rata), partendo dal livello più basso della gerarchia sino al tanza relativa degli elementi rispetto al nodo decisionale del livello più alto (D’Alpaos e Bragolusi, 2019). L’AHP adotta il livello precedente (Saaty, 2000). Quando si fanno i confronti principo della composizione gerarchica per ottenere le tra due elementi appartenenti a un livello della gerarchia priorità delle alternative rispetto ai criteri, a partire dalle rispetto a un elemento che cade nel livello successivo vie- priorità espresse rispetto a ciascun criterio (Saaty, 2003). In ne identificato quello la cui importanza relativa è maggio- corrispondenza di un nodo, le priorità locali dei criteri sono 20 rivista valori e valutazioni n. 21 - 2018
Ranking multicriteriale di politiche di incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici moltiplicate per priorità locali del nodo genitore corri- Tabella 2 - Elenco dei criteri/obiettivi e delle spondente (Saaty, 1980). La composizione gerarchica con- alternative/strumenti di policy siste nella moltiplicazione di ciascuna priorità di un’alter- nativa per la priorità del criterio corrispondente e nel som- Alternative/Strumenti Criteri/Obiettivi mare poi rispetto a tutti i criteri, per ottenere la priorità di policy generale di tale alternativa (Saaty, 2003, p. 86). Alla fine di tale O1 Riduzione della povertà P1 Detrazioni fiscali procedura è stata eseguita un’analisi di sensitività per con- energetica validare la soluzione e testare possibili inversioni di ordi- namento (rank reversal). O2 Aumento dell’accettabi- P2 Sovvenzioni dirette o sus- lità sociale/politica sidi 4. MODELLO E RISULTATI O3 Riduzione dei costi di P3 Regimi di prestiti agevola- investimento privati ti Al fine di strutturare il problema decisionale e fornire il modello gerarchico per la classificazione degli strumenti di O4 Riduzione dei costi per il P4 Formazione, istruzione e policy più adatti nel promuovere la riqualificazione ener- Governo qualificazione getica degli edifici esistenti in Italia, è stata condotta un’am- pia revisione della letteratura sulle esperienze maturate in O5 Aumento di valore del P5 Imposizione di standard ambito europeo in termini di attuazione di politiche incen- patrimonio immobilia- di efficienza energetica tivanti e sono stati organizzati degli incontri con policy re maker, accademici rappresentanti delle autorità di regola- O6 Riduzione del consumo mentazione. Al termine di questo processo strutturato, di energia primaria basato sui principi del Value Focused Thinking (Keeney, 1992; Dias et al., 2018), è stato possibile ottenere il seguen- te elenco di obiettivi, considerati rilevanti nel contesto Ita- liano (Tabella 2): punto di vista qualitativo e la valutazione è stata basata sui • O1 Riduzione della povertà energetica; giudizi di 18 esperti appartenenti a diversi gruppi di • O2 Aumento dell’accettabilità sociale/politica; stakeholders (Saaty e Peniwati, 2012, Dias et al., 2018), che • O3 Riduzione dei costi di investimento privati; sono stati intervistati in un processo di indagine di tipo Delphi. In linea con Dias et al., (2018), il gruppo di esperti • O4 Riduzione dei costi per il Governo; rappresenta tre punti di vista principali: la prospettiva del • O5 Aumento di valore del patrimonio immobiliare; Governo, la prospettiva aziendale e del mercato e la pro- • O6 Riduzione del consumo di energia primaria. spettiva della conoscenza. Il panel di esperti comprende Come precedentemente menzionato nella sezione 2.1, nel policy maker, rappresentanti di autorità di regolamenta- presente lavoro ogni obiettivo corrisponde a un criterio in zione e di società pubbliche, nonché rappresentanti di base al quale viene valutato l’impatto di ciascuno strumento imprese di costruzioni, gestori di asset immobiliari, rap- di policy nel raggiungimento dell’obiettivo considerato. La presentanti di associazioni di inquilini e proprietari, e infi- revisione della