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RADAR Niente sarà più come prima 11-17 aprile 2022 ü L’EVOLVERE DEL CONFLITTO: delusione per le prestazioni dei leader mondiali ü DIMISSIONI: un quarto dei lavoratori accarezza l'idea da qui a 6 mesi ü FESTIVITÀ CIVILI: un’occasione per ricordarsi dei valori fondanti della Repubblica
1. L’EVOLVERE DEL CONFLITTO RUSSIA-UCRAINA Presto saranno passati due mesi dall’inizio del conflitto, ma l’attenzione dell’opinione pubblica italiana su questo tema è ancora elevata e non è calato il livello di preoccupazione per quello che sta succedendo. Tuttavia si notano alcune lievi mutazioni nei fattori che alimentano le paure dei cittadini, rispetto alle fasi iniziali della guerra. Cresce infatti l’apprensione per le ripercussioni economiche, mentre da fine marzo si è attenuato, in parte, il timore che il conflitto possa superare i confini ucraini arrivando a coinvolgere anche il nostro Paese. Riguardo al contributo che l’Italia deve dare per aiutare l’Ucraina, rimane ampio l’appoggio alle sanzioni nei confronti della Russia e resta bassa la quota di chi auspica un intervento militare diretto. L’opinione pubblica è invece ancora divisa sull’invio delle armi all’esercito ucraino, ma rispetto a marzo è cresciuto il fronte dei favorevoli. Risultano inoltre essere peggiorati i pareri degli italiani su come si stanno muovendo i principali leader mondiali, il che evidenzia un generale senso di delusione su come viene gestita la crisi. Il calo più marcato dei giudizi lo subiscono Von der Leyen e Zelens’kyj, i quali a inizio marzo erano gli unici con un voto medio a ridosso della sufficienza. Putin è in assoluto il più criticato, ma è interessante constatare che buona parte degli italiani associa questo dramma al regime di Putin, non alla Russia nel complesso. Molti infatti sperano che in futuro una Russia senza Putin possa diventare un valido partner per i Paesi dell’Unione Europea.
Rimane elevata l’apprensione per gli sviluppi della guerra, sempre di più per timore delle ripercussioni economiche Quanto è preoccupato/a per il conflitto in corso tra Russia e Ucraina? 09 marzo 16 marzo 23 marzo 30 marzo 15 aprile % DI MOLTO + ABBASTANZA PREOCCUPATI 91 90 86 92 89 I MOTIVI PRINCIPALI DELLA PREOCCUPAZIONE che il QUADRO ECONOMICO (Quali di questi aspetti la preoccupano maggiormente?) peggiori pesantemente 60 60 che la guerra provochi ancora 53 MOLTE VITTIME 51 52 46 45 che la Russia utilizzi la 43 BOMBA NUCLEARE 41 41 38 39 41 36 che, dopo l'Ucraina, la Russia INVADA ANCHE ALTRI PAESI 33 32 31 32 33 33 che la guerra si estenda e 31 ARRIVI ANCHE IN ITALIA 25 27 9 marzo 16 marzo 23 marzo 30 marzo 15 aprile NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 13-15 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 3 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Le sanzioni sono ancora largamente condivise, aumenta l’approvazione per l’invio di armi, mentre rimane off-limits il coinvolgimento diretto % DI ACCORDO CON… le SANZIONI NEI CONFRONTI 69 69 70 DELLA RUSSIA 42 41 49 l'INVIO DI ARMI AGLI UCRAINI l'INVIO DI SOLDATI E MEZZI MILITARI 15 14 17 ITALIANI per combattere in Ucraina contro l'esercito russo 9 marzo 23 marzo 15 aprile NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 13-15 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 4 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Il giudizio sull’operato dei leader mondiali nella questione ucraina peggiora quasi per tutti rispetto alle prime fasi della guerra In merito al conflitto tra Russia e Ucraina, che voto darebbe alle azioni intraprese dai seguenti leader? 9 marzo 15 aprile 5,7 5,5 5,7 5,0 5,0 4,9 5,1 4,7 4,9 4,6 4,6 4,3 4,2 3,7 3,7 3,2 1,5 1,5 Volodymyr Emmanuel Ursula Mario Boris Olaf Joe Xi Vladimir Zelens’kyj Macron von der Leyen Draghi Johnson Scholz Biden Jinping Putin NOTA INFORMATIVA: valori in scala 1-10. Date di esecuzione: 13-15 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 5 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Gli italiani non chiudono la porta alla Russia in maniera definitiva; nella prospettiva post-Putin si spera ancora in una partnership Ritiene che una volta finito il regime di Putin, in futuro, sarebbe auspicabile che la Russia diventi un partner stretto e leale dell'Unione Europea? SÌ, perché i russi in fin dei conti sono europei come noi 17 44 SÌ, perché renderebbe l'Europa più forte 27 NO, le distanze politiche e culturali sono troppo grandi 23 32 NO, sarebbe rischioso per l'Europa 9 non saprei 24 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 6-8 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 6 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