letteratura e delle esperienze internazio- ne, accademici e consulenti. nali e nazionali e le indicazioni fornite dagli esperti inter- Il processo Delphi è stato implementato per accertare, in vistati hanno anche fornito informazioni sulla individua- base alla scala fondamentale di Saaty, le opinioni dei diver- zione degli strumenti di policy da valutare (Tabella 2): si stakeholders relative all‘impatto di ciascuna politica su P1 Detrazioni fiscali ciascun obiettivo, e per determinare l’importanza relativa degli obiettivi e delle alternative. È stata dapprima presen- P2 Sovvenzioni dirette o sussidi; tata una bozza del questionario al gruppo di ricerca degli P3 Regimi di prestiti agevolati; autori e successivamente sono stato riformulate in manie- P4 Formazione, istruzione e qualificazione; ra più chiaro alcune domande e alcune descrizioni; gli P5 Imposizione di standard di efficienza energetica. esperti stati quindi sottoposti a due tornate di questionari e sono stati incoraggiati a revisionare le loro risposte sulla Sebbene non siano potenzialmente mutuamente esclusi- base di quelle fornite degli altri membri del panel. A con- vi, i suddetti strumenti di policy sono stati considerati rile- clusione del processo di survey à la Delphi è stato possibi- vanti dalle parti interessate e dagli esperti consultati, nel- le ottenere le matrici di confronto a coppie compilate da cia- l’ipotesi che il policy maker possa attribuire la priorità di scun esperto. Il processo di aggregazione dei giudizi di implementazione sulla base della classifica finale ottenuta. ogni esperto, è stato effettuato calcolando la media geo- Gli strumenti di policy e i relativi pro e contro, l’insieme metrica dei singoli giudizi (Tabella 3), attraverso la quale è delle alternative e l’insieme degli obiettivi sono stati ana- stato così ottenuto un singolo confronto a coppie come lizzati, in un processo di discussione dinamica, con un sot- giudizio rappresentativo dell’intero gruppo di esperti inter- toinsieme di stakeholders, i quali hanno anche validato la vistato (Xu, 2000; Grošelj and Zadnik Stirn, 2012; Dong and gerarchia (Figura 2). Gli strumenti sono stati valutati dal Saaty, 2014). rivista valori e valutazioni n. 21 - 2018 21
Dall’analisi dei vettori delle priorità illustrati nella Tabella 3, emerge come l’accettabilità sociale/ politica O2 sia consi- derata l’obiettivo più importante da perseguire. Il succes- so dell’implementazione di qualsiasi politica o strumento politico è subordinato infatti al livello di consenso che è in grado di creare. La riduzione della povertà energetica O1 risulta essere il secondo obiettivo da perseguire in ter- mini di importanza; essa, costituisce infatti un problema sociale rilevante per i governi che devono garantire l’ac- cesso all’energia alle famiglie a basso reddito. Risulta inol- tre essere, una problematica ancora più complessa da affrontare e risolvere nei periodi di crisi finanziaria duran- te i quali, un numero sempre più crescente di famiglie non è in grado di riscaldare le proprie abitazioni a costi conte- nuti. Al contrario, la riduzione dei costi di investimento privati O3 ha una priorità inferiore rispetto agli altri obiettivi: In let- teratura (D’Alpaos e Bragolusi, 2018, Bottero et al., 2019) è stato dimostrato, infatti, che i costi di investimento privati Figura 2 - Gerarchia possono essere compensati dai benefici tangibili e intan- gibili (ad esempio, risparmio di costi energetici, aumento Tabella 3 - Vettore prioritario Criteri/Obiettivi del benessere degli occupanti, ecc.) ottenuti dagli investi- (Normale e Ideale) tori a seguito della realizzazione di interventi di riqualifi- cazione energetica degli edifici. Dalla Tabella 4, che sinte- Ranking dei Criteri/Obiettivi Normale Ideale tizza i risultati dell’analisi, si evince che le sovvenzioni diret- O2 Aumento dell’accettabilitàe socia- 0.21561 1.00000 te e i sussidi P2 sono gli strumenti di policy ritenuti più le/politica importanti nel caso in cui l’obiettivo da perseguire sia quel- lo di promuovere gli investimenti nella riqualificazione O1 Riduzione della povertà energetica 0.19404 0.89994 energetica degli edifici esistenti. Tale risultato è piuttosto O4 Riduzione dei costi per il governo 0.17673 0.81966 intuitivo, poiché sovvenzioni dirette e sussidi si sono rive- lati efficaci e sono stati ampiamente implementati in Euro- O5 Aumento di valore del patrimonio 0.13876 0.64356 pa. Sovvenzioni dirette e sussidi possono essere princi- immobiliare palmente diretti alle famiglie a basso reddito e contribuire O6 Riduzione del consumo di energia 0.13709 0.63580 così a contrastare il problema della povertà energetica; primaria sono inoltre caratterizzati dall’avere un’alta accettabilità sociale e politica. Tuttavia, essi possono generare un aumen- O3 Riduzione dei costi di investimento 0.13777 0.63897 to dei costi del Governo e contribuire all’insorgere di com- privati portamenti da free-rider. Il secondo strumento di policy in ordine di importanza risulta essere l’Imposizione degli Nella fase finale del processo, è stato ottenuto il vettore standard di efficienza energetica P4. Tale strumento è mol- finale delle priorità e sono state definite le priorità delle to efficace, essendo di natura coercitiva, e la sua imple- alternative (vale a dire degli strumenti di policy) rispetto mentazione non genera costi diretti per il Governo, ad all’obiettivo (Tabella 4). eccezione di quelli relativi al controllo dell’effettiva appli- cazione e del rispetto degli standard. Questi ultimi, sono Tabella 4 - Classifica delle alternative e dei vettori molto bassi rispetto ai costi diretti generati da sussidi e sov- prioritari finali (Normali e Ideali) venzioni. Infine, questa policy, se implementata nell’am- bito dell’edilizia residenziale pubblica, può risultare mol- Ranking delle Alternative to efficace nel fronteggiare il problema della povertà ener- Normale Ideale Strumenti di Policy getica: rendendo obbligatorio il raggiungimento di stan- P2 Sovvenzioni dirette o sussidi 0.33528 1.00000 dard elevati di rendimento energetico, l’edificio genererà bassi consumi energetici e, conseguentemente, costi ener- P4 Imposizione di standard di efficien- 0.22683 0.67655 getici contenuti. za energetica Al contrario, le detrazioni fiscali P1 si collocano al livello P3 Regimi di prestiti agevolati 0.15460 0.46111 inferiore della gerarchia, a causa dei potenziali costi per i P1 Detrazioni fiscali 0.15202 0.45340 Governi (legati ad esempio alla diminuzione del gettito) e dei connessi costi amministrativi. Infine, le campagne di P5 Formazione, istruzione e qualifica- 0.13127 0.39153 formazione, istruzione e informazione P5 rappresentano un zione “approccio soft“ in quanto, rispetto a strumenti quali gli 22 rivista valori e valutazioni n. 21 - 2018
Ranking multicriteriale di politiche di incentivazione degli interventi di riqualificazione energetica degli edifici incentivi fiscali, risultano essere a basso costo. Tuttavia, di tipo Delphi che ha permesso di accertare valori/prefe- tale strumento di policy può rivelarsi poco efficace, poi- renze sugli impatti politici e i criteri/obiettivi da tre diverse ché la sua capacità di successo si basa sul senso di respon- prospettive: prospettiva del Governo, prospettiva azien- sabilità individuale di realizzare interventi di riqualifica- dale e prospettiva cosiddetta della conoscenza. Gli stru- zione energetica degli edifici. menti di policy presi in considerazione non sono mutua- mente esclusivi o non escludono altre alternative. Sono stati selezionati per essere un insieme piuttosto diversifi- 5. CONCLUSIONI cato di politiche ritenute rilevanti dalle parti interessate e La ricerca qui presentata è stata motivata da un’applica- dagli esperti consultati. zione nel mondo reale. Sono state valutate diverse politiche, Secondo i risultati dell’analisi, l’accettazione