2. IL FENOMENO DELLE DIMISSIONI La “Great Resignation”, ovvero il boom di dimissioni segnalato in diversi Paesi, sembra aver in parte coinvolto anche il mercato del lavoro italiano. I dati del Ministero del Lavoro mostrano infatti un record del numero di dimissioni nel 2021, con un dato in costante crescita dal 2017 in poi. Un campione di lavoratori ci fornisce qui alcuni elementi a proposito di questo fenomeno. Il 15% degli occupati è insoddisfatto del proprio impiego e un ulteriore 31% non è scontento, ma nemmeno particolarmente appagato dal lavoro che sta svolgendo. In questo quadro generale emerge come l’intenzione nel breve periodo di cambiare lavoro (ovvero chi ha già iniziato a cercare attivamente un nuovo impiego o sta considerando di farlo) coinvolga più di 1 lavoratore su 4. Un terzo di questi vorrebbe cambiare in modo drastico, passando a un settore completamente nuovo. Fra le motivazioni principali di questa scelta figura la ricerca di uno stipendio migliore, ma è diffusa anche la voglia di un lavoro meno stressante e che faciliti la conciliazione con la vita personale. Anche la propensione a lasciare completamente il mercato del lavoro è tutt’altro che trascurabile: il 3% ha serie intenzioni al riguardo e un ulteriore 9% ci sta pensando. Risulta, inoltre, che la pandemia abbia in qualche modo alimentato la propensione a voler cambiare occupazione o a lasciarla (anche se, come sottolineato in precedenza, questa tendenza è iniziata a crescere ben prima dell’avvento del Covid). Lo afferma più di un terzo di coloro che passerebbero volentieri a un altro impiego o smetterebbero di lavorare.
Il 15% dei lavoratori italiani si ritiene insoddisfatto della propria attività lavorativa, il 31% esprime un giudizio neutro Pensando alla sua attività lavorativa principale, lei si ritiene… (RISPONDE CHI SVOLGE UN’ATTIVITÀ LAVORATIVA) del tutto soddisfatto 10 soddisfatto 44 54 SODDISFATTI né soddisfatto, né insoddisfatto 31 insoddisfatto 11 15 INSODDISFATTI del tutto insoddisfatto 4 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 6–11 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 8 rappresentativo nazionale di 1200 soggetti maggiorenni.
Un lavoratore su quattro è propenso a cambiare impiego nei prossimi 6 mesi. Tendenza leggermente più marcata tra i giovani e le donne 27 % 12% dei lavoratori sta cercando attivamente dei lavoratori è intenzionato a di CAMBIARE LAVORO (5%) o SMETTERE DI LAVORARE (3%) STA CONSIDERANDO DI FARLO (22%) o NON ESCLUDE DI FARLO (9%) nei prossimi 6 mesi nei prossimi 6 mesi Quota delle dimissioni volontarie sul totale 35 MILLENNIALS delle cessazioni di lavoro 18,1 29 GENERAZIONE Z, DONNE e SCOLARITÀ MEDIA 14,7 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Fonte: Ministero del lavoro NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 6–11 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 9 rappresentativo nazionale di 1200 soggetti maggiorenni.
Un terzo di chi vorrebbe cambiare lavoro cerca una svolta radicale. La pandemia ha avuto impatto sulla propensione alle dimissioni Quale delle seguenti affermazioni rispecchia meglio l'obiettivo La pandemia ha inciso sul suo desiderio di cambiare del suo desiderio di cambiare lavoro? Vorrei … lavoro o lasciarlo? (RISPONDE CHI VORREBBE CAMBIARE LAVORO) (RISPONDE CHI VORREBBE CAMBIARE LAVORO) CAMBIARE COMPLETAMENTE SETTORE 33 di lavoro e AZIENDA/ENTE CAMBIARE AZIENDA/ENTE in cui lavoro, 31 44 NO rimanendo nello stesso settore di competenza CAMBIARE IL TIPO di lavoro, rimanendo nella stessa azienda/ente 14 35 SÌ, il desiderio è aumentato (anche) a causa della pandemia mettermi in proprio e SÌ, il desiderio è diminuito INIZIARE UNA MIA ATTIVITÀ 10 16 (anche) a causa della pandemia 5 non saprei nessuna di queste 12 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 6–11 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 10 rappresentativo nazionale di 1200 soggetti maggiorenni.