sociale/politica disegnate per incentivare gli investimenti in riqualifica- è un obiettivo importante da perseguire. L’implementazio- zione energetica edifici, sviluppate in modo non suffi- ne di una politica efficace è infatti subordinata al consenso cientemente dettagliato da consentire di misurarne quan- che è in grado di ottenere. Per quanto riguarda la classifica- titativamente gli impatti (ad esempio attraverso un’analisi zione delle politiche, i risultati mostrano come le sovven- costo-efficacia). Conseguentemente, è stato risolto un pro- zioni dirette o i sussidi siano lo strumento di policy mag- blema decisionale di ordinamento (prioritizzazione). La giormente preferito. Tale policy ha dimostrato di essere effi- metodologia sviluppata in questo lavoro si basa sull’AHP, cace ed è stata ampiamente implementata in molti Paesi una tecnica MCDM ben consolidata che consente di affron- europei. Inoltre, poiché le sovvenzioni dirette o i sussidi tare decisioni complesse a obiettivi multipli e di incorporare possono essere indirizzati a famiglie a basso reddito, essi più criteri nel quadro decisionale. Nel nostro contesto, cia- possono favorire il perseguimento dell’obiettivo relativo alla scun obiettivo corrisponde a un criterio di valutazione in riduzione della fuel poverty e contemporaneamente pos- base al quale viene valutato l’impatto di ciascuno strumento sono ottenere il massimo consenso sociale e politico. di policy nel raggiungimento dell’obiettivo in esame. Per Una limitazione del presente lavoro consiste nel fatto che ottenere l’insieme delle policy e dei relativi obiettivi, è sta- non sono trattate e analizzatele potenziali sinergie tra le ta condotta un’ampia revisione della letteratura e sono sta- diverse politiche: le politiche sono state valutate indipen- ti intervistati accademici, rappresentanti delle autorità di dentemente le une dalle altre. È probabile che la combi- regolamentazione e policy maker. Sono stati identificati 6 nazione di diverse politiche sia più efficace degli strumenti obiettivi principali (cioè: riduzione della povertà energeti- considerati singolarmente. Gli strumenti di incentivazio- ca o fuel poverty, aumento dell’accettazione sociale/politica, ne potrebbero interagire principalmente per creare con- riduzione dei costi di investimento privati, riduzione dei sapevolezza, innescare processi di innovazione, garantire costi governativi, aumento del valore degli immobili e ridu- rispetto degli standard e degli obiettivi e risparmi energe- zione dei consumi di energia primaria) e 5 strumenti di tici. I risultati del presente studio possono tuttavia essere incentivazione (es. detrazioni fiscali, sovvenzioni dirette o considerati preliminari rispetto ad una valutazione quan- sussidi, regimi di prestiti agevolati, definizione di standard titativa delle sinergie tra le politiche più promettenti. Per energetici, formazione, istruzione e qualificazione). I giu- spiegare le sinergie tra le politiche o la relativa combina- dizi di 18 esperti appartenenti a diversi gruppi di stakehol- zione potrebbe essere implementato un approccio fon- der sono stati ottenuti attraverso un processo di indagine dato su l’Analytic Network Process (ANP). * Chiara D’Alpaos, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (ICEA), Università di Padova. e-mail: chiara.dalpaos@unipd.it ** Paolo Bragolusi, Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale (ICEA), Università di Padova. e-mail: paolo.bragolusi@dicea.unipd.it Bibliografia ATANASIU B., KOULOUMPI I., Boosting Building Renovation. An Overview of Good Practices Renovation Requirements, ALBERINI A., BIGANO A., How effective are energy-efficiency Long-term Plans and Support Programmes in the EU and incentive programs? Evidence from Italian homeowners, Other Selected Regions, Buildings Performance Institute Energy Economics, 52, 2015, pp. 576–585. 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