Stipendio, stress ed equilibrio vita-lavoro i fattori che spingono a cercare nuove opportunità. Stabilità fondamentale per restare ma non per cambiare I motivi per i quali i lavoratori italiani… SAREBBERO SPINTI A CAMBIARE LAVORO… NON VORREBBERO CAMBIARE LAVORO… STIPENDIO migliore 43 27 posto sicuro con CONTRATTO INDETERMINATO meno STRESS 37 24 EQUILIBRIO vita personale-lavoro miglior EQUILIBRIO VITA-LAVORO 32 22 STIPENDIO soddisfacente e adeguato CARRIERA più promettente 22 21 ottimi RAPPORTI CON COLLEGHI E SUPERIORI 18 VICINANZA DEL LUOGO DI LAVORO posto più SICURO 20 rispetto alla propria abitazione NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 6-11 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 11 rappresentativo nazionale di 1200 soggetti maggiorenni.
3. LE FESTIVITÀ CIVILI L’Italia ha istituito nel proprio ordinamento 12 festività nazionali suddivise tra civili e religiose. Su tutte prevale il Natale, considerata da un’ampia maggioranza dei cittadini la festività più importante. Tra i due tipi di ricorrenze prevalgono leggermente le civili ma, mentre sul dato nazionale non si registra una grande differenza, tra i giovani questo divario aumenta. I 18-24enni attribuiscono infatti molta meno importanza alle festività religiose rispetto a quelle civili. La funzione primaria attribuita alle festività civili è l’opportunità di avere un momento di riflessione per ricordarsi che valori come libertà, lavoro e democrazia non sono scontati e che in passato si è combattuto per ottenerli. Annualmente, parte del dibattito politico si concentra sulla Festa della Liberazione ritenendola per certi versi una ricorrenza divisiva. Al contrario, una larga maggioranza degli italiani la ritiene una festività di tutti perché segna la fine della dittatura e la nascita della democrazia in Italia. Rispetto agli anni passati, questo tipo di sentimento è in crescita ed è per questi motivi che sempre più italiani ritengono giusto celebrare il 25 aprile. Seppur in riduzione, è comunque presente una posizione minoritaria che considera la Festa della Liberazione un ricordo di valori ormai superati o di eventi troppo lontani nel passato.
Natale è la festività più sentita. Tra i giovani le ricorrenze civili assumono più importanza di quelle religiose A prescindere dalla possibile giornata di ferie, quanto importante è per lei celebrare le seguenti festività? (% DI «MOLTO IMPORTANTE») FESTIVITÀ RELIGIOSE FESTIVITÀ CIVILI 25 Dicembre - Natale 58 Pasqua 42 MEDIA MEDIA 25 Aprile - Festa della Liberazione 38 FESTIVITÀ RELIGIOSE FESTIVITÀ CIVILI 34 37 1 Gennaio - Capodanno 38 1 Maggio - Festa dei lavoratori 37 2 Giugno - Festa della Repubblica 36 26 Dicembre - Santo Stefano 31 8 Dicembre - Immacolata Concezione 30 18-24 anni 18-24 anni 15 Agosto - Festa dell'Assunta 1 Novembre - Ognissanti 29 28 21 35 Lunedì dell'Angelo (Pasquetta) 27 6 Gennaio - Epifania 21 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 13-15 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 13 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Le festività civili sono un momento per ricordare che libertà, lavoro e democrazia sono valori non scontati Che significato ha per lei… il 25 aprile (Festa della Liberazione)? il 1 maggio (Festa dei lavoratori)? il 2 giugno (Festa della Repubblica)? è un momento in cui ricordarsi che è un momento in cui ricordarsi che il è un momento in cui ricordarsi che la LA LIBERTÀ NON È UNA COSA SCONTATA 61 LAVORO È UN DIRITTO DELLE PERSONE 44 DEMOCRAZIA NON È una cosa SCONTATA 44 è un momento per impegnarsi per la è un momento per LOTTARE PER I DIRITTI è un momento in cui LIBERTÀ ANCHE DI ALTRI POPOLI 12 DELLE PERSONE CHE LAVORANO 22 SENTIRSI PIÙ PATRIOTTICI 21 è un momento in cui è un momento in cui SENTIRSI UNITO/A è un momento per lottare per il BUON SENTIRSI PIÙ PATRIOTTICI 11 A TUTTI I LAVORATORI 12 FUNZIONAMENTO delle ISTITUZIONI 16 nessuno in particolare 16 nessuno in particolare 22 nessuno in particolare 19 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 13-15 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 14 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Festa della Liberazione: 3 cittadini su 4 la considerano la festa di tutti gli italiani, non solo della sinistra Il 25 aprile, Festa della Liberazione dell’Italia dall'occupazione nazi-fascista e della fine della seconda guerra mondiale è… 2022 2020 76 una FESTA DI TUTTI GLI ITALIANI perché segna la FINE DELLA DITTATURA e la NASCITA DELLA DEMOCRAZIA IN ITALIA 71 una FESTA DI PARTE, 12 15 SOLO DELLA SINISTRA non saprei 12 14 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 13-15 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 15 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
Festa della Liberazione: sempre più italiani ritengono giusto celebrarla, ma quasi un terzo la confonde con la festa della Repubblica Secondo lei, è giusto celebrare il 25 aprile? 2022 2020 46 41 32 24 13 9 10 13 7 5 sì per celebrare sì per ricordare no, sono passati no, sono valori non saprei la liberazione la nascita troppi anni e non ha ormai superati dal nazi-fascismo della Repubblica più senso celebrare NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 13-15 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione Tutti i diritti riservati 16 rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni.
MONITOR CONSUMO E RISPARMIO DELLE FAMIGLIE NEGLI ULTIMI 12 MESI MESE PASSATO: COME È ANDATA MESE FUTURO: PREVISIONE ENTRATE SUPERIORI ALLE USCITE PAREGGIO ENTRATE/ USCITE USCITE SUPERIORI ALLE ENTRATE 40 45 36 39 36 38 34 32 28 29 22 21 mag giu lug ag o set ott nov dic gen feb mar apr mag giu lug ag o set ott nov dic gen feb mar apr 2021 2021 2021 2021 2021 2021 2021 2021 2022 2022 2022 2022 2021 2021 2021 2021 2021 2021 2021 2021 2022 2022 2022 2022 DETTAGLIO 15 APRILE 2022 DETTAGLIO 15 APRILE 2022 DETTAGLIO 15 APRILE 2022 DETTAGLIO 15 APRILE 2022 ENTRATE SUPERIORI ALLE USCITE USCITE SUPERIORI ALLE ENTRATE ENTRATE SUPERIORI ALLE USCITE USCITE SUPERIORI ALLE ENTRATE 25% 35% 21% 43% crescita risparmio 12% riduzione consumi 21% crescita risparmio 9% riduzione consumi 28% crescita consumi 13% ricorso al risparmio 9% crescita consumi 12% ricorso al risparmio 10% ricorso al debito 5% ricorso al debito 5% NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %, medie mensili. Date di esecuzione: 13-15 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 800 soggetti maggiorenni. Tutti i diritti riservati 17
INTENZIONI DI VOTO 19 APRILE 2022 Differenza rispetto Differenza rispetto all’11/04/2022 all’11/04/2022 Fratelli d'Italia 21,8 +0,2 MdP Arti colo 1 2,7 +0,1 Partito Democratico 20,8 -0,4 Sinistra itali ana 2,6 = Lega 15,6 -0,3 Italia Viva 2,5 +0,1 Mov imento 5 St elle 12,9 = Verdi 2,5 +0,2 Forza Italia 7,8 -0,2 Italexit con Paragone 2,2 +0,3 Azione +Europa 5,0 = Altro partito 3,6 = Non si esprime: 41% (-1%) LEGA 21,3 21,7 21,8 23,0 PD 19,7 21,3 20,8 21,1 FDI 16,7 17,0 15,6 15,4 16,4 M5S 12,9 13,1 13,0 7,8 FI 6,2 7,8 8,0 gennaio 2021 marzo 2021 maggi o 2021 lu gl io 2021 settembre 2021 novembre 202 1 gennaio 2022 febbraio 2022 marzo 2022 19 apr ile 2022 NOTA INFORMATIVA: valori espressi in %. Date di esecuzione: 13-19 aprile 2022. Metodo di rilevazione: sondaggio CATI-CAMI-CAWI su un campione rappresentativo nazionale di 1.200 soggetti maggiorenni. I dati da gennaio 2021 a marzo 2022 si riferiscono a medie mensili. Tutti i diritti riservati 18
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